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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
ANGOSCIA
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Autore Messaggio
Super Mark
Vagabondo del Forum
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Registrato: 06/11/03 12:55
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MessaggioInviato: Lun Feb 15, 2016 9:58 am    Oggetto: Rispondi citando

Chi ha fatto il montaggio?
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Super Mark

felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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Spiritello Fran
SPIRITELLO NAZIONALE
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MessaggioInviato: Lun Feb 15, 2016 1:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Un appassionato di Zagor che è su Facebook: ne ha fatti altri.
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"Nun me rompete!" clown
http://francescolp.blogspot.it/
http://www.facebook.com/Francesco.LP012
"Più le cose cambiano e più rimangono le stesse!" Jena Plissken
Forumisti mangiastracci e teste d'abbacchio! clown
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AAHHYAAAAK
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Lun Mar 14, 2016 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Crossover Marvel/Bonelli. IL TOP
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
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Andrea67
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MessaggioInviato: Dom Lug 09, 2017 7:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il miglior horror della saga. Autentico capolavoro nella mia personale top three.
La marcia di avvicinamento verso la soluzione del mistero è semplicemente inarrivabile: il lento tragitto della carovana, l'attacco degli indiani, la fuga dei ladri inseguiti da Zagor tra le rocce, l'inquietudine dei cavalli, e alla fine restano solo i nostri e Albert, forzati ospiti nel castello.
Basterebbe già questo, ed invece la vera avventura inizia da quel momento, intervallata dalla celebre gag di Cico, che riesce a non stonare in un contesto altamente drammatico.
Aggiungiamoci il dottor Metrevelic e la bella Aline, lo scontro con gli zingari, il duello finale e i disegni di Ferri ed eccoti costruito il capolavoro inarrivabile.
Voto alla storia: 10 e lode
Voto ai disegni: 10 e lode
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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Dom Lug 09, 2017 8:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Io preferisco il seguito di Castelli.per me e' Tenebre la storia horror migliore della saga.
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Mirko
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Doc Lester 1975
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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2017 9:04 am    Oggetto: Rispondi citando

Per me la storia più horror in assoluto è La notte del diluvio,
le due migliori storie horror Rakosi 1 e 2 a pari merito.
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Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
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Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
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Andrea67
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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2017 9:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si vede che avete dieci anni di meno...
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Doc Lester 1975
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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2017 10:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma io sono d'accordo con te Very Happy
Dico che le più belle storie horror di tutta la saga sono le prime due con il vampiro, senza dubbio.
Ma per me la più horror è La notte del diluvio, praticamente satanica, con alcuni passaggi realmente inquietanti (tipo l'orrore provato da Zagor quando vede per la prima volta l'interno del tempio di Haggoth).

Sono del 1975 ma mi sono sempre sentito molto "antico" nei gusti e nelle scelte, diciamo retrò, e ne vado fiero Very Happy
Quando negli anni '80-'90 i miei coetanei sbavavano per Dylan Dog e amavano l'horror-splatter alla Romero (B Movies più che altro d'azione che non sanno far paura, l'horror o inquieta o non è horror), io leggevo e rileggevo Zagor contro il Vampiro...
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Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
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Andrea67
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MessaggioInviato: Lun Lug 10, 2017 10:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Wolfenstein1976 ha scritto:
Io preferisco il seguito di Castelli.per me e' Tenebre la storia horror migliore della saga.

Che Tenebre sia molto bella non c'è dubbio, che il seguito di Castelli sia probabilmente il miglior ritorno della saga ci sta. Ma Angoscia non si batte.
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stimeex
Uomo dei cartonati
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MessaggioInviato: Mar Lug 11, 2017 6:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

Wolfenstein1976 ha scritto:
Io preferisco il seguito di Castelli.per me e' Tenebre la storia horror migliore della saga.


Andrea67 ha scritto:
Che Tenebre sia molto bella non c'è dubbio, che il seguito di Castelli sia probabilmente il miglior ritorno della saga ci sta. Ma Angoscia non si batte.

