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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Giampiero Belardinelli Index Man


Registrato: 25/12/03 15:11 Messaggi: 3027
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Inviato: Mer Dic 05, 2007 7:35 pm Oggetto: |
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van zant ha scritto: |
Soltanto una nota di riflessione che sicuramente ad un amante della montagna non sar? sfuggita. La caduta di pagina 60 nella realt? sarebbe stata fatale ai quattro uomini e al nostro caro Zagor. Un fattore di caduta di quella altezza ? mortale per chiunque.
Ma visto la fantasticit? in cui ? immerso il nostro eroe la considero una licenza poetica, di quelle che tanto amava il nostro Guido Nolitta.
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Se ti vai a vedere il film "La morte sospesa" (tratto da una vicenda vera): uno dei protagonisti cade in un crepaccio e riesce a cavarsela, seppur con una gamba rotta. Beh, nonostante questo, riesce a risalire il crepaccio e poi a scendere a valle. Un fatto davvero incredibile, eppure documentato.
At? logo _________________ Nessuno è come Ulisse!
A volte anche i miracoli succedono.
E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam
http://giampierob2.blogspot.com
Herbalife, Nutrizione e Benessere!
Ultima modifica di Giampiero Belardinelli il Gio Dic 06, 2007 1:04 pm, modificato 1 volta in totale |
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van zant Zagoriano Super


Registrato: 05/11/07 19:31 Messaggi: 4107 Località: Giaveno
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Inviato: Mer Dic 05, 2007 8:33 pm Oggetto: |
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Giampiero Belardinelli ha scritto: | Se ti vai a vedere il film "La morte sospesa" (tratto da una vicenda vera): uno dei protagonisti cade in un crepaccio e riesce a cavarsela, seppur con una gamba rotta. Beh, nonostante questo, riesce a risalire il crepaccio e poi a scendere a valle. Un fatto davvero incredibile, eppure documentato. |
La vicenda di Simon Yates e Joe Simpson ? unica. La sopravvivenza di Simpson viene considerata da gran parte degli appassionati delle cime, come una delle storie di montagna pi? incredibili e sorprendenti mai accadute.
Non ? il cadere in un crepacchio da 20 metri che pu? comportare la morte dello scalatore bens? il colpo di frusta che si becca in primo luogo Jerry Lachman sulla sua colonna vertebrale nel cadere per 15-20 metri legato ad una corda dinamica o semi statica qualsiasi. E a seguire Zagor e i 3 nipoti.
Non posso aggiungere altro in quanto sono un tuo ammiratore e rispetto tanto le tue recensioni.
 _________________ "Mi presento, io sono il comandante Van Zant, Vampiro fedele a Ylenia Varga..."
Zagor, il compagno di un'intera vita
Il sogno: completare la collezione Zenith Zagor e rileggerla in ordine cronologico!!! |
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supermike Zagoriano Advanced


Registrato: 10/09/07 20:22 Messaggi: 308
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 12:31 am Oggetto: |
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Letti tutti e quattro gli albi senza un attimo di noia e con la tensione palpabile, che prova il lettore (almeno, il sottoscritto), per la presenza del misterioso traditore sempre aleggiante in tutti gli albi. Bellissima storia, questa ? Avventura con la "A" maiuscola. Grande finale e Zagor superlativo. Un 9 a Moreno e un 7 a Rubini che, secondo me, ha ancora qualche ( naturale ) indecisione nel tratteggiare il volto di Zagor.
P.S. Mi si permetta una brevissima considerazione "nostalgica", da appassionato lettore di Tex: ah..... come vorrei leggere storie cosi', invece di quelle "deprimenti" propinateci da Nizzi ed avallate dalle alte sfere SBE! |
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ospitex Zagoriano Junior

