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www.spiritoconlascure.it Il Forum di Za-gor Te-nay
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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
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Autore |
Messaggio |
Super Mark Vagabondo del Forum


Registrato: 06/11/03 12:55 Messaggi: 50968 Località: Sassari 08/09/1980
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Inviato: Mer Apr 20, 2016 2:29 pm Oggetto: |
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Citazione: |
E questo è niente.
La serie a striscia di Tex chiuse nell'aprile 1967 e le storie inedite cominciarono col n. 96 dell'ottobre 1968. Noi lettori dell'epoca dovemmo aspettare ben 18 mesi. |
Giugno, non aprile . _________________ Super Mark
felipecayetano ha scritto: | se mark fosse stato schliemann, una volta scoperte le prime rovine di troia avrebbe ricoperto tutto pensando di aver trovato i resti di un film di pastrone  |
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Esploratore Scomparso Zagoriano Expert


Registrato: 06/05/05 10:40 Messaggi: 879 Località: Passaggio a Nord-Ovest
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Inviato: Lun Giu 25, 2018 8:15 pm Oggetto: |
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Bellissima storia che non perde mai il suo fascino! Caccia al tesoro, misteri, agguati nella foresta, scheletri...che bella!E poi i fenomenali disegni di Ferri!
Cico e Digging Bill sono fantastici, il primo esilarante e pasticcione, il secondo sognatore e ambiguo, ma pur sempre legato agli amici... qui le sue caratteristiche sono presentate alla perfezione.
La scena migliore è quella dove Zagor "anima" lo scheletro...
Ricordo di aver letto il secondo albo dal dentista (il mio primo Zagor letto), sarà stato il 1985-86, la copertina era tutta rovinata ma era evocativa e affascinante...
Per me entra a buon diritto nella Golden Age. |
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Spiritello senza scure Iper Zagoriano


Registrato: 28/08/12 07:45 Messaggi: 11265 Località: Vinegia
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Inviato: Mar Giu 26, 2018 8:13 am Oggetto: |
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Grandissima storia. Unico difetto: troppo lunga la parte coi vecchietti a Kingston, IMO. _________________ «La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»
« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »
« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »
« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »
“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.” |
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Magico Vento Zagoriano Expert


Registrato: 07/04/21 20:14 Messaggi: 695 Località: Blizzard
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Inviato: Mer Giu 23, 2021 6:19 pm Oggetto: |
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Storia "minore" di Nolitta, ma comunque bellissima.
In quest'avventura, vi è il ritorno di uno dei migliori personaggi Nolittiani, ossia Digging Bill, che qui è ancora una mezza carogna, non quel personaggio totalmente comico che diverrà in seguito. Sequestra anche sei anziani ex-marinai della "Blue-Star", in un inizio intrigante e misterioso. Fantastica la marcia di Digging Bill e i suoi compagni per giungere dal relitto della nave. Belli gli "scherzi" che Zagor fa agli avversari, come quello dello scheletro (o quello della scure nel finale). Ottima la scena in cui i Malecite attaccano quelli che sono sul relitto. Bello il finale. Tutto sommato, una storia ottima e molto divertente.
Ferri realizza dei disegni maestosi e fenomenali, come al solito. Molto riuscite anche le copertine.
Soggetto/Sceneggiatura: 8,8
Disegni: 10 |
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Angelo1961 Iper Zagoriano

Registrato: 02/03/12 13:21 Messaggi: 16740 Località: Udin
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Inviato: Gio Giu 24, 2021 1:36 pm Oggetto: |
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Non sta a leggere i giudizi sulla ventina di storie che hai appena postato. Mi limito a questo perchè per me è una storia bella, una storia che ho sempre apprezzato. Minore, come dici tu, ma molto accattivante...
Mi fa piacere che concordi... _________________ DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa) |
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Ivan Zagoriano Expert


Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1128
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Inviato: Sab Mag 03, 2025 8:08 pm Oggetto: |
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I SEI DELLA BLUE STAR
Testi: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Pagine: 142
Anno: 1970
Prove generali di Golden Age: subito dopo IL RE DELLE AQUILE, arriva un'altra gran bella storia.
Una atipicità nella struttura del soggetto: ad un certo punto la vicenda iniziale sembra concludersi (con l'incarceramento di Digging Bill), per poi ripartire quasi da zero sulla stessa trama di partenza.
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PREGI:
• Come accennato nella premessa, si tratta in pratica di una storia composta da due versioni differenti del medesimo soggetto di base, una di seguito all'altra.
Credo che questo bizzarro (ma riuscito) "esperimento narrativo" sia un caso unico nella storia del fumetto italiano.
Dovessi differenziare le due parti, direi che la prima appartiene al filone "comedy" di Zagor, con situazioni buffe e avversari macchiette; la seconda parte invece ha un tono molto più drammatico, ed anche gli antagonisti si dimostrano ben più pericolosi dei precedenti rapitori di vecchietti.
• Episodio fondamentale per la definizione del personaggio di Digging Bill, che nella sua precedente apparizione (in LE JENE DEL MARE) era rimasto poco più di una comparsa usa-e-getta.
Classico personaggio nolittiano, in bilico tra positivo e negativo. Da un lato è buffo, impacciato, un sognatore reso simpatico dalla sua ossessione quasi "wilcoyotesca" di inseguire un obiettivo sempre al di fuori dalla sua portata; dall'altro lato è subdolo, bugiardo, infido e imbroglione, disposto ad allearsi con farabutti della peggior specie pur di perseguire i suoi scopi.
Più volte, infatti, Zagor si trova spiazzato dagli imprevedibili cambi di schieramento di Bill, non riuscendo a capire quale sia il criterio con cui prende posizione negli eventi, finchè lui stesso non glielo dice: "Io sto dalla parte del tesoro!". Una frase che dice TUTTO di lui (in OCEANO verrà semplicemente rimarcata).
• Buona anche la caratterizzazione dei complici di Bill nella seconda parte. Pur essendo solo dei comprimari destinati al dead-count, Nolitta gli conferisce lo stesso degli accenni di personalità individuale: l'esperta guida pellerossa Xalibu, il suo amico trapper Laroche, l'irascibile Cabanas e il nevrotico Bradford...Sono piccole cose che conferiscono pathos anche alle vicende secondarie.
• Tra le scene memorabili, c'è senza dubbio il trucco dello scheletro animato con cui Zagor evita di farsi scoprire da Bradford.
Una sequenza grottesca ma assolutamente funzionale, proprio "nolittiana".
• Geniale lo stratagemma della scure nascosta dal braccio alzato di Zagor, quando è tenuto sotto tiro dai complici di Bill sulla Blue Star.
Idem – nella stessa scena – per l'insolita trovata di dire a Cico "Buttati a terra" parlandogli in lingua Mohawk ("La sola di cui il mio tardo amico è riuscito ad imparare qualche parola").
• Qui non stona il finale "buonista", con Digging Bill che prima scampa all'esplosione e poi viene graziato per le sue malefatte. Degna chiusura di una storia che ha alternato a più riprese il tragico e l'ironico.
• Tanto per cambiare...un plauso alle didascalie.
Ormai l'ho ripetuto fino alla noia, ma per me la soppressione delle didascalie nelle narrazioni moderne è un vero delitto.
Un esempio a caso tratto da questo episodio:
Ecco; mi chiedo in che modo si sarebbe potuto creare questo tipo di suggestione senza usare le didascalie.
Ci sarà pur un motivo se l'"antiquato" stile di Nolitta (che fra le altre cose comprendeva un ampio utilizzo delle didascalie) risultava così attrattivo per i lettori, mentre gli stili moderni fatti di azione frenetica, inizi in media res, violenza smaccata, mostroni, culi e tette non riescono né ad attirare nuovi lettori né a conservare quelli vecchi.
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DIFETTI:
• All'inizio, subito dopo che un anziano gli viene rapito sotto il naso, Zagor rinuncia troppo in fretta all'inseguimento dei sequestratori, adducendo che "ormai devono essere già lontani".
Narrativamente è corretto, ma nel caso specifico Zagor rimane fermo dove si trova a sentenziare l'inutilità di provare a fare qualcosa; non si affaccia nemmeno in strada per verificare l'esattezza dei suoi timori (che sarebbe stato il comportamento più naturale e coerente per il personaggio).
• Pag.5 di FIAMME NELLA NOTTE: i Malecite si ritirano all'improvviso senza nessuna ragione, proprio mentre stavano sferrando l'attacco finale.
Un comportamento inspiegabile, se consideriamo che ormai avevano già dimezzato il numero degli avversari.
E' vero che i Malecite ci riproveranno più avanti, ma in quel punto l'effetto ritirata-per-organizzare-un-secondo-attacco non è stato reso al meglio. Un paio di vignette che motivavano l'interruzione dell'assalto ci stavano bene.
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DISEGNI:
Un Ferri in gran forma, ormai vicino alla sua piena maturità artistica.
In particolare, magnifiche le sequenze in cui appare la Blue Star semisommersa nella palude, dove traspare molto bene il senso di marciume e decadimento della nave. In più, l'atmosfera notturna e gli scheletri sparsi ovunque le conferiscono un aspetto davvero spettrale.
E cosa dire della scena in cui il battello sparisce per sempre? Una stupenda fusione di testi & immagini.
A pensarci adesso, siamo stati fortunati a godere del binomio Nolitta/Ferri nel loro massimo splendore; impensabile replicare in tempi moderni quel tipo di magia fumettistica. Una combinazione alchemica di cui si è persa la formula (per fortuna o purtroppo? Fate vobis...)
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Storia: 8,5
Disegni: 9,5 |
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Giuliano70 Zagoriano Advanced


