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KANDRAX IL MAGO (129/133)
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Autore Messaggio
Ivan
Zagoriano Expert
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Registrato: 05/05/14 21:04
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MessaggioInviato: Gio Nov 20, 2014 5:29 pm    Oggetto: Rispondi citando



KANDRAX IL MAGO

Storia per la quale non trovo un aggettivo. Signori: questo è Zagor, questo è Nolitta, questo è Fumetto.

Lo si può definire l'episodio “migliore” della golden age - e quindi dell'intera serie? Forse no; sarebbe fare un torto a pari capolavori come “OCEANO”, “LA MARCIA”, “TIGRE”...però di sicuro è l'opera più impegnativa di Nolitta. A cominciare dalla sua lunghezza (420 pagine, record per l'epoca) e dall'inserimento di un numero spropositato di personaggi ed elementi narrativi, che hanno rappresentato una vera SFIDA per le capacità di Nolitta di saper equilibrare fra loro una così elevata quantità di ingredienti. Sfida vinta a pieni voti. Applause

----------

PREGI:

Innanzitutto, una cosa che appare subito evidente: quest'episodio si compone di due storie in una.
Infatti il primo albo (“FOLLIA OMICIDA”) fa praticamente storia a sé, e serve solo per “obbligare” Zagor ad unirsi alla spedizione di McLeod.
Si tratta, in definitiva, di un lungo PROLOGO che introduce alla storia vera e propria (lo scontro con Kandrax), anche se in esso vengono già presentate le premesse della storia entrante: il professor McLeod, Bat Batterton e Digging Bill, nonché l'ambientazione sommaria della vicenda principale.
Il prologo in sé è probabilmente uno dei tanti spunti brevi che venivano in mente a Nolitta e che poi raccordava con altri spunti indipendenti (in genere altri due) fino a creare una storia vera e propria.
Questo episodio introduttivo è incentrato su Samuel Toby, uno psicotico che da persona mite si trasforma in un furioso assassino quando sente parlare in spagnolo.
Una rarità nella serie: Cico si prende una pallottola sparata a bruciapelo da Toby, rischiando seriamente di lasciarci la pelle. A memoria, mi sembra la prima volta in cui il messicano è stato posto in una situazione così drammatica (a parte forse in “RITORNO A DARKWOOD”).

Spassosissima la gag iniziale con Cico in versione “traghettatore di donzelle”.
Gag che fa da preludio alla contro-gag di Bat Batterton nei panni dell'improbabile killer “Johnny Boia”, una caricatura degli spietati pistoleri del West.

Originalissimo l'avversario di turno: Kandrax, un druido celtico “ibernato” in tempi antichi e ridestato per caso dalla scelleratezza di Digging Bill.
A mio avviso Kandrax è uno dei villain più riusciti di Nolitta. Anche le manifestazioni dei suoi poteri sovrannaturali (ipnotismo, levitazione, proiezione del corpo astrale), non sono mai troppo esagerate da risultare pacchiane (a differenza dei successivi ritorni di Kandrax, in cui per il solo fatto di essere un “mago” gli sono stati attribuiti poteri ridicoli e privi di senso della misura).

Altra rarità per Nolitta: in quest'episodio c'è una forte impronta femminile, data dalla presenza della bella Margie Coleman.
Ferri la rappresenta magnificamente; graziosa senza essere troppo sexy. Dopo Frida, sarà la prima ragazza che si vede avere un appassionato bacio con Zagor.

Ben riuscito anche il campionario degli altri personaggi.
- Il professor McLeod: Studioso di civiltà antiche, colto ed entusiasta. Svolge il classico ruolo “informativo” delle storie di Nolitta, cioè colui che spiega (e talvolta riassume) il contesto ambientale in cui è immersa la vicenda.
- Bat Batterton: In verità in questa storia non fa granché...ma i suoi siparietti comici con Cico e Digging sono irresistibili. Tanto basta.
- Digging Bill: Qui è meno “furfante” rispetto alle sue precedenti apparizioni, anche se non manca di ricorrere a stratagemmi non proprio puliti (tipo l'impersonare un fantasma per far fuggire i lavoranti allo scavo archeologico) pur di assecondare la sua ossessiva ricerca di un tesoro.
- Chino: Infallibile pistolero asiatico con un proprio codice d'onore (codice che, curiosamente, mantiene anche mentre si trova in stato di ipnosi durante il duello con Zagor).
- Musky-Han: Pellerossa “multiforme”: da devoto aiutante di McLeod, a pavido coniglio spaventato, a spietato sicario di Kandrax. Affascinante il suo dialogo con Chino sulla “etica del duello contro un nemico”.
- Willie: Gigante forzuto al servizio di McLeod. Anche lui sarà uno dei tre soggiogati da Kandrax che affronteranno Zagor. Memorabile la loro lotta nelle acque del lago, dove alla fine Zagor cerca di affogarlo in preda ad una incontrollabile furia, riuscendo a recuperare lucidità solo all'ultimo momento.
- Randall: Aiutante tuttofare di McLeod. Non viene molto caratterizzato da Nolitta, però la sua morte (per mano dell'ipnotizzato Chino) risulta comunque un episodio toccante.

