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Autore Messaggio
cama69
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 7:08 am    Oggetto: Rispondi citando

jupiter973 ha scritto:
Dai mitico Prof non abbatterti! Qui siamo fra amici ti pare che facciamo la guerra fra di noi ora che siamo rimasti pure in 4 gatti? Very Happy Wink

Jupiter non mi arrabbio mai per queste cose, non ho mai creduto ai forum e ai social di scrittura come mezzi di discussione, perchè quando non ci si guarda negli occhi, quando non si percepisce il tono e quando non si vedono gli stati d'animo degli interlocutori è normale fraintendersi frequentemente. I social sono fondamentali per scambi di informazioni e avvisi ma senza discussioni. Per fortuna diventano sempre più frequenti le discussioni tematiche in videoconferenza e di quelle ne faccio molte con grande soddisfazione.
Per Zagor ho fatto l'unica eccezione della mia vita iscrivendomi ad un forum proprio per la passione del personaggio ed è andata molto meglio di quanto avessi previsto, infatti dopo alcuni giorni di indecisione al momento dell'iscrizione pensai che avrei resistito qualche mese al massimo un anno e invece sono qui da quasi venti anni. Indubbiamente scrivo abbastanza poco in valore assoluto ma lo faccio costantemente nel tempo, come puoi vedere non partecipo mai alle discussioni sportive ma soprattutto di politica, temi sociali, economia perchè gli argomenti sono serie e i fraintendimenti diventano più spiacevoli.
Sono amareggiato perchè comunque impiego del tempo a scrivere dei messaggi esaustivi ed esplicativi e per evitare fraintendimenti inserisco paletti, circoscrivo se è il caso, chiarisco, almeno ci provo. Per tanti anni non ho avuto particolari problemi quando le mie osservazioni sono state contestate è stato fatto sempre nel merito ed è una cosa che mi piace molto, per cui a volte abbiamo discusso per giorni e diverse volte ho cambiato opinione e ho imparato tante cose sul mondo del fumetto. Ma negli ultimi tempi le cose sono cambiate, le mie osservazioni vengono o modificate o applicate in ambiti diversi o si ignorano le mie ipotesi, chiaramente in questo modo alla fine quello che scrivo diventa privo di significato o palesemente errato. Le prime volte ho sorvolato e l'ho fatto tante volte, ma non è giusto far finta sempre di niente, se scrivo delle osservazioni lo faccio solo per cercare di discutere un pò di Zagor, ma se non serve a niente almeno risparmio tempo e mi limito a commentare le storie mese per mese e ogni tanto a quotare, applaudire e fare le standing ovation quando si devono attaccare le storie dopo il 1980 o esaltare come perfezione assoluta tutto quello scritto prima del 1980.
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Sab Set 24, 2022 11:18 am, modificato 1 volta in totale
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cama69
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 8:02 am    Oggetto: Rispondi citando

Va bene lasciamo perdere inutile continuare, ricomincio a rompere con le mie perplessità e stavolta metto sotto tiro Ivan
Ivan ha scritto:
© Walter: Applause
Aggiungo solo una osservazione che ritengo importante:
La valenza dei finali amari dello Zagor di Nolitta non si limitava a quegli episodi (effettivamente pochi) in cui essi erano contenuti, ma si estendeva anche agli episodi successivi.
Infatti, durante la lettura delle prossime storie, per il lettore c'era sempre l'incognita "Questa vicenda finirà bene, oppure sto leggendo un'altra Libertà o Morte?", e ciò creava apprensione verso un finale ancora sconosciuto, pure se alla fine il lettore scopriva che la storia terminava con la classica vittoria dell'eroe.
Insomma, iniziando a leggere un albo di Zagor non si poteva mai dare per scontato l'esito della vicenda, nonostante la effettiva rarità dei finali amari.

Questa osservazione è giusta anche se è applicabile ai collezionisti della prima ora, ma nel mio caso le cose non andarono così. Io avevo già molte molte storie di Zagor quando lessi Libertà o Morte, negli anni settanta c'erano le buste nelle edicole dove si recuperavano gli arretrati e quindi era frequente avere gli albi non in ordine crescente.
Nel mio caso gli eventi andarono in questa maniera, la prima storie delle tre che lessi fu La rabbia degli Osages che ha un finale amaro perchè muore Wakopa, ma la contemporanea morte di Billy Boy, dello sceriffo corrotto e la disperazione del vecchio Kirby che restituiva la miniera agli abitanti del paese, mitigavano quel finale, in fondo anche i cattivi avevano pagato, in un certo senso la partita era chiusa e quindi come posso dire rimasi sorpreso ma fino ad un certo punto.
Il finale del Palo della tortura fu ancora diverso, perchè nel momento in cui pensai, con sorpresa, che la storia sarebbe finita con una totale sconfitta, con quel macellaio di Raskin sul palco per essere premiato con l'apoteosi di tanti ipocriti, con Zagor, Cico e Hackman che stavano per lasciare il forte totalmente sconfitti e anche umiliati da Raskin che li aveva graziati nel giorno del suo trionfo, ecco la sorpresa insperata che capovolgeva l'inerzia della storia, Cinzia Bradmayer la ragazza liberata fatta salire sul palco come testimonianza di civiltà spara quattro colpi a Raskin uccidendolo, bellissimo fu una liberazione, ancora oggi quel finale mi riempie di gioia più che di amarezza. Lo so che il finale in se è amaro, Cinzia è disperata, però al diavolo, almeno quel macellaio è morto e tutti quegli ipocriti che festeggiavano sono rimasti con un palmo di naso, il loro eroe ucciso non da un indiano ma da una bianca, che soddisfazione.
Detto questo, quando per terzo lessi Libertà o Morte rimasi sorpreso del finale, per la prima volta i cattivi vincevano e Zagor era costretto alla fuga, non solo perdevano i buoni ma i cattivi stavolta vincevano e restavano impuniti. Per me fu una sorpresa totale e mi colpì molto, non che la cosa mi dispiacque più di tanto ma lo derubricai come un finale una-tantum.
Forse anche dalla mia esperienza, ho difficoltà a considerare i finali di Zagor troppo diversi da quelli di Tex e tendo a derubricare Libertà o Morte solo come un caso sporadico. Quando poi lessi in una famosa intervista che Nolitta aveva dichiarato di essersi pentito di quel finale si è rafforzata in me l'idea che comunque sia con tutte le peripezie possibili nella collana di Zagor alla fine trionfa sempre il bene e comunque il male perde.
In conclusione leggendo una storia di Zagor anche quelle di Nolitta successive alla lettura di Libertà o Morte non ho avuto mai l'impressione che potesse finire male, per me libertà o morte è sempre rimasto un caso sporadico.
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Sab Set 24, 2022 8:31 am, modificato 2 volte in totale
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wakopa
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 8:28 am    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Va bene lasciamo perdere, ricomincio a rompere con le mie perplessità

