www.spiritoconlascure.it

[giaguaro2]

Beh, se è questo che intendete, allora avete una nostalgia troppo recente, per i miei gusti.

Questi colori su zagor possono far riferimento al massimo alle versioni della tuttozagor; (ma in realtà sono solamente debitori ai colori della modernissima CSAC. Altro che nostalgia ).
Quello che è il mio ideale per uno zagor a colori (i colori con leggero effetto acquerellato) trova invece analogie con gli unici zagor a colori della golden age, ovvero indian circus e il mio amico guitar gim nella versione originale, (o al massimo delle prime edizioni della scritta rossa). E se non sapete qual è la differenza, vi lascio alle vostre recenti nostalgie.

Lungo fucile, ad esempio, che è lettore di lungo corso. sono sicuro che ha invece capito cosa intendo.

[Zeb Dowler]

[Lungo Fucile]

[fishleg88]

[Zeb Dowler]

[giaguaro2]

Gli effetti di computer grafica estrema li trovo inadatti anch'io, almeno per zagor.

Io, contrariamente a te, io apprezzo tantissimo i primi due albi a colori di zagor, che secondo me sono il meglio mai fatto a colori per zagor.

Ma non è tanto una questione di pennello o di computer: ritengo che si possono realizzare grandi risultati tramite la computer grafica, ottenendo un aspetto retrò delle tavole (simulando cioè una colorazione manuale fatta col pennello).
Il punto è che l'uso del computer è inteso spesso per velocizzare il lavoro, più che migliorarne la qualità.

[ElEmperador]

[Zeb Dowler]

Certo, giaguaro. Dicendo 'pennello' e 'computer', il mio intento era principalmente quello di sintetizzare i concetti, 'effetto pittorico' e 'effetto computer grafica'. Sul computer, poi, d'accordo che tutto dipende da come lo si usa, ma rimane il fatto che si tratta comunque di uno strumento che ne 'imita' un altro (in questo caso, il pennello), e perciò, per quanto possa ottenere effetti mirabolanti, non potrà mai essere, per definizione, meglio dello strumento originale. ... (diciamo che mi sono cavato d'impaccio con un po' di filosofia spicciola... )...
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ZAMPE AL CIELO, MAMMOLA!

[Kramer76]

retrospettiva bruto
(tu quoque)

il ritorno di guthrum. il formidabile maxi oscura un pò rauch, con la cara tavecchia lezioncina nolittiana e con la giusta epica grottesca di viaggio senza ritorno e il tesoro maledetto. qualche buon momento: i musi rozzi mangia banane, la valle gelato, il finale. sedioli così così, dopo le ultime prove dove invece mi aveva molto sorpreso. boh, sti color non mi entusiasmano moltissimo.

voto (da ° a °°°°°)
°° ma se do due qui, devo dare cinque (meritati) al maxi

[Akoto]

Il mio giudizio è positivo, anche perchè ne ho sfruttato al massimo le potenzialità; essendo un albo prettamente estivo dopo averlo acquistato ho atteso di avere qualche ora libera, sono andato al mare, sotto l'ombrellone e vai con la lettura!
Non è un caso se i Color escono quasi tutti in questo periodo e quindi vanno valutati in questo contesto. Una storia simile normalmente avrebbe riempito quasi 3 albi, quindi farla rientrare in uno autoconclusivo non era facile, ma Rauch è stato bravo nel riuscirci. Peccato solo per la veloce presentazione dei vichinghi da parte di Guthrum, il quale ha descritto praticamente dei supereroi ante-litteram, che avrebbero meritato una storia tipo "Odissea Americana" per poterne sfruttare appieno le premesse, invece la maggior parte sono morti come...dei normali vichinghi
Sui disegni non mi esprimo perchè il tratto di Sedioli è troppo particolare, con quei volti perennemente sferzati da un...vento inesistente...nel complesso piacevoli però.

[zagoriano]

anche a me piace molto la colorazione edei due Zagor color. Troppe sfumature addirittura in 3d, come ad esempio la copertina ?? a me non piacerebbe
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LA MIA VITA, QUESTA VITA, E' STATA BUIO E LUNA PIENA. OGNI TANTO DEI BASTARDI AD ABBAIARMI NELLA SCHIENA.

[the haematologist]

Secondo ColorZagor che ci presenta una storia di ambientazione nordica che pesca nella mitologia vichinga e si inserisce bene nel filone di Gutrum.
Notevole il tentativo, ben riuscito, di mantenersi in una tradizione classica. Forse un po’ sfuttato l’espediente del racconto di Quattrocchi ai ragazzi come introduzione ed epilogo alla vicenda, che aldilà dell’espediente tecnico riesce comunque a essere piacevole e coinvolgente anche se il lieto fine viene adombrato dall’eccessivo tributo di sangue pagato dall’eroico manipolo di vichinghi.

