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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Kramer76 TOP PLAYER

Registrato: 24/06/09 11:24 Messaggi: 18207
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Inviato: Ven Gen 26, 2024 4:22 pm Oggetto: |
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ElEmperador ha scritto: | And the most important is that Zagor can never abandon Cico in the middle of the war, not speaking of his family… |
sì ecco appunto, si fa fatica ad accettare una cosa del genere  |
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Ken Parker Zagoriano Super


Registrato: 09/02/09 00:45 Messaggi: 4228 Località: Roma
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Inviato: Gio Feb 08, 2024 3:14 pm Oggetto: |
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L'atteso seguito (almeno da parte di molti) del primo team up è arrivato. Confesso che non mi ha fatto impazzire. Direi che mi è piaciuto ancor meno del primo tentativo, che aveva almeno il carattere della novità e aveva Zagor come presente nella storia. In questa vicenda mi sono continuato a chiedere per tutto l'albo chi fosse quel personaggio vestito da Zagor che si vedeva ogni tanto!
Direi che Mauro Boselli, indubbiamente uno dei migliori sceneggiatori presenti in Bonelli, ha avviato da tempo un suo personale percorso con lo Spirito con la Scure, con una sorta di testata parallela (da Comancheros in poi), che in qualche modo segue un proprio ragionamento a prescindere da quello che succede sulla testata regolare. E ora sappiamo anche che prevede una terza puntata: ovviamente sarà sempre una storia del ranger, nel suo contesto territoriale, in cui Zagor farà sempre più da comparsa. Ma a chi interessa qualcosa di questo? Finché Tex aumenta le vendite, alla SBE va tutto bene, no? La quantità prevale su tutto, ormai da qualche anno su questo non c'è dubbio. Decide lui la continuity, la sorte dei personaggi e quello che diventerà un personaggio di un'altra testata rispetto a quelle di cui è responsabile.
A mio parere c'è anche qualche forzatura storica non da poco. Io non sono un patito del realismo a tutti i costi nel fumetto, ma mi sono laureato in storia e penso che, se uno vuole rigorosamente attaccarsi ai fatti storici e al naturale evolvere della vita umana, forse stiracchiare le cose a tuti i costi fa stridere un poco le unghie sullo specchio.
Non ricordo l'anno di nascita di Zagor, da qualche parte forse era stato riportato, probabilmente da Moreno Burattini. In ogni caso, da sempre si sa che le sue storie sono ambientate negli anni '30 dell'800. Considerando la sua storia, si potrebbe dire che è più o meno un uomo di 30-35 anni. Presagi di guerra è ambientata dopo la fine della guerra civile (1865), direi almeno un paio d'anni dopo, e prima del 1871, anno della battaglia vittoriosa di Quanah Parker; di conseguenza, se fosse ancora vivo (parliamo di un uomo del XIX secolo che non fa certo una vita agiata), dovrebbe avere almeno una settantina d'anni.
Nulla ci viene detto nel frattempo né su dove viva, né su quale sorte ha avuto il suo ruolo durante la Guerra Civile americana. Ma invece tutto veniamo a sapere di Cico che, assolutamente identico fisicamente a 35-40 anni prima (ahi ahi Piccinelli!), è andato a vivere in una delle residue zone in cui la guerra con gli indiani è ancora una realtà per far crescere allegramente la sua numerosa famigliola!
Personalmente non ho critiche da muovere sul decadentismo dell'atmosfera che regna su questa storia: il mio nickname fa chiaramente capire che sono abituato al tono di rassegnazione rispetto alla fine della Nazione indiana; e d'altronde gli anni sono questi. Ma siamo proprio sicuri che Zagor avesse bisogno di questo trattamento?
I texiani saranno felici. Il loro eroe, nonostante sia un giovane post-adolescente, è comunque il più figo di tutti, e quasi sempre mette a tacere anche il vecchietto con la casacca rossa (più in Bandera!, ma anche qui la sa lunga). Però Zagor, la sua saga, la sua storia, il suo carisma, la sua essenza come personaggio del fumetto italiano cosa c'entrano in tutto ciò?
Cico nel frattempo, dopo aver passato una vita a non cogliere nemmeno un pagliaio da tre metri, ora è diventato un abile pistolero!
Bah! Si fosse trattato almeno di un "What if...?", o di una testata Elseworld, si poteva pure fare e dire tutto e il contrario di tutto. Invece la situazione si colloca in continuità con storie apparse anni fa sulla serie regolare e poi forse proseguirà su qualche altra testata texiana. Che dire, finché sono contenti i texiani e Burattini accetta tutto, va bene così. Poi basta etichettare i detrattori e abbiamo risolto il problema. Nel frattempo Zagor perde acquirenti e forse anche lettori, le storie che escono sono sempre meno accattivanti e il texano si prende anche la scena che non gli dovrebbe competere...
Inoltre, un paio di cose che non mi quadrano. A un certo punto Tex parla dei suoi "pardners": o sono pards, o sono partners, o sbaglio?
L'altra riguarda Cico. Alla fine di Bandera! Zagor diceva che c'era un amico che lo aspettava lontano da lì. Quindi Cico non è in Texas! Sembrerebbe che lo aspetti a Darkwood. Invece pochi mesi (forse?) o anche anni dopo sappiamo non solo che vive proprio in Texas, ma da parecchi anni, vista l'età dei suoi figli e il fatto che si è fatto una famiglia, avviato una locanda ecc. ecc. ecc. Ma cosa intende Boselli per "tempo dilatato"? Perché qui mi sembra che il concetto del tempo diventi una sorta di chewing-gum a uso e consumo dello sceneggiatore.
Bellissimi i disegni di Piccinelli.
Assolutamente improponibile anche questa copertina, del pur bravo Maurizio Dotti. _________________ "SO LONG!"
https://blog.libero.it/QuelPocoDaDire/view.php
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano


Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 8334 Località: Foligno
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Inviato: Lun Lug 08, 2024 4:46 pm Oggetto: |
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Finalmente trovo il tempo per scrivere anch'io due righe su questa storia, partirei positivamente ma... arrivo immediatamente dopo il commento di Ken Parker, che, purtroppo, ha ragione su tutta la linea per quanto riguarda la dilatazione del tempo
Era quello che volevo scrivere: com'è possibile che Cico (per nulla invecchiato) tra Bandera e questa storia abbia già un figlio di almeno 14 anni? Se Zagor nel primo incontro era stato pensato come un quarantacinquenne se non un cinquantenne, in questa seconda parte di anni ne dovrebbe avere almeno 60... Ci facciamo andar bene che "se li porta bene"? Ma per carità, non scherziamo, in tutta l'avventura agisce come se fosse lo stesso eroe che troviamo tutti i mesi sulla Zenith, con la stessa velocità e la stessa prestanza fisica. No, questa è una cosa che non funziona proprio, mi dispiace.
Non condivido invece l'analisi di Stefano sul rapporto tra Tex e Zagor: non mi sembra infatti che sia il giovane ranger a prevalere. Rispetto al primo incontro qui è sempre lo Spirito con la Scure che "detta la linea", Tex pare più volte lasciargli il comando delle azioni.
Ci sarebbe poi la questione - non di poco conto - di questi albi Speciali che entrano un po' troppo a gamba tesa sull'evoluzione futura di un personaggio di un'altra serie, amatissima, tuttora in auge, con più di 60 anni di storia editoriale alle spalle e un suo proprio percorso narrativo. Ma Burattini è mai stato interpellato? E si è mai espresso su questa evoluzione?
Chiarisco: io - l'ho scritto più volte - non sono contrario all'evoluzione dei personaggi, anzi. Ho amato tantissimo Ken Parker, per esempio, dove il tempo scorre davvero (purtroppo). Sono un po' stufo di tutte le storie in cui vengono rivelati elementi del passato dei personaggi principali e/o dei comprimari, trovo questa cosa sempre più stucchevole e abusata; preferirei che i personaggi ogni tanto evolvessero (un trasferimento, un matrimonio, un cambiamento di vita, una morte), ma secondo i tempi che un fumetto si dà da sé e nel rispetto del lavoro e delle scelte degli autori che lo hanno in cura, non con salti temporali di almeno 20 anni su un'altra testata, in cui risultano fortemente modificate le esistenze dei protagonisti principali: i nostri Zagor e Cico dovrebbero restare "inseparabili" pur nell'evoluzione delle loro vite, qui invece abbiamo una vera e propria separazione, secondo me non accettabile né credibile. Devo dire che mi ha fatto piacere vedere Cico accasato, trovo che il ruolo di buon padre di famiglia gli si addica ma avrei preferito una dinamica più coerente: a Darkwood, magari a Pleasant Point, vicino a Zagor che resta l'amico inseparabile e che fa da "zio" ai ragazzi. E se proprio dev'essere nel west, allora questo dovrebbe significare che comunque anche Zagor ormai sta fisso lì, mentre ciò non sembra secondo questa storia... _________________ Simone C. - Io di calcio capisco anche troppo, purtroppo
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano


Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 8334 Località: Foligno
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Inviato: Gio Lug 11, 2024 9:32 pm Oggetto: |
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Mettendo da parte le perplessità sull'incoerente dilatazione temporale, sul futuro dei nostri eroi e più in generale sull'opportunità di creare una sorta di "Zagor parallelo", certamente la storia si lascia leggere volentieri.
Si tratta di un'avventura solida, che alterna momenti riflessivi con buoni dialoghi a fasi action. Rispetto alla precedente Bandera! mi sembra che i primi prevalgano sulle seconde, rallentando ogni tanto la lettura, ma a me va benissimo così, sono soddisfatto quando posso non terminare un albo in 20 minuti. Restiamo prima di tutto lettori, non spettatori. In certi frangenti lo spirito che permea l'albo si fa crepuscolare, pessimista, quasi kenparkeriano. Certo un po' stona con l'ottimismo originario di un fumetto come Zagor, che fa della convivenza tra uomini rossi e bianchi il sogno, la speranza e la missione dei suoi tanti protagonisti positivi, e questo nonostante le "splendide sconfitte" (giustamente citate da Wakopa) nelle amatissime e significative storie con i Seminoles, gli Osages, i Kiowa.
I personaggi, come accade spesso nelle storie di Boselli, risultano forse troppi per lo spazio a disposizione, e in generale devo dire che questa storia mi ha catturato leggermente meno rispetto alla precedente. Per le tematiche narrate, avrebbe meritato un respiro più ampio e sequenze d'azione più emozionanti.
Rimane un albo ben pensato, ben fatto e ben disegnato, con Piccinelli che dimostra una volta di più il suo straordinario equilibrio tra l'essenziale e i particolari, non limitandosi al primo ma nemmeno indugiando troppo sui secondi quando non ce n'è bisogno. Ritengo giusto che sarebbe stato più credibile mostrare più anziani Zagor (non bastano certo le basette bianche!) e soprattutto Cico. La copertina è preferibile a quella di Bandera!, ma anche stavolta Dotti mi ha deluso, mi piace molto come disegnatore ma evidentemente il suo stile non è adatto alle copertine.
Voto: 7,5 _________________ Simone C. - Io di calcio capisco anche troppo, purtroppo
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
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Kiki Manito Iper Zagoriano


Registrato: 19/01/09 17:42 Messaggi: 10435
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Inviato: Ven Lug 12, 2024 8:36 am Oggetto: |
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S
P
O
I
L
E
R
Dopo aver rotto il ghiaccio con il precedente volume , che per inciso mi era piaciuto, questo what if che in stile marvelliano potremmo chiamare Old Zagor, marcia altrettando bene se non meglio. La Storia con la s maiuscola ancora una volta non può essere cambiata, si può solo narrare una vicenda minore rispetto ad essa per coinvolgere tutti i protagonisti. C'è dell'evidente sospensione dell'incredulità nel mostrare uno Spirito con la Scure con l'età di Carson ma il fisico di Tex all'epoca dei quattro pards. Ci sta, gli conferisce quel minimo di soprannaturale che non può essere dato a Tex. Anche Cico è in forma e non solo perché è diventato un po' più rotondo. Ha messo su famiglia e la cosa non mi sorprende: da sempre l'ho pensato paradossalmente il più adatto ad un'ipotetica svolta simile. Anni fa proposi di trovargli una compagna, e non un buzzicotto, ma una stangona in grado di ricreare con lui una coppia alla Jessica e Roger Rabbit. Boselli non c'è andato poi lontano visto che la moglie appare anche molto più giovane.
Il finale è triste, crepuscolare, con Zagor che se ne va da solo come SPOILER Ken il guerriero che assicurato il futuro al figlio di Rao prosegue il suo eterno errare nella certezza che non avrà mai una casa, né pace. Così Patrizio, sebbene non è possibile che non riveda più Cico, nemmeno in un universo in cui la realtà lo ha sconfitto. _________________
Frog went a-kkkkk-courtin', and he did ride, kkkkkk-crambone!
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