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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
La corsa sul fiume (alm 99)
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Autore Messaggio
Molti Occhi
Zagoriano Expert
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MessaggioInviato: Dom Lug 25, 2004 11:19 pm    Oggetto: La corsa sul fiume (alm 99) Rispondi citando



Testi: Burattini, Disegni: Della Monica

Al rendez-vous dei trapper di Darkwood si scontrano due mercanti di pellicce, l?onesto Carpenter e il farabutto Bridge. Scoprono che un mercante di Harrisburg ha urgente bisogno di un grosso carico di pellicce: chi dei due giunger? per primo dal mercante, navigando lungo il fiume Susquehanna? Carpenter sarebbe sicuramente battuto dal truffaldino Bridge, se in suo aiuto non intervenisse lo Spirito con la Scure...

Della serie: "Burattini? E' di sicuro una bella storia!"
Di questa mi ha entusiasmato l'iniziale ambientazione. Ovvero i mitici Rendez Vous. Praticamente un inno a loro favore.
Riporto alcune battute di Doc che risponde a Zagor che dice: "Certo che il vostro raduno annuale ? proprio una bella festa, Doc!"
"Puoi dirlo forte Zagor!... Il rendez-vous ? l'occasione pi? desiderata e attesa da noi mountain-men... e nessun trapper di Darkwood si sognerebbe di mancare per tutto l'oro del mondo! Nella nostra vita solitaria e pericolosa abbiamo ben poche occasioni di stare insieme... e cos? ci ritroviamo almeno per qualche hiorno, uniti da un comune spirito di fratellanza... quello che ci deriva dall'aver scelto tutti la vita libera! Se qualcuno crede che ci raduniamo soltanto per vendere ai mercanti le nostre pellicce, sbaglia di grosso! Per noi, il denaro non conta granch?! Non sappiamo cosa farcene, in mezzo ai boschi."
MITICO!!!
Ecco lo spirito del trapper.
La storia poi si snoda attraverso il fiume con la contrapposizione tra buoni e cattivi (Zagor e gli uomini di Carpenter contro gli uomini di Bridge).
Ottimo il finale con una sorta di giustizia divina che beffa e punisce con la morte i malvagi.

Belli anche i disegni di Della Monica.
Adesso che ci penso le storie degli almanacchi mi sono piaciute tutte. Very Happy
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Molti Occhi
Zagoriano Expert
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MessaggioInviato: Lun Lug 26, 2004 10:17 am    Oggetto: Rispondi citando

Il soggetto non ? dei pi? originali.
Comunque fila via bene. Wink
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Cactus Pete
Della Monichiano del forum
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MessaggioInviato: Lun Lug 26, 2004 10:19 am    Oggetto: Rispondi citando

D'accordo con Molti Occhi. Grande ritorno dei trappers!
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Axel80
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Messaggi: 22161

MessaggioInviato: Sab Lug 31, 2004 4:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

sinceramente non la ricordo,dovrei rileggerla.
Per? un particolare lo ricordo e non mi era paiciuto affatto.
Zagor che spiega a rochas le regole del loro scontro a pugni.
eccesso di spiegazionismo,forse per i nuovi lettori. Think
ma che risulta del tutto artificioso. Shame on you
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Tessitore
Zagoriano Junior
Zagoriano Junior


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MessaggioInviato: Mar Feb 21, 2006 9:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Terminata piacevolmente la lettura della gesta del Samurai, la curiosa copertina del prossimo inedito ?La dove scorre il fiume? mi ha richiamato qualcosa.
Quella chiatta, assalita da indiani, mi ha riecheggiato d?incanto quella piccola perla dell?accoppiata Burattini- Della Monica ?La Corsa sul fiume? pubblicata nell?almanacco 1999.
Storia ?pre-forum? e per questo forse non sufficientemente approfondita.

