www.spiritoconlascure.it

[kanoxen60]

Anche il buon Cico deve affrontare le sue vicissitudini.

A parte il malaugurato incontro ravvicinato con un orso nella baracca di Buddy Basset, si scontra con i soldati che intendono arrestarlo e finisce in gattabuia con un occhio nero e diversi cerotti (pag. 158).
Il tentativo di liberare Zagor con il carro trainato dai cavalli si risolve in una catastrofe e il messicano deve darsela a gambe sotto i colpi di fucile di una sentinella (a proposito, Cico è arrestato per aver colto fiori di campo e non è arrestato per i due tentativi di fuga di Zagor?...Mah... ).
Viene preso a colpi di fucile sulla testa, a più riprese, dal cacciatore cui aveva disinnescato le trappole per animali, rimediando una nutrita serie di bernoccoli (pag. 222-224); si prende un (amorevole...) calcio persino da Zagor dopo l'evasione, al fine di convincerlo che non è un fantasma (pag. 231).
Infine, prestandosi a fare da cavia per il trappolone organizzato da Zagor nella palude, viene preso a pugni sia da Caldwell (pag. 243) sia da Kennet (pag. 247; in quest'ultimo caso, tardivo l'intervento di Zagor).
Meritato, dopo tante botte, l'”autoinvito” a pranzo a Fort Springtime, con la lunga lista di portate suggerita al cuoco...(pag. 265) .

[kanoxen60]

Accanto ad alcune figure che non sono sviluppate adeguatamente (il capitano Grayson) o presentano qualche “forzatura” nei comportamenti (il colonnello Dillon nella sua condanna di Zagor), vi sono altri personaggi che invece mi sono piaciuti.

Tra questi Tawar, stregone dei Tunican costretto a lasciare la sua tribù e a rifugiarsi in una grotta lungo il fiume.
Salva Zagor dall'attacco dei lupi e gli cura le numerose ferite riportate. Non gli svela la ragione del suo allontanamento dalla tribù, ma rinvia a un incontro successivo la spiegazione delle sue vicissitudini.



Positivo, pur con qualche lieve contraddizione, anche Mackett, il carcerato finito a Hellgate tempo addietro a causa di Zagor.
Desideroso di vendicarsi di colui che è stato causa della sua rovina, Mackett scatena subito una rissa con Zagor che si risolve in una serie di frustate per entrambi.
Tempo dopo, con un cambio di atteggiamento un po troppo repentino, propone a Zagor la fuga; dopo un nuovo scontro con il nostro Eroe, una volta scoperto il tentativo di evasione, Mackett preferisce cadere sotto il fuoco dei secondini piuttosto che tornare alla vita miserabile di Hellgate.
Una fine tragica, insomma, la sua, in uno dei momenti più drammatici della storia.

[kanoxen60]

Infine, mi è piaciuto anche il dottor Hogan.

Medico del carcere di Hellgate, scopre il tentativo di fuga di Zagor e Mackett. Quest'ultimo vorrebbe uccidere il dottore, che gli aveva causato in passato una dura punizione al carcere, ma Zagor glielo impedisce.
E' il medico che avvisa le guardie dell'evasione in corso, provocandone così il fallimento.
Più avanti, inaspettatamente, Gordon si presenta nella cella di punizione di Zagor, offrendogli una ghiottissima opportunità di fuga dal carcere. Colpito dal fatto che Zagor gli abbia salvato la vita da Mackett, infatti, il dottore si è preso la briga di riesaminare le carte processuali e si è convinto dell'innocenza del Nostro.
Lo stratagemma da lui architettato per la fuga dal carcere è, come detto, degno dei classici della letteratura dell'800 (oltre che estremamente efficace).

[kanoxen60]

I disegni di Gallieno Ferri sono molto buoni, come al solito. In particolare, mi hanno colpito:

- il naso adunco e gli occhi strabici di quello svitato di Buddy Basset ;

- l'uso dei tondi in occasione delle “confessioni” di Gustavo Wolle, compagno di cella di Zagor a Hellgate;

- lo sguardo paterno e mansueto di Tawar, stregone dei Tunican;

- l'architettura massiccia e inquietante (un vero “ecomostro”) del carcere di Hellgate;



- i primi piani in chiaroscuro di Mackett, compagno di evasione di Zagor;



- il Cico strapazzato (pagg. 150-151, dopo l'incontro ravvicinato con l'orso di Buddy Basset; pag. 158, dopo lo scontro con i due soldati a Fort Sprigtime; pagg. 222-224, dopo le randellate prese dal cacciatore a Darkwood);

- il Cico/nonnina (coi baffi) che cerca di far evadere Zagor dalla prigione di Fort Springtime;

- lo strano copricapo che indossa Cico quando si reca a Hellgate per il recupero della salma dell'amico;

- i consueti primi piani di uno Zagor incazzoso di fronte alle ingiustizie (pagg. 178, 182, 190);

- uno Zagor abbruttito (con barba lunga) dalla prigionia nella terribile “talpa”;

- l'atmosfera gotica che caratterizza l'uscita di Zagor dalla bara (con Cico terrorizzato).

