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Nolitta supervisore di Zagor
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Thunderman
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 1:22 pm    Oggetto: Nolitta supervisore di Zagor Rispondi citando

Topic nato da digressioni sorte nel topic "I predatori della valle del diavolo". Copio qui sotto l'ultimo post sulla questione dell'utente Ivan:

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Mauro Tozzi ha scritto:
In conclusione, state dicendo che Sergio si limitava ad approvare i soggetti senza mai dare un'occhiata alle sceneggiature?

Non lo si sta “dicendo”, lo si sta ipotizzando.
Comunque sì, Mauro; il succo è quello: dati tutti gli altri suoi impegni, Bonelli non avrebbe mai avuto il tempo materiale anche per leggere/correggere le sceneggiature altrui. E nessuno gliene fa una colpa, ovviamente...Solo, non comprendo perché si voglia a tutti i costi interpretare questa banalissima constatazione come un “attacco personale” o qualcosa del genere. (Un po' di elasticità mentale, fiöli, su!)

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Lo faceva anche Nolitta
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joe7
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 1:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riassumo qui quello che ho scritto al proposito: ho dovuto rimaneggiare, ma possono esserci delle ripetizioni.

Diciamo solo che Sergio Bonelli a quei tempi aveva altre priorità e non sentiva più "suo" il personaggio di Zagor da tempo. Sergio Bonelli, dopo aver smesso di sceneggiare Zagor, aveva approvato delle sceneggiature che presentavano un personaggio difficile da identificare come lo Zagor che avevano conosciuto i lettori (nel caso di Toninelli: troppo fallibile; nel caso di Sclavi: troppo problematico). Impossibile che non se ne fosse accorto: quindi, è assai probabile che si sia occupato soprattutto del soggetto e delle linee narrative (i "paletti", insomma) della casa editrice...ma non di Zagor e Cico come personaggi.

Tant'è vero che, come ho detto in altri post, sono personalmente favorevole all'ipotesi che ormai Sergio Bonelli non era più in sintonia con Zagor come lo era quando lo sceneggiava. Aveva esaurito la vena e non era più interessato a fare una storia con lui, nonostante le richieste che gli fecero tanti fan per anni: era interessato all'inizio a Mister No, poi abbandonò anche lui (per poi ritornare solo alla fine) per occuparsi soprattutto dell'azienda Bonelli. Una scelta lungimirante che ha permesso un ottimo sviluppo della casa editrice, ma che ha lasciato delle vittime nel suo percorso, tra i quali la più famosa è Zagor...almeno è così per me.

So che si può essere facilmente fraintesi a fare queste affermazioni. Non ho mai detto, nè voluto insinuare, che Sergio Bonelli fosse diventato un "vecchio rimbambito" (parole di Spiritoso, non mie): semplicemente, non se la sentiva più di fare delle storie di Zagor. E, a mano a mano, se ne è distaccato diventando in pratica solo l'editore di Zagor, occupandosi di altre cose, come Mister No e, successivamente, l'amministrazione della Bonelli. E queste non sono scelte di un "vecchio rimbambito", ma di una persona che sapeva fare le sue scelte. Infatti, più volte avevano chiesto a Sergio Bonelli di fare ancora Zagor, ma lui rifiutò fino alla fine di farlo. E questo significa che non se la sentiva davvero più di continuare. Ma Zagor, in questo modo, piaccia o no, è diventato un personaggio "abbandonato", che si può sì supervisionare, ma che alla fine prende direzioni diverse, fino allo stravolgimento estremo di Incubi (avete urlato di esasperazione? OK, andiamo avanti) oppure fino all'avvicinamento alla nolittianità di storie come l'Esploratore scomparso.

Ammettiamo, per ipotesi, che Sergio Bonelli abbia considerato come una naturale e/o tollerabile evoluzione del personaggio le nuove "strade che gli sembravano coerenti col personaggio". Ma, anche detta così, non sta in piedi: perchè, nei suoi anni di carriera come sceneggiatore di Zagor, Sergio Bonelli non ha MAI fatto intraprendere al suo personaggio questi "nuovi sviluppi"? Perchè non erano farina del suo sacco? Via, era l'editore, in pratica: che gli costava dare Zagor ad un altro che gli avrebbe fatto percorrere le "nuove strade coerenti col personaggio"? Invece lo ha dato a Castelli e Canzio, nel periodo d'oro, e loro hanno cercato di seguire la "nolittianità" il più possibile. Solo quando Sergio Bonelli abbandonò il timone di Zagor, e solo allora, diede carta bianca a "nuove strade coerenti col personaggio". Di conseguenza, Sergio Bonelli aveva abbandonato Zagor al suo destino editoriale, curandolo come avrebbe fatto con un buon fumetto, con le sue direttive di base, che a mano a mano, inevitabilmente, diventavano più possibiliste fino ad Incubi (avete urlato? Va bè, fateci l'abitudine). Almeno la vedo così, e non ne faccio una colpa per Bonelli: semplicemente, aveva sentito che il suo tempo per sceneggiare Zagor era finito.

