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Autore Messaggio
Andrea67
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Gio Apr 05, 2018 10:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grandissimo Ivan.
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ElEmperador
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Gio Apr 05, 2018 10:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

One of the best comments that I've ever and ever read on Zagor not only here but every where.

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Mauro Tozzi
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 7:50 am    Oggetto: Rispondi citando

Bentornato, Ivan, da quanto tempo non leggevamo un tuo commento! Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi. Applause
_________________
Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!
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wakopa
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 9:15 am    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:

Il valore straordinario di quest'episodio è che non solo funge da base per lo Zagor a venire, ma è coerente anche con lo Zagor passato, ovvero quando Nolitta scriveva storie senza avere ancora la minima idea di quello che sarebbe stato il retroterra del suo personaggio.
Per capirci: possiamo prendere un episodio a caso tra quelli scritti prima di Zagor Racconta, e verificare che NON ci sono contraddizioni nella psicologia del protagonista.


Nolitta è rimasto fedele al modello di Zagor Racconta sino al termine della sua carriera sulla collana. Gli autori successivi, purtroppo, spesso hanno dato a Zagor una interpretazione "generica" della figura di eroe, che fa un po' a pugni con la descrizione del personaggio presentata in ZR. (Superfluo specificare che mi riferisco a certe versioni che descrivono Zagor come un "predestinato dagli dei", o un "investigatore alla Sherlock Holmes", o un "professorone ferrato su ogni materia dello scibile umano".
Ecco perchè storie come Incubi, Ombre su Darkwood, Resurrezione, Vampyr, etc, potrebbero essere buone storie di un personaggio a se stante...ma con Zagor hanno poco a che fare.


1)se vogliamo essere fiscali, c'e' anche lo zagor di Bonelli senior che chiamava "musi rossi" gli indiani Pray Laughing
Purtroppo "razionalizzare" la collana zagor e' un esercizio che ti puo' mandare solo al manicomio Very Happy

2)e' ambiguo anche l'assunto che Nolitta sia rimasto fedele a "zagor racconta" con "magia senza tempo" Think
E' comunque da li' che sono partiti i suoi successori per le derive esoteriche e predestinatrici e Nolitta volendo poteva bloccarli gia' nella culla anziche' lasciarli fare Sad
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cama69
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 6:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ottima analisi Ivan, sulla storia sono d'accordo su tutto.
Sul resto concordo poco o quasi nulla, provo a dare la mia visione sulle cose a mio parere più controverse
Ivan ha scritto:

Nolitta è rimasto fedele al modello di Zagor Racconta sino al termine della sua carriera sulla collana.

Think Think A me non sembra, secondo me proprio Nolitta ha fatto evolvere sia Zagor che Cico. A tal proposito vorrei prendere a prestito una citazione sullo Zagor Index 101-200 in cui gli autori scrivevano: "Purtroppo l'abbandono di Nolitta ha interrotto l'evoluzione della collana e del personaggio. L'ultimo suo Zagor è un personaggio più maturo del precedente e forse anche un pò più misternoiano"
Ivan ha scritto:
Gli autori successivi, purtroppo, spesso hanno dato a Zagor una interpretazione "generica" della figura di eroe, che fa un po' a pugni con la descrizione del personaggio presentata in ZR. (Superfluo specificare che mi riferisco a certe versioni che descrivono Zagor come un "predestinato dagli dei", o un "investigatore alla Sherlock Holmes", o un "professorone ferrato su ogni materia dello scibile umano". Tutte versioni che sono in contrasto col semplice, umanissimo boscaiolo rappresentato appunto in Zagor Racconta – e in tutto il resto della produzione nolittiana).

