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[Spiritello senza scure]

E il livello delle "nuove" storie, tutto sommato, non è nemmeno malaccio finora.
Ben ritrovato Omar.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[stimeex]

[Walter Maddenbrook]

********** Spoiler sul n. 378 - Gli uomini in rosso **************

Peccato: una prima parte intrigante, crolla vertiginosamente nella seconda, trasformandosi in una banale faccenda di scontri tra un esercito di vampiri, colpi di frassino e via così.
Come sospettato, nel film c'erano riferimenti alla comunità dei vampiri (ex comunità di Amish) che avrebbero potuto svelare questo segreto. L'idea poteva essere valida ma lo spunto non è stato in pratica sviluppato oltre gli scontri.
Non è la prima volta ultimamente che si creano delle buone basi e poi si lasciano cadere nel nulla.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Walter Maddenbrook]

********* Spoiler sul n. 379 - A nord da nord ovest **********

Anche se la parte nozionistica è buona, il racconto in sé è frastagliato, con qualche personaggio abbozzato o macchietta, e il mystero in pratica non esiste. Forse è anche stato adattato per farlo stare nelle 80 pagine, dato che il finale sembra affrettato.
Anche perché di fondo tutto l'albo e il viaggio sembrano avere il solo scopo di puntare il dito sulla deprecabile tendenza umana a respingere gli stranieri, cercando di dare messaggi etici. Intento meritorio, ma il poco spazio e forse anche la non grande abilità dello sceneggiatore non raggiungono la necessaria efficacia, cosicché tali messaggi appaiono artefatti.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Walter Maddenbrook]

************** Spoiler sui nn. 380-381 - La ballata di Thomas il rimatore ***********

L'idea di fondo stimola invero e adeguatamente la curiosità per sapere quale sarà la spiegazione dietro agli eventi straordinari di divinazione a cui assistiamo. E' peraltro raccontata in modo discreto, salvo però smarrirsi strada facendo soffermandosi troppo sui malfattori che vogliono impadronirsi della pietra che permette di fare previsioni.
Così questa curiosità viene soddisfatta velocemente solo alla fine e male, dicendoci che c'è una specie di rete di informazioni che il pianeta trasmette agli animali ecc. ecc.
Lo spunto era quindi gravido di ottime potenzialità, ma non se (non)svolto in questo modo. Come funziona infatti questa cosa? Boh. Si fa solo capire che dietro ci sono i plantigradi, ma non si spiega come, con quali logiche, né come ha fatto la pietra a uscire dalla rete, né le si dedica il giusto approfondimento mysterioso, che in una storia mysteriosa dovrebbe costituire la parte pregiata e che invece viene risolta sbrigativamente in due pagine.

Poi non si capisce come mai nella rubrica finale Castelli parli tutto il tempo di mele, che nella storia non c'entrano nulla. Anche questo dà l'idea di una approssimazione, boh.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[simon]

Appena finita la ballata di Thomas...

Mia accodo alle impressioni di Walter. Buon inizio che ti invoglia a continuare nella lettura, poi però (dall'attentato in poi suppergiù) si perde. La narrazione diventa farraginosa e poco interessante, fino al finale affrettato e poco intuitivo.

Si poteva far meglio.

Storia: 6-
Disegni: 6

[Tizzone d'inferno]

Il mese prossimo esce il numero celebrativo del quarantennale.



Chi l'avrebbe mai detto nel 1982 che quarant'anni dopo sarebbe stato ancora in edicola e che alla guida ci sarebbero stati ancora Castelli e Alessandrini?
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E quando si dà del mentitore a Tex Willer, di solito occorre essere molto svelti nel tirar fuori la propria pistola

[simon]

Non avevo notato la finestra in basso bellissima
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"noi togliamo il disturbo, ma vedrete che banditi arriveranno dopo di noi"

[stimeex]

L' ultimo numero di MM non mi è dispiaciuto.
Niente di ecletante, ma si legge bene senza noia.
E di questi tempi non è poca cosa
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La vita è fatta di scelte. Di alcune ci pentiamo, di altre siamo fieri. Siamo quelli che decidiamo di essere.
Graham Brown.

