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Analisi sul primo periodo di Toninelli
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Autore Messaggio
cama69
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Mar Gen 13, 2004 11:28 pm    Oggetto: Analisi sul primo periodo di Toninelli Rispondi citando

Salve a tutti amici Zagoriani, questa ? la prima volta che scrivo a questo forum.
Leggo Zagor dagli stupendi numeri Nolittiani degli anni 70 e ho continuato a comprarlo ogni mese assistendo alle varie stagioni della collana. Credo sia necessario un approfondimento sul periodo pi? controverso: il decennio Toninelliano, dir? di pi? credo che sia la discussione pi? utile che dovremmo fare almeno noi vecchi Zagoriani
La mia opinione riguardo la performance di Toninelli ? controversa in tutti questi anni non sono mai riuscito a dare un giudizio definitivo. Io credo che la sua gestione possa essere divisa in due parti, il primo quinquennio molto ma molto positivo e il secondo quinquennio abbastanza negativo, mi spiego meglio:
La prima storia di Toninelli uno strano fuorilegge esce nel giugno 1982 dopo un paio d?anni di storie alternate (dopo l?abbandono di Nolitta): una bellissima come Lupo Solitario una buona come Il tesoro maledetto, entrambe di Sclavi, altre orrende come Thunderman, Sfida al campione, altre medie come Zagor l?immortale, La montagna degli dei. In ogni caso nessuno dei tre autori che avevano sostituito Nolitta Castelli-Sclavi-Pezzin erano in grado di gestire il personaggio, Castelli perch? ha sempre odiato Zagor considerandolo un bestione senza cervello, Scalvi che ama molto il personaggio ? appassionato di un genere di storie troppo particolari (Horror, Fantasy) per una collana generalista come Zagor.
Comunque ? importante ricordare che a quel tempo gli autori non venivano accreditati, questo a mio parere si ? rivelato un grave errore.
Comunque, Toninelli esordisce benissimo con una storia sorprendente ed emozionante Uno strano fuorilegge, prosegue ancora bene con Un impresa disperata e a seguire scrive due capolavori L?assassino di Darkwood e L?agguato del Mutante, molto interessante anche la quarta e storia Timber Bill, molto carina ed veloce anche la quinta storia Duello ai grandi Laghi.
In questa fase Toinelli segue uno schema di sceneggiatura di tipo Nolittiano, e recupera alcuni personaggi degli anni 60, (Bimbo Sullivan, Timber Bill, Satko), d?altra parte Toninelli conosce molto bene le storie di Zagor, ha sempre affermato di essere stato un grande appassionato lettore di Zagor e sceneggiarlo per lui era un sogno (intervista rilasciata sullo Zagor index 201-300).
Indubbiamente la performance di Toninelli subisce un crollo improvvise e scrive uno delle pi? brutte storie dell?intera saga Zagoriana L?invulnerabile poi si riprende benissimo con la storia gialla Le cinque piume e a seguire scrive un autentico capolavoro come la lunga storia Fuga nella prateria.
Insomma Toninelli inizi? alla grande in quasi tre anni di gestione ha sbagliato una sola storia, purtroppo in questo periodo escono anche tre brutte storie Il popolo delle caverne di Canzio, l?irritante Ritorno di Supermike con cui Castelli distrugge (involontariamente) il personaggio Zagor, e la disarmante Il profeta di Sclavi, a cui si aggiunge la sufficiente storia Il marchiodell?infamia di Nicolai. Tuttavia poich? gli autori non sono accreditati la bravura di Toninelli in questa fase non viene resa visibile ai lettori che anzi pagher? in futuro agli occhi di noi lettori Zagoriani per le mediocri storie non sue.
Successivamente Toninelli scrive una discreta storia La grotta delle mummie e due storie un p? fiacche come La morte nell?aria e Agguato all?alba, poi si riprende bene con il battello degli uomini perduti e scrive un capolavoro come Terra Maledetta seguita dalla bruttissima storia i Guerrieri della citt? sepolta. Subito dopo per? scriver? l?ottima storia Soldato blu e Cacciatori di Scalpi, seguita da un?altra storia lunghissima e bellissima come Mercanti d?armi. Ma non ? finita perch? a seguire scriver? la struggente I giorni del Terrore storia che riporta il dramma del vaiolo e l?intrigante Il padrone del tempo. Frattanto per? in questi ulteriori tre anni sono anche uscite altre storie come Il genio del crimine di Nicolai, il ritorno di Kandrax di Pezzin, Carovane combattenti e il segreto della mappa di Pellizzari. Eccetto la bella storia Il genio del crimine tutte le altre sono abbastanza anonime e quindi il povero Toninelli non solo non viene aiutato dagli altri sceneggiatori ma viene addirittura danneggiato poich? per noi lettori non essendo possibile capire chi scrivesse le storie alla fine si prender? anche le colpe di storie meno riuscite che in questa fase erano scritte da altri sceneggiatori.
Siamo arrivati a met? del 1987, Toninelli ha scritto esattamente venti storie, ne ha sbagliate solo due (l?Invulnerabile e I guerrieri della citt? sepolta) e ne ha scritte due un p? fiacche (Morte nell?aria e Agguato all?alba), insomma ha tenuto un andamento qualitativo secondo me notevolissimo. Tuttavia la collana stava continuando a perdere un numero altissimo di lettori, evidentemente per colpe non sue.
Volendo approfondire un p? la gestione delle storie di Toninelli si potrebbe affermare che a volte ci presenta uno Zagor troppo umano che subisce qualche sconfitta di troppo, questa caratteristica si accentuer? in seguito, inoltre si evidenzia una tendenza maggiore rispetto a Nolitta di descrivere situazioni pi? realistiche, queste sono le uniche considerazioni che si possono fare sulle storie di Toninelli in questa prima fase.
Nel secondo quinquennio le storie di Toninelli subiscono un crollo verticale, comunque per non appesantire troppo questo messaggio, il secondo periodo Toninelliano con le relative conclusioni le scriver? in un successivo messaggio