Molti dicono che "Tutto quello che è stato pubblicato ha avuto il suo beneplacito ed è stato approvato da lui." E chi ha detto il contrario? Il punto è in che modo ha dato il suo beneplacito. Io sostengo che lui, riguardo a Zagor, dava il suo beneplacito, però controllando le linee narrative di base in modo che rispettino lo standard bonelliano e certe caratteristiche di base di Zagor. Ma sono stati tutt'al più controlli superficiali, o di forma, ma non di sostanza. Una mia supposizione senza prove, dite? Visto il tipo di storie pubblicate successivamente, che si sono allontanate molto dal racconto zagoriano classico, mi sembra un'ipotesi che spiega bene come sia successo.

Altra ipotesi: Bonelli ha fatto questo per aprire altre strade per non chiudersi negli angusti sgabuzzini nolittiani? A parte il fatto che in questi "angusti sgabuzzini" si è creato un universo di storie e personaggi validi ancor oggi, a parte il fatto che gli "angusti sgabuzzini" li ha creati lui, il fatto stesso di volerli abbandonare implica per forza l'abbandono di Zagor da parte di Bonelli.

Per semplificare: Sergio Bonelli ha detto addio a Guido Nolitta, tutto qui. Zagor era caduto in flessione ed era sull'orlo della chiusura, fino a che "L'esploratore scomparso" (guarda caso, una storia nolittiana, o che si richiama a questo stile) ha permesso un rialzo delle vendite. In ogni caso, io parlo di Sergio Bonelli che ha abbandonato Zagor seguendolo solo a grandi linee. Che poi Zagor abbia avuto successo o meno in questo modo è un altro discorso.

Se per tanti la "nolittianità" è un'ossessione da evitare, dovrebbe esserlo stato anche per Nolitta stesso, il che mi sembra una contraddizione. Ma accettiamo pure questa versione: se è così, conferma ancora di più l'abbandono di Sergio Bonelli alla nolittianità. E questo, positivo o meno che sia, è proprio un "rovinare Zagor, una sua creatura": che poi questo abbia portato ad un aumento delle vendite, non so. Non ho i dati, ma ho sempre letto che l'"Esploratore scomparso" ha salvato le vendite di Zagor, visto il successo che ha avuto, mentre non ho mai sentito dire lo stesso con "Incubi", più stravagante ma certo meno popolare, visto che seguiva la moda alla "Dylan Dog" imperante allora. In ogni caso, mi pare che siano stati i ritorni alla nolittianità a salvare Zagor dal fallimento, mentre gli allontanamenti alla nolittianità ne hanno avvicinato la chiusura...Tant'è vero che "L' esploratore scomparso" (una storia simil-nolittiana) si è cercato di replicarlo (Dexter Green fa le veci di Nat Murdo),mentre "Incubi" nessuno ci ha provato a ripeterlo, diventando solo un fumetto di cult, ma da non imitare. Mi sembra una cosa molto significativa a favore della nolittianità.

Non so se ai tempi di Incubi Zagor vendesse molto di più che ai tempi dell'Esploratore: qualcuno può confermarlo qui con sicurezza? Se sì, parli.

In ogni caso, il "rinascimento zagoriano" è iniziato con l'Esploratore - una storia nolittiana come stile - non con Incubi, una storia che, se è vero quello che hai detto, non ha fatto nè incrementare nè diminuire le vendite. Quindi, è stata una storia che ha lasciato sostanzialmente indifferente il fandom zagoriano, al contrario dell'"Esploratore scomparso", un richiamo assai forte all'"Odissea americana", una storia classica e nolittiana (scusa la ripetizione,ma è per ribadirlo).

