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[Kramer76]

la bomba!
purtroppo maxi, speciali, color e almanacchi li ho interrotti molti anni or sono, praticamente mi manca mezza produzione dylaniana...
d'ora in poi commenterò solo quei pochi numeri che ho già letto e quelli che mi sono fatto consigliare, tipo questo speciale numero 27 uscito nel 2013
è stato apprezzato quasi all'unanimità dai lettori, con tutti i suoi richiami a ti ho visto morire, caccia alle streghe, i vampiri, zed, finchè morte non ci separi
sinceramente mi sono piaciuti solo i disegni di brindisi, ottimi come sempre, e il finale perchè arriva come una liberazione, come la morte del wendigo zagoriano...
la storia di gualdoni mi ha annoiato da morire, troppo manieristica, e il primo ministro xenofobo mi ha stancato, quasi a livelli di john ghost, per fortuna muore anche lui
alla fine la storia oggettivamente non è da insufficienza, ci sono immagini suggestive (l'olocausto, pagina 103, chinatown), ma sono deluso, mi aspettavo un capolavoro
poi ho contato 14 pagine di riassunti burattiniani, che su 160 non sono molte, ma non li sopporto a prescindere
copertina simpatica

voto 5/6

[Kramer76]

il gioco del dolore
questa non potevo lasciarmela sfuggire, finalmente viene pubblicata la cosiddetta "ergastolana" di chiaverotti, rimasta nel cassetto perchè troppo spinta
non so se sono più bonellianamente scorrette le scene di stupro mai così esplicite oppure il finale che con il metoo attuale potrebbe essere considerato "misogino"
è una delle migliori storie di chiaverotti come l'altra chiaverottata disegnata da pennacchioli, il mitico secondo almanacco della paura "la maschera del demonio"
entrambe le storie sono dylaniane fin dentro il midollo, c'è il tocco magico dei tempi migliori: il treno che copre i gemiti, sangue su tela, la cripta galeotta
sembra un thriller all'italiana, vedi anche la scena in cui viene accoltellato il cognato della protagonista, del resto è lo stesso tema trattato da argento in "profondo nero"
altri dettagli gustosi: le ombre degli impiccati, il sorriso diaboliko dell'entità, il bluff di dylan, dylan in biblioteca, mentre groucho è quasi assente stranamente
per adesso molto soddisfatto di questo recupero del maxi n°29, uscito nel 2017... però devo ancora leggere le altre due storie, che non mi ispirano molto...

voto 8+

[Kramer76]

in fuga
mi sono fatto consigliare questo maxi old boy numero 26, uscito nel 2016, e non me ne sono pentito... la storia di de nardo è discreta con qualche momento buono
da segnalare l'inizio sulla strada di campagna, la donna smembrata nel talamo, il "mostro" mi ha ricordato un pò demian (il ritorno del mostro), un pò l'elias burattiniano
la storia via via si fa sempre più banale: dylan che convince il "mostro" troppo facilmente, il solito cerchio magico, troppe chiacchiere...
però la sceneggiatura è "viva" grazie anche al personaggio della diavolessa, a dylan che parla tra sè e sè in terza persona, il siparietto con la racchia
i disegni di torti mi sono piaciuti, anche se dylan forse è un pò troppo musone...

voto 7

[Kramer76]

il lago nero
meno male che ho recuperato questo maxi n°26, mi sarei perso la più bella storia degli ultimi 15/17 anni, se la gioca con nebbia, la seconda occasione?
io non ho una vasta competenza fumettistica, però sfido i più esperti a trovare un finale del genere in qualche altro fumetto italiano o straniero, esiste?
mi sbilancio, secondo me è il finale più agghiacciante mai visto su un fumetto italiano, mi è venuta la pelle d'oca, non pensavo fosse ancora possibile con un fumetto
queste due, la porretto e la mericone, sono due matte, ma da dove spuntano? sono due autrici fenomenali, vorrei recuperare tutto quello che hanno scritto...
memorabili anche il supplizio subito da dylan e la sequenza onirica, il suono, l'invasività dell'acqua, vorrei citare la sclaviana "abyss", ma il lago nero vive di vita propria
piccioni e di vincenzo altri due fenomeni a cui bisognerebbe far disegnare una storia lunga di zagor, unico appunto: la bambina talvolta sembra troppo grande per gli anni che ha
fantastica anche la copertina di cavenago... ora un dubbio mi assale, e se ci fossero altre storie di questo calibro nel marasma inesplorato dei maxi?
io ero rimasto fermo ai tempi in cui nei maxi finivano le storie peggiori, gli scarti...
CAPOLAVORO

voto 10

[Kramer76]

