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Giancarlo Berardi vs Gianfranco Manfredi:chi ? il migliore?
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Autore Messaggio
Ghibli
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MessaggioInviato: Mer Giu 08, 2005 9:15 pm    Oggetto: Giancarlo Berardi vs Gianfranco Manfredi:chi ? il migliore? Rispondi citando

A chi ? cresciuto a pane e fumetti sul finire degli anni Settanta-primi anni Ottanta sembrerebbe quasi offensiva questa domanda.Come mettere in dubbio infatti la perizia innovativa del creatore di "Ken Parker" che,come detto anche da Mauro Boselli in un'intervista che mi ha rilasciato tempo fa, era in assoluto "er mejo" nel parco degli sceneggiatori di fumetti?

Eppure(o dovrei dire purtroppo)? passata molta acqua sotto i ponti da allora e il panorama ? radicalmente mutato,con,tra le altre cose,la scomparsa dalle edicole dell'amatissimo Ken,per una precisa scelta del suo creatore che,dopo la rottura del sodalizio professionale con il disegnatore Ivo Milazzo,ha voluto chiudere la vita editoriale del suo personaggio ritenendo che(parole sue) "la sfida che aveva lanciato al genere western fosse stata vinta".

In realt?,alla base della scelta di Berardi c'era anche l'assottigliarsi costante della gi? sparuta pattuglia di lettori che seguivano le avventure del suo vagabondo del West,talmente esigua da giustificare le richieste dell'editore Bonelli di presentargli qualche altro personaggio che potesse sostituire Ken nel cuore dei lettori. A distanza di qualche mese dall'uscita dell'ultimo albo di Ken Parker esce quindi nelle edicole il primo numero di "Julia",la nuova creatura di Giancarlo Berardi.

Un nuovo personaggio,di sesso femminile.Una nuova sfida,raccontare il genere noir da una prospettiva diversa,come a suo tempo era stato fatto con il western. Una collana che ripresenta al suo pubblico uno degli autori pi? amati in assoluto ma che,per?.non ? pi? il ragazzo di venticinque anni che aveva stupito ed emozionato con le sceneggiature poetiche ed incisive di "Ken Parker",riuscendo anche a trattare in maniera approfondita e toccante temi impegnativi come la pena di morte o l'omosessualit?.Adesso Giancarlo Berardi ? un signore di oltre cinquant'anni che,di certo,non osserva pi? la realt? con lo sguardo indignato di prima,non cerca pi? lo scontro diretto ma,piuttosto,osserva,indugia sui particolari e propone spunti di riflessione che non nascono pi? dalla voglia di scuotere quanto piuttosto da un desiderio di capire.

Non ? casuale,infatti,la scelta di fare del nuovo personaggio una donna:il nuovo Berardi cerca l'empatia con il suo pubblico in maniera diversa,meno trascinante e pi? sottile.E la sua scrittura risente indubbiamente della sua nuova prospettiva:le sue sceneggiature sono sempre tecnicamente perfette,ma le soluzioni narrative che venticinque anni fa avevano fatto scuola adesso sono diventate di uso comune e il fatto che il suo inventore le riproponga sa di autocitazione se non proprio di maniera."Julia" resta un prodotto altamente godibile,di gran classe ma si avverte,qua e l?,una certa tendenza a ripetere clich? consolidati,da commedia sofisticata(il tira e molla con Webb,i siparietti comici con Emily)utili a rassicurare il lettore sull'immobilit? dell'universo narrativo della propria eroina ma non propriamente l'ultimo grido in fatto di originalit?.

Certo,anche la peggior sceneggiatura di Berardi ? sempre di una spanna superiore a quella di altri suoi colleghi,a conferma che la penna ? sempre valida ma un lettore appassionato di noir preferirebbe magari che venisse dato pi? spazio alla trama noir che alle vicissitudini sentimentali della protagonista.Se Ken avesse voluto fare esclusivamente il Casanova non credo che la sua serie avrebbe avuto tanto successo....... Wink .

