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[One Eyed Jack]

Qualche breve considerazione su questa vecchia storia...

Ricordo che scoprii con piacere la sua lunghezza (la vicenda si dipana in quattro albi), dopo parecchie storie a una o due puntate. Ricordo con piacere i disegni del bravo, grintoso Pepe, sfortunatamente alternati a quelli di un Torricelli ai minimi storici. Sebbene gli stili dei due non siano poi diversissimi, la differenza fra le due mani si vede eccome, anche nella stessa tavola, tant'? che mi viene da pensare che abbiano lavorato insieme, nella stessa scrivania della stessa casa ("Michele, lo finisci tu questo sfondo ch? io intanto vado in cucina a preparare due omelette?").

Purtuttavia, ricordo come ben realizzati gli zombi del lago, mentre molto deludenti le rappresentazioni di Manetola e degli altri vecchi amici scomparsi...

Ma veniamo ai testi!! Come giustamente segnalato da alcuni, una deludente prova dell'Ade nazionale. Ma in realt? la storia, nella prima parte, non mi ha deluso affatto!

Per esempio, si nota il consueto Cico caponiano, divertente (protagonista di una gag di caccia all'inizio della storia), pauroso, umano, abbastanza presente.

Ma soprattutto, piace il lento avvicinarsi della minaccia, il lettore "sente" che le profezie di Diablar contengono una paurosa verit? e come Zagor ne resta inquietato, mentre tutti sono scettici... Sembra quasi la trama di un odierno film di genere apocalittico, tipo "Dante's Peak".

Mai come questa volta il nemico di Zagor ? la NATURA! Viene anche da chiedersi come mai, una serie avventurosa come Zagor abbia visto cos? poche volte come tematica quella di una catastrofe naturale, per molti motivi estremamente congeniale al nostro eroe e al suo mondo.

E puntuale, preavvertita da una settimana intera di pioggia incessante, arriva l'alluvione! Una tragedia purtroppo fin troppo reale, e dalla portata devastante. Avesse disegnato qualcun altro, la scena della valanga d'acqua che travolge la pineta sul versante della collina e arriva a travolgere l'accampamento dei Delaware sarebbe stata una scena assolutamente memorabile! Purtroppo il biancheggio torricelliano vanifica gran parte della torbida scena!
Ma non manca la suspense: vecchi, donne, bambini, forti e inermi: tutte formiche di fronte alla forza dirompente della natura. Scioccante la fine del guerriero Kentan (come disse Diablar: "Dovresti credermi proprio tu che sarai uno dei primi a morire!"); commovente la bambina che affoga senza che la mamma riesca a prenderle la mano; toccante soprattutto quando Zagor riesce a radunare i pochi superstiti e fa un discorso di notevole spessore per risollevare gli animi... e quelli, a sorpresa, restano scioccati, in lacrime, disperati.
Nemmeno Zagor pu? nulla contro la loro immensa tragedia, e lo accusano
di non aver dato retta a Diablar quando c'era tempo.

Ma chi ? davvero questo Diablar?,si chiede il lettore. Una nuova Cassandra, un povero vegliardo, un demente, un mitomane? Tutto il lettore pensa, fuorch? sia quello che si rivela a met? storia: un MALVAGIO!
Diablar, contattato da un vecchio sciamano in esilio, acquisisce immensi poteri e se ne serve per soggiogare i superstiti e preparare la sua conquista di Darkwood.

E qui la storia inizia ad andare a putt***

Quasi senza motivo la storia passa dal filone catastrofico all'horror di peggior specie: quello fatto di effetti speciali, usati in abbondanza per coprire la carenza di idee e di spessore.

Diablar usa trucchi di mefistaiana memoria senza sfiorare una briciola del carisma del nemico di Tex, e adotta una serie di espressioni assolutamente ridicole, a partire dall'improponibile esclamazione: "Per le nere potenze delle tenebre!"
Non avrei mai creduto che un giorno avrei rivalutato "Per tutti gli intrugli di mio nonno farmacista!", ma a quanto pare esistono intercalari ancora pi? trash.

E via dunque con una sarabanda di effetti speciali: zombi e apparizioni, simboli volanti e incontri con gli spiriti dei morti, duelli fra stregoni ecc., ma impera il desiderio dell'autore di emulare Dylan Dog, con situazioni non spiegate e confusione fra sogno e realt?.
Ma Sclavi, scusate tanto, ? un'altra cosa.

Gira e rigira, Zagor si impossessa delle polveri magiche che annullano gli effetti di quelle di Diablar e riesce a sconfiggere il malvagio avversario.

Che cerca di fuggire in preda alla follia, finch? non arriva Cico a dargli una provvidenziale bastonata e metterlo fuori gioco definitivamente!! Questa s?, ? stata una buona idea.

In definitiva, una storia divisa in due parti nettamente distinte, e con un voto alla sceneggiatura che scende dall'8 al 5. I disegni, invece, guadagnano a malapena la sufficienza.
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Dicono di me...

"Direi che si qualifica per quello che è: un buzzurro ignorante."

"Qualcuno che spesso emette un latrare fastidioso mentre pratica l'ondinismo"

"Come volevasi dimostrare, il Guercione non capisce un tazzo di fumetti!! Bravo, continua a legge' 'ste stronzate!!!"

