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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano
Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 7752 Località: Foligno
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Inviato: Dom Set 26, 2021 1:13 pm Oggetto: |
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Una considerazione a margine del commento postato a pagina precedente.
Ramath.
Questa è la storia che segna una sorta di spartiacque tra il fachiro nolittiano e quello dei nuovi autori.
In Nolitta, Ramath fa parte della Golden Baby, e pur non essendone il comandante è il personaggio di punta. Le sequenze in cui assume il ruolo del protagonista sono solitamente quelle decisive ai fini dello svolgimento della trama e della risoluzione della vicenda. Sequenze avvincenti e fantastiche, eppure straordinariamente credibili, per lo sforzo psicofisico a cui deve sottoporsi e per l'enorme sense of wonder veicolato negli astanti e nei lettori. Sequenze straordinarie che (se ci si pensa è incredibile, ma dipendeva dalla magistrale bravura di Nolitta) non sembravano mai esagerate.
Da questa storia, Ramath comincia ad essere una presenza non necessariamente legata alla baleniera di Fishleg. Lì, il ruolo di punta gli viene in qualche modo soffiato dal nostromo Zarkoff, che dalla storia L'esploratore scomparso conquista tutti i lettori per il suo carisma, la sua personalità. Ma il fachiro comincia ad essere invece protagonista esclusivo di storie che fanno parte di un filone che potremmo definire una "variante indiana" in cui l'aspetto magico-sacrale tende a risultare, secondo il mio punto di vista, eccessivamente fantastico. Penso a storie come Thugs! o al Tempio delle mille morti...
Che dire? Non vorrei apparire il solito brontolone che rimpiange lo Zagor di Nolitta e apprezza poco di quanto sia venuto dopo, ma secondo me il personaggio di Ramath funzionava molto meglio nella versione originale, quella del semplice marinaio con poteri straordinari e incomprensibili. _________________ Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Magico Vento Zagoriano Expert
Registrato: 07/04/21 20:14 Messaggi: 681 Località: Blizzard
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Inviato: Mer Ago 31, 2022 8:50 am Oggetto: |
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Buona storia di Toninelli che, a mio giudizio, spicca un po' di più rispetto alle altre del periodo. In realtà, da un soggetto così ottimo si sarebbe potuto ricavare una storia ancora più bella, cosa che non avviene a causa di una sceneggiatura non priva di difetti; per esempio, Zagor è più volte sconfitto fisicamente e ingenuamente come in molte altre storie di Toninelli.
Bella la gag iniziale di Cico con il giornale "Darkwood Monitor". Come in altre storie dell'autore, non manca il ritorno di un personaggio nolittiano, in questo caso Ramath il fachiro (a cui si aggiunge poi, in secondo luogo, il ritorno di Tisko, personaggio creato da Gianluigi Bonelli in una delle prime storie della serie).
Molto riuscita l'atmosfera di mistero che culmina con la stupefacente apparizione dello Yeti: davvero tetra e ben riuscita la scena dell'attacco alla capanna (agghiacciante la scena in cui il mostro stacca un braccio al trapper). Intrigante poi il racconto di Ramath che fornisce tutte le spiegazioni del mistero, anche se la sua non indifferente lunghezza rischia di far annoiare il lettore. Bello anche il "secondo round" con lo Yeti, vinto "facilmente" (Zagor in questo caso si fa ingenuamente ingannare da Joss) grazie all'aiuto di Ramath. Splendida invece tutta la parte all'interno della città che giunge all'apice con l'avvincente duello finale tra le forze del bene, Zagor e Ramath, e quelle del male, Mukul e Krinhar; interessante la trovata che permette a Zagor di sconfiggere il mostro. Dulcis in fundo, splendida la tavola finale che presenta la nascita della leggenda del Sasquatch; davvero suggestiva la magnifica vignetta finale realizzata da Torricelli, disegnatore che, nel complesso, tuttavia, appare ancora acerbo e realizza una prova discreta, ma sappiamo tutti come migliorerà in futuro.
Le due copertine di Ferri sono entrambe ottime.
Storia: 8
Disegni: 7,5 |
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