A Sergio Bonelli andavano bene autori anche poco nolittiani, dicono alcuni...cioè che contraddicevano in pieno la sua impostazione di Zagor, quindi. Di conseguenza, è proprio un abbandono del suo personaggio, anzi, un rinnegamento, se è vero che in questa non-nolittianità lui ci vedeva una cosa positiva. Che poi ci vedesse una cosa positiva mi sembra che lo sostenga solo chi lo dice, e senza prove. Bonelli l'ha forse detto in qualche intervista?
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 1:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

secondo me influisce ma poco

bonelli sposava pienamente lo zagor di toninelli, come usato(texiano) sicuro, con riflesso demodylaniano
economicamente, chi lo poteva biasimare?

il vero mistero,che resterà mistero (o leggenda), è cosa accadde nel 1990, in termini di vendite (fosse anche una lieve ma indicativa flessione... o qualche lettera accorata in più..), di cazziatoni ("ma guarda che zagor NON si scrive così, SI SCRIVE COSIIIIII..........") e ripensamenti
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 1:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:

Non so se ai tempi di Incubi Zagor vendesse molto di più che ai tempi dell'Esploratore: qualcuno può confermarlo qui con sicurezza?


Ti ho già detto che l'Esploratore non ha portato a nessun rialzo di vendite e che Zagor ai tempi di Incubi vendeva molto di più dei tempi del rinascimento.
Queste non sono opnioni ma fatti risaputi da chiunque conosca le vicissitudini editoriali di Zagor.

Anche sull'ossessione ho già detto: per Bonelli non esisteva il tabù della nolittianità perchè per lui il personaggio era talmente sfaccettato da poter includere anche versioni diverse dalla sua.

Il disinteresse nei confronti del personaggio è smentito da tutti coloro che lo hanno conosciuto o hanno lavorato con lui.

Ha scelto tutti gli staff creativi e ha approvato la direzione che facevano prendere al personaggio.
Anche questi sono fatti.

E gli hanno dato ragione perchè sono state le suce scelte, tutte le sue scelte, ad aver garantito la longevità della collana.


Ma a che serve discute se ogni volta si ricomincia da capo?
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.



Ultima modifica di SpiritosoConLaScura il Ven Giu 13, 2014 1:59 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 1:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer76 ha scritto:
di cazziatoni ("ma guarda che zagor NON si scrive così, SI SCRIVE COSIIIIII..........")

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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 2:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:
In ogni caso, il "rinascimento zagoriano" è iniziato con l'Esploratore - una storia nolittiana come stile - non con Incubi, una storia che, se è vero quello che hai detto, non ha fatto nè incrementare nè diminuire le vendite. Quindi, è stata una storia che ha lasciato sostanzialmente indifferente il fandom zagoriano, al contrario dell'"Esploratore scomparso", un richiamo assai forte all'"Odissea americana", una storia classica e nolittiana (scusa la ripetizione,ma è per ribadirlo).


secondo me il momento più rappresentativo, e uno dei più riusciti, del rinascimento, è il seguente



guarda come sono riusciti a praticare l'arte del compromesso, con le due storie con i pellirosse in mezzo (in una addirittura c'è lo zagor nolittianoyawn, nell'altra i nemici folkloristici alla nolitta es. diablo il capo dei banditi)
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 2:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:
Che poi ci vedesse una cosa positiva mi sembra che lo sostenga solo chi lo dice, e senza prove. Bonelli l'ha forse detto in qualche intervista?


Lo dicono i fatti visto che le scelte le faceva lui e sapeva esattamente come stava evolvendo e cambiando il personaggio.

Visto il controllo editoriale su Zagor era molto forte e che interveniva a cambiare tutto quello che non gli sembrava all'altezza appare chiaro che i cambiamenti per lui fossero positivi.

Chiedere a tutti gli autori che hanno subito le sue correzioni e imposizioni.

Se poi preferisci pensare che se ne fregasse della qualità dei suoi fumetti e che approvasse anche modifiche che lui ritenesse peggiorative sei libero di pensarlo.
Ma contraddice ogni logica, anche quella di un imprenditore che invece ha dimostrato di saper traghettare la sua azienda in momenti anche molto difficili.
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Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 2:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Carlo_Monni ha scritto:
Seriamente...

Un po' di considerazioni sparse su tutto quello che avete detto.

Sergio Bonelli non leggeva mai le sceneggiature altrui, diceva che lo annoiavano. Approvava i soggetti e poi leggeva il prodotto finito, ovvero disegnato e letterato. Non solo lo ha detto in qualche intervista, ma gliel'ho sentito dire io stesso in almeno un paio di occasioni pubbliche.


In queste condizioni, era ovvio che venissero fuori delle storie con uno Zagor stravolto.

Carlo_Monni ha scritto:

In serie in cui esisteva un curatore questo non ea un limite perché c'era chi le sceneggiature le leggeva comunque, in una serie come Tex in cui una figura simile non esisteva i danni si sono visti.


Certo, ma un personaggio particolare e complesso come Zagor esigeva un controllo più stretto, non fatto da un'altra persona. Nessuno può sostituire un altro: solo Nolitta poteva fare Nolitta. Ma, come ho già sostenuto, credo che Sergio Bonelli non fosse più in sintonia con Zagor. E questo è avvenuto progressivamente, non subito dopo aver fatto "Magia senza tempo".

