www.spiritoconlascure.it

[Walter Maddenbrook]

******* SPOILER sul n. 439 - L'invasione silenziosa ******************

Mi dispiace dire queste cose, perché si percepisce che la ragazza si impegna, ci prova… ma proprio non riesce.
E sì che i temi del finale (però troppo abbozzato) sarebbero pure roba importante, cioè quelli del pericolo del progresso disumanizzante e omologante, ma è tutto molto insapore, moscio, mai coinvolgente. Non va mai a fondo in nulla, mischia diverse linee a forza di scene ad effetto (o almeno questo credo sia la sua intenzione) ma in modo disorganico, sembra che non abbia mai in testa chiaro dove vuole andare a parare davvero.
La trama è desolantemente schizoide, e per di più svolta con passaggi dozzinali se non quando ridicoli. Scene scollegate buttate lì a caso.
Nessun coinvolgimento emotivo, ma nemmeno sforzandosi.
La parte della reclusione forzata in un luogo da incubo, se confrontata con Necropolis, è semplicemente imbarazzante, direi annichilente nella sua nullezza.

Molto buoni invece i disegni.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Walter Maddenbrook]

[Spiritello senza scure]

Preso l'inedito dopo tanti mesi " E poi non rimase nessuno"...

Parte bene con un DD in versione inedita ma old style poi... a schifìo finì; con i fantasmi che litigano tra di loro, pareva una comica.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Walter Maddenbrook]

******* Spoiler sul n. 440 - E poi non rimase nessuno *****

La prima parte è molto buona, vengono introdotti i vari sospettati in modo accattivante, rivelandone ruolo sulla scacchiera e personalità. Fino a qua, fin che ci si muove sui classici terreni del giallo alla Christie, tutto bene. Poi tutto scema quando arriva il momento di scoprire le carte, di vedere i primi morti, ecc. I personaggi vengono fatti fuori uno dietro l'altro, o "scoperti" in 4 e 4 8 con frasi veloci e tutto si annacqua e perde di interesse.
La colpa forse è anche delle 94 tavole, troppo poche per dare modo a questo tipo di storia di svilupparsi come meriterebbe. Fatto sta che si rimane con un senso di delusione rispetto alle premesse.
E poi parte horror, boh... non pervenuta.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Walter Maddenbrook]

****** Spoiler sul n. 441 - La congiura dei colpevoli *******

Storiella vuota e ripetitiva, che si regge solo sul (peraltro modesto) colpo di scena finale. Per tutto l'albo vediamo questo tizio che viene ucciso e continua a risorgere, e alla fine si scopre che (ve lo spoilero sperando di spingervi a non comprarlo né leggerlo, perché vi voglio bene) è un vampiro (con tanto di citazione della copertina di "Vivono tra noi") e pertanto immortale.
Uno spunto che al limite sarebbe potuto andare bene per una storia breve, e anche in quel caso vabbè, ma tirarla per 94 pagine diventa insopportabile.
Nel mezzo, il povero Mignacco cerca anche di spargere quel sarcasmo tipicamente sclaviano, ma la differenza è implacabile.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Kramer76]

utopia modulare
color fest numero 43, novembre 2022, testi recchioni e sicchio, disegni pontrelli, colori algozzino copertina bacilieri
albo che a me è piaciuto neanche poco, sia perché rende onore alla definizione di "color fest" sia per la storia in sé
nonostante il ritorno dell'irritante john ghost direi che è una delle cose migliori uscite fuori dall'universo ghostiano
una classica distopia dylaniana sul consumismo che tutto consuma, un delizioso caos interessante dall'inizio alla fine
gran parte del merito, va detto, va a pontrelli e algozzino, che rievocano il miglior dall'agnol sperimentale
molte le perle: lo specchio a pag.43, il suicidio a pag.31, le scene di massa pag.66-67, 70 da cui parte un crescendo
ma mi è piaciuta anche la storia in sé, a tratti bilottiana, classica ma contemporanea, recchioniana nel midollo
con il solito gioco da dentro o fuori e un ritmo che rende queste storie più gradevoli con una canzone in sottofondo
al netto dell'irritante frasario di ghost ("non spoilerarmi"), perfino divertente: la nota a piè di pag.89, mogol pag.96
le micro-citazioni e il cameo dello stesso recchioni...per gli zagoriani da segnalare anche il ponte dell'arcobaleno
copertina simpatica

voto 7+

[cama69]

Un consiglio da Michele e WM, ho smesso DD con il 400
Ma purtroppo sono rimasto solo con quattro collane Tex, Zagor, Dragonero e Dampyr.
Visto che le ultime due collane le leggo con difficoltà, e queste stagioni di Dragonero le trovo brutte assai, che faccio recupero i DD e riprendo? quasi quasi se devo leggere quello che è diventato Dragonero.....riprendo DD
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[Kramer76]

non te lo consiglio

[Walter Maddenbrook]

Penso davvero che Dylan sia la peggiore collana degli ultimi anni, non la consiglierei a nessuno.
Io la leggo perché ci sono affezionato, e soprattutto perché lo faccio a scrocco, sennò non lo farei mai. Inoltre c'è il paradossale vantaggio che, proprio perché le storie sono talmente insulse, si leggono velocissime, per cui non mi porta via nemmeno tanto tempo.

