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Dylan Dog - Parte IV
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Autore Messaggio
Puro Veleno
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Dom Giu 20, 2021 12:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Svelato l'arcano (mio) dello strano connubio Dylan Dog-Vasco Rossi oggi sulle pagine della Repubblica.

C'è una intervista-chiacchierata del giornalista Luca Valtorta a Blasco nella quale si rivela cosa bolle in pentola.

Allora, i prossimi tre albi della serie regolare si intitoleranno Sally, Albachiara e Jenny. Dai titoli di tre canzoni di Vasco Rossi. Saranno scritti da tre sceneggiatrici (Barbato, Contu e Baraldi), probabilmente ritenute più indicate per calarsi nella psicologia femminile che dovrebbe essere la protagonista delle storie indicate.

Ovviamente si tratta di leggere prima di esprimere giudizi.

Diciamo che lo spunto potrebbe apparire un cercare nuove idee per una serie che ha probabilmente bruciato ormai tanto combustibile.

Vedremo.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto:
io di calcio non capisco granché.


Ultima modifica di Puro Veleno il Dom Giu 20, 2021 7:57 pm, modificato 1 volta in totale
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Dom Giu 20, 2021 7:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Così a naso, e basandomi sui precedenti, mi sa di grandi raschiate di barile per creare attenzione mediatica su un personaggio ormai alla deriva.
Del resto sono anni che Recchioni cerca di incrementare le vendite basandosi solo sull'hype e non sulla qualità, quindi mi si consentano parecchi dubbi.
Però vabbè, giudicheremo davvero solo alla fine.
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2021 5:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

************* Spoiler sul n. 418 - Sally ****************

Tutto sommato non è malaccio. Peccato però che la Sally di Vasco c'entri solo di striscio: viene usata solo come spunto in quanto donna disillusa dalla vita, apatica, incapace ormai di sentire emozioni. Su questo pezzettino, costruisce un personaggio e una vicenda horror che però nulla più ha a che fare con la canzone e relative vicende.
D'altro canto è anche vero che se avesse seguito la canzone, sarebbe stato un po' inutile e gli avrebbero rinfacciato di avere copiato senza metterci del suo.
La terza strada sarebbe seguire davvero la canzone ma rielaborarla tramite stilemi precipui del medium, ma questo è roba solo da grandissimi artisti.
La Barbato si accontenta quindi della seconda strada, e fa bene. Per cui, OK, come horror in sé è leggibile, come omaggio praticamente inutile, se non con qualche frase qua e là che richiama qualche verso, ma diventano più simili a inside jokes che non a una trama vera.
C'è comunque qualche buon momento, la filosofia di fondo delle emozioni che si vedono (poco sviluppata) e il finale è ben giocato nell'ultima tavola. Ottimi i disegni di Roi.
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2021 5:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

*********** Spoiler sul n. 419 - Albachiara ***************

Se la storia della Barbato era modesta ma leggibile, questa è un sprofondo proprio.
Non è nemmeno perché è brutta (che sì, è brutta), ma proprio non sa di niente. La trama è ordinaria e abusata, con questa ragazza tormentata da voci e visioni che appartengono poi ad un essere mostruoso che però non si capisce come faccia ad avere tutti questi poteri di parlare nella sua testa, trasformarsi in serpenti e visioni, avere una corporeità di mostro tentacolare ecc. Ma peggio ancora è quando scopriamo che il mostro era un "figo" del quale appena si accenna nella storia in una vignetta, e di cui non si sa nulla. Perché la tormentava? Se gli piaceva, perché non provarci normalmente e basta? E come ha fatto a trasformarsi in mostro? Eccetera.
Cioè, proprio una roba tirata via, scritta così tanto per fare, senza preoccuparsi di darle un minimo di logica sia pure fantastica, ma che sia qualcosa.
Anche i dialogi sono rarefatti, poco coinvolgenti. Non ci sono guizzi, idee, umorismo... Una storia davvero inutile, forse a memoria tra le più inutili che ricordi. Occasione sprecatissima, se si voleva fare affezionare qualche fan di Vasco.
Inoltre anche in questo caso l'aderenza con l'Albachiara della canzone è davvero minima, anche se capisco che delle tre è quella che è stata caratterizzata di meno già in origine e/o che di meno si presta a un racconto horror.
Aggiungo che per qualunque dylandoghiano è impossibile non avvertire in sottofondo un rimando a - e dunque formulare un inevitabile confronto con - Memorie dall'invisibile. Confronto che Alba perde 1000 a zero, e anzi mentre riscorrevo mentalmente quel capolavoro, mi saliva la tristezza a pensare a cosa è diventata questa testata, a quanto è decaduta in abissi di banalità.
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Kramer76
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MessaggioInviato: Dom Ago 08, 2021 7:53 pm    Oggetto: Rispondi citando