[kanoxen60]

Per concludere, una storia sicuramente buona, una delle migliori del periodo.
Azzeccata la trama e l'ambientazione carceraria di buona parte della vicenda; ben caratterizzati alcuni personaggi di contorno.
La storia, tuttavia, presenta anche qualche punto debole, come qualche passaggio superfluo o troppo lungo, alcuni punti dell'intreccio non sufficientemente giustificati, qualche gag di Cico un po stiracchiata.
Per questi motivi la ritengo inferiore a “Titan” che, per ora, mantiene saldamente il primo posto in graduatoria.

Aggiornamento classifica prima centuria zagoriana:

1. Sulle orme di Titan (Nolitta-Ferri)
2. L'inferno dei vivi (Nolitta-Ferri)
3. Ombre! (Nolitta-Ferri)
4. Iron-Man (Nolitta-Ferri)
5. I mercanti di schiavi (Nolitta-Ferri)
6. La foresta degli agguati (Nolitta-Ferri)
7. Territorio indiano (Nolitta-Ferri)
8. La strega della palude nera (G. Bonelli-Ferri)
9. Il piccolo popolo/La danza della scure (G. Bonelli-Ferri)
10. Uno strano violinista (Nolitta-Ferri)
...........

[ElEmperador]

Well done Kano.
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E M P

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[AAHHYAAAAK]

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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Ivan]

Spettacolare recensione come al solito, Kanoxen.
Io proporrei di raccoglierle tutte in un unico topic, come una sorta di "KanoZagor index", magari accorpando i vari post di una storia in un unico commento (a proposito, Kanoxen...Non ho mai compreso il motivo per cui suddividi le tue recensioni in più post; è forse per una questione di maggior leggibilità?)

(Sull'episodio:) Il materiale per fare una storiona c'era, ma in questa fase Nolitta soffre ancora dei limiti del formato a striscia.
Per esempio, le difficoltà dell'ambiente carcerario sono sbrigate in un paio di scenette; non si ha una vera sensazione di quanto possa essere oppressiva la vita da detenuto. Secondo me, un Nolitta più maturo avrebbe dedicato più spazio ad abusi di guardie sadiche e di carcerati prepotenti (un po' come avrebbe poi fatto Castelli in "GLI AGUZZINI", per intenderci).

[Ken Parker]

Ho sempre trovato questa storia molto buona sul piano delle reazioni psicologiche di tutti i personaggi, anche se la presenza di qualche forzatura è innegabile.
Zagor è inizialmente strasicuro che ci possa essere un equivoco dietro il suo arresto, tanto che si prende il lusso di scherzare con la folla già pronta a metterlo alla gogna. Poi però, man mano che si addentra nella propria situazione, si rende conto che il fatto di non essere conosciuto a Fort Springtime costituisce un terribile elemento contro di lui, proprio perché la fiducia e la stima di cui gode tra coloro che lo circondano (indiani, coloni, trappers o militari) rappresenta il suo strumento migliore di convinzione, l'arma con cui portare avanti la sua opera di pace e di giustizia.
Appare un po' strano il fato che su di lui fosse già comparso un mandato di cattura come colpevole, per il semplice motivo che non se ne era rintracciato il corpo, mentre analogo ragionamento non viene fatto nei riguardi del capitano Grayson. Perché non si ritiene che anche Zagor sia perito nell'agguato? Il fatto che fossero solo loro due a conoscenza della presenza del denaro automaticamente scagionava Grayson solo perché militare?
Poi le scene del carcere apportano una carica di drammaticità decisamente commovente, anche se forse risultano un po' tutto troppo cariche di accanimento nei confronti dell'eroe.
Indubbiamente la costruzione della trama è un salto di qualità, di alto livello, nella saga zagoriana. A metà tra il giallo e il dramma, con alcuni intermezzi decisamente molto divertenti, secondo me è un ottimo esempio di cosa Nolitta intendeva dovesse essere il personaggio e la sua idea di fumetto all'epoca. Anche nel momento di maggiore scoraggiamento per le sorti del Nostro, ad esempio, Nolitta non manca di inserire un personaggio-macchietta come il compagno di cella di Zagor, che noioso e petulante non manca di prendersi un colpo "azzittente"!
Un'altra considerazione molto divertente che si può fare è che, nell'ambito di una storia "carceraria", il primo a finire in prigione è Cico, che poi si troverà invece a cercare di tirar fuori dalla stessa prigione il suo amico!
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"SO LONG!"
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[AAHHYAAAAK]