Strano ma vero la penso come 1976! Shocked Shocked Shocked Laughing Laughing Laughing


Sicuramente Angoscia è una bellissima storia ed una pietra miliare di Zagor, però secondo me è "troppo telefonata".....
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

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Esploratore Scomparso
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MessaggioInviato: Mer Ago 08, 2018 1:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Inutile rimarcare ancora una volta la bellezza di questa storia, dopo 28 pagine di commenti... ma lo faccio lo stesso Smile
Eccezionale inizio per la "Golden Age", è un vero capolavoro per testi e disegni, una perfetta unione di orrore, paura, mistero e comicità...
Tutta la prima parte durante il viaggio della carovana è veramente angosciosa, soprattutto quando la seconda guida, ormai fuori di senno, fugge sulle rocce ...
nella seconda parte nella chiesa sconsacrata aumenta ancora di più la parte horror, con le meravigliose gag di Cico... la sequenza nella cripta da brividi...
Storia mitica con delle copertine fantastiche...anche se non ho mai capito perchè in "Alba Tragica" il volto di Rakosi è verde...


Ultima modifica di Esploratore Scomparso il Ven Ago 10, 2018 10:15 am, modificato 1 volta in totale
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Super Mark
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MessaggioInviato: Mer Ago 08, 2018 10:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Esploratore Scomparso ha scritto:
Storia mitica con delle copertine fantastiche...anche se non ho mai capito perchè in "Alba Tragica" il volto di Rakosi è verde...


E' appena scomparso e già è partito il processo a Corteggi Angel ?
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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Esploratore Scomparso
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MessaggioInviato: Gio Ago 09, 2018 10:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Super Mark ha scritto:

E' appena scomparso e già è partito il processo a Corteggi Angel ?


No, nessun processo, anzi...
solo curiosità.
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Doc Lester 1975
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MessaggioInviato: Ven Ago 10, 2018 9:18 am    Oggetto: Rispondi citando

Esploratore Scomparso ha scritto:
Inutile rimarcare ancora una volta la bellezza di questa storia, dopo 28 pagine di commenti... ma lo faccio lo stesso Smile
Eccezionale inizio per la "Golden Age", è un vero capolavoro per testi e disegni, una perfetta unione di orrore, paura, mistero e comicità...
Tutta la prima parte durante il viaggio della carovana è veramente angosciosa, soprattutto quando la seconda guid, ormai fuori di senno, fugge sulle rocce ...
nella seconda parte nella chiesa sconsacrata aumenta ancora di più la parte horror, con le meravigliose gag di Cico... la sequenza nella cripta da brividi...
Storia mitica con delle copertine fantastiche...


Applause Applause Applause Applause Applause
Esploratore ha sintetizzato perfettamente. Della saga zagoriana, questa è una delle storie inarrivabili. Dovrebbe, secondo me, essere sempre presa a modello quando si vuole scrivere un horror su Zagor. Il sense of wonder, la vera paura, la "credibilità" del soprannaturale, questo è quello che trovavamo negli albi fantastico-horror di Nolitta. Boselli e Burattini non sono mai riusciti a dare la stessa intensità ai loro soggetti del versante fantastico.
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Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
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Ivan
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MessaggioInviato: Ven Feb 08, 2019 9:56 pm    Oggetto: Rispondi citando



ANGOSCIA

Testi: Giudo nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Pagine: 224
Anno: 1972

Delizia riletta per la 20° volta, senza che perda di fascino (è come un buon vino che migliora col tempo, solo che il Fumetto è una "bottiglia" che non si svuota mai). Wink
È considerato l'episodio che inaugura la cosiddetta Golden Age di Zagor. Non a caso. Da qui in poi infatti Nolitta non sbaglierà un colpo per 5 anni di fila, sfornando una superstoria dietro l'altra.

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Rara incursione di Nolitta nel genere horror, dal quale riprende il tema più classico: il vampiro.
Nolitta non si discosta dalla versione classica della figura del vampiro, però ci mette il suo inconfondibile stile nella costruzione della storia.
Va notato che il soggetto di base è di una semplicità elementare, composto da due sole locations (il viaggio verso Fairmont e la casa di Rakosi); la forza di questo episodio sta nella maestria narratoria di Nolitta e nella piacevolezza delle singole scene, talvolta composte da una sola vignetta.