Very Happy
questo e' lo spirito giusto,a volte capita di darsele,anche tu non ci sei andato leggero scrivendo che non leggiamo i tuoi post o complottiamo scientificamente alle tue spalle Pray
Rilancio anch'io l'altra discussione in cui ritieni scollegato il post di Eren;
in queste tue analisti a mio avviso tradisci la tua formazione scientifica e poco umanistica Think
non puoi trattare un fumetto come se fosse una formula matematica,in letteratura esistono anche i simbolismi,non si puo' determinare tutto coi numeri e con la contabilita'(non a caso ti piace lo zagor di Burattini Very Happy );
in zagor racconta, il finale simbolico e' il momento in cui zagor scopre chi e' davvero suo padre e perde il suo unico amico;sfido chiunque a sostenere che dopo aver letto "zagor racconta" per la prima volta,non sia rimasto amareggiato alla fine, al netto del finale formale ,credo fosse questo cio' che intendeva Eren Wink
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Angelo1961
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 8:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Ivan ha scritto:
© Walter: Applause
Aggiungo solo una osservazione che ritengo importante:
La valenza dei finali amari dello Zagor di Nolitta non si limitava a quegli episodi (effettivamente pochi) in cui essi erano contenuti, ma si estendeva anche agli episodi successivi.
Infatti, durante la lettura delle prossime storie, per il lettore c'era sempre l'incognita "Questa vicenda finirà bene, oppure sto leggendo un'altra Libertà o Morte?", e ciò creava apprensione verso un finale ancora sconosciuto, pure se alla fine il lettore scopriva che la storia terminava con la classica vittoria dell'eroe.


Era uno dei motivi per cui non avevo sicurezze e, quindi, mi mancava qualcosa rispetto a Tex. Una cosa negativa (per me) insomma... Una cosa che mi faceva piacere Zagor un po' meno...
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DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
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Angelo1961
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 8:39 am    Oggetto: Rispondi citando

wakopa ha scritto:

in zagor racconta, il finale simbolico e' il momento in cui zagor scopre chi e' davvero suo padre e perde il suo unico amico;


E' vero. E' questa la vera novità DETERMINANTE raccontata in quella storia, rispetto a quanto si conosceva. Il resto, compreso l'incontro con i Sullivan, è "colore", ma non rappresenta l'essenza del passato di Zagor, quanto piuttosto la conseguenza dell'essenza!
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cama69
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 9:21 am    Oggetto: Rispondi citando

wakopa ha scritto:
questo e' lo spirito giusto, a volte capita di darsele, anche tu non ci sei andato leggero scrivendo che non leggiamo i tuoi post o complottiamo scientificamente alle tue spalle Pray
Rilancio anch'io l'altra discussione in cui ritieni scollegato il post di Eren;

Si ma non ha senso polemizzare su una semplice analisi statistica dopo aver detto che ero d'accordo quasi su tutto con WM
wakopa ha scritto:

in queste tue analisti a mio avviso tradisci la tua formazione scientifica e poco umanistica Think

Giustissimo, è nella mia natura prima come tecnico, poi come ingegnere e poi come dottorato tutto nel campo tecnico-scientifico e zero in quello filosofico. Però proprio perchè conosco i miei limiti lo dico sempre prima quando faccio un'analisi statistica o freddamente numerica, e quindi va anche letta come tale, giusto?
wakopa ha scritto:

non puoi trattare un fumetto come se fosse una formula matematica,in letteratura esistono anche i simbolismi, non si può determinare tutto coi numeri e con la contabilità

Certo che non si può analizzare un fumetto con la matematica essendo emozione riportata su carta. Ma ogni tanto si possono fare anche delle analisi statistiche e scoprire qualcosa di interessante. Se io correttamente devo precisare che nel bene e nel male sono analisi statistiche, anche chi legge le deve prendere come tali nel bene e nel male e non farle diventare qualcos'altro altrimenti diventano ridicole. Lo ripeto diventano ridicole, e io passo come un lettore, diciamo strano, per non dire altro perchè poi cosi va a finire diciamo la verità.
wakopa ha scritto:

(non a caso ti piace lo Zagor di Burattini Very Happy );

Le cose non stanno proprio così, ma ti rispondo un'altra volta altrimenti si aprono troppi fronti
wakopa ha scritto:

in zagor racconta, il finale simbolico e' il momento in cui zagor scopre chi e' davvero suo padre e perde il suo unico amico; sfido chiunque a sostenere che dopo aver letto "zagor racconta" per la prima volta,non sia rimasto amareggiato alla fine, al netto del finale formale ,credo fosse questo cio' che intendeva Eren Wink

Non c'è dubbio, lo capisco benissimo. Ma se affermo che la mia osservazione è riferita unicamente sul finale, tanto per capirci alle ultimissime pagine dove compare la parole fine, perchè su tutto il resto sono d'accordo con quanto scritto da WM, perchè mi rispondete cambiando il riferimento della mia perplessità. Appunto lo vedi, penso che leggendo quello che ha scritto Eren adesso puoi capire perchè ho reagito. Se la mia osservazione non viene strettamente applicata al finale della storia chiaramente diventa ridicola, e io passo per uno che non riesce nemmeno a cogliere l'amarezza globale di una storia come Zagor Racconta, la risposta che mi ha dato Eren è proprio quella che negli ultimi tempi mi fa avvilire ed è l'ennesima non la prima. Adesso puoi capire a volte il mio avvilimento, e c'è anche un paradosso grottesco, il fatto che Eren scriva nuovamente che stò sbagliando tutto è giusto ha perfettamente ragione. Solo che ha fatto tutto lui, ha deciso dove applicare la mia osservazione e poi giustamente ha concluso che stò sbaglio tutto, non capisco Nolitta, non capisco la sua filosofia e cosi via.....
Io voglio essere contestato, ma nel merito, e rispettando l'essenza delle mie osservazioni
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Ultima modifica di cama69 il Sab Set 24, 2022 11:26 am, modificato 7 volte in totale
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cama69
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 9:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Angelo1961 ha scritto:
E' vero. E' questa la vera novità DETERMINANTE raccontata in quella storia, rispetto a quanto si conosceva. Il resto, compreso l'incontro con i Sullivan, è "colore", ma non rappresenta l'essenza del passato di Zagor, quanto piuttosto la conseguenza dell'essenza!

