www.spiritoconlascure.it

[MarioCX]

Purtroppo non amo le storie in flashback, ma se si deve parlare del passato di qualcuno ciò è inevitabile.
Però almeno il flashback dentro al flashback andrebbe evitato: perché non narrare in presa diretta di Zagor che sente le grida delle ragazze e corre sul sito del fatto invece di farglielo raccontare in seguito?
Mah...l'impressione è che Moreno preso da mille impegni scriva talvolta di getto, consegni la sceneggiatura al disegnatore e poi "torni indietro" a chiudere le falle narrative lasciate scoperte attuando interventi a posteriori. Mi par di capire che si tratta di quello che viene definito "spiegazionismo".

Ma veniamo alla storia.
Ammetto di non essere un grande fan di questa piega "rosa" da lacrima-movie che ha preso Zagor, nonostante ciò la lettura non è stata sgradevole come quella del 700 che mentre lo leggevo mi incaxxavo, questo no.
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| Possibile SPOILER
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Qualche pedante esponente delle egemonie ideologiche di questi orrendi anni, potrebbe obiettare che il fatto che la ragazza ad essere violentata non sia Jenny ma la sua sventurata compagna denoti la volontà dell'autore di mantenere "pura" la potenziale fidanzata dello Spirito Con La Scure veicolando la nefasta concezione che in fondo se una donna viene violentata un po' di colpa è anche sua.
E Jenny non può avere "colpe", ma deve restare "casta".
Sono pronto a scommettere che in rete sta cosa prima o poi verrà fuori.

[Archer]

Penso di dover cominciare con un rigoroso mea culpa: commentando l'anteprima della copertina, avevo ipotizzato che la storia parlasse di un passato "altolocato" di Jenny per via del vestito che sfoggiava. Che cantonata avevo preso!

Primo albo finora un po' interlocutorio. Avventura non originalissima, comunque condotta a un buon ritmo. La struttura "decameroniana" con i racconti dentro i racconti stavolta si arricchisce di ulteriori livelli: abbiamo il racconto-cornice di Sara ("Questa sera... potrebbe essere l'occasione per rievocare tutto per filo e per segno"), all'interno del quale Jenny rievoca per Zagor come le due si sono conosciute ("E' una lunga storia che cercheremo di raccontarti in breve") e in questo ulteriore livello le due si narrano anche a vicenda le rispettive origini ("Siamo partiti in cinque..."). Non mancano anche, nel racconto "di secondo livello", i rispettivi flashback sulla fuga in calesse di Sara e Jenny e l'inseguimento degli scagnozzi di McCrea da parte di Zagor. Considerando che esiste una serie in pratica deputata ai racconti-di-racconti, devo ammettere che sulle altre collane mi piacerebbe vedere una struttura narrativa un po' diversa.

Sui disegni. Negli anni 90 Laurenti mi ha regalato alcuni dei miei pomeriggi più belli. Qui torna alle origini riallacciando le fila della sua storia d'esordio e la differenza si vede. Al netto del fisiologico cambiamento di tratto, evouzione stilistica, e forse anche il fatto che questa storia, essendo stata pensata per il colore, richiedeva magari qualche accorgimento diverso, il paragone tra l'oggi e quello che fu mi pare sotto gli occhi di tutti. Le sequenze d'azione nella foresta rimangono molto valide, ma alcuni disegni gridano davvero vendetta (su tutti, la splash page con anatomie varie ed eventuali a pag. 14; la prima striscia di pag. 13 che riprende la stessa scena originariamente disegnata da Lazzarini - anche qui un altro paragone impietoso -; il braccio involontariamente escheriano di Sara a pag. 36). Peccato.
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"Su questo non c'è dubbio: siete davvero un brav'uomo, Archer!" (Zagor n. 104)
Se lo dice Zagor...!

[Smirnoff]

Vi dirò, per ora la storia non è niente male. C'è una qualche percezione del fatto che fosse nata per altre collane e il brodo sia stato un po' allungato per le note esigenze editoriali, ma non è fatto in modo troppo fastidioso. Meno spiegoni del solito (o comunque a livelli tollerabili), per una volta tanto il flashback è necessario e quindi non stona.
La tematica di prostituzione e di violenza sulle donne, che ultimamente è piuttosto frequente, comunque qui ci può stare; le possibili polemiche evocate da MarioCX mi sembrerebbero ancora più strumentali del solito comunque, dato che essendo canonicamente Jenny la più bruttina delle ragazze di Pleasant Point era ovvio che la prima a ricevere attenzioni dagli avventori del bar/bordello tra le due fosse Sara... non ci vedo alcuna possibile dietrologia (ma concordo che è anche vero che non c'è limite al delirio di certa gente).