Gli autori successivi hanno portato una loro visione alla collana ed è giusto così, alcune cose le ho trovato poco riuscite, altre le ho trovate indifferenti e altri arricchenti per la collana. Ma io sono convinto che ogni autore ci debba mettere qualcosa di suo nella speranza di migliorare il prodotto. Spetta alla casa editrice scartare gli autori che non sono in linea con le caratteristiche della collana ritenute inviolabili. Poi spetta ai lettori la sentenza definitiva. Ma una cosa è certa trovo avvilente e mortificante chiedere ad un autore di calarsi nella personalità di un altro ed evitare qualunque innovazione. Nello specifico:
1) non esiste nessun Zagor predestinato dagli Dei, questo è stato smentito categoricamente da Burattini, a questo punto o lui mente oppure è una leggenda metropolitana, altre spiegazioni non ce ne sono. Per me questo aspetto è praticamente inesistente, leggo tutte le storie di Zagor e non mi accorgo mai che è un predestinato degli dei
2) Lo Zagor investigatore si è visto in qualche storia di genere giallo. che rispetto ai tempi di Nolitta sono più frequenti, ma si tratta di una normale conseguenza del fatto che comunque doveva essere lui a risolvere il mistero. In ogni caso questa descrizione che in qualche storia si è verificata per me ha finito per migliorare il personaggio, donandogli anche un pizzico di materia grigia in più e deduzione che non guasta mai.
3) Lo Zagor "professorone ferrato su ogni materia dello scibile umano" si è visto anche nella storia Viaggio senza Ritorno dove Zagor fornisce delle spiegazioni di fisica, chimica e biologia da premio Nobel. Non voglio aggiungere più nulla perchè qualsiasi altra cosa sarebbe superflua, basta andarsela a rileggere.
4) Le versioni che sono in contrasto col semplice, umanissimo boscaiolo rappresentato appunto in Zagor Racconta sono state create dallo stesso Nolitta negli anni seguenti, perchè era il primo a capire che i personaggi non possono rimanere immobili e fissi negli come degli ottusi oggetti inanimati. Ad esempio all'inizio Zagor era a disagio con le donne poi verso la fine Nolitta ha scritto il finale di delitto a Bordo, basterebbe solo questa constatazione per rendersi conto come l'evoluzione del personaggio era presente ai tempi di Nolitta altro che immobile come quello di Zagor Racconta. Ma posso anche prendere a riferimento i tanti discorsi emozionanti di stampo filosofico morale che Zagor ogni tanto faceva per renderlo tutt'altro che un semplice boscaiolo ignorante e ottuso
Ivan ha scritto:
In tal senso, io imporrei per obbligo a qualunque autore di rileggersi ogni volta Zagor Racconta..........

Pensi seriamente che gli autori attuali di Zagor non conoscono tutte le storie a memoria? ma stai scherzando spero? Toninelli, Boselli, Capone, Burattini e Rauch sono cresciuti con Zagor conoscono tutto della collana, onestamente il tuo consiglio mi sembra alquanto pretestuoso e inutile.
Ivan ha scritto:
......../i] prima di scrivere una sola riga di una nuova storia per Zagor, e chiedersi: "[i]Questo soggetto/scena/comportamento è coerente o no col personaggio rappresentato in Zagor Racconta?".

Questa cosa mi fa correre un leggero brivido lungo la schiena, se un autore si ponesse queste domande quando scrive una storia risulterebbe ingabbiato e non ci sarebbe spazio per un minimo di creatività, di sperimentazione e innovazione del personaggio.
Ma poi mi chiedo un'altra cosa, se queste domande non se le poneva Nolitta visto che ha fatto evolvere Zagor facendolo passare da misantropo uomo dei boschi fino a farlo diventare socievole, disinibito con le donne intelligente e colto, al punto di fargli pronunciare discorsi di alto valore morale filosofico e spiegazioni di chimica-fisica e biologia, se le debbono fare i successori che non hanno scritto Zagor racconta? francamente mi sembra un controsenso
Ivan ha scritto:
La Nolittianità ruota tutta attorno a questo perno.

Io non me ne sono mai accorto, anzi ho sempre visto una certa evoluzione del personaggio dai primi numeri fino alla sua ultima storia.
Ivan ha scritto:
Ecco perchè storie come Incubi, Ombre su Darkwood, Resurrezione, Vampyr, etc, potrebbero essere buone storie di un personaggio a se stante...ma con Zagor hanno poco a che fare.

Incubi è calata perfettamente sulla filosofia della collana, ho delle perplessità su Ombre su darkwood, ma sulla storia in se, non ci trovo niente di non-zagoriano, e non capisco cosa abbia di non zagoriano Vampyr
Ivan ha scritto:
Proviamo a rileggerle chiedendoci "Che c'azzecca questa roba con Zagor Racconta?"; probabilmente allora le nostre perplessità troverebbero una immediata risposta.

