www.spiritoconlascure.it

[cama69]

[cama69]

[Zagrosky]

Dago te lo consiglio anche io.
Ti consiglio anche Lazarus Ledd, serie giunta a termine e facilmente reperibile
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Walter Maddenbrook]

Solo in Bonelli, da recuperare:
1) I primi 200 di Mister No ==> capolavoro immane;
2) Ken Parker, tutta ==> capolavoro;
3) La prima 50ina di Dylan ==> alti e bassi ma con un sacco di perle e qualcuna anche dopo;
4) La prima 50ina di Nathan compresi i Giganti, mi raccomando ==> grandissimo affresco nel complesso, con punte da copolavoro
5) Julia ==> serie particolare, media molto alta, raissimi bassi ma anche rarissimi picchi, comunque buona lettura.

E qua solo in Bonelli, poi se andiamo sugli americani, argentini, manga, ecc. non la finiamo più.
Quindi di roba da leggere ce ne hai quanta ne vuoi, ma roba BUONA, anzi ECCELLENTE, anziché perdere tempo in quelle ciofeche tipo i bis di Zagor e affini.

PS: Questa non è la mia risposta "vera" che volevo darti, te la formulerò meglio poi
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[cama69]

[Giuliano70]

Ciao Cama!
Se possiedi solo albi Bonelli, allora puoi leggerti ancora Dago. I primi 100 sono molto belli, occhio che non è facile capire quali sono, hanno una numerazione strana, io ho comprato la "ristampa Dago" e "raccolta ristampa Dago" nei negozi di fumetti usati a prezzi ottimi.
All'incirca i primi 20 numeri sono disegnati da Salinas, sono importanti per capire la storia di Dago, tuttavia per me sono anche i meno fluidi, con storie troppo brevi. Quando inizia a disegnare Gomez, invece Wood inizia a creare delle storie più lunghe e affascinanti. In ogni caso dialoghi e didascalie sono molto curati, è un marchio di fabbrica dello scrittore.
Poi, se ami il western, ci sono le perle del fumetto franco-belga. Puoi cercare Blueberry, sta uscendo adesso in edicola con la Gazzetta dello Sport, ma ti conviene procurarti solo i primi 28 numeri della prima serie ("Dust" è l'ultimo episodio). Anche i primi 8 della "giovinezza di Blueberry" sono molto intensi.
Per il fumetto franco-belga trovo molto bello anche "Comanche", sia la storia che i disegni.
Entrambi sono western realistici, "sporchi", duri, con trame molto intrecciate.
Però i personaggi sono veri, tosti e c'è anche quell'ironia che rende tutto umano.

[Walter Maddenbrook]

Allora, cama... è da un po' che, di fronte ad albi assai mediocri, ti vedo esprimere questa posizione da "Vabbè, a me basta passare una mezz'oretta sotto il fresco del portico e mi va bene un po' tutto".
OK, mi sono detto, si vede che è uno che legge pochi fumetti, e quindi gli basta quel che viene. Comprensibile.
Perciò ti ho fatto quell'elenco, perché io sono proprio nella posizione opposta, nel senso che impazzisco dalle cose che vorrei leggere e - importantissimo - rileggere, ed è proprio per questo che quando spreco (ripeto: spreco) una mezz'ora per il bis mi innervosisco, perché penso: "Machecazz... con tutta la roba buona che potevo leggermi, ma che tempo buttato!".

Forse da ragazzino poteva andarmi bene, ma oggi che ho 53 anni e letto di tutto, ho elevato anche i miei gusti, e quelle robette non le tollero più. Poi una volta certi albi erano anche difficili da trovare, e ti accontentavi di quel che passava l'edicola, ma oggi puoi mettere le mani su qualunque cosa prodotta in tutto il pianeta con facilità.
Quindi, perché mai sprecare tempo a leggere storie mediocri o peggio?

Ma siccome mi elenchi tutto quel popo' di roba, allora non ti capisco.
Cazzarola, cama, c'è il MONDO di store bellissime da leggerti sotto quel tuo porticato.... eppure tu parli come se "Eh, ho solo 'sto bis, va bene così".
Cosa c'è che non capisco?

Magari tu sei uno che legge solo Bonelli, e allora a 54 anni, mi permetterei di consigliarti di espandere un po' i tuoi orizzonti. Vedrai che non ne rimarrai deluso.
Da bonelliano, io magari proverei a buttarmi sugli argentini degli anni '80, il cui stile magari è il più vicino al nostro.
Ma insomma, ci sono centinaia di CAPOLAVORI dei comics, manga, BD, ecc. che ti aspettano!!!