Carlo_Monni ha scritto:

In ogni caso anche il fatto che lui leggesse la storia non gli impediva di intervenire se riteneva di doverlo fare.


Certo, ma solo a livello generale...o solo dicendo le sue perplessità a storia stampata. Un "intervento" non è la stessa cosa di "sceneggiare".

Carlo_Monni ha scritto:

Non è mica per caso che ci sono due storie di Zagor assolutamente inedite.


Devono aver fatto delle cose innominabili in quelle storie...e Sergio se ne era reso conto, ovviamente.

Carlo_Monni ha scritto:

Moreno Burattini potrebbe testimoniare benissimo quanto orte forse il controllo su Zagor, che pure aveva un curatore, visto che ha una cartella piena di vignette e pagine di storie sue e di altri che Sergio lo ha costretto a rifare.


Non so che tipo di controlli siano stati: bisognerebbe saperne di più. Supponiamo comunque che siano stati controlli rigidissimi. Restano comunque sempre dei controlli esterni, in cui Sergio Bonelli non poteva intervenire più di tanto, se no la storia la faceva lui, praticamente. Per quanto potesse controllare rigidamente una storia non nolittiana, era fin troppo difficile trasformarla in una nolittiana, vista la complessità di questo tipo di narrazione. E dubito che Bonelli abbia SEMPRE controllato rigidamente OGNI storia: non avrebbe potuto averne il tempo materiale.

Senza contare che qui, Monni, ti contraddici, visto che prima dici che Sergio Bonelli non leggeva mai le sceneggiature altrui, diceva che lo annoiavano. Approvava i soggetti e poi leggeva il prodotto finito, ovvero disegnato e letterato.

Si vede che a volte controllava e a volte no.

Carlo_Monni ha scritto:


Zagor è sempre stata una delle serie che Sergio Bonelli ha seguito da vicino lasciando i curatori con una libertà limitata rispetto a quelli di altre collane.
Ad un certo punto ha avuto non tanto una disaffezione, quanto uan rassegnazione ad un'imminente chiusura.


Zagor era una sua creatura dopotutto, e anche complessa: sapeva che era da controllare più degli altri personaggi. Ma sapeva che non era più in sintonia col personaggio, visto che non l'ha MAI PIU'sceneggiato, nemmeno una volta.

E, quando ha dato via libera a Boselli e Burattini, che volevano seguire le sue orme nolittiane, a differenza degli altri, nacque l'esploratore scomparso e il rinascimento zagoriano. Non grazie a controlli bonelliani (anche a quelli, sicuramente), ma grazie a autori che volevano ispirarsi a Nolitta, cioè tornare alle basi. E ha funzionato.

Alla faccia della "nolittianità come una prigione": piuttosto è una finestra aperta verso un mondo. Chiudetela e resterete in una stanza.

Carlo_Monni ha scritto:

In sintesi, a Sergo Bonelli Zagor è sempre interessato ma non per questo le sue vedute erano quelle che sarebbero piaciute a Joe7... o a me se è per quello sia pure per ragioni opposte. Think


A Sergio Bonelli Zagor è sempre interessato, all'inizio come sceneggiatore, poi come curatore esterno, perchè avvertiva che il suo tempo di sceneggiatore di Zagor era finito, visto che non ha più voluto nemmeno fare una storia sua di Zagor. E le conseguenze di una deriva del personaggio sono inevitabili...curatore esterno o meno.

Non ho capito poi se curava solo i soggetti o anche le sceneggiature, visto che Carlo Monni indica entrambe le cose. Forse si occupava dei soggetti per gli altri personaggi e delle sceneggiature per Zagor. Anche se così fosse, Sergio Bonelli ormai non era più Guido Nolitta, e questa non è un'offesa: è semplicemente rendersi conto che le cose erano cambiate, e Sergo Bonelli fu il primo ad averlo capito.
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joe7
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 2:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

SpiritosoConLaScura ha scritto:
joe7 ha scritto:

Non so se ai tempi di Incubi Zagor vendesse molto di più che ai tempi dell'Esploratore: qualcuno può confermarlo qui con sicurezza?


Ti ho già detto che l'Esploratore non ha portato a nessun rialzo di vendite e che Zagor ai tempi di Incubi vendeva molto di più dei tempi del rinascimento.
Queste non sono opnioni ma fatti risaputi da chiunque conosca le vicissitudini editoriali di Zagor.