Infatti è talmente vero che tutta la parte dopo la morte di Fitzy, cioè l'incontro con i Sullivan, il trucco dell'apparizione, il duello e la costruzione della capanna sull'isolotto è quella diciamo meno originale, meno sorprendente, meno profonda, meno drammatica di una storia altrimenti semplicemente unica, io non voglio arrivare a dire che è quasi solo colore come ha scritto Angelo61 perchè comunque anche nella seconda fase la struttura della storia regge benissimo, ma rispetto alla prima parte è diversa. Forse Nolitta ritenne che per quegli anni aveva già caricato fin troppo la storia e quindi allentò un pò la parte finale rendendola più rassicurante e con passaggi più simili ai fumetti di quegli anni.
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Ultima modifica di cama69 il Sab Set 24, 2022 11:29 am, modificato 1 volta in totale
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ElEmperador
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 10:36 am    Oggetto: Rispondi citando

wakopa ha scritto:
cama69 ha scritto:
Va bene lasciamo perdere, ricomincio a rompere con le mie perplessità

Very Happy
questo e' lo spirito giusto,a volte capita di darsele,anche tu non ci sei andato leggero scrivendo che non leggiamo i tuoi post o complottiamo scientificamente alle tue spalle Pray
Rilancio anch'io l'altra discussione in cui ritieni scollegato il post di Eren;
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Exactly. Applause
As I said I would prefer to write in Italian to reflect my exact opinion.
As said by Jupiter, we are among friends and I consider all of you true friends you include Cama Laughing
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Ivan
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MessaggioInviato: Sab Set 24, 2022 1:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Adesso sono troppo amareggiato...

Ma no, Carmine, credo che qui nessuno metta in discussione la stima per i tuoi post "geometrici" (© Kramer Very Happy)
Si tratta solo dei limiti peculiari della comunicazione via forum, che a volte non consentono di interpretare correttamente i concetti, i toni e le intenzioni dello scrivente. Gli equivoci sono sempre in agguato, c'è cascato anche Rauch, bisogna prenderli come parte integrante del gioco. Rolling Eyes

Nel caso specifico, hai detto giusto: tecnicamente il finale di Zagor Racconta non è "triste", poiché i due amici si sono riappacificati, è tornato il sole, Zagor sorride sereno...
Quello che probabilmente Eren intendeva dire, è che anche dopo quel finale formalmente positivo, al lettore rimane impressa la amarezza di ciò che ha letto in precedenza, tutto qui.
(P.S. Giuro che avevo scritto questo post prima di leggere l'intervento di Wakopa, che mi ha anticipato.) Rolling Eyes


cama69 ha scritto:
...Ho sempre pensato che le storie di Nolitta fossero originali, profonde, imprevedibili, personali, emozionanti, ebbene la settimana scorsa avevo timidamente fatto osservare che avevo delle perplessità sul fatto che i soggetti di queste storie fossero banali, cioè privi di originalità, piatti, convenzionali, semplici, superficiali, scontati.

Beh, nel descrivere i soggetti di Nolitta, io ho quasi sempre usato il termine "semplici".
Semplici non significa facili, o banali, o privi di originalità; significa di fluida ed immediata comprensione. Difatti non ho mai avuto difficoltà a comprendere le trame di Zagor, nemmeno a 6 anni. Eppure non erano storie "per bambini"; semplicemente erano storie ANCHE per bambini. Nolitta ha sempre prestato un particolare riguardo a questo fattore del pubblico "multi-età"; ecco perché inseriva contenuti molto "adulti", amari, talvolta anche crudeli, ma incastonati in storie dalla trama – appunto – semplice. (Per fare un esempio, non credo che da piccolo leggendo Lo zoo di Kaufman mi sarei appassionato alla vicenda, con tutti quei montaggi incrociati e flashback che incasinano la fluidità di lettura di una – pur buona – storia.) Think


Walter Maddenbrook ha scritto:
...La sempre potenziale fallacia dell'eroe portava a una diffusa (e per me gustosissima) imprevedibilità del narrato.
Ma nel fumetto classico, sia come sia, almeno il finale è sempre garantito: i buoni vincono, i cattivi vengono puniti e tutto a posto.
Mentre Zagor non solo faceva quanto abbiamo detto, ma è arrivato perfino a soverchiare questo assioma in diverse occasioni. Quindi per me la differenza è palpabile.

Vero. Tuttavia va precisato che l'imprevedibilità del narrato (o del finale) era solo UNA delle componenti caratteristiche dello Zagor di Nolitta rispetto ad altri fumetti simili.
Per capirci: su MISTER NO i finali amari sono stati ancor più numerosi di quelli contati su Zagor, e ciò presuppone che durante la lettura ci sia una imprevedibilità del narrato persino maggiore...eppure Mister No non è mai entrato nel cuore dei lettori quanto Zagor. Forse perché era un fumetto troppo "adulto", mancava di quella famosa componente infantile che aveva fatto affezionare alla collana Zagor i lettori più giovani...Comunque sia, non basta fare una storia dal finale amaro per replicare la magia dello stile di Nolitta. Ci vogliono anche altri ingredienti, ma di questo si è già discusso.


Walter Maddenbrook ha scritto:
...Se estendiamo il concetto di "finale amaro", ecco che ci troviamo in mano molto più carte.
[...]
Sono amari anche tutti quei finali in cui Zagor prova pietà per il "mostro" e la sua morte (L'uomo lupo o Il vendicatore alato) o quelli in cui non riesce a impedire la morte del nemico benché ormai inerme (La scure e la sciabola)...

