www.spiritoconlascure.it

[cama69]

Quando ci sono storie come queste o si scrive un analisi lunga e dettagliata oppure molto breve, io sceglier? la seconda.
Storia e disegni perfetti, secondo me ? una delle migliori quindici storie di tutta la collana (dopo 43 anni non ? facile).
Sinceramente non mi va di riportare e spiegare le cose che non mi sono piaciute perch? si tratta di dettagli e come tutti i dettagli spesso sono troppo soggettivi per essere una base di discussione.
Allora affermo: nulla da dire sulla storia e sui disegni.
Semmai vorrei rimarcare che quando dicevo che Zagor ha bisogno sempre pi? frequentemente di storie eccezzionali intendevo prorio tipoliogie di storie come questa.
Moreno mi rispose dicendo che per lui tutte le storie che ha pubblicato hanno le stesse potenzialit?, questo mi convince poco, perch? questa storia ? oggettivamente di un altro livello rispetto a insetti assasini o il fuoco dal cielo, cio? ? pi? ambiziosa e questo si nota gi? dal soggetto.
Moreno secondo me dal primo momento ha pensato questa storia con l'intento di scriverne non dico un capolavoro ma una storia da ricordare sicuramente si.
La lunghezza, le sottotrame i numerosi personaggi da muovere, la complessit? delle vicende , fin dal primo albo si respirava l'aria di una grandissima storia.
Mi chiedo e finisco, quanto tempo ha dovuto impiegare Moreno per scriverne il soggetto e sceneggiarla, penso molto ma molto tempo. Storie cos? non sono comuni in un fumetto popolare.
Il mio auspicio ? che Moreno nei prossimi anni ce ne regali almeno una all'anno.
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[Raglan]

Ed eccomi ad un bivio storico di questa mia presenza sul forum: da oggi anche le storie inedite di Zagor avranno una mia personale lettura.
Mi spiace soprattutto per voi

Dopo ben tre albi, si conclude una storia prodiga di avvenimenti. Una storia che si ? fatta leggere. Avvincente , con un ritmo ben sostenuto e con sorprese finali come deve essere ogni buon albo che si rispetti. Burattini da par suo riesce sempre a ben amalgamare ambienti e personaggi legandoli ad un filo comune: che ? Zagor. I cui esempi di altruismo ed adamantina generosit?, riescono ad esaltare i sentimenti e la voglia di riscatto di molti di loro.

Indubbiamente la storia ? ben costruita. Non ? facile usare tematiche conosciute, magari prendendo lo spunto da un romanzo o da un film, e pedissequamente riprodurle. No, Moreno ha creato una sua personalissima storia; ha con intelligenza sviato l?attenzione dei lettori portandoci in microcosmi personali e conoscere cos? miserie e cattiverie umane ed il riscatto di pochi che sublimano i loro errori passati con la vita.

La fantastica ambientazione naturale ? ben supportata dai disegni di un Laurenti in stato di grazia.
E? come esserci in mezzo a quelle paludi mentre leggiamo la storia,

Anche se in fondo la storia verteva sulla possibilit? di Elias Duff di tornare ad essere libero, cancellando cos? quell?odiosa accusa di omicidio, Moreno ci costruisce sapientemente attorno una serie di personaggi e situazioni che attraverso le loro caratterizzazioni di fatto mettono in risalto i valori personali. Un albo, sopratutto quello finale in cui il progredire degli avvenimenti , il loro naturale evolversi, ? sempre continuo, ma con una costante incertezza: sempre pronto ad ogni pagina a darci una immaginaria via nuova degli accadimenti, con circostanze diverso dall?atteso, in cui il lettore ? piacevolmente calato e si lascia sopraffare beatamente dagli indizi indecifrabili che Moreno ci concede di tanto in tanto.

Il suo epilogo finale si ha nelle inospitali paludi. In un mondo che seppur lontano poche miglia dal penitenziario che comunque rappresenta un insieme di leggi e ordinamenti a cui attenersi, trova ora il suo controcampo nel palcoscenico maturale di quelle libere paludi Canochee, in cui la sola forza dell?uomo, la sua volont? nel volersi salvare da quell?inferno d?acqua ? quasi una metafora della vita stessa; allo spiegarsi di azioni di personaggi ?minori? con la loro cattiveria e con il loro istinto di morte, di riflesso si esaltano le virt? di pochi vincitori.

Personaggi come Bryce, Quanah, Scrawl e Graham, per non dimenticare gli evasi Bimbo, Woodman, Rolly Il Poeta e Coffee, sono stati caratterialmente ben dettagliati.