Perchè mai dovrei leggere una storia confrontando Zagor con quello giovincello e alle prime esperienze di Zagor Racconta, visto che lo stesso Nolitta in seguito ha scritto storie con dei diversi Zagor? Ma anche se lo facessi non potrei dire nulla visto che i personaggi non sono confrontabili, in Zagor Racconta il protagonista era un giovincello alle prime esperienze, mentre dopo è un uomo che ha visto tante di quelle cose da maturare una personalità diversa.
Mi spiego meglio, Zagor è un eroe di carta ma ipotizziamo di donargli delle caratteristiche umane, con il passare degli anni avendo vissuto tantissime avventure deve per forza aver acquisito competenza, esperienza, cultura e intelligenza.
Ivan ha scritto:
Per dirla in breve, Zagor Racconta rappresenta il riferimento della cosiddetta "zagorianità" (termine che altrimenti, in assenza di un riferimento concreto, avrebbe un significato puramente astratto).

Zagor è solo un fumetto e Zagor Racconta è una sua storia in cui viene presentata la sua genesi è una storia semplicemente geniale, ed è fondamentale ma non è il riferimento assoluto della Zagorianità, piuttosto delimita alcuni confini che non devono essere oltrepassati. Ma il carattere e la rappresentazione del giovane protagonista non deve essere considerata immutabile a meno di pensare che il giovane Zagor sia una persona dotata di un basso quoziente intellettivo impermeabile alle esperienze della vita. Infatti lo stesso Nolitta, come ripeto per la quarta volta, ha provveduto lui stesso a cambiargli indole e carattere negli anni successivi
Ivan ha scritto:
A proposito di zagorianità, vorrei aggiungere una precisazione.
La testata Zagor è un contenitore di GENERI, non di STILI. Sono due cose profondamente diverse.
Il genere della collana è fondamentalmente western, però vanno bene (quando non se ne abusa, obv) anche l'horror, la fantascienza, il Giallo, la magia, l'avventura urbana, lo spy-story...Ma tutto ciò deve (e sottolineo: DEVE) restare coerente con lo stile imposto da Nolitta alla collana. Viceversa si otterrebbe solo un Dylan dog o un Tex o un James Bond in casacca rossa. Non il vero Zagor, comunque.

A parte che Nolitta ha provveduto a far evolvere la collana e il personaggio (è la quinta volta che lo dico). Ma fammi capire Ivan tu pretendi che altri autori dotati di sapienza propria, non introducano il loro stile, chiedergli di non fare questo significa offenderli come professionisti e autori costringendoli a reprimere la ,loro fantasia e il loro modo di raccontare le avventure. Ovviamente spetta alla casa editrice capire se il loro stile è compatibile con la collana, ma una volta che la risposta è positiva devono essere liberi di creare.
Ivan ha scritto:
Cosa deve dunque fare un autore per rispettare lo stile storico di Zagor? Semplice: gli basta rileggere Zagor Racconta e attenersi a quelle impostazioni. Entro tali impostazioni può sbizzarrisi all'infinito, infatti Nolitta non ha espresso neanche UN DECIMO del potenziale del personaggio originario; per creare nuove storie attorno ad esso, non c'è affatto bisogno di modificare il protagonista o di adottare uno stile diverso da quello nolittiano. (IL RITORNO DEL VAMPIRO è un palese esempio di come sia possibile realizzare un episodio perfettamente nolittiano anche al di fuori di Nolitta.)

Shocked Shocked Se le cose stessero in questo modo (ma secondo me non è così), Nolitta sarebbe un autore non all'altezza perchè avrebbe creato una ferrari facendola andare come una cinquecento, il resto per me sarebbero dettagli. Se poi i successori liberando il personaggio lo avrebbero fatto filare come una ferrari sarebbero stati più bravi del creatore. Ma io non ci credo, Nolitta stava facendo evolvere Zagor e se avesse continuato anche lui avrebbe esplorato altri generi, avrebbe inserito nella collana altri spunti per arricchirla e avrebbe modificato anche qualche aspetto del suo stile di scrittura finendo per allontanarsi sempre di più dai modelli di mezzo secolo fa.
Ivan ha scritto:
Pertanto, sarebbe ora di finirla col leitmotiv che "Sulla collana Zagor si può ficcarci dentro di tutto". A chi si nasconde dietro quest'alibi va ricordato che la testata Zagor è un contenitore, non un cassonetto.