sally
numero 418, luglio 2021, testi barbato, disegni roi, copertine de tommaso/cavenago
per la prima volta nella mia vita mi sono immedesimato nell'imbarazzo di tiziano sclavi, che con un pizzino dei suoi confessa di non essere fan di rossi
io il fenomeno rossi non l'ho mai capito, non mi piace "sally", una lagna, preferisco "fegati spappolati" forse anche più attinente al fumetto dylan dog
e sempre meno capisco questo dylan dog recchioniano/roiano... no, per carità, ottimo roi, l'illustrazione iniziale, lo spillone, il ponte, la tomba.... però....
che significhi questa storia? "l'eterna illusione"? "eterne stagioni"? sullo stesso genere preferisco la baraldi "la sopravvissuta", è più alla mia portata..
cioè, non riesco a capire... è un fumetto sempre più di nicchia, del tipo che vi capite solo tra di voi, oppure è un fumetto ormai totalmente millennial..?
cioè, riesco a cogliere qualcosa, una partenza classica, un bel finale amaro, qualche scambio con groucho... ma poi perdo il filo, entro in crisi, apatia pura
magari è proprio questo il senso... il lettore si deve immedesimare anche nell'apatia di sally... o nell'entusiasmo mastrotiano di bonelli, recchioni e masiero
boh, non mi ha convinto nemmeno la spiegazione finale dell'autrice, non la riconosco più...capisco che dopo 20 anni le persone cambiano... però.....
il fascio-pentothal, i non-morti, masha e il pelatone (ma chi sono?), i sentimenti in 3d (come i "giochi innocenti"?), il fantasma:ma che è 'sta roba?
tra le peggiori storie di un'autrice che ho amato molto, direi alla follia... meglio l'incontro tra zagor e jovanotti.....
copertina cavenago molto bella....

voto 5
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AAHHYAAAAK
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Dom Ago 08, 2021 8:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

La Barbato ormai si è recchionizzata...
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
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Kramer76
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MessaggioInviato: Dom Ago 08, 2021 10:27 pm    Oggetto: Rispondi citando



qwertyngton
numero 418-bis, luglio 2021, testi vanzella, disegni genovese, copertina cavenago
ah!ah!ah! finalmente, cazzo! ci voleva tanto a pubblicare un dylan dog come si deve? davvero beffarda la sua collocazione sul numero bis
il messaggio che si vuol far passare, probabilmente, è che ormai queste storie le possiamo leggere solo su albi collaterali e pazienza!
tra questo albo bis e l'attuale serie regolare c'è un abisso... ma, in verità, anche tra questo albo bis e quello pubblicato per zagor, orribile...
è l'old boy che abbiamo sempre amato, una versione balneare di "la casa degli uomini perduti", vedi il comune deformato, il bel finale beffardo
altre cose che ho gradito molto sono: le rotonde sulle note di "roundabout", le immancabili pecore del galles sulle note di "sheep" dei pink floyd
altro che il tuo rock alternativo del cavolo, rrobe... ma la baraonda golconda si mantiene sempre su un buon livello, cosa niente affatto scontata
vedi anche le cartoline, il francobollo, il coniglio, la carta di identità vomitata da dylan, la proposta di matrimonio stavolta senza anello...
la storia fa anche ridere (la telefonata tra i due dylan) e riflettere (la spiegazione sulla scomparsa), insomma un albo che riconcilia con dylan
avevo temuto che il sindaco avesse qualcosa a che fare con john ghost o la regina, ma così non è... ci siamo scansati pure questa...
i disegni di genovese sono particolari, sono da metabolizzare, però io lo ritengo un lavoro positivo, in simbiosi con vanzella
buona anche la copertina

voto 8
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jupiter973
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MessaggioInviato: Lun Ago 09, 2021 5:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:
nell'entusiasmo mastrotiano


Laughing
_________________
bordenchase ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori

Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa!


