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[diego]

preso e letto d'un fiato...

la storia promette bene... necessariamente per un giudizio bisogner? attendere l'epilogo... per? debbo dire che il lavoro di Moreno mi sembra superiore alla media ed anche quello del disegnatore che comunque non apprezzo particolarmente... prendo atto, per?, che questa volta ha fatto un buon lavoro anche se qualche volto del nostro, in particolare qualche primo piano, lascia un p? a desiderare...

la trama, poi, ? abbastanza coinvolgente... non dico altro quindi non servono spoiler, aggiungo solo che quest'ambientazione mistra tra horror e mistero mi affasciana particolarmente e credo che sia, per certi versi, quella in cui Zagor si senta pi? a suo agio... almeno a parer mio...

la copertina nel complesso ? stupenda... non mi soffermo sul volto di Zagor perch? ormai ? tempo che a me non piace pi?... solo l'espressione per intenderci... per il resto ? tutto una meraviglia... il tratto di FERRI, come ricorda il Sergione nella posta dello stesso albo, resta sempre quello pi? gradito agli "aficionados"... ed ? vero... per? il volto non ? pi? quello... possiamo discuterne all'infinito...

[soulofanewmachine]

Letto in un tempo brevissimo!
Cominciamo dai disegni.
Devo dire che sono ottimi, bellissime le scene dove c'? pi? dinamismo. In particolare mi sono piaciute le vignette di pag 27 e 61:Torricelli sfoggia un tratto classico ( Ferriano ) che ? molto adatto ad espriere l'atmosfera di una nebbiosa palude. Se vogliamo proprio puntualizzare la figura di Angela sembra un p? troppo moderna rspetto al contesto.

La storia non ? ancora molto giudicabile, ma ? comunque gi? ricca di elementi fondamentali nell'epopea di Zagor, come il mistero e le atmosfere tetre.
I comprimari devono ancora esprimersi.
Mi hanno esaltato i dialoghi in cui viene fatta notare l'abilit? di Zagor.
La copertina ? , come ho gi? detto 46 volte, molto bella!

Sono soddisfatto!

Axel scrive:

[Raglan]

?Credete ai fantasmi? No, ma ne ho paura.?

Con questa speculazione filosofica, l?illuminismo del 18? secolo,tentava di esorcizzare storie e racconti di cui non poteva darne una razionale spiegazione.

Striscianti paure, apparizioni misteriose, porte aperte sul nulla e ricordi ancestrali di eventi drammatici di una misteriosa cittadina, i cui nuovi arrivati rinverdiscono paure mai sopite negli abitanti della zona sono gli ingredienti che rendono stuzzicante l?avvio di questa avventura.

E Moreno riesce, ancora una volta, a far dialogare la ragione con i sogni.

E noi che siamo razionali nel nostro quotidiano vivere ci lasciamo cullare, ad ogni uscita di Zagor, dall?irrazionale che irrompe nelle nostre vite e ci lasciamo accarezzare da un brivido deliziosamente piacevole, con una storia, dove il sottile gusto di provocare le nostre fantasie,ci spinge verso il regno, quello di Zagor, dove l?impossibile acquista il colore ed il sapore del quotidiano.

L?emblema della ricerca e della speranza di una nuova patria sta tutta in quei iniziali ? Conestoga wagon? che accompagnano i sogni ed i desideri di pace di un gruppo di moldavi, sfuggiti alle miserie di una patria martoriata dalle guerre, per raggiungere le terre francesi di quei Cajun che si stanziarono nella Lousiana nel XVIII secolo, il cui miscuglio di lingua francese dette origine a quel dialetto degli ?acadiens?primo retaggio di una cultura che produsse il grande ?blues?.

Nuova Sulina ? il miraggio finale di molteplici personaggi,semplici i quadretti, per lo pi? famigliari, di una semplicit? casereccia ma nel contempo assai significativa, e di fronte al loro retaggio di paure e terrori transilvani, Zagor dovr? affrontare , questo misterioso caso.

Da una parte Nonna Hanu, incarnazione provvisoria delle grandi psicomachie delle origini, dello scontro primario e misterioso tra le forze del bene e quelle del male.
Dall?altra il sano raziocinio di Zagor, che sembra dire di fronte al prete impiccato ?se c?? un morto, allora c?? anche un carnefice e non si possono dormire sonni tranquilli, sino a quando il mistero non sar? svelato?.

