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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
EROISMO A CONFRONTO, DA NOLITTA A BURATTINI
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Autore Messaggio
Adriano
Spirito con la suspense
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MessaggioInviato: Lun Giu 09, 2008 1:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
.... isomma un eroe classico, forse di vecchio stile e lontano dagli eroi-antieroi pi? moderni per? sotto questo aspetto sono contento di questa scelta, forse lo Zagor attuale ? pi? eroe anche di quello Nolittiano. Dico questo perch? la decisione di recuperare uno degli esplosivi di Gray in quelle condizioni drammatiche ? emblematica dello Zagor di Burattini.


sono cmq due eroi leggermente diversi ...
quello Nolittiano era pi? "sovrumano" in termini di rivalsa , di determinazione , di rivincita , stoico nella sofferenza con cui era capace di arrivare alla vittoria ...una grande forza di volont? , di determinazione e di sacrificio ....uno Zagor passionale , d'istinto .....
quello Burattiniano rimane sempre pi? cerebrale , non manca certo di coraggio , ma le sue azioni sono dettate dalla logica ... della serie << se non prendo la mina sono spacciato cmq ...quindi meglio rischiare di esplodere ora che morire lentamente di sete poi >> .
per dirla alla Star Trek uno Zagor pi? simile a Spock che a Kirk Wink


Ultima modifica di Adriano il Lun Giu 09, 2008 1:49 pm, modificato 1 volta in totale
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cama69
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MessaggioInviato: Lun Giu 09, 2008 3:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Adriano ha scritto:
cama69 ha scritto:
.... isomma un eroe classico, forse di vecchio stile e lontano dagli eroi-antieroi pi? moderni per? sotto questo aspetto sono contento di questa scelta, forse lo Zagor attuale ? pi? eroe anche di quello Nolittiano. Dico questo perch? la decisione di recuperare uno degli esplosivi di Gray in quelle condizioni drammatiche ? emblematica dello Zagor di Burattini.


sono cmq due eroi leggermente diversi ...
quello Nolittiano era pi? "sovrumano" in termini di rivalsa , di determinazione , di rivincita , stoico nella sofferenza con cui era capace di arrivare alla vittoria ...una grande forza di volont? , di determinazione e di sacrificio ....uno Zagor passionale , d'istinto .....
quello Burattiniano rimane sempre pi? cerebrale , non manca certo di coraggio , ma le sue azioni sono dettate dalla logica ... della serie << se non prendo la mina sono spacciato cmq ...quindi meglio rischiare di esplodere ora che morire lentamente di sete poi >> .
per dirla alla Star Trek uno Zagor pi? simile a Spock che a Kirk Wink


Caro Adriano il tuo discorso ? chiarissimo e sono quasi d'accordo con te su tutto, ho aggiunto il termine quasi perch? non vedo una differenza cos? grande tra i lo zagor attuale e quello Nolittiano.
In alcune storia Nolittiane Zagor ? descritto quasi come un supereroe, ad esempio nella storia Il giorno della Giustizia, oppure nella storia La marcia della disperazione o la sesta luna ecc.., per? ce ne sono molte altre dove Zagor sembra molto pi? umano, viene sconfitto anche da avversari non eccezzionali. D'altra parte lo stesso Nolitta ha sempre detto di non pianificare eccessivamente le storie e quindi ? ovvio che anche il personaggio poteva risultare variabile tra una storia e l'altra.
Oggi invece c'? molta pi? uniformit?, quando scrive Burattini Zagor ? sempre lo stesso, molto tosto ? difficile che venga messo a tappeto ? successo solo in casi estremi.
A parer mio i due personaggi sono un p? diversi ma neanch? tanto rispetto agli anni che sono passati, credo che Zagor sia cambiato fin troppo poco se pensiamo che rispetto alla golden age Nolittiana sono apssati oltre trentacinque anni, una vita
Penso che la maggiore deduttivit? attuale di Zagor (che ? l'aspetto che maggiormente distingue il personaggio attuale da quello Nolittiano) ? dovuta soltanto al fatto che Burattini inserisce spesso delle trame gialle, mentre Nolitta non le ha mai usate. A tal proposito in piena era Nolittiana quando Canzio nella storia Pugni e Pepite inser? una trama gialla anche in quel caso vedemmo un personaggio deduttivo e cerebrale, secondo me non si sfugge alla fine sempre l'eroe deve venire a capo della vicenda a meno che non si adotti le soluzioni di Castelli che a me non sono piaciute affatto. Quello che voglio dire ? che Nolitta non ha evidenziato un personaggio deduttivo perche nelle sue storie non ne aveva necessit?.
Sotto questo aspetto ci sar? sempre una differenza perch? a Burattini piacciono le trame gialle e a Nolitta non sono mai piaciute
Comunque quello che voglio dire ? che quando scrive Burattini Zagor ? una eroe e per buttarlo gi? ce ne vuole e questo io l'ho riscontrato praticamente in tutte le storie che ha scritto finora. Mentre ai tempi di Nolitta c'era una maggiore variabilit?, alcune volte era come hai detto tu sovrumano altre volte molto pi? umano e si lasciava sorprendere, come ad esempio nella storia il buono e il cattivo, oppure la fine di un tiranno, ovviamente non conto i primi numeri dove il personaggio era in fase di aggiustamento.
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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Adriano
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MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2008 11:52 am    Oggetto: Rispondi citando