Eh, qui non posso non aggiungere anche Il re delle aquile, con quel finale straziante...nonostante sia morto un nemico spietato! (Magia della poetica nolittiana...) Rolling Eyes
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Dom Set 25, 2022 7:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Con te non mi sono arrabbiato, ci sono rimasto un pò male, perchè discutiamo da tanti anni e stavolta vista la ennesima deriva della mia osservazione, mi sarei aspettato un soccorso da parte tua. Se devo essere sincero stavolta mi sarei aspettato un messaggio che rimettesse nella corretta gareggiata la mia perplessità, come ha fatto PV

Mah... soccorso di cosa? Think
Infatti secondo me in questo termine c'è una chiave della tua reazione: che ultimamente ti senti sotto attacco da parte di diversi utenti del forum (e infatti lo dici) per cui forse questo post lo hai vissuto un po' come uno schierarsi pro o contro di te. Ma il fatto è che per me questa guerra non esiste, e di conseguenza i relativi schieramenti.
Semplicemente se sono d'accordo dico che sono d'accordo, oppure il contrario. Sempre motivando, credo.
Quindi non ho risposto come PV semplicemente perché la vedo diversamente da te (il che non significa COMPLETAMENTE, eh... cioè non l'intera visione della zagorianità ecc, ma solo in questo ambito specifico e circoscritto).

E ora che forse siamo più calmi rientro nel merito, agganciandomi alla tua sintesi.
cama69 ha scritto:
Ho detto che Zagor è una collana dove comunque alla fine vincono i buoni e perdono i cattivi e non vincono mai i cattivi, precisando che mi riferivo strettamente e ripeto strettamente solo al finale.

OK, e io ripeto che per me "finale" è un concetto soggettivo. Io capisco te e quel che hai detto, ma non capisco perché tu non capisci me.
Seguimi: se per "finale" intendiamo l'ultima pagina, o addirittura l'ultima vignetta, forse Zagor finali amari non ne ha mai avuti.
Però se immaginiamo una storia in cui per tutta la durata succedono le cose più tragiche, e pure nel finale in cui muoiono personaggi positivi o si sacrificano ecc... ma comunque nell'ultima pagina l'autore vuole chiudere con ottimismo, stemperando con una battuta e una risata collettiva... possiamo dire che questa storia ha un finale non amaro?
Certo che possiamo dirlo, ma appunto solo se applichiamo il criterio, lasciami dire, asettico.
Ma il finale NON E' l'ultima pagina o addirittura l'ultima vignetta, è invece una sequenza che chiude la vicenda portante, in un verso o nell'altro. Quindi se in quella sequenza assistiamo a una risoluzione tragica o amara, per me il finale è amaro, a prescindere dal fatto che nelle ultime due pagine Zagor si ritrova con i trappers e Cico ne combina una delle sue.
Sei d'accordo con questo?
A me sembrerebbe di sì, perché mi pare una cosa ovvia, ma da certe tue parole mi viene il dubbio. E così te lo chiedo, tutto qua. Senza che per questo tu ti debba risentire o cosa. Siamo qua a parlare.

Direi che un terreno significativo per comprenderci meglio è rappresentato dal tuo elenco, in cui emergono valutazioni differenti di base, e che vado a commentare per come la vedo io:
cama69 ha scritto:
1) In libertà o morte c'è un finale che peggio di così è impossibile, dove vincono i cattivi che restano impuniti.

Ecco, secondo me questo è un punto molto importante per definire questa amarezza, diciamo. Per me sinceramente che i cattivi restino o meno impuniti non conta quasi nulla in questa valutazione. Per me quello di Libertà o morte è un finale amaro perché il sogno di vivere in una terra senza discriminazioni razziali, che ha animato tutti gli sforzi dei Seminoles e dei protagonisti, viene infine brutalmente stroncato, e non ci sarà mai speranza alcuna per loro. In più Manetola trova la morte, col suo cadavere sfregiato, e lo stesso Liberty Sam capisce che ormai la fine è giunta e l'unica cosa che gli rimane è almeno morire con le armi in pugno... è insomma continuare ad essere degno del suo sentirsi Seminole, di un popolo cioè che non si è mai arreso fino all'ultimo nella continua ricerca della libertà. E nemmeno lui si arrenderà. O libertà o morte.
Che Zagor torni indietro e ammazzi tutti quei soldati, non sposterebbe di una virgola l'amarezza di questo vero finale.
Come non l'ha spostato il fatto che anni dopo Burattini ci ha "rivelato" che Liberty era vivo, o magari tra poco Rauch ci "rivelerà" qualcos'altro.
Il finale è quello in cui Liberty corre nella battaglia urlando: "Seminoles, a me!!!", e Zagor disperato nella barca aggiunge: "Siano maledetti coloro che privano il mondo di simili uomini".

cama69 ha scritto:
2) In Arrestate Billy Boy c'è un finale amaro ma è compensato comunque dalla morte dei cattivi e dalla disperazione del padre di Billy Boy

Anche qua, per come la vedo io conta poco.
Il finale è amaro perché Nolitta ci dimostra che non c'è giustizia per i crimini commessi dai potenti verso i poveracci, che la giustizia si può comprare col denaro. "Per chi ancora una volta ritiene ben poca cosa la vita di chi ha la pelle diversa dalla propria", per citare Wakopa... che anche col suo gesto non cancella nulla dell'amarezza finale, anzi semmai ne aggiunge nel pianto del vecchio Kirby e nel senso di nausea per tutto il sangue versato che prova Zagor.

cama69 ha scritto:
3) Nella storia il Palo della tortura il clima è cosi drammatico che il finale è forse l'unico momento più dolce quando Cinzia Bredmayer davanti a tutti vendica i Sauk e uccide quel macellaio, a me quel finale esalta sempre vedere morire quel ammasso di materia organica è stato sempre bellissimo

