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[Adriano]

[paco ordonez]

Forse sbaglio, ma tra le storie boselliane di Zagor questa non mi sembra una delle pi? celebrate.
Eppure, che bella storia!
Mi ? piaciuta tutta, dall?inizio alla fine, in alcuni punti mi ha addirittura incollato alle pagine, dato che, da un certo punto in poi, ? una girandola di emozioni continue, sparatorie, battaglie e assedi, tutto l?armamentario della miglior tradizione avventurosa!

Mi sembra che anche per quanto riguarda Zagor Boselli sia spesso accusato di mettere in secondo piano il protagonista; almeno per quanto riguarda questa avventura, l?accusa mi sembra del tutto infondata: ? vero che ci sono tanti comprimari interessanti, ma ? altrettanto vero che l?eroismo di Zagor, la sua stessa superiorit?, non sono mai messe in dubbio: basti prendere la scena del duello contro i tre guerrieri, che mi sembra scritta apposta per esaltare la straordinariet? del Nostro, o il fatto che il risolutore della vicenda, colui che salva i buoni e ammazza il cattivo, ? sempre lui, Zagor!

Il fascino di questa storia non risiede solo nella gran quantit? di azione e di momenti epici che contiene, ma anche, almeno, in altri due elementi:
1) la ricostruzione, direi addirittura antropologica, degli usi e dei costumi dei Tinglit, popolazione violenta e per molti aspetti ?selvaggia?, che tuttavia ? depositaria di una cultura ricca e sorprendente- ? pi? o meno quello che dice anche uno dei personaggi, Henry, se non ricordo male. Tale ricostruzione non annoia, non scade nello sfoggio di cultura fine a se stesso, ma ? anzi la cornice ottima delle azioni dei personaggi.
2) La bellezza e la credibilit? dei protagonisti. Se ne dovessi scegliere uno, direi Kojak, un vero bastardaccio violento e sanguinario, e allo stesso tempo furbo e intelligente, un avversario davvero degno!

Per quanto riguarda la parte grafica, per Laurenti vale quello che penso dei vari Chiarolla, Marcello, Rubini, eccetera: e cio? che, per il fatto di proporre uno stile personale non ricalcato su quello di Ferri, diventa a mio avviso tra i migliori interpreti del personaggio- anche se devo ammettere che il sintetismo estremo del Laurenti di oggi mi piace poco, a volte sembra troppo ?schizzato?; inoltre, credo che in questa storia l?artista sia ancora u po? acerbo, specie nella sua interpretazione di Zagor, tanto particolare e originale, strana eppur fedelissima all?essenza del personaggio, a mio avviso il suo punto di forza.

Voto: 9
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KUNST, il mio blog di storia dell'arte... http://appuntidistoriadellarte.blogspot.it/

[Kerzhakov91]

[Kramer76]

alaska!
numeri 348, 349 e 350, testi boselli, disegni laurenti
anche questa ha qualche "trait d'union" con toninelli: gli indiani baffuti e schiavisti, la cura dei dettagli, il raduno, le usanze, il comportamento
la storia è buona, con un'ambientazione che, inevitabilmente, ricorda quella di "agli ordini dello zar", ma laurenti fa meglio di donatelli...
ci sono particolari molto belli: i totem aleutini, gli edifici dei tlingit, la guglia ortodossa di san michele, ovviamente anya e la principessa nadia...
bello anche lo stratagemma pittorico di summers, mentre lo zagor di laurenti è ancora poco definito, c'è anche qualche primo piano ferriano...
fa ridere (e potrebbe far discutere) il passaggio in cui zagor si vanta di aver incontrato manito, con sotto la nota dell'autore:"tutto vero..."
murdo si macchia di una strage efferata e razzista, uccide anche un bambino... ma il problema sono le "coccole" di boselli, i sorrisi di zagor...
altre due copertine "normali", ferri sa fare di meglio... strano, il secondo albo è di qualche millimetro più piccolo del normale...

voto 9-

[Zagrosky]

[Andrea67]