Zeb Dowler ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio cheers

E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... Laughing

cama69 ha scritto:
L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia
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Kramer76
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MessaggioInviato: Lun Ago 09, 2021 4:47 pm    Oggetto: Rispondi citando



albachiara
numero 419, agosto 2021, testi contu, disegni gerasi, copertina cavenago
dopo il ciclo 666 e il ritorno di chiaverotti arriva questa altra bella mazzata del trittico rossiano, è il colpo di grazia che aspettavo
peccato, perché storie come "i padroni del nulla" o "una pessima annata" sembravano un segnale di ripresa, anche quella di vanzella...
ma anche i primi anni della gestione recchioni, dove si prese critiche secondo me esagerate, c'era più equilibrio tra vecchio e nuovo
sciagurata l'idea di "attualizzare" dylan dog, con risultati imbarazzanti, vergognosi: "memoria dall'invisibile" per ragazzini/e/ə scemi/e/ə
una storia decente della contu ancora non l'ho letta...meglio che si dedichi a zagor, dove ha fatto vedere qualcosa di buono in 40 pagine
gerasi ha uno stile equivocabile, però apprezzo la sua capacità di raccontare, sul modello delle 30 tavole mute di "anna per sempre"
coerentemente orribile la copertina di de tommaso, splendida quella di cavenago un pesce fuor d'acqua in questo sfacelo
ah, post scriptum: dò voto 4 solo perché è il mio voto minimo, ma sarebbe da zero tagliato...

voto 4
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Kerzhakov91
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MessaggioInviato: Gio Ago 12, 2021 10:46 am    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:

altro che il tuo rock alternativo del cavolo, rrobe


Quale rock alternativo? A me sembra più che altro un fan dell'hard & heavy più tamarro degli anni 80, ricordo che nelle introduzioni delle ristampe delle migliori storie di Sclavi parlava dei Bon Jovi in un numero sì e nell'altro pure Laughing
_________________


"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta
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Magico Vento
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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2021 1:19 pm    Oggetto: Rispondi citando


L'ALBA DEI MORTI VIVENTI (n.1)
Come tutti i numeri uno della Bonelli, anche quello di Dylan Dog è difficile da valutare oggettivamente. Non concordo con i molti che lo considerano uno dei migliori numeri uno della casa editrice, dato che, a mio giudizio, ne esistono di migliori (Martin Mystère, Magico Vento, Dampyr), però è senza dubbio un'ottima storia che Sclavi valorizza ulteriormente con una splendida sceneggiatura dalle inquadrature innovative e dal taglio cinematografico.
Dylan è un bel personaggio, piuttosto simpatico, non è un eroe e anche per questo appare più "reale"; apprezzo anche che sia vegetariano, che in quegli anni non era una scelta tanto diffusa. Groucho, invece, è, per quanto mi riguarda, una delle migliori spalle Bonelli, se non la migliore in assoluto; divertentissime anche in questo numero le sue battute. 
Nel primo numero compare già il personaggio che diventerà la nemesi del protagonista, ossia Xabaras, che io trovo un antagonista caratterizzato così efficacemente da risultare profondamente inquietante. Sono curioso di sapere come si svolgeranno i successivi "incontri" tra Dylan e Xabaras e soprattutto se si approfondirà la storia e il passato di quest'ultimo, che afferma di essere immortale.  
La trama, come ho detto, è molto bella. Molto riuscita l'atmosfera cupa e quasi opprimente intorno alla vicenda degli zombi. Bello il colpo di scena finale sull'astuccio del clarinetto. Splendido invece l'epilogo, in cui Sclavi ci fa per un attimo credere che Sybil sia diventata uno zombi.
Molto belli anche i disegni di Stano, che, però, secondo me, il suo apice da disegnatore lo raggiungerà nei recenti "Mohawk River" e "Kentucky River" (disegnati sui testi di Boselli). Comunque già allora i suoi disegni erano validissimi.
La fantastica copertina di Villa è ormai diventata leggendaria.

Storia: 9-
Disegni: 9


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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2021 1:19 pm    Oggetto: Rispondi citando


JACK LO SQUARTATORE (n.2)
Numero di gran lunga sottovalutato, a me è piaciuto anche un po' di più del precedente. La storia si fa intrigantissima fin dal prologo, in cui una medium evoca Jack lo squartatore e, poco dopo, viene uccisa a coltellate. Appassionante lo sviluppo della vicenda, che ci porta sempre di più a credere che Jack sia tornato. Proprio per questo, è davvero splendido il colpo di scena finale in cui si scopre il vero assassino. La storia sarebbe però stata un semplice giallo, se non fosse per l'eccellente tocco soprannaturale che rende il finale davvero memorabile: la statua di cera di Jack lo squartatore prende vita! Splendida la frase conclusiva ("Il mio nome...è...Jack! Io ero... sono...e sarò...sempre!"), che dà al finale un altro bel tocco horror. Ottime, come al solito, le comiche battute di Groucho.
I disegni di Trigo a me non dispiacciono per niente.
Ottima, come al solito, la copertina del grande Villa.