Detto questo, comincio, ma da domani, la mia gita nella storia?.

[Vlad Frosa]

[Vlad Frosa]

[soulofanewmachine]

Nella copertina secondo me il naso di Zagor ? stato rifatto!Non sono solo state tolte delle ombreggiature.

[Roberto Guarino]

Difficile dare un giudizio dopo una prima parte chiaramente di prologo alla vera avventura: direi una storia discreta, condotta con mestiere e quindi piacevole. Aspettiamo la prossima parte.
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Roberto

[Cain68]

Letto! Per il momento diciamo che la storia mi intriga, non sembra essere solamente una storia di passaggio o di raccordo nella lunga saga che vede Zagor contro Richter e Velazquez, ci sono tutti gli ingredienti per affascinare chi predilige le storie che coinvolgono il soprannaturale o le superstizioni. Buoni i disegni e carinissima Angela....
Chiaramente una valutazione definitiva ? rimandata alla fine della storia.

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L'ORGANIZZATORE E' SEMPRE AL LAVORO.....
Sergio e Gallieno adesso sono insieme a Darkwood, grazie per tutti i sogni che mi avete regalato.

[Doc]

Storia che parte da un soggetto non certo originale, ma ugualmente affascinante. Alla prima parte un po' verbosa e lenta, segue una seconda di grande atmosfera, la notte nel villaggio, con gli abitanti svegli in attesa di 'qualcosa' l'ho trovata molto efficace.
Poi c'? la sottotrama dei due banditi, sono curioso di sapere dove andr? a parare, se sar? cio? un semplice riempitivo o se avr? ripercussioni sulla storia principale
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La mia libreria su aNobii
http://www.anobii.com/doc379/books

[Kiki]

Avete presente la vignetta in cui i pipistrelli escono dalla chiesa abbandonanata?
E' troppo bella! Tutta la parte dell'esplorazione della chiesa ? affascinante...

Bye,
Kiki

[Adriano]

[ale!]

Bello bellissimo! Quella copertina piena di colori ? fantastica, e il nome Zagor scritto in bianco e celeste mi piace tantissimo. La storia ? appassionante, entusiasmante, coinvolgente! Finalmente una signora storia, non ? che quella precedente mi sia piaciuta granch?... Anche se Zagor ? sempre Zagor, vabb?. E i disegni? Bellissimi, in movimento, mi piace come sono disegnate le donne, e quel morto appeso nella chiesa, e quella scena col coccodrillo...Wow! Avrei un'altra cosa da dire ma non la dico. Ciao!

[Adriano]

b? perch? non dirla ?

[soulofanewmachine]

Molto bella la vignetta dell'impiccato!

[Raglan]

Cominciamo comodi comodi ad entrare dentro una storia che non sappiamo dove ci condurr?, ma gli elementi misteriosi e fascinosi cominciano da subito a delinearsi.

I pacifici pionieri sono presto messi in guardia da due situazioni oggettivamente innegabili: le capacit? sensitive di Nonna Hanu che percepisce da subito presenze ostili e malvage volont?,e financo i pericoli naturali de luogo, e di cui presto ne abbiamo le prove, attraverso l?alligatore, che bisogna ben tener conto dei fenomeni percettivi della donna.
Non vi ? molto da essere pensierosi che subito i due gentili cajun metono sull?avviso i nuovi coloni della pericolosit? di quelle terre e particolarmente convincente ? il padre di ?El muerto? .
Le parole dei due cacciatori, la terribile esperienza patita da Angela, la stanchezza del viaggio e l?angosciosa sicurezza della vecchia moldava, colpiscono quei semplici cuori, che in cuor loro vorrebbero sminuire quella sofferta situazione.
Lo stacco temporaneo ci permette di inserire la positiva presenza di Zagor alla storia. Il nostro eroe, non ? mai con le mani in mano, mentre noi ci dedichiamo ancora a riflettere sulla storia dei Sumeri, lui non si dimentica della avventure trascorse, e cerca, nei tempi morti di sistemare qualche piccola pendenza.