per amore del diavolo
questa è l'altra "ergastolana" chiaverottiana, cioè una di quelle storie di chiaverotti che non furono pubblicate perchè ritenute troppo spinte
sinceramente non ho capito qual era il problema, non so quali modifiche sono state fatte, ma mi sa che hanno provato a salvare il salvabile
è una storia brutta, sgangherata, incomprensibile quasi quanto la memorabile "il bosco degli assassini" della stessa premiata ditta chiaverotti-coppola
la wanna marchi fuori tempo massimo è uno dei cattivi più ridicoli di sempre, ma anche dylan non scherza: fa internare una ragazza come fosse niente!
ho apprezzato solo qualche lampo, pagina 252, la morte del cliente, gli scorci londinesi, i volti, il sesso, forse c'era spazio anche per un pò di lesbo...
valore solamente archeologico per completisti chiaverottiani, non c'è paragone con l'altra storia censurata, "il gioco del dolore", ben altro spessore
VABBUò, il maxi numero 26 rimane comunque epocale per la presenza del capolavoro IL LAGO NERO

voto 4

[Kramer76]

baba yaga
ho recuperato questo color n°17 a storia unica, del 2016, perchè stimo molto i due autori, sinceramente nulla di che, una storiella caleidoscopica, cartoonesca
è vero che ci sono i gangster che massacrano una famigliola, però siamo in piena fase 2 barbatiana, ormai si è data quasi esclusivamente alle storie grottesche ed eccessive
alcune scene simpatiche, l'uomo che non riesce a morire, la strega sul pestello invece che sulla scopa, soprattutto l'amplesso letale, ma altri passaggi sembrano tirati via
anche per via di un saudelli adattissimo al tipo di storia, tuttavia calante, se si presenta così su zagor verrà inseguito da torme inferocite con i forconi, come è successo a piccatto
sugli stessi argomenti (folklore russo, stile grottesco, disegni particolari) ho preferito nettamente "il sangue della terra", del bistrattato ciclo della meteora...
copertina di ausonia molto bella, i prezzi dei color secondo me sono troppo alti...

voto 6

[Kramer76]

la scelta
speciale n°18, il migliore post-sclavi di quelli che ho letto io, non può mancare nella classifica delle migliori 100 storie di dylan dog, speciale nel vero senso della parola
in cui si mettono a nudo e in bella mostra orgoglio, sentimenti e vergogne di personaggi e lettori, valorizzando episodi incompresi come il 200
costruendo un mini-ciclo ante-litteram con "oltre quella porta", "il senza nome", il ventennale, altro che i cicli di recchioni e chiaverotti...
"il seme della follia" è una delle storie più tese e intense del post-sclavi, barbato ripropone lo stallo alla messicana, e piccatto qui era ancora una potenza
è un mix tra canto di natale, pulp fiction e funny games dove gli inquilini di craven road vengono presi di mira in egual misura, anzi groucho forse un pò di più
saldata la tassa "johnny freak", smaltita anche la pratica lillie, il mio tifo è tutto per la povera bree daniels, vero amore impossibile di dylan
analogie con il kandrax chiaverottiano, ma senza dylan i cattivi sono liberi di fare danni, su zagor al di là della citazione non si è andati...
copertina bellissima
CLASSICO

voto 8/9

[Kramer76]

la peste
questo speciale sembra anticipare la gestione recchioni: anna per sempre, il morbo m, la (post)verità, la barbato che vira sulla commedia, gli esperimenti con la continuity, roi
la parodia dei promessi sposi è riuscita e rispettosa del personaggio e di un certo filone, però non mi piace molto, allora la vedevo come un'anomalia barbatiana
nello speciale precedente (la scelta) la scena con amber e murray era un palcoscenico ideale per uno stallo dylaniano, non mi sono fatto tante domande sul perchè si trovassero lì
nel momento in cui deve costruirci sopra un'intera storia, l'autrice rovina i suoi personaggi, è tutto molto macchiettistico: il razzismo, la televisione, xabaras prezzemolino
poi i disegni mi piacciono ancora meno, murray stravolto, con un labbrone ridicolo, da segnalare solo il primo bacio saffico della serie, credo
copertina non male

voto 6

[jupiter973]

