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[Kramer76]

risvegli
almanacco numero 4, aprile 1994, testi sclavi, disegni cossu, copertina stano
si prosegue sulla scia di "il diavolo nella bottiglia", classica commedia degli equivoci in cui tutto funziona a meraviglia, un gioiellino
in un periodo in cui iniziava a vestire i panni del prete laico, sclavi qui invece è diabolico nel capovolgere personaggi e situazioni
il bistrattato cossu se la cava bene, difetti atavici ma encomiabile in particolare la precisione nel disegno della casa
peccato la pessima copertina....

voto 8+

[Kramer76]

c'era una volta...
almanacco numero 4, aprile 1994, testi medda, disegni piccatto
non male questa ministoria, sia come testi che come disegni, piccatto è ancora quello dei tempi migliori e asseconda medda
nella realizzazione di alcuni dettagli tipicamente meddiani: il guardone pornomane, le riviste svolazzanti, le didascalie ironiche
grafica moderna dell'almanacco, io preferivo quella antica... comunque da ricordare la concomitanza con l'uscita di dellamorte dellamore
e soprattutto un altro indispensabile dossier firmato da BOSELLI, stavolta sui licantropi, con illustrazioni di cappuccetto rosso di dorè
buoni anche gli articoli di andrea pinketts sul grand guignol e di savina bonomi sulle streghe

voto 6

[Kramer76]

qualcuno nell'ombra
almanacco 2001, marzo 2001, testi barbato, disegni freghieri, copertina stano
la versione seria di "nessuno è innocente" n°380, con l'ispettore walker al posto di gorman o di carpenter e una venezuelana al posto di rania, entrambi subito eliminati
nel nome di un vecchio adagio oggi forse dimenticato, ovvero "raccontare storie" per il piacere proprio e altrui, fumo e arrosto quantomeno nella stessa quantità
la soluzione dell'enigma forse è un pò troppo facile, però si sente che siamo in piena golden age barbatiana, dylan, bloch e groucho sono nella miglior forma
anche freghieri non sfigura, specie nelle scene oniriche, curiosa anche la posizione del cadavere dell'ispettore spaparanzato sul cofano come su un altare sacrificale
ottimo il dossier su hodgson padre nobile di una delle migliori storie di zagor "il terrore del mare", conosciuta e pubblicata ormai in tutto il mondo
copertina stupenda

voto 8+

[Kramer76]

la strada per babenco
almanacco 2005, marzo 2005, testi accatino, disegni mari, copertina stano
accatino dà subito l'idea di uno che la sa più lunga degli altri, la trama è risicata e risaputa, ma la sceneggiatura è encomiabile
ottimi i dialoghi del duo insonne, alternati a tante vignette mute che dicono tutto, immersi nella china parossistica di un magistrale mari
cose divertenti sparse: i navajos, la logorrea del nuovo direttore di harlech, dylan scambiato per hugh grant, la tazza di eraserhead
ci si chiede come è possibile che certe storie non siano state pubblicate sulla serie regolare, stesso dicasi per "il lago nero" mah
gli articoli sempre ben fatti anche se ormai eravamo entrati in un'epoca in cui l'almanacco non aveva più l'appeal, con internet e tutto il resto
copertina simpatica

voto 8+

[Kramer76]

la vita rubata
maxi numero 3, giugno 2000, testi accatino, disegni montanari grassani, copertina stano
storia che avrebbe ben figurato anche se, com'era giusto che fosse, l'avessero pubblicata sulla serie regolare, in mezzo agli altri eredi sclaviani, barbato, medda
qui a differenza di "la strada per babenco", non abbiamo solo una sceneggiatura eccellente, ma un soggetto altrettanto accattivante, barbatiano
l'accattone è uno dei personaggi più piacevolmente odiosi mai apparsi sulle pagine di dylan dog, soprattutto quando inizia a fregare le ragazze a dylan
un calcio al politicamente corretto e uno, a posteriori, al barbone del ciclo 666... anche la sottotrama nazionalista è vagamente recchioniana...
un calcio anche allo spiegazionismo ormai imperante, marchio di fabbrica di accattino è non spiegare nulla e cavarsela con qualche citazione dotta
i montanari e grassani ormai lontani dalla golden age... però... sarà la storia, sarà l'effetto nostalgia, a me qui non dispiacciono
notare la cura in certi piccoli dettagli: i tarocchi, le tazzine, il vox records di paganini, le città invisibili di italo calvino
realizzata in maniera magistrale la scena madre in cui un lacero dylan rientra a craven road, si nasconde dietro la poltrona e....
CLASSICO

voto 9

[AAHHYAAAAK]

Il numero 410


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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[jupiter973]