Anche sull'ossessione ho già detto: per Bonelli non esisteva il tabù della nolittianità perchè per lui il personaggio era talmente sfaccettato da poter includere anche versioni diverse dalla sua.

Il disinteresse nei confronti del personaggio è smentito da tutti coloro che lo hanno conosciuto o hanno lavorato con lui.

Ha scelto tutti gli staff creativi e ha approvato la direzione che facevano prendere al personaggio.
Anche questi sono fatti.

E gli hanno dato ragione perchè sono state le suce scelte, tutte le sue scelte, ad aver garantito la longevità della collana.


Ma a che serve discute se ogni volta si ricomincia da capo?


Forse perchè ripeti sempre le stesse cose senza sentire quello che dicono gli altri.

Ho già risposto alle tue osservazioni prima e non mi va di ripetere, visto che esprimi delle tue opinioni per verità assolute. (tipo "per Bonelli non esisteva il tabù della nolittianità perchè per lui il personaggio era talmente sfaccettato da poter includere anche versioni diverse dalla sua": ma come fai a saperlo? Chi te l'ha detto? E allora Bonelli cosa correggeva a fare? Anzi, che ci stava a fare?)

Replica alle mie risposte, se vuoi parlare seriamente, invece di ignorarle e ripetere tutto come prima. Se no è giusto chiudere qui la questione, perchè io parlo e tu non ascolti. O ci si parla seriamente o ci si prende in giro, e non ho voglia di perdere tempo.
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joe7
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 4:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

In SCLS Magazine Gold 7 c'è un'intervista a Sergio Bonelli di Pierfrancesco Collalto, in cui Sergio fa delle affermazioni importanti. Riporto qui:

Che lei ricordi, c'è stato un momento preciso nel quale ha deciso che non avrebbe più scritto Zagor, oppure questa decisione è maturata, diciamo così, poco a poco in maniera quasi naturale e inevitabile?

No...non c'è mai stato un momento nel quale io abbia deciso "a freddo" di rinunciare a scrivere storie a cui, tutto sommato, dedicavo il mio tempo libero. Il lento, progressivo cambiamento della struttura della Casa Editrice, l'aumento implacabile della produzione rendevano sempre più esiguo il tempo lasciatomi dal lavoro e mi suggerivano di affidare temporaneamente ad altri la gestione della mia "creatura". Ero convinto che, prima o dopo, mi sarei ripreso la gestione della serie, ma, invece, a poco a poco mi resi conto di aver perduto la carica iniziale di fantasia. Non a caso, le storie di Mister No, più realistiche e "seriose", suggerite anche dai ricordi dei miei viaggi, mi concessero di trovare, senza fatica, un secondo "momento magico" narrativo.

Ha mai pensato che Zagor dovesse finire con lei?

Al contrario. Non ho mai pensato che il pubblico sarebbe stato tanto affezionato e fedele. Tenuto conto che non mi sono mai considerato un grande narratore, pensavo che i lettori sarebbero spariti, così come era successo a pubblicazioni che io consideravo ben più meritevoli del mio "spirito con la scure".

Dopo la sua ultima sceneggiatura, come ha vissuto il cammino difficile degli anni ottanta? Se Zagor fosse stato interrotto, ha mai immaginato cosa avrebbe potuto provare o, in fin dei conti, si trattava dello stesso destino capitato ad altri personaggi della casa editrice?

Nella mia lunga vita professionale, mi era capitato di "chiudere" tantissime testate e, di conseguenza, ero anche pronto a mettere la parola fine anche a Zagor; anzi (per essere sincero) in un certo periodo, in cui non ero soddisfatto della qualità del prodotto, mi auguravo che il rifiuto del pubblico ne giustificasse la fine, prima che il personaggio apparisse sempre più lontano dalle mie iniziali intenzioni. Tutto sommato, (lo avete capito), io ero un pò geloso del mio protagonista come ancora oggi (detto in segreto) sono un pò geloso di certe figure di contorno che vengono, di tanto in tanto, usate dai nuovi (e meritevoli) autori.

I 50 anni di Zagor: sarebbero potuti essere migliori? Si rammarica di non aver fatto qualcosa per lo Spirito con la scure o è serenamente fiero della sua creatura?

Buona domanda, che a volte invade anche i miei pensieri. Il bilancio? Sono addirittura commosso dal comportamento dei lettori, ma, sinceramente, anche soddisfatto per l'attenzione e l'affetto con cui ho seguito la serie. Sì, certo: negli ultimi anni avrei dovuto essere più "interventista" nelle scelte dei soggetti, ma mi assolvo proprio per le motivazioni di scarsità di tempo che ho già esposto qui sopra. Tutto sommato, le altre collane mi hanno visto (e mi vedono) come giudice molto più distratto.