[Kramer76]

il monastero
speciale numero 10, ottobre 1996, testi chiaverotti, disegni freghieri, copertina stano
chiaverottata classica, con il tormentone degli "arabeschi del destino", il mostro delle fogne, la fila alle poste, il parco, il borgo
vagamente metafumettistica, dalla struttura frammentaria, più di un protagonista, finale amaro, aperto e interattivo
tanti flashback che si accavallano, ognuno con bordi diversi, tondi, quadrati, incorniciati, didascalie "vintage" con bloch in miniatura
in più di un passaggio ci si perde, sfugge la sostanza del tutto, ma la storia è dylanianamente riuscita, da rivalutare
belli i disegni di freghieri, un dylan abbastanza espressivo,una confezione elegante, medievaleggiante
copertina buona

voto 7

[Kramer76]

dopo il grande splendore
almanacco numero uno, marzo 1991, testi sclavi, disegni pennacchioli, copertina stano
non sarà un capolavoro ma ha quelle tre/quattro cose che ti fanno subito pensare allo sclavi d'epoca, all'acme del suo di splendore
la sequenza surreale a casa del cliente, le esplosioni nella cava, il maggiordomo vouyer, il secondo cervello nella spalla...
la sequenza iniziale, il prologo classico alla sclavi con i vecchietti e l'attentato silenzioso che ne segue da parte dei freaks atomici
la scena in cui dylan visita la clinica stranamore e finisce per sbaglio nel reparto "gravi", le riflessioni (anche se il referendum è dell'87)
è una "lontano dalla luce", però fatta meglio.... pennacchioli perfetto, figura sfuggente nel panorama bonelliano...

voto 8+

[Kramer76]

la cantina
almanacco numero uno, marzo 1991, testi sclavi, disegni roi
ministoria disegnata in maniera splendida da roi, con un bel finale, bella questa riflessione di sacchetti sul tema "cantine", a proposito di "la casa dell'orco"
questo almanacco lo conservo gelosamente, ha un grande valore affettivo per me, era l'era pre-internet, una cosa del genere all'epoca la divoravi voracemente
mi piace l'impaginazione all'antica, densa di illustrazioni e di articoli interessanti e fatti bene, addirittura c'è una biografia a fumetti di lovecraft
all'interno del relativo, enciclopedico, dossier scritto da due futuri autori zagoriani, colombo e marzorati... spazio anche alle lettere dei lettori...
nell'angolo musicale ci si tura il naso, ma sapete cosa manca? la pubblicità, ultimo tabù bonelliano, ma a me delle vecchie riviste piace andare a rivedere le vecchie pubblicità...

voto 7+

[Kramer76]

la maschera del demonio
almanacco numero 2, marzo 1992, testi sclavi chiaverotti, disegni pennacchioli, copertina stano
per me è da top10 chiaverottiana insieme alla ex-ergastolana "il gioco del dolore", merito del soggetto di sclavi? no, anche della sceneggiatura
in questa storia ci ho sempre visto un pò di "italianità", non solo per il titolo di bava, le scene sono fatte bene, sembra un thriller all'italiana
la scolaretta sgozzata sull'autobus, il maniaco che la insegue che viene messo sotto a sua volta, il chiodo, l'uomo in carrozzina, la piscina (il sapore dell'acqua?)
dylan e l'assassino alle spalle riflesso sullo specchio... e quella scena all'inferno che mi ricorda il finale di "l'aldilà e tu vivrai..."
i disegni anti-bonelliani di pennacchioli, l'inizio alla diabolik, i diavoli sporcaccioni, invece mi fanno pensare al fumetto nero italiano...
da segnalare il "faccia di ricotta" che bloch rifila a un arrogante sospetto
ottimo il dossier di boselli sui fantasmi con tanto di modulo da riempire...
copertina buona anche se avulsa

voto 8+

[Kramer76]

il diavolo nella bottiglia
almanacco numero 3, marzo 1993, testi sclavi, disegni piccatto, copertina stano
ottimo "cartone animato" della premiata ditta sclavi-piccatto... brancaleone, allen, safarà, castelli, mattatoi, inferni, genio, gnocca, zizze...
mi piacciono soprattutto la scena iniziale, con il pianeta dei mostri, e la scena del mattatoio con il playboy trasformato in maiale
mi incuriosisce il fatto che dylan, in questa storia, dica sempre "la è" per dire "lo è"

voto 8+

[Kramer76]

il ritorno del vampiro
almanacco numero 3, marzo 1993, testi sclavi, disegni roi
un'altra buona ministoria che però, a differenza di "la cantina", ha un finale un pò più tirato via, per non dire stupido, e disegni meno belli
almanacco a cui, se possibile, sono affezionato ancora di più per l'enciclopedico, imperdibile, dossier di BOSELLI sui vampiri
che anticipa la saga vampiresca su zagor a firma boselli/rauch/della monica e, naturalmente, l'avvento di dampyr...
e poi c'è una recensione entusiasta del dracula di ford coppola che condivido: filmone ingiustamente criticato!
buona la copertina

voto 7