Ma la cosa che mi ha fatto veramente piacere è l'entrata in scena di Cico. Sono solo due paginette, ma per me sono state sceneggiate veramente alla grande: momento giusto, bell'effetto, e perfetta centratura della gag/non gag del "non ho fame". Burattini il fuoco per rendere Zagor quel fumetto diverso da tutti gli altri ce l'ha ancora, anche se da anni un po' troppo discontinuo.

[Spiritello senza scure]

Storia che non mi ha detto granchè. Probabilmente perchè mi aspettavo esattamente tutto quanto descritto da Moreno riguardo le vicissitudini di Jenny e amica: le vessazioni sul lavoro, l'inganno, il bordello, i bruti sfruttatori...Non poteva essere che così, del resto, trattandosi di ragazze carine dell''800 immigrate dall'Europa e approdate da sole nella grande città americana senza soldi e mezzi di sussistenza. I disegni tirati via di Laurenti non agevolano il giudizio complessivo di una stiracchiata sufficienza così come le consuete telecronache tipiche dello sceneggiatore.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Kramer76]

la tana del serpente
numeri 701 e 702, testi burattini, disegni laurenti
il primo albo, al netto di qualche difetto cronico, atavico, non mi era dispiaciuto...nel secondo, purtroppo, i difetti hanno la meglio sui pregi...
purtroppo si conferma la mia tesi del "si stava meglio quando si stava meglio", cioè quando ci si limitava a raccontare avventure senza stupri
io per primo ho apprezzato "gli uccisori di indiani" o "le strade di new york oppure "hawak il crudele", storie che poggiavano su questi temi
e, come detto, ho apprezzato pure il primo albo di questa storia, i suoi tratti intimisti e anche le scena più toccante, a pag.75 e seguenti
del resto, questa è la tesi di burattini, è perfettamente zagoriano occuparsi di questi temi, anzi doveroso...il problema è che manca la storia...
invece è sempre presente quella spiacevole sensazione di stare leggendo qualcosa di diluito, causa il forzato passaggio dai color alla zenith...
il problema è che il troppo stroppia...in modo che l'intimismo è spazzato via da quei ripetuti rimpalli di cattivo gusto tra mc crea & company
laurenti evidentemente ai minimi storici, ma non farei drammi, si è visto di peggio...fa sorridere quella posa nella vignetta finale a pag.97..
molto bella la seconda copertina

voto 5/6

[wakopa]

storia fatalmente stereotipata e convenzionale;
fatalmente perche' nel momento in cui decidi di scrivere il passato di Jenny, da quelle parti devi andare a parare,non e' che ci sia da sbizarrirsi coi soggetti,
si puo' fare di piu' dal punto di vista della sceneggiatura,ma evidentemente la fretta di chiudere e fare da apripista a supermike,ha portato a scegliere la via piu' breve e facile:crudita' toninelliane per impressionare e vai
riuscito pero' il discorso finale di zagor allo sceriffo corrotto e connivente:
"hai dormito fino ad oggi,continua a dormire"
peraltro questo passato attenua anche un po' la magia di quel sentimento delicato e non banale, che si era creato tra zagor e jenny,
adesso insomma c'e' la fascinazione verso l'eroe che le ha salvate da quella situazione.
Anche Laurenti a rotta di collo,pero' nei dinamismi rimane sempre uno dei migliori.

[Wolfenstein1976]

Non un capolavoro,ma sicuramente una buona storia adulta e cruda, in attesa della storiona del 2024.Ho trovato dei bei momenti in questo episodio, tutta la parte cittadina, nella fabbrica, la violenza sulla donna ben gestita,Jenny personaggio che adoro e che anche qui si e' dimostrata coraggiosam e un ottimo Zagor. Certo puo' dare fastidio che Burattini spesso indugi sulle scene di violenza o di stupro, ma lui vuole raccontare il realismo di quell'epoca.Putroppo Laurenti l'ho trovato in netto calo anche se adoro sempre i suoi disegni dinamici.

