www.spiritoconlascure.it

[jupiter973]

Ti consiglio di recuperare.



Qui Recagno si è superato.
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[Akkron96]

[jupiter973]

Questa storia riprende anche il MM del futuro visto su Nathan Never insomma Atlantide e Altrove all'ennesima potenza.
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[God87]

Letto anche io.
Che sia una storia davvero speciale, è fuor da ogni dubbio. Mette insieme un po' tutti gli universi Bonelli con una storia di grande creatività (anche un po' trash, con alcuni dialoghi e sviolinate buoniste abbastanza ridicoli, ma niente di troppo grave fortunatamente).
Ma il suo peccato originale è di essere scritta da un Recagno all'apice della sua incapacità di narratore: fosse scritta da chiunque altro, che sapesse valorizzare i dialoghi e le caratterizzazioni del cast, avremmo avuto qualcosa di bellissimo. Invece è una storia pesantissima, verbosa e noiosa a livelli inverosimili, in cui ogni tentativo di costruire pathos è annichilito dalla statica prosa di Recagno. Ci sono un sacco di scene potenzialmente emozionali, ma ognuna di loro si risolve nella indifferenza. Su MM ho letto storie di Recagno molto meno disastrose di questa, e ci sono utenti che sanno che sono uno dei pochi che lo stima su MM. Ma qui ha toppato di brutto, rende sconsigliabile una storia dalla grande importanza.

Per me voto 5: da recuperare a metà prezzo nel mercatino dell'usato.
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http://anime-asteroid.blogspot.com/

[Akkron96]

Sinceramente non ho percepito pesantezza, anzi, considerando la mole di eventi e personaggi secondo me il ritmo dei dialoghi e delle vignette è stato gestito il meglio possibile per una storia così carica
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Angelo1961]

Se c'è Zagor va benone, se c'è Twin Peaks va benissimo, se c'è Martin va benino, se c'è Dylan Dog va maluccio. Se c'è Incubi va malissimo.

Arrivederci (grazie no!)
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)

[Akkron96]

[God87]

Ma perché si parla di Incubi? Non mi pare di aver colto riferimenti specifici a quella storia...
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http://anime-asteroid.blogspot.com/

[Angelo1961]

[Akkron96]

[God87]

Specifica SPOILER bene in grande e quello che scrivi coloralo in bianco.
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http://anime-asteroid.blogspot.com/

[Akkron96]

[Kerzhakov91]

SPOILER

A modo suo, è sicuramente un numero unico, che probabilmente avrà delle ripercussioni future. La storia l'ho trovata abbastanza divertente e l'omaggio all'universo bonelliano mi è parso piuttosto riuscito, fin dall'incipit con quel giovane soldato americano non ancora diventato Mister No. E confesso di essere rimasto a bocca aperta quando sono comparsi all'improvviso addirittura Kit Teller e Frankie Bellevan!

Hellingen un po' ridotto a macchietta, e questa sua deriva razzista e proto-nazista francamente non è che mi vada molto giù. Ma non si può certo incolpare Recagno di ciò, visto che, come ben sappiamo, si tratta di caratteristiche prepotentemente emerse nell'ultima apparizione del Mad Doctor sulla serie regolare di Zagor...

Superlativi i disegni di Freghieri.
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"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta

[Walter Maddenbrook]

*************** SPOILER A NASTRO *********************

E' assolutamente la storia migliore di Recagno che ho mai letto in tutta la mia vita, e ahimè ne ho lette tante. Da tale espressione si capisce come non lo consideri certo tra i miei preferiti, ma a maggior ragione gli riconosco i meriti quando ci sono.
Naturalmente come tutti ha pregi e difetti... e i suoi pregi non sono nemmeno pochi: è in genere bravo a portare avanti la parte di "polpa" (nel senso di contrapposta allo scheletro) della trama, è cioè bravo a creare siparietti e dialoghi divertenti, sono sempre ottime le battute tra Martin e Travis o Tower, Dee e Kelly, o le scenette di vita domestica con Diana e Java. Non a caso i suoi special estivi sono le cose migliori perché sono frizzanti, il registro è più umoristico.
Il suo massimo lo da' poi nella fase nerd... cioè inserire qua e là chicchette per il fan, tipo quando Martin attraversa la base di Altrove e sullo sfondo appaiono citazioni e/o personaggi strani che passano, oggetti su tavolo, e così via. Orbene, in queste team up è riuscito veramente a costruire un'architettura in cui queste sue caratteristiche vengono esplose all'ennesima potenza. Perché questa storia è una autentica summa dell'intero universo bonelliano, davvero ci sono un miliardo di riferimenti alle serie classiche e anche semi dimenticate.
Mi viene da paragonarlo per certi versi a "Crisi sulle terre infinite", come base per tentare di omogeneizzare le varie realtà delle testate bonelliane, ognuna abbastanza autonoma fin qua. Questo albo può quindi essere considerato la vera pietra angolare di quella che appare l'intenzione forte della casa editrice di definire il Bonelliverso.
Fino ad ora lo aveva iniziato e retto il solo MM, che negli anni d'oro era talmente potente da avere contaminato anche le altre serie (DD, Zagor, NN).
Su Zagor mi viene questa riflessione: al di là di come viene tratteggiato, se ne capisce proprio il momento storico, cioè che gode di tantissima salute e considerazione da parte della casa editrice, perché vende bene. Questo infatti non è un team up DD e MM, ma anche di Zagor.... perché è suo il nemico, il quale viene usato proprio come la Marvel, in cui magari un Dottor Destino, nemico dei F4, diventa il cattivo di una storia dell'Uomo ragno, o Kingpin che era quasi condiviso tra il tessiragnatele e Devil.
Inoltre tutta la sequenza finale, mutuata da Incubi, in cui Zagor e Hellingen combattono spaziando tra le varie testate, appare come una sorta di riconoscimento e incoronazione dell'importanza delle Spirito con la scure nella gerarchia bonelliana, in quanto la lotta tra i due viene eletta ad archetipo universale della lotta del Bene contro il Male, quasi incarnassero tutto lo spirito avventuroso ed etico della intera bonellità, e il cui riverbero stesse alla base di tutto ciò che è stato scritto prima e dopo di loro.