Il secondo numero dell?almanacco dell?avventura, la prima di Moreno, rende omaggio a quel immaginario mondo posto tra l?Ohio, la Pennsylvania ed il West Virginia, quel fantastico luogo che ha nome Darkwood.

A Darkwood ci sono grandi e piccoli fiumi percorsi da battelli, torrenti cos? impetuosi da non poter essere discesi neppure in canoa, e ben noti sia ai nativi che ai mountais man
I suoi esploratori, i boschi, i torrenti, gli spazi sterminati e i bellicosi nativi del Nord America, sembrano fatti apposta per accendere la fantasia.
Se poi ci aggiungiamo gli ambienti naturali dall?antico sapore Salgariano o kiplingniano, dove l?azione e fantasia ci affascinano. Luogo - come lo definisce Sergio Bonelli -?Un paese di sogno che offre possibilit? infinite a chi ? in cerca di strabilianti avventure, dove l'unico abitante non ammesso ? la noia! i

Tutti abbiamo ancora negli occhi gli splendidi scenari di? Passaggio a Nord Ovest? di King Vidor che in fondo ci ha segnato per i suoi luminosi scenari e luoghi fiabeschi del Nord America.

In questo naturale e mistico scenario vivevano i Trapper questi ?Stravaganti, irruenti, pazzi o sognatori? , questi incredibili personaggi usi a non tendere trappole e scambiare pellicce solo per denaro: la loro era una scelta di vita che li affascinava sempre pi?. Il contatto con la natura, le grandi e solitarie amicizie, il mistero stesso di quel modo di vivee,a faceva s? che nessuno di loro era intenzionato a tornare indietro nel mondo civile.
Tutti, convinti di quella vita in mezzo ai boschi ,"finch? non tireremo le cuoia e i lupi ci masticheranno le ossa", come amavano dichiarare.
Zagor ha molti amici sia tra le trib? di quei boschi che fra i trapper e partecipa volentieri ai tradizionali "rendez-vous" dei cacciatori: Festose ed annuali riunioni tra tutti i mountain men per rivedersi, ricordare, commerciare.

In una di queste periodiche riunioni inizia questa piccola storia. Tutto il mondo nolittiano dei raduni ? presente in questo primo almanacco di Burattini.
Il consueto raduno per lo scambio o per la vendita dele pellicce, la tradizionale gara a suon di cazzotti tra Zagor e Rochas, il buon Doc sempre pronto a mettere a disposizione le sue pur sempre limitare conoscenze mediche, il whisky il tabacco e le pelli di castoro e la voglia di stare insieme.

In tutto questo magico rendez-vous tra chi si gode la spensierata riunione e chi sogna di acchiappare la volte bianca a pallini neri, si inserisce il racconto di Burattini. Anche se la storia ? di per se semplice ma gradevole, diventa a parer mio qualitativamente migliore per una sceneggiatura fresca e agile.

Tutto verte sul duello tra due commercianti di pellicce: il simpatico ed onesto Carpenter e l?imbroglionre e "cattivo" Bridge.
Bridge, malvagio ed amorale avventuriero, tende a cercar disbarazzarsi di un concorrente che ha nei suoi princ?pi e nella rettitudine la forza di rappresentare il vero spirito di quelle genti. Una volont? ed onest? riconosciuta ed ammirata da tutti i suoi uomini che ne seguono le sorti senza alcun lamento.
Ma vi ? anche una solidariet? ideale tra quella gente che conosce cosa sia il duro sacrifico, e che gli offrono a credito le poche pelli di cui dispongono per permettere a Carpenter di recuperare i soldi
E la possibilit? di un lucroso affare a Harrisburg, trasforma il fiume Sesquehanna in meraviglioso scenario di corsa tra barche.
Burattini rivela qui le sue innumerevoli qualit? nel tratteggiare da par suo ogni singola situazione ed ogni singolo personaggio. La tensione sale sempre pi?, tra omicidi, inseguimenti, doti di coraggio ? vilt?. Tutto viene ben presto assemblato in quadro simbolico in cui la natura dei luoghi assecoda il coraggio di Zagor e della Rosebud.