Ma cos? tanti personaggi non hanno per nulla scalfito la figura di Zagor, la sua volont? ed il suo coraggio non si sono arrestati davanti a nulla. Sempre pronto a correre in ogni luogo,dove la sua coscienza gli intimava di andare per evitare perdite di vite umane, e qui ? ben supportato da un Cico altruista e generoso che diventa un valore aggiunto alla grandezza di Zagor
Lui sin dall?inizio s? la triste storia di Elias, conosce ogni tassello della storia, ma si trova a gestire la salvezza di Elias all?interno di una realt? che non conosce: il rapporto tra Quayle e gli indiani, la presenza della banda di Scrawl.
Non conosce i vari caratteri degli evasi, le loro storie, ma sa affrontare ogni situazione con coraggio ed abnegazione.

Non ritengo quell?essere sopraffatto nel campo indiano come una pecca di Moreno; tutt?altro; ? una giusta strada per quella illogica risoluzione presa dal capo indiano. Ormai vittima lui stesso del suo stesso odio, dove non pago di aver fatto pagare il fio delle sue colpe al capo Bryce, persevera fino in fondo nella sua lucida visione di morte. Zagor ? messo fuori gioco in quanto non avrebbe permesso la morte dei due superstiti.
Alla fine Johan, quale contraltare a tanto odio, riceve il giusto compenso per le sue azioni e per la dedizione sempre dimostrata verso Elias.
Piacevole a parer mio, la parte finale, l?incontro con lo sceriffo, il suo drammatico confronto con Elias, il dipanare al lettore di quella misteriosa vicenda, il suo ultimo colpo di coda prima che il penitenziario stesso sar? la sua ultima meta.
E? stato un repulisti severo, si sono salvati sol coloro che hanno creduto sino alla fine nel riscatto e nella giustizia.

Mi spiace solo una cosa, che Laurenti abbia attinto al volto ed alle movenze dello sceriffo dal mio amato Duca!

[ale!]

Sar? sintetica: 10/10!!! ...11/11 si pu??

[michael myers]

[Corwin]

La migliore storia di Burattini finora....

La lunghezza ? proporzionale al numero di personaggi,
tutti ben delineati e alla complessit? della vicenda.

Un crescendo quasi "Wagneriano" , dove ogni singolo
strumento non ? fine a se stesso ma ? parte integrante
e necessaria di un grande affresco.

I cattivi sono crudeli, astuti e cinici al punto giusto;
Zagor e Cico sono presenti e decisivi entrambi; Rita
? un piacevole tocco femminile ma nello stesso tempo
anceh decisamente "maschile" con la sua risolutezza
e "combattivit?" che si integra alla perfezione.

Gli indiani sono dipinti in modo molto realistico,
con la loro ferocia, i loro dubbi e le superstizioni;
anche il rispetto per persono speciali come Elias,
danno un ulteriore tocco al quadro generale.

Gli stessi forzati sono un misto di lealt?, crudelt?,
violenza, vilt? e grettezza.

Trovo perfettamente logica la fine di Bryce e compagni;
la vendetta indiana ? sacrosanta e ricorda molto analoghe
scene in Zagor e Tex,dove i cattivi finivano la loro
esistenza torturati a morte per "giustizia"...

Il colpo di scena finale, con la confessione dello sceriffo,
? ben congegnato e immaginabile solo all'ultimo momento...

Bella... veramente bella storia....
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[Trampy]

appena finita di leggere:secondo me una delle migliori di Burattini!...autore ispirato e sicuramente la possibilita' di sviluppare la storia su 4 albi ha permesso di raggiungere un livello molto alto;Ottimo anche il buon Laurenti: mi ? piaciuto molto! il 'suo' Zagor tarzanide,che che ne dicano,? molto plastico nelle scene di azione e realistico.....Unica nota:lo sceriffo immobilizza e disarma per ben 2 volte Cico...forse era meglio 1 sola volta!!!Scrawl e Bryce fanno una giusta fine.....il primo ha la fortuna di farla veloce!!L'albero allestito da Quanah per la sua vendetta ? realizzato in maniera eccezzionale......e la fine di Bryce ? bella 'consistente'.


PS
per i vecchi reprobi Zagor Rita.........sara' per un altra volta...
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[Axel80]

Credo che i disegni di Laurenti meritino una citazione a parte.
? vero che il suo zagor ha poco dello Zagor classico,e magari questo potr? far storcere la bocca ad alcuni vecchi afficionados.
Per?,in quella palude sembrava davvero di esserci.
Avete fatto caso ad alcuni dettagli tipo:i serpenti,lo stormo di ucceli sollevati da elias e l'alligatore?
PEr non parlare delle scene d'azione ,rese stupendamente.
Sand creek dice ,giustamente,che complessivamente i migliori disegnatori sono su tex.
Per? Laurenti non ? affatto datato come tratto,anzi credo sia un disegnatore moderno che da lustro alla testata.
Anche se ? molto distante dal modello Ferriano.