E proprio dal rilancio del genere western,almeno inizialmente contaminato con l'horror,che parte la carriera bonelliana di Gianfranco Manfredi che,nel 1997,dopo una breve gavetta su "Nick Raider" e "Dylan Dog" propone ai lettori il suo "Magico Vento",un bianco che viene adottato dai sioux fino a diventarne sciamano.Un predestinato,un uomo strano,imprevedibile come il vento cos? come ? una sopresa continua la serie che lo vede protagonista,passata,nel giro di pochi mesi,da "western-horror" a "western realistico",con una serie impressionante di sceneggiature di qualit? eccezionale per temi,ambientazioni e comprimari,tutte a firma di Manfredi che conferma quindi una notevole simbiosi con la sua creatura.

I suoi elementi vincenti sono un'approfondita documentazione su luoghi ed eventi e una costruzione certosina,maniacale dei personaggi.A partire da Poe,in assoluto il miglior coprotagonista delle serie Bonelli,per arrivare all'ultimo dei comprimari i personaggi della serie di Manfredi sono tutti caratterizzati stupendamente,al punto da risultare tremendamente credibili e distaccare cos? la collana dalla categoria del puro entertainement per entrare in quella di "popolare d'autore". Impressionante constatare che,per 96 numeri,Manfredi ha tenuto questi livelli,con poco o nessun supporto da parte di altri sceneggiatori.

Attualmente,quindi,abbiamo uno sceneggiatore vulcanico ed infaticabile che riesce a coniugare qualit? e quantit?,e un altro invece,che,pur mantenendo sempre un alto livello qualitativo sembra aver poco o niente da aggiungere a quanto a gi? detto.Mi piacerebbe sapere voi che ne pensate...
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lupo bianco
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MessaggioInviato: Gio Giu 09, 2005 8:26 am    Oggetto: Rispondi citando

Innanzitutto complimenti a Ghibli per l'ottima analisi che ha messo in luce aspetti a cui, lo ammetto, non avevo pensato; per esempio il binomio Berardi giovane VS. Berardi maturo mi sembra molto interessante e costituisce un tema passibile di approfondimenti.

Detto questo, la domanda per me ? di risposta immediata.
Intendiamoci, me l'avessero posta qualche tempo fa, la questione, avrei risposto insindacabilmente Berardi, e considero ancora il Berardi kenparkeriano il miglior autore bonelliano di sempre assieme a D'Antonio e G.L. Bonelli, ma se la poniamo in termini d'attualit? la mia risposta non pu? che essere una: ora tra le serie di Berardi e Manfredi ci sono molti abissi di differenza, a favore del secondo, chiaramente.

Certo, Julia non ? un prodotto fatto coi piedi. Tutt'altro. E' un fumetto studiato scientificamente a tavolino con accurata perizia che vuole andare a compiacere i gusti di un certo tipo di pubblico; un pubblico fatto soprattutto da lettori occasionali, o monogami bonelliani, abituati a un certo tipo di fumetto ripetitivo, retorico e "tranquillizzante". Tutto il contrario del pubblico di Ken Parker, insomma, per il semplice fatto che Julia ? tutto il contrario di Ken parker.
E' pi? che legittimo che Berardi getti all'ortiche anni di sperimentazioni (riuscite) e di innovazioni per andar dietro ai gusti dei bonellofagi puri e duri, ma non venite a dirmi che Julia ? un ottimo prodotto o addirittura -giuro che l'ho sentito- un unicum nel panorama del fumetto italiano.
Con ci? avrete capito che per me Berardi non ? per nulla in calo; se volesse potrebbe sbenissmo scrivere all'altrzza di qualche anno fa. Se volesse, appunto.

