www.spiritoconlascure.it

[Walter Maddenbrook]

************ SPOILER sul n. 420 - Jenny ************************

Mah. Allora... si sente che la Baraldi ci mette il cuore, si sente che ci mette tanto di lei e della sua biografia, ma non so... l'effetto non è mai coinvolgente come dovrebbe.
Oh, magari è proprio una assenza di feeling di fondo con me, fatto sta che non riesce mai a prendermi. Ha sempre questa narrazione frastagliata, fatta di brevi momenti che chiamano frasi altisonanti, passa da una scena all'altra spesso in modo contrastante o comunque non legata bene. Così, almeno ai miei occhi, sembra tutto un pacciugo, come sapori che non hanno una linea comune. Tipo quei racconti per ragazzine, nei quali i personaggi hanno caratteri spesso incoerenti, perfino contrastanti, perché vivono su questi eccessi comportamentali in un senso o in quello opposto. E in questo modo i personaggi vengono fuori male, perché perdono la caratteristica basilare che deve avere ogni personaggio di una narrazione, ovvero la coerenza con sé stesso.
Poi anche tutte quelle frasi tipo "Sei brutta, sei sfigata, non sei niente, non combinerai mai niente", con tutti che ridono di te, ecc. che magari va bene a 15 anni però per la media anagrafica dei lettori attuali di Dylan mi suonano davvero patetiche.
In ogni caso la considero una delle cose migliori che ha scritto, forse potrebbe arrivare anche a una sufficienza stiracchiata.

Grandissimi invece i disegni.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Kramer76]

jenny
numero 420, settembre 2021, testi baraldi, disegni furnò, copertine de tommaso e cavenago
l'albo è oggettivamente l'unico decente della trilogia e i disegni di furnò sono splendidi da 10 in pagella con lode.....
della baraldi io ho una certa stima, due sue storie mi sono piaciute molto:la mano sbagliata e il bottone di madreperla
ha scritto storie indifendibili come gli anni selvaggi, ma anche nelle storie più mediocri c'ho sempre visto qualcosa...
l'autrice ha ormai una poetica riconoscibile, ci sono citazioni inserite nel modo giusto (alcatraz, debbie harry, psycho)
quindi comprendo perfettamente tutti i voti alti che ho visto in giro per questo albo, ma questo dylan non mi prende...
a parte che è la solita lagna, dopo il detenuto, sally, albachiara, anna per sempre... classica storia recchioni-style
quasi muta con la scusa che è musicata, filosofeggiante, fondamentalmente ruffiana con dylan eterno adolescente...
legittima scelta editoriale, si punta sui lettori più giovani... ma avverto un senso di vuoto... poi basta con 'sti nazisti...
i soggetti delle copertine di de tommaso sono imbarazzanti, però bisogna ammettere che la tecnica è sopraffina
bella e basta l'ultima copertina di cavenago artista che stimo e che non si meritava tutte queste critiche ho letto...
non sono un suo fan, ma ho trovato gradevole l'intervista a rossi

voto 6+

[Kramer76]

la variabile
numero 421, ottobre 2021, testi barbato, disegni celoni, copertina cestaro bros
ho riletto l'anno scorso "il tocco del diavolo" e non la metterei mai tra le migliori di barbato, una buona storia ma antipatica....
uscita in un periodo in cui la barbato era ancora una forza della natura, la migliore, e in cui dylan iniziava già a sbandare terribilmente
e quindi, in mezzo a storie di masiero, faraci e ruju, una storia come il tocco del diavolo spiccava, sembrava quasi un gioiellino....
questo sequel, per quanto mi riguarda, è una catastrofe... quando uno aspetta la fine dell'episodio come una liberazione, allora è grave..
mi ha ricordato le altrettanto pessime "il crollo", "la lunga notte", sempre della barbato: una storia insopportabile, incomprensibile...
una trasferta topolinesca in bolivia da cui, secondo me, non si salva nemmeno celoni... non da buttare, ma me lo ricordavo meglio...
si salva solo la beffarda copertina (che non ci azzecca niente) e il nuovo frontespizio più bello di quello che c'era prima...
a questo punto direi che la mia seconda vita dylaniana può anche terminare qua

voto 4

[Gunny Bill]

Quoto Kramer, la variabile sfortunatamente l'ho presa anch'io, una cosa illeggibile, non riesco ancora capire come si possa allegare il mitico numero 1 per promuovere Dylan a una storia di così basso livello, ci ho messo 5 giorni per leggerla e ho fatto molta fatica a finirla. Celoni un po' discontinuo. Bella la copertina.