Qui posso aiutarti io, Burattini il curatore della testata da oltre dieci anni e fresco di riconferma per chissà quanti anni ancora ha detto la seguente frase:<<Su Zagor può succedere di tutto ma non tutto>>. Questo è quanto.
Ivan ha scritto:
Per giustificare l'acuisto dell'albo, io voglio ritrovarci dentro QUESTO Zagor, quello basato sulle impostazioni dettate da Nolitta in Zagor Racconta, e non un personaggio reso irriconoscibile da maldestri tentativi di aggiornarlo ai gusti del pubblico moderno. E credo di non essere il solo a (ri)volerlo così.

Non so sei il solo, sinceramente ci spererei ma purtroppo so che non non è così. Ma ho l'impressione che il tuo desiderio non verrà mai più esaudito se non parzialmente in qualche storia.
io invece sono soddisfatto della gestione attuale, non me ne frega nulla di Zagor Racconta, leggo le storie libero da confronti, ritengo solo che Zagor deve avere delle caratteristiche che non devono essere modificate altrimenti non lo riconoscerei più. C'è stato un periodo dove erano tante le cose che non mi piacevano ma ho resistito sperando in un cambio di strategia è cosi è stato, ora invece sono molte cose che mi piacciono e spero che nuovi autori in futuro mi facciano leggere altre aspetti innovativi. Ovviamente devono conoscere le storie classiche e prenderle come riferimento per non violare alcuni punti saldi della collana. Per il resto libertà assoluta, voglio leggere uno Zagor vivo che sa innovarsi ed essere al passo con i tempi e che rifletta anche la personalità dell'autore che lo scrive. Non mi interessa leggere uno zombie immobile descritto in una singola storia di cinquant'anni fa dove era poco più di un adolescente.
wakopa ha scritto:

2)e' ambiguo anche l'assunto che Nolitta sia rimasto fedele a "zagor racconta" con "magia senza tempo" Think
E' comunque da li' che sono partiti i suoi successori per le derive esoteriche e predestinatrici e Nolitta volendo poteva bloccarli gia' nella culla anziche' lasciarli fare Sad

Non è solo con Magia senza tempo che Nolitta si discosta da Zagor Racconta o meglio dal misantropo uomo dei boschi, se ne era discostato ben prima. Magia senza tempo la ritengo la miglior storia della collana, l'ho votata al primo posto come la migliore peccato solo per i disegni di Bignotti. Nolitta ha fatto benissimo a non bloccare nulla avrebbe solo impoverito la collana.


Dagli applausi entusiastici di Doc, Simon, Puro Veleno, ElEmperador, Wakopa, Andrea67, Tozzi ..... mi rendo conto in questa comunità di essere in forte minoranza, spero di non esserlo nella platea dei lettori comuni e che ciascuno di loro legga le storie come faccio io, senza fare confronti con nessuna storia recente o antica. Ma verificando che Zagor sia sempre portatore dei principi di convivenza, tollerenza, giustizia, rispetto per tutti, antischiavismo che sono quei valori che Nolitta gli ha donato fin dal primo numero e che non devono essere mai violati nella maniera più assoluta. Il resto mi importa poco, se Zagor è più intelligente ben venga, se è più deduttivo ben venga, se è più socievole ben venga, se è più disinibito con le donne ben venga e cosi via
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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Ivan
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MessaggioInviato: Ven Apr 06, 2018 10:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie soprattutto a tutti.Wink

wakopa ha scritto:
...Purtroppo "razionalizzare" la collana zagor e' un esercizio che ti puo' mandare solo al manicomio Very Happy
E da dove pensi che stia scrivendo, Wak? geek

wakopa ha scritto:
e' ambiguo anche l'assunto che Nolitta sia rimasto fedele a "zagor racconta" con "magia senza tempo" Think
E' comunque da li' che sono partiti i suoi successori per le derive esoteriche e predestinatrici e Nolitta volendo poteva bloccarli gia' nella culla anziche' lasciarli fare Sad

Se ne potrebbe discutere.
In primis, in MAGIA SENZA TEMPO Nolitta non ha mai stabilito nulla del genere; si è sempre tenuto sul vago, alla dico-e-non-dico. La faccenda dello "Zagor predestinato" è una interpretazione tutta personale di altri autori (e pure tirata molto per i capelli, se lo chiedi a me).