Altro discorso vale per Gianfranco Manfredi. MagicoVento ? un fumetto di difficile acceso per il grosso pubblico: i motivi li ho spiegati nel topic apposito e non mi dilungher?. Si pu? forse dire che come valore "commerciale" Julia gli sia superiore, ma per il resto siamo su un altro pianeta.
Non ho intenzione di perdermi in lunghe analisi sui pregi di MV: chi lo legge, gi? li conosce (magari non gli apprezza, ma ? un altro paio di maniche), di mio aggiungo solo che questa serie ? riuscita a proporre un tipo di eroe nuovo nel panorama Bonelli, cosa che non si vedeva dai tempi di....dunque vediamo...Martin Myst?re!!! (Dylan Dog lo considero pi? uno sviluppo del filone "dell'antieroe" che passa da Zagor a Mister No fno a Ken parker). Manferdi ha proposto una serie di forte impatto realistico (con sequenze a volte anche decisamente crude se non addirittura sconcertanti) che pu? essere apprezzata solo ad un'attrenta lettura.

Quindi voto l'innvoazione, il bel fumetto e la complessit? narrativa lasciando a chi vuole i prodotti fatti con lo stampino per vendere pi? copie possibili. Tecnica legittima, per carit?, ma a me piace il bello non il facile...
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BlackCryz
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MessaggioInviato: Gio Giu 09, 2005 11:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Sono due mostri sacri, ma il mio voto va a Manfredi.
Julia lo leggo e non mi dispiace.
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http://cryz.leonardo.it - IL MIO BLOG!!!
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Kit Teller
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MessaggioInviato: Ven Giu 10, 2005 11:14 am    Oggetto: Rispondi citando

BERARDI-MANFREDI 6-0 6-0 6-0
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One Eyed Jack
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MessaggioInviato: Ven Giu 10, 2005 11:17 am    Oggetto: Rispondi citando

Premesso che per me il migliore di ogni tempo ? Sclavi...

Fra i due che avete citato, preferisco certamente Berardi, non foss'altro che Manfredi lo conosco abbastanza poco e quel poco mi ha lasciato insoddisfatto.
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Dicono di me... Smile

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"
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lupo bianco
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MessaggioInviato: Ven Giu 10, 2005 11:52 am    Oggetto: Rispondi citando

One Eyed Jack ha scritto:
Premesso che per me il migliore di ogni tempo ? Sclavi...


Il mondo ? bello perch? ? vario: Sclavi non rientra nemmeno fra i miei primi 5 (Bonelli; perch? se estendiamo il tutto allora non rientra nemmeno nei primi 10.000)
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George Brown
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MessaggioInviato: Ven Giu 10, 2005 12:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

lupo bianco ha scritto:
One Eyed Jack ha scritto:
Premesso che per me il migliore di ogni tempo ? Sclavi...


Il mondo ? bello perch? ? vario: Sclavi non rientra nemmeno fra i miei primi 5 (Bonelli)

Concordo...
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Ghibli
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 8:56 am    Oggetto: Rispondi citando

Kit Teller ha scritto:
BERARDI-MANFREDI 6-0 6-0 6-0


Guarda,credo che dovresti motivarlo questo 6-0.......
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Ghibli
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 8:57 am    Oggetto: Rispondi citando

lupo bianco ha scritto:
One Eyed Jack ha scritto:
Premesso che per me il migliore di ogni tempo ? Sclavi...


Il mondo ? bello perch? ? vario: Sclavi non rientra nemmeno fra i miei primi 5 (Bonelli; perch? se estendiamo il tutto allora non rientra nemmeno nei primi 10.000)


Sclavi nemmeno nei primi 5?Mmmm,lupo bianco,mi sa che anche questa affermazione ha bisogno di essere motivata.E cerca di essere convincente,ok? Wink
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lupo bianco
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 1:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ghibli ha scritto:


Sclavi nemmeno nei primi 5?Mmmm,lupo bianco,mi sa che anche questa affermazione ha bisogno di essere motivata.E cerca di essere convincente,ok? Wink