In quest'episodio Zagor prende più botte che in tutti gli albi di Toninelli messi insieme: colpi di scure in testa, pallottole nella spalla, Willie lo sbatacchia come un sacco di patate...
Alla fine Zagor crolla stremato, e si presenta allo scontro finale con Kandrax in uno stato pietoso ed epico insieme: la scena in cui compare davanti al druido sorreggendosi con un bastone, incazzato nero, vale da sola l'intero albo (per non dire l'intera serie; data la situazione e le sue premesse, mi è difficile ricordare una scena in cui l'apparizione di Zagor sia stata più intensa. Un vero e proprio “payback” da manuale, con tanti conti da saldare e tensione narrativa a mille).

Il ritmo narrativo è incalzante. E lo dico malgrado questa storia contenga molti intermezzi in apparenza statici (personaggi che discutono fra loro, o McLeod che impartisce lezioni di storia antica).
Non bisogna confondere il ritmo con l'azione; l'abilità di Nolitta stava anche nel riuscire a mantenere alta l'attenzione del lettore pure durante gli intermezzi di “grasso” (una abilità, purtroppo, poco affinata dagli autori moderni).

----------

DIFETTI:

[...]
Non scherziamo; qui non avrebbe senso mettersi a parlare di “difetti”.
Ad impegnarsi, qualcosina si potrebbe trovare...ma in questa circostanza sarebbe del tutto irrilevante farlo notare. (Di fronte ad una storia simile, che senso avrebbe mettersi a piluccare - ad esempio - sulla totale inverosimiglianza del fatto che lo sceriffo si trova in tasca per puro caso un foglio che spiega le ragioni della follia omicida di Toby? Lasciamo perdere; godiamocela e basta.) Whistle

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DISEGNI:
Sono l'unica nota dolente dell'episodio. Appare subito evidente che stavolta c'erano tempi MOLTO stretti nella realizzazione delle tavole, cosicché a Ferri era stato affiancato il solito Bignotti.
Tuttavia, a differenza di “LA MARCIA” (dove ciascun disegnatore aveva eseguito separatamente una propria sequenza di tavole), qui è stata adottata - saggiamente - la stessa soluzione vista in “TIGRE”: ovvero, che Ferri ha realizzato le figure e Bignotti gli sfondi, con un risultato finale più che accettabile. Ma anche così, stavolta certe sequenze sono veramente “tirate via” di frettissima, appena abbozzate (soprattutto in “LA SESTA LUNA”, dove ci sono tavole al limite del pubblicabile). Per fortuna che la storia ha un tale pathos da indurre a sorvolare sulla evidente affrettatezza dei disegni.
(Nonostante ciò, io dico: vaffanculo ai limiti di tempo. Personalmente sarei stato ben disposto a saltare un'uscita e a pagare il doppio quella successiva, pur di garantire a Ferri di poter lavorare con calma e assicurare a QUESTA storia disegni di una qualità ottimale. Sigh!) Sad

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Storia: 10
Disegni: n.g.
(Si alternano tra il 10 e il 7)

(Chiudo con una curiosità spicciola):
Nel famoso referendum del 1981, questo episodio si piazzò al 2° posto delle storie più apprezzate dai lettori, dietro solo a “MAGIA SENZA TEMPO”.
(Parere personale: con tutto il rispetto per la storia-testamento di Nolitta, secondo me “KANDRAX” le dà almeno mezzo punto di distacco. Augh, ho detto!)
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Zagrosky
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MessaggioInviato: Gio Nov 20, 2014 11:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
con tutto il rispetto per la storia-testamento di Nolitta, secondo me “KANDRAX” le dà almeno mezzo punto di distacco.