Complessivamente una storia che ho gradito e che giudico di buon livello sia per i testi di Rauch con un buon equilibrio dei dialoghi e con le scene di azione veramente epiche, sia per i disegni di Sedioli che rimane uno dei miei disegnatori preferiti.

Per quanto riguarda la colorazione appoggio in pieno la scelta edtoriale di mantenere la tradizione che IMHO è quella degli albi a colori celebrativi stile Indian Circus, Il mio amico Guitar Jim e così via, ripresa peraltro dalla CSAC e a suo tempo da Mondadori per i cartonati. La colorazione non sarà sicuramente la migliore consentita dalle attuali tecnologie, ma rimane la più fedele alla tradizione.
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natural killer

[Kiki Manito]

Letto il Color.

Non mi è piaciuto

S
P
O
I
L
E
R

Pagine molto lente si alternano a pagine veloci ma prive di phatos (io non l'ho trovato). Perchè usare così tanti personaggi quando lo spazio è così poco? Come posso emozionarmi per la morte del gigante barbone o per quella degli altri disgraziati (già erano pochi prima ) se la loro caratterizzazione si limita ad una presentazione a voce di Guthrum e praticamente nient'altro?
Lo stesso errore di molti albi centenari o almanacchi deludenti. Su Zagor, se le pagine sono poche, non è più pratico usare due, tre personaggi e basta, per concentrarsi al meglio su di essi?

'A traGGedia Guthrummiana....

Anche ne "La fiamma nera" di Boselli c'è una compagnia in cui crepano quasi tutti, uno dietro l'altro. Però è una storia leggera, rapida, con del dramma, ma non troppo, distribuito lungo un fantasioso percorso a tappe da videogioco, che culmina col boss finale. E poi lì c'è una cosa che qui manca: c'è divertimento.

Guthrum è puro Nolitta 100%, nato in un periodo editoriale zagoriano in cui la fantasia prevaleva sulla logica. Per essere riproposto in maniera vincente al giorno d'oggi, avrebbe avuto bisogno di uno spunto comico, non di una traGGedia
Perchè metterci 'a traGGedia? Parliamo di un vichingo che assurdamente vive nel Maine del XIX secolo e, secondo me, meglio sarebbe stata un'avventura ambientata nel suo villaggio, o anche in viaggio, a metà tra il comico e l'avventuroso. Un po' alla Asterix ma in salsa bonelliana.

Se voglio vichinghi seri, sanguinari e drammatici, scelgo racconti televisivi come Vikings. Se voglio vichinghi seri e profondamente caratterizzati, scelgo fumetti come Vinland Saga. In entrambi i casi non cerco il Guthrum di Zagor. A meno che la cosa non sia fatta con tutti i crismi e lo spazio necessario, allora sì che la drammatizzazione e l'introspezione potrebbero essere interessanti e funzionare, ma non così come fatto in questo "stretto" albo.

Sul colore: l'esempio che mi viene subito da citare è sempre quello di Federico Bertolucci visto che da alcuni anni ha reso disponibile questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=QOcd-ZPCN1o

C'è "colorare" e c'è "accontentarsi". Comunque a che serve sprecare risorse per una colorazione di alto livello, se poi la carta è porosa e il formato è bonelliano? Come già è stato detto, per 5,5€ non si può ottenere molto di più e in fondo quel che è stato fatto è abbastanza (forse).

Bene Sedioli che prova anche qualche campo lungo.
Ritirando fuori gli uomini primitivi e applicando scala evolutiva ai ferriani, dico che se Ferri è l'Homo Sapiens e Verni è l'Homo Abilis, Sedioli è l'Homo Erectus
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Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!

[Zagrosky]

preso e sfogliato velocemente per evitarmi autospoiler, disegni all'apparenza più che buoni, colorazione tradizionale : stanotte me lo gusterò
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Sacco di carbone, faccia di limone spremuto, muso di terracotta, figlio di centomila vermi....ipocriti dementi schiavi del politically correct , finitela di romperci i cogl....



Arbitra, avvocata, sindaca, ministra...

qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!

Qui non si serve il piatto negro nazionale...


SE DO LA MANO A UN MILANISTA, POI MI LAVO...
SE DO LA MANO A UNO JUVENTINO, POI MI CONTO LE DITA...

[Zagrosky]

storia discreta , che va giù come un aperitivo , Zagor non mi dispiace affatto, Guthrum è nel suo giusto ruolo, Cico fa la comparsa, grande spreco di personaggi ( alcuni vikinghi si potevano preservare ) , sceneggiatura un po troppo compressa dal numero limitato di pagine ( perchè non avere lo stesso formato del color Tex ? ) : storia da mensile , direi sprecata una buona idea, sarebbe stata tutta un'altra cosa poter dipanare la matassa in 3-4 albi.....
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