Volentieri.
Anch'io, come tutti, ho avuto la mia brava fase di sclavomania (ora passata), e comunque ancora oggi ? un autore che mi piace molto; credo di avere praticamente tutto ci? che ha pubblicato a livello di fumetti, quindi posso dire di conoscerlo abbastanza bene.
Premesso questo, non riesco ad associarlo ad autori come G.L. Bonelli, Nolitta, Berardi, D'Antonio, Castelli: perch??
Le risposte sono molteplici: lasciando innanzitutto da parte il solito "gusto personale", che pure ha la sua importanza, credo di poter affermare che Sclavi non ha mai avuto (IMO!!!) la genialit? innovativa degli autori sopraelencati. Dylan Dog fu sotto molti aspetti una potente virata in una fase di difficolt? della Casa Editrice, ma proviamo ad analizzare meglio in cosa consistette questa virata: con DYD Sclavi ripropose le tematiche pi? classiche e standard del fumetto bonelliano riaggiornandole con il linguaggio, il gusto e le problematiche della generazioni giovanili degli anni '80. Insomma fece quello che prima di lui fecero -con le rispettive generazioni anni '60, '70 etc...- G.L, Nolitta (per ben due volte, con Zagor e Mister No) e altri; con la differenza per? che mentre questi ultimi riuscirono sempre ad aggiungere qualcosa di nuovo alle loro creature, le innovazioni sclaviane si possono invece contare sulle dita di una mano. Anzi, a ben pensarci, non ci sono quasi: il processo che ha portato a Dylan Dog ? pi? o meno questo: prendiamo Zagor, lo ammoderniamo, lo facciamo diventare simile ad un adolscente di fine anni '80 (categoria alla quale ? indirizzato il prodotto), e lo facciamo uscire in edicola, verniciato a nuovo.
Certo, nel calarsi dentro la mentalit? del periodo, nell'interpretare la temperie culturale e nel riproporla attraverso un linguaggio tipico (che ? poi quello del grande cinema del periodo) Sclavi fu un genio. E difatti per coloro che iniziarono a leggere i fumetti a cavallo tra fine anni '80 e inizio '90 il Tiz ? il non plus ultra, perch? ? riuscito a parlare come loro, ha riproposto le loro paure, i loro problemi, ha pure scopiazzato molto dai loro film e libri preferiti.
Ma fateci caso, DYD altro non ? che uno Zagor moderno; moralista al massimo (non beve pi?, non fuma, non fa cose "cattive") sebbene meno eroico (Sclavi porta al termine u?timo quel processo di "dis-eroizzazione" gi? iniziato con lo stesso Zagor in "Incubi"), ha una spalla comica che ? un Cico moderno (come negli anni '70 si rideva per le torte in faccia alla Stanlio e Ollio, cos? negli '80 va per la maggiore l'umorismo "nonsense"); ha una "capanna" a Craven Road; ha un rapporto tormentato con i propri genitpri, etc..etc...

Insomma sebbene l'operazone scientifica di creare un fumetto che potesse andare bene per il maggior numero possibile dei giovani di allora Sclavi l'abbia compiuta magistralemnte, continuo a preferirgli, e di gran lunga, i veri fuoriclasse e innovatori dei fumetti Bonelli, che poi sono i nomi che ho citato sopra.
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Axel80
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 5:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Ma fateci caso, DYD altro non ? che uno Zagor moderno; moralista al massimo (non beve pi?, non fuma, non fa cose "cattive") sebbene meno eroico (Sclavi porta al termine u?timo quel processo di "dis-eroizzazione" gi? iniziato con lo stesso Zagor in "Incubi"), ha una spalla comica che ? un Cico moderno (come negli anni '70 si rideva per le torte in faccia alla Stanlio e Ollio, cos? negli '80 va per la maggiore l'umorismo "nonsense"); ha una "capanna" a Craven Road; ha un rapporto tormentato con i propri genitpri, etc..etc
mi permetto di dissentire, quantomeno sulle analogie fra Zagor e DD.
Mi sembrano analogie un p? forzate e sopratutto di valenza inferiore alle differenze,che invece non elenchi.
Per potere affermare che DD ? uno Zagor in chiave moderna le differenze dovrebbero essere solo appunto di ammodernamento,mentre in certe cose parliamo di personaggi agli antipodi.
Cio?, ragionando cos? allora potremmo dire che Tex e Zagor sono quasi uguali perch? entrambi aiutano gli indiani,sono dei giustizieri, hanno una notevole forza fisica,sparano alla grande.........
Ma per chi li conosce sa bene che gli elementi che li differenziano sono ben altri ,magari pi? dificili da cogliere ma tali da non consentire un paragone vero e proprio.
Zagor, sebbene meno eroe a tutto tondo di Tex, rientra comunque nella cerchia degli eroi, DD no.
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Carson
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 5:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Manfredi ? sicuramente un grande e st? facendo un bellissimo lavoro su Magico Vento...ma Berardi, anche solo per Ken Parker...senza considerare il resto, merita di essere preferito.
Ken Parker ? un fumetto straordinario...forse, in futuro, Manfredi potr? anche eguagliare (o superare) Berardi, ma deve ancora farlo...per ora, per quello che hanno fatto, Berardi ? ancora "lontano". Cool Cool
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Ghibli
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 8:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