sei generoso, io direi più punti di distacco, per il resto concordo su tutto
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DevilMax
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MessaggioInviato: Gio Nov 20, 2014 11:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non la vede proprio, secondo me.
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Kerzhakov91
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MessaggioInviato: Gio Nov 20, 2014 11:50 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mmm, non lo so ragazzi, per quanto ami e sia affezionato a Kandrax il mago, Magia senza tempo è epicità allo stato puro, per molti versi la storia zagoriana definitiva... E' una bella lotta, secondo me vince di poco la storia con Hellingen.
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wakopa
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MessaggioInviato: Ven Nov 21, 2014 10:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:


Anche le manifestazioni dei suoi poteri sovrannaturali (ipnotismo, levitazione, proiezione del corpo astrale), non sono mai troppo esagerate da risultare pacchiane (a differenza dei successivi ritorni di Kandrax, in cui per il solo fatto di essere un “mago” gli sono stati attribuiti poteri ridicoli e privi di senso della misura).

Margie Coleman
Ferri la rappresenta magnificamente; graziosa senza essere troppo sexy.



Applause

e avrei usato l'avverbio pacchianamente prima di sexy Wink
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Ivan
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MessaggioInviato: Ven Nov 21, 2014 6:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
...con tutto il rispetto per “MAGIA SENZA TEMPO”, secondo me “KANDRAX” le dà almeno mezzo punto di distacco.
Zagrosky ha scritto:
Sei generoso, io direi più punti di distacco.
DevilMax ha scritto:
Non la vede proprio, secondo me.
Kerzhakov91 ha scritto:
E' una bella lotta, secondo me vince di poco la storia con Hellingen.

Il bello delle libere opinioni. Rolling Eyes
Comunque bisogna sempre fare attenzione nel valutare un'opera usando come metro di giudizo il paragone con un'altra.
In questo caso l'ho fatto poiché avevo citato la classifica di un sondaggio...ma quando si parla di grandi opere, il confrontarle tra loro per stabilire dei vaghi “primati” mi dà un po' l'idea di sminuirne il valore.
Per me, sia “KANDRAX” che “MAGIA SENZA TEMPO” sono storie memorabili, ognuna con dei punti a proprio favore rispetto all'altra...ma entrambe sono rappresentative di un certo modo di fare Fumetti che non tornerà più. Tanto basta per metterle ambedue sul gradino delle storie di prima grandezza.

----------------

wakopa ha scritto:
Ivan ha scritto:
Margie Coleman [...] Ferri la rappresenta magnificamente; graziosa senza essere troppo sexy.

e avrei usato l'avverbio pacchianamente prima di sexy. Wink

Bohf, sai già com'è, caro Wakopa...Ormai cosine come la delicatezza, la lenta costruzione del pathos e la sottile suggestione psicologica sono state soppiantate in favore delle immagini di forte impatto visivo e dell'azione frenetica da videoclip. Pacchianate, appunto.

Ai tempi di Nolitta, mostrare Margie con una spallina abbassata era considerata un'immagine già ardita;
oggi gli autori credono (a torto) che il lettore si addormenti se la pupattola di turno non gli sbatte le tette in faccia. La sensualità - o meglio, la ricerca della sensualità - sembra essersi smarrita.
(...O forse, il ricorrere a sfacciati ammiccamenti sessuali è solo una scusa per nascondere il fatto che gli autori moderni non sono più capaci di far trasmettere sensualità ai propri personaggi. Visto l'andazzo medio, è un'ipotesi da scartare?) Think Wink
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MessaggioInviato: Sab Nov 22, 2014 10:11 am    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
Visto l'andazzo medio, è un'ipotesi da scartare?) Think Wink

quale scartare,mi pare che anche Sedioli sia stato piuttosto chiaro a proposito...
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Kerzhakov91
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MessaggioInviato: Sab Nov 22, 2014 11:40 am    Oggetto: Rispondi citando

