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[Axel80]

Visto che ? un tuo amico,sai dire perch? non ha pi? scritto per Zagor?
Anche a me questa storia era piaciuta.

[Doc]

E potresti anche farlo iscrivere al forum
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La mia libreria su aNobii
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[zagorteo]

PENSO CHE LA STORIA NON SIA PIACIUTA IN REDAZIONE

[patrick]

Un racconto per niente male, anche se preferisco la prima parte rsipetto al momento narrativo dell'albo Golgotha. Ci trovo un certo realismo particolare sia nellla descrizione delle vicende, che nel tratteggiare i personaggi di cui mi piace molto la resa grafica di D'Arcangelo. Un buon episodio davvero.
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" LA VITA E' UN SOGNO CHE TI IMPEDISCE DI DORMIRE "

Oscar Wilde

[Marie Laveau]

Una storia senz?altro candidata al capolavoro se non avesse alcune mancanze che ne minano la godibilit? ed in alcuni casi la coerenza.

Ricca di spunti ed ispirazioni letterarie ( la figura di Caleb, di ispirazione chiaramente Shelleyana ricorda in pi? di una scena la sofferta epopea di Frankestain: impara a leggere e rimane affascinato da alcune letture, ha un desiderio di vendetta nei confronti di un padre che tale non ? stato , desiderio che poi matura sino ad esplodere nei confronti di ogni essere umano, il finale tragico che lo vede ricongiungersi al padre per l?eternit? anche se in questo caso troviamo una divergenza di elementi: nella storia di Mary B. Shelley il ricongiungimento ha luogo fra i ghiacci mentre qui si consuma nel rogo ) e religiose ( dalla scelta del nome Golgotha che richiama il monte del calvario ai nomi biblici ?Moses, Amos - dei figli di Jarret ) coniuga sapientemente paura e mistero, terrore e orrore ma anche i canoni pi? classici dell?avventura Zagoriana con la ?A? maiuscola: la richiesta di aiuto da parte di un vecchio amico; una spedizione alla ricerca di persone scomparse a cui Zagor non pu? non aggregarsi; mistero misto ad angoscia per i continui omicidi che terrorizzano trappers ed abitanti della regione; la paura che sia opera di un essere immondo, soprannaturale ( espediente non inusuale a cui gli uomini ricorrono per spiegare quello che temono o che non conoscono ); la determinazione di Joanna donna intraprendente, tenace, risoluta e di grande coraggio che rientra sicuramente nel filone delle figure femminili tipicamente zagoriane ( a partire da Frida, senz?altro audace per una donna della sua condizione e delle sue origini aristocratiche, passando per Virginia, Blondie, Riannon, Pearl, Gambit?. fino ad arrivare a Rita della << Palude dei forzati >>?.tutte indubbiamente ? moderne ? nell?accezione pi? positiva del termine ) ed infine imbattersi in un luogo sconosciuto dovendone affrontare gli ostili abitanti.

Quindi abbiamo ottime premesse, una trama ( av )vincente, ambientazioni da brivido che evocano sinistri presagi, dialoghi di grande effetto? tuttavia diversi punti interrogativi ( non so se volutamente tralasciati - magari per essere spiegati in albi successivi - , oppure ?tagliati? ad arte per rientrare in due soli albi?) avrebbero IMHO meritato una risposta?per esempio:
Quali gli avvenimenti che trasformano Edenville in Golgotha? A quali sofferenze e prove durissime il destino ha sottoposto Jarret e la sua gente? Spiegarlo avrebbe permesso di giudicare in maniera pi? serena questo personaggio che al momento appare soltanto negativo, un individuo sinistro e spregevole e magari, in una visione pi? nolittiana, avrebbe consentito di scorgere anche in lui un lato buono, poi soffocato dagli eventi?. tali e tragici da stravolgere ed inasprire qualsiasi anelito di umanit?.

Quale il motivo che spinge Caleb ad uccidere per dare in pasto ai lupi ( perch? non uccidere e basta?! ) e quale ancora il motivo per cui li chiama ?amici ?, ? fratelli ??

Come fa Zagor ad essere cos? sicuro che il prigioniero nella capanna di Caleb sia proprio Jhonatan e non uno dei tanti trappers strappati crudelmente alla loro tranquilla vita dei boschi?