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Registrato: 19/06/12 22:05 Messaggi: 0 Località: ospite
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 1:47 am Oggetto: |
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prescriptum: ? un piacere leggerti anche qua
oggi ho letto l'albo conclusivo, e le mie ultime senzazioni hanno ricevuto conferma. l'approdo sul "famigerato" monte leigh non ? coinciso con un picco dell'azione, con un serrarsi del ritmo ecc anzi. in parte quindi l'auspicio che avevo espresso dopo il secondo albo ? stato un p? frustrato.
speravo in una specie di cliffhanger (con zagor al posto dell'inespressivo stallone), una lotta appiglio dopo appiglio contro il tempo, contro il misterioso zozzone cospiratore, contro la montagna e cos? via.
le cose sono andate diversamente. l'azione c'?, ma il ritmo ? molto spezzato, intervallato da tanti dialoghi (e da molta intensit? a livello psicologico ed emotivo).
ma posso dirmi deluso, come pensavo sarei stato, a priori? beh, no.
alla fine la vicenda risulta molto giocata sul piano introspettivo, e tanto pi? si ascende verso la vetta, tanto pi? si scende nelle viscere dell'animo dei vari protagonisti. in tal senso molto apprezzabile il parallelo fra la scalata e la ricerca dei ricordi di lachman, sempre pi? marcata........tanto che alla fine pare che la montagna stia sempre pi? sullo sfondo della vicenda, diventando da fulcro a pretesto, poi metafora e infine lavacro. dopo tutto il disvelarsi di intrighi, controintrighi, ricordi sepolti nella memoria e nel sangue......lo stagliarsi del leigh fa da contraltare, con la sua immota fierezza, alle miserie umane da poco conclusesi. almeno cos? mi ? parso, a "pelle"
peraltro, complimenti a moreno per l'abilit? con la quale ha condensato tutta la serie finale di segreti, intrighi, rivelazioni non si ? fatto in tempo a prender contezza del segreto di lachman, che si viene folgorati dal ruolo che boswell aveva nell'intrigo iniziale...che a sua volta (magistrale il tentato sparare, palesemente doloso, a zagor e boswell avvinghiati in lotta) si scopre essere un contro-intrigo per salvarsi la pelle degno della migliore tradizione giallistica
e in questo meccanismo appaiono davvero splendidamente calibrati, poich? funzionali, tanto i molti dialoghi che i non pochi "spiegoni"
ottimi i disegni, come gi? annunziato da rubini e burattini medesimi, i migliori fra i 4 albi. un crescendo davvero entusiasmante quello di rubini tranne ancora qualche sporadica sbavatura nei volti, zagor in particolare.
in definitiva, POLLICE SU, convintamente
STORIA 7,5
DISEGNI 7+ |
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Giampiero Belardinelli Index Man


Registrato: 25/12/03 15:11 Messaggi: 3027
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 7:54 am Oggetto: |
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van zant ha scritto: | Giampiero Belardinelli ha scritto: | Se ti vai a vedere il film "La morte sospesa" (tratto da una vicenda vera): uno dei protagonisti cade in un crepaccio e riesce a cavarsela, seppur con una gamba rotta. Beh, nonostante questo, riesce a risalire il crepaccio e poi a scendere a valle. Un fatto davvero incredibile, eppure documentato. |
La vicenda di Simon Yates e Joe Simpson ? unica. La sopravvivenza di Simpson viene considerata da gran parte degli appassionati delle cime, come una delle storie di montagna pi? incredibili e sorprendenti mai accadute.
Non ? il cadere in un crepacchio da 20 metri che pu? comportare la morte dello scalatore bens? il colpo di frusta che si becca in primo luogo Jerry Lachman sulla sua colonna vertebrale nel cadere per 15-20 metri legato ad una corda dinamica o semi statica qualsiasi. E a seguire Zagor e i 3 nipoti.
Non posso aggiungere altro in quanto sono un tuo ammiratore e rispetto tanto le tue recensioni.
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Ti ringrazio per l'ammirazione - un fatto per niente automatico - e inoltre, come dimostri, se hai delle cose da dire ? giusto che le dica.
Non sono mica un totem a cui non si pu? conttraddire!
Ti propongo di passare il quesito a Moreno.
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Olaf Botegosky Jerzy, in memoriam
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Ultima modifica di Giampiero Belardinelli il Gio Dic 06, 2007 1:07 pm, modificato 1 volta in totale |
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non_ne_ho_idea Zagoriano Junior