Infatti tutto ? dovuto alla costruzione narrativa ....
Con Nolitta Zagor era sorpreso e poi si ergeva ad eroe nella stessa storia , era un p?assaggio fondamentale della costruzione nolittiana .
lo Zagor di Nolitta veniva spesso sorpreso ...anche perch? quando sfidi l'ignoto o sei attaccato da un nemico che non conosci o che non si ? ancora manifestato del tutto ci sta anche il subire per un p? ....
Zagor subisce i samurai perch? questi sono un p? come degli alieni sbarcati a darkwood ....subisce Supermike ( e questo nobilita il nemico ) perch? non ne ha compreso fino in fondo le potenzialit? , subisce le follie di Hellingen perch? queste vengono praticamente dal futuro , subisce il mistero di alcune situazioni , proprio perch? a lui sconosciute ..... subisce fin tanto che non impara a conoscere il suo avversario , ma da li in poi , ovvero circa a met? della storia...b? ? tutta una grande , grandissima riscossa che non ha mai avuto uguali ( tranne forse con Capone ) ? li che scatta lo Zagor sovrumano che non si piega di fronte a nulla ....
il meccaniscmo che sorregge una trama gialla ? un p? diverso , c'? l'indagine cerebrale e tutto si concretizza solo nel finale ma ormai fra le necessarie spiegazioni ( gli spiegoni del giallo piacciono tanto anche a me ) e risoluzione finale non c'? pi? molto spazio per grandi riscosse , Zagor vince e basta , quasi una formalit?, tanto nel momento in cui ha scoperto l'assassino ha gi? vinto di testa ....ecco perch? dico che sono due modi diversi di essere eroe , che nascono da costruzioni narrative diverse , l'eroe di Nolitta ? in effetti pi? umano , pi? sofferto ..... grandissimo ,immenso nella rivincita anche se non ? "perfetto" come quello di Burattini ....tutto questo non centra nulla con la bellezza delle storie , spesso buone o ottime anche quelle attuali .
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MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2008 5:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Adriano ha scritto:

il meccaniscmo che sorregge una trama gialla ? un p? diverso , c'? l'indagine cerebrale e tutto si concretizza solo nel finale ma ormai fra le necessarie spiegazioni ( gli spiegoni del giallo piacciono tanto anche a me ) e risoluzione finale non c'? pi? molto spazio per grandi riscosse , Zagor vince e basta , quasi una formalit?, tanto nel momento in cui ha scoperto l'assassino ha gi? vinto di testa ....ecco perch? dico che sono due modi diversi di essere eroe , che nascono da costruzioni narrative diverse , l'eroe di Nolitta ? in effetti pi? umano , pi? sofferto ..... grandissimo ,immenso nella rivincita anche se non ? "perfetto" come quello di Burattini ....tutto questo non centra nulla con la bellezza delle storie , spesso buone o ottime anche quelle attuali .

