Indice del forum www.spiritoconlascure.it
Il Forum di Za-gor Te-nay
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista degli utentiLista degli utenti   Gruppi utentiGruppi utenti   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi PrivatiMessaggi Privati   LoginLogin 
Indice del forum

           
*** FINO A VENERDI' 23/07, SU CATAWIKI, E' ATTIVA ASTA (SENZA PREZZO RISERVA) MATERIALE DI ZAGOR E TEX - I nostri forumisti, in caso di acquisto, potranno usufruire di un Voucher!! Vedere il topic nella sezione IL FUMETTO DA COLLEZIONE - IL LINK E' QUI SOTTO, A SINISTRA ***


Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Moreno Burattini
Vai a pagina Precedente  1, 2, 3 ... 142, 143, 144 ... 164, 165, 166  Successivo
 
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Consiglio di primavera
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Angelo1961
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/03/12 13:21
Messaggi: 16740
Località: Udin

MessaggioInviato: Mar Nov 24, 2020 5:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ho scherzato... Lo "specificatamente" era riferito all'idea (idea, non realtà vera) che, dai social, mi traspare di Burattini e a come si sarebbe comportato Nolitta.
_________________
DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
AAHHYAAAAK
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 14/03/16 00:55
Messaggi: 14544
Località: Torino

MessaggioInviato: Mer Nov 25, 2020 8:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

A DOMANDA… MORENO RISPONDE (26)

Cari amici zagoriani, ecco a voi ad una sola settimana di distanza la ventiseiesima puntata della rubrica “A domanda… Moreno risponde”!
Nel ringraziare come sempre Moreno Burattiniper la sua grandissima disponibilità,vi informo che la 27esima serie è già completa ma che sin da ora potete cominciare ad
inviare nuove domande!!!
Vedete di non esagerare però, altrimenti sarò costretto a sospendere nuovamente il tutto….

1 – Caro Moreno, quali sono i motivi che ti portano a pensare di aver utilizzato male un personaggio come il Tessitore?

Le critiche di alcuni lettori.


2 – Ciao Moreno. La seguente richiesta, lo ammetto, è particolare. Ho sempre ammirato Terence Hill e mi piacerebbe vederlo, come già è stato fatto con Bud Spencer all’interno delle storie di Zagor. Ora, creare due fratelli, uno pistolero ed uno prete, potrebbe anche sembrare esagerato, pur non essendo per forza su due sponde opposte della Legge. Però, da semplice lettore, mi piacerebbe vederlo apparire anche solo in un cameo, visto che probabilmente farlo prete significherebbe andare contro la Rai mentre come pistolero si andrebbe contro, probabilmente, ai puristi di Trinità. Non sono nessuno per far sì che questo possa accadere, ma spero di averti stuzzicato quel tanto che basta per poterci pensare su. Ho fatto bene?

Cito Terence Hill ogni volta che posso (c’è una situazione presa da Trinità anche nel Color con Drunky Duck). Va detto che io spero sempre che nell’ultima puntata di don Matteo, il parroco in bicicletta mangi una padellata di fagioli, faccia un rutto e picchi Frassica e tutti i carabinieri.


3 – Puntando sul fatto che alcuni momenti di Zagor in gioventù non siano noti ai più, Sam Dougal lo conobbe quando viaggiava insieme a Wandering Fitzy. Sarebbe proponibile rimembrare qualche fatto che vide i tre partecipare insieme ad un’avventura del passato?

Sarebbe proponibile a tal punto che lo propongo a Jacopo Rauch, che di Sam Dougal ha la paternità.


4 – Caro Moreno, quanto e come è cambiato il mondo del fumetto da quando hai iniziato la tua attività ad oggi? L’avvento di internet ha portato aspetti più negativi o più positivi allo stesso?

Ho scritto un libro, sull’argomento: “Io e Zagor” (Cut Up). Il cambiamento è radicale. Una volta il fumetto era sogno e magia, divertimento ed emozioni. Oggi è una gimkana fra le trappole del politicamente corretto, la chiusura delle edicole, il fallimento degli editori, la diaspora dei lettori, gli attacchi degli haters. L’avvento di Internet, a dispetto del fatto che stiamo discutendo proprio dalle colonne di un blog, quindi in Rete, mi pare sia stato deleterio (e non solo riguardo ai fumetti). Forse, a dire il vero, più che di Internet, l’avvento dei social. Ho dedicato all’argomento uno dei miei epigrammi, quelli della serie di “Versacci” che pubblico su Twitter e Facebook. E’ il n° 191, eccolo:


Era meglio se ero nato

dieci anni prima almeno

mi sarei già pensionato

ed essendo pur Moreno

sempre io sceneggiatore

avrei fatto il mio lavoro

nel periodo migliore

dei fumetti quello d’oro

tante edicole editori

e milioni di lettori

senza social criticoni

a spaccar sempre i maroni.


5 – Caro Moreno, siccome la storia dell’ennesimo ritorno di Kandrax non è stata, a parer mio, ben riuscita, sono propenso a voler dare sempre nuove chances anche a chi possa aver fallito non essendo riuscito a rendere buona la prima. Claudio Chiaverotti è un veterano della Casa Editrice e la sua passione per Zagor non si discute, quindi ti chiedo se gli verrà data una nuova possibilità di mettersi in mostra nella serie oppure se lui si è già proposto per una nuova storia?

Sul fatto che si sia trattato di un “ennesimo” ritorno, avrei qualcosa da obiettare, dato che, se non mi sfugge qualcosa, le apparizioni sono stati in tutto solo quattro in quarantacinque anni (e i ritorni tre). Direi quindi che, per essere un nemico di cui tutti (o quasi) hanno invocato a gran voce il ritorno, questi ritorni sono stati proprio pochi (quelli scritti da Nicolai, Boselli e Chiaverotti). In particolare, fra la penultima apparizione (2001) e questa (2019) sono trascorsi diciotto anni. Fra la penultima e la terzultima (1986), quindici. Mi pare che più di “ennesime” apparizioni, si debba parlare di “sporadiche”. Giusto per puntualizzare. Nicolai ha immaginato una cosa, Boselli un’altra, Chiaverotti un’altra ancora. C’è chi ha apprezzato tutte e tre queste storie (dando per scontato l’apprezzamento per Nolitta), chi solo due, chi solo una, chi nessuna. Come capita regolarmente per tutto. Capisco che per certi lettori Kandrax dovrebbe sempre tornare come mummia rediviva a Stone Hill e ripetere le stesse cose che faceva nella prima avventura, ma gli sceneggiatori hanno l’obbligo di cercare di ripetersi il meno possibile, di battere strade nuove. Su chi debba stabilire se Chiaverotti abbia “fallito”, oppure no, sono aperte le discussioni. Forse certi maître à penser su un forum? Trovo anche certa dissonanza fra l’accettabile affermazione “non è stata, a parer mio, una storia ben riuscita” e l’etichetta di “fallita”. Ci sono tante sfumature e vie di mezzo. Cerchiamo di non essere drastici, per quanto si tratti di un esercizio sempre più difficile. Tuttavia, capisco la legittima domanda, ho divagato per chiarire meglio il contesto. Claudio Chiaverotti, i cui meriti non devo certo difendere, ha solo proposto una sua versione del druido. Se qualcuno l’ha apprezzata, bene; se qualcuno non l’ha apprezzata, speriamo abbia apprezzato qualcos’altro. Non sono previste, per il momento, altre storie di Claudio. Eravamo d’accordo nel ritagliargli il ruolo di “guest star” dato il suo antico amore verso lo Spirito con la Scure. Se però Chiaverotti mi porterà una buona idea, ne discuteremo come capita con gli altri colleghi che fanno lo stesso.


6 – A partire dal 2021, con la sorpresa riservata ai Maxi Zagor, in quella collana assisteremo ad un reboot della serie?

No.


7 – Caro Moreno, cosa ne diresti di far tornare in scena la Casa del Terrore? Intendo il lugubre edificio, ovviamente.

Sarà l’oggetto dello Speciale Zagor del prossimo marzo.


8 – Caro Moreno, premetto che non ho alcuna difficoltà ad accettare il sesso visto su carta come accaduto in tempi recenti con Zagor. La mia perplessità è che, pur non essendo apparsa sulla regolare, alcune scene potrebbero non solo portare al lamento dei lettori ma anche a far sì che possano venire richieste sempre di più da alcuni più moderni aficionados. Quindi la mia domanda verte sul come e quanto si intenda proseguire in questa direzione e se intendi aumentare il dosaggio di tali momenti oppure diminuirli, nello stile classico?

Esiste una aurea via di mezzo in tutte le cose. Si chiama buon senso. Mi pare che si sia gridato allo scandalo sul niente (molto rumore per nulla) per qualche bacio in più nella miniserie “Zagor Darkwood Novels”. Sul versante opposto mi basterebbe che i nuovi lettori non considerino il nostro eroe poco interessante perché privo di pulsioni.


