Indice del forum www.spiritoconlascure.it
Il Forum di Za-gor Te-nay
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista degli utentiLista degli utenti   Gruppi utentiGruppi utenti   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi PrivatiMessaggi Privati   LoginLogin 
Indice del forum

           
*** FINO A VENERDI' 23/07, SU CATAWIKI, E' ATTIVA ASTA (SENZA PREZZO RISERVA) MATERIALE DI ZAGOR E TEX - I nostri forumisti, in caso di acquisto, potranno usufruire di un Voucher!! Vedere il topic nella sezione IL FUMETTO DA COLLEZIONE - IL LINK E' QUI SOTTO, A SINISTRA ***


Asta CATAWIKI Tex e Zagor
IL PICCOLO SCERIFFO

 
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Fumetti
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
Puro Veleno
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 20/01/10 14:25
Messaggi: 20265

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 9:53 am    Oggetto: IL PICCOLO SCERIFFO Rispondi citando

IL PICCOLO SCERIFFO



Dunque, prima di addentrarci nella disamina della trama delle avventure lette, fornisco qualche rapida notizia di inquadramento generale.
Il Piccolo Sceriffo viene pubblicato per la prima volta il 30 giugno 1948 (3 mesi esatti prima del nostro Tex Willer) su albi a striscia di 32 pagine (più le 4 di copertina) al prezzo di 15 lirette.
Naturalmente in bianco e nero.
Il creatore del personaggio, Tristano Torelli, è anche l’editore mentre a disegnare abbiamo Camillo Zuffi.
La prima serie durerà 173 fascicoli (dal 30 giugno ’48 al 2 novembre ’51).
Ma già un anno dopo, 15 settembre 1949, cominciano a uscire le ristampe.
Con un formato, quaderno, di cm 17 x 24 e 32 pagine ripropongono cronologicamente tre albi a striscia.
Per intenderci, sono 3 centimetri più alte e un centimetro più larghe di un classico albo bonelliano
Quella che ho tra le mani è proprio la copia anastatica (by Editoriale Mercury) del primo numero di questa serie. Che durerà 46 numeri.
Una curiosità che ho notato e che testimonia il carattere artigianale (che aveva poi un po’ tutta la produzione dell’epoca) sta nella diversità dei caratteri usati per il “logo” sulle prime tre copertine del marchio IL PICCOLO SCERIFFO. Nelle tre successive si cercherà di ottenere maggior uniformità.
Veniamo al sodo. Com’è il contenuto, vorrà sapere qualcuno.
Ebbene, in passato non nascondo di aver preso qualche sóla andando a recuperare materiale evitabilissimo e con poca qualità.
Questa volta, invece, almeno per la lettura dei primi tre albi sono soddisfatto dell’acquisto (e curioso di leggere il prosieguo delle avventure).
I disegni, per i miei gusti, sono più che accettabili. Certo, non trascendentali, e in qualche vignetta forse l’inchiostrazione può apparire troppo carica, ma il tratto è abbastanza ben delineato e l’artista sa infondere spesso la giusta espressività ai personaggi.
Sui testi c’è intanto da osservare un uso abbastanza parsimonioso delle didascalie. Utilizzate proprio quando ritenute necessarie. A differenza, per esempio di un Pecos Bill, dove invece abbondavano rallentando non poco il ritmo della lettura.
A proposito di ritmo, noto con piacere che lo sceneggiatore, anche per limiti di spazio (32 strisce volano in un attimo), procede in maniera serrata e l’azione non indugia. Qualcosa al lettore di dinamico si deve offrire perciò gli avvenimenti si susseguono senza annoiare con troppe chiacchiere.



