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LO SPIRITO DEL LUPO - ZAGOR PIÙ n° 9

 
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Autore Messaggio
Zagrosky
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Registrato: 21/06/12 14:34
Messaggi: 36821
Località: Avezzano

MessaggioInviato: Gio Mag 18, 2023 2:22 pm    Oggetto: LO SPIRITO DEL LUPO - ZAGOR PIÙ n° 9 Rispondi citando

ZAGOR PIÙ N° : 9

LO SPIRITO DEL LUPO

NUOVO APPUNTAMENTO CON I “RACCONTI DI DARKWOOD”,
CINQUE STORIE INEDITE E COMPLETE!








Soggetto: Burattini Moreno, Testi Francesco, Contu Gabriella, Mosca Emanuele

Sceneggiatura: Burattini Moreno, Testi Francesco, Contu Gabriella, Mosca Emanuele

Disegni: Voltolini Stefano, Candita Giuseppe, Devescovi Franco, Bertolini Max, Diso Roberto

Copertina: Piccinelli Alessandro


Tornano “I racconti di Darkwood”!
Scopriremo un’altra avventura del giovane
Pat Wilding quando non era ancora diventato
lo Spirito con la Scure, ci verrà narrata una spietata
vendetta tra trappers e assisteremo alla deportazione
di una tribù indiana. Infine, vedremo Zagor stringere
una strana alleanza con un lupo che sembra dotato
di intelligenza umana…

Lo spirito del lupo
Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Stefano Voltolini

Il grizzly
Soggetto e sceneggiatura: Francesco Testi
Disegni: Giuseppe Candita

Il monte della vendetta
Soggetto e sceneggiatura: Gabriella Contu
Disegni: Franco Devescovi

Il vecchio soldato
Soggetto e sceneggiatura: Emanuele Mosca
Disegni: Max Bertolini

Fuga nella notte
Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Roberto Diso
_________________
Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...
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Kramer76
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Registrato: 24/06/09 11:24
Messaggi: 17775

MessaggioInviato: Sab Mag 20, 2023 12:09 pm    Oggetto: Rispondi citando



lo spirito del lupo
zagor più numero 9, testi burattini, disegni voltolini
ambientazioni e tematiche molto classiche, animali, trappers, indiani, ordinaria amministrazione insomma
come al solito il voto 6 è all'albo nel suo complesso che alla storia di raccordo, comunque collegata alla quarta
mi è piaciuta la vena malinconia che pervade le storie, dall'altro lato devo fare il solo piccolo grande appunto
cico ormai fa battute solo sul cibo e pure stupide e banali, state uccidendo un personaggio che amavamo
i disegni dell'albo mi sono piaciuti solo a metà sinceramente, ma va fatto un discorso più generale su zagor
ultimamente mi pare si punti un pò troppo al disegno tradizionale e il livello infatti sta scendendo purtroppo
copertina invece bellissima

voto 6



il grizzly
zagor più numero 9, testi testi, disegni candita
è ora di spezzare una lancia a favore del povero testi, bistrattatissimo dalla cosiddetta falange zagoriana
in fondo ha sbagliato solo una storia all'esordio, che è diventata la cartina tornasole di ogni male zagoriano
invece "le ali nere", "la piantagione dell'orrore" e quest'ultima "il grizzly" sono le migliori dei rispettivi volumi
a metà tra predator, "chiamami con il tuo nome" e zagor le origini, un antipasto della nuova miniserie in uscita
un cattivo presagio di zagor racconta con fitzy costretto a mettere una pezza all'impulsività dell'allievo
un pò discutibile la quasi esecuzione a sangue freddo del cucciolo, compensata dai baci e abbracci successivi
buoni i disegni, bella la mezzatinta del flashback, personale l'interpretazione del volto di zagor

voto 7



il monte della vendetta
zagor più numero 9, testi gabriella contu, disegni devescovi
piccolo thriller ambientato in territorio indiano, con dettaglio sadico: il cuoio bagnato usato come cappio
dopo il discreto esordio con "memorie dal passato", contu si conferma più brava su zagor che su dylan dog
storia breve per fortuna, lunga sarebbe stata più banale e stravista, tra l'altro ha anche un finale ironico
disegni leggibili anche se distanti dalla mitica "diabolica invenzione" di cui auspico un sequel

voto 6



il vecchio soldato
zagor più numero 9, testi mosca, disegni bertolini
storia fantasmatica la cui cupezza sembra connessa alla vicenda del suo sventurato autore trentanovenne
devo dire che, senza piaggeria, mi è piaciuta, tranne quando il cattivo si mette a spiegare sul ciglio del burrone
i disegni del talentuoso bertolini sono senza dubbio i migliori dell'albo, piccolo omaggio a john wayne

voto 6+



fuga nella notte
zagor più numero 9, testi burattini, disegni diso
e vai con 'sto cavolo di (tentato) stupro, ormai non riesce più scrivere storie senza burattini
apprezzabile l'atmosfera misticheggiante con un cico che finalmente elabora un pensiero non bulimico
storiella penalizzata dai disegni, qua e là affiora qualcosa del vecchio diso (la prima vignetta)
ma è anche vero che stiamo parlando di un novantunenne

voto 5/6
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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Sab Mag 20, 2023 12:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