9 – Vorrei chiedere che a Zagor possa venire affiancata, di tanto in tanto, una donna non molto attraente ma che possa essere abbastanza interessante per lui non tanto per l’aspetto fisico, bensì per quello spirituale e filosofico. Cosa ne pensi?

Tutto va fatto tenendo in considerazione che stiamo parlando di un fumetto d’avventura. Personaggi femminili interessanti anche dal punto di vista “spirituale e filosofico” ne abbiamo avuti. Oserei dire che Marie Laveau è attraente non solo fisicamente ma anche per ciò che rappresenta (il mondo delle mambo, il legame con lo sciamanesimo femminile, con il culto della Madre Terra, con la sorellanza atlantidea, con le Amazzoni). E non sono sciacquette neppure Gambit e Blondie. Tra le tre ragazze di Pleasant Point, sembra sul punto di nascere una liason proprio con la meno maliarda, la lentigginosa Jenny (vedremo gli sviluppi). C’è poi un personaggio da poco entrato sulla scena, Chloe, l’agente di Altrove, da cui possiamo aspettarci delle sorprese.


10 – Vorrei chiedere a Moreno se si può realizzare una storia che si svolga completamente all’interno del rifugio dalla palude. Non una storia ricca di azione ma magari più introspettiva dove si da più importanza ai dialoghi ed ai profili umani dei protagonisti. Grazie.

Le storie di Zagor devono essere d’azione. Dei dialoghi possono essere interessanti quanto si vuole, ma certo non possono sostenere il peso di una intera storia. A meno che non si tratti di una “cornice” per i “Racconti di Darkwood”. Il che potrebbe essere un buono spunto.


11 – Caro Moreno, partendo dal presupposto che i disegnatori, di solito, vengono messi a lavoro su storie nelle loro corde, ho notato che Marcello Mangiantini di storie horror, su Zagor, ne ha disegnate veramente poche, lasciando spazio ad avventure più credibili. Ti vorrei chiedere se intenderai farlo in futuro variare, con risultati che potrebbero addirittura risultare positivissimi?

La prima storia che io e Marcello Mangiantini abbiamo realizzato insieme è stata “Il maleficio di Anulka”, ed era horror. Attualmente ne stiamo facendo un’altra, che è di fantascienza. Vero è che Marcello si è sempre dimostrato a suo agio con il western e le storie in costume (la mia preferita disegnata da lui è “Le strade di New York” – guarda caso, sempre mia) per cui viene spontaneo proporgliene di quel tipo. Non c’è, però, un veto al fatto che Mangiantini possa illustrare storie orrorifiche. Talvolta gli viene persino chiesto di scegliere.


12 – Gentile Moreno, vorrei parlarti di un fatto che per Zagor vale da tanto tempo. È stato ricordato come Hellingen dovesse essere morto dopo essere stato arpionato in pieno petto da Fishleg. Potrei ricordare il Pequot che, per come era finito, avrebbe dovuto avere come minimo la faccia devastata. Oppure potrei citare Mr. Steel che sembrava essere morto. Per non parlare di chi era addirittura morto e sepolto per poi riuscire non si sa come a farlo rivivere. Pongo l’attenzione sul fatto che forse si tenda a riesumare avversari improponibili (e non dico scarsi) a discapito di chi è invece vivo e vegeto e pronto ad un ritorno. È stato accennato anche a Mortimer e Molok, ma vorrei tanto capire perché non intendiate far riesumare chi potrebbe tranquillamente vendicarsi essendo rimasto in vita piuttosto che andare a ricercare chi aveva lasciato un cattivo o bel ricordo nella storia o nelle storie al termine delle quali è stato sconfitto e tolto di mezzo.

Ribadisco concetti già espressi, mi dispiace se a qualcuno sembrerà che mi stia ripetendo. Comincio con il dire che i ritorni dei grandi nemici sono richiesti a gran voce dai lettori, e questo non vale solo per Zagor ma per tutti gli eroi seriali. Se un grande nemico è morto in modo epocale, come sembrava esserlo Hellingen colpito dalla fiocina di Fishleg, Nolitta si è sentito in dovere di resuscitarlo per far contento il suo pubblico (del resto l’aveva già resuscitato dopo l’esplosione del suo laboratorio avvenuta al termine della prima storia). Spero che almeno delle resurrezioni nolittiane (potrei citare anche quella del Re delle Aquile) non venga data la colpa a me. Fatto sta che, per accontentare i lettori, l’esempio dei maestri ci dice che certi personaggi si possono resuscitare. Del resto fece così anche Arthur Conan Doyle con Sherlock Holmes, dato per morto con Moriarty in fondo a una cascata, e poi bellamente riportato in vita con un escamotage. Questo è un punto basilare della letteratura di genere, del feuilleton. Le storie fantastiche sono piene di eroi o di villain che, dati per spacciati, fanno la loro ricomparsa. Non so, vogliamo parlare del Conte di Montecristo? Se qualcuno vuol mettere in discussione questo caposaldo della fiction, farebbe meglio a leggere romanzi realistici e fumetti storici, vedere solo documentari. Il punto dirimente della questione è appunto l’escamotage con cui gli autori riportano in vita personaggi non morti, ma creduti morti. Non so come Hellingen sia sopravvissuto all’arpione di Fishleg (non mi pare che Nolitta lo abbia spiegato), però posso facilmente immaginare che, essendo lo scienziato abituato a lavorare con macchinari atlantidei (come io stesso ho mostrato, per dare maggiore credibilità agli assunti nolittiani), fra queste macchine ce ne sarà stata una in grado di guarire ferite anche molto gravi (Zagor stesso, nell’avventura con le Amazzoni, viene sottoposto a una macchina del genere e sopravvive a due colpi di pistola, tornando come nuovo). E qui siano in un contesto fantascientifico (Hellingen, del resto, prevede storie di fantascienza). In altri casi, le resurrezioni si possono spiegare in altre maniere. Una volta ho spiegato come Mortimer è scampato all’impiccagione, non so se sono stato convincente ma una spiegazione l’ho data (faccio notare che, per fare un solo esempio, anche Kriminal viene impiccato e creduto morto, ma si salva grazie a un trucco – diverso dal mio). Un’altra volta ho giustificato la sopravvivenza di Robert Gray, piuttosto che di Thunderman e di altri ancora. Il problema non è la sopravvivenza, ma come la si spiega. Se l’escamotage è convincente, è permesso tutto. Anzi, il lettore dovrebbe essere contento nello scoprire i trucchi dello sceneggiatore. Il bello di ogni storia è, o dovrebbe essere, la sorpresa che l’affabulatore riesce a suscitare, i suoi giochi di prestigio. Nessuno vorrebbe, io credo, contestare un numero di magia sostenendo che siccome i conigli non possono uscire da un cilindro, il mago di turno non dovrebbe esibirsi. Se il mago è in gamba, noi siamo ben lieti di restare a bocca aperta. Chi poi è insensibile a questi numeri, mi dispiace per lui.


13 – Egregio Moreno, voglio fare un’osservazione al riguardo delle tante, forse troppe storie che durante l’anno, e questo vale anche per le altre testate, escono in edicola. I prezzi sono alti ed è giusto che il lavoro vada premiato e pagato nella giusta misura. Il punto è che con più storie in lavorazione si rischia di perdere la trebisonda e di far sì di vedere entrare nelle nostre case avventure non all’altezza della Storia dello Spirito con la Scure. In poche parole, chiedo al curatore della serie se la quantità non superi la qualità delle stesse.

