Indice del forum www.spiritoconlascure.it
Il Forum di Za-gor Te-nay
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista degli utentiLista degli utenti   Gruppi utentiGruppi utenti   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi PrivatiMessaggi Privati   LoginLogin 
Indice del forum

           
*** FINO A VENERDI' 23/07, SU CATAWIKI, E' ATTIVA ASTA (SENZA PREZZO RISERVA) MATERIALE DI ZAGOR E TEX - I nostri forumisti, in caso di acquisto, potranno usufruire di un Voucher!! Vedere il topic nella sezione IL FUMETTO DA COLLEZIONE - IL LINK E' QUI SOTTO, A SINISTRA ***


Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Vi piace lo Zagor attuale? (3)
Vai a pagina Precedente  1, 2, 3 ... 78, 79, 80 ... 140, 141, 142  Successivo
 
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Consiglio di primavera
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Sab Feb 16, 2019 1:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:

Forse sono stato sfortunato io, ma non mi è mai capitato di sentir raccontare: "Questa sequenza era logicamente impeccabile, ma gliel'ho fatta rifare perché non mi diceva niente, o non mi emozionava abbastanza".


E manco la sentirai mai una cosa simile. E non perché sei sfortunato. Ma semplicemente perché non esiste che un curatore (o un editore, anche) faccia una correzione del genere. Perché equivarrebbe a travalicare il suo ruolo, diventando l'autore della sceneggiatura.

Un curatore può anche pensare tra sé e sé che una sceneggiatura scritta da un suo autore poteva essere più bella e venire meglio. Ma mai si metterà a cambiarla a suo gusto senza motivazioni concrete. Questa è una regola generale.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Walter Maddenbrook
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25
Messaggi: 5420
Località: Massa

MessaggioInviato: Sab Feb 16, 2019 2:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma non capisco perché no.
Non sto dicendo che il curatore gli riscrive la sequenza, dico che gli chiede di svilupparla meglio su un piano di intensità. Ma scusa, come gli dice che una certa parte non funziona in senso logico e gliela fa rifare, perché non può dirgli allo stesso modo che non funziona su un piano emotivo?
Per quale ragione no? Perché non è considerata una cosa importante? Ma questo allora sì che sarebbe terribile, perché da lettore è la cosa che mi importa di più.
Cioè, che mi frega a me di sapere se Zagor riuscirà a liberarsi dalle corde o vincerà il duello (anche perché tanto so che è scontato, peraltro) o calcolare se è corretto il tempo che è trascorso per arrivare da Clark City a Fort Pitt?
Quello che mi interessa è EMOZIONARMI.
E invece mò tu mi stai dicendo che magari ti fanno le pulci perché c'è un passaggio non troppo logico nella trama (che poi, diciamocelo, lo vediamo fare di continuo imprese che sfidano la nostra già ben disposta sospensione dell'incredulità, quindi…), mentre ignorano bellamente la componente emozionale, che è il cuore del raccontare?
Ma veramente veramente? Ma mi sembra strano, dai.
_________________
"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Sab Feb 16, 2019 5:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Perché si può intervenire sull'oggettivo, non sul soggettivo. E le correzioni di cui parli sono soggettive.

Chi lo dice infatti che quello che emoziona il curatore, vada bene, mentre quello che emoziona lo sceneggiatore, no?... Nessun autore accetterebbe di buon grado questo tipo di correzioni. E a ragione.
Un curatore (e un editore) può decidere PRIMA, se qualcuno gli piace o no, come scrittore. Ma una volta che gli commissiona il lavoro, non può riscriverglielo secondo il suo gusto personale.
Se lo fa, sbaglia. E infatti nessuno lo fa.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Walter Maddenbrook
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25
Messaggi: 5420
Località: Massa