Guarda, io ho sempre considerato questo il finale più amaro di tutta la serie. Zagor è stato sconfitto, catturato e imprigionato. Riceve perfino l'umiliazione dell'atto di scarcerazione dal maggiore. Pensa di poter dire ancora la sua ma Cico gli fa capire che la sua sconfitta è definitiva e impossibile da ribaltare: la enorme campagna di stampa a favore de "l'eroe del Sandy River" non si può combattere, la gente là fuori è tutta convinta che il prode Raskin ha restituito la povera Cinzia alla civiltà, nessuno al mondo metterebbe in dubbio che è andata così, perché il castello di menzogne che hanno costruito fa comodo a tutti: è un SISTEMA, e Zagor con la sua scure non può nulla.
Questo per me è già sufficiente per definirlo finale amarissimo.
Ma Nolitta affonda ancora di più la lama, portando la giovane Cinzia ad una vendetta terribile per lei, allucinata, che la uccide una seconda volta mentre spara al maggiore. Ora davvero non c'è più scampo né redenzione né lieto fine, ora sono davvero tutti sconfitti. E che Raskin sia vivo o morto non cambierà NULLA nel castello di menzogne sopracitato, che è il vero vincitore.
Come a nulla serve la vignetta finale sulla "testimonianza bomba" che sembra quasi che Nolitta ficchi lì per "dovere" verso una qualche forma di lieto fine che è praticamente obbligato a cercare sempre in quel tipo di pubblicazione.
Ma il vero finale è già stato consumato, e più amaro non potrebbe essere.

Questo è quello che penso io sul concetto di "finale" e sul concetto di "finale amaro".
Come vedi, non sto allargando il discorso. Contesto quasi in via semantica il tuo punto di vista al riguardo, che rimane legittimo, ma che non mi convince per i motivi che ho scritto qua sopra.
E di cui, se vuoi parlare, possiamo continuare. Altrimenti (legittimamente) no, come vuoi.

PS: Sappi che non mi sono dimenticato del tema "Virginia e finale della storia": anzi ti dico che sto preparando nei ritagli di tempo (che non ho) una mega risposta, di cui sono anche abbastanza orgoglioso per come mi sta venendo... cioè praticamente è un articolo di approfondimento sul tema! Very Happy
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
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MessaggioInviato: Dom Set 25, 2022 9:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

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cama69
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MessaggioInviato: Lun Set 26, 2022 7:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:
Mah... soccorso di cosa? Think

Solo per contribuire ad evitare un fraintendimento tutto qua. Poichè con le ipotesi che ho fatto sei d'accordo con me sui risultati, se lo avessi scritto più chiaramente mi avresti aiutato a evitare la deriva della discussione. Tanto più che il fatto di essere d'accordo con me, lo ribadisci anche in questo post, ma lo scrivi nel mezzo di altri concetti quindi non si evidenzia molto. QUindi voglio essere chiaro non voglio avere ragione, figurati quanto me ne importa, ma era solo per evitare fraintendimenti, poichè tu hai capito cosa volevo dire. Tu non sei d'accordo con me sul concetto di finale della storia, ma questo è un altro discorso.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Infatti secondo me in questo termine c'è una chiave della tua reazione: che ultimamente ti senti sotto attacco da parte di diversi utenti del forum (e infatti lo dici) per cui forse questo post lo hai vissuto un po' come uno schierarsi pro o contro di te.

Sei in errore se pensi che mi infastidisce essere in minoranza, in realtà è esattamente il contrario questa è proprio la condizione che mi piace di più, mi esalta e mi spinge a partecipare di più al forum. In realtà non me ne frega niente delle critiche, mi avvilisce solo il fatto che a volte il tempo che utilizzo a scrivere dei concetti lunghi e articolati non serve a niente se poi questi concetti vengono alterati e applicati a diverse situazioni, questo è il motivo del mio sconforto, mi sembra di aver perso tempo. Invece, e apro una parentesi, il fatto di essere posizionato da qualcuno di voi ad un gruppo non mi crea nessun problema, sono consapevole che per alcuni faccio parte del gruppo dei lettori meno critici sulla linea editoriale attuale, ma non è un problema. In questo momento riesco a leggere solo Tex e Zagor, sto facendo molta fatica con Dampyr da alcuni anni e ultimamente anche con Dragonero, se continua così tra poco comprerò solo due testate mentre fino ad alcuni anni fa ne compravo forse dieci. Quindi io stesso ammetto di riuscire leggere ancora con un certo piacere Zagor soprattutto la zenith, come posso lamentarmi se mi mettete nel gruppo dei tolleranti? è la verità, inoltre non sono affatto dispiaciuto di questa mia sensazione, anzi sono contento, non vorrei essere al posto di chi non sopporta le storie e si innervosisce frequentemente, già mi è capitato con molte testate ultimamente.
In conclusione il mio sconforto non riguarda tanto l’etichetta che qualcuno mi ha appicciata addosso o per il mio posizionamento nel gruppo dei tolleranti, quanto piuttosto alle conseguenze delle mie osservazioni nello sviluppo delle discussioni che partono per la tangente, e poi come ho scritto prima mi sembra di aver perso tempo inutilmente a scrivere dei concetti che non solo non raggiungono l’obbiettivo preposto ma diventano stravaganti.
Walter Maddenbrook ha scritto:

Semplicemente se sono d'accordo dico che sono d'accordo, oppure il contrario. Sempre motivando, credo.
Quindi non ho risposto come PV semplicemente perché la vedo diversamente da te (il che non significa COMPLETAMENTE, eh... cioè non l'intera visione della zagorianità ecc, ma solo in questo ambito specifico e circoscritto).

Però leggendo quello che hai scritto a me sembra che sei d’accordo con me, tu non sei d'accordo con l'ipotesi che ho usato di finale non con i risultati dell'analisi, supponendo valida la mia ipotesi.
Walter Maddenbrook ha scritto:

OK, e io ripeto che per me "finale" è un concetto soggettivo.

Ho capito che per te il finale è un concetto soggettivo, però se io faccio un’analisi statistica sulla base di una mia personale ipotesi di finale, bisogna tenere distinta se la critica è fatta sui risultati oppure sull'ipotesi perchè la discussione è totalmente diversa, invece alcuni l'hanno sovrapposta creando notevole confuzione.
Walter Maddenbrook ha scritto:

Io capisco te e quel che hai detto, ma non capisco perché tu non capisci me.