[patrick]

Alla faccia del commento breve.
Sebbene come gia detto questo racconto lo rivalutai dopo una prima lettura che non mi prese pi? di tanto, l'analisi di OEJ circa la divisione in due non ? affatto sbagliata. Il punto focale dell'alluvione, con tanto di atmosfera incombente che la preannuncia, non riesce a svilupparsi allo stesso livello nel seguito. E forse anch'io la ricordo bene soprattutto per quel frammento centrale.
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" LA VITA E' UN SOGNO CHE TI IMPEDISCE DI DORMIRE "

Oscar Wilde

[Cactus Pete]

Insieme alla storia degli Uomini Puma la reputo la pi? fiacca storia di Ade Capone su Zagor. Innanzitutto l'alluvione... esagerata! Come fa a coprire l'intera Darkwood? Gli agganci con la continuity della serie sono inesistenti. I capi indiani sono nuovi e sconosciuti. Zagor, come ai tempi di GL Bonelli, sguazza e risguazza in acqua come un pesce. Torricelli l'ha disegnata a meta', poi mollando per disegnare fumetti d'autore (salvo poi ritornare anni dopo). Torricelli si allontana troppo da Ferri, e Pepe anche stava prendendo una sua strada molto personale, col risultato di disegnare in un modo un po' troppo lontano dai canoni della serie. Ho trovato Zagor vittima degli eventi, non mi piace molto cos?. In conclusione mi spiace per questa mia stroncatura, sorry Ade, per fortuna Capone si ? poi rifatto con storie di ben altro livello.
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[One Eyed Jack]

[Cactus Pete]

Vabbe', anche se esistesse una spiegazione (peraltro tirata per i capelli) queste scelte tolgono pathos alla vicenda. Era meglio usare i capi storici...
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[patrick]

[Super Mark]

Una volta, circa due anni fa, ho sfogliato un albo in cui c'era una parte della storia, ma gi? vedere un'alternanza cos? poco armonica dei due disegnatori non mi fece venire voglia di approfondire. Quell'albo (I MALEFICI DI DIABLAR) lo acquistai unicamente perch? nelle ultime pagine c'era la prima parte della prima sceneggiatura di Moreno sulla serie regolare, la storia della FORESTA ALLAGATA m'? ancora ignota.
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Super Mark

[zagoriano]

Mentre riguardavo i topic vecchi, mi e' capitato davanti agli occhi questo della foresta allagata. Ho visto che i giudizi sono controversi e questo mi fa piacere perche' quando la indicai fra le storie che a me piacciono di piu' mi fu risposto da alcuni di voi che era una delle storie piu' brutte. Invece e vedo che molti la pensano come me, la storia e' avvincente, lunga e con degli "effetti speciali" e presenze inquietanti degni delle migliori storie horror o fantasy di Zagor. La catastroficita' dell'allagamento della foresta, gli zombi e l'aria tenebrosa di tutta l'ambientazione mi piacquero subito. Non amo molto le storie di Capone, la peggiore (e l'ho piu' volte detto) e' gli uomini puma in cui si capisce da subito chi e' l'uomo puma (non vorrei confondermi con un'altra storia che pero' non cambia la realta' dei fatti). Pero' la trovata della foresta sommersa e ripeto le ambientazioni tetre, danno a questa storia qualcosa che la fa ricordare.

[Nesto]

A me ? piaciuta molto, la trovo molto suggestiva nell'ambientazione - Darkwood allagata percorsa da canoe ? davvero affascinante.Secondo me ? stato un esperimento interessante e piacevole. La trovo inoltre migliore di molte storie del periodi subito precedente.

[Spiritello Fran]

Non mi piacque all'epoca, e dopo averla riletta di recente, continua a non piacermi.
Probabilmente ? lo stile di Ade Capone a non entusiasmarmi troppo.
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[Archer]

Non piacque affatto neanche a me... Condivido pienamente i giudizi sul livello qualitativo che scende vertiginosamente nella seconda met? della storia, della "compressione" di Darkwood e della mancanza dei capi storici di Darkwood. Non solo: imo, la vicenda manca del tutto di afflato epico (che ci sarebbe stato alla grande, visto il soggetto "catastrofico", quasi da kolossal hollywoodiano) perch? i personaggi coinvolti, alla fin fine, sono relativamente troppo pochi (provate a pensare allo stesso soggetto sceneggiato da uno specialista delle storie corali come Boselli...).
La caratterizzazione degli indiani ? approssimativa e ingenua fin dai nomi : Montag, cio? Luned? in tedesco (sar? mica parente della Mercoled? degli Addams?), Gotam (che dev'essere concittadino di Batman) e Diablar, cos? non ci sono dubbi che ? lui quello cattivo... sono i peggiori nomi di indiani dell'intera serie!
Poi gli usi e costumi inventati di sana pianta e improbabili (come le frustate a chi interrompe il rito del matrimonio); che bisogno c'era?


Testi: 4,5
Disegni: 5,5 / 6

[One Eyed Jack]

[zagoriano]

Ripeto quello che dissi alcuni mesi fa, qualche post precedente. Puo' essere che alcuni particolari come nomi, chi e' il cattivo non siano azzeccati o si capisce da subito, ma quello che me la fanno collocare tra le prime 20 storie di zagor sono le ambinetazioni, i disegni, l'originalita' del contesto in cui si svolge la vicenda, con la foresta allagata fino alla cima degli alberi e le canoe che camminano su dell'acqua che si trova dove prima vi erano villaggi, sentieri ecc. Certo e' una catastrofe inimmaginabile e difficilmente plausibile e poi come si e' potuto ricostruire tutto dopo un tale cataclisma. Ma tant'e', sono fumetti e per me la cosa importante e' volare con la fantasia all'interno della storia. E questo volo la foresta allagata a me lo fece fare.

[Spiritello Fran]

Ade Capone mi ricorda quegli ALLENATORI di calcio che quando vanno ad allenare la squadra del cuore non combinano un tubo!

Il Nostro ha pi? volte detto di amare Zagor di qua, Nolitta di l?, per? raramente ha lasciato il segno sulle pagine dello Spirito con la Scure. Aspetto con fiducia le nuove storie.
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