Penso che Adriano abbia centrato la questione....
Stabiliti i due tipi di eroe , quello dello nolittiano e quello attuale , beh , non se abbia nessuno a male , ma preferisco di gran lunga il primo.... Rolling Eyes
Lo Zagor che si riscatta interiormente nel corso di un'avventura , penso sia un elemento assolutamente da non dimenticare , per Burattini & Company....
Si corre il rischio di scadere in quella sensazione di formalit? di cui ha parlato Adriano , che pu? andare bene per alcuni episodi , diciamo quelli "senza grandi pretese", ma non per altre storie , che puntano maggiormente a restare nella memoria del lettore....
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MessaggioInviato: Mar Giu 10, 2008 8:11 pm    Oggetto: Rispondi citando

La discussione nata nel topic sangue mohawak mi sembra molto interessante, degna di un topic a s? stante.
Ovviamente nella discussione si possono inserire le caratterizzazioni anche di altri autori Wink
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Adriano
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 4:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

mohican jack ha scritto:
Adriano ha scritto:

il meccaniscmo che sorregge una trama gialla ? un p? diverso , c'? l'indagine cerebrale e tutto si concretizza solo nel finale ma ormai fra le necessarie spiegazioni ( gli spiegoni del giallo piacciono tanto anche a me ) e risoluzione finale non c'? pi? molto spazio per grandi riscosse , Zagor vince e basta , quasi una formalit?, tanto nel momento in cui ha scoperto l'assassino ha gi? vinto di testa ....ecco perch? dico che sono due modi diversi di essere eroe , che nascono da costruzioni narrative diverse , l'eroe di Nolitta ? in effetti pi? umano , pi? sofferto ..... grandissimo ,immenso nella rivincita anche se non ? "perfetto" come quello di Burattini ....tutto questo non centra nulla con la bellezza delle storie , spesso buone o ottime anche quelle attuali .

Penso che Adriano abbia centrato la questione....
Stabiliti i due tipi di eroe , quello dello nolittiano e quello attuale , beh , non se abbia nessuno a male , ma preferisco di gran lunga il primo.... Rolling Eyes
Lo Zagor che si riscatta interiormente nel corso di un'avventura , penso sia un elemento assolutamente da non dimenticare , per Burattini & Company....
Si corre il rischio di scadere in quella sensazione di formalit? di cui ha parlato Adriano , che pu? andare bene per alcuni episodi , diciamo quelli "senza grandi pretese", ma non per altre storie , che puntano maggiormente a restare nella memoria del lettore....


lo Zagor che subisce l'ignoto e che poi si riscatta alla grande ergendosi ad eroe sovrumano ....in termini di volont? , determinazione e riscossa b?....
secondo me uno degli elementi essenziali che lo differenzia da Tex !
il problema ? che nel mezzo c'? stato Toninelli , autore di bellissime storie che per? faceva prendere botte a Zagor anche quando queste non erano funzionali a nulla ....per lo pi? da personaggi comunissimi ....
un esempio sono << i predatori della valle del diavolo >> e << testa di morto >> storie stupende ma con uno zagor che nel finale prende sempre una botta di troppo ..... Think
Lo Zagor di Sclavi ? pi? simile a quello di Nolitta , anche se in Incubi c'? tutto un discorso da fare "sull'ironia "....
Castelli ha scritto storie notevoli , ma Zagor era fin troppo uomo dei boschi , tanto da prefergli Cico per la parte cerebrale .
Boselli , straodinario creatore di epicit? , atmosfere e personaggi , ha tutta un'altra costruzione della storia , votata essenzialmente alla pura avventura ( e quindi al <<cela faranno i nostri eroi ad uscirne vivi ? >>), Zagor rimane spesso sotto scacco, ma non ? quasi mai "eroe solo " .... semmai quasi sempre in compagnia di una squadra di amici , con cui condivide avventura , pericolo e ...la scena .....
Per tanti motivi la vittoria con il nemico rimane a volte un p? sfuggente ...e talora in parte rimandata ad altra storia .... ma a vincere con Boselli pi? che l'Eroe ? la storia in se .
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 5:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