Mi rifiuto di credere che 3.90 euro per una pubblicazione di 100 pagine siano un prezzo “alto”. Un gelato costa di più. Vogliamo parlare di un parcheggio? Di una ricarica di un telefonino? Di un gratta e vinci? Di questo problema ho scritto qui http://morenoburattini.blogspot.com/2014/05/lo-sproposito.html ma, soprattutto, qui: http://morenoburattini.blogspot.com/2018/10/il-senso-della-misura.html. Tuttavia, non voglio fare i conti in tasca a nessuno. Parliamo delle “tante, forse troppe storie”. Ovviamente, se vengono varate delle testate o pubblicati degli extra, è perché si ritiene che il pubblico apprezzi, a volte per andare incontro a delle precise richieste dei lettori stessi. Serve ricordare, forse, quanto a lungo e con quale insistenza sono stati richiesti gli Zagoroni. Se le collane durano nel tempo, significa che in effetti il pubblico le apprezza. Facciamo l’esempio dei Maxi: abbiamo da poco festeggiato il traguardo dei venti anni e dei quaranta numeri. Quaranta numeri, peraltro, di grande formato e di conseguenza messi in vendita a un prezzo più alto. Non so quanto durerà la serie, ma il risultato raggiunto è confortante. Proprio sui Maxi abbiamo pubblicato gli apprezzatissimi “Racconti di Darkwood”. Tutt’altro che una collana priva di idee o di scarsa qualità, a giudicare dal successo. Un lettore che giudichi quei volumi troppo numerosi, troppo cari o, come lei lascia intendere, brutti, ha tutto il diritto di fare le sue scelte, lasciando però agli altri il sacrosanto diritto di farne altre diverse e godersi i fumetti che credono. L’editore, visto il riscontro del pubblico (mi pare capiti anche con Tex) fa delle proposte, i lettori rispondono. Sono i lettori a stabilire se le proposte sono gradite. Nessun fumetto resta in edicola a dispetto dei lettori. I lettori che credono che ci restino per far dispetto proprio a loro, sono dei simpatici paranoici a cui, evidentemente, piace molto scherzare. Circa la qualità delle storie, noi che ci lavoriamo duramente facciamo sempre del nostro meglio. Per quanto mi riguarda, non vedo particolari cenni di cedimento nei Color piuttosto che nelle miniserie, dato che l’impegno profuso è lo stesso. Peraltro, più tavole inedite prodotte significa più autori al lavoro, dato che non è certo lo stesso staff a dover fatto tutto, e più autori al lavoro significa più freschezza di idee, nuove energie. Mi permetto di far notare come, nel 2019, abbiamo avuto sei numeri di una miniserie, “Le origini”, che secondo il suo ragionamento non avrebbe dovuto uscire per non inflazionare Zagor in edicola, e perché sarebbe stata di scarsa qualità. La miniserie è stata un successo di pubblico e di critica, e anche in libreria sta andando benissimo.


14 – Scusandomi per il disturbo, mi piacerebbe scoprire chi sia il fondatore di Hellgate, non tanto per capire il passato del Direttore Hassel, che di certo avrebbe dei segreti inconfessabili da svelare, bensì per ottenere la certezza che l’Inferno dei Vivi non sia in realtà un vero ricettacolo per Demoni ed altre creature provenienti dall’Altro Mondo, un po’ come fu per il Maxi “Il Forte Abbandonato”.

Non mi pare che nel Maxi “Il Forte abbandonato” ci fossero demoni e mostri. Neppure uno, guardi, mi sentirei di scommetterci. La ricordo come una storia realistica con protagonista un missionario gesuita e dove si mostravano, anzi, le conseguenze causate dalla follia di chi crede che esistano creature provenienti nell’altro mondo - che non esistono. Non so quale storia abbia letto lei, forse un ripasso non le farebbe male. “Il forte abbandonato” è la prima storia di Zagor in cui compaiono dei missionari, se si esclude la figura di Salomon Kinsky, il predicatore responsabile dell’uccisione dei genitori del nostri eroe. Non si tratta comunque di un racconto didascalico o a sfondo storico, dato che l’avventura western predomina e viene anche contaminata dal mistero. Non capisco però che c’entri Fort Stanton con Hellgate. Mah. Diciamo che non capisco i troll.


15 – Sergio Bonelli, quando diede l’opportunità di prendere in mano la serie a giovani sceneggiatori, disse che per Zagor ormai c’era poco da fare. La grande responsabilità, presa insieme a Mauro Boselli e chissà a quanti altri, di creare la Seconda Odissea zagoriana creò una forte tensione all’interno della redazione del tipo “o la va o la spacca” oppure eravate cauti e consapevoli che avrebbe potuto essere un fallimento e vi stavate rassegnando anche voi alla chiusura della serie? Oggi che è il Curatore principe, pensa che per Zagor possa esserci un roseo futuro oppure vede la situazione peggiore di come lo fu in quegli anni?

Quando arrivai a Zagor, Bonelli era scettico e pessimista circa il destino della testata. Del pessimismo di Bonelli raccolsi io stesso testimonianza quando realizzai, con lo staff della fanzine Collezionare, la lunga intervista poi apparsa sullo speciale dedicato a Zagor. “Il personaggio – disse Sergio – ha fatto il suo tempo. Più di così non può dare, è un eroe esaurito come tanti altri. Per cui anche come editore, se ho voglia di fare qualcosa, trovo un po’ avvilente accanirmi su cose vecchie e preferisco dedicarmi a progetti nuovi”. Credo che si attendesse non un tracollo, ma un lento, anche se onorevole declino per il suo eroe. Quando entrai nello staff, ero consapevole di tutto questo e la cosa mi spaventava. Soprattutto, mi terrorizzò una frase di Toninelli che mi colpi come una coltellata: lo incontrai poco dopo il suo abbandono e gli chiesi perché se ne fosse andato, e Marcello mi rispose (grossomodo) così: “Non volevo essere ricordato come quello che aveva fatto chiudere Zagor”. Mi vidi prospettato un destino di ignominia in cui lo Spirito con la Scure lo avrei fatto chiudere io. E come fan numero uno del personaggio, c’era di che starci male! Per fortuna, sono passati più di trenta anni e di chiusura ancora non si parla. Mauro Boselli, prima di me, prese in mano le redini della testata e poi, a capo di una squadra di gente motivata e appassionata, anche a me è riuscito almeno un po’ tener vivo l’interesse dei lettori. Altre testate hanno chiuso, noi no. Sembra che a qualcuno dispiaccia. Non dico che si dovrebbe renderne merito alla staff che combatte per il pugnale fra i denti, però almeno non venga disprezzato lo sforzo. Mi piacerebbe andare in pensione perché mi sento un po’ stanchino, ma mi si chiede di rimanere al mio posto. A ogni riunione in redazione mi presento dimissionario e chiedo se c’è qualcuno che vuol sostituirmi, e tutti sghignazzano. Qual è il futuro? Il futuro di Zagor è più roseo di quelli di tanti altri personaggi, per quel che si può vedere navigando a vista. Il problema non è lo Spirito con la Scure, che se la cava, è la situazione generale della carta stampata.


16 – Ho notato che sia più facile che dalla serie regolare alcuni protagonisti passino ai Maxi. Satko, il Principe Alexis, Mr. Steel, Eskimo, Kruger e Meyer e tanti altri. Di contro, pochi compiono il percorso inverso, perché probabilmente i Maxi sono seguiti meno della serie regolare e far apparire persone dalla regolare ai Maxi potrebbe aver reso più succoso quel momento. Ad ogni modo, se non per poche eccezioni (Elvin Fishbourne su tutte) molto raramente succede l’effetto contrario. Non vedremo mai Rakosi, Hellingen o Kandrax sui Maxi, ma non le pare che anche dai balenotteri possano uscire fuori storie che varrebbe la pena di vedere, a puntate, sulla serie maestra?

L’analisi è giusta. Diciamo che Rakosi, Hellingen e Kandrax si meritano l’Ammiraglia.


17 – Senza voler continuare a mancare di rispetto a nessuno, né a lei Curatore, né al curatore di questo Blog e neanche ai vari lettori che lo seguono, le porto una mia idea. Zagor per me è un personaggio dalle mille sfaccettature, pronto a combattere il male, che sia rappresentato da mostri veri e propri, sia che venga visto attraverso bei visi ma un cuore nero. E proprio persone che hanno dentro di sé tendenze al suicidio oppure che sono autolesioniste, essere aiutate dallo Spirito con la Scure potrebbe aiutare anche al di fuori del fumetto stesso, a chi lo legge, a capire quanto si possa far male a sé stessi ed a riuscire, con questo messaggio, a far comprendere ragione. Non dico che debba diventare una cosa fissa, ma Zagor rappresenta il Bene, l’inviato di Manito e non può che aiutare i più deboli a vedere una luce in fondo alla strada. Sono argomenti delicati, lo riconoscerà, ma non crede che possano infine creare positività?

Risponderò citando Adnan Mehmedovic, di Sarajevo, che ho conosciuto grazie a un incontro svoltosi di recente per via telematica in collegamento con la Bosnia Erzegovina (nei Balcani, lo Spirito con la Scure gode di una incredibile popolarità). Adnan ha raccontato, a me in privato e quindi in pubblico, un toccante aneddoto riguardo gli anni della guerra nella ex-Yugoslavia, quando lui era bambino: avendo pochi minuti per scegliere cosa portare via dalla casa che doveva abbandonare, prese con sé i fumetti di Zagor, che poi gli fecero grande compagnia nel tempo che trascorse da profugo. Adnan mi ha detto che gli albi dello Spirito con la Scure hanno aiutato tanti come lui a superare e sopportare quel periodo terribile. Quindi credo che un eroe come il Re di Darkwood possa fare del bene grazie ai messaggi che trasmette, anche se non è trasmettere un messaggio lo scopo di un racconto avventuroso, è divertire.


18 – Quando ho letto “Gli uccisori di indiani”, mi è parso di vedere sul finale un colpo sparato a Quebert girato di spalle. Il suo compare, Curry, viene colpito in testa, ma il suo capo no. Lo vediamo steso al suolo, inerme, ma non significa che sia morto. Che sia pronto a reclamare la sua vendetta dopo essere stato, questo sì, gravemente ferito?

Perché no?


