www.spiritoconlascure.it

[Zagrosky]

Zagor, le origini.

Sceneggiatura Burattini

Matite Piccioni

Chine Di Vincenzo

Colori Mossa

Copertina Rubini

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Una drammatica vicenda di affetti familiari, amore , amicizia, odio , vendetta....e morte!
La storia alla base del personaggio con eventi totalmente inattesi!


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www.sergiobonelli.it/news/2018/10/25/gallery/una-lucca-zagoriana-1003569
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Zagrosky]

Per fare un po' d'ordine.

Questo volume cartonato, uscito in anteprima a Lucca, sarà disponibile in libreria fumetteria e presso SBE a partire dal 10 gennaio prossimo.
Il libro contiene la prima parte (di 6) di 60 pagine , più vari redazionali di integrazione e di commento.
La miniserie completa di sei albi dovrebbe essere disponibile probabilmente nella seconda metà del 2019.
Attualmente Burattini sta scrivendo l' episodio n 5.
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[AAHHYAAAAK]

Al raduno, il Bonelli point ci ha fatto il piacere di trovare questo e Io sono Zagor
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[ElEmperador]

ALBUM drawing ok.
story I don't like it.
Vive Zagor Racconta..
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[ElEmperador]

ALBUM drawing ok.
story I don't like it.
Vive Zagor Racconta..
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Kramer76]

[Zagrosky]

Io di Zagor prendo tutto, di conseguenza é ovvia anche la miniserie.
Però non è solo affetto per il personaggio, c'è curiosità!
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Walter Maddenbrook]

[ElEmperador]

[Tobia Sullivan]

Letto il primo episodio sul cartonato uscito a Lucca.
Premessa: ho letto i primi commenti e da vecchio lettore nostalgico, nolittiano, integralista, spero non detrattore, condivido in sostanza quello che è stato già detto da Maddembrook ed Eren e sono al 100% comunque allineato alla linea Zagrosky per la quale vale la regola, almeno fino a quando ne avrò le possibilità che “di Zagor si compra tutto” o quasi, perché per me vedere quella casacca e quel logo su un cartonato o su uno speciale o su un saggio o su un ombrello o su un grembiule da cucina mi da ancora una forte emozione come quando ero ragazzo. Detto questo passo al mio personale dcommento del primo numero di questa miniserie e come credo sia opportuno per chi vuole metto un grosso

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Una sola parola: CAPOLAVORO
La storia di MIKE WILDING e le vicende militari che lo videro protagonista suo malgrado sono a mio parere un capolavoro.
Burattini ha scritto un episodio bellissimo che mette in una luce completamente diversa, accettabile e giustificabilissima la figura di Mike Wilding. Messa così la storia funziona benissimo; il massacro degli Abenaki rimane, e le responsabilità del Tenente anche, ma Burattini tira fuori una personalità del padre di Zagor e un contorno di comprimari che rendono plausibilissima e purtroppo dolorosissima la vicenda militare del Wilding senior. Posso dire che nell’ambiente militare quello che è successo al Tenente Wilding può succedere, non tutti gli uomini e non tutti i militari sono uguali.

Entriando ora nello specifico delle parti inedite dell’episodio (intendo riferirmi a personaggi comprimari o sequenze di avvenimenti di cui non sapevamo niente finora perché non presenti nello “Zagor racconta” di Nolitta), a mio parere la figura dell’avvocato (personaggio nuovo) e il suo incontro drammatico con Wandering non stonano nell’economia della vicenda. Poi in un prossimo futuro, di sicuro Burattini ci racconterà dei motivi per i quali Zagor non ha parlato a Cico di questo signore che ogni tanto veniva a trovare suo padre quando vivevano sul Clear Water.
Se devo dirla tutta mi è pure dispiaciuto che sia stato ucciso dagli Abenaki di Kinsky, mi sarebbe piaciuto rivederlo.

E ora passiamo a quello quello che non riluce …
Se Mike Wilding esce da autentico protagonista da questa vicenda altrettanto a mio parere non si può dire per il figlio Pat. Ecco allora che la sequenza da pagina 27 a pagina 30 ci riporta alla realtà.
Dopo averla letta, a me rimane sempre più difficile, e questo mi accade ogni volta che leggo in una storia di Zagor qualcosa del genere, accettare la non predestinazione di Zagor.
Il bambino Pat che disegna il simbolo della sua casacca con la solita aquila che si staglia sul cerchio del sole giallo perché l’ha sognato, che racconta ai genitori di sciamani che gli regalano la metà di una pietra di cui ritroverà l’altra metà tra le mani di una bellissima donna dopo un po' di anni la quale donna gli parlerà di passato, presente e futuro per non parlare dei recenti mostri fatti di petrolio provenienti da una civiltà antichissima di cui si racconta nel romanzo (solo per citare l’ultimo caso). A me sembra che ogni tanto con periodicità quasi chirurgica vengono aggiunti nuovi elementi che fanno protendere verso la direzione predestinata.

A lettura finita, combattuto tra l’ammirazione per la drammatica "bellezza" con la quale è stato trattato il massacro degli Abenaki da parte di Mike Wilding e qualche perplessità lasciata dai nuovi riferimenti a Shyer, all’uccello tuono e compagnia cantando, ho pensato che forse mi sarebbe piaciuto di più dopo “Zagor racconta”, saltando a piè pari “Il ponte dell’arcobaleno”, “Darkwood anno zero” e se possibile tutto o quasi pure il ciclo atlantideo, leggere una storia in cui Zagor viene rintracciato dall’avvocato che difese il padre al processo militare che gli consegna un memoriale scritto a mano dal genitore stesso e lasciato in custodia al suo legale, in cui Mike Wilding lascia testimonianza di come andarono effettivamente le cose con gli Abenaki lasciando al figlio la libertà di giudicarlo come meglio avrebbe ritenuto opportuno.
Impossibile tutto ciò, anche perchè credo che quando sono state scritte “Il ponte ...” e “D. anno zero” a Burattini l’idea di questa rivisitazione delle origini di Zagor probabilmente non era ancora venuta. Peccato che non sia andata così ma questa è solo la mia storia di Zagor e del suo passato e mi piace immaginarmela così.
Vabbè vorrà dire che ci dovremmo tenere lo Zagor predestinato a metà ed in ogni caso comunque, complimenti a Burattini per questo primo episodio di “Le origini”
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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

- Arrivederci Direttore e grazie -

[God87]

[wakopa]

[God87]

Ho riletto i dialoghi tra Zagor e padre ne Il ponte dell'arcobaleno.
Non c'è nulla che faccia pensare a lui come "vittima" degli eventi. Ammette la sua copa definendo odioso e scellerato il suo gesto. Non c'è tentativo di abbellire lui e la sua malefatta.
(ma del resto Il ponte dell'arcobaleno non è stato scritto da Burattini... ).

Sì, decisamente con questa storia che modifica uno dei tratti fondamentali el personaggio, lo Zagor di Nolitta è definitivamente morto e sepolto e viene attestato che quello che c'è adesso in edicola è un secondo personaggio: il buonismo, il politicamente corretto e la voglia di spiegare ogni cosa hanno vinto, da Nolittiano Zagor è diventato burattiniano con la sconsacrazione finale. Il trionfo del burattinismo.
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http://anime-asteroid.blogspot.com/

[Kramer76]

Alleluja

[Tobia Sullivan]

Per me, nel processo di sdoganamento nolittiano, è molto più decisiva ed invasiva la predestinazione che la parziale riabilitazione morale o etica di Mike Wilding
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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

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