Registrato: 17/09/07 08:40 Messaggi: 44 Località: Napoli
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 12:50 pm Oggetto: |
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Visto che sono un tipo ordinato, comiciamo dalla fine!
E' uno dei finali pi? belli che abbia mai letto, superato solo da alcune pagine di MV.
Come ho gi? accennato il "dubbio" di Zagor ce lo fa apparire pi? umano, come se la scalata verso la cima impervia del Leigh, avesse riportato tutti, lui compreso, su un piano pi? "piccolo" ma non per questo meno elevato moralmente.
Il quarto albo, in cui si tirano le fila dell'intera vicenda, ? teso e emozionante; finalmente, in una storia che parla di alpinismo, appare la montagna in tutto il suo terribile splendore.
Il colpo di scena finale, non dico altro che magari qualcuno che non l'ha letta ancora ci sar?, ? prevedibile da un lato e sorprendente dall'altro. Io c'avevo preso a met?, per esempio.
Ma tutta la storia ? scritta stupendamente bene, senza cadute di tono o di tensione, anzi in un crescendo continuo, parallelamente all'avvicinarsi al monte.
Solo un appunto, ma una sciocchezza comunque: in una storia che ha per nome "Gli indiani della prateria", di nativi se ne sono visti pochi.
I disegni a me sono piaciuti tanto, ma tanto!! Anche questi in crescendo, dal primo albo all'ultimo, con alcune vignette che valgono sole il prezzo dell'albo, tipo pag 95 del secondo albo, oppure la carica dei bufali nel primo. Ma soprattutto il sorgere dell'alba nel quarto numero: non era facile rendere un tale fenomeno in bianco e nero, ma Rubini ci riesce benissimo!!
Ottime tutte le copertine, specialmente la terza!
Soggetto/sceneggi/atura: 7/8
Disegni/copertina:8/8 _________________ L'intelligenza ? una pianta che va curata continuamente.
Dovreste vedere com'? bello, il mio bonsai!
(Leo Ortolani) |
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Corwin Informatico Del Forum!!!


Registrato: 11/11/03 20:18 Messaggi: 81080 Località: Questo e altri mondi
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Magic Wind Iper Zagoriano


Registrato: 07/06/06 10:28 Messaggi: 7706 Località: patrie galere di SCLS
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 2:11 pm Oggetto: |
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van zant ha scritto: | Soltanto una nota di riflessione che sicuramente ad un amante della montagna non sar? sfuggita. La caduta di pagina 60 nella realt? sarebbe stata fatale ai quattro uomini e al nostro caro Zagor. Un fattore di caduta di quella altezza ? mortale per chiunque. |
io non direi mortale, ma sicuramente almeno il capocordata avrebbe riportato delle lesioni permanenti alla spina dorsale. Anche perch? nel diciannovesimo secolo non c'erano sicuramente le corde elastiche che si usano oggi.... _________________ ROSICATA LIBARA!
www.filmwestern.blogspot.com |
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simon Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01 Messaggi: 11845 Località: Medvlvm
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 2:22 pm Oggetto: |
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quoto quanto scritto da magic wind ritmo senza pause o cadute ed un finale che non ricordo di aver mai letto su Zagor. Moreno sta compiendo decisamente il salto definitivo verso lo Zagor moderno ed innovativo (ma fedelmente ancorato alla tradizione) gi? visto nelle sue storie pi? recenti  _________________ "noi togliamo il disturbo, ma vedrete che banditi arriveranno dopo di noi" |
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Zoltan Spirito con la Daga