Io invece ti capisco benissimo
Walter Maddenbrook ha scritto:
Seguimi: se per "finale" intendiamo l'ultima pagina, o addirittura l'ultima vignetta, forse Zagor finali amari non ne ha mai avuti.

Io proprio questo intendevo (o meglio intendevo quasi questo, il quasi verrà chiarito dopo), allora lo vedi che condividi i risultati sulla base della mia analisi? mentre non sei d'accordo sulla ipotesi di finale e va bene ma questa è un'altra cosa. Però, adesso, paradossalmente esageri tu in senso opposto, anche considerando la mia ipotesi di finale ci sono tre storie Nolittiane che hanno un finale maro, adesso non capisco io perchè dici nessuna, anche la storia una ragazza in pericolo ha un finale amaro.

Però lasciatemi aggiungere un'ultima considerazione importante, alcuni anni fa ci fu una discussione basato sul fatto che dai tempi di Nolitta mancavano storie con finali amari. La quasi totalità degli utenti non faceva altro che elencare solo e soltanto tre storie con un finale amaro: Libertà o Morte, La Rabbia degli Osages e Sandy River, era dato per assodato da tutti che erano le uniche con il finale amaro e quindi ogni tanto sarebbe stato gradito qualche nuova storia con un finale amaro. Evidentemente a quel tempo tutti avevano l'idea che Zagor fosse una collana dove i finali amari erano sporadici e si contavano sulle dite di una sola mano. Ad essere sinceri anche per questo quando l’ho ribadito pensavo che sarebbe passato in sordina, quasi come una cosa scontata e ovvia, evidentemente gli utenti di allora sono diversi da quelli attuali. In quella discussione fu messa in evidenza anche un'altro aspetto che occupo la discussione per un pò di tempo, le tre storie erano state tutte disegnate da Donatelli e molti utenti erano convinti che il suo tratto essenziale aveva le aveva esaltate facendo emergere ancora di più la loro drammaticità, molti pensavano che Nolitta lo avesse scelto apposta, altri che fosse un caso è rimasta sempre una domanda inevasa.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Però se immaginiamo una storia in cui per tutta la durata succedono le cose più tragiche, e pure nel finale in cui muoiono personaggi positivi o si sacrificano ecc... ma comunque nell'ultima pagina l'autore vuole chiudere con ottimismo, stemperando con una battuta e una risata collettiva... possiamo dire che questa storia ha un finale non amaro?

WM non esagerare adesso, se fosse pubblicata una storia del genere l'autore andrebbe invitato a trovarsi un altro lavoro. La pagina finale sarebbe totalmente fuori contesto e scollegata dal resto della storia e provocherebbe rabbia e ira nei lettori, infatti non è mai accaduto. Se Zagor dopo avere seppellito Jenny in seguito a qualche battura di Cico si fossero messi tutti a ridere, penso che avremmo organizzato una spedizione punitiva andando a Milano ad aspettare Burattini sotto la sede della SBE invitandolo ad andare in pensione con nodosi randelli di quercia, Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy. A tal proposito qualcuno ha criticato la gag di Cico a Pleasant Point nonostante sia stata scritta su una diversa storia, solo perchè nello stesso albo dove c'è stato il finale con la morte di Jenny.
Walter Maddenbrook ha scritto:

Certo che possiamo dirlo, ma appunto solo se applichiamo il criterio, lasciami dire, asettico.

Questa asetticità cosi estrema non l'ho mai contemplata, anche perchè solo un autore strano potrebbe inserire una tavola con i protagonisti che ridono cosi senza motivo, mentre nella pagina precedente si consuma un finale drammatico. Se l'autore vuole chiudere con una risata per stempera un pò gli avvenimenti, allora deve strutturare un finale meno amaro addolcito o parzialmente addolcito che possa giustificare l'ilarità o la leggerezza dell'ultima pagina.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Ma il finale NON E' l'ultima pagina o addirittura l'ultima vignetta, è invece una sequenza che chiude la vicenda portante, in un verso o nell'altro. Quindi se in quella sequenza assistiamo a una risoluzione tragica o amara, per me il finale è amaro, a prescindere dal fatto che nelle ultime due pagine Zagor si ritrova con i trappers e Cico ne combina una delle sue. Sei d'accordo con questo? A me sembrerebbe di sì, perché mi pare una cosa ovvia, ma da certe tue parole mi viene il dubbio. E così te lo chiedo, tutto qua. Senza che per questo tu ti debba risentire o cosa. Siamo qua a parlare.

Certo che sono d’accordo, ci mancherebbe altro. Io ho solo scritto che sono tre le storie di Nolitta dove si assiste ad una risoluzione tragica o amara della vicenda. Forse non sono il solo a pensarla così visto che tanti lettori e diverse pubblicazioni le considerano storia un pò a parte, diverse dalle altre.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Direi che un terreno significativo per comprenderci meglio è rappresentato dal tuo elenco, in cui emergono valutazioni differenti di base, e che vado a commentare per come la vedo io:

No, aspetta questa discussione teniamola separata, la commento dopo, quello che scrivi sul finale di ciascuna delle tre storie è corretto ed investe soprattutto la sfera emozionale e la sensibilità del lettore, ma al momento la cosa fondamentale è una sola, siamo tutti d’accordo che Libertà o Morte, La Rabbia degli Osages e Sandy River sono tre storie con finale amaro, e almeno su questo non ci dovrebbero essere dubbi.
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.


Ultima modifica di cama69 il Mer Set 28, 2022 1:50 pm, modificato 1 volta in totale
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cama69
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MessaggioInviato: Mar Set 27, 2022 6:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questa seconda parte di discussione inserisce nuovi elementi nella definizione di finale amaro che cambia necessariamente i criteri di analisi e potrebbero cambiare i risultati della statistica. Inoltre gli aspetti che andremo a discutere sono molto più soggettivi e investono la sfera emozionale e la sensibilità di chi legge, pertanto sono più personalizzati. Anche per questo io avevo definito il finale amaro in modo più oggettivo anche se più asettico e più superficiale ponendo l'attenzione anche su chi vince e chi perde tra i buoni e i cattivi.
Detto ciò non ho difficoltà a contribuire alla discussione con una mia opinione, non mi tiro mai indietro se si tratta di discutere di Zagor.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Ecco, secondo me questo è un punto molto importante per definire questa amarezza, diciamo. Per me sinceramente che i cattivi restino o meno impuniti non conta quasi nulla in questa valutazione.

