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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert
Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Dom Mag 31, 2020 7:56 pm Oggetto: |
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Peccato per questa storia , che era partita da un buon soggetto e un buon inizio, ma poi si perde e risulta lunga e noiosa.
Sicuramente era molto ambiziosa, ma qualcosa non ha funzionato : innanzitutto i disegni, un'alternanza tra Pepe e Torricelli che mi ha solo distratto e irritato.. eppure tutti e due mi piacciono, ma in questo caso Torricelli era quasi inguardabile, e contrastava troppo con Pepe che era nettamente migliore, almeno in questa storia.
Purtoppo la storia naufraga (è il caso di dirlo) nella foresta allagata...la ricerca delle polveri magiche non mi ha appassionato neanche un po', troppe lungaggini.
E quel simbolo dell'aquila che compare sopra il Lago dei Morti ? mah...
Si poteva sospettare che Diablar nascondesse qualcosa di malvagio già dal nome, ma che risulti addirittura più forte di Zagor nel batterlo a duello...altro mah.
Alla fine risulta una storia sufficiente, ma la metto tra le peggio riuscite di Capone; niente a che vedere con i suoi primi due capolavori. |
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ElEmperador Iper Zagoriano
Registrato: 21/12/03 01:26 Messaggi: 11477 Località: Istanbul
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Inviato: Dom Mag 31, 2020 8:39 pm Oggetto: |
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In fact I preferred Torricelli than Pepe.
Pepe, a great artist of course but I couldnt never appreciate on Zagor.
The story itself is a valid one, for me among the best of Capone.
Not at the nevel of the perfection of La Notte del Diluvio or la Collina Sacra but for better than gli uomini puma or Marines and le Aquile del Nord, among others.
imho _________________ E M P
https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw |
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Doc Lester 1975 Iper Zagoriano
Registrato: 16/11/15 23:07 Messaggi: 8097 Località: Foligno
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Inviato: Ven Ott 23, 2020 4:10 pm Oggetto: |
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Ma tra tutti i ritorni programmati, a nessuno è venuto in mente di tirare fuori Diablar dala grotta/tempio dove è accudito dallo stregone panzone Montag?
Direi che gli elementi per La vendetta di Diablar ci siano tutti... Potrei chiederlo a Moreno tramite il blog di Baltorr
Seriamente parlando di questa storia, io la candiderei come la più lenta di tutti i tempi
Si dipana su tre albi e mezzo ma, considerando l'enorme mole di dialoghi, le radiocronache mentali, le belle ma forse eccessive didascalie (e lo dice uno che le ama), sembra lunga cinque albi. Francamente, per larga parte, soprattutto quella centrale, risulta pesante. All'epoca fu una delusione, mi aspettavo di meglio da Capone. Riletta a 30 anni di distanza, la salvo per il soggetto e per l'atmosfera che si fa ricordare.
Le farneticazioni inquietanti di un povero vecchio pazzo, l'attesa del diluvio e poi l'alluvione, la disperazione degli indiani coinvolti, la foresta allagata e stantia, sono tutti elementi che rendono comunque coinvolgente la lettura, seppur nella sua lenta pesantezza. E infatti conviene arrendersi e leggerla poco alla volta
Mi è piaciuto lo Zagor esausto, ferito, in difficoltà, febbricitante, necessitante di riposo, ingenuo con Diablar... è per questi aspetti che è un vero eroe, non per la sua imperturbabile invincibilità
Non è male nemmeno il personaggio di Montag, il cui aspetto poco accattivante si sposa bene con una personalità restia ad essere protagonista. Montag sa di essere un "eletto" ma scappa dalla sua vocazione... Anche lui un personaggio vero, nei suoi limiti e nella sua fragilità come nel coraggio che finalmente trova e nelle responsabilità che si assume con autorevolezza. È lui il deus ex machina della situazione, un comprimario davvero protagonista. Stavolta Zagor, in fin dei conti, si limita a fare il braccio, lasciando a Montag il ruolo di mente.
Che dire di Diablar? Interessante all'inizio, perché è giusto un vecchio solo e maltrattato; il lettore avverte che, in potenza, c'è qualcosa di terribile che potrebbe scatenarsi. Poi però questo anziano folle si tramuta in una sorta di Kandrax pellerossa, Capone insiste troppo sui suoi poteri (acquisiti in un attimo...) al punto da fargli perdere fascino, con quella faccia che appare ovunque.
La fase peggiore della storia è quella del dialogo con gli amici defunti che spiegano tutto utilizzando (loro ma anche Montag) quel linguaggio che oscilla tra il magico-mistico e lo pseudoscientifico, che trovo inappropriato e che mi disturba Peccato. A Capone comunque è sempre piaciuto citare i personaggi del passato, e in fondo è un piacere trovarseli davanti, bisogna considerare questi momenti come degli omaggi
L'alternanza nei disegni, sin dall'inizio, del duo Torricelli-Pepe è qualcosa di inedito (non ricordo se sia più capitato), ma non sarei così drastico nel giudizio come Esploratore Scomparso, non mi ha dato fastidio. Anzi, credo che i due si siano incastrati bene, almeno per un occhio forse poco attento ai particolari come il mio. Di Torricelli non ho mai amato i campi troppo lunghi con, di conseguenza, i personaggi rimpiccioliti, ma ritengo che entrambi se la siano cavata discretamente. Forse meglio Pepe, con il suo solito onesto lavoro.