Registrato: 23/05/06 18:48 Messaggi: 6869 Località: La magliana Forever!!!
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 3:46 pm Oggetto: |
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Comprato e letto! Ottimo ed abbondante come sempre, sia per la storia che per i disegni.
A questo punto, non rimane che attendere con trepidazione le avventure targate 2008, tra le quali, se non erro, anche il ritorno di Stephan... _________________ Io nun abbozzo du' vorte, perché in finale, voi, chi cazzo siete? Pure e' spie c'hanno 'na casa, pure voi chiudete l'occhi... Vedi mai che non li riaprite più?!
IL LIBANESE |
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van zant Zagoriano Super


Registrato: 05/11/07 19:31 Messaggi: 4107 Località: Giaveno
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 6:31 pm Oggetto: |
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Giampiero Belardinelli ha scritto: | Ti ringrazio per l'ammirazione - un fatto per niente automatico - e inoltre, come dimostri, se hai delle cose da dire ? giusto che le dica.
Non sono mica un totem a cui non si pu? conttraddire!
Ti propongo di passare il quesito a Moreno. |
Prima di parlare mi documento.
Intanto sono passato in libreria a comprare il libro di Joe Simpson "la Morte Sospesa".
Dopo ne riparliamo. _________________ "Mi presento, io sono il comandante Van Zant, Vampiro fedele a Ylenia Varga..."
Zagor, il compagno di un'intera vita
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Cactus Pete Della Monichiano del forum


Registrato: 06/11/03 14:42 Messaggi: 10842
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Inviato: Gio Dic 06, 2007 11:30 pm Oggetto: |
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Andrew Cain ha scritto: |
Piuttosto, volendo discuterne, diciamo che un po' reggerebbe se piantato bene e a fondo con una mazza, non cos? alla veloce come succede nella storia.. c'? anche da dire che in parte il peso degli alpinisti ? trattenuto da Boswell |
Infatti! E poi reggerebbe su una roccia, non sul ghiaccio... _________________ http://cicoforum.mastertopforum.net/
http://palexisx.deviantart.com/ |
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Patrick Wilding L'uomo volante


Registrato: 05/11/03 20:05 Messaggi: 2929
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Inviato: Ven Dic 07, 2007 8:45 am Oggetto: |
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Moreno confeziona un piccolo capolavoro, coadiuvato ai pennelli da un Rubini perfettamente a suo agio nell'atmosfera alpina. Un bell'intreccio familiare, con colpo di scena finale assolutamente geniale. _________________ Quaggiù sto a chiedere perdono se non sono un uomo giusto ma sono giusto un uomo.......
Ho letto migliaia di fumetti dove i principi, la rettitudine e l'onestà sono valori fondamentali....purtroppo, nella vita reale i personaggi dei fumetti sono rari. |
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Axel80 Amministratore Supremo