Adesso ? il Sesquehanna a farla da padrone. Bisogna arrivare primi a Harrisburg ed ogni mezzo ? lecito. Ma il fiume bisogna conoscerlo: anche di notte. Non c?? modo per recuperare il vantaggio di Bridge che deviare per il torrente Runny Crrek con le infide acque. Da sempre evitato da imbarcazioni e canoe per la sua pericolosit?. Ma Zagor a cui le avventure sulle rapide si confaggono al suo coraggio,convincendo anche il riluttante Cico di quella necessaria deviazione. E dire che Cico ha cominciato a conoscere queste spericolare variazioni su i torrenti sin dal primo incontro con Zagor, dal primo numero in cui si esibisce con quel famoso ? Salto della Morte? durante l?inseguimento dei Delawares.

La storia si dipana in maniera veloce ed essenziale. Splendide dialoghi supportati dai maestosi tratti di un Della Monica incisivo ed ispirato, specialmente nelle caratterizzazioni dei vari personaggi e dell?ambiante.
Zagor interagisce da par suo in quei drammatici momenti. Sempre pronto a dettare i tempi dell?azione e dar sfoggio delle sue peculiari capacit? fisiche. Un po? in ombra Cico a cui manca forse qualche battuta stemperatrice.

Sale, e di molto la tensione. Adesso anche gli indiani Sesquehannock alzano la drammaticit? della narrazione. Agguati, scontri mortali, vendette pongono a dura prova il cammino della Roseburd attraverso quei teritori indiani. Nativi pacifici ma che trasformano in terribili giustizieri: Bear, Bourbon subiscono le ire degli indiani per colpe altrui. Persa la nave, i nostri sembrano distrutti e sconfitti .
Ma le astuzie assassine di un euforico Bridge sono travolte dall?ira degli indiani in cerca di vendetta. Alla roccia dell?orso il suo destino ? segnato.
Una crudele mattanza segna la fine di una vita ?pericolosa?
Una soluzione nolittiana? Forse.

Ma Burattini riesce sempre da par suo a mettere a posto ogni singola pedina al posto giusto. Lo scacchiere della vita ha reso ad ognuno il giusto merito.

Storia da rileggere con il cuore.
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Lun Gen 22, 2007 12:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

E bravo Morenone! Allora non ? vero che dai il meglio di te solo nelle trame pi? complicate in cui puoi sbizzarrirti nell?elaborare gialli di sapore christiano e nel mettere in campo uno Zagor super-deduttivo!
L?Almanacco 1999 dimostra come da un semplice racconto di linearissima avventura si pu? trarre una storia avvincente da seguire col fiato sospeso fino alla fine, e magari rimpiangere la mancanza di qualche pagina in pi? a disposizione!
La vicenda, infatti, non nasconde particolari complessit?: due equipaggi di mercanti di pellicce, comandati dal leale Carpenter e dall?infido Bridge, si trovano a farsi concorrenza, e Zagor provvede ad aiutare quest?ultimo a trionfare sull?avversario nell?arrivare a firmare per primo un ricco contratto, in un?insidiosa gara fluviale che non pu? non ricordare ?Il buono e il cattivo?, e ? come nel celebre predecessore - a complicare le cose provvede una trib? di indiani inferociti...
Certo, la storia non raggiunge quei livelli obiettivamente galattici sia come testi che come disegni, ma nel suo piccolo fa trascorrere un?ora con un certo diletto, e direi che questo basta e avanza, no?
Forse il problema sta ? come accennato ? nelle poche pagine a disposizione, che non consentono di tratteggiare fino in fondo i numerosi personaggi, i quali (in particolare il pittoresco equipaggio di Carpenter) sono una nutrita galleria di comparse interessanti. Non mi dispiacciono nemmeno i cattivi, che ? come tipico di Burattini ? sono normali furfanti animati da interessi molto terreni, ma non per questo piatti o prevedibili.
Da segnalare anche il sempre piacevole scenario del rendez-vous dei trappers, con il ritorno dei fedeli Doc e Rochas.
E per il resto non c?? molto altro da commentare sulla sceneggiatura, ma solo lasciarsi andare lungo le impetuose correnti del Runny Creek insieme a Zagor e i suoi nuovi amici!
La storia ? un po? penalizzata da un Della Monica un po? frettoloso e impreciso in molte vignette, ma comunque capace di creare un cattivissimo Bridge dal ceffo davvero inquietante!

