www.spiritoconlascure.it

[God87]

beh, ma anche lì la copertina era "speciale", visto che in essa apparivano Tex, Mister No e altri eroi ancora (mi sembra di ricordare). Insomma, chiunque andasse in edicola poteva avere qualche dubbio sul contenuto della storia. Addirittura sulla costoletta è riportato "Mister No" invece di Zagor.

A quel punto bastava nuovamente guardare dietro, dove c'è scritto che l'almanacco contiene la riproposta di una storia di MN.
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[One Eyed Jack]

Basta insozzare il topic con queste sciocchezze. Le polemiche fini a se stesse non sono gradite.
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[God87]

[SpiritosoConLaScura]

Mica l'avevo capito chi era il Ramarraccio...
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Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[Spiritello senza scure]

[God87]

Rettifico meglio il mio pensiero sul "L'Uomo del Texas". Inutile dire che seguiranno spoiler.



La storia vorrebbe narrare di come anche un sanguinario bandito possa avere a cuore le ingiustizie sociali, in questo caso il gratuito massacro di una tribù indiana da parte dell'esercito. Il tizio, sconvolto, arriva addirittura, nel finale, a entrare nel campo di battaglia per uccidere il comandante che ha ordinato la strage, anche se questo gli costerà la vita.

Una storia, insomma, in teoria prettamente crepuscolare, sorretta da una delle migliori prove grafiche in assoluto da Galeppini. Il ritmo di narrazione anche è perfetto, avvincente come solo il Nolitta della Golden Age sapeva fare. Ma per il resto: CHE DELUSIONE!
L'avventura manca completamente della retorica nolittiana che tanto si è amata. È tutto un susseguirsi di semplici fatti, senza alcun momento introspettivo o riflessivo per caratterizzare il cast. L'eroe delinquente, dunque, si limita a prepararsi a saldare il conto al socio che lo ha tradito coltivando sogni di vendetta. È un cattivo monotematico, non c'è alcun dialogo o pensiero che suggerisca il suo lato più umano. Poi, alla fine della storia, assiste al massacro. Dice che è terribile. Vi partecipa, uccide il comandante e viene ucciso a sua volta. Fine. Così, come se non avesse nulla di meglio da fare. Insomma macchietta rimane fino alla fine, per nulla credibile nella sua evoluzione. La storia vorrebbe essere una cosa, ma realizzata com'è sembra solo una sequenza illogica di situazioni. Zero approfondimenti, solo splendidi disegni.
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[Thunderman]

Preso l'almanacco. Disegni di Toppi grandiosi, le storie ancora le devo leggere. Prezzo iniquo, come direbbe er Kitte.
Io non ho mai preso volumi di questa collana perchè non mi attirava il rapporto prezzo/pagine, ma per 6 euro beccarsene 3 più articoli vari è favoloso .

Le Storie dovrebbe imparare da questa vecchia collana almeno l'azzardo nei disegni. Io la serie la apprezzo, ma non si scappa mai da quella tazzo di gabbia. Osate un po' maledizione .
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Lo faceva anche Nolitta

[stimeex]

[Andrew Cain]

Occhio ai paragoni improponibili con altre collane che scatenano selve dei soliti noiosissimi e stravisti OT
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"E capirai che una sera, una stagione, sono come lampi, luci accese e dopo spente."

"Grazie a te la nostra giovinezza è stata lunghissima, infinita. Adesso si è conclusa davvero. Adeus!"

CIAO, SERGIO.

[Thunderman]

Ho letto "L'uomo del Texas", rispetto alle tre storie contenute nell'almanacco devo dire che è poca roba . La storia è prevedibile e Nolitta non sfoggia le sue consuete doti di scrittore, il ritmo c'è ma finisce lì.
Le due canziane e quella di Toppi lette in precedenza avevano quel qualcosa di speciale che giustificava l'edizione di lusso, questa non ha in se nulla che un episodio crepuscolare di SdW non racconti assai meglio. L'unica attenuante nel paragone con le altre 3 è il periodo storico ultrasfruttato, ma Nolitta sapeva scrivere ben altro.
Molto belli i disegni di Galep.
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Lo faceva anche Nolitta

[God87]

Molto bene, siamo in due allora a pensarla così.
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[DevilMax]

E' soprattutto una storia dove nessuno dei personaggi ti rimane impresso, ti lascia qualcosa.
A essere sincero, nemmeno i disegni mi fanno impazzire: Galep in quel periodo aveva già imboccato la discesa.

[rimatt]

Sto rileggendo in questi giorni alcuni albi della collana. Ce ne sono di meravigliosi, non si può negarlo, primi tra tutti quelli di Gino D'Antonio (anche dov'è solo sceneggiatore)... ma anche di così così, o di belli solo a metà. Una splendida collana, in complesso, ma la nostalgia gioco un ruolo importante nel farla considerare qualitativamente superiore ad altri prodotti analoghi (seppure meno appariscenti).

[stimeex]

Complice la scusa di cambiare le buste arrangiate per questi volumi con quelle della WR che le ha fatte apposta per questo particolare formato mi sono messo a rileggere la serie.
La mia intenzione sarebbe di prediligere le storie che ho letto meno, però alla fine vado sempre a cascare su quelle che preferisco.....
In uno scambio di messaggi con Thunderman sulla serie gli facevo notare che per me molte di queste storie sono "liberamente ispirate" a dei vecchi film, e che mi ero sempre ripromesso di affrontare il discorso sul forum, coa che non ho mai fatto!
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

[stimeex]

Non ricordo se la avevo mai postata completa la mia.








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Graham Brown.