Scusate l'eccessiva lunghezza del messaggio ma ripeto credo sia interessante discutere in modo approfondito il periodo pi? controverso della vita editoriale del nostro amatissimo Zagor

mi piacerebbe leggere i commenti degli altri amici zagoriani alla mia analisi sul primo periodo di Toninelli

Saluti a tutti
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Mar Giu 28, 2011 10:16 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mar Gen 13, 2004 11:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Come hai osservato con profonda analisi, il periodo di Toninelli ? composto da una serie di buone storie a cui si alternavano cadute o albi abbastanza fiacchi...

Certo l'eredit? di Nolitta, avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque...

Nel complesso se l'? cavata discretamente anche se forse ha centrato l'obbiettivo come si era prefisso... Cool
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MessaggioInviato: Mar Gen 13, 2004 11:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

benvenuto e sopratutto complimenti il tuo intervento ? molto interessante e rivela una notevole esperienza.
anche io non sono mai riuscito del tutto a dare un giudizio definitvo su toninelli.
Concordo sul fatto che vi ? una certa differenza di qualit? nei diversi periodi della sua produzione,ma penso anche se ? forse vero come dici tu che il primo periodo fu migliore ? anche vero che ha scritto alcune storie a mio avviso molto belle anche dopo:I due complici e Lo Spirito del fiume ne sono due esempi.
Credo come ho detto altrove che il suo pi? grande limite sia stato la povert? di temi ,cio? poca originalit? e il non essersi mai staccato troppo da Darkwood.
Cmq a mio avviso era un ottimo sceneggiatore e forse con un po pi? di libert? o una maggior collaborazione il giudizio su di lui sarebbe pi? positivo.Non sono daccordo per? sul fatto che nei primi cinque anni sbagli? solo due storie.Ma questi ovviamente sono gusti.....
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 10:42 am    Oggetto: Rispondi citando