19 – Per rispondere alla sua ipotesi di voler rivedere gli Agenti di Altrove, in particolar modo mi piacerebbe sì rivederli, niente in contrario, ma anche scoprire il passato di Mister Roberts o di Jesse, per non parlare dello stesso Poe del quale sappiamo già molto. Le piacerebbe, quindi, scavare nel remoto per capire come siano potuti entrare a far parte di Altrove, mantenendo lo stretto riserbo che questa organizzazione ha sempre avuto?

Senza dubbio. Ricostruire il passato dei personaggi è sempre stata una mia passione.


20 – Quale è l’argomento del quale si potrebbe e del quale le piacerebbe parlare su Zagor ma che, per un motivo o per un altro, non ha ancora avuto occasione di proporlo?

Dopo trent’anni, ho sfiorato tutti gli argomenti. Di recente, e mi è costato anche delle critiche, ho accennato (senza far vedere nulla, senza neppure che Zagor ne parli), i tema dell’omosessualità. Ho sentito contestare l’accenno da parte di chi sostiene che a inizio Ottocento era normale che un padre volesse “difendere” il figlio uccidendone l’amico. Normale o no (ci sarebbe da discuterne a lungo) quel padre è uno che ha ordinato un assassinio. Non è che la “normalità” di un atto odioso (di un tentato omicidio) giustifichi un comportamento criminale. Altrimenti Zagor non dovrebbe neppure lottare contro la schiavitù, o difendere gli indiani. Immagino però che, dopo tanti “sfioramenti”, qualcosa si possa approfondire meglio. Tipo l’argomento religioso (i missionari, l’odio fra cattolici e le tante chiese protestanti), o quello della condizione della donna.

https://zagorealtro.blogspot.com/2020/11/a-domanda-moreno-risponde-26.html?fbclid=IwAR2mcz4Bf3ze6nkRZiig2wvkB2jEIr7HqIM5apSEa2inSDsXBqUvbRkd6CQ

 

 
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
cama69
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41
Messaggi: 6176
Località: Salerno

MessaggioInviato: Mar Dic 01, 2020 9:40 am    Oggetto: Rispondi citando

In questo ventiseiesimo botta e risposta Burattini dice alcune cose interessanti se non altro perchè ultimamente sono state oggetto di discussioni su questo forum. In particolare mi riferisco alle risposte delle domande numero 13 e numero 15 che gli sono state poste.
M. Burattini ha scritto:
Parliamo delle “tante, forse troppe storie”. Ovviamente, se vengono varate delle testate o pubblicati degli extra, è perché si ritiene che il pubblico apprezzi, a volte per andare incontro a delle precise richieste dei lettori stessi. Serve ricordare, forse, quanto a lungo e con quale insistenza sono stati richiesti gli Zagoroni. Se le collane durano nel tempo, significa che in effetti il pubblico le apprezza. Tra l'altro fanno fede il successo dei maxi, dei color e il successo di Zagor the origin 

Abbiamo già discusso su questo aspetto e ci sono degli utenti che sostengono la eccessiva semplicità di questa posizione in quanto non tiene conto dell'effetto di passione e collezionismo di alcuni lettori verso il personaggio. Noto che però sono in tanti a fare questo discorso e non solo io da arido ingegnere. Forse voler aggiungere l'effetto passione collezionismo in via teorica potrebbe anche avere una logica ma ci si incammina su una strada scivolosa che porta facilmente a giudicare i lettori. Pertanto continuo a pensare che pur nella sua semplicità questa posizione è la meno peggio anche se imperfetta.
Però verso la fine della risposta Burattini si sofferma anche sul pericolo che un eccessivo numero di uscite per aumentare il fatturato, possa stressare gli autori a scapito della qualità. Questa possibilità è assolutamente reale, non l'ho mai negata, ho solo detto più volte che però bisogna cercare di capire prima se è reale oppure no e nel caso esprimere il nostro dissenso alla casa editrice.
M. Burattini ha scritto:
Circa la qualità delle storie, noi che ci lavoriamo duramente facciamo sempre del nostro meglio. Per quanto mi riguarda, non vedo particolari cenni di cedimento nei Color piuttosto che nelle miniserie, dato che l’impegno profuso è lo stesso. Peraltro, più tavole inedite prodotte significa più autori al lavoro, dato che non è certo lo stesso staff a dover fatto tutto, e più autori al lavoro significa più freschezza di idee, nuove energie.

In questa risposta non solo Burattini sembra negare che ci sia questo problema di eccessivo stress degli autori, ma al contrario afferma che un aumento di tavole porterebbe addirittura al vantaggio di avere giovani autori con idee innovative e fresche.
Ovviamente può darsi che per molti lettori questi nuovi autori non abbiano queste idee così vincenti e quindi sarebbe meglio ridurre le tavole e farle scrivere solo a Burattini e Rauch, io non sono d'accordo, però ciascuno ha la propria opinione. Resta il fatto che Burattini sembra escludere un eccessivo carico di lavoro.

Nella risposta alla domanda n 15 Burattini forse per la prima volta rivendica di avere un ruolo determinante nell'operazione di salvataggio della collana fatta all'indomani dell'uscita di scena di Toninelli, quando Sergio bonelli sembrava intenzionato a chiuderla nel medio termine. Nella prima parte della risposta ribadisce il pessimismo di Bonelli e il suo stato d'animo appena arrivato fresco assunto che si sente dire che la collana che tanto ama in realtà non ha futuro. Mi viene in mente il racconto di un mio carissimo amico quando venne assunto giovane laureato da una grande azienda. Lui dice sempre che il primo giorno dopo essersi messo il camice arrivando entusiasta e al settimo cielo nel laboratorio, la prima parola che sentì dire dalla persone che ci lavoravano fu ----siamo in crisi----- passo dall'entusiasmo alla disperazione e il giorno più bello si trasformò in un giorno tra i più brutti.
M. Burattini ha scritto:
Non dico che si dovrebbe renderne merito alla staff che combatte per il pugnale fra i denti, però almeno non venga disprezzato lo sforzo.

Sono d'accordo e l'ho detto tante volte, nessuno sul lavoro può vivere di rendita, se qualcuno non è più all'altezza è necessario lasciare spazio agli altri, tuttavia non si dovrebbe mai dimenticare il passato o peggio cercare di modificarlo solo perchè nel presente una persona non la si ritiene più adatta.
M. Burattini ha scritto:
Mi piacerebbe andare in pensione perché mi sento un po’ stanchino, ma mi si chiede di rimanere al mio posto.

Evidentemente la SBE ritiene che nessuno sia in grado di svolgere le mansioni di Burattini con la stessa efficacia, sia come curatore che come autore.
Mi dispiace che Burattini voglia andare in pensione anche se dopo trentadue anni di scrittura con migliaia di tavole un pò di stanchezza si può capire, però non noto stanchezza e ripetitività nelle sue storie, mi sembra che abbia ancora tante idee. Forse lui intende lasciare la carica di curatore laddove si presentasse l'opportunità e dedicarsi solo alla scrittura magari ogni tanto cambiando anche collana? Comunque fa benissimo la SBE a tenerlo al suo posto.
M. Burattini ha scritto:
Qual è il futuro? Il futuro di Zagor è più roseo di quelli di tanti altri personaggi, per quel che si può vedere navigando a vista.

Se Burattini dice il vero, questa è una notizia promettente
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
Zagrosky
Trapper del forum


Registrato: 21/06/12 14:34
Messaggi: 36806
Località: Avezzano

MessaggioInviato: Sab Dic 19, 2020 12:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

27° serie di 20 domande e risposte di Moreno.
Due gliele ho poste io.


1 – Ho sempre ammirato gli albi di Cico ed ho trovato le sue interpretazioni, anche nella serie regolare, particolarmente divertenti. Vorrei chiederle se fosse possibile rivedere quei coloni che scelsero Cico come guida e che furono costretti proprio a causa del pasticcione messicano a vivere sopra una delle più impervie strade che potessero esserci al tempo, e che sono apparsi in “Cico Pioniere”.

Ringrazio per le parole di apprezzamento rivolte ai miei albi di Cico, che ho sempre ritenuto (per il poco che conta il parere di un autore quando parla di qualcosa di suo) fra le cose che mi sono meglio riuscite. I coloni di “Cico pioniere” fanno parte di un universo a parte, quello cichiano, appunto, che di solito si considera separato da quello della serie regolare (a parte i personaggi interscambiabili, collegati al messicano in tutte e due le realtà). Questo perché da una parte non si può pretendere che i più numerosi lettori della collana Zenith conoscano quanto accade negli Speciali del pancione, un po’ perché ai racconti del Piccolo Uomo dalla Grande Pancia bisogna fare la tara e non è detto che quanto da lui riferito possa far testo. Quindi, se proprio non ce n’è la necessità, preferirei che anche i malcapitati coloni di “Cico pioniere” restassero lì dove sono finiti. Peraltro, anche Cico, ne sono sicuro, preferirebbe non incontrarli più.