A differenza di Burattini , nelle storie di Capone la riscossa di Zagor avviene in maniera pi? frequente....
Anche nelle ultime due , per dire quelle pi? recenti , c'? traccia di questa rivalsa....
In Marines ! (che non finir? mai di elogiare Very Happy ) questa riscossa mette sullo stesso piano Zagor e i soldati che si sono affidati alla sua guida....
In Il regno dle terrore la riscossa ? quella classica , Zagor inizialmente sconfitto , che tra il secondo e il terzo albo si riscatta del tutto , sgonfiando una minaccia , in questo caso , sopravvalutata....
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 5:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

mohican jack ha scritto:
A differenza di Burattini , nelle storie di Capone la riscossa di Zagor avviene in maniera pi? frequente....
Anche nelle ultime due , per dire quelle pi? recenti , c'? traccia di questa rivalsa....
In Marines ! (che non finir? mai di elogiare Very Happy ) questa riscossa mette sullo stesso piano Zagor e i soldati che si sono affidati alla sua guida....
In Il regno dle terrore la riscossa ? quella classica , Zagor inizialmente sconfitto , che tra il secondo e il terzo albo si riscatta del tutto , sgonfiando una minaccia , in questo caso , sopravvalutata....
Capone ha infatti la stessa costruzione narrativa di Nolitta ...Mistero iniziale che devia dalla normalit? ( ovvero elemento ignoto sia al protagonista che al lettore , ma nessun giallo perch? l'elemento ? esterno ) , storia vissuta con gli occhi del protagonista , Zagor o Darkwood sotto scacco fino alla conclamazione del nemico , poi giro di boa con <<Ayaaakkkk>> che segna il punto di svolta ..... e grande rinvincit? sottolineata da baloon mentale dell'eroe << Forza Zagor, Forza >> . Ayaakkk finale con recupero della normalit? . Very Happy Very Happy Very Happy Wink
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 5:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi chiedo perch? Capone non scriva almeno 3-4 storie all'anno.... Pray Pray Pray Laughing Wink
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 7:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Adriano ha scritto:
elemento ignoto sia al protagonista che al lettore , ma nessun giallo perch? l'elemento ? esterno

Non ho capito questo punto del tuo discorso... Think
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 8:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

L'elemento ignoto sarebbe la minaccia che incombe sul protagonista e che non ? data conoscere nemmeno al lettore...
Sul fatto che non ci sia un giallo perch? l'elemento ? esterno , penso che Adriano si riferisse appunto al tipo di problema che l'eroe va ad affrontare in una storia , un elemento esterno , ? qualcosa che non si pu? conoscere , che si deve imparare a combattere nel corso dell'episodio... Think
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MessaggioInviato: Mer Giu 11, 2008 9:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

mohican jack ha scritto:
L'elemento ignoto sarebbe la minaccia che incombe sul protagonista e che non ? data conoscere nemmeno al lettore...
Sul fatto che non ci sia un giallo perch? l'elemento ? esterno , penso che Adriano si riferisse appunto al tipo di problema che l'eroe va ad affrontare in una storia , un elemento esterno , ? qualcosa che non si pu? conoscere , che si deve imparare a combattere nel corso dell'episodio... Think
confermo Wink
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MessaggioInviato: Mar Giu 24, 2008 5:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

A quando "comicit? a confronto"?
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MessaggioInviato: Gio Giu 26, 2008 2:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alexrdp73 ha scritto:
A quando "comicit? a confronto"?
ne abbiamo gi? parlato nella sezione Cico ! Wink
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MessaggioInviato: Dom Giu 29, 2008 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

