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[Ladro di ombre]

[Giampiero Belardinelli]

Riapro questo topic e incollo il testo della lettera "cartacea" che, all'uscita dell'albo, inviai ad Angelo Palumbo in arte Akenat.
Devo dire che il commento di Max mi trova pienamente d'accordo. In questo forum ci sono dei critici di qualit?.

Autentico entusiasmo ho provato nel leggere il Maxi Zagor. Burattini ha realizzato la storia zagoriana pi? bella in assoluto degli ultimi dieci anni. Il lungo racconto ? un'autentica prova d'autore, degna di una collana come Un uomo un'avventura, con tanto di articolo introduttivo che presenta il contesto della vicenda. Moreno, con questo albo, si erge come cantore ufficiale dei Cherokee, cos? come Nolitta lo ? stato per i Seminoles. La vicenda ha il respiro epico delle narrazioni omeriche, con uno Zagor straordinario e durissimo come Tex. Burattini, d'altronde, sarebbe un ottimo interprete della saga texiana se ne avesse il tempo di scriverne le storie. Lo Zagor che vediamo agire in questo albo ? nolittiano e bonelliano allo stesso tempo: le sequenze in cui l'eroe si scaglia contro il Presidente Jackson mostrano, ancor di pi?, la straordinaria personalit? dell'eroe. Ed ? stata particolarmente significativa la scena in cui lo Spirito con la Scure, al termine del burrascoso colloquio con il Presidente, getta indignato la giacca: un gesto in cui l'eroe rifiuta categoricamente i paludamenti e l'arroganza del potere borghese. Burattini ? da considerarsi, molto pi? di Boselli, l'autentico interprete della filosofia nolittiana degli anni Settanta. In questo albo Moreno ha fuso con equilibrio il gusto della rivisitazione storica di Gino D'Antonio, la rabbia e l'indignazione delle storie nolittiane, la carica ribelle e la durezza del Tex di Gianluigi Bonelli, la sensibilit? umana nei personaggi tipicamente berardiana. Non credo di esagerare nel considerare il racconto come un autentico capolavoro.
Burattini ? stato particolarmente abile a costruire diverse tracce narrative, che poi hanno confluito con naturalezza nel finale. Bellissima l'evoluzione avuta dal rapporto tra il tenente Woodward e Anawa: la conclusione positiva della loro vicenda possiede un tocco berardiano. Tra l'altro la figura del tenente, oltre a rifarsi a personaggi storici (che rifiutarono di deportare i Cherokee), emerge come una personalit? aperta e coraggiosa che, nel puro stile della filosofia nolittiana/bonelliana, manda a "quel paese" gli ordini assurdi e sceglie di schierarsi, consapevole dei rischi, dalla parte degli emarginati. C'? in questa figura la filosofia che anima molti personaggi delle canzoni di De Andr?, che auspicava una rivolta civile contro il potere egemone.
Burattini, inoltre, ha ancor pi? valorizzato la figura di Satko e ha recuperato con intelligenza le figure di Turner e di Sequoya, presentandoci anche il capo della confederazione John Ross. La conclusione, poi, ha il tono dolente e malinconico delle migliori storie nolittiane e le parole finali di Sequoya e la frase di chiusura di Zagor vogliono dirci, Nolitta docet, che, pur quando tutto sembra perso, ? necessario ribellarsi all'ingiustizia.
Burattini ha costruito una vicenda cruda e realistica senza nessuna concessione alla "correttezza politica". L'autore ci ha mostrato che anche nella democratica giovane nazione statunitense gli oppositori venivano eliminati senza piet?, come nei regimi totalitari, dove la libert? di pensiero, spesso, era ostacolata con l'intimidazione e l'assassinio. Interessante, inoltre, la funzione narrativa di Horn (giustamente definito da Zagor "una mezzacartuccia"), che ha permesso ai Nostri di sferrare un durissimo colpo agli uomini della Guardia georgiana. Burattini, poi, ha valorizzato la continuity zagoriana riallacciandosi con l'avventura hellingeniana "Ora zero!": il fatto che alla Casa Bianca si ricordassero dell'eroe ne sottolinea lo spessore psicologico.
I disegni di Chiarolla, per concludere, hanno magnificamente accompagnato l'intensa sceneggiatura di Burattini. Alcune vignette, soprattutto nel finale, sono un po' tirate via, ma nel complesso il lavoro dell'artista ? di buon livello. Come sempre le sue figure femminili hanno un fascino erotico non indifferente: Anawa, ben tratteggiata anche nelle sue angosce, non fa eccezione.