Condivido quasi del tutto la tua ottima analisi, con qualche eccezione, ad esempio, Terra maledetta e' una buona storia, ma non un capolavoro a mio parere (questione di gusti comunque). Toninelli ha lavorato inizialmente bene, tenuto conto che aveva sulle spalle la pesante eredita' nolittiana, ma e' sul suo secondo periodo sul quale avrei delle perplessita".
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 1:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Canzio costringeva Marcello a scrivere, tranne rare eccezioni, solo storie incentrate sui trafficanti d'armi e d'alccol, con qualche incursione nel mondo del generale carogna che odia gli Indiani... grazie al cielo che arrivarono Capone e che Sclavi scrisse INCUBI! Wink
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 1:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

PS Bienvenido! Very Happy
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 1:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Benvenuto Very Happy !
ottima analisi suppongo , conosco poco il periodo ( non oltre il n? 209 ) ma mi piacciono certe riflessioni in merito :
Citazione:
...il povero Toninelli non solo non viene aiutato dagli altri sceneggiatori ma viene addirittura danneggiato poich? per noi lettori non essendo possibile capire chi scrivesse le storie alla fine si prender? anche le colpe di storie meno riuscite che in questa fase erano scritte da altri sceneggiatori
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 1:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

Anch'io ho pensato una cosa del genere... purtroppo non conosco quel periodo al 100%, come ho gi? spiegato in un altro topic simile... :?

Caio a presto, Wink
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felipecayetano ha scritto:
se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone Brick wall
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 3:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Anch'io penso che bisognerebbe rivalutare Toninelli.
Alcune sue storie sono entusiasmanti (per esempio "Uno strano fuorilegge" e "L'assassino di Darkwood"), forse con l'evidente intento di emulare Nolitta nel sviluppare le trame dei racconti, ma godibilissime. :P
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 3:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Super Mark ha scritto:
Canzio costringeva Marcello a scrivere, tranne rare eccezioni, solo storie incentrate sui trafficanti d'armi e d'alccol, con qualche incursione nel mondo del generale carogna che odia gli Indiani... grazie al cielo che arrivarono Capone e che Sclavi scrisse INCUBI! Wink


"Canzio costringeva"? Mah!


Ultima modifica di Cactus Pete il Mer Gen 14, 2004 4:14 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 4:01 pm    Oggetto: Re: Analisi sul primo periodo di Toninelli Rispondi citando

cama69 ha scritto:
In ogni caso nessuno dei tre autori che avevano sostituito Nolitta Castelli-Sclavi-Pezzin erano in grado di gestire il personaggio, Castelli perch? ha sempre odiato Zagor considerandolo un bestione senza cervello, Scalvi che ama molto il personaggio ? appassionato di un genere di storie troppo particolari (Horror, Fantasy) per una collana generalista come Zagor.


Non penso che Castelli odi Zagor. Castelli ha collaborato anche nell'ultima storia di Hellingen e ha scritto "La scure incantata" in omaggio di Zagor. Pi? semplicemente come tutti a un certo punto ha voluto creare un SUO personaggio!

Citazione:
Comunque ? importante ricordare che a quel tempo gli autori non venivano accreditati, questo a mio parere si ? rivelato un grave errore.


Semplicemente gli autori non erano ancora in grado di camminare con le loro gambe e le prime storie hanno subito pesanti interventi da parte dello stesso Nolitta. C'? chi lo considera un male, chi un bene. La prima storia di Mister No di Capone ha subito diversi rimaneggiamenti da parte di Nolitta (parole di Capone), e Capone non si ? lamentato ma ha ringraziato Nolitta che gliel'ha "sistemata".
Citazione:

Tuttavia poich? gli autori non sono accreditati la bravura di Toninelli in questa fase non viene resa visibile ai lettori che anzi pagher? in futuro agli occhi di noi lettori Zagoriani per le mediocri storie non sue.