No,mi dispiace,lupo bianco,ma,dal mio punto di vista,non sei stato per nulla convincente nel motivare la tua disistima nei confronti di Sclavi.Ti sei limitato a dire che,secondo te,Sclavi con Dylan Dog non ha fatto altro che riproporre la figura dell'antieroe aggiornandola agli anni'80.Niente di pi? errato,secondo me:ti ricordo che quando Dylan dog ? nato(Ottobre 1986)il fumetto in Italia attraversava una grave crisi di vendite,al punto che un bestseller come Tex era passato dalle 700.000 copie mensili del decennio precedente a poco pi? di 350.000,e le altre testate stavano ancora peggio,per non parlare di quelle che avevano chiuso(cito a memoria:"Gil"."Judas","Bella & Bronco").In tutto questo Dylan Dog seppe,nel giro di pochi anni,arrivare a vendere circa un milione di copie mensili,creando dal niente centinaia e centinaia di nuovi lettori e tutto grazie alle capacit? comunicative del suo autore.Le innovazioni presenti in Dylan Dog sono molteplici,sia dal punto di vista formale che dei contenuti:dove si erano mai viste prime delle sceneggiature di fumetti che facevano largo uso di stilemi prettamente cinematografici ?In qualche Ken Parker forse ma di certo non in modo cos? massiccio.Per quanto riguarda i contenuti,poi,non credo proprio che prima,sui fumetti della Bonelli,si erano affrontate determinate tematiche,e comunque non in quel modo disincantato e romantico insieme.Su questo punto,credo che tu abbia espresso un parere molto discutibile e credo che convenga tornarci sopra.
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lupo bianco
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MessaggioInviato: Dom Giu 12, 2005 8:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ghibli ha scritto:
dove si erano mai viste prime delle sceneggiature di fumetti che facevano largo uso di stilemi prettamente cinematografici ?In qualche Ken Parker forse ma di certo non in modo cos? massiccio


Come no, Ghibli? Ken Parker seppe adattare molto di pi? il suo stile a quello cinematgrafico che non DYD!
A meno che "stilemi cinematografici" non signifchi prendere sputno dalle trame dei film in voga al tempo, perch? cos? la vince Scalvi.
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MessaggioInviato: Lun Giu 13, 2005 8:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

lupo bianco ha scritto:
Ghibli ha scritto:
dove si erano mai viste prime delle sceneggiature di fumetti che facevano largo uso di stilemi prettamente cinematografici ?In qualche Ken Parker forse ma di certo non in modo cos? massiccio


Come no, Ghibli? Ken Parker seppe adattare molto di pi? il suo stile a quello cinematgrafico che non DYD!
A meno che "stilemi cinematografici" non signifchi prendere sputno dalle trame dei film in voga al tempo, perch? cos? la vince Scalvi.


Continui a non convincermi,lupo bianco:basta leggere uno qualsiasi dei primi 100 numeri di Dylan dog per rendersi conto che Sclavi non ha scopiazzato per nulla,e inoltre ha sviluppato un modo di raccontare per immagini che ? molto vicino al cinema:gli attuali,e celebratissimi,Magico Vento e Dampyr devono molto a Dylan Dog.
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