Che disse quel birbante di Sedioli? Shocked
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wakopa
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MessaggioInviato: Dom Nov 23, 2014 9:27 am    Oggetto: Rispondi citando

un'interssante discussioncina di circa un annetto fa'
http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?t=9683&postdays=0&postorder=asc&start=195
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Super Mark
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MessaggioInviato: Ven Dic 05, 2014 2:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
(soprattutto in “LA SESTA LUNA”, dove ci sono tavole al limite del pubblicabile)


[semiOT]Ricordo Yannis che per ogni calo grafico avvenuto all'epoca se la prendeva con Mister No Laughing Laughing Laughing .[/semiOT]
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Ven Giu 22, 2018 9:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riprendo la discussione presente qua:

http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?t=10074&start=4575

God87 ha scritto:
Walter Maddenbrook ha scritto:
God87 ha scritto:
Io la prima storia di Kandrax l'ho sempre trovata molto deludente, da sufficienza piena ma non di più.
Di essa ricordo solo la bellissima gag iniziale e il fatto che vengono usati nella storia sia Digging Bill che Bat Batterton ma molto male, tanto che rimangono sullo sfondo senza apportare nulla di rilevante al punto che si sarebbe potuto eliminarli senza ripercussione alcuna.
Poi per carità, la storia scorre decentemente, ma non mi ha mai dato grosse emozioni. Per me è imparagonabile a Oceano, Il buono e il cattivo, Marcia della disperazione e tante altre...

Molto interessante questo commento di God87, e che razionalmente condivido pure (aveva già scritto un commento analogo nel topic della storia anche più preciso).
Posso chiederti in che anno l'hai letta la prima volta?


In anni piuttosto "recenti", tipo quando avevo 22/23 anni. Avevo ripreso a leggere Zagor dopo secoli che lo avevo abbandonato, procurandomi tutte le storie che da piccolo mi mancavano e rileggendo quelle vecchie. Quasi tutte quelle della Golden Age le trovai magnifiche come ricordavo, così come quelle che non avevo mai letto, ma Kandrax è proprio una delle pochissime che proprio non mi è andata giù, e sì che l'ho riletta due volte. Shocked Ovviamente non la trovo proprio brutta, ma deludente sì per quello che concerne la sua lunghezza, le aspettative dietro e la presenza di Bat e Digging. Per carità, sempre un bene che vengano ristampate le storie di Nolitta (e anche questa la comprerò per completezza), ma avrei più gola, che ne so, per Libertà o morte, Vudu!, Tre uomini in pericolo, o altre ancora (sogno Incubi!, ma so che li farò avere a chi legge il messaggio!).


Riuppo anche che:

God87 ha scritto:
Mi sconvolge sempre constatare la popolarità di questa storia.
Un'avventura che inizia in modo spettacolare con alcune delle gag cichiane più esilaranti di sempre, prosegue benissimo nel secondo volume offrendo siparietti comici altrettanto spassosi di Digging e Batterton e accrescendo il mistero sulla mummia di Kandrax... Ma poi, esauriti i preamboli, nella parte centrale e finale è una vicenda di una noia incredibile. Shocked Cosa c'è di misterioso e avventuroso di Zagor che cerca nei paraggi il druido pestando a tempo perso con i suoi emissari umani? Senza contare come Digging e Batterton, esaurita la loro presentazione, vengono immediatamente dimenticati per strada da Nolitta, non riescono più a strappare il sorriso visto che fanno da semplice tapezzeria agli eventi. E a quel punto la vicenda si spegne nel modo più innocuo e prevedibile, sgonfiando malamente quel palloncino riempito di potenziale mal sfruttati.

Per carità, i due seguiti riescono a essere di molto peggiori (quello di Nicolai è vergognoso a livelli tali da essere impubblicabile, quello di Boselli intrigante nelle premesse ma scritto malissimo), ma non è che l'originale mi sembra sia tutta questa gran cosa. Think