MessaggioInviato: Sab Feb 16, 2019 9:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mah, sarà come dici, ma rimango assai perplesso.
Sopratutto in merito a cosa viene accettato o meno a livello di correzione. Sicuramente ci saranno dei passaggi che sono chiaramente sbagliati, e per i quali lo sceneggiatore che viene corretto dirà: "Cavolo, hai ragione, non me ne ero accorto", ma credo che ce ne siano molti altri interpretabili.
Immagino dialoghi con il curatore che dice: "Perché qua fai fare questa cosa? Non è molto coerente con quello che abbiamo visto prima" e lo sceneggiatore risponde: "Ma come no, secondo me si capisce bene. E poi se ora mi fai fare questo, appesantisci il passaggio / mi brucio la scena successiva / ecc.", e la risposta è ugualmente: "No, rifallo, dai".
Non succedono queste cose? Non mi dire di no. E non sono mica oggettive, si tratta di una diversa sensibilità. Eppure il curatore lo fa modificare.
Oppure immagino quelle richieste tipo: "Qua spiega meglio questo passaggio. Anche se forse si potrebbe capire, sai che in SBE non si deve lasciare troppi dubbi al lettore, quindi riscrivilo". Anche qua, se lo sceneggiatore aveva pensato la storia in un certo modo, non è una correzione con un certo grado di ingerenza (e credo non gradita)?
O ancora, pensa al comportamento del protagonista. Zagor che fa una certa cosa, magari un po' estrema. Lo sceneggiatore la scrive perché la ritiene emozionante, magari è cosciente che è border line, però gli pare accettabile e la inserisce perché così la storia gli sembra migliore. Allora interviene il curatore e gli dice che Zagor così non si comporta, e gliela cassa. Non sto parlando di cose oggettive (Zagor che uccide a sangue freddo, ecc.), ma di quelle cose interpretabili. Secondo lo sceneggiatore va bene, secondo il curatore no. E quindi non è una correzione assolutamente soggettiva? Eppure si fanno sicuramente.
Lo stesso Burattini avrà certo subito queste modifiche dal Boselli curatore. Scene che a Moreno sembravano assolutamente zagoriane, e lui di Zagor se ne intende, no?
E immagino che quando è diventato curatore, avrà riproposto certe cose, perché lui è convinto, legittimamente, che va bene così (e non è che di cose estreme non ne ha fatte uscire, eh).
Questo non è soggettivo paro paro?

Quindi a questo punto, con tutte queste correzioni che di oggettivo hanno ben poco se non niente... perché mai non si dovrebbe fare anche quella su un piano emozionale, che è peraltro la più importante di tutti?
Tu mi dirai, come infatti mi hai detto: "Chi lo dice che quello che emoziona il curatore, vada bene, mentre quello che emoziona lo sceneggiatore, no?", e io ti rispondo che lo deve dire il curatore, dato che è lì esattamente per quello.
Per capire cosa "funziona" e cosa no.
Poi può sbagliare, per amor di Dio, ma come può sbagliare su tutte le cose che ho detto sopra, che però invece vengono fatte.
Quindi ripeto che è un intervento che non dovrebbe essere trascurato, perché tra l'altro è ciò che decide per gran parte la bontà o meno di una storia.
Poi se tu dici che non è così, ti credo ma me ne dolgo.
_________________
"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Sab Feb 16, 2019 10:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

E invece tu hai descritto tutte correzioni che si basano su dati oggettivi. Il comportamento di Zagor, la funzionalità di una scena, la coerenza del comportamento di un personaggio ecc... ecc... sono tutti dati oggettivi. Lo sceneggiatore può anche non essere d'accordo nell'interpretazione, ma in questo caso, visto che si discute di dati oggettivi che ti indica il tuo curatore, tu sei obbligato a correggere. Se poi il curatore si sbaglia indicandoti l'interpretazione errata su un dato oggettivo è un altro discorso (ammesso e non concesso che possa sbagliarsi).

Ben altra cosa invece è sostenere che una scena non ha difetti, ma va rifatta lo stesso perché non è abbastanza 'emozionante'. L'emozione è una cosa soggettiva per definizione. C'é una differenza sostanziale, rispetto alle situazioni di cui sopra.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!


Ultima modifica di Zeb Dowler il Dom Feb 17, 2019 11:31 am, modificato 1 volta in totale
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
God87
Zagoriano Super
Zagoriano Super


Registrato: 12/06/05 19:40
Messaggi: 3387

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 10:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Walter, adesso dirò una cosa molto antipatica.
Se siamo d'accordo che il problema di Moreno è che non riesce a rendere quasi mai emozionali le sue storie e le singole sequenze delle sue storie, come puoi sperare che sia lui a correggere gli altri autori su quel piano? Anche se avesse la volontà di farlo (e sono d'accordo con Jacopo sulle sue argomentazioni a sfavore), pensi davvero che cambierebbe qualcosa? Un autore incapace di far provare emozioni con la sua scrittura come può pensare di insegnare ad altri?
_________________
http://anime-asteroid.blogspot.com/
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 11:36 am    Oggetto: Rispondi citando

God87 ha scritto:
Walter, adesso dirò una cosa molto antipatica.
Se siamo d'accordo che il problema di Moreno è che non riesce a rendere quasi mai emozionali le sue storie e le singole sequenze delle sue storie, come puoi sperare che sia lui a correggere gli altri autori su quel piano? Anche se avesse la volontà di farlo (e sono d'accordo con Jacopo sulle sue argomentazioni a sfavore), pensi davvero che cambierebbe qualcosa? Un autore incapace di far provare emozioni con la sua scrittura come può pensare di insegnare ad altri?