Ma il compito programmato si scontra con le necessit? delle nuove storie e quindi per "una di quelle stradicciole, tornava ben bello...."
Ecco l?incontro con un drappello di soldati.
In verit? parrebbe comandato dal Nobile tenente Raglan, ma come tutti gli ufficiali di prima nomina usciti con lodevole servizio da West Point, che poi non dista molto da quelle terre, ma chi realmente conduce le danze ? quell?istrionico caporale di giornata, che mette a frutto la sua anzianit? di servizio, la conoscenza dei luoghi ed il suo indiscusso potere sulla truppa.

Il nobile Raglan, deve far buon viso e dare a volte un po? di briglia a simili piantagrane,ed ? proprio questo caporale che in fin dei conti conduce la danza, imponendo l?alt ai nostri eroi, aizzando gli uomini, permettendo di strapazzare di brutto lo stanco Cico e meno male che Zagor, che anche nei momenti di pericolo ? ben raziocinante, riesce comunque a distribuire qualche bel colpo agli yankee anche di fronte a degli spari non proprio cordiali.

Situazione che di colpo si rasserena con l?arrivo di Mister Gordon e figlio, testimoni oculari delle fattezze di due incalliti malviventi, dediti all?assassinio e responsabili di un?ultimo infame e turpe delitto.
In nobile tenente Raglan ( un personaggio che mi st? simpatico, chiss? perch?) ? comunque il primo a scusarsi per l?equivoco, e Zagor signorilmente le accetta, anzi promettendo l?eventuale cattura se il destino li avrebbe messo sulla sua strada.
Dust e Forge, incalliti assassini, vagabondi per necessit?, senza nessun altro scopo nella vita che sopravvivere a qualunque costo al di sopra di ogni regola civile.
Anch?essi ineluttabilmente cadranno nel vortice dell?oscura vicenda, ma per la loro atavica passione per il crimine ed il delitto, credo che non ne usciranno bene.
Il gran mestolatore dell?intricata vicenda (Burattini - lui s? che ha chiaro l?intero viluppo), li allontana con questo dubbio in merito a quale sar? la giusta punizione.
Ed il nobile tenente Raglan, come e quando potr? dimostrare a Zagor il suo amore per la giustizia. Lo sapremo un giorno?

Ecco che la nostra buona compagnia giungere finalmente, a dispetto della mancanza di segnali stradali a Nuova Sulina.
Messi sul chival? dai precedenti ammonimenti, un piccolo drappello v? in anteprima ad esplorare il paese.
Silenzio, angosciante attesa,case disabitate, strazianti sensazioni in quegli uomini nel ritrovare in quelle costruzioni ricordi del loro recente passato. Tutto ? stato abbandonato, ed in fretta!
Quale terribile segreto si nasconde dietro queste immote costruzioni?
La chiesa, ultimo rifugio per ogni credente di fronte all?immanenza del pericolo, ci mostra subito i ?segni? pi? lancinanti di quell?atmosfera irreale: I pipistrelli, custodi di orridi simulacri. E che pipistrelli! O magnifico Torricelli, quelle espressioni luciferine credo te li invidi pure il Mefisto di Gapep!
Ed all?interno quei segni! Quella distruzione?.quasi che una lotta, impossibile ed impensabile per ogni umano, un?ultima resistenza ad una volont? malvagia e crudele, abbia voluto manifestare tutto il suo odio cosa pu? aver causato tutto ci?, cosa di comprensibilmente per gli uomini di fede rappresenta quel trofeo mummificato dalle correnti ascensionali del campanile?
La macabra e senile presenza di padre Joan, ? un simbolismo che mette in guardia chiunque, perch? qualcosa c??. E li sta osservando.
I sospetti cominciano a diventare certezze. L?, in quel posto, ? accaduto qualcosa di immaginabile, e silenziosamente riaffiorano alle loro menti le oscure frasi dei due cacciatori? ?I vivi non devono abitare dove hanno dimora gli spiriti dei morti.? -Aveva detto il padre di ?El Muerto?..- gi?, ma come mai come vedremo in seguito, questi fantasmi dei conquistadores che spaventavano chiunque passasse da quelle terre, hanno permesso la costruzione di un piccolo ma dotato villaggio? Si sono manifesti subito o dopo?
E perch? fargli fare quell?immane fatica senza alcun piano regolatore approvato, per poi liquidarli senza alcuna sanatoria?

Continuo?