Questo parere mi ha colpito perché analizza la storia in un modo che io, e la maggior parte dei frequentatori di questo forum, credo non siamo in grado di fare.
La giudica cioè come storia in sé, scevro da qualunque effetto nostalgia che volenti o nolenti distorce il nostro parere, e la giudica nel 2000, quindi con 25 anni di cose che nel frattempo sono state scritte.
L'ho riletta proprio in questi giorni e mi rendo conto di come io continui ad esserne imperituramente affascinato ma, sforzandomi di essere obbiettivo, devo dire che forse l'albo migliore è il primo (strepitosa la gag di Cico e la controgag di Johnny Boia, e la conseguente introduzione di tutti gli altri personaggi), cioè proprio quello che è praticamente slegato dal tema portante, una vera storia nella storia.
Certo, Kandrax è un personaggio molto carismatico, ma se facciamo il conto della pagine non compare moltissimo, e nemmeno esprime più di tanto di sé stesso.
Il grosso dell'avventura, diciamo dalla prima apparizione del mago alla preparazione al sacrificio, si svolge in una caccia all'uomo infruttuosa di Zagor e qualche scontro.
Quando dici "Ma poi, esauriti i preamboli, nella parte centrale e finale è una vicenda di una noia incredibile. Shocked Cosa c'è di misterioso e avventuroso di Zagor che cerca nei paraggi il druido pestando a tempo perso con i suoi emissari umani?" non trovo in effetti molto da obiettarti su un piano razionale.
Lo posso fare solo su quello emotivo, assicurandoti che a leggere questa storia da bambini, poi ti rimane ficcata nel cervello per sempre, e anche ora che ho 48 anni non posso esimermi da ritrovare un brivido che va a toccarmi qualcosa di ancestrale nel rileggerla.
Capisco ovviamente la levata di scudi da parte dei miei più o meno coetanei per il tuo percepito atto di lesa maestà, ma io credo che la tua lettura sia più oggettiva della nostra, per quanto - sia chiaro - io sono contento di perdere qualcosa in obiettività ma sentire quel che sento.

Probabilmente la tua posizione è la stessa di quando a me è capitato di leggere per la prima volta qualche classico degli anni '50 o '60, magari anche 30 o 40 anni dopo, e penso: "Mh, sì... è carino, ma non mi pare tutto 'sto granché", ma naturalmente mi rendo conto che dopo tutti questi anni non riesco più ad afferrare qualcosa di importante che era disponibile solo leggendolo nell'epoca in cui è uscito (un po' come l'argutissima considerazione che fa lupo bianco quando parla dell'impossibilità di capire a fondo il fenomeno Hitler vedendo i filmati solo oggi, rispetto ad essere un tedesco degli anni '30-'40).
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Ultima modifica di Walter Maddenbrook il Sab Giu 23, 2018 7:02 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Ven Giu 22, 2018 10:22 pm    Oggetto: Rispondi citando

Bah, io l'ho letta in diretta, avevo 16 anni non 8, leggevo fumetti da almeno 10 anni ed ero assolutamente in grado di distinguere un capolavoro appassionante da un compitino sufficiente!
Certo, é impossibile avere un plebiscito su qualunque storia, se il 95% la considera un capolavoro mi sta bene!
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MessaggioInviato: Ven Giu 22, 2018 11:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'effetto nostalgia è una bruttissima bestia. Ti fa valutare le opere in un modo completamente diverso, molto più tollerante e disincantato, di quanto le vedresti con un senso critico o più sviluppato. Ci sono un sacco di storie (che siano di fumetti, di cartoni animati, o anche di film) che adoravo da piccolo e che ora, a posteriori, ritengo orribili o terribilmente mediocri. Proprio in questo periodo sto guardandomi per la prima volta con sottotitoli fedeli l'anime de "I cinque samurai" e la trovo una serie d'azione low budget con personaggi piattissimi. Un altro esempio negativo è Star Wars Episodio I - La minaccia fantasma.
Ci sono poi opere che intere generazioni prima di me adoravano e che io ho visto solo da adulto, e che mi fanno ribrezzo: I Goonies, o il famigerato It kinghiano televisivo (quest'ultimo lo trovo proprio un abominio, non solo come trasposizione del libro di King ma anche come prodotto a sé stante). Senza contare i robottoni nagaiani che per me sono inguardabili a meno di non essere bambini delle elementari (come d'altronde era il loro target).

Però è indubbio che ci sono autori e storie che si possono giustamente considerare dei classici senz'epoca e senza età, sia che li si legga da giovani/piccoli, che da adulti. Bonelli padre e figlio, Boselli, Sclavi, Barks, Gottfredson, Tezuka, Taniguchi... Molte storie che hanno scritto le ritengo dei capolavori immortali degni della Storia del fumetto, e non per nulla mi ritrovo spesso a leggerle e rileggerle riconfermando le mie impressioni.