A contorno della vicenda a fumetti le consuete rubriche ottimamente confezionate dall?abilissima redazione, a raccontarci dei pi? famosi e dei meno noti ammutinamenti della Storia, della carriera cinematografica di un dinosauro del cinema kolossal come Charlton Heston nonch? a ripescare dalle nebbie del tempo uno dei primi eroi del fumetto italiano, quel Dick Fulmine che forse leggevano i nostri bisnonni ma che noi, ragazzi di oggi noi (citazione colta), avevamo solo sentito nominare qualche volta nelle noiosissime e ahim? ultra-frequenti pagine della posta che il nostalgicissimo Sergio Bonelli dedica al fumetto di seicento anni fa.
Ho apprezzato, comunque, anche le rubriche bibliocinematografiche di inizio fascicolo, dominate dalla plaudente recensione del campione d?incassi di quell?anno, un certo Titanic... Queste rubriche difficilmente narrano cose non risapute, per? va detto che i vari Colombo, Crovi, Frediani e gli altri redattori dal canto loro hanno il pregio di usare uno stile brillante di scrittura che rende comunque scorrevole la lettura.

Voto complessivo: 7,7
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Kramer76
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MessaggioInviato: Gio Dic 24, 2009 1:19 pm    Oggetto: Rispondi citando



la corsa sul fiume
almanacco dell'avventura 1999, testi burattini, disegni della monica
finale improvviso e sbrigativo come impone il poco spazio, ma discreta questa storia, dialoghi buoni
la rosebud è una piccola golden baby di fiume, ambientazione classica e rassicurante, il rendez vous
tra cui compare il povero doney fatto fuori dallo spietato burattini nel suo capolavoro "mortimer ultimo atto"
anche se in una versione aprocrifa, con la barba nera... disegni buoni, ma della monica sa fare di meglio
mi era piaciuto l'articolo su charlton heston
copertina dimenticabile

voto 7


Ultima modifica di Kramer76 il Dom Apr 04, 2021 8:08 pm, modificato 4 volte in totale
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MessaggioInviato: Gio Dic 24, 2009 1:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:
I personaggi in gioco non sono per nulla posticci come nel 60% dei casi della produzione burattiniana, ma interagiscono con Zagor e reagiscono alle sue proposte


Non ho capito cosa intendi. Think
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MessaggioInviato: Gio Dic 24, 2009 1:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riguardo alla prima parte o alla seconda (della frase) ?

Per la prima : come dice spesso Adriano, a un certo tipo di struttura narrativa corrisponde un dato grado di caratterizzazione psicologica dei personaggi. Nel giallo burattiniano gran parte di questa caratterizzazione ? asservita alla struttura; non c'? dialogo spontaneo, dettaglio superfluo ma divertente. E' tutta una costruzione tecnica. Nel giallo burattiniano, eh : in un qualunque altro autore di un qualunque altro autore a livello letterario la questione pu? anche essere diversa. Stiamo parlando di un autore fumettistico.