[Corwin]

Dimenticavo...

Disegni sontuosi e coinvolgenti....
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[Trampy]

...se in molti abbiamo trovato belli i disegni di Laurenti,sopratutto quelli ambientati nella palude,considerando che Darkwood ? una foresta anch'essa piena di alberi,IMO Laurenti ? OK....aspetto con ansia i suoi nuovi lavori...il prossimo pero' non sara' ambientato tra gli alberi ...bravo Mauro
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[Axel80]

Lo sai che non ci avevo fatto caso?
Laurenti ha disegnato solo una storia a Darkwood,poi sempre trasferte.
Ci vuole una sua storia casalinga ogni tanto

[patrick]

[Marie Laveau]

Ho finalmente avuto modo di apprezzare ? con una certa, comprensibile curiosit?- ?L?isola dei serpenti ? e devo dire che ? per quanto mi riguarda ? non delude in alcun modo le aspettative! Ottimo finale giostrato abilmente nonostante le tante incognite sviluppate nel corso della storia che avevano bisogno di essere chiarite. La ?verit?? viene fuori lentamente, aggiungendo un tassello alla volta e non ( come ? successo in alcune storie passate ) concentrata in 4 pagine infarcite da 350 ballons zeppi di paroloni ed elucubrazioni mentali? ? un processo graduale che ti lascia scoprire piano piano le carte come un giocatore di poker? Si comincia con lo svelare i retroscena della morte di Kaita e dei suoi figli? ne viene fuori un ritratto di Bryce ancora pi? pesante di quello costruito fino a questo momento: un personaggio gi? ?piuttosto discutibile? in quanto a metodi e correttezza, spregevole, corrotto, che non esita ad eliminare chiunque si frapponga sul suo cammino o sia d?intralcio ai suoi piani, diventa un sanguinario dalla crudelt? e ferocia disumana che non esita ad infierire sui corpi senza vita di Kaita e dei bambini ordinando ai suoi scagnozzi di ? lavorarci sopra con il coltello ?. Un?efferatezza senza pari che giustifica la fine riservata loro da Quanah ed il macabro spettacolo offerto a Zagor sull?Isola dei serpenti. Una tavola veramente d?effetto, ?forte? direi, ma che tutto sommato fa pensare che se lo siano meritato ( scusate la cattiveria ? sono o non sono Marie Laveau??? ) Per quanto riguarda, invece, la vicenda di Elias , la rivelazione del colpevole ? stata, per me, inaspettata, forse perch? lo sceriffo ? stato sempre delineato come un personaggio un po? ambiguo a met? fra il possibile complice di Bryce ed un semplice testone che si rifiuta di rimettere in discussione le proprie opinioni?( bravissimo Burattini che non si ? mai sbilanciato !)
Zagor ? il ?nostro? Zagor, come lo abbiamo conosciuto e come continuiamo ad apprezzarlo, temperamento sanguigno ma anche ( quando occorre ) razionale, temerario, risoluto, astuto, coraggioso ma anche ? elastico ? ( passatemi il termine ! ) E? proverbiale il suo rigore, il rispetto per la giustizia, eppure in questo caso egli sente di dover rispettare una giustizia pi? grande, quella umana, che non si basa solo sui dictat della legge ma su regole non scritte, sulla comprensione e- quando occorre- sul perdono. Offrire a Jonah una seconda possibilit? ? il bellissimo gesto di un grande uomo che sa di aver commesso anche lui degli errori e di essere stato perdonato a sua volta? perch? le cose non sono mai bianche o nere, ogni tinta porta in s? tante sfumature diverse!
Straordinario, da ultimo, il finale con l?urlo liberatorio di Elias, questo tenero, sofferto personaggio che stremato dalla fatica, dalle emozioni, dalle paure e dalle sofferenze che hanno accompagnato il suo viaggio, pu? finalmente lasciarsi tutto alle spalle? sembra quasi che i gabbiani comprendano un tale carica emotiva e ne vogliano gioire con lui?
Un plauso all?ispirato Burattini con l?augurio che ci regali storie sempre cos? avvincenti e dense di emozioni .
Per quanto riguarda i disegni? che dire? Laurenti ? sempre un grande !
_________________
... lascia che la vita che ti gira intorno ti attraversi l'anima ...

[Molti Occhi]

Ho resistito 4 lunghi mesi con gli albi sullo scaffale senza aprirli...
poi Domenica me li sono bevuti tutti insieme...
ahhh che gioia, che storia...