Insomma, un gran bel soggetto con l'idea dell'alluvione e di Darkwood allagata: doveva restare l'aspetto principale, secondo me; segue una parte centrale in cui l'elemento magico prende il sopravvento, e la storia si fa troppo pesante; e quindi un finale in cui si ritrova un po' di verve, ma non abbastanza da scaldare il cuore del lettore. Resta, purtroppo, un bel po' di noia, ma una bocciatura sarebbe ingenerosa.
Voto: 6,5
Comprensivo del bonus per le tre vignette in cui Zagor mette in salvo uno scoiattolo
Ma anche comprensivo del malus per l'assurdo trovata dell'apparizione, sul lago dei morti, del simbolo di Zagor Chiaverotti non si è inventato nulla _________________ Simone C. - Io di calcio non capisco alcunché
Luca Barbieri ha scritto: | Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia. |
Ultima modifica di Doc Lester 1975 il Mar Mar 23, 2021 4:25 pm, modificato 1 volta in totale |
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Thunderman Evangelista del verbo nizziano
Registrato: 16/01/09 15:21 Messaggi: 21914 Località: Repubblica delle banane
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Inviato: Mar Mar 23, 2021 4:12 pm Oggetto: |
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A mio ricordo non ho mai amato molto questa storia, rileggendola ora devo dire che mi è piaciuta molto. Tutto il primo albo è bellissimo, con Diablar ancora ai livelli di un Paranormus che va in giro a profetare le sue follie ricevendo in cambio lazzi e calci nel sedere. Lo scatenarsi della minaccia naturale è davvero affascinante, la foresta minacciata da un potere che nemmeno Zagor può fare nulla per arginare. Poi avviene lo snodo critico della storia su cui ho dei dubbi, Diablar ha una visione e nel giro di due pagine diventa un novello Mefisto. Amo molto l’uso della magia indiana su Zagor, trovo che sia l’elemento fantastico più adatto alla serie e Capone è stato forse l’unico autore (insieme al primo Boselli) ad interessarsene in maniera continuativa e a cercare di creare un background mistico comune a tutti gli indiani incontrati da Zagor. Il secondo albo della storia è estremamente pesante a livello di mole di dialoghi, ma li ho trovati molto ben scritti e sicuramente più interessanti di paginate di telecronache mentali. Il difetto come dicevo prima secondo me sta nella rapidità con cui la minaccia passa dall’alluvione ai poteri di Diablar. Avrei preferito forse due storie distinte, una dedicata all’alluvione che poteva finire con Diablar che raggiunge il tempio e un’altra ambientata durante la ricostruzione con il ritorno di Diablar diventato un potente stregone. L’arco temporale brevissimo del suo apprendimento (per quanto di origine magica) non riesce a convincermi e a non far percepire un forte strappo all’interno della vicenda.
Per il resto ci sono varie sequenze molto belle, soprattutto nell’albo dell’alluvione ma anche in seguito con lo scontro allucinogeno con i morti del lago. La vignettona finale è molto bella e trovo sia adatta a chiudere una storia molto ambiziosa come questa, sicuramente riuscita parzialmente ma altrettanto sicuramente coraggiosa e inserita in un periodo in cui nessuno osava se si esclude Incubi.
I disegni sono fonte di gioia e dolore, le tavole piovose sono bellissime e la foresta è resa al meglio ma il continuo cambio di mano è piuttosto fastidioso soprattutto per quanto riguarda la resa dei personaggi. Diablar cambia tantissimo da una tavola all’altra, alternando una fisionomia da vecchio pazzo ad una da normalissimo indiano anzianotto. _________________ Lo faceva anche Nolitta |
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Mauro Tozzi Zagoriano Expert
Registrato: 07/02/09 13:59 Messaggi: 2089 Località: Roma
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Inviato: Mer Ago 07, 2024 9:25 pm Oggetto: |
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Quando lo spirito di Corvan parla di un eletto che lo stregone Sarcee scelse come suo successore ma che non accettò tale responsabilità e poi si vede un primo piano di Montag, è fin troppo facile per il lettore capire che l'eletto in questione è proprio lui. _________________ Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto! |
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Mozart Kelly Zagoriano Advanced
Registrato: 22/02/23 22:57 Messaggi: 189
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Inviato: Ven Ago 09, 2024 8:18 pm Oggetto: |
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Dovrei rileggerla per un giudizio più articolato, ma ricordo tempi molto dilatati per una storia che poteva essere raccontata con molte meno pagine.
Diablar è un Basileo o Hegen Von Axel con più personalità e si sente il clima cupo e drammatico di una parte di Darkwood inondata.
Non funziona molto il tandem Torricelli-Pepe. |
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Kerzhakov91 Il russofilo ristampatutto
Registrato: 22/03/08 22:36 Messaggi: 2293 Località: San Pietroburgo
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Inviato: Lun Set 09, 2024 10:34 am Oggetto: |
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Questa è la storia della saga zagoriana che ho fatto più fatica a leggere, mi ci vollero addirittura ANNI per completarla (davvero, non riuscivo a concluderla, ogni volta mi bloccavo dopo poche pagine)
E dire che la premessa iniziale della foresta di Darkwood allagata era pure intrigante, ma è stata evidentemente gestita male, complice soprattutto il terribile personaggio di Diablar, tra i più irritanti mai comparsi nella serie. _________________
"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta |
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