Questa però, scusami, ma è una considerazione del tutto gratuita e personale (oltre che assolutamente non vera), di cui non se ne sentiva assolutamente il bisogno in questo contesto.

In nessun contesto, a dire il vero.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Super Mark
Vagabondo del Forum
Vagabondo del Forum


Registrato: 06/11/03 12:55
Messaggi: 50897
Località: Sassari 08/09/1980

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 12:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

Allora, per un anno son stato collaboratore esterno con un'agenzia letteraria di Sassari e ho fatto sia il correttore di bozze che schede valutative di testi che venivano proposti da aspiranti autori.
Pur trovando oltre che strafalcioni ortografici e di sintassi anche trame deboli* (se era narrativa) o esposizioni farraginose (nel caso di saggistica o studi) non ho mai fatto modifiche al testo di mio (ovviamente!), ma ho sempre segnato nella scheda valutativa cosa secondo me non andava e cosa bisognava migliorare.
Poi gli autori agivano di conseguenza, ma lo si lasciava fare a loro, visto che il lavoro era il loro.

*Come ho detto qualche post indietro da poco un mio soggetto, che presentava un'inverosimiglianza logica che ne inficiava l'intero impianto, è stato bocciato. Ma in confronto a certe cose che ho letto lavorando come revisore era una trama robusta.
_________________
Super Mark

felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
Ivan
Zagoriano Expert
Zagoriano Expert


Registrato: 05/05/14 21:04
Messaggi: 1050

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 3:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:
...per la casa editrice, diventa un investimento seguire questo aspirante che, in quanto tale, è acerbo. Occorre impiegare qualche risorsa interna (tipicamente il curatore) distogliendolo dalla sua normale attività. [...]

Per quel che posso dire: no, nelle case editrici di comics non esiste il settore "Primavera" in cui svezzare i giovani promettenti. Chi si propone dev'essere un autore già fatto & finito, con ben in evidenza le proprie capacità lavorative (se gli viene offerta la chance pratica di poterle dimostrare, obv).

Al limite, gli si può concedere che la sua storia d'esordio sia semplicemente "buona" invece che "eccezionale" mentre prende confidenza con la collana...ma ripeto, debuttare invece con in flop è imperdonabile sia per lui che per chi lo ha promosso tra il mucchio degli esaminati (nel quale c'erano sicuramente autori che una storiastra come LE CREATURE DEL BUIO la avrebbero saputa scrivere pure con la mano sinistra).


Walter Maddenbrook ha scritto:
...bisogna vedere fino a quanto si può gonfiare questo assunto di base.

Molto semplicemente: non si può.
Chi ha scelto di fare a tempo pieno questo strano mestiere, vive costantemente con una spada di Damocle sulla testa: il suo lavoro è legato alla sopravvivenza della collana su cui scrive; se chiude quella, si ritrova a ripartire da zero a fare il giro delle sette chiese (salvo rare eccezioni).
La SBE è una delle pochissime Case italiane che tende a ricollocare al proprio interno gli autori più familiari. Il che ha dei Pro e dei Contro (entrambi così palesi che è inutile elencarli). Resta il fatto che la "garanzia" di un lavoro continuativo non c'è neppure per questi veterani, per cui è bene che chi si occupa di fumetti abbia sempre pronto un "piano B" con cui coprirsi le spalle nei periodi di magra.


Zeb Dowler ha scritto:
Ivan ha scritto:
...il secondo punto della mia esposizione: l'impossibilità pratica del settore di offrire lavoro a tutti coloro che lo meriterebbero.

Questo è un altro discorso, rispetto al nostro punto di partenza. [...]

Forse in apparenza. Se però ci pensiamo bene, la difficoltà di rilevare il valore di un autore solo esaminando i soggetti e la carenza di posti di lavoro sono due aspetti direttamente collegati.

Prendiamo un esempio concreto: la collana ZAGOR.
Sappiamo bene che, al momento, lo spazio a disposizione per le storie è ampiamente coperto dagli autori già presenti (anzi, nonostante le 4 testate, esiste addirittura un problema di sovra-produzione di materiale da smaltire).
Per inevitabile logica matematica, ciò significa che per assumere un ipotetico "novello Nolitta" bisognerebbe necessariamente spostare "in panchina" qualcuno dei titolari già presenti.
Orbene: CHI?
Senza entrare nei dettagli della questione, è chiaro che si pone un bel problema sul piano pratico – che si contrappone al troppo semplicistico concetto teorico del "Se un autore vale davvero, viene assunto; non ci sono altri oscuri fattori da considerare".

Insomma, anche se nessuno dichiara smaccatamente che il parco-autori di Zagor è chiuso e quindi gli aspiranti autori possono benissimo smetterla di bussare alla porta, la carenza di posti di lavoro influenza ANCHE l'esame qualitativo del materiale presentato, poichè l'esaminatore – pur riconoscendo la bravura di un dato autore – sa bene che la sua eventuale assunzione comporterebbe un problema di "coperta corta" all'interno dell'attuale staff.