Per la seconda : perch? ? un'avventura propositiva ? Un p? come nelle avventure boselliane o anche in quelle nolittiane; il piacere di avventurarsi, di imbarcarsi in un'impresa (anche se nello specifico la molla ? data da un fattore drammatico com'era quello della disperazione del capitano Carpenter). Zagor si propone all'avventura e propone ci? che secondo lui pu? portare alla vittoria finale; i comprimari non stanno l? a sentirlo o a giustificarlo, ma interagiscono, si incacchiano se per loro quella proposta ? un azzardo, propongono dell'altro.
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Adriano
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MessaggioInviato: Mer Set 08, 2010 9:34 am    Oggetto: Rispondi citando

LA CORSA A TEMPO

Altro almanacco che ho decisamente apprezzato .
Il clima del Rendez Vous ? perfetto , ottimo anche il pretesto che permette all?autore di accendere la miccia dell?avventura .
Narrativamente ottima la trovata della scorciatoia ( anche se razionalmente un fiume non ha mai un doppio percorso che si ricongiunge con il primo a meno che uno dei due non sia un comodo canale scavato dall?uomo ) , l?ostilit? delle rapide , le difficolt? del viaggio , il Runny Creeek che per quanto fantasioso mi ha fatto tornare in mente l?Oro del Colorado ( Tex ).
I personaggi sono sufficientemente caratterizzati e funzionali per lo sviluppo della trama , ma Burattini rispetto a Boselli pone maggiore accento alla tempistica , all?ingranaggio che ad un certo punto scatta a sorpresa , cos? chi ha seminato vento raccoglie tempesta e nel finale i nostri recuperano facilmente il carico grazie alla vendetta indiana .
Buoni i disegni di Della Monica ,anche se si concentra soprattutto sui personaggi e forse lascia un po? disadorno lo sfondo .


Nell?almanacco ho letto con interesse le gesta cinematografiche di Charton Heston , uno dei miei attori classici preferiti e quello su Dick Fulmine di cui conoscevo ben poco .
Un tempo, prima che Tex facesse storia, le ambientazioni fumettistiche che andavano per la maggiore erano altre , del resto gli autori ed il pubblico non erano ancora stati affascinati dall?epopea Western hollywoodiana .
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wakopa
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Registrato: 05/08/09 15:15
Messaggi: 21273

MessaggioInviato: Mer Set 08, 2010 3:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Tessitore ha scritto:






Non c?? modo per recuperare il vantaggio di Bridge che deviare per il torrente Runny Crrek con le infide acque. Da sempre evitato da imbarcazioni e canoe per la sua pericolosit?. Ma Zagor a cui le avventure sulle rapide si confaggono al suo coraggio,convincendo anche il riluttante Cico di quella necessaria deviazione. E dire che Cico ha cominciato a conoscere queste spericolare variazioni su i torrenti sin dal primo incontro con Zagor, dal primo numero in cui si esibisce con quel famoso ? Salto della Morte? durante l?inseguimento dei Delawares.





che fine ha fatto il tessitore(il forumista)?
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Super Mark
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Registrato: 06/11/03 12:55
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MessaggioInviato: Mer Set 08, 2010 4:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vengono e vanno Think .
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Super Mark

felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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Andrea67
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 6:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

Altro gioiellino di Burattini, che in poche pagine ci regala una storia densa di azione e con tanti personaggi vecchi e nuovi.
Il rendez vous dei trapper fa sempre piacere e, se a questo si aggiunge una gara sul fiume piena di pericoli, il risultato è assicurato.
Della Monica risponde perfettamente alle esigenze dell’avventura, illustrando splendidi scenari naturali e corsi d’acqua da paura.

Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 8
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ElEmperador
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Registrato: 21/12/03 01:26
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 7:30 pm    Oggetto: Rispondi citando

I agree all.One of the best Almanacs.
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Zagrosky
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MessaggioInviato: Gio Ott 31, 2013 9:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Storia veramente sorprendente e molto divertente, si svolge senza un attimo di pausa e non da respiro nemmeno al lettore : avrebbe meritato uno sviluppo maggiore Applause

Forse, forse , la migliore tra gli almanacchi ? Think
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



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qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

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