Registrato: 29/10/03 11:41 Messaggi: 22158
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Inviato: Ven Dic 07, 2007 2:43 pm Oggetto: |
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felipe ha scritto: | S
P
O
I
L
E
R
G R A Z I E M O R E N O ! ! !
Per non avere fatto risolvere tutto l'arcano a Zagor con qualche "mmm" in pi? ed uno sproloquio sotto la minaccia di un'arma, per averlo reso umano e coerente col personaggio che ?. Avresti rovinato una splendida storia con lo Zagor-Poirot invece il finale ? eccezionale!! | Il mio commento parte da questa considerazione di Felipe, che sottoscrivo in pieno.
Confesso che dopo la storia sul ritorno del mutante avevo sviluppato una sorta di fobia da ultimo numero che mi portava a temere che ogni storia di Moreno dovesse necessariamente conludersi con un albo finale zeppo di spiegazioni e con uno Zagor che intuisce qualsiasi cosa..........
E invece no.Felice di essermi sbagliato e di essere stato smentito, porgo anche le mie scuse a Moreno per la sfiduca preventiva
La spiegazione finale ? brevissima ed essenziale, e Zagor fortunatamente si limita a prenderne atto, senza dire che aveva gi? capito tutto. E, d'altra parte, stavolta sarebbe stato davvero una clamorosa esegerazione, perch? era impossibile capire. Certamente il fatto che i possibili coplevoli fossero praticamente 5 (i due guidatori erano chiaramente fuori dai giochi) avr? portato ogni lettore , ed anche Zagor, a sospettare a turno praticamente di tutti, ma in realt? non c'era un solo vero indizio che potesse costituire anche solo una mezza prova. Sospettare di tutti equivale a non aver alcuna certezza e qui sta il bello della storia.
Il giallo c'? e resta sino alla fine, aleggia in tutta la storia, eppure si risolve con la speigazione pi? banale ma anche pi? efficace. non un mistero inestricabile come quello de il Libro Del Demonio o Agenti Segreti, eppure non meno accattivante.
La storia ? molto dialogica, ? vero, ma stavcolta si tratta di dialoghi sempre accattivanti e mai pesanti, anzi indispensabilli per creare e rendere al meglio l'atmosfera di solitudine e di isolamento dal mondo. I protagonsiti sono soli contro una natura inesplorata...........
L'azione comunque non manca affatto nel corso dei 4 albi, seppure a sprazzi ed intervallata da momenti di grande introspezione.
Ma la cosa non disturba affatto ,perch? stavolta tutto contrbuisce a fare avventura, basta l'ambentazione della storia, i paesaggi montani, il cielo stellato che acompagna i bivacchi notturni, le grandi praterie...........questa ? avventura allo stato puro.
E peraltro il tema del viaggio verso terre inseplorate ? sempre stato affascinante e ricco di spunti, specie se con la minaccia di un traditore che incombe ed agisce dietro le quinte.............sotto questo punto di vista ho trovato parecchie analogia, nella struttura, con Il buon ed il cattivo .
I dialoghi sono tanti, ma stavolta non si tratta di spiegazioni di cose gi? intuibili, bens? di passi che contrbuiscono a definire i personaggi.
I quali sono tutti ben riusciti, soprautto Boswell.
Il quale ad un certo punto sembra che sia diventato uno spietato assassino, in netto contrasto con la perosna che avevmo conosciuto in precedenza, capece anche di grande umanit? nei confronti dell'indiano ferito....dopo appena poche pagine si capisce per? che la sua ? stata una forma (discutibile) di difesa e non un omicidio per interesse. La riconciliaizone con i nipoti superstiti ? molto toccante e per nulla forzata, come pure le riflessioni finali di Zagor, che chiudono in bellezza con un pizzico di retorice "positiva".
Insomma, tutto perfetto, non riesco trovare un vero e proprio difetto neppure a cercarlo, storia che merita un 9 pieno.
Stupendi anche i disegni, e se penso all'impressione che ebbi aprendo il primo albo ? incredibile il netto miglioramento di Rubini, dal secodno albo in poi, sopratutto nella resa di Zagor.
Nel giro di poche pagine lo Zagor ipertrofico, con due spalle che non stanno neppure nella vignetta e con un collo da culturista, si trasforma nell'altetica figura che pi? sia ddice a Zagor.
Ambientazione, sfondi e compramari, tutto ottimo.
Ultima modifica di Axel80 il Ven Dic 07, 2007 7:40 pm, modificato 1 volta in totale |
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Tobia Sullivan Iper Zagoriano