Facendo il punto della situazione che si può ricavare da questa intervista (una delle ultime fatte a Sergio Bonelli, quindi, assai attendibile), posso dire che:

- Sergio Bonelli rimase legato a Zagor, ma si era reso conto che non aveva più nè il tempo, nè, soprattutto, lo stimolo creativo, o vena creativa, per fare Zagor (cit.: "a poco a poco mi resi conto di aver perduto la carica iniziale di fantasia"). Questo conferma quello che sospettavo.

- Inoltre, Sergio Bonelli afferma che i suoi controlli avrebbero dovuto essere più incisivi (cit.: Sì, certo: negli ultimi anni avrei dovuto essere più "interventista" nelle scelte dei soggetti,), perchè non era soddisfatto di certi sviluppi del personaggio che si allontanavano dalla sua impostazione, quindi dalla sua nolittianità (cit.: anzi (per essere sincero) in un certo periodo in cui non ero soddisfatto della qualità del prodotto, mi auguravo che il rifiuto del pubblico ne giustificasse la fine, prima che il personaggio apparisse sempre più lontano dalle mie iniziali intenzioni.). Di conseguenza, l'impostazione "nolittiana" di Zagor era qualcosa che Sergio Bonelli aveva sempre voluto, ma non era riuscito ad ottenere in pieno dalle nuove leve. Questo contraddice la tesi di Spiritoso, che dice che "per Bonelli il personaggio era talmente sfaccettato da poter includere anche versioni diverse dalla sua".

La cosa incredibile è che nell'intervista si capisce che Sergio Bonelli non si era reso conto della qualità delle sue storie su Zagor, visto che fino alla fine dice di non essersi mai considerato un gran narratore. Evidentemente, un genio non sa di esserlo.

Riposa in pace, Sergio. Sad
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 4:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:
"per Bonelli non esisteva il tabù della nolittianità perchè per lui il personaggio era talmente sfaccettato da poter includere anche versioni diverse dalla sua": ma come fai a saperlo? Chi te l'ha detto? E allora Bonelli cosa correggeva a fare? Anzi, che ci stava a fare?)


E' un fatto non un opinione, perchè lui ha scelto autori che scrivevano in modo diverso da lui e ha pubblicato storie che non avrebbe mai scritto lui.

Le storie pubblicate sono la dimostrazione che per lui il personaggio poteva anche essere diverso da come creato da lui.
E per essere pubblicate dovevano essere prima essere verificate e approvate da lui perchè era lui a guidare l'evoluzione del personaggio.

Più chiaro di così...

Poi è chiaro che essendo un essere umano non tutto gli è riuscito come avrebbe potuto ed errori può averne commessi.
Ma la sostanza del discorso non cambia.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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Carlo_Monni
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 5:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

joe7 ha scritto:
Carlo_Monni ha scritto:
Seriamente...

Un po' di considerazioni sparse su tutto quello che avete detto.

Sergio Bonelli non leggeva mai le sceneggiature altrui, diceva che lo annoiavano. Approvava i soggetti e poi leggeva il prodotto finito, ovvero disegnato e letterato. Non solo lo ha detto in qualche intervista, ma gliel'ho sentito dire io stesso in almeno un paio di occasioni pubbliche.


In queste condizioni, era ovvio che venissero fuori delle storie con uno Zagor stravolto.


Queste sono opinioni tue. Sergio leggeva comunque ed approvava oppure disapprovava e cassava o chiedeva cambiamenti a volte anche pesanti (rifacimento di intere tavole, finali cambiati etc.).
Che poi lo Zagor non scritto da Nolitta fosse stravolto e lo fosse sempre, se questi che intendi, è un'opinione tua.

Citazione:

Carlo_Monni ha scritto:

In serie in cui esisteva un curatore questo non ea un limite perché c'era chi le sceneggiature le leggeva comunque, in una serie come Tex in cui una figura simile non esisteva i danni si sono visti.


Certo, ma un personaggio particolare e complesso come Zagor esigeva un controllo più stretto, non fatto da un'altra persona. Nessuno può sostituire un altro: solo Nolitta poteva fare Nolitta. Ma, come ho già sostenuto, credo che Sergio Bonelli non fosse più in sintonia con Zagor. E questo è avvenuto progressivamente, non subito dopo aver fatto "Magia senza tempo".

Carlo_Monni ha scritto:

In ogni caso anche il fatto che lui leggesse la storia non gli impediva di intervenire se riteneva di doverlo fare.


Certo, ma solo a livello generale...o solo dicendo le sue perplessità a storia stampata. Un "intervento" non è la stessa cosa di "sceneggiare".