Non è che in Bonelli negli ultimi tempi ci sia sta gran produzione, se devo dire, almeno nelle serie regolari.
Mentre invece negli extra, Audace, ecc... puoi trovare cose anche molto interessanti.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Kramer76]

la città senza nome
numero 438, marzo 2023, testi contu, disegni santucci
chi s'accanisce con questa storia forse ha già dimenticato (beato lui) le altre storie di contu, una peggio dell'altra
finalmente un albo accettabile, con difetti più o meno perdonabili (finale pessimo con la forestale, dialoghi ripetitivi)
finalmente una storia in cui dylan dog è riconoscibile, non tanto il personaggio in sè, quanto il marchio, il prodotto
autrice che fa dell'impegno civile il suo marchio di fabbrica, ma stavolta forse meno pedante del solito, più classica
aiutata in maniera decisiva, bisogna dirlo, dai disegni del bravo santucci, ma nelle prime 15 pagine il merito è condiviso
altre sequenze visivamente belle da vedere: l'arrivo nella ghost town, i riti con la cenere atomica, la vignetta a pag.73
da segnalare un dylan occasionalmente ostetrico come zagor nella storia disegnata da lola airaghi "brezza di luna"
copertina gradevole, dal soggetto staniano

voto 5/6

[Kramer76]

l'invasione silenziosa
numero 439, aprile 2023, testi baraldi, disegni furnò
bisogna dire che la baraldi, a differenza di contu, ha almeno uno stile riconoscibile.... uno stile discutibile...
che ha ormai trasformato dylan dog in un fumetto quasi per sole femminucce, vedi dialoghi al supermercato
scadendo purtroppo nell'infantile, vedi le frasi sulla caccia da abolire, i gufetti, la tazza da tè (BASTA!)
anche il bandolo della matassa nella storia in esame (il 6g) che sembra una versione stupida di CANALE 666
le citazioni eccellenti (videodrome, allucinazione perversa, il signore del male) rimangono sulla carta
insomma, purtroppo devo bocciare la storia che per un pò si lascia leggere ma sfuma in un finale pessimo
anche l'inizio in medias res sinceramente... degno di un poliziesco televisivo: situazione viepiù ricorrente
negli ultimi anni su dylan dog, al pari della solita prigionia... da ricordare solo la sequenza allo specchio
furnò ha uno stile che ho sempre apprezzato, sebbene l'albo non fornisca particolari slanci
copertina simpatica

voto 5

[Kramer76]

e poi non rimase nessuno
numero 440, maggio 2023, testi vanzella, disegni pontrelli
non è un genere che mi entusiasma, ma vuoi per i ricordi di LA DAMA IN NERO, vuoi per il PENNACCHIOLI style
per un pò l'albo me lo sono fatto piacere... mi è piaciuto soprattutto l'aplomb tipicamente britannico...
l'attenzione degli autori nella descrizione dei personaggi, i particolari rivelatori a tavola, le loro squallide biografie
però la parte finale mi ha disorientato, pur essendo coerente con il quadro poco edificante di una "non famiglia"
'na caciara che neanche chiaverotti: "calmi, le nostre emozioni stanno influenzando i nostri corpi ectoplasmatici"
però mi è piaciuto l'aneddoto sulla casa delle bambole...

voto 5+

[Kramer76]

la congiura dei colpevoli
numero 441, giugno 2023, testi mignacco, disegni caretta
ma quale RISVEGLI, questo è di nuovo il bosco degli assassini... la regina di tutte le ciofeche dylaniane...
i riferimenti al dylan degli anni ottanta/novanta fanno quasi tenerezza (i disegni brutti, il morto, i vampiri)
se confrontati alle interpolazioni recchioniane (telegram, navigatore, smartphone), forzate, irritanti
copertina modesta in linea con l'ennesima mignaccata da buttare

voto 4

[Kramer76]

frammenti
numero 442, luglio 2023, testi barbato, disegni piccatto, riccio e santaniello
dopo alcuni passaggi a vuoto la barbato torna con una storia visceralmente barbatiana, nei pregi e nei presunti difetti
una storia verbosissima come le sue prime storie ("il sonno della ragione" piuttosto che la mitica SCIARADA)
o come, ahimè, la più recente e sciagurata "la variabile", una storia stancante, che va forse riletta per essere compresa
bisognerebbe invece comprendere al volo che, al di là dei difetti, una storia del genere è una botta di vita su dylan dog
ricca com'è di passione più che di mestiere, ricca di dettagli e situazioni: i delitti, le personalità, le trappole
un'ultima divertente e, a suo modo, commovente collaborazione tra due autori che hanno fatto la STORIA di dylan
bel finale in stile barbatiano, copertina fin troppo classica

voto 7+

[Tizzone d'inferno]

qualcuno ha letto L’ENCICLOPEDIA DELLA PAURA N° 1 Periodicità: annuale DYLAN DOG PRESENTA L'ENCICLOPEDIA DELLA PAURA 2023 ?

Mi pare un'operazione nostalgia.
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E quando si dà del mentitore a Tex Willer, di solito occorre essere molto svelti nel tirar fuori la propria pistola