2 – Caro Moreno, ne “Il segreto dei druidi” di qualche anno fa, la giovane e bella Jacqueline si stabilisce a Darkwood. Essendo lei stessa un druido, mi stupisce che non la si sia usata nella storia di Kandrax. Detto ciò, è in programma un suo ritorno?



Jacqueline fa parte, senza dubbio, di una diversa “categoria” druidica. Peraltro i druidi esistono ancora oggi, nelle varie sette dei giorni nostri legate ai culti celtici. Se ne parla diffusamente ne “Il cerchio celtico” (1992), il secondo romanzo dello scrittore svedese Björn Larsson, che precede di tre anni il lavoro forse più conosciuto di Larsson, e probabilmente il suo capolavoro, “La vera storia del pirata Long John Silver” (1995). Il protagonista, Ulf, scopre quasi per caso una organizzazione segreta chiamata “Il Cerchio Celtico” che propugna la formazione di una nazione indipendente basata sul ripristino dell’antica potenza dei Celti, in Irlanda, Scozia, Paesi Baschi e Bretagna, dove le radici e la lingua dei popoli celtici vengono oppresse e perseguitate. Alcuni fanatici della setta praticano ancora sacrifici umani, altri si armano con propositi terroristici. Grazie alla buona documentazione su cui si basa la trama di Larsson, il lettore viene a sapere che, al di là della finzione letteraria, esistono realmente centinaia di druidi moderni che perpetuano le conoscenze degli antichi (mai scritte, solo orali, com’era tradizione) e centinaia di ramificazioni e culti segreti, alcuni più oltranzisti, altri più moderati, tutti convinti comunque che esista un eterno presente celtico che le persecuzioni, politiche e religiose, non hanno mai trasformato in passato. Una setta simile al “Cerchio Celtico”, chiamata “I Servi di Cromm”, è stata affrontata dallo Spirito con la Scure in due avventure uscite nel 2017 e nel 2019. Si può concludere, insomma, che dall’antico druidismo sono nate varie derivazioni, vari rami genealogici. A uno di questi appartiene Jacqueline. Kandrax è sicuramente di ceppo più antico. Non è detto, insomma, che i druidi siano una entità unica e indivisibile.


3 – È possibile in futuro al posto delle varie miniserie, pensare a una nuova collana mensile sugli anni giovanili di Zagor così come è stato fatto con la nuova serie “Tex Willer”?

Possibile è possibile. Spetta ai nostri direttori stabilirlo. Io, se richiesto, eseguirò.


4 – Ciao Moreno, amo tantissimo i Color Zagor. C’è un minimo di possibilità che in futuro ne vedremo qualcuno impostato come i Color Tex con 3 o 4 ministorie disegnate da autori che non fanno parte della serie regolare?

Le storie brevi che su Tex vengono pubblicate sul Color di Aquila della Notte, su Zagor vengono pubblicate con la denominazione “I racconti di Darkwood” sui Maxi. Sono appunto storie disegnate, il più delle volte, da autori che non fanno parte della serie regolare.


5 – Caro Moreno, lo so che sono un po’ ossessivo, in quanto amministratore del gruppo FB di Supermike, ma vorrei sapere se per il ritorno del nostro Gordon c’è una data quantomeno presunta.

Mi spaventa ricordare che esiste un gruppo FB tutto dedicato a Supermike, nel senso che, mamma mia, che razza di impresa sarà non deludere le aspettative con questo ritorno! Comunque Marco Verni è arrivato più o meno a tavola 40 della storia, interrotto più volte per vari motivi, e sono sicuro che il 2022 sarà l’anno buono.


6 – Ciao Moreno. Mi sono sempre piaciuti i mitici raduni dei trappers con le solite sfide fra Zagor e Rochas. In questi ultimi anni sembra che tutto ciò sia scomparso. Come mai? Sono sicuro che tanti zagoriani come me gradirebbero nelle storie che si scrivono un ritorno di tutto ciò. Premetto che io non sono un rigido integralista del passato, ma mi piacerebbe rivedere quelle mitiche scene. Grazie.

In questo momento ci sono due storie in corso di realizzazione in cui si vedono i raduni dei trappers. In una, addirittura, si narra il passato di Rochas. Non è scomparso niente, c’è solo il normale alternarsi dei ritorni (anche le persone che non vediamo da anni continuano a esistere senza di noi, poi un giorno le incontriamo di nuovo e ci sembra di non esserci mai separati). Peraltro, se una volta all’anno, o ogni due, si dovesse vedere il raduno dei trappers e la gara dei pugni con Rochas ci sarebbe chi si alzerebbe a dire “basta con questi raduni”, come è stato fatto, per esempio, con le canzoncine di Cico. Mi pare, per concludere, che i trappers facciano parte a pieno titolo e quasi a tempo pieno delle storie di Zagor, indipendentemente dai raduni e dai pugni.


7 – Ho appena riletto “La stella di latta” e vorrei chiedere a Moreno: dato che King Mac Kay se n’è andato da Paradise Gate con le pive nel sacco, è possibile rivederlo ancora per sapere se ha capito veramente i suoi errori, o se è rimasto ancora la stessa canaglia? Grazie.

Ho sempre avuto un debole per “La stella di latta”, più volte si è parlato di far tornare lo sceriffo, ma anche King Mac Kay è un nome da scrivere sul taccuino.


8 – Io volevo chiedere a Moreno se ha già messo giù qualche spunto per il ritorno di Hellingen. Grazie.


Solo qualche appunto, nessun progetto concreto.


9 – Caro Moreno, i riferimenti di Nolitta erano i B movie (in alcuni casi più belli degli A movie) degli anni ‘30 e ‘40. Potresti citare invece qualche film più recente che è stato importante per le tue storie?

Ho sempre pensato che molti B Movie siano più belli degli A movie, e credo anche di aver scritto un aforisma finito nel mio libro “Utili sputi di riflessione” (2015). Avendo ormai i capelli bianchi, e scrivendo storie da trent’anni, i film che posso citare io sono poco recenti. Aggiungo che tutto è stato importante, anche i telefilm come “Happy Days” o “La piccola casa nella prateria”, o “UFO” piuttosto che “Spazio 1999”. Dovendo dare dei titoli, comincio con uno che potrebbe sorprendere: “Manto nero”, film del 1991 sulla predicazione dei Gesuiti nella Nuova Francia, che mostra una realtà diversa da quelli dei soliti western (anche perché è un “eastern”, a rigore di logica). Aggiungerei “L’ultimo dei Mohicani”, quello del 1992. Poi mi pare di non poter prescindere da tutta la produzione di Steven Spielberg, di Sergio Leone, di Dario Argento. Non sarei io senza Bud Spencer e Terence Hill, senza Fantozzi, senza Clint Eastwood. Quindi vengono i primi Rambo, i primi Rocky, Alien, Guerre Stellari, i tre “Ritorno al Futuro”, la saga di Predator, quella di Terminator, quella di Nightmare…


10 – Ho un consiglio per Moreno Burattini. Un libro intitolato “Zagor nella Storia” dove raccogliere tutti, ma proprio tutti i riferimenti storici contenuti nella serie, regolare ed extra, soprattutto quando ha incontrato personaggi storici o ha partecipato ad eventi effettivamente accaduti e precisamente datati. Cosa ne pensa?


Il professor Marco Ciardi, dell’Università di Bologna, ne sta scrivendo uno simile – o ha in progetto di farlo. Da parte mia non posso fare a meno di ricordare come in “Io e Zagor” (Cut Up) abbia esaminato ogni albo sceneggiato da me con tutti i riferimenti ai fatti storici. Aggiungo che nelle mie prefazioni a tutti i volumi di Zagor Collezione Storica a Colori (Repubblica) ho fatto lo stesso anche per gli albi sceneggiati da altri.


11 – Una domanda “leggera” per il nostro Moreno: è a conoscenza o può informarsi su quale è stato l’albo di Zagor che ha avuto la tiratura più alta della storia, e quale è stata questa tiratura?


Non sono in grado di dare una classifica, posso solo dire che Bonelli parlava di picco più alto della testata raggiunto ai tempi delle sue sceneggiature con 220.000 copie.


12 – Oggigiorno i crossover fra personaggi famosi vanno molto di moda, così vorrei chiedere se sarebbe possibile un incontro fra uno Zagor giovane e un Comandante Mark maturo, praticamente il contrario di Zagor con Tex.

Avendo Mark più o meno diciotto anni all’epoca del Boston Tea Party (la rivolta da cui, convenzionalmente, si fa partire l’inizio della Guerra di Indipendenza), che è del 1773, vuol dire che avrebbe un’ottantina d’anni ai tempi di Zagor. Perciò si potrebbe fare, salvo che per un particolare: i diritti di Mark non sono più gestiti dalla Sergio Bonelli Editore. Faccio notare che nello Speciale “Soldati fantasma”, del 2002, ho fatto visitare allo Spirito con la Scure i resti di Forte Ontario. E concludo notando, a proposito del Boston Tea Party, che proprio in una mia storia, “Una avventura del giovane Mark” (1997, allegato allo Speciale Mark n° Cool viene spiegato come proprio il futuro comandante dei Lupi dell’Ontario fosse tra gli organizzatori della sommossa.