(Potremmo anche aggiungere che l'ultima parola sull'assunzione di nuovi collaboratori NON sta all'esaminatore dei soggetti ma bensì al Direttore Editoriale, che magari non sa nulla di abilità narratoria e considera solo il fatto se la Casa può permettersi o no di assumere nuovi dipendenti. Ma questo è davvero un "altro discorso".) Rolling Eyes


Zeb Dowler ha scritto:
E' certo preferibile un brutto soggetto sceneggiato bene, a un buon soggetto sceneggiato male. Ma la questione non si pone, perché un brutto soggetto non viene accettato in prima battuta.

Ovviamente qui Doc intendeva un soggetto "non brillantissimo" a livello di trama di base, pur non essendo così "brutto" da dover essere cestinato in prima battuta.

Un caso esemplare potrebbe essere quello di ODISSEA AMERICANA: soggetto banalissimo ma esecuzione magistrale.
Dubito molto che oggi un soggetto del genere verrebbe preso in minima considerazione per vedere come l'autore l'avrebbe sceneggiato. Eppure sappiamo che ne sarebbe uscita una storia memorabile, con uno svolgimento mozzafiato malgrado la scarnezza dello spunto di base.
Questo per ribadire che neppure di Nolitta in persona si potrebbe desumere il valore come narratore attraverso il semplice esame di un soggetto.


Doc Lester 1975 ha scritto:
...è grazie ai particolari che una storia diventa immortale, non per l'idea di fondo (un gruppo di ricchi e superficiali europei che si diletta a cacciare i bisonti in territorio Kiowa e verrà assediato dagli indiani).
Come capire, dal soggetto, quanto intenso e struggente sarà il commiato del violinista Klein? Oppure come capire quanta tensione emotiva si respirerà su quel lembo di terra in mezzo al fiume dove la sabbia è rossa? O come dimostrare che si saprà tratteggiare maestosamente l'antagonista Winter Snake? [...]

Touché. Applause
La capacità di un autore di emozionare tramite il suo personale modo di sceneggiare è, di fatto, il punto centrale del discorso. E purtroppo quella è impossibile da desumere attraverso la semplice lettura di un (pur buon) soggetto.

Qui ci si riallaccia a ciò che dice Zeb Dowler sul non-intervento del curatore sullo stile personale di un autore.
E' una omissione che ha dei PRO e dei CONTRO:

Nei PRO rientra di sicuro la pluralità stilistica (vecchio leitmotiv di Cama), cioè il vedere un personaggio interpretato da più punti di vista autoriali.
E ci rientra anche il fatto che un curatore non può "rovinare" la componente emotiva che l'autore – almeno nelle intenzioni – voleva trasmettere esponendo una scena in un dato modo (insomma, bella o brutta che sia, una scena viene esposta esattamente come l'aveva in testa il suo creatore).

Nei CONTRO c'è che la pluralità di stili rischia di differenziarsi troppo dallo stile storico di una data collana (Nolitta ha scritto Zagor in solitaria per 15 anni, e nessun lettore ha mai sentito l'esigenza di vederlo scritto in un modo diverso dal suo. Insomma, è meglio vedere all'opera un unico buono stile piuttosto che 15 stili diversi ma ognuno deludente).
Inoltre, il non-intervenire sul modo di scrivere di un autore si presta all'inflazione selvaggia di scene risolte senza un briciolo di pathos (per esempio, immaginiamo come un autore diverso da Nolitta avrebbe descritto la sequenza della morte del violinista Klein: a me viene la pelle d'oca solo a pensarci. Oppure, di contro, immaginiamo come Nolitta avrebbe raccontato una storia-flop tipo LE CREATURE DEL BUIO partendo dallo stesso soggetto presentato da Testi. Sarebbe tutta un'altra musica). Pray

Morale: saper sceneggiare non significa solo trasporre il proprio soggetto in scene narrative secondo i codici tecnici del mestiere; significa possedere una particolare sensibilità per il ritmo narrativo di una vicenda, per i dialoghi, per le psicologie dei personaggi, per l'attendibilità della successione degli eventi...e soprattutto, saper trascinare i lettori all'interno della storia da lui narrata senza che se ne accorgano, in maniera spontanea e naturale.
Nolitta possedeva questa (rara) qualità empatica; purtroppo molti degli autori moderni si limitano ad imitarlo nel COSA raccontava ma non nel COME lo raccontava. E questo è all'origine di tutte le rimostranze dei lettori verso storie raccontate male pur partendo da un buon soggetto. Sad
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
cama69
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 10/01/04 12:41
Messaggi: 6177
Località: Salerno

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 7:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa è proprio una discussione molto interessante
Ivan ha scritto:
Al limite, gli si può concedere che la sua storia d'esordio sia semplicemente "buona" invece che "eccezionale" mentre prende confidenza con la collana...ma ripeto, debuttare invece con in flop è imperdonabile sia per lui che per chi lo ha promosso tra il mucchio degli esaminati (nel quale c'erano sicuramente autori che una storiastra come LE CREATURE DEL BUIO la avrebbero saputa scrivere pure con la mano sinistra).