Storia 7

Disegni 6

Copertina 8
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Mirko

[Spiritello senza scure]

[Cactus Pete]

Certi hanno criticato la risposta di Zagor a Jenny... Ma cosa doveva dire? Vieni a vivere pure in una capanna in mezzo a una palude piena di zanzare? Il problema non è la risposta di Zagor ma la proposta di Jenny.

[Doudou]

In tutto ciò Ruth inizialmente sarebbe dovuta arrivare a Pleasant Point qualche mese dopo l'arrivo di Jenny e Sara...quindi Zagor, nella penultima pagina del secondo albo, come avrebbe mai potuto dire che al Trading Post anche Ruth le stava aspettando?
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Andare a casa di un amico per bere ? sbagliato, andarci per fare l'amore con la sorella ? pi? che giusto.

[Archer]

Storia non memorabile, comunque scivola bene, lettura piacevole. La seconda parte meglio della prima, anche nei disegno. Mi sempre probabile che le parti aggiunte siano soprattutto concentrate nel primo albo, quando non gli tocca mettere il turbo Laurenti se la cava ancora bene - anche se siamo sempre lontani dagli standard degli anni 90 e qualche anatomia o prospettiva bizzarra c'era anche stavolta.
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"Su questo non c'è dubbio: siete davvero un brav'uomo, Archer!" (Zagor n. 104)
Se lo dice Zagor...!

[Mozart Kelly]

Questa storia soffre fondamentalmente delle diverse parti aggiunte per gonfiare il numero di pagine e arrivare a 188 tavole esatte, visto che era prevista originariamente per un Color ed è stata dirottata sulla Zenith visti gli impedimenti di Verni per la storia con Supermike.
Le parti aggiuntive mi sembrano quelle del primo albo con molti dialoghi nel trading post inutili che si vedono sono inseriti forzatamente e gli autopensieri di Zagor di come ha fatto a salvarsi o a continue deduzioni.
Il passato delle due ragazze è raccontato molto bene, abbastanza drammatico da toccare le corde dei lettori, anche se in una vicenda raccontata in flashback, Burattini poteva evitare di usare un ulteriore flashback nel flashback, che un po' disorienta e ammorba la lettura...
L'autore carica il cattivo principale di crudeltà e avidità, ma McCrea finisce per essere una macchietta. Tra l'altro prima sostiene che Jenny non sia così bella, poi però smania per abusare di lei...
Durante l'incendio tutti i suoi uomini affermano che con il Paradise che sta andando in fiamme anche loro sono rovinati. Ok, perché non hanno mosso un dito quantomeno per provare a domare le fiamme???
Barney sognava di mettere le mani sui proventi di McCrea ha aspettato che capitasse un incendio simile per farlo secco? Tra l'altro attraversando tutto il locale per metà in fiamme rischiando di rimetterci le penne (cosa che di fatto accade).
Bella la lezione finale allo sceriffo da parte di Zagor.
Sono d'accordo con Wakopa che il fatto che Jenny abbia provato amore per Zagor per una sorta di riconoscenza, ha attenuato quella spontaneità di come è nato il sentimento della ragazza nelle storie pregresse fino al tragico epilogo.
Laurenti in un calo pazzesco. Uno Zagor che sembra ingrassato e neanche nei dinamismi che sono sempre stati il suo pezzo forte brilla. Vedendo i suoi lavori pre 2020, La palude dei forzati, Vendetta Vudu sembra un altro disegnatore. Ha perso quel tratto vibrante e sbarazzino, ma anche il suo Zagor ha avuto un mutamento verso il basso con anatomie alla Gamba

[Carlo_Monni]

[ElEmperador]

Carlo Monni, we can agree with you or not but you add always spice ( but delicious one) to the Forum.
Always a pleasure to read you.
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E M P

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[Walter Maddenbrook]

Essendo uno di quelli che ha molto apprezzato la storia con la morte di Jenny, ci speravo di bissare quelle emozioni con questa. Mentre, ahimé, ne siamo più che lontani.
Anche se non era partita affatto male, soprattutto l'inizio con l'arrivo di Ruth, i ricordi sulla tomba eccetera che sembravano continuare l'atmosfera malinconica e delicata che aveva caratterizzato il racconto del 2022 e che ne costituiva la principale forza.
Non male anche l'innesto a Boston, la dura vita in fabbrica dell'epoca, la vita cittadina.