1 – IL CORVO


Questa prima storia è autoconclusiva. Mentre le due successive hanno il loro drammatico cliffhanger che rinvia obbligatoriamente il lettore all’acquisto del numero successivo.
Della prima avventura riprendo la didascalia iniziale che introduce alla saga: “La casa del grande Hodgkin, sceriffo di un paesino sperduto nel West, sorgeva all’estremo limite del paese e le alte erbe della prateria venivano quasi a toccarne la soglia. In una buia sera di marzo mentre il forte vento del sud spazzava la prateria producendo un rumore simile a quello dei marosi in tempesta, il grande Hodgkin sedeva tranquillamente a cena con i suoi due figli, Lizzie e Kit.”
Da lì a poco qualcuno bussa alla porta, lo sceriffo va ad aprire e riceve una rivoltellata mortale.
I figli si prodigano per i soccorsi, ma non c’è nulla da fare. Chi sarà stato il vile omicida? La notte stessa il giovane Kit, figlio dello sceriffo, inizia le indagini girando per il paese e interrogando gli abitanti. Per la sua giovane età non mancano i prepotenti che provano a maltrattarlo, incuranti del suo strazio. Mal gliene incoglie. Il giovane, sotto l’esperta guida del genitore, si rivela abilissimo nell’uso delle armi e impavido nei corpo a corpo. I primi sospetti lo indirizzano, in seguito, verso la soluzione del giallo e alla cattura del colpevole presso una vecchia miniera. Al ritorno in paese con il prigioniero gli abitanti del luogo lo acclamano e a furor di popolo gli consegnano stella e responsabilità del defunto padre. Nel finale il giovane Kit non perde l’occasione di fare il rubacuori con la sua bella imbronciata.





2 – IL FIGLIO DEL LUPO


Nella seconda avventura abbiamo l’ingresso nel cast di un compagno a quattro zampe per Kit. Un giorno durante una battuta di caccia nella prateria (andava a lepri) il nostro sceriffo viene attaccato da una lupa ed è costretto ad ucciderla. Accortosi poi che l’animale difendeva la prole decide di adottare il cucciolo rimasto orfano. Il lupo cresce e col nome di Roki comincia ad affiancare Kit nelle sue missioni. Un giorno, infatti, è impegnato nella ricerca del padre della sua bella. Il tizio che, detto fra noi, fa il contrabbandiere di alcol presso gli cheyennes non dà più notizie da giorni e la figlia prega Kit di andare a cercarlo. Il Nostro prima di arrivare al villaggio si imbatte nella prateria in Dinah, la graziosa figlia del sakem Cavallo Zoppo, con la quale vive un rapporto contrastante. Ha comunque l’occasione di salvarle la vita da una carica di bisonti e di farsi invitare al villaggio con tutti gli onori. Ma le risposte che ottiene non sono soddisfacenti. Cavallo Zoppo si dimostra reticente e Kit deve accontentarsi di recuperare il copricapo del disperso e di farlo fiutare al suo lupo per poter proseguire le ricerche. Ricerche che lo condurranno presso una grotta custodita da un guerriero bellicoso.





3 – L’ASSALTO DELL’ORDA


Entrato nella grotta dopo aver vinto le resistenze della sentinella, Kit libera il prigioniero (che era in attesa di essere sacrificato con la nuova luna) e ne ascolta il racconto, ma intanto la sentinella è ritornata con il grosso dei pellerossa e i due sono bloccati all’interno. Per non farsi catturare i due fanno esplodere l’ingresso con la polvere da sparo e poi scendono nei cunicoli che si inoltrano nel sottosuolo. Dopo ore nel buio a strisciare nelle viscere della terra i due sbucano da una galleria e si ritrovano in una specie di terra senza tempo.
E qui apro io una parentesi. Siamo appena al terzo albetto e già si abbandona il realismo per inoltrarsi nel fantastico. Questa serie rischia di rivelarsi più avvincente del previsto. Chiusa parentesi.
Pietre lucenti incrostate alle pareti irradiano luce, c’è un fiume che scorre e una mostruosa belva attacca Roki, da lì a poco sopraggiungono dei primitivi armati di rocce da scagliare contro i nostri. Respinta la minaccia, i due familiarizzano con una selvaggia che si dimostra lesta ad apprendere la lingua mentre non mancano intermezzi comici a stemperare la tensione. Ma la tribù troglodita non desiste e si prepara ad un nuovo assalto. I nostri contano le poche cartucce rimaste e si preparano allo scontro. E l’albo si interrompe qui. Il prossimo si intitolerà: L’abisso dell’orrore.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto:
io di calcio non capisco granché.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
simon
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01
Messaggi: 11779
Località: Medvlvm

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 10:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Questi episodi sono inseriti nella old america quindi?