Molto buona comunque la sceneggiatura, evocativa e di grande suggestione di cui ho apprezzato anche le scene dai tagli incisivi e cinematografici (trovo le pagine 93-94-95 dell?Albo <<Paura sull?Alta Sierra>> , assolutamente magistrali !!! Parole ed immagini in una fusione perfetta ) ma che rimane purtroppo orfana di quei ? dettagli ? che ne avrebbero segnato la perfezione .
Grande prova di D?Arcangelo che dimostra sensibilit?, efficacia e buone prospettive .

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... lascia che la vita che ti gira intorno ti attraversi l'anima ...

[DexterGreen82]

Storia dalle tinte horror,a partire dal mistero delle sparizioni dei trappers.
Il viaggio per svelare il mistero ? raccontato in maniera da far risaltare la tensione che provano i personaggi via via che vedono i compagni cadere per gli attacchi del misterioso nemico
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[url=http://digilander.libero.it/tavoleedisegni/]
Mi presento!Io sono Dexter Green,esploratore e archeologo..."

[Thunderman]

una storia che ricordo con grande piacere. la storia presenta un intreccio molto curioso e molto particolare che dona alla storia una suspense e delle atmosfere molto particolari. bellissimi i dialoghi e anche il sogetto in se che mi stup? particolarmente. la storia ? inserita fra le mie preferite e le sue atmosfere horror mi colpirono molto come anche la sua interessnte introspezione nelle anime dei personaggi. bellissime e curate le personalit? dei protagonisti che si intrecciano in una storia con la s maiuscola. marzorati per me ? come casanova, un autore strepitoso che per zagor doveva fare di pi?. classici e piacevoli i disegni di d'arcangelo che ci offre una delle sue prove migliori. il tutto mescolato ci regala una storia perfetta in ogni sfaccettatura che poteva essere approfondita di pi?.
TESTI 7.5
DISEGNI 7

ho cambiato i miei voti, meno male riguardo le mie recensioni. per la disemina invece sono rimasto di qul parere
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Lo faceva anche Nolitta

[Zarkoff]

Storia decisamente inquietante nelle atmosfere, trama abbastanza coinvolgente che per? presenta alcuni "buchi" narrativi. Zagor lascia spesso il centro della scena a Doc Lester (!) quindi la narrazione procede su binari un po' diversi dal solito. La famiglia Jarrett presenta non poche analogie con i Dowler de "i naufragatori": anche qui abbiamo infatti una progenie di psicopatici... (in ogni caso questa vicenda ? cronologicamente precedente).
Effettivamente in questa vicenda si nota la mancanza (come sottolineato nel post di Marie Laveau) di alcune risposte, che lasciano una sensazione di incompletezza alla vicenda...
Disegni di D'arcangelo piuttosto efficaci, il suo stile non ? il mio preferito ma qui se la cava bene, direi meglio che nelle ultime apparizioni
Storia: 7
Disegni: 7,5
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[ElEmperador]

good ambiance.good thriller.A good Cico with his horror stories.
IMO the best of D'Arcangelo whish is not my favourite artist.(which I respect of course like the other ones)
By the way I voted all the stories...Was a long long but exciting effort...
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Mauro Tozzi]

Jonathan Ashley, dopo essere stato liberato da Zagor, gli racconta la triste storia di Caleb: forse gli avvenimenti a cui alludeva Jarrett potrebbero essere stati proprio quelli causati dalla vendetta dello stesso Caleb.

[wakopa]

una storia che ricorda le recenti "la danza degli spiriti" in edicola e "uomini senza legge"
quanto alla prima c'e' anche qui una moglie alla ricerca del marito pero' questa volta con un lieto finale seppur in un pullulare di sangue e disperazione;
quanto alla seconda c'e' anche qui il folle segugio che manipola una comunita' mestando tra l'apocalittico e il religioso;

tutto sommato buona questa unica prova di Marzorati con quel tocco di gothic-grottesco rappresentato dagli abitanti di Edenville/Golgotha e un finale che a molti e' parso affrettato , ma che invece ho trovato a suo modo originale con il protagonista Caleb che trascina con se' nelle fiamme l'odiato patrigno Jarret
curioso ad un certo punto il dialogo tra zagor e Johanna:
"non vi manca qualcosa,un affetto duraturo,l'amore per qualcuno?"
zagor:"certo ma quello che posseggo,mi ripaga del prezzo che ho pagato"

Sufficiente la prova di D'arcangelo che mi ricorda le poche ed estemporanne volte in cui Villa si e' misurato con zagor.

[Kerzhakov91]

Bella storia.