[Walter Maddenbrook]

********* SPOILER sul n. 421 - La variabile *****************

Come fu per Il tocco del diavolo e come spesso capita con la Barbato in genere, la storia parte bene. I comprimari sono dotati di grande carisma e fascino, e i dialoghi sono ottimi specie all'inizio.
Però poi si perde. Più si va avanti e più si percepisce il suo fiato corto, sembra che non sappia più bene da che parte dirigersi. Cosa che faceva anche Sclavi, eh, ma a lei manca evidentemente quel tocco di genio che a lui permetteva di sistemare le cose in qualche modo valido.
Le spiegazioni in corso d'opera peggiorano paradossalmente le cose, perché ingarbugliano ulteriormente anziché dipanare. Anzi, sembrano quasi essere usate per creare una barriera di rovi per non farti scrutare alla ricerca del finale, perché il finale non è stato pensato. Infatti termina troncata rimandandolo ad una pubblicazione futura (no, anche qua un tazzo di finale aperto come su Zagor? Arhhhggh), che io da sempre considero una gravissima scorrettezza verso l'utente.
Anche il tema del libero arbitrio di angeli e diavoli può essere interessante, ma viene espresso di fretta, e anch'esso aggrovigliato, non prende il centro della scena come potrebbe e dovrebbe.

Tra l'altro a un certo punto Dylan dice che non si ricorda dei tre comprimari, e gli si spiega che li ha conosciuti in una delle sue infinite versioni di altri universi. Ma quindi questo significa che il Dylan attuale non ha memoria di tutte le storie passate? 400 numeri di background che alè, da ora è come non fossero mai esistiti? No, ma siamo alla follia, ma rendiamoci conto delle trovate del sig. Recchioni. Mah.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

[Kramer76]

buongiorno tenebra
dylan dog old boy numero 8, agosto 2021, testi baraldi, disegni mari, copertina cestaro bros
piaciuta l'idea una versione dylaniana di "il laureato" e dei classici di simon & garfunkel (la signora diventa mrs nicholson in omaggio al regista)
poi io sono un fan di mari, tra l'altro a me era piaciuta non poco la prima storia della baraldi "la mano sbagliata", disegnata proprio da mari
un pò della morbosità di quella storia affiora qua e là, nel rapporto con la figlia, nella scena di sesso... tuttavia la storia non decolla del tutto...
vedi ad esempio il finale, che al di là della citazione cinematografica, è banalotto: la fine di lei, l'autobus con i morti, l'ultima vignetta... boh...
molte vignette mute come impone la gestione recchioni, però è una storia classica, ergo superiore a molte delle cose attuali su dylan dog...
mi ha fatto sorridere il "mi consenta" berlusconiano della servetta...

voto 5/6



gli orrori di dunwich
dylan dog old boy numero 8, testi cavaletto, disegni rinaldi
classica storia che negli anni ottanta avrebbe provocato qualche interrogazione parlamentare... il miglior complimento che si può fare...
storia morbosa, cattiva, disgustosa, perfino volgare: in romanesco "scorticata" significa ben altro... infatti non si capisce se è orgasmo o dolore...
busatta nell'introduzione dice che siamo incatenati agli anni ottanta, purtroppo non lo siamo abbastanza visto come sta combinato dylan dog...
io sono della corrente di pensiero che sarebbe stato meglio non portarlo ai giorni nostri, doveva rimanere cristallizzato nel suo habitat naturale
i risultati si vedono in storie come "qwertyngton" o come questa di cavaletto, o come "il prezzo della carne" di qualche anno fa, sempre di rinaldi
o come "i sonnambuli" gioiellino di cavaletto, disegnata da un'altra "icona" degli anni ottanta, dall'uomo... rinaldi è invecchiato come il vino...
non me lo ricordavo così, è migliorato con gli anni: vedi l'atmosfera che si crea già con la presentazione dei due pazzi, della ragazza deforme...
ai tempi d'oro probabilmente storie così sarebbe passate quasi inosservate, oggi sono da considerarsi dei gioiellini, è il dylan dog più autentico...
dentro c'è un pò di tutto, almodovar, hitchcock, lovecraft, brian eno, eccetera dulcis in fundo un bel finale che chiude degnamente il tutto...
la copertina non mi piace molto, l'anagramma neanche, anche se io non sono un patito di anagrammi (non li so risolvere)
mi è piaciuta di più la grouchata nascosta intelligentemente da cavaletto all'interno della storia...
al di là dei temi trattati, i dialoghi sono ottimi...