[Kramer76]

il sogno del minotauro
color fest numero 13, agosto 2014, testi e disegni ambrosini, colori ambrosini bendazzoli, copertina ceccotti
color fest che si fregia di una copertina straordinaria (di ceccotti), una delle più belle che abbia mai visto, e di due belle ministorie (su 4)
la prima ci riporta dentro l'universo ambrosini: anche se i disegni non sono più quelli di una volta, il "messaggio" arriva comunque forte e chiaro
vari i "richiami della foresta": il treno, la mitologia come in "del tempo e di altre illusioni", un dylan ipotetico come ogni color che si rispetti

voto 8

[Kramer76]

attenti al goblin!
color fest numero 13, testi chiaverotti, disegni armitano furnò, colori andolfo
dopo aver recuperato mana cerace nel terzo color, qui chiaverotti ripesca anche la scimmietta assassina, "a grande richiesta"(?)
la storia è orribile, l'incontro tra goblin e la rivolta delle macchine, basta con botolo... però i disegni sono nella media dei color, cioè buoni...
armitano e furnò meglio a colori che in b/n, ma meglio ancora è armitano da solo in b/n ("chi muore si rivede", ciclo meteora)
il lunapark è un luogo tipicamente chiaverottiano

voto 5

[Kramer76]

gargoyle
color fest numero 13, testi barbato, disegni burchielli, colori bertelè
ministoria della barbato parole, parole, parole e ambientazione, battuta metafumettistica:"è il momento dello spiegone"
da ricordare anche groucho che finalmente riesce a rimorchiare e mostra un fisicaccio inedito, forse fuori luogo
dei disegni di burchielli mi sono piaciute ovviamente le vignette con le sculture

voto 6

[Kramer76]

prigioniero
color fest numero 13, testi accatino, disegni sicomoro robustelli, colori tanzillo
e niente, the winner is accatino, ministoria che ho apprezzato moltissimo anche per i testi, non solo per i disegni memorabili
i disegni di sicomoro e robustelli e i colori di tanzillo sono tra i più belli mai visti su un color, sembrano fotografie, atmosfera stupenda
la storia segue la fortunata scia lasciata dai ghor, dalle bambine, eccetera, con un finale cattivo, diabolico...
altri dettagli curiosi: il film, dylan odia i rem, la musichetta reggae dopo "attenda in linea, prego", groucho a metà tra nichetti e recchioni...
una delle migliori ministorie di dylan dog di sempre, nel complesso un color buono, peccato non siano tutte di questo livello...
CLASSICO

voto 9

[Kramer76]

sir bone - abiti su misura
color fest numero 16, febbraio 2016, testi, disegni e colori di ausonia, copertina lauria
recchioni presenta questo color fest come una svolta, si cambia, 3 storie, carta, stile, impostazione, autori agli antipodi dal fumetto bonelliano
in pratica si torna allo spirito originario dei color, quello per cui erano stati creati, ma forse anche allo spirito atavico, inconscio, del personaggio.....
la storia di ausonia è un incubo di dylan, nulla di più, nulla di meno, paragonabile a certe cose di ambrosini, non capire non è importante
"è l'unica cosa che conta", deve affascinare, disorientare, addirittura disgustare, ausonia per quanto mi riguarda c'è riuscito...
mi è piaciuto in particolare l'interno di craven road, liberamente interpretato da ausonia (pure un letto d'antiquariato)
unico piccolo appunto: quel ciuffo emo, anche se ha un suo perchè, non mi piace...

voto 7+

[Kramer76]

grick grick
color fest numero 16, testi, disegni e colori di marco galli
sceneggiatura e disegni eccitanti, disagio, schifezze e sesso sporco come non se ne vedevano da tempo
se la prima storia mi ha ricordato ambrosini, qui invece mi è parso di leggere un episodio di "gli orrori di altroquando"
il digrignare dei denti mi ha ricordato "i sonnambuli" di cavaletto, altra storia nostalgica che rimanda al dylan che fu

voto 8+

[Kramer76]

claustrophobia
color fest numero 16, testi, disegni e colori di aka b
è vero che il metatesto ormai è abusato su dylan dog, però in questo caso non si può dire che è "già visto", in quanto i disegni sono innovativi
con una tecnica addirittura enigmatica nella scena onirica... è una poesiola metafumettistica che assume un significato diverso
alla luce della triste sorte del suo autore, gabriele di benedetto alias aka b, morto un anno fa alla troppo giovane età di 43 anni...
comunque un color riuscito, mi piace anche la copertina e il titolo "tre passi nel delirio", credo un omaggio al film ad episodi con fellini
consigliato a chi cerca qualcosa di mai visto su un fumetto bonelliano, sconsigliato a chi detesta qualsiasi deviazione

voto 7

[Kramer76]

l'uccisore di mostri
almanacco 1995, aprile 1995, testi chiaverotti, disegni siniscalchi, copertina stano
di chiaverotti si citano sempre le stesse storie, il buio, il buio 2, il buio 3... poi vai a rileggere albi come questo e scopri gioiellini nascosti... no, forse "gioiellino" no...
però come nel caso di "la maschera del demonio" o della sorella gemella "il gioco del dolore", qui abbiamo un chiaverotti moderato eppure ultrachiaverottiano...
qui funziona soprattutto la componente malinconica, il personaggio di marianne è simpatico e il finale è uno dei migliori di chiaverotti, un voto in più solo per quello...
la sceneggiatura è buona, con un groucho grande bastardo e il tocco di classe della donna cannone di de gregori, una volta tanto non è de andrè.....
disegni di siniscalchi non male, simpatico posizionamento dei nomi degli autori nella prima tavola, imperdibile ovviamente il dossier sugli zombi, copertina nulla di ché
mia top10 chiaverottiana: i delitti della mantide n°71, l'ultima mutazione (gigante 5), presenze n°93, i demoni n°103, labirinti di paura (speciale 8.), la maschera del demonio (almanacco 1992), il gioco del dolore (maxi 29), il mosaico dell'orrore n°92, falce di luna (gigante 3), l'uccisore di mostri

voto 8