Quello che scrivi mi fa capire che non hai affatto idea di cosa faccia un curatore. Il curatore, tra le altre cose, controlla le storie altrui, non le sceneggia (altrimenti sarebbero le sue storie no? Wink). Dice all'autore di turno: questo va bene, questo no, questo si toglie e questo è da rifare.
Questo Sergio lo ha sempre fatto su Zagor, ci sono fior di testimonianze al riguardo.
Su Zagor Sergio interveniva in seconda battuto, diciamo, perché il lavoro preliminare, approvare i soggetti e leggere ed approvare le sceneggiature, toccava al curatore di serie, in origine Canzio e Sclavi ma il suo controllo era comunque ferreo e più penetrante che su altre serie a quanto ne so (e immagino fosse lo stesso con Mister No, altra sua creatura) e molto incisivo.

Citazione:

Carlo_Monni ha scritto:

Non è mica per caso che ci sono due storie di Zagor assolutamente inedite.


Devono aver fatto delle cose innominabili in quelle storie...e Sergio se ne era reso conto, ovviamente.


Questo non è detto. Dopotutto Sergio bloccò per diverso tempo la pubblicazione di "Tex il Grande" e di "Oklahoma" ritenendole non adatte alla serie regolare di Tex (la prima per i disegni e la seconda per i testi) quando per me avrebbero potuto benissimo essere pubblicate lì.

Citazione:

Carlo_Monni ha scritto:

Moreno Burattini potrebbe testimoniare benissimo quanto orte forse il controllo su Zagor, che pure aveva un curatore, visto che ha una cartella piena di vignette e pagine di storie sue e di altri che Sergio lo ha costretto a rifare.


Non so che tipo di controlli siano stati: bisognerebbe saperne di più. Supponiamo comunque che siano stati controlli rigidissimi. Restano comunque sempre dei controlli esterni, in cui Sergio Bonelli non poteva intervenire più di tanto, se no la storia la faceva lui,


Ancora una volta dimostri di non ave capito cosa fa un curatore. Te lo ripeto: il curatore controlla le storie degli autori a lui sottoposti e se c'è qualcosa che secondo lui non va, ordina (bada bene al verbo Laughing) autore di rifare la scena o il dialogo secondo le linee guida da lui indicate. Ci sono casi in cui il curatore ha completamente riscritto intere sequenze o dialoghi di una storia



Citazione:



praticamente. Per quanto potesse controllare rigidamente una storia non nolittiana, era fin troppo difficile trasformarla in una nolittiana, vista la complessità di questo tipo di narrazione. E dubito che Bonelli abbia SEMPRE controllato rigidamente OGNI storia: non avrebbe potuto averne il tempo materiale.


Vedo che non mi hai seguito. Lo ribadisco: Sergio leggeva da cima a fondo ogni storia ed interveniva a cambiare quel che non gli piaceva.

Citazione:

Senza contare che qui, Monni, ti contraddici, visto che prima dici che Sergio Bonelli non leggeva mai le sceneggiature altrui, diceva che lo annoiavano. Approvava i soggetti e poi leggeva il prodotto finito, ovvero disegnato e letterato.


Ma dove sarebbe la contraddizione scusa? Io ho detto che Sergio non leggeva le sceneggiature (e a questo punto mi viene da chiedermi se sai cosa sia una sceneggiatura Think) ma solo il prodotto finito prima che andasse in stampa. A quel punto faceva le sue osservazioni che potevano variare da un'approvazione pura e semplice a delle richieste di cambiamenti o, addirittura al mettere la storia nel cassetto.

Citazione:

Si vede che a volte controllava e a volte no.


E dai. Controllava sempre. Mi sa che tu vuoi credere disperatamente il contrario perché così nella tua mente giustifichi l'esistenza di storie che non riesci a digerire. Brick wall

Citazione:

Carlo_Monni ha scritto:

Zagor è sempre stata una delle serie che Sergio Bonelli ha seguito da vicino lasciando i curatori con una libertà limitata rispetto a quelli di altre collane.
Ad un certo punto ha avuto non tanto una disaffezione, quanto una rassegnazione ad un'imminente chiusura.


Zagor era una sua creatura dopotutto, e anche complessa: sapeva che era da controllare più degli altri personaggi. Ma sapeva che non era più in sintonia col personaggio, visto che non l'ha MAI PIU'sceneggiato, nemmeno una volta.

E, quando ha dato via libera a Boselli e Burattini, che volevano seguire le sue orme nolittiane, a differenza degli altri, nacque l'esploratore scomparso e il rinascimento zagoriano. Non grazie a controlli bonelliani (anche a quelli, sicuramente), ma grazie a autori che volevano ispirarsi a Nolitta, cioè tornare alle basi. E ha funzionato.