E se anche tu fossi un monotematico italiano... c'è un sacco di roba prodotta nel Bel Paese che merita, non solo in SBE.
Per esempio, Rat-man è un capolavoro (e non solo umoristico, non farti ingannare... da un certo punto in avanti diventa intensissimo e profondo).
Oppure vedo che nel tuo elenco, in ambito bonelliano, ti mancano le serie del (per me) più grande talento del fumetto nostrano degli ultimi 30 anni (insieme a Ortolani, appunto) che è Luca Enoch.
Recuperati Gea e Lilith, sono due serie assolutamente strepitose!!!

E se anche tu fossi un monotematico bonelliano... beh, meglio rileggersi più e più volte serie come alcune di quelle che elenchi, che perdere tempo dietro inediti mediocri.
Io per esempio negli ultimi 10 anni ho deciso che avendo ormai la mia bella età, non volevo più sprecare tempo dietro robette, ma piuttosto prima di morire mi volevo rileggere quelli che so essere capolavori.
Pertanto mi sono letto/riletto in questi anni:
- i primi 200 di Mister No
- tutta la serie di Martin Mystere (ho quasi finito, sono al 2010)
- vabbè le serie di Enoch n volte
- le più belle storie di Tex di GLB e Nizzi e tutte quelle di Nolitta (ovviamente essendo Tex una serie sterminata, la ri/lettura è ancora in corso, e mi sono lasciato Boselli in fondo)
- tutto il Dylan di Sclavi (e le migliori degli altri autori)
- in questi giorni estivi ho cominciato a rileggere Ken Parker (poco fa ho appena finito La ballata di Pat O'Shane) e sto godendo come un riccioooooooo!!!

(La prossima in pole position, appena finisco MM sarà la prima 50-70ina di Nathan)

Insomma, questo per dire che volendo ce n'è del tempo da passare sotto quel porticato rendendolo un posto migliore e non solo un posto dove tirare fino all'ora di cena....
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[cama69]

WM sono d'accordo con i concetti che hai scritto, anche perché sono logici, difatti negli ultimi anni ho ridotto drasticamente l’acquisto delle collane. Io non ho detto "a me basta passare una mezz'oretta sotto il fresco del portico e mi va bene un po' tutto". , se ho dato questa impressione è stato un mio errore, e in ogni caso se fosse stato così oggi leggerei tutte le collane della SBE che leggevo fino ad alcuni anni addietro, non ti sembra? Per onestà intellettuale ammetto che la mancanza di fumetti inediti mi stà facendo procrastinare oltre il dovuto il taglio di Dragonero, (e forse anche di Dampyr) ma oramai siamo agli sgoccioli le storie di questa estate di Dragonero hanno ulteriormente peggiorato il quadro generale.
Detto questo, Zagor non c’entra nulla con il tuo discorso, forse non è chiaro, ma la mia personale valutazione della collana è un po' diversa rispetto ad alcuni di voi, Zagor globalmente mi soddisfa abbastanza, infatti credo di aver precisato più volte che insieme a Tex sono le uniche collane che leggo ancora con piacere. Pertanto la pubblicazione di alcune storie meno riuscite per me rientra ancora nella normalità, tutte le collane che ho letto finora anche le migliori presentano alcune storie che non sono state di mio gradimento. Il fattore discriminante è il rapporto tra le storie brutte rispetto al totale, se nel medio periodo le storie brutte sono tante, oppure se le modifiche strutturali alla collana non sono di mio gradimento allora è normale che dopo un pò dedichi il mio tempo ad altre letture.
Con questo non dico che la collana di Zagor stà vivendo un periodo di alta qualità editoriale però non sono d’accordo con la severità dei giudizi di alcuni utenti del forum. Se volessi sintetizzare il mio giudizio attuale potrei dire che nella lunga vita editoriale di Zagor ci sono stati periodi migliori ma anche peggiori. Senza entrare nel dettaglio posso tranquillamente affermare che la Zenith mi soddisfa, i color, i maxi e gli speciali sono un po' altalenanti, ma in queste condizioni io li acquisto tranquillamente tutti li leggo e poi valuto, senza troppe recriminazioni anche se la storia non mi soddisfa.

