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[Kramer76]

la casa infestata
numero 30, marzo 1989, testi sclavi, disegni castellini, copertina villa
è stato il primo dylan dog da me letto e quindi c'è un certo affetto..
storia semplice semplice, anche negli scontati riferimenti cinematografici, scritta apposta per mettere in vetrina le grandi potenzialità "americane" di CASTELLINI
tanti mostri, tanti effetti speciali e una scream queen al centro di un rapporto morboso...
quindi sceneggiatura spettacolare e accattivante, con lord wells e un personaggio memorabile come l'indiano che di nome fa DIO
scena preferita: il suicidio il jack nicholson, ma non è da sottovalutare il finale
dove il cinema "mainstream" si ferma, sclavi va fino in fondo facendo uccidere il bimbo assatanato
sullo speciale zagoriano dello sfortunato bartoli ci si era fermati un attimo prima...
copertina bella
CLASSICO

voto 10

[Kramer76]

grand guignol
numero 31, aprile 1989, testi sclavi, disegni piccatto, copertina villa
qui siamo ai vertici dell'intera saga, c'è poco da aggiungere a quello che è già stato detto su questo albo
sia sclavi che piccatto sono all'apice della carriera, storia perfetta
confesso che anche questo di solito lo mettevo dietro ad altri titoli più strombazzati, forse per via del "giallo"
evidentemente ero uno di quelli che sclavi sperava di fare fessi tra continui inganni e colpi di scena
scena preferita: il prologo, un capolavoro nel capolavoro, se la gioca con la mascherata in carcere...
copertina fantastica
CAPOLAVORO ASSOLUTO

voto 10

[Kramer76]

ossessione!
numero 32, maggio 1989, testi sclavi, disegni montanari grassani, copertina villa
altra storia che ho sempre sottovalutato, forse per il controfinale "chiaverottiano" con i soliti gemelli che spuntano da ogni parte
invece è un piccolo capolavoro, un altro albo divertentissimo di quelli che, come dicevo, è invecchiato meglio di altri titoli strombazzati
una esplosiva tragicommedia con protagonisti cary grant cattivissimo e un alter ego femminile di dilan usa e getta in un finale amaro
scena preferita: potrei dire quella della calce viva, ma come non citare la "rivincita finale" dell'ometto cornuto e mazziato
i montanari e grassani sono perfetti, copertina capolavoro
CLASSICO

voto 9+

[Kramer76]

jekyll!
numero 33, giugno 1989, testi sclavi, disegni roi, copertina villa
questa ho letto in giro mi sembra un pò sottovalutata, è uno dei miei roi preferiti, storia molto sensuale, certamente un pò assurda
soprattutto nel finale in cui non si capisce più niente e l'incredulità viene sospesa definitivamente
ma l'atmosfera è quella delle grandi occasioni, è il perfetto slasher (verrà fatto fuori persino un ragazzino)
perfetto questo serial killer ottocentesco che entra in casa dei malcapitati squarciando le finestre, con corvo e filastrocca
storia molto curata anche in una scena apparentemente marginale come quella del manicomio
copertina stupenda
CAPOLAVORO

voto 10

[Kramer76]

il buio
numero 34, luglio 1989, testi chiaverotti, disegni dall'agnol, copertina villa
storia un pò sopravvalutata secondo me, amatassima alla follia dai fan chiaverottiani
ammetto che non è male, dall'agnol è già un bel vedere, il tema è morboso, ma spacciare la ragazzina killer è sempre una soluzione al limite
il famigerato mana cerace, con filastrocca idiota (quella di jekyll è più bella), va oltre lo scontato riferimento cinematografico, inquietante la bocca
io ho sempre notato lo scarto con sclavi, la sceneggiatura è un pò logorroica e tende "a sedersi", con tanto di professore e lezioncina
da ricordare la scena con i sosia dei comici, tra i quali fa capolino il principe de curtis
copertina capolavoro

voto 8

[Kramer76]