voto 8

[Kramer76]

i figli dell'illusione
dylan dog old boy numero 9, ottobre 2021, testi barbato, disegni acciarino, copertina cestaro bros
meglio dell'albo attualmente in edicola "la variabile", ma come storia è più vicina a "senza trucco né inganno" che al memorabile diabolo
sinceramente non riconosco più barbato, autrice che ho amato molto... a parte forse nel colpo di scena che ingarbuglia una trama altrimenti piatta...
sembra quasi una storia alla de nardo, con i satanassi e i riti annessi, ma in una versione più...infantile... vedi le scene con trelkovski e jenkins
cosa posso dire di carino su questa storia? boh forse che in fondo è la storia di una separazione difficile, con figli in mezzo, buono il finale...
il disegnatore è bravo ma non mi ha colpito particolarmente... discreta l'ultima copertina dei bros, adesso arrivano bacilieri e grassani mah

voto 5/6



lei abita ancora qui
dylan dog old boy numero 9, testi e disegni simeoni
simeoni è uno degli autori più presi di mira dai detrattori dylaniani, ma io non ho mai capito veramente perché... a me non dispiace...
di storie veramente brutte ne ricordo solo una ("miseria e crudeltà"), per il resto lo considero un bravo autore che usa al meglio il doppio ruolo
quest'ultima storia, in particolare, è perfetta per l'old boy, i dylaniani l'assoceranno subito a "la dama in nero", gli zagoriani a "la casa del terrore"
si sente aria di casa (i duran duran, siouxsie and the bashees), con l'unica differenza che bloch è coadiuvato non da jenkins ma da più sostituti
un piacevole tuffo nel passato, una casa infestata, un'indagine classica, protagonisti in forma, soprattutto groucho, si vede che simeoni ci sa fare...
riferimenti cinematografici che più classici di così si muore....tanto che avrei risparmiato la didascalia su pazuzu, i pischelli dovrebbero saperlo
come nella recente "l'isola del male" nel finale la si butta un pò in caciara (la posseduta), ma del resto lo faceva anche raimi quindi va bene così...
nonostante i temi triti e ritriti, simeoni riesce a rendere interessante la storia, anche grazie al suo marchio di fabbrica, le lunghe sequenze mute
ricche di dettagli (il modo in cui dylan trova la soluzione), quadruple evocative (il fantasma che si porta via i bambini, il ritrovamento del morto)
ecco, a proposito di bambini, mi ha ricordato inevitabilmente "nel fumo della battaglia" che secondo me è un gioiellino, la migliore di simeoni

voto 7+

[Kramer76]

una risata vi resusciterà
dylan dog speciale numero 35, ottobre 2021, testi bilotta, disegni gerasi, copertina mastrazzo
vado un pò controcorrente con i vari commenti entusiastici, ovviamente mi è piaciuto, e così dovrebbe essere per ogni vero dylaniano
le storie di bilotta sono quanto di più vicino a sclavi si sia letto ultimamente, peraltro per me l'apice di questa saga è "nemico pubblico n.1"
anche in quell'albo c'era gerasi, con il suo stile particolare, e non c'era quasi per nulla dylan dog... tuttavia, stavolta l'albo mi è piaciuto meno
gli autori rischiano di disorientare troppo, persino di annoiare, con questa continua divagazione e con il continuo tirare le fila della saga...
boh, si vede che la storia non mi ha preso molto, oppure non l'ho capita davvero... stesso dicasi per i disegni, seppure adattissimi alla storia..
detto questo, vorrei che il ciclo continuasse all'infinito...bilotta è un narratore magistrale, ci sono finezze a non finire, spesso sottotraccia
ad esempio la frigidità di groucho o waldo o chi per lui, la doppia vita alla vittorio de sica, il primo incontro slapstick con lo zombi...
discreta la copertina e avanti così

voto 8

[Gunny Bill]

Bel commento Kramer con cui concordo, sebbene mi sia abbastanza piaciuto e darei anch'io un 8 perché comunque come si dice la classe non è acqua, resta la domanda di dove voglia andare a parare Bilotta...E la estendo agli speciali degli ultimi 3 anni che deviano dalla trama originaria in tante "subtrame" che penso disorientino, almeno nel mio caso, il lettore, senza arrivare al punto.