Registrato: 19/06/22 10:44 Messaggi: 171
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Inviato: Dom Mag 04, 2025 8:05 am Oggetto: |
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È un piacere leggere le tue recensioni, Ivan. Ormai le conosco come gli albi di Nolitta!
Non troppo brevi, non troppo lunghe, contengono non tanto il riassunto della storia che conosciamo già a memoria, ma le tue impressioni basate su una lettura oggettiva e impreziosite da citazioni e immagini.
Sui disegni di Ferri, posso dare 10. I miei preferiti del maestro vanno da "Il re delle aquile" a "Il buono e il cattivo". Mi sembra che abbia usato più nero nelle chine in questi episodi e riesce a dare più risalto alle sue magiche atmosfere di angoscia e mistero (vedi le scene con la nave). A quelli compresi in questo arco narrativo dò il voto massimo. |
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Ivan Zagoriano Expert


Registrato: 05/05/14 21:04 Messaggi: 1128
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Inviato: Lun Mag 05, 2025 10:44 am Oggetto: |
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Grazie, Giuliano.
In effetti le trame le conosciamo già tutti; nei commenti è preferibile esprimere qualche impressione personale, tipo le scene che ci sono rimaste maggiormente impresse o i ricordi legati alle prime letture degli albi.
Su Ferri concordo, in questo periodo era già ad un livello stratosferico...eppure è riuscito a migliorare ancora (la storia ANGOSCIA, arrivata circa un anno più tardi, è considerata il vertice massimo della sua evoluzione stilistica; da lì in poi la qualità dei disegni è dipesa solo dai tempi di consegna). |
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Walter Maddenbrook Iper Zagoriano


Registrato: 17/11/03 14:25 Messaggi: 5688 Località: Massa
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Inviato: Lun Mag 05, 2025 1:46 pm Oggetto: |
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Complimenti a Ivan e concordo con l'osservazione di Giuliano  _________________ "Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!" |
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