Per quello che riguarda Zagor, ho avuto la (s)fortuna di leggere a bocconi e a tratti temporalmente irregolari sia la golden age che il rinascimento boselliano, in un'opera di recupero arretrati e di letture per la prima volta in un intervallo compreso tra i 7/8 anni e i 22/23. Nel senso: da piccolo seguivo le varie Raccolte e i Tutto leggendo il grosso della produzione, ma perdendo per strada parecchie storie di cui perdevo gli albi, storie che solo in tempi abbastanza recenti ho potuto leggere per la prima volta. Avendo potuto godermi Zagor per metà da piccolo e per metà da grande, posso dire che per la mia opinione Nolitta ha scritto, dalla golden age in poi (prima imho c'è poco di fondamentale), storie mediamente ottime/grandiose con un buon numero di capolavori assoluti. Sono anche convinto che la sua prosa e i suoi dialoghi sono quanto di meglio il fumetto italiano abbia mai offerto. Era un genio a rendere magica la narrazione con dialoghi spontanei e perfetti che oggi chiunque può solo sognarsi: le sue storie e i suoi personaggi offrono un tale coinvolgimento emotivo da permettere anche di soprassedere su buchi di sceneggiatura. Infine, per me il suo top è da rinvenirsi in Zagor, non in Mister No (sto seguendo la ristampa di If e a parte qualche capolavoro, mediamente non trovo nulla di memorabile nelle sue storie).
In sintesi: ritengo non sia un effetto nostalgia definire Nolitta un genio e idolatrarlo. È un vero ed effettivo gigante del fumetto, le sue storie si apprezzano a qualsiasi età. Lo era anche suo padre, capace di scrivere cose come "Il tranello" quando negli USA apparivano nelle edicole le (oggi) illeggibili storie di Bob Kane e Jerry Siegel.

Detto questo, la prima storia di Kandrax, come ho già detto, l'ho letta per la prima volta nei miei recuperi post-20 anni. Questo, insieme ad altre opere della golden age che mi mancavano come "Affondate il Destroyer!", "Febbre gialla", "L'idolo cinese" e altre ancora. Queste ultime le ho trovate grandiose, ma Kandrax proprio non mi ha comunicato nulla, se non una iniziale esaltazione poi scaduta in una moderata delusione. Fortunatamente però è una delle pochissime di Nolitta di quel periodo che non mi è piaciuta, e dal momento che reputo effettivamente bellissima la golden age si può arrivare alla conclusione che in questo caso è solo una questione di gusti.

Reputo molto più incredibile, per dirne una, l'apprezzamento più o meno unanime de "La palude dell'orrore", che per me è una storiaccia che, fosse stata disegnata da Donatelli e non da Ferri, sarebbe andata incontro al meritato oblio.
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jupiter973
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MessaggioInviato: Sab Giu 23, 2018 1:53 am    Oggetto: Rispondi citando

Se avessi un figlio mai e poi mai gli metterei in mano uno Zagor o un Kandrax (non capisco chi di noi lo fa Very Happy) e neanche un Dylan di Sclavi (che equivale per me alla mia golden age fumettistica) e lo osserverei leggere il suo capolavoro fumettisto targato anni 30 o 40 (del XXI Secolo) sapendo che poi lascerà indifferente il sottoscritto ma anche la prossima nuova generazione Very Happy
_________________
bordenchase ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori

Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa!


Zeb Dowler ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio cheers

E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... Laughing

cama69 ha scritto:
L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia
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rimatt
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Mer Giu 27, 2018 5:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

Scopro ora questa discussione... e mi allineo, anche se non al 100%, con l'opinione di God87. Shocked Io adoro letteralmente la scrittura di Nolitta, e per me, da un certo punto in poi (anche prima del famoso Vampiro, forse già da Moican Jack in poi), Zagor è una lunga sfilza quasi ininterrotta di storie ottime, eccellenti e capolavori. Stessa cosa che vale per Mister No, tra parentesi. Ma Kandrax mi è sempre piaciuta MENO rispetto alle storie coeve, al punto da ritenerla una tra le più deboli del periodo. Non chiedetemi perché, non la rileggo da una vita (almeno dieci anni), ma nel mio ricordo è una storia "solo" buona, non all'altezza dei capolavori zagoriani. E quindi, al pari di God, anch'io sono un po' perplesso nel vedere questa storia citata tra le migliori avventure zagoriane in assoluto. Think
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