[diego]

[AAHHYAAAAK]

Perché sapevano benissimo che la storia faceva cag... e quindi hanno trovato il modo per venderla
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[ElEmperador]

Maxi 32
Io ti salvaro.
One of the worst things that I’ve ever read in my entire life.
A disgusting politically correctness, absolute failure…
A story to avoid and also a kind of story to eradicate…
( imho).
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Kramer76]

il momento blu
dylan dog numero 422, novembre 2021, testi cavaletto, disegni possenti, copertina cestaro bros
"i sonnambuli" e "gli orrori di dunwich" sono di parecchio superiori, però l'albo è più che sufficiente e attualmente non è poco...
c'è da dire che "i sonnambuli" e "gli orrori di dunwich" sono storie profondamente nostalgiche di un dylan che ormai non c'è più
questo passa la ditta: dylan costantemente alle prese con i teenagers, killer truzzi e consigli musicali uno più tamarro dell'altro
selfie, filosofia a buon mercato, finali senza senso, dylan e bloch in tono minore... cavaletto si trova a maneggiare questo materiale
e da buon artigiano cerca di dargli una forma e anche di richiamare il più possibile il dylan di una volta: la storia è infatti brutale
mi ha ricordato "il tunnel dell'orrore", albo per cui stravedo, precursore: all'epoca le stragi non erano così all'ordine del giorno...
anche l'incipit di cavaletto a me ha ricordato il dylan dog di una volta, con i bambini cinefili... il finale, come detto, non l'ho capito...
disegni un pò confusionari per i miei gusti, però non brutti, alti e bassi diciamo, alcune brutalità abbastanza ben realizzate
il custode, lo specchietto retrovisore, la testa schiacciata... copertina, invero, abbastanza anonima...

voto 6+

[Doudou]

Per chi lo ha letto, nell'ultimo Old Boy di dicembre 2021, a pagina 183 della seconda storia, "Rosso Natale", la prima vignetta quadra in alto a destra, subito sotto la prima vignetta rettangolare, quale particolare raffigura precisamente?
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Andare a casa di un amico per bere ? sbagliato, andarci per fare l'amore con la sorella ? pi? che giusto.

[Walter Maddenbrook]

********* SPOILER sul n. 422 - Il momento blu *****************

Oh, ci sarà forse pure un grande complotto dietro (un nuovo "ciclo" da tirare all'infinito col nulla come quello della meteora? Anche no, eh) che riesca così a giustificare questa noiosissima sequenza di morti ammazzati, però porca vacca, io voglio anche una storia ADESSO!
Ci sono 94 tavole a disposizione, si riuscirà pure a mettere qualcosa d'altro oltre alle fucilate, o no? Perché qua non c'è proprio niente, non c'è una storia, un coinvolgimento, un senso, un finale, psicologie, niente di niente! Solo colpi di fucile e qualche frase buttata lì che vuol creare effetto ma l'effetto è quello di una scoreggia emessa in un tornado (o un profumo di rosa, se preferite, è lo stesso).

Per me è una delle storie più imbarazzanti del Dylan recente, e non è che gli esempi non manchino, eh.
Ma chi li approva questi soggetti? Almeno su quel foglio di sinossi ci sarà spiegato il senso, avendo il vantaggio della sintesi?
Perché oltre ad essere sviluppato e raccontato male ma male, non si capisce nemmeno un cavolo. Dico, alla fine ci sono questi discorsi farneticanti dei due (forse) mandanti della strage che fanno riferimenti a fantomatici "loro" (delle minacce?) e a una ipotetica setta dei "credenti del momento blu"... così tanto per buttare frasi ad cazzum pensando che possano incuriosire.
Ma ariporca vacca, o ci scrivete PRIMA una storia che coinvolga e allora POI qualcuno si può incuriosire, o altrimenti l'unico pensiero è: "Ma davvero hanno anche il coraggio di farci un seguito di questa roba?".

I disegni poi, per quanto pregni di una tecnica interessante, contribuiscono a creare confusione, caratterizzando in modo approssimativo i vari personaggi, se non cambiandogli addirittura particolari da una vignetta all'altra, e il delirio risulta servito.

PS: Credevo di essere l'unico ad aver visto "Compleanno di sangue"
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"