Grande PV Applause
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Gunny Bill
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/07/17 11:16
Messaggi: 5224

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 11:14 am    Oggetto: Rispondi citando

simon ha scritto:
Questi episodi sono inseriti nella old america quindi?

Grande PV Applause


Yes, le prime due serie (173+126 strisce) e la terza serie nello strano formato quadrotto di 54 numeri sono tutte contenute nei 21 numeri della Old America della Dardo.
Grandissimo PV Applause

p.s. per caso riesci a recuperare anche quell'articolo con cronologia che avevi postato di là? Grazie Very Happy
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Puro Veleno
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 20/01/10 14:25
Messaggi: 20265

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 12:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quello che segue è un servizio di Denis Amadio pubblicato sul #244 di Fumo di China nel novembre 2015

Nel luglio 1990 esce in edicola il primo numero dell’ultima testata, in ordine di tempo, dedicata alle avventure del Piccolo Sceriffo dall’Editoriale Dardo, divenuta famosa in passato pubblicando fumetti come Capitan Miki e Il grande Blek, eroi creati dalla celebre EsseGesse (acronimo dei tre autori Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris) negli anni Cinquanta. Tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso la casa editrice di Gino Casarotti dà al via le ristampe dei personaggi creati dal trio torinese e inizia anche alla ristampa integrale di tutte le storie del Piccolo Sceriffo a partire dalla quarta serie, originariamente pubblicata nel 1955. Perché proprio dalla quarta serie? La risposta è semplice.
La casa editrice decide di saggiare il mercato proponendo nel classico formato quaderno, oggi detto “bonelliano” per le ristampe di Tex (avviate proprio dopo quelle del Piccolo Sceriffo di Tristano Torelli nel 1949), perché il formato grafico editoriale delle prime tre serie dell’epoca era diverso: le prime due erano a striscia (quindi un terzo della pagina oggi più comune), la terza addirittura a quadretto (dove venivano proposte due strisce per pagina). L’Editoriale Dardo nel novembre 1990 decide di riproporre le prime tre serie dedicate a Kit Hodgkins, ovvero il Piccolo Sceriffo, nella testata di grande formato Il Piccolo Sceriffo – Old America, dove vengono montate in un'unica pagina tre strisce per volta. Il grande formato (21 x 28 cm) era l’ideale per poter gustare al meglio, senza rimpicciolirle, le singole strisce delle prime tre serie, dalle vignette molto fitte di dialoghi. Espediente usato all’epoca per sfruttare al massimo le poche vignette a striscia di ogni fascicolo, composto da 32 strisce più la copertina. Questo per le prime due serie. La terza è invece composta da 16 pagine, ma ognuna di queste, a formato quadretto, è composta da due strisce, quindi sempre 32 strisce a fascicolo.
Gli anni Novanta sono il canto del cigno della gloriosa casa editrice di Casarotti, quando accanto alle ristampe di vecchie serie a fumetti cerca di tornare ai vecchi fasti degli anni Cinquanta e Sessanta, proponendo un nuovo personaggio, questa volta horror (per sfruttare la moda del momento nata con Dylan Dog): Gordon Link. Primo personaggio a fumetti creato da Gianfranco Manfredi (che lo ideò all’inizio per una serie tv sul genere Ghostbusters, e che oggi è noto soprattutto per il successivo Magico Vento e l’attuale Adam Wild), autore musicale, televisivo e cinematografico; datosi al fumetto0 dopo aver realizzato le sceneggiature degli episodi del telefilm valentina, basato sul fumetto di Guido Crepax. Il primo albo di Gordon Link esce nel luglio 1991. Ma l’operazione è fallimentare: non solo chiude dopo due anni, ma l’intera casa editrice è costretta a sospendere le uscite in edicola delle ristampe, ma per non deludere le aspettative di quei lettori che volevano completare la collezione dei personaggi del passato preferiti, si decide di vendere gli albi per posta, di conseguenza con un prezzo maggiorato dovuto alla bassa tiratura. Infatti l’ultimo Piccolo Sceriffo uscito in edicola è il n.35 del maggio 1993, dopo di che la serie verrà venduta per corrispondenza fino a completare la raccolta con il n.100 datato ottobre 1999. Mentre il Piccolo Sceriffo - Old America esce in edicola fino al n.15 del gennaio 1993, poi sarà venduto per posta sino al n.21 del marzo 1994, giungendo così al compimento della collezione, portata a termine da Gianni Milone. Il pregio di questa operazione è quello di raccogliere in due sole testate tutte, ma proprio tutte, le storie del personaggio, suddivise in origine in ben 10 serie, pubblicate dal 1948 al 1966.