In linea di principio sono d’accordo con te, anche io mi aspetto che la prima storia di un autore sia quantomeno di spessore, magari non me l’aspetto troppo originale per ovvi motivi, ma robusta sicuramente.
Però prima di essere certi che ci siano errori imperdonabili, bisogna fare qualche considerazione:
in primo luogo bisogna verificare se la storia in questione sia stata effettivamente un flop a causa della scarsa valutazione della maggioranza dei lettori. Ad esempio l'ultimo maxi è piaciuto tantissimo a Rauch ma ci sono diversi utenti che lo stanno catalogando come quasi impubblicabile. Se Rauch fosse stato il curatore non lo avrebbe di certo bloccato, anzi……, mentre noi tra le righe lo avremmo accusato di non vigilare bene e mandare in edicola materiale impubblicabile. Probabilmente il pubblico zagoriano è un tantinello più variegato di quanto possiamo credere
Non lo so, ultimamente stò notando una eccessiva drammatizzazione delle valutazioni troppo facilmente si additata una storia come la peggiore in assoluto dell’intera collana e tropo facilmente la si definisce come impubblicabile, naturalmente tutto questo è solo una mia personale sensazione che lascia il tempo che trova.
in secondo luogo, Ivan, come fai ad essere così sicuro che nel mucchio delle proposte esaminate c'era qualcosa di potenzialmente migliore? soprattutto dopo che Rauch ha detto che questo mucchio non è poi tanto numeroso anzi è ridotto quasi a zero e molto spesso con proposte banali.
Ivan ha scritto:
Un caso esemplare potrebbe essere quello di ODISSEA AMERICANA: soggetto banalissimo ma esecuzione magistrale.
Dubito molto che oggi un soggetto del genere verrebbe preso in minima considerazione per vedere come l'autore l'avrebbe sceneggiato. Eppure sappiamo che ne sarebbe uscita una storia memorabile, con uno svolgimento mozzafiato malgrado la scarnezza dello spunto di base.

Io non lo so, perché sono totalmente incompetente, ma sei proprio sicuro che un soggetto del genere oggi risulterebbe banale e che sarebbe scartato? Io ho sempre avuto l'impressione di una storia affascinante fin dal plot iniziale, il viaggio su un barcone lungo un fiume che attraversa terre inesplorate, con continui e improvvisi pericoli da superare alcuni sorprendenti e altri affascinanti e con una serie di coprotagonisti sfaccettati e interessanti. Poi magari mi sbaglio io e hai ragione tu
Ivan ha scritto:
Questo per ribadire che neppure di Nolitta in persona si potrebbe desumere il valore come narratore attraverso il semplice esame di un soggetto.

Questo è vero, però un novello Nolitta ha la capacità di presentarne più di un soggetto robusto e una volta ottenuto il via libera può dimostrare il suo valore passando alla sceneggiatura e mostrando il suo valore
Doc Lester1975 ha scritto:
...è grazie ai particolari che una storia diventa immortale, non per l'idea di fondo (un gruppo di ricchi e superficiali europei che si diletta a cacciare i bisonti in territorio Kiowa e verrà assediato dagli indiani).
Come capire, dal soggetto, quanto intenso e struggente sarà il commiato del violinista Klein? Oppure come capire quanta tensione emotiva si respirerà su quel lembo di terra in mezzo al fiume dove la sabbia è rossa? O come dimostrare che si saprà tratteggiare maestosamente l'antagonista Winter Snake? [...]

Ivan ha scritto:
Touché. Applause
La capacità di un autore di emozionare tramite il suo personale modo di sceneggiare è, di fatto, il punto centrale del discorso. E purtroppo quella è impossibile da desumere attraverso la semplice lettura di un (pur buon) soggetto.

Quello che dite mi convince totalmente, però come ho detto prima se un aspirante autore è un fuoriclasse e se c'è spazio, dovrebbe essere in grado di sorprendere anche in fase di soggetto e quindi farselo accettare se non al primo al secondo, o al terzo tentativo, a quel punto nulla lo potrà più fermare.
Ivan ha scritto:

Nei PRO rientra di sicuro la pluralità stilistica (vecchio leitmotiv di Cama), cioè il vedere un personaggio interpretato da più punti di vista. Ed anche il fatto che un curatore non può "rovinare" la componente emotiva che l'autore – almeno nelle intenzioni – voleva trasmettere esponendo una scena in un dato modo (insomma, giusta o sbagliata, una scena viene esposta esattamente come l'aveva in testa il suo creatore).