Bene, per me in un'ottica più generale ed emozionale non è l'aspetto più importante, però a differenza tua per me una valenza ce l'ha. Personalmente conta per me se i cattivi restano impuniti oppure no, cioè non mi lascia indifferente se finisce in un modo o nell'altro. Se i cattivi restano impuniti e magari vincono pure provo ancora più rabbia dolore e amarezza, se invece anche loro pagano e le azioni che hanno fatto comunque non li porta a vincere e godere provo sempre rabbia ed amarezza ma con una gradazione più bassa. Quanto meno mi viene da pensare il crimine non ha pagato.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Per me quello di Libertà o morte è un finale amaro perché il sogno di vivere in una terra senza discriminazioni razziali, che ha animato tutti gli sforzi dei Seminoles e dei protagonisti, viene infine brutalmente stroncato, e non ci sarà mai speranza alcuna per loro. In più Manetola trova la morte, col suo cadavere sfregiato, e lo stesso Liberty Sam capisce che ormai la fine è giunta e l'unica cosa che gli rimane è almeno morire con le armi in pugno... è insomma continuare ad essere degno del suo sentirsi Seminole, di un popolo cioè che non si è mai arreso fino all'ultimo nella continua ricerca della libertà. E nemmeno lui si arrenderà. O libertà o morte.

Su questa analisi non ho nulla da aggiungere, concordo su tutto
Walter Maddenbrook ha scritto:

Che Zagor torni indietro e ammazzi tutti quei soldati, non sposterebbe di una virgola l'amarezza di questo vero finale.
Come non l'ha spostato il fatto che anni dopo Burattini ci ha "rivelato" che Liberty era vivo, o magari tra poco Rauch ci "rivelerà" qualcos'altro.
Il finale è quello in cui Liberty corre nella battaglia urlando: "Seminoles, a me!!!", e Zagor disperato nella barca aggiunge: "Siano maledetti coloro che privano il mondo di simili uomini".

Si è chiaro che Zagor se tornasse indietro non risolverebbe nulla perchè oramai la vicenda è finita. Ma se all'interno della stessa storia Zagor resistendo riusciva ad ammazzare tutti i soldati salvando un manipolo di Seminoles, la storia sarebbe stato ugualmente drammatica e amara, ma un simile finale e parlo per me, lo avrei trovato un pò meno amaro, insomma non sarebbe stata la stessa cosa, l'amarezza non avrebbe avuto la stessa gradazione se cosi possiamo dire. Lo ripeto stò parlando di sensazioni mie personali. Avrei quanto meno pensato almeno questi sono morti e non si godono gli effetti delle loro azioni.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Anche qua, per come la vedo io conta poco.

Per me conta un pò, non è un aspetto fondamentale ma un pò conta, secondo me quanto conti è realmente molto soggettivo. Per te non conta niente, per me conta un pò, per qualcun altro potrebbe contare di più.
Walter Maddenbrook ha scritto:

Il finale è amaro perché Nolitta ci dimostra che non c'è giustizia per i crimini commessi dai potenti verso i poveracci, che la giustizia si può comprare col denaro. "Per chi ancora una volta ritiene ben poca cosa la vita di chi ha la pelle diversa dalla propria", per citare Wakopa... che anche col suo gesto non cancella nulla dell'amarezza finale, anzi semmai ne aggiunge nel pianto del vecchio Kirby e nel senso di nausea per tutto il sangue versato che prova Zagor.

Anche in questo caso su questa analisi non ho nulla da aggiungere, concordo su tutto
Walter Maddenbrook ha scritto:

Guarda, io ho sempre considerato questo il finale più amaro di tutta la serie. Zagor è stato sconfitto, catturato e imprigionato. Riceve perfino l'umiliazione dell'atto di scarcerazione dal maggiore. Pensa di poter dire ancora la sua ma Cico gli fa capire che la sua sconfitta è definitiva e impossibile da ribaltare: la enorme campagna di stampa a favore de "l'eroe del Sandy River" non si può combattere, la gente là fuori è tutta convinta che il prode Raskin ha restituito la povera Cinzia alla civiltà, nessuno al mondo metterebbe in dubbio che è andata così, perché il castello di menzogne che hanno costruito fa comodo a tutti: è un SISTEMA, e Zagor con la sua scure non può nulla.
Questo per me è già sufficiente per definirlo finale amarissimo.
Ma Nolitta affonda ancora di più la lama, portando la giovane Cinzia ad una vendetta terribile per lei, allucinata, che la uccide una seconda volta mentre spara al maggiore. Ora davvero non c'è più scampo né redenzione né lieto fine, ora sono davvero tutti sconfitti. E che Raskin sia vivo o morto non cambierà NULLA nel castello di menzogne sopracitato, che è il vero vincitore.

Ma io concordo su tutto, l'ho detto anche prima che la storia è terribilmente cupa dall'inizio alla fine eccetto le prime pagine della gag di Cico.
Solo che la morte di Raskin in quel modo mi fa godere, lo ammetto, il fatto che si atteggiava a padreterno dopo aver compiuto quelle strage mi faceva infuriare. Mi rendo conto che è un atteggiamento di pancia, ma sono fatto così, se fosse rimasto vivo a continuare nella sua opera di macellaio mi avrebbe fatto ancora più male.
Walter Maddenbrook ha scritto:
Come a nulla serve la vignetta finale sulla "testimonianza bomba" che sembra quasi che Nolitta ficchi lì per "dovere" verso una qualche forma di lieto fine che è praticamente obbligato a cercare sempre in quel tipo di pubblicazione.