La storia migliore per me e' quella finale di Burattini, penalizzata dai disegni.Per quanto riguarda i disegni concordo sul fatto che ultimamente sono troppo tradizionali a parte rari casi.
_________________
Mirko
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ElEmperador
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Registrato: 21/12/03 01:26
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MessaggioInviato: Gio Giu 08, 2023 5:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

About the little stories album, I think that is the best.( at least for me).
The best for me is the last one. Good equilibrium of emotion and action.
So, no need of multiverse or monsters to have good stories…
_________________
E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw
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Kiki Manito
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Messaggi: 10378

MessaggioInviato: Gio Giu 08, 2023 5:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

S
P
O
I
L
E
R

Ritorna Papà Castoro e così i Seneca chiedono in coro: "Papa Castoro, raccontaci una storia! Anche due storie!"



Anzi no, facciamo quattro!

Il grizzly

Una nuova avventura del giovine Zagor, adolescente scavezzacollo che scopriamo avere avuto una sorta di "fratello maggiore". Quest'ultimo impersona il Di Caprio della situazione, cioè viene usato come zerbino da un orso. Oh, bè, con un buco narrativo di anni (quanti? Venti? Ponendo che Patrizio sia diventato Zagor quando era un ventenne) ci si può sbizzarrire ad inventare qualsiasi cosa.

Non male. Peccato solo che Testi e Candita non caratterizzino adeguatamente uno che ha assistito alla morte dell'amico fraterno. In fondo parliamo di un ragazzo che era ancora "normale".
Tra l'altro, Zagor è l'inviato da Manito per gli indiani, se gli va a raccontare che è stato giovane ed inseperto sulla Terra, non va ad autosabotare il proprio teatrino?

Morale: da uno scontro Arnold vs Predator al Bosco dei Cento Acri, è un attimo! Però la similitudine Patrizio-orsetto nelle parole di Fitzy ha il suo perché.


Il monte della vendetta

Mi raccomando Zagor, dì al primo sconosciuto che arriva all'isolotto come attraversare le sabbie mobili, in fondo hai solo un milione di nemici sparsi per il mondo! ^_^

Il cattivo è un mattoide a cui l'incontro troppo ravvicinato con un micetto ha fatto perdere qualche giovedì, ma alla fine lui e l'ex compare (chiaro da subito che fossero legati) si eliminano a vicenda.
Tutto sommato una mezza scampagnata con botta in testa omaggio per il Re di Darkwood, anche conosciuto come "Il Sorridente"...o era un altro...?

Qui si nota la diversa interpretazione del protagonista che ne danno i vari disegnatori: alcuni lo rendono così musone che al confronto Zoff e Nathan Never sono una coppia di comici, altri lo fanno sorridere una vignetta sì e una no. Personalmente preferisco la seconda versione anche se lo Zagor di Devescovi è un uomo imbolsito ed invecchiato. Lo "zio" che incontra il giovane Tex Willer ha un aspetto più giovanile.

Il vecchio soldato

Riassunto breve: Zagor dice: "Ghe pensi mi" ma poi si sconocchia in un fiume e ne esce come se avesse fatto un giro in una lavatrice a mezzo carico.

Bertolini regala un cattivo così ferino che avrebbe meritato un'avventura di 300 pagine e non soltanto quelle poche vignette in cui compare.
Per i disegni e il racconto drammatico del vecchio soldato (fantasma), la reputo la storia migliore del lotto.


Fuga nella notte

Il soggetto è buono mentre i disegni di Diso ahimé risentono del confronto con i precedenti di Bertolini. Però, oh, 91 anni! Semmai il problema è il solito modo di scrivere di Burattini che inceppa la lettura. Prendiamo pagina 181 in cui Zagor spiega l'agguato visto un attimo prima... E' più forte di lui, ma certi nuvoloni basta saltarli.

Nel complesso un buon Maxi smilzo!

La gag iniziale di Cico che si mangia da solo la ministra di tutti, nella sua semplicità è una delle più divertenti che Burattini abbia mai scritto secondo me.
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Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!