Anche se è scollegata dal filo della trama, la gag iniziale di Cico è una delle migliori di sempre (per quanto sia assurdo varare una nave facendola scorrere in scivolata libera su delle traversine di legno, ma vabbe'...a chi importa?) Rolling Eyes


Per tutto l'albo ANGOSCIA la minaccia resta oscura al lettore (anche se suggerita già dal titolo in 3° di copertina, uno spoiler mica da poco), sorretta da un senso della suspense da manuale.

Ben tratteggiato il co-protagonista, Albert Parkman, giovane guida orgogliosa e testarda ma anche capace di gesti coraggiosi e spiazzanti – come quando si espone indifeso alle frecce degli Yurok per dimostrare la propria innocenza.


Durante il primo incontro (amichevole) con gli Yurok, Nolitta accenna – tramite Zagor – uno scampolo della sua filosofia filo-pellerossa, nonché una critica (condivisibilissima) al Progresso quando è slegato dai valori etici.


Gradevole la panoramica sui coloni aggregati alla carovana di Parkman:

I summenzionati NON sono dei protagonisti, anzi, questo sarà l'unico spazio a loro dedicato...però intanto Nolitta ce li rende piacevolmente familiari; un modo per dire che anche le comparse hanno una vita propria tra le righe della storia, pur se la vicenda principale va in tutt'altra direzione.

LA PERLA:
In questo episodio di perle ce ne sarebbero a iosa, tuttavia vorrei rimarcare una scena di passaggio che mi era rimasta impressa:

Qui Nolitta esalta il lato "buzzurro" di Zagor, che fondamentalmente – nella sua visione – è un boscaiolo semi-analfabeta; non c'è nulla di strano nel fatto che un trapper dell'800 non conoscesse l'esistenza di una nazione chiamata "Ungheria".
Ho sempre trovato significativa questa vignetta, molto "realistica". Persino a 8 anni (quando ho letto ANGOSCIA per la prima volta, e già sapevo benissimo cosa era l'Ungheria) non mi sono mai posto il problema che Zagor fosse un ignorante; questa sua lacuna culturale mi era parsa del tutto giustificabile.
Certo, oggi inserire una trovata del genere sarebbe assolutamente impensabile; Zagor sembra un erudito ferrato su ogni materia dello scibile umano. Il che dà la misura del perché l'attuale personaggio "Zagor" appaia una specie di automa dis-umanizzato, e del perché le sue storie risultino appassionanti come la lettura di un elenco telefonico. Pray
Recuperare la sottile umanizzazione conferitagli da Nolitta dovrebbe essere la priorità degli amministratori della serie, invece di affannarsi per renderlo sempre più simile a quegli stucchevoli eroi moderni che però nessuno dei lettori storici vuole ritrovare in Zagor.
Per me Zagor è e deve rimanere lo Zagor definito da Nolitta; se ciò non rientra nei piani dell'Azienda (per incapacità degli autori di riprodurlo tale & quale, o per desiderio di rincorrere le nuove mode, o per qualsivoglia altro motivo), allora ci posso rinunciare senza alcun rimpianto.

Eccezionale la scena in cui Bruce, con lo sguardo allucinato, vagheggia sui picchi delirando "L'HO VISTO! L'HO VISTO!". Esiste UN solo lettore a cui quella sequenza non è rimasta impressa nella memoria?


Memorabile la presentazione iniziale di Rakosi, in cui dissimula la propria natura vampiresca ai suoi ospiti facendo sfoggio di modi garbatissimi e una parlata di raffinata cultura.