Ivan, hai colto perfettamente uno dei miei punti di vista più importanti, direi un mio vecchio cavallo da battaglia Applause Applause Applause Applause
Ivan ha scritto:
Nei CONTRO c'è che la pluralità di stili rischia di differenziarsi troppo dallo stile storico di una data collana (Nolitta ha scritto Zagor in solitaria per 15 anni, e nessun lettore ha mai sentito l'esigenza di vederlo scritto in un modo diverso dal suo.

D’accordo, nessuno sentiva l’esigenza, però a quel tempo il 90% forse neanche si poneva il problema di chi fosse lo sceneggiatore, il restante 10% più avvezzo, pensava che creatore finchè avesse avuto ispirazione era anche normale che fosse l'unico autore, ma credo che anche oggi è così. Nel momento in cui la collana va benissimo è chiaro che con il tempo si pone il problema prima dell'affiancamento e poi dell'avvicendamento del creatore.
Ivan ha scritto:
Insomma, è meglio vedere all'opera un unico buono stile piuttosto che 15 stili diversi ma ognuno deludente).

Questo è poco ma sicuro, teoricamente hai ragione ma questo discorso non è molto applicabile a Zagor quindi il problema non si pone. Partendo dal presupposto che lo stile originale è finito nel 1980 e le minestre riscaldate e/o le copie non mi affascinano più di tanto, su Zagor fatto salvo alcune fasi un pò caotiche si sono visti all'opera principalmente tre-quattro diversi stili di altissimo livello. Vogliamo discutere della qualità degli stili di Boselli, Burattini e Rauch, (ma io ci metto anche Toninelli pur con delle scelte che potevano essere evitate). Insomma dal 1993 ad oggi il 90% della produzione è stato coperto da tre autori i cui nomi sono niente di meno che: Boselli, Burattini e Rauch e non voglio aggiungere null'altro.
Ivan ha scritto:
Inoltre, il non-intervenire sul modo di scrivere di un autore si presta all'inflazione selvaggia di scene risolte senza un briciolo di pathos (per esempio, immaginiamo come un autore diverso da Nolitta avrebbe descritto la sequenza della morte del violinista Klein (a me viene la pelle d'oca solo a pensarci). Oppure, di contro, immaginiamo come Nolitta avrebbe raccontato una storia-flop tipo LE CREATURE DEL BUIO partendo dallo stesso soggetto presentato da Testi. Sarebbe tutta un'altra musica).

Non andiamo nel particolare, manteniamoci su un livello più generale, altrimenti chiunque potrebbe citare decine e decine di passaggi emozionanti scritti da Boselli, Burattini e Rauch. cosi come si potrebbero citare dei passaggi di Nolitta poco incisivi.
Se un autore riesce a sorprendere con qualche soggetto intrigante ma poi scrive male non credo che possa continuare nella sua professione al limite scriverà uno o due storie e poi lascerà il posto ad un altro più meritevole finendo nell'oblio, come forse è capitato delle volte anche su Zagor
Ivan ha scritto:
Morale: saper sceneggiare non significa solo trasporre il proprio soggetto in scene narrative secondo i codici tecnici del mestiere; significa possedere una particolare sensibilità per il ritmo narrativo di una vicenda, per i dialoghi, per le psicologie dei personaggi, per l'attendibilità della successione degli eventi...e soprattutto, saper trascinare i lettori all'interno della storia da lui narrata senza che se ne accorgano, in maniera spontanea e naturale.

Questo mi pare ovvio, dovrebbero essere le basi di uno sceneggiatore, se non le ha credo che al massimo può sperare di scrivere qualche storia sporadica.
Ivan ha scritto:
Nolitta possedeva questa (rara) qualità empatica; purtroppo molti degli autori moderni si limitano ad imitarlo nel COSA scriveva ma non nel COME lo scriveva. E questo è all'origine di tutte le rimostranze dei lettori verso storie raccontate male pur partendo da un buon soggetto. Sad