LE ORIGINI
Il primo albo a striscia (17 x 8 cm) esce il 30 giugno 1948 (quindi tre mesi prima di Tex), prima decadale poi settimanale. Edito da Torelli, tra l’altro autore dei testi e creatore del personaggio, vedeva ai disegni Camillo Zuffi, all’epoca con uno stile ancora acerbo. Ma Zuffi, disegnerà per intero tutte e dieci le serie, perché quando, per problemi tecnici, in poche occasioni viene sostituito da un altro disegnatore, provoca la rivolta e le lamentele dei lettori che vedevano in lui l’unico disegnatore possibile del loro eroe.
Nelle prime avventure, Kit ha circa 12-13 anni. Figlio dello sceriffo di Prairie Town, quando lo sceriffo viene assassinato, il piccolo Kit compie delle indagini che lo portano a catturare l’assassino. I cittadini, entusiasti del suo operato, lo acclamano come nuovo sceriffo … e da qui iniziano le avventure del Piccolo Sceriffo!
Kit ha una sorella più piccola, Lizzie e un fidanzatina, Flossie. Le prime storie, ambientate in un west di fantasia, oggi risultano forse ingenue ma hanno come potenziale un grande fascino. Storie che meravigliano e fanno sognare i ragazzini dell’epoca: nel Dopoguerra molti ragazzini risultavano orfani, proprio come il protagonista, e avevano bisogno di evadere con la fantasia leggendo storie di personaggi coetanei, alle prese con affascinanti avventure per far trionfare la giustizia e buoni sentimenti. Non a caso Torelli inserisce nelle sue storie giovani ragazze procaci che hanno bisogno di aiuto, e sottotrame sentimentali con le gelosie della bella Flossie, nonché i sentimenti materni della sorellina Lizzie verso Kit.
Il Piccolo Sceriffo nel giro di pochi numeri risulta essere il fumetto più amato vendendo 200mila copie alla settimana (Zuffi, in seguito, riterrà che tale fumetto arrivò a vendere addirittura 500 mila). Sicuramente il successo è dovuto anche alla costante presenza di personaggi femminili che da una parte infatuava il giovane lettore, dall’altra faceva immedesimare nel personaggio la giovane lettrice.
La prima serie chiude con il n.173, dove Kit festeggia il 18° compleanno. Ma, nella serie a venire, Kit rimarrà per tutti il Piccolo Sceriffo. Del resto è sempre il più giovane degli stellati. A partire dalla terza serie, ai testi di Torelli si affianca una donna, Gianna (o Giana) Anguissola.
Il grande successo del personaggio porta l’editore a pubblicare una serie a colori, la quinta, composta da 48 uscite. A partire dalla sesta serie, sparisce nella testata la dicitura “Piccolo”: ormai il nostro eroe è diventato un uomo. Il grande successo del personaggio in Italia porterà l’editore a vendere la serie anche all’estero grazie all’aiuto di alcuni parenti: quindi esistono edizioni del giovane eroe anche in Francia, Spagna, Brasile e Messico.
Il successo del personaggio di Torelli & Zuffi porterà diversi editori del settore a creare nuovi personaggi imberbi tra gli anni Cinquanta e Sessanta come il già citato Capitan Miki della EsseGess, pubblicato a suo tempo da Casarotti. Oppure la casa editrice di Sergio Bonelli che pubblicava con varie denominazioni Un ragazzo nel Far West (testi di Guido Nolitta alias Bonelli stesso e disegni di Franco Bignotti e Giovanni Ticci) e Il Piccolo Ranger (di Andrea Lavezzolo e Francesco Gamba) entrambi del 1958.
Un altro fatto curioso è che Kit, il nome del Piccolo Sceriffo, è lo stesso del Piccolo Ranger, che si chiama Kit Teller. Inoltre, tra gli altri “piccolo” personaggi, anche il figlio di Tex Willer si chiama Kit, nonostante la cosa poteva creare a Giovan Luigi Bonelli difficoltà nella stesura dei testi per la presenza di un altro Kit (Carson!). Questa era la moda dell’epoca, i piccoli eroi si dovevano chiamare Kit, forse una tecnica “astuta”, per evocare il potenziale fascino del Piccolo Sceriffo.
Dopo la chiusura della decima serie del Piccolo Sceriffo all’epoca testata quindicinale, altre quattro avventure vengono pubblicate, mensilmente, a partire dal 15 marzo 1966 nell’albo Piccolo sceriffo mensile dal n.3 in poi: una testata contenitore di ristampe di vecchie storie.
Dopo di che, Torelli vende l’attività trasferendosi a Monte Carlo e scrivendo per altri editori.
Due curiosità, segnalate perfino da Wikipedia: dal Piccolo Sceriffo fu tratto nel 1950 un mediometraggio diretto da Vittorio Sala e interpretato dai nipoti di Torelli (presentato nella sezione ragazzi della XI Mostra del Cinema di Venezia, ebbe una sola proiezione al mattino del 3 dicembre 1950 al cinema Impero di Milano per poi scomparire: l’unica copia sarebbe stata venduta, insieme a materiale editoriale inerente al film, a parenti di Torelli emigrati in Sud America!), mentre nel 1972 ne fu tratto un fotoromanzo in chiave sexy, edito sul quattordicinale per uomini Caballero della Sepim, edito dal figlio di Torelli, Guglielmo.