13 – Ciao Moreno, sarà prematuro, ma forse neanche tanto tenendo presente che a realizzare un albo di Zagor ci vuole quasi un anno. Volevo dire che tra pochi mesi ci sarà il sessantennale, con molte iniziative di cui siamo già al corrente, poi arriverà la trasferta, ed ecco che si profila all’orizzonte lo Zagor 700, un traguardo inimmaginabile per molti fumetti. La domanda è, hai pensato a chi affidare la sceneggiatura, visto che in precedenza il compito era riservato sempre ad uno sceneggiatore diverso dai precedenti? E come disegnatore?

Riguardo alle iniziative del sessantennale ci sono quelle di cui siete al corrente, quelle di cui sono al corrente io e non voi, e quelle di cui non sono al corrente neppure io, perché ancora vanno decise. Purtroppo il susseguirsi dei lockdown e lo smart work di mezza redazione rende un pochino più complicate le riunioni in cui si mettono a punto le iniziative, anche perché nessuno sa se ci saranno fiere del fumetto da un certo punto dell’anno in poi. Circa lo Zagor n° 700, è vero che non manca tanto: meno di tre anni. Non è stato fatto nessun progetto in proposito, abbiamo un anno e mezzo per pensarci. Certo, sarebbe bello rispettare la tradizione dello sceneggiatore sempre diverso. I nomi non mancherebbero, visto che, per fortuna, di tutto mi si può accusare tranne che di monopolizzare le sceneggiature. Per i disegni sarebbe fantastico poter avere Alessandro Piccinelli, ma chissà se Mauro Boselli ce lo concederebbe.


14 – Vorrei rivolgere una domanda a Moreno: avrei il sogno di veder tornare il mad doctor (ora riportato alla nolittianità) con una sua nuova invenzione: la macchina del tempo! Zagor e Cico potrebbero essere trasportati in giro per le varie epoche e, perché no, anche in quella attuale. Quanto sarebbe bello vedere il loro stupore di fronte a tutto ciò... penso che potrebbe uscirne una bellissima saga fantascientifica in continuity con vari sceneggiatori e disegnatori... sarà mai possibile una cosa del genere?

Si sa che Sergio Bonelli era contrarissimo all’escamotage dei viaggi nel tempo, che considerava come il raschiare il fondo del barile, l’espediente di chi non aveva più idee. Diceva anche che era “troppo facile” ricorrervi: se hai un eroe a cui non sai più che cosa far fare, gli fai fare un viaggio nel tempo. Su questo, non sono mai stato d’accordo con lui: bisogna vedere come si gestisce l’argomento e come lo si sa interpretare o rinnovare. Anche Isaac Asimov, fautore di una fantascienza tecnologica e rigorosa, scrisse un romanzo sui viaggi nel tempo, “La fine dell’eternità”, che certo non è una raschiatura del barile. E ci sono state due miniserie bonelliane di ottima fattura basate sul cronotrasporto, “Robinson Hart” e “Lilith”. Si potrebbe aggiungerne una terza, “Cico a spasso nel tempo”, dove però dei viaggi tra le epoche si faceva la parodia. Su Zagor, una volta ho cercato di infrangere il tabù con “Ombre gialle”, dove comunque l’orda di mongoli e la legione romana in cui ci si imbatte non sono trasportate a Darkwood da una macchina del tempo ma da una magia, e non è Zagor che va nel passato ma sono loro, dal passato, a raggiungere lui. Attualmente c’è una storia in lavorazione che prevede una vera e propria cronomobile, ed è stata scritta da un esperto del genere: Antonio Serra. Si tratta però di un racconto breve, di quaranta tavole, in ogni caso di ambientazione darkwoodiana. Ma arrivando a rispondere nel merito, se da un lato mi appassiona l’argomento, dall’altro temo che costruirci sopra una intera saga in continuity sarebbe molto rischioso, come sempre quando si trasporta Zagor fuori dal suo ambiente e lo si mette a confronto con scenari molto diversi dai suoi abituali. Ci sono lettori che contestano persino il congegno con cui le amazzoni aprono le botole di accesso al loro rifugio segreto, in uno scenario di foresta amazzonica, si badi bene, quindi molto vicino a quel che si vede a Darkwood, e in un contesto avventuroso quale può essere quello della ricerca dei resti di Atlantide, roba da avventura allo stato puro che dovrebbe essere considerata del tutto nelle corde del nostro avventuroso eroe. Figuriamoci le proteste che ci sarebbero se proiettassimo Zagor per lungo tempo fuori dal suo mondo. Quindi: no alla lunga saga. Però, su una storia a se stante, magari fuori dalla serie regolare, ci si potrebbe fare un pensierino, trovando l’idea giusta.


15 – Quante probabilità ci sono di poter vedere all’opera lo sceneggiatore Francesco Testi sulla serie regolare di Zagor?

Perché farne un calcolo di probabilità? Non c’è nessun veto particolare. Ci sono un paio di storie di Testi che potrebbero finire sulla serie regolare o venire sfruttate in altro modo (Speciali, Color) a seconda delle necessità della programmazione (che purtroppo è po’ ingolfata). Vero è che Francesco propone storie molto sui generis che mal si conciliano con l’ortodossia (tendenzialmente da rispettare il più possibile) della Collana Zenith. Ortodossia che io stesso, a volte, vengo accusato di trasgredire, ma quando trasgredisco, come dire, mi assumo le mie responsabilità da “titolare”.


16 – Vorrei fare una richiesta, visto che dopo 60 anni, nonostante abbia avuto miniserie e tanti albi extra come protagonista, Cico non è mai apparso nel titolo della serie regolare di Zagor. È ovvio che dove c’è lo Spirito con la Scure c’è anche il panciuto messicano, ma non sarebbe ora di poter ammirare il suo nome (non per intero, chiaramente), nel titolo di uno dei prossimi albi?

Il nome Cico comparirà, con ogni probabilità (deve essere ancora deciso), sul titolo del Color della prossima estate. Sulla serie regolare c’è il rischio, però, che vederlo scritto porti a pensare a un albo umoristico. Qualunque titolo, anche il più drammatico, con il nome del pancione in copertina, muove al riso, involontariamente.


17 – Se non ho capito male le sue parole, per il ritorno di Christopher altri sceneggiatori le hanno inviato dei soggetti in tal proposito, prima che venisse accettata la storia di Zamberletti. Le chiedo, se possibile, di sapere chi siano stati gli altri a proporre un suo ritorno ed il perché le loro proposte non siano state accettate.

Non ricordo dove e quando avrei scritto o pronunciato le parole riguardo ai soggetti sul ritorno di Christopher, perciò non posso chiarire se lei abbia o meno capito male (o se mi sia espresso male io). Non ricordo neppure quante siano state e da chi siano state fatte le proposte riguardanti il ragazzo dai poteri paranormali (da me immaginato, nella sua prima apparizione, come paradigma della “diversa abilità”): mi arrivano in redazione un centinaio di soggetti l’anno, molti dei quali firmati con nomi che non posso ricordare al volo: dovrei andare a rovistare in archivio. Parlo, ovviamente, dei nomi degli aspiranti sceneggiatori - quelli degli abituali collaboratori li ricordo. Questi soggetti spesso devono aspettare un bel po’ prima di venire esaminati, perché ci tengo a rispondere nel merito punto per punto (a volte con lettere chilometriche) e non a inviare delle “circolari di rifiuto”. Purtroppo sono solo e perciò o rispondo agli aspiranti sceneggiatori o mando in edicola Zagor (per rispondere a tutti in tempi rapidi servirebbe un redattore che si occupa solo di quello). Ciò nonostante, a uno o due ogni settimana, rispondo (cominciando sempre con lo scusarmi del ritardo). Stupirebbe molti di quelli che mi accusano di dare troppo spazio alla magia e all’horror il sapere che il 99 per cento delle proposte che arrivano riguardano appunto la magia e l’horror, e se dovesse valutare il mio lavoro di censore dei progetti altrui, direi che io sono quello che boccia quelli magici e quelli orrorifici, il più delle volte perché troppo magici e troppo orrorifici. Però, ho la nomea opposta. Casi della vita. Tornando a bomba, non vedo quale utilità possa avere stilare un elenco delle proposte giunte e bocciate riguardanti Christoher e fare i nomi di chi le ha inviate. Posso solo ricordare come lo stesso Antonio Zamberletti, prima di vedersi approvato il soggetto di “Sezione Omega” fece alcune proposte sullo stesso argomento che vennero bocciate, ma con indicazioni che gli permisero di aggiustare il tiro.