Ivan su Nolitta sono d’accordo con te, però dalla tua lista dei lettori mi devi togliere, perchè io non sono d'accordo e quindi non ne faccio parte. Boselli, Burattini e Rauch hanno scritto il 90% delle storie e per quanto mi riguarda tutti e tre sono degli sceneggiatori Zagoriani di altissimo livello che quasi sempre mi emozionano, per quanto lo possa fare alla mia età. Naturalmente ci sono delle storie che mi deludono ma credo che sia inevitabile in una collana seriale. Ma tutti e tre hanno un loro stile, io non penso che scrivono cercando di imitare Nolitta. Sono certamente dei profondi conoscitori di Nolitta e del suo stile e sono rispettosi della storia della collana ma sono troppo bravi per non mettere in campo la loro totale personalità.
Mi rendo conto che tu ed altri amici riscontrate una qualità media non soddisfacente con storie poco emozionanti, ma io ho una sensazione diversa e non posso farci nulla. Leggere Zagor in genere mi diverte.
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
Walter Maddenbrook
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25
Messaggi: 5420
Località: Massa

MessaggioInviato: Dom Feb 17, 2019 9:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Zeb Dowler ha scritto:
E invece tu hai descritto tutte correzioni che si basano su dati oggettivi. Il comportamento di Zagor, la funzionalità di una scena, la coerenza del comportamento di un personaggio ecc... ecc... sono tutti dati oggettivi.

Ma assolutamente no.
Il comportamento di Zagor una cosa oggettiva? Ma se è proprio il fattore su cui nascono le principali discussioni dei fan, sull'onda di "Questo non è Zagor", "Invece sì, lo ha fatto anche Nolitta" ecc.
E ripeto, non sto parlando di cose che sono chiare a tutti (Zagor che uccide a sangue freddo, che scopa come Dylan, ecc.), ma di un confine che abbiamo visto elasticizzarsi mille volte.
Comunque vabbè, dai. Facciamo che consideriamo una questione soggettiva definire cosa sia soggettivo e bona.

God87 ha scritto:
Se siamo d'accordo che il problema di Moreno è che non riesce a rendere quasi mai emozionali le sue storie e le singole sequenze delle sue storie

Ma io d'accordo non lo sono, però.
Capisco il tuo ragionamento in linea di principio, ma non concordo sull'assunto.

Super Mark ha scritto:
Pur trovando oltre che strafalcioni ortografici e di sintassi anche trame deboli* (se era narrativa) o esposizioni farraginose (nel caso di saggistica o studi) non ho mai fatto modifiche al testo di mio (ovviamente!), ma ho sempre segnato nella scheda valutativa cosa secondo me non andava e cosa bisognava migliorare.
Poi gli autori agivano di conseguenza, ma lo si lasciava fare a loro, visto che il lavoro era il loro.

Scusate, ma forse c'è un equivoco. Io non ho mai detto che il curatore deve RISCRIVERE lui la sequenza, ma quando mai.
Ho detto chiaro e tondo che dovrebbe CHIEDERE di riscriverla allo sceneggiatore.
Esattamente come fa con gli esempi di correzione logica. Allo stesso modo dovrebbe intervenire sul livello emozionale. Esattamente lo stesso modo.
Cioè, come dici te "lasciare agire gli autori di conseguenza". Perché poi può pure darsi che l'autore non sia capace di scriverla meglio di così, e allora che dobbiamo fare?
Ma a me da lettore importava solo che al curatore FOSSE PRESENTE IL PROBLEMA, cioè che lo ritenesse un problema, se una sequenza non risulta emozionante.
Che poi lo riesca a risolvere, e in quali modi, è per me secondario. Non è questo il punto.
_________________
"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Lun Feb 18, 2019 11:23 am    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:

Per inevitabile logica matematica, ciò significa che per assumere un ipotetico "novello Nolitta" bisognerebbe necessariamente spostare "in panchina" qualcuno dei titolari già presenti.
Orbene: CHI?
Senza entrare nei dettagli della questione, è chiaro che si pone un bel problema sul piano pratico – che si contrappone al troppo semplicistico concetto teorico del "Se un autore vale davvero, viene assunto; non ci sono altri oscuri fattori da considerare".

Direttore Editoriale, che magari non sa nulla di abilità narratoria e considera solo il fatto se la Casa può permettersi o no di assumere nuovi dipendenti. Ma questo è davvero un "altro discorso".[/size]) Rolling Eyes


A uno bravo, lo spazio glielo crea in automatico la casa editrice. Perché si lavora a cottimo e non per assunzione diretta.


Ivan ha scritto:


Ovviamente qui Doc intendeva un soggetto "non brillantissimo" a livello di trama di base, pur non essendo così "brutto" da dover essere cestinato in prima battuta.




Anch'io. Perché un soggetto non brillantissimo (o mediocre), equivale a uno butto. Non viene accettato. A meno di situazioni particolari. Ovviamente meno che mai viene accettato se proposto da un esordiente.


Ivan ha scritto:


Un caso esemplare potrebbe essere quello di ODISSEA AMERICANA: soggetto banalissimo...
Dubito molto che oggi un soggetto del genere verrebbe preso in minima considerazione per vedere come l'autore l'avrebbe sceneggiato.