Io continuo a pensare che non ci sia questa grande differenza tra l?eroismo di Zagor descritto di Nolitta e quello di Burattini, se non una naturale evoluzione fisiologica della collana, cio? quello che voglio dire ? che se Nolitta avesse continuato a scrivere il suo Zagor non sarebbe molto dissimile a quello di Burattini.
Mi posso sbagliare, ma per gioco voglio provare a elencare i punti saliente che possono aver determinato l?evoluzione di Zagor negli anni:
1) La prima fase Nolittiana non ? da prendere in considerazione poich? il personaggio non era ancora sviluppato e quindi c?erano variazioni anche sostanziali tra una storia e l?altra, ricordiamoci che Zagor non ? stato creato dopo una lunga e attenta pianificazione come poi avverr? in futuro per altri personaggi Bonelliani pi? recenti. In quei primi numeri Zagor era spesso percepito come uno spirito solitario, poco socievole, molto legato alla sua foresta che si distaccava abbastanza dalla realt? storica Americana. Zagor era in grandissime difficolt? appena metteva piede in un ambiente pieno di persone per non perlare della sua prima esperienza cittadina fu per lui traumatica. Oggi per fortuna direi che non c?? differenza, Zagor riesce a essere se stesso e a cavarsela magnificamente in qualunque contesto, sia in una foresta inaccessibile che in una metropoli
2) La seconda fase Nolittiana che coincide con la golden age ci fornisce un eroe pi? delineato delineato coraggioso e sensibile ma ancora abbastanza asociale, spigoloso e che spesso aveva scatti di ira potremmo dire un eroe impulsivo, quanto detto da Adriano rende bene il concetto. Tuttavia alcune storie veniva messo in difficolt? anche da avversari non eccessivamente eccelsi, a volte sembrava peccare di ingenuit?, ovviamente non sto parlando di avversari della caratura di Hellingen, Supermike o Rakosi, ma di avversari del calibro del conte Boris Prilov (La fine di un tiranno) o del notaio Friedman (Ritorno a Darkwood) due vecchietti che stavano per avere la meglio su Zagor, anzi il vecchio notaio lo ha pure sconfitto in uno dei peggiori finali scritti da Nolitta, comunque ci sono anche altri casi, ma ? superfluo soffermarsi ulteriormente.
3) La terza Fase o crepuscolo Nolittiano ci presenta un personaggio pi? maturo, le vicende sono molto pi? legate alla realt? storica Americana, trame come Febbre Gialla, Affondate il Destroyer, Delitto a Bordo ma anche il Segno del Coraggio sono un po? diverse da quelle precedenti. A mio parere anche Zagor ? un po? diverso si allontana sempre pi? dal profilo di eroe solitario inviato di Manito per avvicinarsi ad un eroe pi? umano maggiormente legata alla realt? Americana e al suo contesto storico, potremmo dire meno spirito con la scura e pi? eroe con la scure. Inoltre anche i temi delle storie cominciano ad essere un po? pi? complessi, articolati e lagate maggiormente al contesto storico. Inoltre in questa fase a prova di una maggiore umanizzazione lo avvicina un po? a Mister No e gli fa vivere anche una storia d?amore con una giovane ragazzina bionda. In precedenza Zagor aveva vissuta una storia d'amore ma come Nolitta ci ha detto pi? che una sua scelta furono i lettori a volerla. Peccato a mio parere che in questa seconda storia d'amore scelga una ragazza adattissima a Mister No ma poco a Zagor, infatti Virginia ? una ragazzina bellissima ma un po? banale e stupidella, che rendeva difficile anche il momento del distacco quando ognuno doveva riprendere la propria strada, Nolitta infatti alla fine sceglie di non scegliere e scrive un finale aperto che a mio parere ? risultato pessimo. Anni dopo Boselli la recupera un paio di volte e la trasforma in un personaggio un pi? maturo e interessante con un certo carisma, comunque anche in questa nuova veste Boselli giustamente tronca qualsiasi rapporto tra i due che non sia qualche bacio un po? malizioso a ricordare i tempi passati. Fortunatamente sempre Boselli sar? in grado di creare un paio personaggi femminili di altissimo livello, di grande personalit? e carisma perfette per un personaggio come Zagor. Comunque, Toninelli verso la fine degli anni ottanta cre? un personaggio femminile veramente interessante Lorna che fece innamorare Zagor, un ottimo personaggio precursore di Gambit. peccato che Toninelli si sia fermato troppo presto nello sviluppo della storia d?amore tra i due e peccato che Donatelli la disegn? malissimo, le donne non erano proprio nelle sue corde.