Una parentesi en passant: Anche Nolitta cade nello stesso errore di logistica che farà poi Castelli riguardo la conoscenza di Aline da parte di Rakosi.
Bisogna tener presente che, anche se Rakosi millanta di abitare in America già da molto tempo, in realtà è arrivato solo da pochi minuti; non può ancora conoscere la casa in cui si trova...eppure si dirige con risolutezza verso il mobile bar per prendere una precisa bottiglia di vino. (Piccole distrazioni degli autori che scrivono "ad istinto".) Rolling Eyes


Affascinanti le figure dei servitori di Rakosi (in particolare Molnar e Zoltan): essi NON sono vampirizzati, tuttavia si pongono lo stesso al servizio di un vampiro per motivi ignoti (e nessun lettore sente la necessità di conoscerli; sono umani che servono Rakosi, punto e basta).

La famosa gag Cico/Rakosi
Sulla scena in sé nulla da ridire, è gustosa e anche narrativamente importante...ma secondo me rappresenta una nota stonata in questa sinfonia quasi perfetta, a causa della errata tempistica con cui è collocata all'interno dell'episodio.
Intendo: la prima manifestazione vampiresca di Rakosi ci viene mostrata tramite una scenetta comica, in cui il barone non fa esattamente la figura del terribile mostro scaltro e quasi invincibile.

Diamine; Nolitta ha impiegato 120 pagine per creare un'atmosfera satura di mistero e di aspettativa...e poi mostra per la prima volta la natura sovrannaturale del nemico nell'ombra facendogli fare una figura da goffo pagliaccio? Think
Forse sarebbe stato meglio posticipare quella gag DOPO aver presentato il vampiro per quello che in realtà è, aggiungendo PRIMA una scenetta “seria” (per esempio, sarebbe bastato inserire un semplice scambio di battute tra Rakosi e il suo servo Zoltan, in cui si evinceva la vera natura del barone...e DOPO di quella ci sarebbe stata bene anche la gag con Cico).
In sintesi, non è la gag a non funzionare, bensì la sua posizione temporale all'interno della storia.

Fantastica la scena della cripta, sia per il pathos della sequenza che per l'esecuzione grafica. Se dovessi scegliere una sequenza che illustri la magia del segno di Ferri, opterei senza dubbio per questa. Applause


Altra perlina seminascosta: Quando Cico – ricordando le indicazioni di Metrevelic – si munisce di una rozza croce, Zagor commenta in modo sprezzante.

Quel "Puah!" buttato lì quasi per caso è una raffinatezza sottile. Sottintende che Zagor, uomo pratico e coi piedi per terra, presta poco credito al resoconto di Metrevelic sui vampiri, giudicandola mera superstizione (fatto rimarcato anche più avanti, quando Rakosi si cala dal balcone "senza volare come un fantasma").
Eppure i fatti successivi smentiscono la strafottenza di Zagor, dato che sarà proprio la croce di Cico a salvargli la vita mettendo in fuga il vampiro.

In pratica, attraverso questa doppia scena congiunta, Nolitta rifila a Zagor una piccola lezione di umiltà, che tuttavia non sminuisce il suo carisma, dato che è proprio la fallibilità delle sue valutazioni che rende(va) così affascinante il personaggio.

Da antologia il primo scontro tra Zagor e Rakosi: il vampiro surclassa Zagor, che è chiaramente sorpreso dalla incredibile forza fisica del suo avversario. Solo l'intervento di Cico, "armato" di croce, mette in fuga il barone.


Una piccola incoerenza comportamentale: Quando Rakosi fugge perché spaventato dalla croce di Cico, Zagor lo insegue calandosi dalla balconata...e Rakosi continua a fuggire. Perché? A quel punto non c'è più la croce ad inibirlo, quindi ora potrebbe facilmente fare a pezzi Zagor appena scende a terra. Think

Forse Nolitta avrebbe potuto ovviare a questo dubbio semplicemente mettendo la croce di Cico in mano a Zagor durante il suo inseguimento; in quel caso sia la fuga di Rakosi che la sua mancata partecipazione allo scontro tra Zagor e gli ungheresi sarebbero apparse giustificate.

