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[Tobia Sullivan]

SI, come sempre da 34 anni.
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"Voi siete un uomo generoso e giusto. L'avevo compreso subito, fin dalla vostra prima apparizione al nostro campo, l'altro giorno. Ma io non posso accettare un simile sacrificio che, oltretutto, rallentando la vostra marcia, metterebbe in pericolo la vita di tutti gli altri".

Klain: "La marcia della disperazione"

Testi di Guido Nolitta

- Arrivederci Direttore e grazie -

[Spiritello Fran]

Che Digging Bill scrive lo stesso post?
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[ermann66]

Per Zagor ho un affetto incondizionato lo seguir? fino alla fine del tempo !
Poi dato la mia et? per me il periodo migliore rimane quello dello Zagor
Nolittiano ma ripeto penso sia dovuto alla mia et? ( ero un bimbo all'epoca) e ritengo eccellente il lavoro svolto dagli autori che hanno preso il posto del" mitico Nolitta" .

[Vlad Frosa]

A me continua ad appassionare.
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[Axel80]

[jupiter973]

E come dimenticare Cajelli...
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[DexterGreen82]

Si,mi piace assoutamente,penso che nel recente passato siano comparse storie destinate ad essere ricordate insieme a quelle storiche
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Mi presento!Io sono Dexter Green,esploratore e archeologo..."

[zagoriano]

[DexterGreen82]

storie come il ciclo di Atlantide o la trasferta africana segnano davvero un ottimo periodo
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[cama69]

Vorrei riprendere la discussione invitando su questo topic gli amici Wandering Fitzy e Pat Wilding a intervenire per discutere pi? approfonditamente dei motivi che rendono loro poco gradite le attuali storie ( ovviamente se a loro fa piacere discuterne ).
Vorrei partire da una messaggio di Wandering che scrive

[Giampiero Belardinelli]

Come sempre apprezzo la lucidit? di analisi di Cama69, e tra l'altro, aggiungo, non credo che quelli "collocati" sullo Zagor attuale siano una minoranza.
Nolitta ? stato un grandissimo, ? lui ad aver creato il mito di Zagor: un mito che ? stato un macigno per molti sceneggiatori.
Boselli e Burattini questo macigno lo hanno affrontato e sollevato, introducendo una coerenza narrativa del tutto nuova.
Quando ripenso al primo albo de "L'esploratotre scomparso" non posso che rammentare quella straordinaria atmosfera creata da Boselli al rendez-vous dei trappers; senza dimenticare l'atmosfera vivida e suggestiva di Port Whale, con una caratterizzazione dei marinai della Golden Baby mai cos? potente e letteraria.
Idem, per altri motivi, l'altra storia manifesto del "primo" periodo di B&B, ovvero "L'uomo con il fucile", autentico compendio della filosofia nolittiana raccontata con un ritmo cinematografico e una calibrata e potente rapressentazione dell'eroe, che completa ed ampia la caretterizzzaione originaria.
Insomma, facendo un raffronto con le serie televisive americane del passato (entrate nelle leggenda...), il lavoro di B&B ? paragonabile a quello fatto dagli sceneggiatori di "Lost", consapevoli dei miti ma capaci di andare anche oltre le barriere del mito, reinventando un altro modo si scrivere fiction.
Per chiudere, altro merito dei due autori sopraccitati, ? stato quello di dare compattezza alle storie scritte dai vari Mignacco e Rauch, grazie all'accurato lavoro di supervisione.

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E chissà che non ne accada un altro,
che serva a riabilitare e dare un senso alla mia vita,
adesso che ho riscoperto le mie origini e la mia Patria!
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[pat wilding]