Comunqnue, ritornando al discorso della evoluzione de Zagor da parte di Nolitta bisogna purtroppo concludere che questa si interruppe bruscamente nel 1980 a causa dell'annabdono della collana da parte dell'autore.
4) La quarta Fase di Zagor la possiamo definire come personaggio eroe-anti-eroe. Negli anni ottanta il successo di personaggi come Mister No, Dylan Dog e Martin Mystere forse convinsero Nolitta e Canzio a rendere Zagor pi? umano e a mettere da parte Cico, in effetti nel decennio Toninelliano Zagor viene sconfitto innumerevoli volte anche da semplici avversari, addirittura in una storia I predatori della Valle perduta (storia molto bella come soggetto) Zagor viene messo a tappeto quattro-cinque volte e come se non bastasse alla fine della storia dopo essere stato sconfitto per l?ennesima volta giacente a terra viene lasciato in vita solo perch? ucciderlo orami non sarebbe servito pi? a nulla, un finale che oserei dire allucinante per non dire altro.
Insomma l?esperimento di Zagor eroe-uomo per me ? risultata oltremodo fallimentare e non certo per sola colpa di Toninelli ma anche per scelta editoriale.
5) La quinta fase viene a valle delle riunioni del 1991-1992 dove si doveva decidere se tentare un rilancio della collana o lasciarla morire con dignit?. Fortunatamente fu scelta la prima soluzione e oltre a rinnovare il parco disegnatori e sceneggiatori si definirono le linee guide della collana e del personaggio. Io non so se Burattini partecip? alle riunioni, allora era entrato da poco nello staff degli sceneggiatori, comunque a leggere le rubriche della posta di Zagor di quegli anni, Nolitta, Canzio e Boselli parteciparono di sicuro. Quindi ? facile immaginare che Nolitta gioc? un ruolo fondamentale nella definizione delle linee guida della collana e questo va tenuto ben presente visto che queste linee guide sono rimaste pressocch? invariate fino ad oggi.
Le decisioni prese sul personaggio furono abbastanza evidenti da subito, Zagor tornava ad essere un eroe, Cico recuperava un ruolo fondamentale, la collana subiva una maggiore caratterizzazione storica, pi? realismo e drammaticit?, attenzione non sto dicendo che nelle storie di Nolitta non c?erano momenti drammatici, tutt?altro, solo che erano discontinui intermezzati anche da momenti molto grotteschi soprattutto durante la prima fase della collana e parte anche durante la golden age. Come giustamente scrisse Nolitta in una rubrica della posta, oggi la collana ? mediamente pi? realistica e seriosa rispetto a quando scrivevo io.
Comunque durante la fase del crepuscolo Nolittiano a mio parere si evincono gi? quegli spunti di maggior realismo e drammaticit? media che verranno sviluppati dal 1992 in poi.
Per poter sfruttare appieno le potenzialit? della collana si decise che i viaggi erano fondamentali, ma questo comporta inevitabilmente una serie di modifiche delle caratteristiche del personaggio rispetto alle origini, Zagor deve diventare gioco forza pi? socievole e trovarsi a suo agio in tutti gli ambienti, inoltro la sua missione di inviato di Manito per mettere la pace a Darkwood deve passare in secondo piano, ma far viaggiare Zagor comporta anche che sembri quasi pi? colto e intelligente se mi passate il termine, perch? ? costretto a confrontarsi con ambienti diversi.
Quello che voglio rimarcare bene ? che io non sto dicendo che il personaggio di oggi ? uguale a quello di Nolitta, infatti se oggi si dovesse riscrivere la storia la marcia della disperazione, Zagor si comporterebbe in maniera diversa con la carovana dei nobili e anche con Frida aggiungo io, non se la prenderebbe con il capitano del forte perch? sapendo l?importanza di quelle persone, (parenti dell?impertatore Austro-Ungarico) capirebbe che il capitano non poteva fare altro che obbedire, avrebbe cercato di portarli fuori dalle terre dei Kiowas con un approccio pi? morbido, e si sarebbe infuriato solo in seguito dopo aver capito che razza di carogne erano.
Io le differenze le vedo bene, solo che credo che siano una normale evoluzione di quello che aveva gi? cominciato Nolitta nella sua terza fase e che si ? bruscamente interrotta con il suo improvviso ritiro, per poi riprendere dal 1992 fino a oggi, quindi se Nolitta continuava a scrivere Zagor non credo che oggi fosse dissimile a quello di Burattini anche perch? le linee guide le scelse lui nelle riunioni di rilancio della collana nel 1992.