Poteva essere la mia prima lettura zagoriana nel lontano 1998 (o era gi? il '99?), per? alla fine decisi di virare su Cico Paladino (non immaginandomi che Zagor sarebbe comparso per un paio di tavole ) e in seguito presi la successiva Lampo Mortale, la prima storia della serie regolare da me letta.
Riconosco che la copertina di Golgotha! mi faceva quasi paura (avevo pur sempre 7 anni), pu? darsi che fu anche per quel motivo che alla fine decisi di non comprare quei due numeri...

Insomma, tutto questo per spiegare come aspettassi da tempo la lettura di questa storia, che non mi ha deluso. Sempre affascinante la trama con il folle serial killer che si aggira in una zona montuosa poco accessibile, in un'atmosfera decisamente angosciante e inquietante. Belle anche le riflessioni della donna moglie del mountain men e di Zagor sui trappers, gente che ha deciso di vivere fondamentalmente in solitudine, spesso dai modi molto particolari.

Troppo rapido il finale, che poteva venire fuori meglio, ma siamo sempre l? (i due albi...)

Discreti i disegni di D'Arcangelo, eccetto il volto di Zagor, che trovo piuttosto anonimo.



VOTO: 7,5

[Andrea67]

Prima ed ultima di Marzorati, ed è un peccato perchè, almeno da questa prova, le premesse per fare bene c'erano tutte.
Il primo albo è bellissimo, pieno di suspence e di personaggi, che ci vengono presentati uno per uno. Poi, arrivati a Golgotha - a proposito, è molto strano che nessuno conoscesse l'esistenza di quella comunità - vi è la solita accolita di mostri, secondo un clichè forse un pò troppo abusato negli ultimi tempi, ma che fa sempre presa sul lettore.
Il finale, purtroppo, è troppo affrettato, si risolve tutto in 6/8 tavole, quando ce ne voleva almeno il triplo per rendere al meglio la fine dei "cattivi", che cadono in maniera troppo anonima.
Nel complesso, comunque, buona storia.
I disegni di D'Arcangelo, anche lui all'esordio, migliori nettamente delle sue successive prove. Ho notato come, nel primo albo, disegni uno Zagor con la faccia più piena, per poi renderla più sfilacciata come al suo solito. Non ho capito il perchè di questo cambiamento visto che rendeva molto meglio all'inizio

Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 6,5

[Kramer76]

paura sull'alta sierra
numeri 401 e 402, testi marzorati, disegni d'arcangelo
sorprendente questa toccata e fuga di marzorati, il primo albo è un gioiellino, il secondo un pò meno però ha un finale distruttivo
la confezione "glaciale" è quella che ha fatto le fortune del "rinascimento zagoriano", ma ci sono tracce di toninelli (gli sgorbi di golgotha)
più che di toninelli, trattasi in realtà di citazione cinematografica, è una "famiglia" da film horror come quella dei naufragatori rauchiani
tanti i dettagli macabri: i lupi che pasteggiano con membra umane, il ladro assiderato, la squaw nel camino, il tale che va in giro con la moglie morta
caleb è un ottimo personaggio che ruba la scena a tutti, anche a zagor, con i suoi trucchi alla "rambo", i mocassini da grizzly e il monologo
i dialoghi, in alcuni momenti, sono addirittura "lirici", vedi la riflessione di joanna (altro bel personaggio) sui trappers che è anche la chiave di tutto
"spogliati delle fattezze umane per assumere quelle delle loro prede, lo sguardo inquieto e sfuggente, come lupi spintisi troppo lontano dai loro rifugi"
riflessione, peraltro, accompagnata da una bella vignetta in cui due trappers sembrano provare gusto mentre scuoiano un'alce
simpatica anche la sfida tra cico e il trapper su chi racconta la storia più paurosa, cico racconta "vendetta vudu" mimando uno zombi
nei disegni ci sono già tutti i difetti che porteranno bonelli ad allontanare d'arcangelo (ad esempio uno zagor bruttino)
però è indubbio che siano ancora più che accettabili, anzi adatti al tipo di storia
buone copertine

voto 8

[SpiritosoConLaScura]

Se ne parla poco ma questa storia è davvero buona.
Non solo porta nspirazioni diverse e iatmosfere non consuete ma risulta anche una storia appassionante per gran parte del suo sviluppo.
Anche il finale riesce ad essere degno nella sua durezza.
Una storia diversa, anche nella parte grafica, che meriterebbe di essere ricardata più di quanto lo sia.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.