Anche sul fatto che "Nolitta volendo poteva bloccarli già nella culla anziché lasciarli fare" ci sarebbe qualcosina da ridire, vista la sconcertante indifferenza che il Sergione sembrava manifestare per il destino della collana Zagor dopo il suo abbandono. Think
La mia sensazione è che non volesse entrare in contrasto con le nuove gestioni autoriali, sorvolando su tutte (o quasi) le loro proposte con un bonario "Fate un po' quello che vi pare, io ho già il mio bel daffare con MN e il ruolo di editore". (Ipotesi non dimostrabile, obv, però resa abbastanza verosimile dall'analisi dei molti indizi di "ignavia" accumulati nel tempo.)

Morale: Il ricorrente tormentone che "Tutto ciò che è apparso su Zagor ha avuto la precisa approvazione di Nolitta" secondo me è un mito da sfatare; comunque non ritengo opportuno approfondire l'argomento in questa sede (ammesso che ci sia bisogno di approfondirlo, dato che per me è palesemente una inesattezza).


cama69 ha scritto:
[-cut-]

Ciao, Carmine. Ben ritrovato. Wink
Perdonami se non esamino le tue osservazioni nel dettaglio, è che non ritengo il caso di scrivere un contro-papiro di spiegazioni.
Diciamo solo che probabilmente, se ti rispondessi punto per punto, scopriresti che le nostre posizioni non sono poi così distanti; è solo questione di intendersi sui concetti contenuti dietro le parole.

-----

Faccio una sola precisazione sulla mia frase "Nolitta è rimasto fedele al modello di Zagor Racconta", che hai obiettato a più riprese.
Ovviamente sono consapevole che, dai tempi della presente storia, Nolitta ha evoluto il proprio personaggio connotandolo di nuove caratteristiche, e difatti non intendevo questo con "rimanere fedele" (che forse tu hai interpretato nel senso di "Fossilizzarsi"). Idem per la "libertà stilistica" che va concessa ai nuovi scrittori: assolutamente nulla in contrario. Probabilmente hai solo preso certi miei passaggi in senso troppo letterale, senza cogliere le sfumature tra le righe. Succede; sono i limiti della Parola Scritta. Provo a riformulare:

Invitando i nuovi autori a leggersi Zagor Racconta non intendevo certo mettere in dubbio che non lo conoscano già; semplicemente, lo considero un modello esemplare da cui poter carpire i meccanismi narrativi per imitare QUEL modo di costruire le storie e di conferire QUEL tipo di pathos alla narrazione.
Ecco perché avevo usato l'espressione "Nolitta è sempre rimasto fedele al modello di Zagor Racconta" anche se in seguito ha evoluto il personaggio; ed ecco perché sostengo che l'attenersi ai meccanismi con cui è stato costruito Zagor Racconta NON è affatto una limitazione del personale stile creativo di un autore, bensì – al contrario – è una direttrice-guida che gli permetterebbe di spaziare con la fantasia azzeccando in automatico il personaggio, le atmosfere, e lo stile classico della collana – proprio come vorrebbe la maggior parte dei lettori storici.

Forse adesso il mio pensiero può risultare più chiaro. Buona serata. Wink
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MessaggioInviato: Lun Apr 09, 2018 8:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
Va notato che già nelle pagine introduttive (il furioso screzio con Cico dopo la scoperta del ritratto) Nolitta riassume in anticipo quello che sarà l'assunto della storia a seguire:
- Zagor si lascia trasportare dall'emotività e commette un errore.
- Si rende conto del torto arrecato.
- Cerca di rimediare.
Insomma, il granitico eroe si dimostra umano. Ed è un "eroe" non perché sgomina da solo una banda di fuorilegge, bensì perché è fallibile nei suoi atti e nelle sue valutazioni. E proprio in queste umanissime debolezze sta la forte attrattività del Personaggio: Zagor è un atipico modello di "eroe imperfetto", contraddittorio e impulsivo, in cui qualunque dei lettori potrebbe identificarsi.