Adesso sono alla fine di questo topic (che non ho pi? voluto leggere prima d'ora) e non posso far altro che unirmi alle considerazioni positive.

Grandi i disegni (la seconda miglior storia di laurenti dopo "Il clan delle isole)
Grande la storia (la migliore di Burattini)

La sentenza ? una sola: CAPOLAVORO!

Condivido in pieno i commenti osannatori ed entusiastici (praticamente quasi tutti), ma ho notato anche qualche critica stile "pelo nell'uovo".
Ed il fatto che si stia a "cavillare" per il piacere di disquisire ? sintomo di una grande storia. Di difetti veri non ce ne sono affatto.

Secondo me l'unica critica possibile ? quella di non aver allungato di un albo una storia meravigliosamente sceneggiata. Avrebbe sviluppato meglio certe situazioni (per esempio il dono di Elias, la posizione dello sceriffo nel finale, il presunto feeling tra Zagor e Rita, la morte di Bryce, oppure altro) o semplicemente allungato la goduria.

Una sola cosa mi ha infastidito, ma non c'entra direttamente. Le copertine.
Belle. bellissime. Ma Tragica fuga fa federe Zagor in fuga da Waterwall con le pallottole che gli fischiano accanto. In realt? se ne va tranquillo tranquillo. In Acque del sud Zagor rema insieme a Rita. Ma sar? Cico a farlo.
So che non ? infrequente ritrovare una diversa corrispondenza tra storia e copertine, ma da sempre non ho mai apprezzato questo.

Adesso vado a votarla.
Sono indeciso. Vorrei dare un 10 (ma il 10 mi sento di darlo solo a qualche storia di Nolitta) e forse scender? a 9.5.
Per i disegni un bell'8-8.5 ci sta tutto.

[Axel80]

? vero molti occhi,il fatto che anche in una storia cos? bella si evidenzino alcuni difetti ? solo perch? abbiamo l'opportunit? di parlarne,ma ci? non vuol sminuire in alcun modo questa splendida storia.
Continuate a votare

[Super Mark]

Ieri sera seconda rilettura del primo albo... stasera seconda rilettura di TRAGICA FUGA... domani prima rilettura di ACQUE DEL SUD... e poi il nuovo ...

Allora, il primo albo comincia con una realistica ricostruzione della caccia all'uomo compiuta dagli indiani di Quanah, tra le paludi della Florida... da Waterwall (nome che ? tutto un programma) non si scappa facilmente. Un penitenzario in cui "risiede" anche una nostra vecchia conoscenza, "Bimbo" Sullivan, che dopo anni di lavori forzati, ? diventato cattivissimo e assai pericoloso, non pi? il balordone delle vecchie storie nolittiane, n? il rancoroso e inaspettatamente scaltro nemico del ritorno toninelliano. Si fa conoscenza con un altro detenuto, Elias, uno "zuccone" che, a quanto pare, non sarebbe capace di far male ad una mosca e, secondo la determinata (e bellissima, ehm.... ) sorella Rita ? innocente. Zagor e Cico s'uniscono alla ragazza per accompagnarla a Waterwall e lei nel frattempo racconta del particolare dono del fratello di parlare agli animali, anche se non viene creduta da... (incomprensibile buco di memoria ). Rita vorrebbe chiedere al direttore un nuovo interrogatorio, ma, nel frattempo, dei detenuti, tra cui Bimbo ed Elias, riescono a fuggire, e, ovviamente, Bryce, l'ambiguo direttore del penitenziario, incarica Quanah e i suoi uomini di catturarli a tutti i costi. Zagor, a cavallo tra quest'albo e quello successivo, s'unisce alla fuga dei detenuti, per riportarli in galera evitando che cadano nelle mani dei cacciatori di uomini e, principalmente, recuperare il povero Elias...

Moreno descrive benissimo ogni personaggio, a volte anche soffermandosi su alcuni particolari secondari, e dando cos? alla storia un sapore "boselliano"... alla fine osa mettere mano su d'un personaggio nolittiano come Bimbo, modificando ulteriormente le sue coordinate caratteriali senza sbagliare nulla... la metarmofosi ? credibilissima.

Laurenti riesce nel incredibile compito di cesellare ogni vignetta e, nello stesso tempo, dare all'insieme una straordinaria dinamicit?... il suo Zagor selvaggio ? convincente e ogni personaggio sembra godere di vita propria (magari fosse cos? per Rita, ehm... )
Altro punto a suo favore ? la leggibilit? del suo tratto, oggi molti disegnatori, anche tra i pi? bravi, hanno un po' dimenticato questa prerogativa...

Insomma, come primo albo si merita un bel 9,5 complessivo

A domani o dopodomani per il continuo (cercher? d'essere meno prolisso... )
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Super Mark