Aggiungo una mia osservazione/considerazione.
La chiusura del Piccolo Sceriffo a metà anni Sessanta non fu casuale. In quella data chiudevano anche Capitan Miki, Blek e molte altre testate con personaggi che apparivano ai lettori sorpassati di fronte all’ondata dei characters del montante fumetto nero (e, a ruota, erotico) con le sue efferatezze e le sue morali.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto:
io di calcio non capisco granché.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
simon
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01
Messaggi: 11779
Località: Medvlvm

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 2:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Interessante.
Un campione d'incassi pre-boom texiano, un pò dimenticato. (Strano che al giorno d'oggi, dove fioccano ristampe di ogni tipo, non si sia mai pensato al piccolo sceriffo... problemi di diritti? )

Per rispondere a PV, stupisce poi che, proprio nel 66, la EsseGesse sia partita con Mark (non certo un personaggio innovativo) portandolo fino al tramonto degli anni 80!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Angelo1961
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/03/12 13:21
Messaggi: 16740
Località: Udin

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 3:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ma Mark è della Bonelli. Forse la differenza è lì...
Tieni però presente che Mark non è "Piccolo", anche se vive storie a volte (non sempre) ingenue.
Piuttosto avrei detto che nel 1964, dopo 6 anni di strisce, esce in edicola il bonellide del Piccolo Ranger...