E non pu? essere il contrario? Molti accreditavano la bellissima storia dell'Alchimista (Il genio del crimine) a Toninelli, e non a Nicolai! Che ci ha rimesso.
P.S. Niente di personale ne' con te, ne' con Toninelli, ho risposto solo per razionalizzare la discussione.
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 6:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alexrdp73 ha scritto:
Super Mark ha scritto:
Canzio costringeva Marcello a scrivere, tranne rare eccezioni, solo storie incentrate sui trafficanti d'armi e d'alccol, con qualche incursione nel mondo del generale carogna che odia gli Indiani... grazie al cielo che arrivarono Capone e che Sclavi scrisse INCUBI! Wink


"Canzio costringeva"? Mah!


Forse ho sbagliato nell'esprimermi... :oops: cmq Canzio e Nolitta hanno imbrigliato molto Toninelli, questo ? vero.
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felipecayetano ha scritto:
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cama69
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 10:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

Salve a tutti,
mi fa piacere leggere le vostre opinioni circa il messaggio che ho inviato ieri. In particolare vorrei fare qualche precisazione. Giustamente l?amico Alexrdp73 mi fa notare che ha molti dubbi circa il fatto che Castelli odi Zagor. In realt? ha perfettamente ragione ho sbagliato io ad usare il verbo odiare, me ne sono accorto troppo tardi quando gia avevo inviato il messaggio e me ne scuso.
Comunque la frase pi? corretta da utilizzare ? ?Castelli non sopporta Zagor lo considera un personaggio con poco cervello?. Ovviamente non mi permetterei mai di dire una cosa del genere riguardo al BVZA (Buon Vecchio Zio Alfy) che io considero uno dei pi? geniali sceneggiatori della Bonelli se non avessi letto questa affermazione numerose volte riportate da Priarone-Palumbo-Belardinelli in tutti gli Index di Zagor e ribadito nei due Bellissimi Volumi dedicati a Zagor scritti da Puddu ?40 anni a Darkwood?. Ogni volta che si trattava di recensire le storie di Castelli gli autori pur assegnando voti negativi (eccetto la storia del tessitore e la grande paura) dicevano sempre?. va bene ma non dimenticate mai che il Buon Vecchio Zio Alfy non sopporta Zagor quindi ? perdonabile?...
Poich? lo stesso Castelli ha suggerito agli autori alcune chicche come ad esempio il fatto che la storia Molok e Minaccia verde le ha scritte in una sola notte poich? gli servivano i soldi per portare la ragazza del momento in viaggio e non ha avuto nulla da ridire sul fatto che gli autori scrivevano che lui non sopportava Zagor mi fa pensare che questa notizia sia perfettamente veritiera. Analogamente sugli stessi testi ho letto che Toninelli e Sclavi sono cresciuti leggendo Zagor e lo amavano moltissimo, come Burattini e come noi.
A proposito sapete cosa ha detto Castelli riguardo alle sue storie di Zagor. Ho scritto la pi? brutta storia di Zagor secondo Nolitta (Missione Compiuta), ho scritto la pi? brutta storia secondo i lettori Zagoriani (Fantasmi, referendum del 1981) e ho scritto la pi? brutta storia di Zagor secondo me (l?orchidea rossa), dopodich? Priarone-Palumbo-Belardinelli commentano: ? difficile non essere d?accordo con lui??.
Ammetto di stravedere per il BVZA, ma una persona che dice queste cose dimostra grande autoironia caratteristica propria delle persone intelligenti.

Riguardo alla seconda osservazione dell?amico Alexrdp72 dico: ovviamente pu? darsi che hai ragione tu. Per? ho letto dagli stessi testi citati in precedenza che le storie le scriveva completamente Toninelli, in realt? lui doveva attenersi a delle direttive pi? o meno stringenti impartite da Bonelli tramite Canzio, per? al limite doveva riscrivere i pezzi che non riscontravano l?approvazione dell?editore. D?altronde lo stesso Toninelli in molte interviste che ho letto ha ribadito questa situazione. Io personalmente ci credo perch? effettivamente anche se belle le prime avventure di Toninelli per temi trattati erano comunque diverse da quelle di Nolitta.