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MessaggioInviato: Ven Giu 09, 2023 9:17 am    Oggetto: Rispondi citando

Che tristezza.
Qualche anno fa, quando uscì il primo, sperimentale, Maxi di mini, se non sbaglio raggiungemmo le dieci pagine di topic per commentare l"iniziativa e le storie.
Oggi siamo ancora alla prima pagina, con 4 interventi di numero.
O siamo tutti morti, o queste brevi le stiamo sempre più respingendo.
Io l'albo non lo compro né lo leggo.
Non bastano 40 paginette disegnate o scritte dalla guest star di turno (oggi Diso, ieri Serra) per farmi incuriosire. Tutto marketing, Zagor è un'altra cosa.
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
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MessaggioInviato: Ven Giu 09, 2023 9:58 am    Oggetto: Rispondi citando

@ Doc...

Io le brevi non le acquisto più e, come me e te, credo altri a giudicare dalla scarsità dei commenti all'albo.
_________________
«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”
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MessaggioInviato: Ven Giu 09, 2023 3:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

esatto, anche io non compro più le brevi e non commento...
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MessaggioInviato: Dom Giu 25, 2023 1:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ancora una volta un albo che ti fa chiedere se ha ancora senso far uscire queste storielle corte e inutili.
Inizialmente c’era l’effetto novità, la sperimentazione, ecc. e per questo si era disposti a pagare il prezzo di costringere l'avventura zagoriana in spazi che la snaturano.... ma dopo tanti anni questa logica sta davvero mostrando la corda, con una qualità media che va precipitando di volta in volta.
Forse riducendo a una uscita annuale, o ogni due anni, si tornerebbe ad apprezzare di più il valore della novità, non lo so. Mentre così con due albi annuali di brevi (più miniserie, strisce, ecc.), si fa sempre più dura avere voglia di mettersi in poltrona a leggerle.


Sorprendentemente, la storia migliore è quella di Testi (Il grizzly), un autore in cui io vedo anche delle potenzialità (es. il Color) ma che si perde sistematicamente dietro a mostroni. Oddio, a dire il vero anche qua abbiamo un mostrone, però è usato come tale, cioè una minaccia davvero tosta e terrificante, non qualcosa da prendere a mazzate e via. Ma insomma, la sceneggiatura è gradevole e i dialoghi rispettosi delle psicologie, tra cui spicca la gemma di pag. 48 con la metafora di Fitzy tra il piccolo orso e il piccolo Pat. Bella anche la sorpresa finale, che nelle storie brevi ha sempre il suo perché.

Secondo posto per Il vecchio soldato, ma già siamo ai limiti della sufficienza. Gradevole lettura ma poco consistente, gravata anche da diverso spiegazionismo. Peccato perché gli elementi interessanti c’erano anche, ma così compressi non trovano sfogo adeguato. Chiaro, il tema delle violenze perpetrate dagli invasori su popolazioni inermi e il poco rispetto della vita di costoro, è stravisto su Zagor (per fortuna) ma si può sempre ricavarne ottime storie, a patto però di avere lo spazio per farlo. Questa è insomma una tipica storia che ti fa pensare: il formato scelto ha avvantaggiato il soggetto o ha invece fatto sprecare una potenziale buona idea?

Scarse le altre due.
Il monte della vendetta ha anch'esso un tema stravisto (ma su una testata di 60 anni non si pretende l'originalità) e quindi ci si può lavorare, ma ancora una volta lo spazio ammazza tutto, portando a trovate telefonatissime, tra cui in primis l'identità del cattivo. Non mancano passaggi di azione forzati se non totalmente deliranti, tipo vedere Zagor che ammazza un puma con le mani legate!!! Dai su, raga, se le scene le dovete scrivere così lasciate perdere proprio. Rileggersi please l'appassionante sequenza di Zagor che uccide la tigre col coltello (a mani libere, però) davanti a Kellog, il pathos creato, l'esaltazione dell'impresa incredibile compiuta... ma non scherziamo proprio! Certo, ci vogliono capacità, voglia, e anche lo spazio, che qua non abbiamo. E allora torniamo sempre là.
Inoltre anche a me ha colpito l'incipit ridicolo con il tizio che arriva bel bello alla capanna nella palude, e Zagor gli spiega subito come superare le sabbie mobili, vanificando così l'unico motivo difensivo che bilancia il disagio di essere andato ad abitare in una mefitica palude (per non parlare del fare carne di porco dell'antica atmosfera alla Phantom, ma quella vabbè è da mò che è andata).