Comunque il soggetto di una storia influisce un po? anche sulle caratteristiche del personaggio, Burattini ama il giallo, di conseguenza quando scrive delle trame gialle questo comporta che Zagor (dovendo essere lui a trovare il bandolo della matassa) risulta essere pi? deduttivo e cerebrale del personaggio delle origini, e su questo non ci sono dubbi. Ma i dubbi cominciano a nascermi quando il confronto lo faccio con l?ultima fase dell?era Nolitta, a tal proposito per paradosso credo che proprio Nolitta ci abbia presentato lo Zagor pi? colto e intelligente di tutta la serie a tal punto da lasciare pi? di qualche dubbio. Intendo porre l?attenzione di tutti voi sulla penultima storia di Nolitta Viaggio senza ritorno ebbene Zagor si esibisce in una serie di deduzioni e spiegazioni dei fenomeni che si presentarono in quel viaggio degni di uno scienziato da premio Nobel addirittura geniale la spiegazione che fa ai compagni del globo di fuoco che si genera quando un essere umano si avvicina alla sorgente, altro che Rockfeller, Zagor conosceva gi? il petrolio, poteva diventare un alto dirigente della Standard Oil. Scusate l?ironia e l?esagerazione, per? ci tenevo a ribadire come quando una trama lo prevedeva anche Nolitta non lesinava di dotare Zagor si materia grigia sopraffina.
Francamente credo che ultimamente ci stimano troppo adagiando su preconcetti, pui? darsi pure che Burattini abbia potuto esagerare su qualche spiegazionismo di troppo su qualche storia prettamente gialle, per? mi sa che ormai ? diventato un tormentaone. Soprattutto ? giusto rimarcare che le storie gialle sono solo una piccola percentuale del lavoro ventennale di Burattini, fra poco diventer? lo sceneggiatore pi? prolifico della collana teniamolo ben in mente, sta superando Nolitta e in lui non si vede in bench? minimo segno di stanchezza e dire che ne avrebbe tutte le giustificazioni, visto che anche il creatore della collana mostr? un p? la corda al punto di abbandonarla. Perch? una cosa ? certa al dila degli impegni Nolitta scelse di abbandonare Zagor e continuare Mister No e Tex perch? aveva qualche difficolt? a scriverne le storie, parole dette da lui. Si badi bene, non lo voglio colpevolizzare e ci mancherebbe altro dopo quasi venti anni ? normale che acccadi ci?, per? questo ci deve far capire quanto ? magnifico il lavoro che sta facendo Burattini visto che manda ancora in edicola storie molot molto belle. Io questo problema dello spiegazionismo come marchio di Burattini non lo accetter? ne ora e ne mai nella maniera pi? assoluta, per me ? di una riduttivit? esasperante, una goccia nel mare del lavoro di Burattini. A tal proposito ho letto su Ubc l?articolo di Di Clemente e la risposta di Burattini, non voglio commentare nulla poich? la controrisposta di Di Clemente dice tutto.
Quello che vedo nelle opere di Burattini ? una maggiore attenzione a non creare buchi e incongruenze nelle trame come ? accaduto pi? di una volta nelle storie di Nolitta. Tuttavia questa attenzione pu? comportare che noi utenti di questo forum che siamo grandicelli e mediamente abbastanza colti capiamo lo sviluppo della trama senza la necessit? che ci venga spiegato quasi niente, vorrei capire come fa Burattini a capire quale ? il limite oltre il quale qualche lettore pu? rimanere dubbioso, penso che lui si debba preoccupare di far capire a tutti poi se qualcuno di noi ha gia capito senza dover leggere qualche pensiero di Zagor non riesco proprio a capire quale fastidio possa esserci. Ovviamente non bisogna esagerare altrimenti la lettura si appesantisce e diventa difficoltoso arrivare alla fine, io con tutta onest? in tutta la carriera ventennale dell'autore Toscano solo un paio di volte ho pensato che ci fosse un eccessivo spiegazionismo che ha appesantito la lettura, per il resto ho notato solo una estrema cura di nel cercare di evitare buchi e incongruenze nelle trame come qualche volta capitava ai tempi di Nolitta.
In conclusione a mio parere lo Zagor attuale ? la naturale evoluzione dello Zagor del crepuscolo Nolittiano, mentre la parentesi degli anni 80 (abbastanza fallimentare) ha rappresentato una discontinuit?, per fortuna la continuit? ? stata ripresa nel 1991-1992 con un apporto fondamentale di Nolitta che dett? le linee guida del suo personaggio e che Burattini sta interpretando inj maniera perfetta negli anni

eehmmm scusate per la lunghezza del post
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Lun Giu 30, 2008 1:27 pm, modificato 2 volte in totale
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