www.spiritoconlascure.it

[Adriano]

Ho letto l'intervento di Giampiero nel topic doppione ,

http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?p=181179#181179


ho gi? letto la storia ed anche commentata nella pagina precedente ...storia carina che si distingue rispetto ad altre del periodo...sulla Nolittianit? ho qualche remora ....e non parlo di narrazione ma di contenuti .
La struttura e lo sviluppo del giallo ( che di per se impone una stretta coerenza psicologica ) pongono in verit? un piccolo freno al concetto di equilibrio e sfumatura Nolittiana fra bene e male ...in verita .non siamo di fronte a due personaggi in cui convivono bene e male , non del tutto per lo meno , pi? che altro c'? un giallo sui ruoli, un presunto cattivo che invece era buono e un finto buono che invece ? cattivo ( anche se questi mostra nel finale un piccolo barlume di onesta ) . I personaggi per? restano piuttosto marcati e le sfumature sono in gran parte solo fittizie .
credo di essermi spiegato meglio nella pagina precedente

[George Brown]

[George Brown]

[zagoriano]

Voglio essere sincero, l'ho letta solo quando usci', pero', non ricordando nemmeno chi l'avesse sritta, ho continuato a pensare che fosse una storia di transizione, una di quelle che rimangono poco nella memoria. Pero' ora che ci penso e' uno dei titoli che mi ricordo rispetto ad altri che ho dimenticato. Appena possibile la rileggero' con attenzione.
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[Giampiero Belardinelli]

Ribadisco il mio concetto: pur con i limiti dovuti alla sua brevit?, questa storia mi aveva rincuorato sul futuro della serie e, a parer mio, ? molto profonda e nolittiana. Ricordo, appena uscita l'avventura, le lettere che ci scambiammo con Angelo Palumbo, in cui trasparivano ritrovati entusiasmi nolittiani. Le future opere di Burattini, con tutte le dovute differenze stilistiche, hanno confermato le nostre impressioni.
Ora Burattini scrive con una tecnica non nolittiana (del resto ? assurdo usare la stessa "metrica" di allora), ma infarcisce le sue sceneggiature con continui rimandi allo Zagor degli anni Settanta.

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Nessuno è come Ulisse!

A volte anche i miracoli succedono.
E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam

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[Adriano]

[zagoriano]

Stamattina l'ho presa e l'ho letta, rimango in linea di massima sulla mia posizione che e' una storia di transizione, oltretutto e non me lo ricordavo, della durata di circa un albo, comunque ben fatta anche se senza particolari colpi di scena veramente impensabili
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[Spiritello Fran]

Mi spiace! anche di questa storia non ricordo un tubo, a parte la copertina col serpente.
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"Nun me rompete!"
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"Più le cose cambiano e più rimangono le stesse!" Jena Plissken
Forumisti mangiastracci e teste d'abbacchio! 

[zagoriano]

Fai come ho fatto io stamattina subito sono andato a prenderla e me la sono riletta
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[Spiritello Fran]

Ok.
Lo far? senz'altro!
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[Baltorr]

Storia buona, abbastanza classica
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Dominus illuminatio mea
"Avrei tanto desiderato che tutto ciò non fosse accaduto ai miei giorni!" - esclamò Frodo.
"Anch'io" - annuì Gandalf - "come d'altronde tutti coloro che vivono questi avvenimenti. Ma non tocca a noi scegliere. Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato".

[DexterGreen82]

Storia scorrevole con buoni spunti,bello il colpo di scena finale
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Mi presento!Io sono Dexter Green,esploratore e archeologo..."