Nolitta è rimasto fedele al modello di Zagor Racconta sino al termine della sua carriera sulla collana. Gli autori successivi, purtroppo, spesso hanno dato a Zagor una interpretazione "generica" della figura di eroe, che fa un po' a pugni con la descrizione del personaggio presentata in ZR. (Superfluo specificare che mi riferisco a certe versioni che descrivono Zagor come un "predestinato dagli dei", o un "investigatore alla Sherlock Holmes", o un "professorone ferrato su ogni materia dello scibile umano". Tutte versioni che sono in contrasto col semplice, umanissimo boscaiolo rappresentato appunto in Zagor Racconta – e in tutto il resto della produzione nolittiana).
In tal senso, io imporrei per obbligo a qualunque autore di rileggersi ogni volta Zagor Racconta prima di scrivere una sola riga di una nuova storia per Zagor, e chiedersi: "Questo soggetto/scena/comportamento è coerente o no col personaggio rappresentato in Zagor Racconta?". La Nolittianità ruota tutta attorno a questo perno. Ecco perchè storie come Incubi, Ombre su Darkwood, Resurrezione, Vampyr, etc, potrebbero essere buone storie di un personaggio a se stante...ma con Zagor hanno poco a che fare. Proviamo a rileggerle chiedendoci "Che c'azzecca questa roba con Zagor Racconta?"; probabilmente allora le nostre perplessità troverebbero una immediata risposta.
Per dirla in breve, Zagor Racconta rappresenta il riferimento della cosiddetta "zagorianità" (termine che altrimenti, in assenza di un riferimento concreto, avrebbe un significato puramente astratto).


A proposito di zagorianità, vorrei aggiungere una precisazione.
La testata Zagor è un contenitore di GENERI, non di STILI. Sono due cose profondamente diverse.
Il genere della collana è fondamentalmente western, però vanno bene (quando non se ne abusa, obv) anche l'horror, la fantascienza, il Giallo, la magia, l'avventura urbana, lo spy-story...Ma tutto ciò deve (e sottolineo: DEVE) restare coerente con lo stile imposto da Nolitta alla collana. Viceversa si otterrebbe solo un Dylan dog o un Tex o un James Bond in casacca rossa. Non il vero Zagor, comunque.

Cosa deve dunque fare un autore per rispettare lo stile storico di Zagor? Semplice: gli basta rileggere Zagor Racconta e attenersi a quelle impostazioni. Entro tali impostazioni può sbizzarrisi all'infinito, infatti Nolitta non ha espresso neanche UN DECIMO del potenziale del personaggio originario; per creare nuove storie attorno ad esso, non c'è affatto bisogno di modificare il protagonista o di adottare uno stile diverso da quello nolittiano. (IL RITORNO DEL VAMPIRO è un palese esempio di come sia possibile realizzare un episodio perfettamente nolittiano anche al di fuori di Nolitta.)

Pertanto, sarebbe ora di finirla col leitmotiv che "Sulla collana Zagor si può ficcarci dentro di tutto". A chi si nasconde dietro quest'alibi va ricordato che la testata Zagor è un contenitore, non un cassonetto. Per giustificare l'acquisto dell'albo, io voglio ritrovarci dentro QUESTO Zagor, quello basato sulle impostazioni dettate da Nolitta in Zagor Racconta, e non un personaggio reso irriconoscibile da maldestri tentativi di aggiornarlo ai gusti del pubblico moderno. E credo di non essere il solo a (ri)volerlo così.

Parole da incorniciare e tramandare ai posteri Applause Applause Applause
E sottolineo che il personaggio può evolvere all'infinito all'interno di certi canoni e non necessariamente venire ingabbiato per questo...
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Lun Apr 09, 2018 8:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi unisco ai complimenti per la disamina di Ivan, a mio parere una delle punte letterarie di questo forum, che scrive troppo poco.
Le sue analisi sono sempre fantastiche e questa non fa eccezione, anche se mi permetto di dire che ci ho visto un po' di freno a mano tirato, specie in confronto ad altre occasioni e per l'importanza basilare della storia.

Poi nelle considerazioni finali raggiungiamo l'apice, e in particolare sottolineo questi passaggi:

Ivan ha scritto:
A proposito di zagorianità, vorrei aggiungere una precisazione.
La testata Zagor è un contenitore di GENERI, non di STILI. Sono due cose profondamente diverse.
Il genere della collana è fondamentalmente western, però vanno bene (quando non se ne abusa, obv) anche l'horror, la fantascienza, il Giallo, la magia, l'avventura urbana, lo spy-story...Ma tutto ciò deve (e sottolineo: DEVE) restare coerente con lo stile imposto da Nolitta alla collana. Viceversa si otterrebbe solo un Dylan dog o un Tex o un James Bond in casacca rossa. Non il vero Zagor, comunque.