[stimeex]

[Walter Maddenbrook]

********** SPOILER sul N. 385 - L'ombra di Michelangelo ************

Bel numero, che soffre solo per la brevità maledetta. Però è scritto bene, molto piacevoli tutte le fasi storiche con Michelangelo, la cui personalità è ben riportata e così gli intrighi che lo riguardano. Ottima anche la parte nozionistica, sia artistica che biblica. Troppo elementare invece la scoperta del meccanismo dell'altare ma appunto il tempo è poco.
Intrigante la rivelazione del mystero finale, della natura dell'Eden, dell'albero della conoscenza, la creazione atlantidea, ecc.
Insomma, le idee c'erano e anche la capacità di esporle ma si è dovuto comprimere eccessivamente il tutto per farlo stare in un albo.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[AAHHYAAAAK]

E torno a ripetetmi: le storie devono finire quando devono finire...
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Puro Veleno]

Sul numero della rivista letteraria Robinson (in edicola adesso) si parla con Alfredo Castelli dei 40 anni raggiunti dal suo Martin Mystere.

Riporto uno stralcio che mi ha colpito (intendiamoci, non dice nulla di inedito, è più una conferma di un fenomeno accaduto).

Domanda: Dunque, come è nato il "buon vecchio zio Martin"?

Risposta: Prima di dire come è nato voglio dire che sono abbastanza fiero che sia sopravvissuto, dopo la grande spaccatura del 1976.

Domanda: Qual è stata questa grande spaccatura?

Risposta: Fino al 1976 la tv trasmetteva programmi per ragazzi come Rin tin Tin una volta a settimana, creando un'aspettativa e magari in quel lasso di tempo l'editore Cenisio ne pubblicava il fumetto, aiutando anche la nascita di un nuovo pubblico che se lo comprava per riempire lo spazio in attesa della nuova puntata. Nel 1976 con Furia cavallo del West iniziava la fascia televisiva delle 19.30 che diventa poi quotidiana, creando un meccanismo in cui c'è il grande fenomeno, da Melrose Place ai Pokemon. Risultato? Perdita di affezione. Questo è il motivo per cui esistono ancora oggi personaggi come Tex, Diabolik, Zagor, Alan Ford, Lupo Alberto, creati prima del '76; hanno avuto il tempo di farsi uno zoccolo duro. Da quel momento in poi, le cose sono andate sempre peggiorando ed è difficile che si affermino personaggi nuovi. Martin Mystere, nato nell'82, è appunto uno dei pochi che ce l'ha fatta comunque: miracolo! O forse no, visto che ci sono voluti sei anni.

Domanda: Perchè sei anni?

Risposta: L'avevo proposto prima a Il Giornalino, dove però avevano subito capito che avrebbe potuto toccare argomenti delicati.
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[Walter Maddenbrook]

*********** Spoiler sul n. 387 - Lorem Ipsum *****************

La prima parte è perfetta, sono proprio quelle introduzioni del periodo classico, nel quale MM si trova a che fare con un fenomeno "fantastico" inserito nella quotidianità (qui il caso di un libro vendutissimo e apprezzato da chiunque), poi pian piano si banalizza un po', forse a causa degli spazi stretti.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è la "schizofrenia" di Barbieri che, proprio come aveva fatto in Zagor, passa da momenti in cui centra perfettamente il carattere di Martin, ad altri in cui non sembra minimamente lui, specie in diversi momenti "buffoneschi" che ricordano quasi gag da manga.
E' un taglio narrativo che investe perfino i nemici, ci sono momenti davvero demenziali. Anche Diana è irriconoscibile, avvitata in una parodia della fidanzata gelosa degli esordi.
Non so se questo è il modo di scrivere Dragonero, non ho mai letto altro di lui. Mi sembra talentuoso ma dallo stile troppo personale, il che diventa un limite quando si scrive un personaggio già molto stratificato, benché sono chiare sia la conoscenza dell'autore sia il suo tentativo di ricalcarne le caratteristiche.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Walter Maddenbrook]

*************** Spoiler sul n. 388 - Fantasmagoria **************

Brutto e insignificante. Raccontato male, tirato via, personaggi senza spessore nonostante alcuni tentativi di darglielo (ma in modo goffo), mystero inesistente e privo della minima spiegazione (perché questa lanterna faceva viaggiare nel tempo? Come rievoca i morti? E la scemenza della mano femminile che la attiva?).
Un numero davvero pessimo.
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