[stimeex]

Dopo la sua uscita l'ho riletta in questi giorni, anche perch? piacendomi poco lac mollavo dopo poche pagine per poi riprenderla.
Devo dire che da un'autore come Moreno mi aspetto molto di pi? che una rapina ocn rapimento della giovane da parte dei cattivi, e riscatto di uno di loro che alla fine non ? poi cos? malvagio......
Donatelli ai pennelli sapetre che non ? tra i miei preferiti.
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

[Mohican]

Testi 6.5
Disegni 7

Del lotto che va da NODO SCORSOIO a IL SERGENTE DI FERRO, questa ? quella che mi ha affascinato maggiormente e obbiettivamente ? quella con pi? qualit? dalla sua parte... mentre nella precedente la brevit? era stata un fattore negativo, qui le 130 pagine vanno via che ? un piacere anche senza troppe sparatorie ma soprattutto con molti momenti di approfondimento in pi?... ne guadagna la credibilit? generale dell?episodio, il suo spessore... del western classico, con la classica cittadina di frontiera (doverosa la gag cico-trampiana, carina anzichen?... ), la classica banca, la classica rapina, il classico rapimento, il classico Zagor pronto a gettarsi a testa bassa nell?inseguimento e poi... ecco il colpo ad effetto !... ordinaria amministrazione per un giallista come Burattini, ma se vogliamo, l?elemento di maggiore spessore dell?intera storia?non che fino a qui la storia fosse di basso livello, sar? che a me questo ? un genere che piace sempre... il westen zagoriano appunto...

....mi ? piaciuta la definizione data da Giampiero Belardinelli, ribaltamento di prospettive quasi copernicano... ? vero, Zagor si trova di fronte a un colpo di scena a tutti gli effetti che ribalta le carte in gioco, costringe l?eroe e il lettore stesso a cambiare necessariamente idea, crollano le certezze poste in atto nella prima parte... il cattivo si rivela meno cattivo del previsto, anzi del tutto buono, fa comunella con Zagor !... e come se non bastasse nel finale veniamo a sapere anche che il buono era meno buono del previsto, anzi cattivo del tutto, certo, ancora con un briciolo di umanit? !... si respira aria nolittiana... ma come precisato da Adriano sempre nei limiti del giallo e dello spazio a disposizione ! Burattini gioca parecchio sul dualismo dei fratelli, Greg e Mike, con un filo conduttore sentimentale (legato a P? Rydell e a Linda), uno spunto che in fondo non ? il capolavoro dell?originalit? letteraria, ma nemmeno una cosa da poco, e da sola fa s? che questa storia, nonostante l?ombra quasi castrante del binomio brevit?-semplicit?, possa essere quantomeno ricordata come pi? che discreta, se non addirittura emozionante... commovente il racconto (in fondo fatto di semplici accenni) della triste storia di casa Rydell (sottinteso il grande valore che va dato alla famiglia...), molto belle le ultime tavole con uno Zagor molto riflessivo, come dovrebbe essere sempre... attenzione, riflessivo, non logorroico o accademico, bens? riflessivo , capace di lasciare il segno non solo con la sua potenza fisica e mentale, ma anche con il suo cuore, le sue impressioni personali sulla vicenda...

....insomma, una storia di sole 130 pagine per? abbastanza ben riuscita a differenza di tante altre sue simili... accompagnata tralaltro da Donatelli che va inserito nel discorso degli elementi classici... pi? classico di Donatelli nel western zagoriano non c?? nessun altro (forse solo Ferri) !... anche se al dire il vero i suoi disegni mi sono sembrati meno precisi del solito, un po? meno curati forse... qualche figura un po? strana... poi come al solito le figure femminili non erano proprio il suo forte, anche se Linda ha il suo fascino...

Molto carina la prima cover...
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Build me a cabin in Utah,
Marry me a wife, catch rainbow trout,
Have a bunch of kids who call me "Pa,"
That must be what it's all about,
That must be what it's all about.

[Kramer76]

Storia non proprio ambiziosa; il plus ultra della minestra riscaldata western, nelle situazioni e nelle ambientazioni.
Poi ? vero che le minestre bisogna saperle riscaldare, e questa ? una minestra riscaldata abbastanza bene, ad onor del vero.
Interessanti l'intreccio familiare e le conclusioni, ma non ci farei trattati come qualche commentatore ha fatto in precedenza.
In particolare, pur ritenendo questa storiella tutto sommato godibile, Zagor risulta ancora in convalescenza dopo anni di massacro toninelliano.