18 – Gianluigi Bonelli si è descritto come “un romanziere prestato al fumetto”. Lei come si descriverebbe in una sola frase?

Un fortunato che fa il mestiere che più gli piace.


19 – Caro Moreno, non sono un lettore tanto contro lo spiegazionismo, a differenza di altri, bensì per quanto riguarda ciò che dice Zagor. Zagor è un uomo che vive su un isolotto in una palude, avrà avuto un’educazione da parte di sua madre ma non mi si può venire a dire che la prolissità delle sue spiegazioni sia naturale. Cico, che ha avuto mille avventure, viaggiato molto prima di incontrarlo e che forse ha anche studiato più di Zagor, potrebbe anche, secondo la mia opinione, avere qualche motivo in più per parlare di cose che uno come Zagor potrebbe sbrigarsi in poche parole, senza tenere una filippica sul perché e sul come è avvenuto questo fatto, mostrando una conoscenza storica e scientifica che non è nelle sue corde. Sto forse esagerando o trovi anche tu che debba essere molto più “ignorante”, mi si passi il termine, nei confronti dei vari studiosi e delle varie figure storiche che incontra?

Non so dove Zagor, in qualche mia storia, dimostri una conoscenza storica e scientifica maggiore di quella che, ragionevolmente, si può ritenere che abbia. Mi piacerebbe poter discutere caso per caso. Non capisco neppure perché dovrebbe essere più bello o più interessante un personaggio che si crogiola nella propria ignoranza e non impara nulla nel corso degli anni. Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove. Solo i buzzurri sono ignoranti e lo restano per sempre, magari vantandosene. Vogliamo un eroe buzzurro? Io no. Zagor ha incontrato scienziati e personaggi storici, ha ascoltato viaggiatori che si sono spinti più lontano di lui, ha ponderato le parole degli anziani più saggi, si è trovato di fronte filosofi e scrittori, ha fatto esperienze in mezzo mondo. Perché tutto questo non dovrebbe avergli lasciato il segno? Ha memoria, capacità di apprendimento, facoltà di elaborazione dei concetti, è illuminato… e dovrebbe esprimersi a monosillabi? E davvero ci sono dei lettori che apprezzerebbero che lo facesse? Poi: siamo sicuri che Zagor non abbia avuto maestri in grado di dargli un buon background anche in assenza di una frequentazione scolastica? Il suo maestro di vita è stato “Wandering” Fitzy: si può dire che Nathaniel Fitzgeraldson fosse un illetterato? Anzi, è certo il contrario: era un rampollo di una ricca famiglia, prima di andarsene dalla casa del padre. Fitzy ha compiuto sicuramente i migliori studi. Ed è stato in grado di trasmettere almeno una parte del suo bagaglio culturale al giovane Pat. Mi colpisce però una frase: “Zagor potrebbe sbrigarsi in poche parole, senza tenere una filippica”. Ora, ammettiamo pure che io, per motivi misteriosi, possa preferire un eroe zotico e ignorante, di poche parole, rispetto a un personaggio che dimostra intelligenza e proprietà di linguaggio. Sarei tuttavia obbligato a farlo esprimere come lo faceva esprimere Guido Nolitta. Ecco, vorrei sfidare chiunque a rileggere il discorso dello Spirito con la Scure al principe Minamoto, quando parla di “smussare i punti di attrito”, piuttosto che le sue parole quando lascia Frida Lang, o quando fa una filippica contro gli abitanti di Stoneville ne “La rabbia degli Osages”, e potrei continuare con gli esempi, per stabilire se Nolitta non faceva felicemente parlare il nostro eroe come un libro stampato.


20 – Mi chiamo Andrea, ho 38 anni e da circa trent’anni sono un lettore di Zagor e vorrei esprimere tutti i complimenti possibili a tutto lo staff di sceneggiatori e disegnatori che nel corso di quasi sessant’anni hanno dato vita alle avventure di questo straordinario personaggio. Un particolare incoraggiamento va al Sig. Moreno Burattini, attuale curatore della serie, per il lavoro fin qui svolto che non posso fare a meno di ammirare, invitandolo a continuare la sua opera di prosecuzione della “zagorianità” con la passione che in ogni occasione dimostra. Se possibile, uno spunto che vorrei proporre al Sig. Moreno è il seguente: se, in un ipotetico ritorno nel Sud Ovest degli Stati Uniti, fosse possibile un faccia a faccia con Manuel, il fiero guerriero Apache incontrato in occasione di “Segnali di fumo”, in un contesto nel quale i due possano considerarsi avversari e, allo stesso tempo, rispettarsi l’un l’altro per il coraggio e la fierezza (un po’ come accadde per Zagor e Winter Snake). Una sorta di confronto fra due personalità molto forti, fra due strateghi esperti nella guerriglia, aventi in comune un’infanzia segnata dalla violenza e dalla sete di vendetta, che il destino, nel loro primo incontro a Sancta Magdalena, ha posto su due fronti opposti. Ringrazio fin da ora se riuscisse a far avere questa mia, è la prima volta in tanti anni di lettore che scrivo un messaggio per gli autori di Zagor e mi sento un po’ emozionato. Forse per timidezza o per pigrizia, avrei tante volte voluto scrivere all’Editore negli anni della mia gioventù, le cui storie a fumetti mi hanno fatto innamorare delle nuvole parlanti. Un caro saluto...e lunga vita a Za-Gor-Te-Nay!

Caro Andrea, io lo feci, tanti anni fa. Scrissi all’editore e Sergio Bonelli mi rispose. Lo racconto nel già citato “Io e Zagor”. Grazie per le belle parole, che rincuorano sempre, e del ricordo del fiero Manuel (un personaggio a cui sono molto affezionato). Purtroppo Manuel è in Messico e non è facile che Zagor lo possa incontrare di nuovo. Tuttavia nell’ultima pagina del sesto albo della miniserie “Darkwood Novels” veniamo a sapere che qualche altro viaggio nel Sud Ovest lo Spirito con la Scure lo ha pur compiuto. Quindi, chissà…



Dal blog di Baltorr, che ringrazio personalmente. Smile
_________________
Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Cactus Pete
Della Monichiano del forum
Della Monichiano del forum


Registrato: 06/11/03 14:42
Messaggi: 10831

MessaggioInviato: Sab Dic 19, 2020 12:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per fortuna al punto 19 Burattini non cede a chi vorrebbe Zagor tornare ai tempi di Toninelli dove diceva solo "non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ferito" o "puah! l'importante è non pestarsi i tacchi a vicenda"...
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
wakopa
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 05/08/09 15:15
Messaggi: 21273

MessaggioInviato: Sab Dic 19, 2020 3:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

14 – Vorrei rivolgere una domanda a Moreno: avrei il sogno di veder tornare il mad doctor (ora riportato alla nolittianità) con una sua nuova invenzione: la macchina del tempo! Zagor e Cico potrebbero essere trasportati in giro per le varie epoche e, perché no, anche in quella attuale. Quanto sarebbe bello vedere il loro stupore di fronte a tutto ciò... penso che potrebbe uscirne una bellissima saga fantascientifica in continuity con vari sceneggiatori e disegnatori... sarà mai possibile una cosa del genere?

Ma questi che fanno tali domande da dove escono ? Rolling Eyes Laughing

Hanno appena provato a "normalizzare" Helly, eliminando Wendighi e amenita' varie e assortite e si chiede adesso la macchina del tempo Brick wall
cosa che peraltro Nolitta citato (ora riportato alla nolittianita')notoriamente aborriva Shocked
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Angelo1961
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/03/12 13:21
Messaggi: 16740
Località: Udin

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 9:25 am    Oggetto: Rispondi citando

Burattini ha scritto:

Il nome Cico comparirà, con ogni probabilità (deve essere ancora deciso), sul titolo del Color della prossima estate. Sulla serie regolare c’è il rischio, però, che vederlo scritto porti a pensare a un albo umoristico. Qualunque titolo, anche il più drammatico, con il nome del pancione in copertina, muove al riso, involontariamente.