La coppia Nolitta-Ferri questa volta costruiscono una storia di ben 120 tavole e due terzi, ma, per me, leggermente minore delle altre, ma comunque ampiamente sufficiente, un bel 6,5.
Gli amanti della serie "Tutti i buchi devono essere raccontati" qui ci vanno a nozze: luoghi già visitati e finora mai raccontati, amici di vecchia data mai apparsi, ecc.
Tanti personaggi (non è boselliana, comunque...) si vedono poco, magari per una manciata di vignette, ma sono tutti funzionali per l'epilogo.
La storia si apre, manco a dirlo, con una gag di Cico: avendo paura delle ritorsioni che potrebbero accadergli per vicende passate a Fort Springtime, evita di entrare nel forte e si reca alla casa del bizzarro Buddy Basset, che Ferri, di profilo, lo fa assomigliare a una capra. Tale soggetto vende pelli, ma anziché cacciare, alleva gli animali. Cico dà un'occhiata e, in una stanza buia, viene aggredito da... orsi. Basset alleva orsi
Intanto al forte il colonnello Dillon chiede a Zagor di scortare del denaro a Clearville con il capitano Grayson. Unica condizione: evitare di portarsi Cico. La soluzione di Zagor: sbatterlo in gattabuia! E l'occasione arriva quando il messicano... raccoglie una margherita
Zagor durante il viaggio viene attaccato e gravemente ferito e creduto morto. Gli aggressori, non si vedono mai in faccia, spingono il carro verso un precipizio, facendo sballottare il Nostro fuori dal carro e, a contatto con l'acqua del fiume, si ridesta. Ci vuole ora una bella sospensione della realtà: Zagor, che butta sangue come una fontana da un fianco, s'inerpica su per una scarpata, affronta un branco di sciacalli e poi si ritrova in una grotta, medicato da Tawar, un indiano tunican, tribù acerrima nemica dello Spirito con ls Scure (strano che non ne abbiano ancora fatto un Color...)
Rimessosi in forze, anche se sono passati dieci giorni, viene arrestato al posto di cambio di Red Peak, accusato dal colonnello Dillon di aver rubato il il denaro dell'esercito. Dopo il processo, Zagor viene inviato al temuto penitenziario di Hellgate. Qui trova un vecchio nemico, Johnny Mackett, che, dopo aver avuto un battibbecco e subito la punizione delle frustate senza emettere alcun lamento da parte di Zagor, lo assolda per evadere. Durante l'evasione, il bandito trova un altro nemico, il dr. Hogan: avendogliela giurata, si scontra con Zagor che non vuole vittime e quindi i piani saltano e Mackett viene ucciso, mentre Zagor andrà in isolamento al buio nella tana della talpa, detta così perché è un posto piccolo e completamente al buio. A salvarlo viene il dr. Hogan che, per ringraziarlo, gli inietta un siero che causa la morte apparente (metodo abusato e in questa serie proposto per la prima volta). Cico, ricevuto il messaggio da Fort Henry, vestito a lutto, si presenta per ritirare la salma e, verso notte, Zagor rovescia la bara, spaccandola e il messicano crede di aver visto un fantasma
Qui entra in gioco un amico di Zagor, Bob, giornalista de L'eco di Brandville: si vede solo per due terzi di tavola, ma è importantissimo: praticamente in un articolo dice che Cico è in possesso di prove scottanti che scagionano Zagor, creduto ancora morto da tutti, e inchiodano i veri aggressori. Al rifugio nella palude a uno a uno arrivano i tre veri colpevoli: Buddy Caldwell che perirà nelle sabbie mobili, Oscar Kennett che verrà ucciso dal terzo prima che questi rivelasse il nome. Il terzo, incappucciato, viene steso da un colpo di scure, tiro veramente difficile... : è nientepopodimeno che il capitano Grayson.
Il finale rimarca ancora la caratterizzazione del personaggio Zagor: il colonnello Dillon dà le dimissioni per aver accusato ingiustamente un innocente, ma lo Spirito con la Scure lo perdona, strappa la lettera di dimissioni, riconoscendo che uomini del genere servono nell'esercito.
Passiamo alle gag di Cico (anche qui in un balloon il nome viene storpiato: ora manca una y...):
1) la citata gag degli orsi
2) il perché vada in cella
3) le prove di far evadere Zagor prima del processo, il travestimento da nonna del detenuto, ma il tentativo va a monte per un soldato troppo goloso alla torta di mele, peccato che nel cestino ci siano lime e altri strumenti per far fuggire Zagor, intanto fugge Cico , e il tentativo con un carro annodando degli stracci, ma si staccano le redini, non le sbarre della cella...
4) in attesa del ritorno di Zagor, come promesso, da Hellgate, libera alcuni animali dalle trappole che gli ricordano la prigionia e incontra il trapper proprietario delle trappole; lo stesso trapper poi darà un'altra spazzolata al messicano, quando, anziché liberare un uomo caduto in una trappola, si allontana per non essere nuovamente... spazzolato
5) la gag citata della bara

Personaggi principali:
- Buddy Basset
- colonnello Dillon
- capitano Grayson
- Tawar
- Johnny Mackett
- dottor Hogan
- Bob
- Buddy Caldwell
- Oscar Kennett

Luoghi:
- Fort Springtime
- posto di cambio di Red Peak
- Hellgate
- Brandville

Ps: l'episodio raffigurato in copertina non è mai avvenuto; peccato, perché è veramente bella. Ed epica...
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