Prosecuzione dell’avventura precedente con parte degli stessi protagonisti cui, ovviamente, se ne aggiungono altri, alcuni dei quali molto intriganti, ed un piacevole ritorno.
Nat Murdo è sempre, e direi “quasi inspiegabilmente”, più cattivo, ma viene sostituito temporaneamente dal feroce Koyak, capo dei Tlingit.
Avventura molto piacevole nella quale godiamo di una dimostrazione di forza di Zagor e poi assistiamo ad inseguimenti, assedi, combattimenti e tradimenti, fino allo scontro finale tra Zagor ed il capo indiano.
Molto importante, per il prosieguo della saga, l’introduzione di Honest Joe e della sua ciurma che, in concorrenza con gli insuperabili Fishleg & co., torneranno altre volte.
Boselli non riesce a fare a meno di far tornare così presto una sua recente “creatura”, quell’Henry Summers che era stato il protagonista della sua prima avventura sulla serie regolare.
Laurenti molto buono, ma non ha ancora trovato il suo stile che germoglierà nelle sue storie successive.

Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 8

[Angelo1961]

Storia bellissima, per me senza alcuna discussione... Il difetto è solo di essere troppo corta nella fase dell'assedio...
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Doc Lester 1975]

Visto che il Maxi in uscita, da quel che ho capito, riporta in scena, oltre al principe Alexis, anche Rezanov e Nuova Arcangelo, sto rileggendo questa storia
Una curiosità: ma l'Angelo della provincia di Udine a cui risponde Sergio Bonelli nella Postaaa, che legge Zagor da quando aveva 8 anni, è il nostro caro Angelo1961?
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Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[Angelo1961]

Sì! Come vedi, già all'epoca ero fissato con le date che non tornavano. E nell'occasione Boselli mi telefonò pure a casa per darmi delle spiegazioni. Un segno della nobiltà bonelliana nell'era di Sergio.
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Doc Lester 1975]

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Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[wakopa]

[Angelo1961]

Beh, era il '95 e i telefoni li avevano solo gli idraulici e gli elettricisti. Nella lettera avevo messo il numero telefonico e lui, su input di Sergio, mi telefonò.
"Buongiorno, sono Mauro Boselli... Sai chi sono?" Io rimasi muto e quando mi ripresi risposi balbettando...
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Doc Lester 1975]

Non sto qui a commentare la storia in sé ma a porre una questione:
secondo me Alaska rappresenta la prima vera "trasferta-escamotage" della collana. Da allora, seguiranno diverse storie con questa impostazione. Per "trasferta-escamotage" intendo una storia dal soggetto diciamo medio, niente di davvero eccezionale, che appare più bello di quel che è solamente perché ambientato, appunto, in trasferta. Il lettore si fa (giustamente) coinvolgere dall'aspetto esotico della storia, che assume un taglio documentaristico per circa un terzo delle pagine a disposizione. Insomma, il soggetto è già visto e potrebbe benissimo essere ambientato a Darkwood, ma cambiano i nomi dei protagonisti, le usanze, i costumi, i paesaggi, col fine di proporre un elemento di novità altrimenti impossibile da rintracciare all'interno della sceneggiatura. I dialoghi tendono ad essere culturalmente ricchi, si usano i termini più significativi della regione rappresentata, si mostrano usi e costumi... in parte sembra davvero di essere dentro un documentario. Il disegnatore ha un ruolo fondamentale perché deve mostrare che l'ambientazione è diversa da quella abituale, e quindi il suo è un lavoro colto, si deve documentare circa costumi, paesaggi ed architettura. Si concentra quindi molto sui particolari, a volte a discapito delle scene d'azione e delle espressioni dei volti. La storia, alla fine, riesce in questo modo a risultare più lunga di quel che basterebbe per narrare quanto vi accade. E più interesante di quanto lo stesso identico soggetto potrebbe risultare se fosse ambientato a Darkwood.
Sono molte le storie di questo tipo su Zagor. Non sempre, ovviamente, è così: giusto per fare due esempi della trasferta rinascimentale, L'esploratore scomparso e Le sette città di Cibola sono soggetti stupendi e portatori di elementi di novità a prescindere dal fatto che queste due storie sono ambientate in trasferta. Ma la maggior parte delle volte, le trasferte, a mio parere, sono escamotage utili quando un autore ha un blocco nell'ideazione di nuovi soggetti.
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Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[jupiter973]

[Angelo1961]