Secondo me se l'ha messa significa che per lui serviva eccome, d'altra parte non era obbligato a cercare di addolcire un pò il finale visto che in Libertà o Morte non lo aveva fatto e poi non doveva dare conto a nessuno. Io non so quale significato gli volesse dare, probabilmente voleva che ogni lettore gliene desse uno.
Io nel mio piccolo l'ho fatto, per quanto un evento possa finire tragicamente non bisogna mai gettare la spugna, ma cercare sempre di fare qualcosa affinchè nel futuro le cose possano migliorare. Zagor non avrebbe avrebbe ottenuto nulla parlando con quei generali, ma da modello di riferimento ha perseverato e la storia ci insegna che le grandi conquiste sociali per tanti anni hanno viaggiato su fiumi di sangue prima di vederne i germogli e tanti piccoli Zagor reali hanno pagato e hanno perseverato nella lotta.

Detto questo, in base alla tua definizione di finale amaro che io non contesto affatto, dico solo che è abbastanza soggettivo, mi piacerebbe sapere quali altre storie della collana ci rientrano, così giusto per ampliare la discussione
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Burattini ha scritto:
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MessaggioInviato: Ven Ott 21, 2022 6:29 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riprendo da qua: http://www.spiritoconlascure.it/forum/viewtopic.php?t=12770&start=165

Angelo1961 ha scritto:
Sarà facilmente confutabile Walter, ma lo dice anche Boselli. Non è un maancheboselli, è semplicemente una cosa logica basata sui numeri. Dimmi te quante storie Mignacco ha scritto negli ultimi 5 anni per Zagor. Penso 2-3, forse 4. Quindi secondo te Zagor lo ha spremuto?
E stranamente, chi ne ha scritte tantissime come Rauch (presente anche su Tex), le ha scritte praticamente tutte belle, probabilmente le migliori.
Quindi come vedi, la mia tesi non è poi così facilmente confutabile. Laughing

Beh, ma è chiaro che la spremitura va combinata con le capacità dell'autore, questo mi sembrava di non doverlo nemmeno precisare.
Se Maradona è spompo, giocherà peggio ma sarà sempre meglio di Gagliardini spompo (anzi, anche di Gagliardini riposato).
Quindi, se uno è bravo, anche in condizioni difficili produrrà sempre qualcosa di qualitativamente accettabile.
Mentre se uno è mediocre, sarà mediocre anche nelle migliori condizioni. Ovvio.

Ma qua non stiamo confrontando dei singoli, e men che meno degli estremi, ma facendo un discorso di impatto medio.
Per cui, cerco di cambiare angolazione perché forse stiamo guardando da punti differenti l'argomento.

Partiamo da quel che sostengo io: l'iper produzione produce un abbassamento della qualità, in tutti i settori e in particolare quello artistico, per i motivi che ho detto. Se si lavora di fretta, senza informazioni, senza tempo per pensare, valutare, ripensare, calibrare, eccetera... normalmente la qualità si abbassa.
Questo direi che è pacifico. Sei d'accordo?

Bene, poniamo il caso che ogni anno escono 12 storie: noi abbiamo lo sceneggiatore Tizio che ha la capacità di produrre 12 buone storie l'anno, mentre se si va oltre questo numero va in difficoltà.
Però la casa editrice decide che le uscite dovranno diventare 18 all'anno.
Per questo gli affianca un altro sceneggiatore Caio. Peccato che questo al massimo sa produrre 2 buone storie l'anno, per cui:
- o le restanti 4 le produce tutte Tizio
- o tutte Caio
- o se le divideranno.
Il risultato sarà sempre che avremo 4 storie non buone.

Ora, quello che sostieni tu (correggimi se sbaglio) non è tanto puntare il dito sull'aumento di produzione, quanto sul fatto che Caio è scarso, o comunque non all'altezza. Se si fosse assunto un nuovo Tizio, o anche la metà bravo, avremmo coperto bene la produzione.

E io concordo, sia chiaro.
Quindi, possiamo concludere che le 4 storie brutte sono un mix dei due fattori.
Se fossimo rimasti a 12 albi (no iperproduzione), la qualità sarebbe rimasta buona. [Tesi Walter]
Oppure se fossimo passati a 18 (iperproduzione), ma si fosse assunto un buon sceneggiatore, anche in questo caso la qualità sarebbe rimasta invariata. [Tesi Angelo]

E infatti il punto dove metto il dito io non è l'iperproduzione tout court, ma l'iperproduzione in relazione al parco sceneggiatori.
Anzi, se le idee fioccano, ben venga produrre di più. Come era per Martin Mystere quando negli anni 90 cominciò a esplodere di Speciali, Almanacchi, Extra vari perché le idee pullulavano. Oppure la stessa produzione nolittiana, che copriva oltre due testate da solo nella fase di sovrapposizione di Zagor e Mister No (e qualche Tex).

Pertanto, la domanda è: il parco autori di Zagor è in grado di coprire tutte le uscite tenendo un'alta qualità?
Se la risposta è NO, come ci stiamo dicendo, abbiamo due soluzioni:
1) assumere sceneggiatori migliori (ma magari!, ndr)
2) oppure ridurre le uscite

Dato che per la prima non si trovano al supermercato , sennò li avrebbero già trovati, ecco che l'unica soluzione non può essere che la seconda, ed è per questo che la sostengo.
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Angelo1961
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MessaggioInviato: Lun Ott 24, 2022 8:32 am    Oggetto: Rispondi citando

In sostanza io dico solo questo semplificando al massimo: se escono 12 albi all'anno, e gli sceneggiatori ne riescono a scrivere 8 buone, la percentuale è di 2/3 buone e 1/3 meno buone.
Se le uscite sono 20 e gli sceneggiatori ne scrivono sempre 8 buone, la percentuale scende a 2/5, ma le 8 buone rimangono.

Per cui è vero che cala la qualità, ma solo in termini percentuali. Le nostre 8 buone storie, che escano 12 albi o che ne escano 50 o 1000, non ce le tocca nessuno.

Inoltre, se avessimo fatto un simile ragionamento quando furono annunciati gli speciali, i maxi o gli almanacchi, convincendo la Bonelli a non pubblicare questo surplus, non avremmo letto tante ciofeche (soprattutto negli almanacchi e negli ultimi speciali), ma neanche storie come le Aquile del nord, Marines, Soldati fantasma, le avventure tra i metis canadesi...

Le cose "in più" non tolgono mai nulla, casomai aggiungono. Sono le cose "in meno" che tolgono...
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