[Doc Lester 1975]

Ci sono tre aspetti sui quali mi piacerebbe sentire il parere degli altri utenti e - perché no, magari - degli autori

Comincio dalle trasferte.
Nell'ultimo Color, Zagor viene convocato in sogno da Guedé Danseur e si reca a New Orleans. Nel marasma dei (secondo me troppi) albi in edicola, si rischia un'eccessiva confusione, al punto che quasi nello stesso mese possiamo trovare Zagor a Darkwood su un bis, ai Caraibi nella serie regolare e in Louisiana su un Color. Questo è un aspetto editoriale a cui qualche anno fa si prestava maggiore attenzione: ricordo che durante i due anni della grande trasferta rinascimentale uno Speciale fu saltato e un altro fu proposto come un racconto di Zagor mentre si trova al campo degli Hopi (se ricordo bene), un piccolo accorgimento per mantenere comunque la continuity lontano da casa.
Ma questo è il punto: lontano da casa. È una condizione psicologica che una volta gli autori si preoccupavano di farci sentire (fa parte del pacchetto narrativo di una trasferta), ora invece Zagor e Cico prendono e partono come se nulla fosse, come se andassero al baretto di Pleasant Point, ed anche il viaggio stesso non viene più narrato. Sembra quasi che si possano smaterializzare per riapparire in un attimo nella location in cui si voglia ambientare qualsiasi storia. Anche solo 4-6 tavole di descrizione del viaggio potrebbero essere sufficienti per creare l'atmosfera, un minimo sindacale, ma niente, troppo spesso vengono saltate.
La conseguenza di questi cambiamenti è che almeno io quasi non percepisco più la differenza tra una storia normale ed una speciale (quale dovrebbe apparire qualsiasi avventura ambientata fuori Darkwood). Un autore chiamato a scrivere una storia di Zagor sembra che non debba più porsi il problema del dove ambientare un'avventura. Non c'è più nemmeno bisogno di programmare trasferte, perché Zagor è costantemente in trasferta, anche se "a macchia di leopardo" (una storia sì e due no, uno Speciale sì e un Color no, ecc).
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Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché

Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1
Campionato, Milan-Inter 1-2

[ElEmperador]

This story in New Orleans could be adapted to that Caribbean journey.
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Mozart Kelly]

[ElEmperador]

For me the best Louisiana ambiance was given by Boselli and Laurenti in Vendetta Vudu…
The New Orleans of Donat and Ferri were not so good neither.
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E M P

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[cama69]

[Walter Maddenbrook]

D'accordo anche io con la giusta osservazione di Doc.
E per me il problema è sempre quello: troppe uscite e di conseguenza devi raschiare il barile alla disperata ricerca di una qualunque idea o situazione che ti permetta di mandare in edicola qualcosa di dignitoso (e non sempre ce la fanno).
A questo punto, diventa automatico che ciaone alla programmazione INTERNA nelle storie, quindi l'evento trasferta, con tutto il contorno "lento" che comporta (che è poi il primo valore aggiunto), e si manda invece Zagor ovunque in un batter di ciglia perdendo tutto il fascino e l'esotismo del viaggio.
Al contrario, l'attenzione è invece altissima alla programmazione ESTERNA, cioè far combaciare la fine della storia con il numero tal dei tali (e quindi usare la deprecabile pratica di troncare la narrazione o allungarla), cercare le coincidenze con eventi esterni (che so, il n. 666) e altra fuffa superficiale.

Poi vabbè, a seguito della storia di Golnor sappiamo anche che i Nostri possono spostarsi in un'altra dimensione solo PENSANDOCI, e quindi cosa volete che sia andare in Lousiana come a Pleasant Point!
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Wolfenstein1976]

Comunque dite quello che volete ma a me manca lo Zagor di 10 anni fa che tra alti e bassi era ancora un signor fumetto, con spesso disegni di qualita',la trasferta in Sudamerica,Lo zoo di kaufman,La rivolta,Mortimer ultimo atto.Dal n. 600 in poi c'e' stato un grosso calo di qualita' compresi i disegni, troppe storie old style, la fine delle lunghe trasferte e dei Maxi Zagor, e pure la fine delle trame atlantidee che erano sinonimo di grande avventura e trame articolate,Le trame sono diventate molto piu semplici rispetto al passato.Credo stiamo vivendo un medioevo Zagoriano da circa 10 anni a parte qualche rara storia sopra la media.Cosi' comunque non si va lontano per me.Non voglio dare tutta la colpa a Burattini, ma sembra quasi che abbia paura delle critiche negative e ne venga condizionato.Questo si ripercuote anche sulle sue storie e sulla linea editoriale odierna che non apprezzo.Ci sarebbe bisogno di un grandce rinnovamento e freschezza nuova.Io la vedo cosi', le storie vintage ci sarebbero sempre ma ultimamente sembrano veramente predominanti e questo mina molto la qualita' a mio avviso.
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Mirko