Molti pensano che io non ami i nuovi sceneggiatori di Zagor perch? mi sto battendo per un ritorno di Nolitta sulle pagine di Zagor. Niente di pi? sbagliato. Anche Moreno ha pi? volte auspicato un segnale in questo senso. I nuovi autori hanno dato allo spirito con la scure nuova vitalit? e slancio. Ci son state, ? vero, storie bruttine, ma anche capolavori, come nel periodo d'oro, comunque...non tutte le ciambelle, si sa, riescono col buco.
La croce e delizia della collana, comunque, sono i personaggi nolittiani, i cattivi specialmente, che nessuno ha saputo gestire al meglio e in ogni caso, dai ritorni non ? emersa che qualche timida sufficienza.
Nulla da dire invece per i cattivi creati da Burattini e da Boselli, ma inseriamoci anche Capone...hanno dato vita a personaggi legati ad avventure epocali, come Nat Murdo, il sacerdote Stephan, Mortimer, ecc, quindi anche loro sono nella storia di Zagor e la stanno pure scrivendo.
Forse ognuno dovrebbe gestire i propri personaggi, perch? fanno parte della fantasia individuale, sono una "costola" degli autori, difficilmente gestibili in altre mani.
E' in questo che mi trovo molto a disagio...come giudicate la comparsata del padre di Zagor sul "ponte dell'arcobaleno"? O come avete visto l'Hellingen Boselliano o il suo Kandrax?
Tante idee, ma confuse, mischioni incredibili fatti solo allo scopo di stordire, di magnificare personaggi che ormai, per i lettori di Zagor sono mitici e debbono ritornare per forza...ma farli diventare comparse ? un oltraggio al fascino che avevano nelle storie originali e il peggior esempio ? stato il ritorno di Supermike...
A me sembra poi, che in diversi vorrebbero uno Zagor pi? idealista e meno picchiaduro, senn? siamo in un fumetto tal e quale a Tex. Quello che critichiamo senza tema di smentite ? l'assoluta veste di eroe che ? stata affidata a Zagor. Quando si dice che lo Zagor di Nolitta era strano, a volte ingenuo, a volte iroso, ma comunque generosissimo, credo rispecchiasse la personalit? di chi lo scriveva. Non ? un errore di calcolo fatto per la fretta di inventare qualcosa...il pedatone nel sedere di Cico, non era una forma di crudelt?...era quello che avrebbe fatto Bonelli in circostanze simili e cos? l'abbraccio fraterno e l'esternazione dell'affetto e dell'amicizia, erano manifestazioni dei sentimenti realmente sentite e condivise.
Zagor era un personaggio con pi? sfaccettature, con pi? contraddizioni, che sono quelle che abbiamo tutti.
Se si ? sempre perfetti non siamo esseri umani...? proprio questo il limite di Tex...non si mette a piangere neanche davanti alla tomba della moglie o alla notizia della morte del padre!!! Un granito!!!
Zagor sbaglia e paga il suo sbaglio con una vita di espiazione, Zagor capisce la relativit? dei concetti, Zagor matura e affronta la sua parabola di uomo e di eroe. Ma adesso tanto Zagor che Tex non crescono pi?. Saranno cos? per sempre...un p? pi? freddi, con storie perfette, ma meno sanguigne, sempre pi? corrette...
Tex non fuma, non beve, gli indiani non sputano, un nero non ? un sacco di carbone, un cinese non ? pi? un muso giallo, cos? Zagor diventa uguale a Tex, solo che lui gi? non fumava e non offendeva il prossimo...

[pat wilding]

Ah, un'altra cosa...Chi dice che l'aumento degli sceneggiatori sia un male per Zagor? E' come dire che l'aumento dei disegnatori ? un male per Zagor. Ma questo non l'ho sentito dire mai a nessuno...
Queste affermazioni di scetticismo non hanno ragion d'essere, perch? bisogna valutare prima di mettersi le mani tra i capelli...
L'unica mia paura ? che vengano scelti disegnatori o sceneggiatori non adatti a Zagor...A volte per tappare un buco viene messo su Zagor uno che starebbe bene su Nathan Never, o viceversa...la Bonelli in questo non ha una politica molto oculata, a mio avviso. Per gli sceneggiatori che dire? Anche in questo caso ci vorrebbero persone con un valido background darwoodiano e con grande capacit? espressiva, persone cio? in grado di suscitare emozioni, quelle stesse emozioni che ci lasci? Nolitta quando eravamo tutti ragazzini!!

[Spiritello Fran]

Nolitta scriveva di getto e senza nessuno che gli imponesse una frase, un cambio, un opinione.
Lo fecero anni dopo, in Tuttozagor correggendo con delle castronerie limpidi esempi di dialoghi e di passaggi di sceneggiatura.
E' per i tempi pi? moderni, scrisse qualche fessacchiotto.
Secondo tale, discutibile opinione, alcuni celebri capolavori del passato andrebbero riadattati secondo i gusti del momento.
Io, ad esempio, accorceri l'assolo di chitarre per il finale di Hotel California degli Eagles, poich? oggigiorno va pi? di moda il videoclip diretto ed efficace, oppure sostituirei la banana sulla quale scivola Charlotte con un p? d'olio, e nella doccia di Psycho farei vedere una tetta della Leigh che fa pi? audience e via dicendo.

Gli sceneggiatoriu di oggi hanno diversi ostacoli in Zagor da superare per veder realizzata la loro storia. Bonelli, ovviamente, Decio Canzio e Boselli, insomma curatori, editori, super capi, semplici consulenti.
"Zagor non farebbe cos?, non farebbe una tal figura e si accorgerebbe del piano dei cattivi SUBITO", etc. etc. etc.
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[pat wilding]

Gi?...che gran rottura st? impicci redazionali.