Dissento nella maniera più assoluta.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Lun Feb 18, 2019 11:31 am    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:


Il comportamento di Zagor una cosa oggettiva?


Direi proprio di sì. Certo, uno mi può anche venire a dire che per lui il comportamento di Zagor corretto, è quello di sparare alla gente alle spalle. Ma dà una interpretazione soggettiva di un dato oggettivo. Sbagliando. Wink


Walter Maddenbrook ha scritto:



Scusate, ma forse c'è un equivoco. Io non ho mai detto che il curatore deve RISCRIVERE lui la sequenza, ma quando mai.
Ho detto chiaro e tondo che dovrebbe CHIEDERE di riscriverla allo sceneggiatore.


Nessun equivoco. Obbligare qualcuno a riscrivere qualcosa solo perché non ci piace, equivale a riscrivere secondo il proprio gusto.
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Doc Lester 1975
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 16/11/15 23:07
Messaggi: 7754
Località: Foligno

MessaggioInviato: Lun Feb 18, 2019 11:41 am    Oggetto: Rispondi citando

Zeb Dowler ha scritto:

Ivan ha scritto:
Ovviamente Doc intendeva un soggetto "non brillantissimo" a livello di trama di base, pur non essendo così "brutto" da dover essere cestinato in prima battuta.


Anch'io. Perché un soggetto non brillantissimo (o mediocre), equivale a uno butto. Non viene accettato. A meno di situazioni particolari. Ovviamente meno che mai viene accettato se proposto da un esordiente.


Think
Scusami Jacopo, però in questo modo non si rischia una sorta di "assolutizzazione" dei soggetti?
E' come se un dirigente di calcio acquistasse un calciatore soltanto per averlo visionato mentre calcia da fermo (magari benissimo) senza sapere come si muove in campo...
Insomma, se arriva un autore e dice: "Ho un soggetto che parla di fearsome critters", il curatore lo accetta perché queste creature a Darkwood ancora non si sono viste, e quindi, trattandosi di soggetto nuovo, ha una corsia preferenziale a prescindere?

Non lo so... secondo me un assedio indiano ad un fortino, o le razzie di una banda di predoni, o i mitici toninelliani trafficanti di whisky Wink , soggetti visti e rivisti, potrebbero essere pubblicabili tutti gli anni, dipende da come vengono sceneggiati... ma è un'opinione personale.
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Zeb Dowler
Autore
Autore


Registrato: 14/09/06 18:32
Messaggi: 1025

MessaggioInviato: Lun Feb 18, 2019 12:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Doc Lester 1975 ha scritto:
Zeb Dowler ha scritto:

Ivan ha scritto:
Ovviamente Doc intendeva un soggetto "non brillantissimo" a livello di trama di base, pur non essendo così "brutto" da dover essere cestinato in prima battuta.


Anch'io. Perché un soggetto non brillantissimo (o mediocre), equivale a uno butto. Non viene accettato. A meno di situazioni particolari. Ovviamente meno che mai viene accettato se proposto da un esordiente.


Think
Scusami Jacopo, però in questo modo non si rischia una sorta di "assolutizzazione" dei soggetti?
E' come se un dirigente di calcio acquistasse un calciatore soltanto per averlo visionato mentre calcia da fermo (magari benissimo) senza sapere come si muove in campo...
Insomma, se arriva un autore e dice: "Ho un soggetto che parla di fearsome critters", il curatore lo accetta perché queste creature a Darkwood ancora non si sono viste, e quindi, trattandosi di soggetto nuovo, ha una corsia preferenziale a prescindere?

Non lo so... secondo me un assedio indiano ad un fortino, o le razzie di una banda di predoni, o i mitici toninelliani trafficanti di whisky Wink , soggetti visti e rivisti, potrebbero essere pubblicabili tutti gli anni, dipende da come vengono sceneggiati... ma è un'opinione personale.


Non posso ridire cento volte le stesse cose. Wink

Sul nostro giocatore in questione, come si muove in campo, te ne puoi fare già un'idea dal soggetto. O da quello che propone.

In secondo luogo, non puoi concedere una apertura di credito verso qualcuno che fin dal soggetto, dimostra di non avere idee.

Poi, anche le situazioni classiche, dipende tutto da come le proponi. Un assedio a un forte o una razzia di predoni, possono essere idee ciofeca trite e ritrite. Oppure qualcosa di originale e accattivante. Bisogna vedere nel dettaglio cosa dice il soggetto. E questo fa appunto la differenza, almeno in partenza. Wink
_________________
ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Consiglio di primavera Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a pagina Precedente  1, 2, 3 ... 78, 79, 80 ... 140, 141, 142  Successivo
Pagina 79 di 142

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum
Non puoi rispondere ai Topic in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group