Ho sentito un'intervista a Recagno in cui diceva che è partito dall'idea di Angie come fidanzata di Dylan, e così gli sono venute in testa tutta una serie di contaminazioni che ha trovato divertenti, e che anche io ho molto gradito… come il murchadna nelle mani di Dylan e cosa scatena, oppure la chicchetta assolutamente deliziosa nel finale quando Groucho lancia la scure a Zagor anziché la pistola a Dylan.
Ma le citazioni e riferimenti sono tantissime, e anzi magari più tardi mi metto lì e ne posto qualcuna. Sarebbe divertente che ognuno aggiungesse le proprie.
Comincio con questa: chi è l'indiano che arriva paracadutato a portare la scure? Secondo me è un discendente di Molti occhi, almeno a vedere il contenuto del forziere con gli oggetti del suo avo.

I difetti sono anch'essi i tipici di Recagno, ma sono talmente poche pagine che vengono soverchiate dal resto.
Il primo è che non ci risparmia la sua solita odiosa soluzione magica. Per cui alla fine c'è questo deus ex machina, questa interfaccia dell'amuleto, che ferma il missile così, schioccando le dita con un colpo di magia, e allo stesso modo fa ritornare gli altri dal mondo parallelo. Per non parlare del murchadna che diventa improvvisamente un'arma in grado di fare qualunque cosa. Già l'aveva fatto vedere in MM (sinceramente l'avevo anche rimossa) in cui un bel giorno si scopre che il murchadna non ha solo la capacità di paralizzare o uccidere, ma mille altri utilizzi... e così Recagno si garantisce una scappatoia che gli risolve tutto quando non avrà troppa voglia di pensare, come fosse una Bat-cintura dei telefilm di Adam West.
Inoltre Hellingen qua viene riproposto nella sua versione ultima burattiniana, con la sua componente di razzismo protonazista, che già allora la accettai non troppo convinto come UNA delle possibili interpretazioni della sua personalità, cioè non in contrasto con Nolitta, ma secondo me nemmeno troppo centrale. Però finché è nella storia di Burattini ci sta, si parla della sua giovinezza eccetera... ma qua viene portato all'estrema conseguenza, lo si usa come fosse la filosofia portante del personaggio , diventa quasi lo scopo della vita di Hellingen (e non lo è sicuramente, almeno in Nolitta).
[Questa è una sciocchezza anche concettuale, nonché un affrontare il nazismo in una maniera abbastanza superficiale, dato che esso predica lo sterminio delle razze per motivi funzionali al potere, non come scopo centrale. Ma proprio il razzismo in sé dovrebbe essere in contrasto con quello che appare livello intellettivo di Hellingen, ma vabbè andiamo OT]
Inoltre ne diventa anche la punizione, e questo si allontana dalla versione di Kiki Manito che viene data in Incubi. Mi viene in mente una bellissima frase di Meister Eckhart: "Come è il tuo cuore, così è il tuo dio". Probabilmente Recagno ha una concezione di Dio sì buona, ma attraverso la punizione. Cioè io ti punisco così tu puoi capire che stai facendo il male e ti ravvedi, invece Sclavi ne diede una visione molto più elevata, basata soprattutto sulla Sua misericordia infinita per tutti i Suoi figli, tanto che perdonò perfino Hellingen e gli concesse il paradiso, costruendogliene uno scientifico su misura.

Al di là dei difetti, su cui mi sono soffermato anche troppo, qua può essere contenuta anche la risposta (oziosa, è vero) di come Hellingen potesse inventare e produrre, e con quali mezzi, oggetti sofisticatissimi e costosissimi come Titan, lo Squalus, i razzi, ecc. Se ci si pensa risulta un po' ridicolo che lui nel chiuso del suo laboratorietto con le sue chiavi inglesi si metteva lì e costruiva cose che costano miliardi. Invece qua si capisce che ha avuto accesso a tecnologia atlantidea, e magari si è rubato pure qualcosa, e questo razionalizza meglio quanto visto su Zagor.

I disegni sono altrettanto notevoli: Freghieri mi è sempre piaciuto, ma qua va oltre, arricchendosi con un diffuso utilizzo di mezze tinte e retinature davvero superlativo. Tanto che mi viene da pensare, unitamente a certe tavole particolareggiatissime tipo le splash a Londra, ad un corposo aiuto di assistenti. In ogni caso applausi.

Ci sarebbe ancora tanto da dire, ma ho già scritto un papiro. Per me senza dubbio il miglior albo Bonelli del 2018!
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[rimatt]