Registrato: 14/02/07 15:42 Messaggi: 8426 Località: Roma
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Inviato: Ven Dic 07, 2007 4:10 pm Oggetto: |
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Il soggetto
Burattini ormai riesce a gestire le storie di quattro albi in maniera fluida e scorrevole e lo fa seguendo un unico filo senza eventuali sottotrame.
L?autore incastra un canovaccio tipicamente nolittiano con la storia di ampio respiro della spedizione, nella quale trovano posto il benestante ed eccentrico finanziatore ed il gruppetto di guide o tagliagole senza scrupoli, con un tema del tutto nuovo per il panorama zagoriano: l?alpinismo.
In questo modo egli ci riporta con la mente alle epiche traversate/viaggi di Zagor come quella del barone Von Svieten, del professor Kruger nel Dark Canal, di Homerus Bannington, e lo fa, arricchendo la storia di richiami suggestivi, fascinosi e perch? no ?culturalmente di spessore?, all?alpinismo ed all?Italia; tutto questo immerso in quella componente giallistica a lui tanto cara fatta di tensione e mistero in cui tutto, per la soluzione ? rimandato all?ultimo albo.
Zagor attuale cos? nuovo eppure cos? uguale e soprattutto rispettoso del suo passato!
Ho citato alcune sceneggiature di Nolitta a tutti noi molto care ma ce ne sono due di storie del passato appartenenti ad autori diversi nelle quali il viaggio e il giallo convivono dall?inizio alla fine: una ? quella del viaggio di Bobby e Simon fino al Cathedral peak, l?altra ? quella di Lord Whyndam; ebbene credo che Burattini dia ancora una volta prova, qualora ce ne fosse bisogno, di saper curare il rinnovamento di Zagor, il suo adeguamento ai tempi e la sua maturazione come eroe attuale, senza metterlo nella condizione di dover tradire il suo passato nolittiano (un passato al quale noi siamo indubbiamente molto legati). E c?? di pi?, in quelle due storie il traditore non si cela tra i componenti della spedizione, per cui dall?inizio alla fine l?attenzione di Zagor ? rivolta soprattutto verso l?esterno, verso i pericoli che fisicamente possono materializzarsi dal di fuori; qui invece la consapevolezza di essere in presenza di un nemico interno ci permette di cogliere certi aspetti di Zagor investigatore e psicologo allo stesso tempo. Tutto ci? consente a Burattini una cura particolare dei comprimari principali e di quelli di seconda fascia e cos? tutti i personaggi vengono delineati in maniera precisa e definita sia dal punto di vista fisico, sia da quello caratteriale.
La trama
Il primo albo introduce al soggetto della storia - la spedizione sul Monte Leigh - e delinea un paio di elementi portanti che ne arricchiranno l?articolazione: il complotto che prende origine dal forte stesso col dialogo ascoltato casualmente da Cico ed il segreto di Lachman; queste due varianti accompagnano la storia in maniera parallela fino all?ultimo albo.
Burattini arricchisce questa prima fase con richiami all?Italia, alle sue montagne e all?alpinismo e ci offre altrettanti squarci di classico West con il mare verde delle grandi praterie, la carica dei bisonti e gli indiani Sioux.
Nel secondo albo il complotto ed il segreto di Lachman prendono maggiormente forma perch? Burattini ne delinea i contenuti senza comunque far trapelare nulla di quello che sar? il finale. I flash-back dei sogni di Lachman sono strappi dalla realt? quotidiana della spedizione che ci mostrano in maniera sempre pi? precisa ed approfondita la malinconica e tormentata personalit? dell?esperto scalatore e intanto impariamo a conoscere meglio gli altri personaggi della spedizione ancora non alla ribalta della scena; questi sono i nipoti Moses (rapito dagli indiani) e Gene (disarcionato e caduto gi? nel dirupo) ed in entrambi i casi ? il nostro Zagor a toglierli dai guai.
Misera ? la fine delle guide; tutta la loro presenza e la loro azione sembra un poco marginale nell?economia della storia se non fosse che ? proprio grazie alla confessione di Knofner che Zagor viene a sapere del complotto ed ? ci? che determina una svolta nella dinamica della storia visto che ? in questo momento che Zagor si aggrega alla spedizione causando, come vedremo, motivi di turbativa nei piani di qualcuno.