Poi da qua, devo dividere in due il giudizio. La parte avventurosa (inseguimenti, spari, scontri con i cattivi) è passabile ma niente di che, sono un po’ tutte pagine standard, con qualche illogicità comportamentale di troppo, già sottolineate da Mozart Kelly.
La parte “dramma nascosto nel passato”, invece, finisce per far stonare tutto il centro. Personalmente, detesto in genere questi “passati di violenze e stupri” in qualunque tipo di storia, dato che lo ritengo un espediente di bassa lega (e anche un po’ scontato) per aggredire la pancia del lettore, allo stesso modo dello splatter o delle donne nude, spesso usati per coprire limiti di trama.
Ma soprattutto lo detesto su Zagor, dato che è una di quelle tematiche che non c'entrano assolutamente nulla col personaggio e con lo spirito della testata, al pari appunto di splatter e tette di fuori.
Ogni testata ha delle caratteristiche proprie che ne costituiscono l'identità, e Zagor ne ha altre (e sono peraltro tantissime, quindi non c'è bisogno di andare proprio a battere su quelle che non lo caratterizzano). Su Dylan il sesso e lo splatter è corretto, su Martin no, per fare degli esempi. A ognuno il suo.

Questo non significa ovviamente che in alcuni casi particolari non si possa usare ingredienti "esterni", se la storia lo richiede e soprattutto se servono per sprigionare una fase emotiva non sprigionabile altrimenti, ma si deve essere sempre coscienti che si sta forzando il canone, per cui va fatto con moderazione e dando in cambio qualcosa di appunto eccezionale.
Mentre ormai negli ultimi anni c'è un totale abuso di questo elemento, e quasi sempre in modo gratuito, per cui in pratica ogni cavolo di volta che c'è una donna in giro (in una foresta come in una città, di notte come di giorno), c'è qualcuno che tenta di violentarla.
Ma anche basta, santiddio! E' IRREALE, è noioso se viene sempre ripetuto, e soprattutto NON E' zagoriano!

Oh, io quando ho saputo di una storia che si intitola "Il passato di Jenny", ero SICURO che questo passato avrebbe richiamato fatti di violenze sessuali e robe del genere. Visto l'andazzo di cui parlavo sopra, figuriamoci se ci si faceva scappare l'occasione di infilarlo nel drammatico passato di una ragazza, ma era scontatissimo!
E infatti così è stato. Il che produce di riflesso anche dei cattivi monodimensionali, in quanto spietati esseri abietti privi di qualunque alone di normalità. Che è una scelta che ci può stare, eh, ma narrativamente li rende davvero poco interessanti (ed evito qua di sottolineare le caratteristiche opposte del tipico cattivo nolittiano, per carità di patria)
Ma il problema, ripeto, non è tanto in questa singola storia che - benché TRADISCA il canone zagoriano (lo ripeterò sempre) - potrebbe anche starci se fosse una tantum... bensì l'abuso di questa tematica, che io ormai non reggo più e mi viene l'orticaria ogni volta che la vedo (al pari di quando vedo i mostroni), e di cui questa storia rappresenta l'apoteosi proprio!

Cercando comunque di non focalizzare troppo quanto sopra e dandone pertanto un giudizio più complessivo, direi che è una storia che si legge abbastanza volentieri, il mestiere c'è come sempre, Zagor è molto buono nella sua componente "azione/giustiziere", ma la delusione di essere lontanissimi dall'intensità della storia del 2022 rimane.
In sintesi: quando Burattini ci mette il cuore e punta ad esso, lo colpisce pienamente, ed è ancora un narratore sublime; quando punta alla pancia, adagiandosi su dinamiche più scontate (e anche esagerando con la tecnica dei flashback), ne esce fuori un filler con poca sostanza.

Disegni: Incredibile l’involuzione di Laurenti, caduto in una stilizzazione troppo spinta, talvolta tendente perfino al grottesco. Dove è finito quel disegnatore dal tratto ricco e sinuoso, specie nelle figure umane? Non so, queste sembrano tavole di un falsario che cerca di imitarlo, e male.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"