Alla faccia della "nolittianità come una prigione": piuttosto è una finestra aperta verso un mondo. Chiudetela e resterete in una stanza.


Tutto dipende da cosa si intende per nolittianità ed è chiaro che la a interpretazione non è la mia... ma io, a differenza di te, non ho mai preteso di essere depositario dell'interpretazione autentica.

Citazione:

Carlo_Monni ha scritto:

In sintesi, a Sergo Bonelli Zagor è sempre interessato ma non per questo le sue vedute erano quelle che sarebbero piaciute a Joe7... o a me se è per quello sia pure per ragioni opposte. Think


A Sergio Bonelli Zagor è sempre interessato, all'inizio come sceneggiatore, poi come curatore esterno, perchè avvertiva che il suo tempo di sceneggiatore di Zagor era finito, visto che non ha più voluto nemmeno fare una storia sua di Zagor. E le conseguenze di una deriva del personaggio sono inevitabili...curatore esterno o meno.

Non ho capito poi se curava solo i soggetti o anche le sceneggiature,


Leggi meglio perché io ho scritto chiaramente che Sergio non leggeva mai le sceneggiature altrui se non quando erano già disegnate. Cosa c'è di incomprensibile in questo proprio non lo so. Brick wall

Citazione:
visto che Carlo Monni indica entrambe le cose. Forse si occupava dei soggetti per gli altri personaggi e delle sceneggiature per Zagor.


Altra riprova che non hai compreso quello che ho scritto, ripetiamolo ancora. Sergio non si occupava delle sceneggiature, non lo ha mai fatto. Non gli piaceva leggerle, diceva che si annoiava. Leggere e correggere le sceneggiature è stato compito prima di Canzio, poi di Sclavi ed infine dal 1990 circa dei curatori di testata (su Zagor prima Queirolo, poi Boselli ed oggi Burattini). Loro era ed è il compito di approvare in prima battuta soggetti, sceneggiature e disegni. Non so se oggi Marcheselli legga davvero tutto o vada sulla fiducia dei vari curatori ma ti assicuro che fino alla fine Sergio Bonelli ha letto ogni singola pagina di ogni singolo albo da lui pubblicato e non ha mai mancato di intervenire anche su serie che personalmente gli erano indifferenti.

Citazione:

Anche se così fosse, Sergio Bonelli ormai non era più Guido Nolitta, e questa non è un'offesa: è semplicemente rendersi conto che le cose erano cambiate, e Sergo Bonelli fu il primo ad averlo capito.


Questa è forse l'unica cosa corretta che a mio parere hai scritto finora,.. a parte il fatto che Sergio Bonelli è rimasto Guido Nolitta sino alla fine, solo che ha dedicato le sue energie creative a Tex. Think
Certo che le conclusioni che ne trai sono diversissime dalle mie.
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Carlo
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 6:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Carlo_Monni ha scritto:


E dai. Controllava sempre. Mi sa che tu vuoi credere disperatamente il contrario perché così nella tua mente giustifichi l'esistenza di storie che non riesci a digerire. Brick wall



Mi sa che hai colto perfettamente il punto. Laughing
_________________
Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 6:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Leggete l'intervista a Sergio Bonelli che ho fatto, invece di prendere in giro chi non è d'accordo con voi. Così potrete leggere quello che ha detto lui.

E siate più educati nelle vostre risposte. Tra l'altro, Monni, non va bene trattare l'altro come un cretino che non conosce la sceneggiatura. Se vuoi essere rispettato, rispetta gli altri.
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MessaggioInviato: Ven Giu 13, 2014 7:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'intervista la conoscevo già da tempo e conferma l'attaccamento di Bonelli per il suo personaggio.
E conferma la grandezza di un uomo che nonostante i suoi successi era comunque critico nei confronti del proprio lavoro e convinto che si potesse fare sempre meglio.

Quanto da lui detto non fa che rafforzare le parole di Carlo perchè dimostra quanto fosse sempre e comunque sul pezzo e proprio per quello capace di riconoscere che in alcune occasioni avrebbe potuto (e voluto) fare meglio.

Sulla questione educazione, sulla quale purtroppo ritorni, non capisco a cosa ti riferisci.
Sull'ironia, perdonami, ma quella un po' te la cerchi visto che vuoi insegnare a uno come Carlo, che in redazione è di casa da parecchi anni, chi fosse Sergio Bonelli e come lavorasse.

Con tutto il rispetto questo mi pare un filino presuntuoso.
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

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