Fuga nella notte ha di fondo l'idea carina dello spirito del lupo, ma nei fatti rotola in uno scontato pim pum pam, con telecronache mentali a nastro e anche qua fasi d'azione un tanto al chilo. Attraversare un fiume saltando su blocchi di ghiaccio instabile e scivoloso mette già a dura prova la sospensione, ma che Zagor possa avvicinarsi all'ostaggio, parlarle, tagliare la corda colpendo un roccione con la scure (quindi facendo parecchio rumore), e poi svignarsela in tranquillità, e tutto ciò davanti a dieci uomini che si trovano a pochi metri, è davvero fastidioso da leggere. Per non parlare di lanciarsi a rotta di collo con una slitta che non puoi governare, ripararsi in un anfratto mentre "il vento spazza le nostre impronte sulla neve" (ma ci vorrebbe una tormenta per fare una roba del genere in pochi minuti, di che parliamo), e via così. Il problema di fondo è - diciamocelo - che una storia di fuga nella neve è impossibile da scrivere in modo credibile in poco spazio, dato che le impronte diventano un limite insormontabile, e pertanto sei costretto a confondere il tutto con qualche supercazzola che puzza di artefatto lontano un miglio.
[Inoltre non manca la milamiliardesima intenzione di stupro, concordo con Kramer, e abbasta!]

Ora, io detesto fare le pulci a queste cose, e ripeto che anche Nolitta di scene d'azione tirate via ne ha scritte a tonnellate e anche nelle storie migliori, però appunto in cambio ti dava delle Signore Storie, e allora soprassiedi senza problemi.
Quando tu invece decidi di scrivere una storia di SOLA azione, cioè usando il materiale più scadente perché più facile, e però poi quella azione me la scrivi pure MALE... ebbeh, le pulci sono il minimo che ti può capitare, me dispias.


Disegni: primo posto ex aequo per Candita e Bertolini, per la grande precisione dei dettagli e per l’utilizzo di tecniche particolari, tra cui la mezzatinta. Discreto Devescovi, ma troppo canonico per lo spirito di testata, e solo religioso silenzio davanti a un monumento come Roberto Diso.
_________________
"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
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MessaggioInviato: Dom Giu 25, 2023 11:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Collana che va bene giusto per sperimentare il tratto di qualche potenziale nuovo disegnatore, ma lo spazio da 40 pagine non è da storia per Zagor.
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MessaggioInviato: Mar Giu 27, 2023 5:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

tutto un po' noiosetto, in linea con la media delle storie di Darkwood.
Due cose negative che mi hanno colpito particolarmente: prima di tutto, la figura dell'amico fraterno del giovane Zagor inserita con una certa leggerezza in una storia minore. Va bene che, giustamente, il filone si presta(va) a essere sviluppato e approfondito, ma dopo una miniserie apposita e pure un romanzo, un po' di canonizzazone non sarebbe male. Non andrebbe aggiunto, io credo, addirittura un "fratello maggiore" di Zagor così d'emblée.

Nella storia del monte della vendetta invece continua il trend di banalizzazione e "puffizzazione" della vita della frontiera che ogni tanto fa capolino. Mi riferisco a un trend (pigro) per cui gli autori scrivono e caratterizzano la vita della frontiera americana dell'ottocento come una versione low-tech e romanticizzata della società contemporanea, svuotata delle sue asperità, un po' come nell'universo narrativo dei puffi viene rappresentata un'idealizzata e infatile "vita nella foresta". Qui c'è un tizio di estrazione evidentemente altoborghese che "decide" di andare a fare il trapper, un po' come oggi un ragazzo "decide" di andare a fare l'università a Milano. La vita di frontiera era l'ultima ancora di salvezza per masse di diseredati europei, qui si vede uno che fa ciao ciao con la manina e quasi lo immaginiamo prendere il Frecciarossa per Pleasant Point. Poi il fratello lo raggiunge per passare l'estate a dormire sotto le stelle e andare a pesca, immagino che questi facesse il trapper al villaggio Alpitour. Ma dai.
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"Su questo non c'è dubbio: siete davvero un brav'uomo, Archer!" (Zagor n. 104)
Se lo dice Zagor...!
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Wolfenstein1976
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MessaggioInviato: Mar Giu 27, 2023 6:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per quanto mi riguarda, e non sono un fan delle storie brevi, si tratta di uno dei migliori " Racconti di Darkwood". Anche la storia di cornice ha un senso perche' si collega con l' ultimo episodio. Le storie mi sono piaciute tutte a parte quella della Contu, e i disegni sono buoni, sopratutto quelli di Candita e Bertolini. Un buon Zagor Piu'.
_________________
Mirko
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