Parole illuminate e che centrano perfettamente la causa di certe derive recenti! Applause
E' capitato anche a me (ad esempio parlando della sparizione delle didascalie) di sottolineare l'importanza, anzi la centralità, dello STILE di narrazione per essere fedeli al personaggio, più ancora di certe caratteristiche esteriori e apparentemente più immediate.
Non basta raccontare di un tipo con la casacca rossa e la scure, non basta Cico, Tonka, la capanna, la palude e Darkwood... per essere Zagor va raccontato proprio così, proprio con quello stile.
E in quello stile ci stanno un milione di generi e di nuove storie, e anche qualche digressione, ci mancherebbe. Ma dev'essere poca e controllata, sennò mi stai scrivendo magari buone storie ma di un altro personaggio.

Ivan ha scritto:
Pertanto, sarebbe ora di finirla col leitmotiv che "Sulla collana Zagor si può ficcarci dentro di tutto". A chi si nasconde dietro quest'alibi va ricordato che la testata Zagor è un contenitore, non un cassonetto.

Infatti. Si dice che "Zagor è il fumetto della contaminazione per eccellenza": il che è vero, ma alle volte questa diventa la comoda scusa per ficcarci dentro un po' di tutto.
Come abbiamo detto, si può molto spaziare coi generi, ma se un genere ti trascina per sua natura lontano dallo stile... allora no, allora la contaminazione diventa dannosa e va interrotta.

Ivan ha scritto:
Per giustificare l'acquisto dell'albo, io voglio ritrovarci dentro QUESTO Zagor, quello basato sulle impostazioni dettate da Nolitta in Zagor Racconta, e non un personaggio reso irriconoscibile da maldestri tentativi di aggiornarlo ai gusti del pubblico moderno. E credo di non essere il solo a (ri)volerlo così.

Puoi dirlo forte! Applause Applause Applause
(Vedi, io trovo queste tue arringhe... lo STILE di esse... molto zagoriane, molto nolittiane. Stai parlando d'altro ma parli con uno stile che si potrebbe trovare bene in bocca a Zagor. E queste arringhe sono purtroppo una delle cose di cui sento più la mancanza. Anche - e molto - queste fanno parte dello stile che si è smarrito, in favore di troppi pim pum pam e del semplice giustiziere che cattura il cattivo)
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
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Ivan
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MessaggioInviato: Sab Apr 14, 2018 10:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:
...ci ho visto un po' di freno a mano tirato, specie in confronto ad altre occasioni...

D'OH!(Homer style), avresti dovuto vedere la versione prima che stralciassi le connotazioni psico-socio-etno-pedagogiche di Zagor Racconta... Shocked Pray]

Walter Maddenbrook ha scritto:
In quello stile ci stanno un milione di generi e di nuove storie, e anche qualche digressione, ci mancherebbe. Ma dev'essere poca e controllata, sennò mi stai scrivendo magari buone storie ma di un altro personaggio.[...]
Si può spaziare molto coi generi, ma se un genere ti trascina per sua natura lontano dallo stile...allora no, allora la contaminazione diventa dannosa e va interrotta.

Chiaro. Una ipotetica avventura di Zagor ambientata su Marte entrerebbe necessariamente in contrasto coi canoni fondamentali della collana (laddove invece risulterebbero compatibilissimi su Nathan Never).
Pur senza arrivare a questo esempio estremo, abbiamo assistito molte volte ad episodi pericolosamente al limite (io ne ho citati alcuni, ma la lista di storie "borderline" è lunga). Secondo me un messaggio agli amministratori della serie va mandato in qualche modo, altrimenti potrebbero avere l'impressione che questi pericolosi allontanamenti dallo Zagor storico siano pienamente accettati dai lettori. (Uno sconfinamento non contrastato è il preludio ad una invasione; e sinceramente non voglio ritrovare altri episodi epigoni di NON UMANI come se quella fosse la normalità su Zagor). Pray]

Mister No ha scritto:
Il personaggio può evolvere all'infinito all'interno di certi canoni e non necessariamente venire ingabbiato per questo...