Involontariamente, Burattini quindi conferma quello che vado dicendo da sempre: la maggioranza dei lettori di Zagor vuole avventure, non umorismo.
Grazie Moreno per aver supportato la mia tesi!
_________________
DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
simon
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01
Messaggi: 11779
Località: Medvlvm

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 9:36 am    Oggetto: Rispondi citando

sbagliato

la maggioranza dei lettori ZAGORIANI vuole avventura condita da intermezzi umoristici, perché QUESTO è Zagor.

per altro, ci sono ALTRI personaggi

grazie
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Cactus Pete
Della Monichiano del forum
Della Monichiano del forum


Registrato: 06/11/03 14:42
Messaggi: 10831

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 10:07 am    Oggetto: Rispondi citando

simon ha scritto:
sbagliato

la maggioranza dei lettori ZAGORIANI vuole avventura condita da intermezzi umoristici, perché QUESTO è Zagor.

per altro, ci sono ALTRI personaggi

grazie


blob5 blob5 blob5
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Angelo1961
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/03/12 13:21
Messaggi: 16740
Località: Udin

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 10:09 am    Oggetto: Rispondi citando

Beh, pensatelo pure, sconfessando quindi Burattini....
_________________
DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Akkron96
Zagoriano Expert
Zagoriano Expert


Registrato: 17/09/18 15:11
Messaggi: 639
Località: Roma-Bologna

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 10:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Ma Burattini mica ha detto che Zagor non deve avere anche connotazioni comiche Laughing
Facile piegare dichiarazioni altrui per tirare acqua al proprio mulino, è invece più difficile poi il raffronto con la realtà: Burattini è il più grande preservatore dell'umorismo su Zagor, quando mai sostenere "Zagor = azione + comico" potrà significare sconfessare Burattini? Pray
_________________
LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Walter Maddenbrook
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25
Messaggi: 5387
Località: Massa

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 11:03 am    Oggetto: Rispondi citando

simon ha scritto:
sbagliato

la maggioranza dei lettori ZAGORIANI vuole avventura condita da intermezzi umoristici, perché QUESTO è Zagor.

per altro, ci sono ALTRI personaggi

grazie

Ineccepibile. Applause
_________________
"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Cain68
Organizzatore del forum
Organizzatore del forum


Registrato: 12/08/04 09:38
Messaggi: 38308
Località: Vicus Mercati

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 11:08 am    Oggetto: Rispondi citando

Angelo1961 ha scritto:
Burattini ha scritto:

Il nome Cico comparirà, con ogni probabilità (deve essere ancora deciso), sul titolo del Color della prossima estate. Sulla serie regolare c’è il rischio, però, che vederlo scritto porti a pensare a un albo umoristico. Qualunque titolo, anche il più drammatico, con il nome del pancione in copertina, muove al riso, involontariamente.


Involontariamente, Burattini quindi conferma quello che vado dicendo da sempre: la maggioranza dei lettori di Zagor vuole avventure, non umorismo.
Grazie Moreno per aver supportato la mia tesi!


Non mi pare che Moreno abbia detto questo, semplicemente ha detto che vedere il nome di Cico in copertina fa scattare una risata involontaria. Think Think
_________________
L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
ElEmperador
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 21/12/03 01:26
Messaggi: 11370
Località: Istanbul

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 12:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Angelo my friend, you should do politics Laughing
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
cama69
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41
Messaggi: 6176
Località: Salerno

MessaggioInviato: Lun Dic 21, 2020 12:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

La risposta di Burattini alla domanda numero diciannove merita un approfondimento perché la trovo interessante
Burattini ha scritto:
Non so dove Zagor, in qualche mia storia, dimostri una conoscenza storica e scientifica maggiore di quella che, ragionevolmente, si può ritenere che abbia. Mi piacerebbe poter discutere caso per caso.

Forse potrà anche essere capitato un qualche storia con una trama particolarmente intrigata oppure dove si discute di qualche argomento, ma io non ho mai avuto questa percezione.
Burattini ha scritto:
Non capisco neppure perché dovrebbe essere più bello o più interessante un personaggio che si crogiola nella propria ignoranza e non impara nulla nel corso degli anni.

Infatti non solo non è bello ma personalmente un personaggio così mi farebbe alquanto schifo, credo che lo avrei abbandonato da tempo. Zagor fortunatamente non lo è mai stato, o almeno io non me ne sono mai reso conto.
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.

Un’osservazione magnifica e non ho nulla da aggiungere, lo ripeto magnifica a tal punto che la metterò in firma. Questo è lo Zagor che riconosco e piace a me
Burattini ha scritto:
Solo i buzzurri sono ignoranti e lo restano per sempre, magari vantandosene. Vogliamo un eroe buzzurro? Io no.

Mamma mia neanche io per carità, vade retro
Burattini ha scritto:
Zagor ha incontrato scienziati e personaggi storici, ha ascoltato viaggiatori che si sono spinti più lontano di lui, ha ponderato le parole degli anziani più saggi, si è trovato di fronte filosofi e scrittori, ha fatto esperienze in mezzo mondo. Perché tutto questo non dovrebbe avergli lasciato il segno? Ha memoria, capacità di apprendimento, facoltà di elaborazione dei concetti, è illuminato…

Certo che le esperienze lo segnano, Zagor è sempre stato intelligente, sensibile, umano, arguto e con un alto senso dei valori. Zagor è anche forte e violento in dei momenti e ci mancherebbe altro, cosi come in dei momenti è irritabile, ma alla fine è un eroe sia di braccio sia di mente sia di cuore. A tal punto che Nolitta gli fa dire un concetto memorabile: quando le leggi di questa terra selvaggia lo permetteranno tutelando i più deboli rinuncerò alla forza e alla violenza
Burattini ha scritto:
..... e dovrebbe esprimersi a monosillabi? E davvero ci sono dei lettori che apprezzerebbero che lo facesse?

Auguriamoci che siano una sparuta minoranza, forse non hanno mai capito Zagor o semplicemente fanno finta di non averlo capito solo per attaccare chi è venuto dopo Nolitta.
Burattini ha scritto:
Poi: siamo sicuri che Zagor non abbia avuto maestri in grado di dargli un buon background anche in assenza di una frequentazione scolastica? Il suo maestro di vita è stato “Wandering” Fitzy: si può dire che Nathaniel Fitzgeraldson fosse un illetterato? Anzi, è certo il contrario: era un rampollo di una ricca famiglia, prima di andarsene dalla casa del padre. Fitzy ha compiuto sicuramente i migliori studi. Ed è stato in grado di trasmettere almeno una parte del suo bagaglio culturale al giovane Pat.

Questo nella realtà sarebbe molto probabile, ma è solo un’ipotesi e come abbiamo più volte detto quello che non si vede o non si dice direttamente si può solo ipotizzare.
Burattini ha scritto:
Mi colpisce però una frase: “Zagor potrebbe sbrigarsi in poche parole, senza tenere una filippica”. Ora, ammettiamo pure che io, per motivi misteriosi, possa preferire un eroe zotico e ignorante, di poche parole, rispetto a un personaggio che dimostra intelligenza e proprietà di linguaggio. Sarei tuttavia obbligato a farlo esprimere come lo faceva esprimere Guido Nolitta. Ecco, vorrei sfidare chiunque a rileggere il discorso dello Spirito con la Scure al principe Minamoto, quando parla di “smussare i punti di attrito”, piuttosto che le sue parole quando lascia Frida Lang, o quando fa una filippica contro gli abitanti di Stoneville ne “La rabbia degli Osages”, e potrei continuare con gli esempi, per stabilire se Nolitta non faceva felicemente parlare il nostro eroe come un libro stampato.

Io aggiungerei alle storie citate da Burattini anche Viaggio senza ritorno dove Zagor grazie alle sue esperienze pregresse (acque misteriose, fantasmi....) riesce a formulare la teoria dell'evoluzione prima di Darwin. Infatti nel Kraken lui riesce a riconoscere che è solo un normale serpente d'acqua cresciuto a dismisura da effetti esterni insomma mutato, riesce a capire il fenomeno del globo di fuoco, dell'ameba gigante, ma soprattutto riesce correttamente a prevedere che i vichinghi abitando in quella natura stravolta per poter sopravvivere si sarebbero trasformati da esseri umani ad un’altra cosa.
Signori un applauso, questo Zagor di Nolitta dimostra grande intelligenza, spirito di osservazione e capacità di analisi e di deduzione.
Capisco che a volte può dare fastidio quando Burattini dice .... ma anche Nolitta, però basta porgli le domande in modo più circostanziato e si evita, altrimenti ha gioco facile a prenderlo come confronto. Forse il lettore che ah posto la domanda volevo solo sottolineare che oggi troppe volte Zagor investiga, deduce, oppure che è troppo freddo e calcolatore, questo non lo posso sapere, tuttavia se voleva dire questo non si è capito molto.
Cain68 ha scritto:
Non mi pare che Moreno abbia detto questo, semplicemente ha detto che vedere il nome di Cico in copertina fa scattare una risata involontaria. Think Think

Infatti secondo me ha detto una cosa talmente ovvia che neanche l'avevo presa in considerazione.
Angelo1961 ha scritto:
Beh, pensatelo pure, sconfessando quindi Burattini....

Angelo con tutto il rispetto non possiamo sconfessare Burattini perchè non ha scritto quello che tu hai dedotto. Ha solo detto che mettendo il nome di Cico in un titolo dell'albo il lettore lo percepisce come una storia umoristica. Mi sembra veramente una cosa fin troppo ovvia, rafforzata enormemente proprio dagli speciali di Cico
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Lun Dic 21, 2020 12:31 pm, modificato 1 volta in totale
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Consiglio di primavera Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a pagina Precedente  1, 2, 3 ... 142, 143, 144 ... 164, 165, 166  Successivo
Pagina 143 di 166

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum
Non puoi rispondere ai Topic in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group