Io penso che la differenza sia proprio la Bonelli che continuerà a sfornare storie per ragazzi. Mentre le altre case editrici si buttano sull'apparentemente più redditizio mercato "per adulti" (che poi era letto da adolescenti infoiati con gli ormoni guizzanti).
Aggiungo comunque che io ho continuato a vedere Miki e Blek, non solo in testate autonome di vario formato, ma anche nelle Colana Prateria, fino agli anni settanta.
C'erano il mensile bianco di entrambi, il Collana Prateria (Blek, Miki e in appendice un minore), i tascabili, i balenotteri...
_________________
DAL GIUGNO 1970 ININTERROTTAMENTE LETTORE DI ZAGOR!
Incubi e' una storia per zagoriani radical chic (Wakopa)
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Puro Veleno
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 20/01/10 14:25
Messaggi: 20265

MessaggioInviato: Gio Giu 23, 2022 7:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Angelo1961 ha scritto:

Aggiungo comunque che io ho continuato a vedere Miki e Blek, non solo in testate autonome di vario formato, ma anche nelle Colana Prateria, fino agli anni settanta.
C'erano il mensile bianco di entrambi, il Collana Prateria (Blek, Miki e in appendice un minore), i tascabili, i balenotteri...

Sì, ma erano ristampe di materiale edito negli anni Cinquanta e Sessanta.
La SGS era passata armi e bagagli alla Bonelli a scrivere e disegnare il Comandante Mark. L'editore Casarotti aveva provato inzialmente a far continuare Miki e Blek scritti da altri, ma le vendite erano precipitate. Così trovò più salutare chiudere con le inedite che gli costavano anche di più e ripiegare sulle ristampe, più economiche e più richieste.
_________________
Doc Lester 1975 ha scritto:
io di calcio non capisco granché.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
simon
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01
Messaggi: 11779
Località: Medvlvm

MessaggioInviato: Ven Giu 24, 2022 7:03 am    Oggetto: Rispondi citando

Una domanda...

Avete presente le cover del Piccolo Sceriffo formato bonelli edite dalla Dardo degli anni 90?

Il copertinista (che si firma CHIAR) è Della Monica sputato! Shocked
Era lui? Think
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Gunny Bill
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/07/17 11:16
Messaggi: 5224

MessaggioInviato: Ven Giu 24, 2022 8:03 am    Oggetto: Rispondi citando

simon ha scritto:
Una domanda...

Avete presente le cover del Piccolo Sceriffo formato bonelli edite dalla Dardo degli anni 90?

Il copertinista (che si firma CHIAR) è Della Monica sputato! Shocked
Era lui? Think


È Dario Chiarot Wink
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
simon
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 09/05/04 13:01
Messaggi: 11779
Località: Medvlvm

MessaggioInviato: Ven Giu 24, 2022 8:31 am    Oggetto: Rispondi citando

Shocked
giuro l'avevo scambiato per Della Monica!
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
AAHHYAAAAK
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 14/03/16 00:55
Messaggi: 14544
Località: Torino

MessaggioInviato: Sab Giu 25, 2022 2:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

Comunque la If sta ristampando Il piccolo sceriffo in appendice agli albi de Il piccolo ranger
_________________
Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Gunny Bill
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 02/07/17 11:16
Messaggi: 5224

MessaggioInviato: Dom Giu 26, 2022 8:13 am    Oggetto: Rispondi citando

AAHHYAAAAK ha scritto:
Comunque la If sta ristampando Il piccolo sceriffo in appendice agli albi de Il piccolo ranger


Si sono alla VI serie, non un granché a dire il vero, le serie più belle per me sono le prime due scritte dal solo Torelli perché, come detto nell'ottimo articolo postato da PV, dalla terza arriva ad affiancarlo Giana Anguissola e secondo me proprio dalla sesta serie il Torelli mollò del tutto la testata visto il peggioramento notevole delle sceneggiature piuttosto banalotte e a volte noiose...
Torna in cima
Profilo Messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Fumetti Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum
Non puoi rispondere ai Topic in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group