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Nessuno è come Ulisse!

A volte anche i miracoli succedono.
E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam

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[zagoriano]

Ho riletto il mese scorso tutti i maxi quindi posso dare un giudizio "fresco" di lettura.
Bellissima l'ambientazione nel contesto storico reale. Buona la sceneggiatura di Burattini che si conferma autore di spessore e con grandi capacita' narrative e capace di allargare le storie su piu' binari. Come al solito non del tutto riesco a digerire i disegni di Chiarolla.
Storia 7
disegni 6
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[druey]

Storia... molto bella... la ricordo con piacere....

la parte dell' incontro con Jackson ? esattamente come dice belardinelli... non potrei esprimerla meglio.... mitica...

Chiarolla come sempre mi piace... e la sua Anawa... b? viene da mangiarsi le mani a pensare siano solo disegni su carta
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Vi ho visti crescere su questo forum!

Se mi fossi guardato un porno era meglio

[LaStraniera]

[Giampiero Belardinelli]

In molte pagine Chiarolla ha fatto un lavoro frettoloso, ? giusto riconoscerlo... Il mio giudizio ? forse "viziato" dal fatto che sono un estimatore di Chiarolla, anche quando scende di rendimento.

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[Zeca]

La Lunga Marcia (Maxi n? 2) va essere pubblicato nel Brasile in due parti.
Qualcuno conosce l'origine della 2? copertina?



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[Zeca]

? nella mia collezione di Zagor, ma non ha lasciato in Maxi


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[rimatt]

[Mister No]

[Zeca]

[MarioCX]

Ultima delle mie letture da convalescente.

Una storia bellissima.
Equilibrato il mix tra la trama di fantasia e i riferimenti storici che non risultano quasi mai pedanti, bella la figura del giovane soldato d'accademia ribelle agli ordini contrari alla voce della sua coscienza, ottimo l'inserimento nella continuity zagoriana con riferimento alla stupenda "Ora Zero" e a Zagor che afferma di avere la medaglia conferitagli all'epoca "in fondo a qualche baule nella capanna a Darkwood".

Molto crude certe scene (terribile la morte di un bambino) che ci ricordano che i campi di concentramento non gli hanno inventati i tedeschi nella seconda guerra mondiale....

Dulcis in fundo, la parentesi rosa affatto banale e/o sdolcinata.

Qualcosa di negativo? Beh...per questo capolavoro ho invocato i disegni di Ferri che , ahim?, non c'erano.
Al loro posto disegni pi? caotici e approssimativi, quasi da pornazzo, con uno Zagor pi? simile all' eroe dei fotoromanzi anni '70 (Franco Gasparri) che non all'eroe di Darkwood.
I dialoghi e certi atteggiamenti, un po' alla Tex, mi hanno fatto ricordare antiche storie a firma G.L. Bonelli peraltro non dispezzabili....

[Thunderman]

Maxi che non ho apprezzato. molto realistico e poltico e dall'inizio piuttosto noioso. andando avanti si ? fatto pi? piacevole ma sempre piuttosto noioso, interessante l'argomento affrontato ma non mi ? parso il solito episodio di zagor, povero di umorismo di gag di cali di tensione e di picchi emotivi. una storia interessante ma fiacca che se fosse stata affrontata con pi? brio avrebbe per me reso molto di pi?. unico fattore molto positivo la storia fra l'ufficiale e l'indiana e forse il rogo alla sede centrale. i disegni di chiarolla non aiutano e rendono difficoltosa la lettura con fango avunque insieme a polvere e realismo, tratto troppo realistico per i miei gusti plastici.

TESTI 6/7
DISEGNI 6
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Lo faceva anche Nolitta

[teo]

Mi ? piaciuto davvero tanto, forse un pochino noioso l'inizio ma dopo ? stata superlativa, ho apprezzato in particolar modo la scena della miniera!! Direi un bel 8,5 alla storia mentre i disegni non riesco proprio a digerirli... Direi 6,5.
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"Le presentazioni a dopo. Getta quella spingarda, se non vuoi farle direttamente a Messer Satanasso!" Tex n° 745 - "Vancouver"

[jupiter973]

Comunque Chiarolla ? quello che divide di pi? tutti i lettori