Prima di concludere vorrei dire che ho assistito con dolore negli anni 80 all?abbandono di Zagor da parte di tantissimi miei amici perch? tutti dicevano che le storie non erano pi? come prima, ma si alternavano belle-brutte-belle-brutte. Quindi quando nel 1987 quando cominciarono ad accreditare i nomi ho scoperto che Toninelli era l?autore responsabile di Zagor confesso che me la sono presa con lui per quanto era successo dall?abbandono di Nolitta fino ad allora. Ironia della sorte in quegli anni Toninelli scrive una serie di storie piuttosto anonime e le poche storie belle erano di altri (Capone e Sclavi). Questo ancora di pi? mi ha indotto a pensare che Toninelli fosse il responsabile di tutti i mali della collana e ho provato gioia e sollevazione quando ho letto in una posta di Zagor nel 1990 che andava via.
Poi quattro-cinque anni fa quando ho scoperto gli sceneggiatori di tutte le storie mi sono reso conto che fino al 1987 quasi tutte le storie belle erano di Toninelli (eccetto il tessitore e il genio del crimine) e quasi tutte le storie brutte non erano sue (eccetto l?invulnerabile, i guerrieri della citt? sepolta e al limite agguato all?alba e morte nell?aria). Questa scoperta mi colp? molto e mi ha sinceramente fatto sentire in colpa per tutte le cose negative che ho pensato di Toninelli sulla sua professionalit?. Inoltre ho scoperto che era un serio professionista, amava tantissimo Zagor e si era avvicinato al personaggio lavorando con abnegazione e umilt? cercando di emulare lo stile di Nolitta. Purtroppo negli ultimi anni qualcosa si era rotto tra lui e la casa editrice e tutte le sue proposte di rinnovare le collana sono state bocciate (forse anche giustamente questo non lo so si dovrebbe sapere quali erano le modifiche che voleva apportare). Quindi ha confessato in un intervista ho cominciato a perdere la passione a scrivere le avventure (e questo lo si ? notato nelle storie pubblicate) e quindi ho preferito andarmene.
Comunque Bonelli ha sempre detto che per lui le porte sono sempre aperte a dimostrazione della professionalit? dello sceneggiatore senese.
Tutto qua ho voluto esprimere questi concetti su Toninelli perch? forse anche qualche altro vecchio Zagoriano come me, lo ha denigrato ingiustamente.
Penso sempre che questo si sarebbe evitato se si fossero accreditati i nomi alle storie.
Saluti
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Mer Gen 14, 2004 11:24 pm    Oggetto: Rispondi citando

ti sei spiegato perfettamente e non posso non darti ragione.
Riguardo a tutti i tuoi amici che hanno abbandonato perch? non provi a fargli leggere le storie attuali?
Io l'ho fatto e molti hanno ripreso.
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MessaggioInviato: Gio Gen 15, 2004 9:40 am    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:

A proposito sapete cosa ha detto Castelli riguardo alle sue storie di Zagor. Ho scritto la pi? brutta storia di Zagor secondo Nolitta (Missione Compiuta), ho scritto la pi? brutta storia secondo i lettori Zagoriani (Fantasmi, referendum del 1981) e ho scritto la pi? brutta storia di Zagor secondo me (l’orchidea rossa), dopodich? Priarone-Palumbo-Belardinelli commentano: ? difficile non essere d’accordo con lui…….
Ammetto di stravedere per il BVZA, ma una persona che dice queste cose dimostra grande autoironia caratteristica propria delle persone intelligenti.


A parte l'autoironia, le affermazioni di Castelli non sono veritiere. La pi? brutta storia di Zagor del referendum 1981 ? "Il cavaliere misterioso" (e non "Fantasmi", che non rientra nemmeno nelle prime 5 peggiori). Castelli scherzava. Come scherzavano Palumbo & Co.
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