Lo scontro finale è di nuovo dominato da Rakosi, tuttavia Zagor riesce a resistere abbastanza tempo da impedirgli di tornare nella cripta prima dell'alba; i raggi del sole fanno il resto polverizzando il vampiro.
Qui la genialità di Nolitta non sta nell'espediente in sé per distruggere il mostro (espediente abbastanza scontato, essendo un classico sul tema dei vampiri) quanto piuttosto nella reazione stupefatta di Zagor dopo l'evento. Vediamo infatti uno Zagor talmente sconvolto che, all'arrivo di Metrevelic, non riesce nemmeno a trovare le parole per descrivergli ciò che è accaduto.

Questa era una caratteristica dello stile narrativo di Nolitta. Nella fattispecie: persino i bambini sanno che il sole è fatale ai vampiri, ma riuscendo a far immedesimare i lettori nella mentalità di un trapper dell'800, questa conoscenza scompare rendendo ancora sorprendente un evento arcinoto. Una strategia narratoria che purtroppo gli scrittori moderni sembrano aver dimenticato o reputato obsoleta, trattando i protagonisti come se avessero la stessa sapienza dei lettori – mentre invece il segreto della narrazione empatica è proprio il contrario: ovvero, condurre il lettore dentro la testa di un dato personaggio. Ecco allora che un evento "banale" e arcinoto a tutti (tipo la mortalità del sole per i vampiri) può divenire ancora un trucco di grande effetto. Applause

Anche dopo la distruzione del vampiro Nolitta trova il modo di rivitalizzare la vicenda, con Zoltan che dà fuoco alla casa e minaccia di sparare a Zagor, impossibilitato a difendersi.


Didascalie.
Devo ripetermi: la soppressione delle didascalie nei comics moderni è uno dei maggiori delitti fumettofili che siano mai stati commessi. Sad
Come giustamente ha rilevato Druey, le didascalie rallentano il ritmo di lettura; se messe nel posto giusto e al momento giusto, "obbligano" il lettore a soffermarsi su particolari sequenze ad effetto.
Anche nel presente episodio, le didascalie (o meglio: questo particolare tipo di didascalie) contribuiscono a creare un pathos non ottenibile altrimenti.
Un esempio per tutti:

Immaginiamo di rimuovere le didascalie dalla scena sopra: la sequenza scorrerebbe via rapidissima, senza tensione, avrebbe un effetto meramente visivo e basta.
Eppure qualcuno ha deciso (non si sa a che titolo) che questo stratagemma narrativo debba essere eliminato. La mia opinione è che questa scelta derivi dal processo di bimbominkiazione dei prodotti per giovani, in cui tutto deve essere frenetico, smaccato e pacchiano. Non c'è più spazio per la suggestione, l'atmosfera, il thrilling dell'attesa...Eppure io nei fumetti leggo didascalie da quando avevo 5 anni, e non mi hanno mai infastidito. Perché allora qualcuno deve pensare che un giovane moderno percepirebbe la presenza delle didascalie in maniera differente? Boh. Misteri dell'incompetenza degli "addetti-ai-lavori" (nei fumetti, nei film, e nei prodotti di narrativa in generale). Brick wall

----------

Una curiosità: Nel famoso referendum del 1981, questa storia fu votata comunque...nonostante che il regolamento limitasse i voti solo a storie pubblicate negli ultimi 5 anni (in pratica, da SUPERMIKE a LA MONTAGNA DEGLI DEI).
ANGOSCIA si piazzò al 7° posto pur come storia "fuori concorso", quindi è lecito supporre che in caso di votazione libera da limiti temporali si sarebbe classificata molto più in alto nelle preferenze dei lettori.

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DISEGNI:
Si può dire che proprio con ANGOSCIA Ferri raggiunga il top della sua maturità artistica.
Qui realizza un lavoro semplicemente SUBLIME, da gustarsi vignetta per vignetta. Il Maestro sfoggia tutto il suo campionario di tratti distintivi: la tridimensionalità del segno, l'equilibrio dei neri, i giochi di chiaroscuro sui volti dei personaggi, le atmosfere cupe (che raggiungono l'apice nella fantastica sequenza della cripta).

Anche le 3 copertine sono dei pezzi di bravura; difficile scegliere quella più rappresentativa dell'episodio. Applause

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Storia: 9,5
Disegni: 10


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