Storia: 9-
Disegni: 8


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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2021 1:20 pm    Oggetto: Rispondi citando


LE NOTTI DELLA LUNA PIENA (n.3)
Numero sopravvalutato: non è male, però non è neanche nulla di eccezionale. Questa doveva essere la prima storia di Dylan Dog: fortuna che non lo è stata! Infatti è un albo inferiore ai primi due numeri.
L'atmosfera carica di tensione, con la Foresta Nera, i lupi e la luna piena, è pienamente riuscita, fin dalla prima memorabile vignetta. La spiegazione alla trasformazione dei lupi in umani giunge piuttosto inaspettata (spiegare il fatto con la magia, in fin dei conti, poteva sembrare una giustificazione troppo ovvia, ma, proprio per questo, la spiegazione sorprende, anche per come è ben "contestualizzata" nella realtà). Un po' fiacco, invece, il colpo di scena su Edda, che si rivela essere anche lei una strega. Ho apprezzato però il ruolo da tragico protagonista per Otto nel finale. Molto bello anche l'epilogo, che lascia in parte aperta la conclusione. Grandissimo Groucho, che mi ha fatto ridere tantissimo, specialmente con la barzelletta del "tedesco che impara milletrecentoventiquattro parole in inglese", che è la mia battuta in assoluto preferita dell'assistente di Dylan!
I disegni di Montanari e Grassani non mi hanno fatto impazzire. Il loro tratto è così classico che a volte appare infantile: anche le scene che vogliono essere horror piuttosto sembrano grottesche (ad esempio la morte di Helga o Edda strega).
Bellissima la copertina di Villa, un po' meno bella delle precedenti ma comunque ottima.

Storia: 7,5
Disegni: 6


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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2021 1:21 pm    Oggetto: Rispondi citando


IL FANTASMA DI ANNA NEVER (n.4)
Storia molto bella, un po' controversa e forse addirittura un po' sottovalutata. Ben riuscito il gioco tra realtà e cinema architettato da Sclavi, che gli permette di creare dei grandi colpi di scena per poi far capire che fosse solamente la scena sul set e non la realtà (ad esempio la morte di Guy). Simpatico l'impacciato personaggio di Anna Never anche se forse non è interessantissimo (poteva essere caratterizzata meglio). Magistrale l'utilizzo di Groucho, semplicemente esilarante. Inquietante la scena in cui il topo si trasforma in un pipistrello. La spiegazione finale sul motivo del delirio di Guy è splendida e alquanto originale. L'unico piccolo difetto del racconto sta nel finale: non ho ben capito se c'è un motivo per cui nelle ultime due tavole Guy diventa un fantasma, o se è solo per dare un tocco di soprannaturale alla storia. Mi piace però pensare che la spiegazione sia che Guy, anche dopo la morte, non riesca a distinguere tra realtà e fantasia.
I disegni di Roi erano già molto buoni, ma ancora lontani dalle meraviglie che disegnerà in seguito.
Copertina bellissima di Villa, tanto per cambiare.

Storia: 8,5
Disegni: 8,5


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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2021 1:21 pm    Oggetto: Rispondi citando


GLI UCCISORI (n.5)
Storia leggermente sopravvalutata, a mio modesto avviso. La trama infatti è un po' troppo semplice, ma comunque si fa ricordare per l'ottimo finale. Da non amante dello splatter, le scene con gli uccisori non mi hanno detto molto (anche se l'idea che d'un tratto tanta gente inizi, apparentemente senza motivo, ad uccidere altre persone non è affatto male, ma, anzi, è molto intrigante); inoltre, il fatto che vengano narrati così tanti omicidi degli uccisori mi ha dato la sensazione che servissero un po' ad allungare il brodo per arrivare alle 94 tavole. Bello il colpo di scena finale che svela la causa della follia omicida degli uccisori. L'albo, come ho detto, si fa ricordare soprattutto per l'insolito finale "politicamente scorretto", che a me è piaciuto parecchio e che ho trovato molto inaspettato; la conclusione mi ha anche un po' ricordato i controversi finali di due storie di Ken Parker: "Mine town" e "Le colline sacre". Splendide, infine, le battute di Groucho.
Buoni i disegni di Dell'Uomo, dal tratto tutto sommato preciso e luminoso. Fantastica la copertina di Villa, purtroppo rovinata dalla colorazione inspiegabilmente gialla degli uccisori.

Storia: 7,5
Disegni: 8


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