Il terzo albo si snoda lungo due temi. Da una parte troviamo Zagor che ha modo di approfondire la conoscenza dei due maggiori protagonisti della vicenda; prima parla a lungo con Lachman e viene sapere dei suoi trascorsi e poi ai piedi del Monte Leigh c?? la famosa chiacchierata con Boswell (credo che questo dialogo sia destinato a rimanere tra le pietre miliari del nuovo corso zagoriano).
L?altra parte vede come grande protagonista la montagna e rende onore ad un titolo e ad una cover eccezionali. La montagna invade la storia con il suo fascino ed i suoi pericoli: prima Zagor cade in un agguato ed ? bello da leggere come Burattini sia riuscito a fare in modo che nessuno dei membri della spedizione abbia un alibi e poi verso la fine, all?inizio della scalata in un clima di grande tensione e sotto una tremenda tempesta, Zagor soccorre Moses che poi a sua volta interviene in aiuto del cugino Gene in preda ad una crisi nervosa.
Ed eccoci all?atto finale. Dopo una piccola digressione che vede per protagonista Cico, e dopo l?attentato alla vita di Boswell si arriva al dramma finale: la dinamica dell?incidente sul ghiacciao ? tale che Zagor compie il sacrificio dell?eroe altruista e sprofonda gi? nel crepaccio insieme a Lachman.
Personalmente, a parte la drammaticit? della vicenda che lo vede coinvolto insieme alla sua famiglia, sono stato contento di scoprire che Lachman non era colpevole di ci? che stava accadendo alla spedizione.
Per il resto, viene scoperchiato un nido di vipere dove gli interessi la fanno da padrone. E? vero che alla fine gli affetti, il rimorso, la voglia di perdono e di continuare, rendono meno amaro il finale con la riconciliazione tra lo zio ed i due nipoti superstiti ma ci? non cancella i lati oscuri della personalit? dei protagonisti: chi un po? per debolezza e inadeguatezza al proprio ruolo, chi per arroganza e spregiudicatezza giovanile tutti avranno qualcosa da farsi perdonare d?ora in avanti. Notevole l?impatto della soluzione finale di Burattini nella quale convergono gli interessi, le rivalit?, le invidie nate da un altro mondo - quello della citt?, delle industrie, del potere ? e perite sotto i colpi di un giudice pulito ed implacabile quale ? la montagna con i suoi silenzi, la sua purezza e la sua grandezza.
Ma Zagor che far?? Racconter? tutta la verit?? Mi piacciono un sacco questi finali con il dubbietto finale; anche con la testa di ?Skull? Randall era stato cos?.
Due piccoli appunti:
Mi suona un po? stonato che Zagor non insegua egli stesso Knofner restandosene al forte ad aspettare.
Condivido pienamente gli ultimi pensieri di Zagor circa i suoi dubbi se parlare o meno della vicenda una volta tornato al forte; ci? che mi sembra un po? strano ? che Boswell e i nipoti non si preoccupino minimamente del fatto che Zagor potrebbe denunciarli tutti, ma che ritengano che il loro abbraccio finale e liberatorio fatto di ?scusaci zio?, ?perdonaci?,?si lo dobbiamo a Lachman? li liberi da ogni eventuale debito con la giustizia se solo il nostro eroe aprir? bocca.
Sui disegni
E bravo Rubini; ? partito con Cico che nelle prime sequenze sembrava un po? un pupo coi baffi, ma poi ? visibile la maturazione anche da un albo all?altro.
?Sembra che la montagna si lasci disegnare da sola? ha detto Stefano in TV ed effettivamente nel terzo e quarto albo egli raggiunge, a mio modo di vedere, un ottimo livello senza per? negare che bisonti e cavalli gli hanno consentito nel primo e secondo albo di presentarci belle sequenze di movimento.
Belle alcune inquadrature dei personaggi, soprattutto di Lachman, ai quali Rubini dona una notevole espressivit?.
Cover e titoli
Le quattro cover sono state di ottimo livello, soprattutto le ultime due.
Classico il titolo del primo albo che introduce il contesto geografico ed ambientale della prima parte della storia, sulla stessa linea il secondo; legato a specifiche vicende della trama il terzo che rimarca il costante mortale pericolo del nuovo ambiente - la montagna - ed infine suggestivo, evocativo e giustamente posto alla fine della storia il quarto. _________________ "Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".
Klain: "La marcia della disperazione"
Testi di Guido Nolitta
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