la scogliera degli spettri
numero 35, agosto 1989, testi medda serra vigna, disegni ambrosini, copertina villa
giallo di grande atmosfera quasi tutto al femminile e abbastanza toccante, austero, dylaniatamente "ortodosso"
c'è la casa con i fantasmi, l'indagine sul posto, le notti insonni, il mostro, la citazione cinematografica
è un omaggio di gran classe ai thriller americano in bianco e nero
un altro grande titolo firmato da medda, insieme ai compari neveriani
scena preferita: il flashback in cui si scopre il misfatto
sempre magistrale ambrosini, copertina stupenda
CLASSICO

voto 9

[Kramer76]

incubo di una notte di mezza estate
numero 36, settembre 1989, testi chiaverotti, disegni montanari grassani, copertina villa
chiaverottata esile esile salvata solo dall'effetto nostalgia per i bei tempi andati
è un albo divertente e i personaggi sono usati bene, questo almeno...
si parte con i monoliti ma subito si va per la tangente e si finisce a parlare di streghe, in calando
scena memorabile: il manichino stermina una famiglia in gita con il camper
copertina stupenda

voto 6

[Kramer76]

il sogno della tigre
numero 37, ottobre 1989, testi mignacco, disegni piccatto, copertina villa
mignaccata di qualità e di una certa eleganza, anche se ad una rilettura risulta un pò noiosa, non regala molti sussulti
ha una discreta atmosfera, e il personaggio femminile, la solita "finta" svampita, ha un certo fascino grazie al sempre puntuale piccatto
ricordo che mi colpì trovare uno stupro su un albo bonelliano, poi con le storie di burattini sappiamo che è diventata un'abitudine...
copertina fantastica

voto 7

[Kramer76]

una voce dal nulla
numero 38, novembre 1989, testi mignacco, disegni montanari grassani, copertina villa
questa storia svacca clamorosamente nel finale, sulle dimensioni parallele...
fino a quel momento però aveva saputo riprodurre la classica trasferta nella provincia montanara grassaniana
con tutto l'armamentario del caso, tra buone battute e l'immancabile molosso baskervilliano
si notava e si nota ancora lo stacco con le storie di sclavi: queste di chiaverotti e mignacco erano troppo verbose
copertina semplice

voto 7

[jupiter973]

[Puro Veleno]

Bravo Kramer a proporci questa carrellata retrospettiva della saga dell'Old Boy con i propri insindacabili giudizi.

Ricordo che un paio di anni fa, in altra sede con l'utente Tizzone d'inferno, avevo provato anch'io a cimentarmi nella medesima impresa. Lui riuscì a coprire il primo centenario, io mollai già verso il ventesimo numero .
Cos'era successo? Era capitato che rileggendo i primi numeri avvertivo una fatica, una irritazione, una scontentezza che non mi sarei aspettato di trovare nella rilettura.
Le storie erano sempre quelle, ovviamente a cambiare ero stato io.
Se in meglio o in peggio non lo posso dire.
Fatto sta che storie che mi avevano in gioventù colpito, affascinato, deliziato non producevano, ahimè, più lo steso effetto.
E certi personaggi (Groucho, in particolare) non li sopportavo più.
La cosa curiosa è che questa idiosincrasia nella rilettura l'ho provata solo con DD, pensando alle testate bonelliane.
Adesso sto rileggendo NN e mi piace molto.
Quando mi sono riletto Mister No, Ken Parker, Magico Vento, il Piccolo Ranger (persino Gil ) me li sono gustati quasi come la prima volta.
Invece, per me, e sottolineo per me, DD è invecchiato malissimo.
Non dico tutte le storie, ma una buona parte di quelle che ho ripreso in mano sì.
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[Kramer76]

in alcuni casi ho avuto le tue stesse sensazioni Dr. Veleno

comunque il mio folle progetto è di coprire almeno tutta la serie regolare, fate conto che tipo 100/150 numeri li leggerò per la prima volta

impossibile farlo con gli extra troppi

[Gunny Bill]

[Kramer76]

mi hanno attirato le copertine di cavenago

[ElEmperador]