Well; questa potrebbe sostituire una delle risposte che avevo omesso alle osservazioni del buon Cama... Wink
In verità, quasi ad ogni punto del suo post avrei potuto replicare rimarcando la famosa differenza tra il "COSA" raccontare e il "COME" raccontarlo.

Certo; per un autore è molto più facile imitare Zagor (e Nolitta) solo nel "COSA" raccontare. Infatti CHIUNQUE è capace di imbastire una storia basata su un tarzanide armato di scure che vive a Darkwood con un ciccione messicano come spalla (etc etc); tant'è vero che questi canoni sono presenti anche nelle storie meno apprezzate (es: SFIDA AL CAMPIONE, IL PROFETA, BERSAGLIO BAT BATTERTON...Anche in questi episodi le impostazioni di base della serie erano state rispettate. E dunque? Come mai hanno deluso lo stesso?)

Dietro una storia non riuscita ci sono sempre dei motivi ben precisi, e quasi mai riguardano la trama in sé, bensì il suo svolgimento.
A rendere davvero zagoriana una storia è il COME viene realizzata. C'è poco da appigliarsi al "Ma anche Nolitta una volta ha fatto agire Zagor come un investigatore o un laureato in fisica quantistica", se queste caratteristiche vengono poi replicate senza usare QUEL particolare metodo espositivo e senza nessun senso della misura.Shame on you

ZAGOR RACCONTA è, appunto, un modello di riferimento universale per centrare sia il personaggio, sia le atmosfere della serie, sia lo stile narrativo che caratterizza lo Zagor storico. In poche parole, rappresenta l'unione ideale tra il COSA raccontare e il COME raccontarlo. E scusate se sembra poco. Rolling Eyes
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2018 3:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
Secondo me un messaggio agli amministratori della serie va mandato in qualche modo, altrimenti potrebbero avere l'impressione che questi pericolosi allontanamenti dallo Zagor storico siano pienamente accettati dai lettori.

Esatto. Di questo concetto ne stiamo parlando nel topic dello Speciale ( http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?t=12023&start=120 ), e il mio ultimo intervento vuole proprio sottolineare la necessità della critica per dare uno strumento di valutazione agli autori, e al contempo e di conseguenza sottolineare la pericolosità dei commenti acritici, come tipicamente sono quelli sempre entusiati o sempre catastrofisti.
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2018 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:
Ivan ha scritto:
Secondo me un messaggio agli amministratori della serie va mandato in qualche modo, altrimenti potrebbero avere l'impressione che questi pericolosi allontanamenti dallo Zagor storico siano pienamente accettati dai lettori.

Esatto. Di questo concetto ne stiamo parlando nel topic dello Speciale ( http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?t=12023&start=120 ), e il mio ultimo intervento vuole proprio sottolineare la necessità della critica per dare uno strumento di valutazione agli autori, e al contempo e di conseguenza sottolineare la pericolosità dei commenti acritici, come tipicamente sono quelli sempre entusiati o sempre catastrofisti.

This also is a good that I share.In fact I said myself many times.
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2018 8:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho continuato la discussione nel topic vi piace lo Zagor attuale perchè forse qui siamo OT
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Gio Mag 10, 2018 2:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Complimenti a Ivan per la bella analisi della storia, non ci sarebbe veramente niente altro da aggiungere, se non la mia personale emozione dopo che l'ho riletta ancora una volta : il racconto di Zagor suscita sempre tante emozioni, vivendo con lui il dramma, la rabbia, il rimorso, lo shock e la "rinascita".
Sono indimenticabili anche il prologo al racconto con la reazione irritata verso il compagno di tante avventure, e la successiva riappacificazione con l'abbraccio a metà storia, e il finale ottimista e allegro ("La vita è bella")...
Un episodio storico, vera e propria pietra miliare della saga.
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MessaggioInviato: Lun Nov 19, 2018 9:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Time to read again this unique ans inimitable story and the excellent comments done here beginning with Ivan's. Applause
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MessaggioInviato: Mar Nov 20, 2018 12:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

ElEmperador ha scritto:
Time to read again this unique ans inimitable story and the excellent comments done here beginning with Ivan's. Applause


Io chissà quando potrò Sad .
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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