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Asta CATAWIKI Tex e Zagor
Jacopo Rauch
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Autore Messaggio
jupiter973
Il Pasturone Del Forum
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Registrato: 27/11/03 23:18
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Località: Grifolandia

MessaggioInviato: Ven Apr 09, 2021 3:18 am    Oggetto: Rispondi citando

E tu sei il mio Very Happy
_________________
bordenchase ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Quando ho visto comparire l'ennesimo bimbominkia boselliano (questa volta cioccolatino) ho ritrovato l'entusiasmo dei giorni migliori

Questa faccenda del bimbominkia mi fa incacchiare più di quanto immaginiate. Il prossimo che lo dice lo vengo a prendere a casa!


Zeb Dowler ha scritto:
jupiter973 ha scritto:
Rauch non fare il timido sappiamo che hai rispolverato Stiletto dal suo oblio cheers

E' talmente nell'oblio, che ho dovuto ricercarlo sugli Index, per vedere di chi parlavi... Laughing

cama69 ha scritto:
L'utilizzo del nome Jupiter per il capo discepolo di Hellingen vale il costo di tutti e tre gli albi della storia
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Thunderman
Evangelista del verbo nizziano
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Registrato: 16/01/09 15:21
Messaggi: 21896
Località: Repubblica delle banane

MessaggioInviato: Ven Apr 09, 2021 4:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Laughing Laughing
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Lo faceva anche Nolitta
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Smiling Joe
Disegnatore
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Registrato: 08/11/03 17:55
Messaggi: 5828
Località: Asher Mills

MessaggioInviato: Ven Apr 16, 2021 7:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Kramer era anche l'idolo di Rauch, ma vista la considerazione che ha riservato a Sangue Kiowa mi sa che non lo è più Laughing
_________________
Il sangue su questa lama si mescolerà presto a quello del mio nemico!.. Lo giuro!

Sergio Bonelli ci ha lasciato. Giù il cappello!

"Caro amico, l'importante è che sia appassionante, non che sia scritto bene. Il dizionario è scritto benissimo ma non mi appassiona leggerlo".
OEJ
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Kramer76
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MessaggioInviato: Ven Apr 16, 2021 7:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

non me ne ero accorto Brick wall
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ElEmperador
Iper Zagoriano
Iper Zagoriano


Registrato: 21/12/03 01:26
Messaggi: 11370
Località: Istanbul

MessaggioInviato: Ven Apr 16, 2021 7:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Laughing
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https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw
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Kramer76
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Registrato: 24/06/09 11:24
Messaggi: 17726

MessaggioInviato: Sab Ago 07, 2021 4:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

RAUCHIADE

il vascello fantasma: quasi sufficiente
la luna degli scheletri: sufficiente, penalizzata dai disegni
uomini nella tempesta: sufficiente, penalizzata dai disegni
il giorno dell'invasione: sufficiente
l'antica maledizione: sufficiente
aquila nera: discreta, mr steel è il mortimer rauchiano
il vagone blindato: discreta, mr steel è il mortimer rauchiano
l'orrore sepolto: storia da 7
i fantasmi del capitano fishleg: storia da 7
tamburi nella notte: buona, fossero tutti così i "riempitivi"
il ritorno di guthrum: buono, uno dei migliori color zagor
delaware: buon esordio
la vendetta di gambit: buono, uno dei migliori color zagor
spedizione di soccorso: buono
da un antico passato: più che buono
i monti della solitudine: più che buono
sangue kiowa: ottimo
terre fredde: ottimo



10. ROTTA VERSO PANAMA
il genere è lo stesso di "fuga per la libertà", ci sono varie analogie, mi piace l'inizio con la burrasca, i migranti, l'apparizione di zagor
è uno zagor classico affiancato da due ottimi personaggi che si vanno ad aggiungere alla già nutrita galleria rauchiana
ross mcguinn, "el diablo yanqui", è lo zio cattivo di tex, a cui non interessa l'oro ma menare le mani, miglior nemico della trasferta
duello finale classico, come ai vecchi tempi, alla maniera degli apache mimbrenos, ben nove pagine: l'essenza stessa di zagor
rauch si fa perdonare per quello troppo breve con le loup in "le nere ali della notte", che era di sole quattro vignette....
altro ottimo personaggio è capitan mission, assassino che si redime (come de niro in "mission"?) ma che non può scampare alla morte
a me i di vitto non fanno impazzire, però il lavoro è dignitoso, nostalgico per via delle ambientazioni che già rievocano mister no (gli indios)
il cico dei di vitto è uno dei più brutti cico, zagor è inespressivo, però mcgunn è ottimo, i combattimenti corpo a corpo sono fatti bene
mi piace anche il racconto sul tesoro di lima, con la statua della vergine alta due metri e le sette croci in oro e diamanti
simpatico il riferimento al futuro canale



9. IL TEMPIO DELLE MILLE MORTI
il genere è quello controverso dei varchi tra le dimensioni, ma in questo caso si tratta di qualcosa di più spirituale
in linea con il personaggio di ramath, i cui poteri, è vero, sono parecchio aumentati, ma era già così con boselli
bisogna dare atto anche al bistrattato toninelli di averci visto lungo, con il sorprendente finale fantasy di "yeti"
l'inferno del fakiro è suggestivo, ovattato, inquietante: il brahmaparusha, i corvi, il suono delle ali che sbattono
bello il finale nella fortezza, con una carrellata di amarcord nolittiani (la teca, i kellog), un pò come in "tenebre"
un rauch equilibrato che riesce a far passare una storia di incubi e demoni per una storia "classica"
grazie anche a dei disegni tradizionali, ma anche all'equilibrio tra l'esoterismo e l'avventura classica con fishleg
stavolta rauch è costretto a svestire i panni del killer di comprimari, può fare fuori solo seconde o terze linee...
divertente l'intermezzo con gli zingari bosniaci e i fanatici che ricordano quelli di "il villaggio della follia"
ultima, ma non ultima, la figlia di dharma, una delle migliori nemiche degli ultimi anni, nel solco della tradizione
è un pò yama, un pò diablera, un pò satania, ma per restare in ambito zagoriano, è la "signora dei serpenti"
ottimo il controfinale che lascia aperta la porta a un ritorno, lo meriterebbe, sono tornati cani e porci e lei no?
disegni sufficienti, sinceramente non mi fanno impazzire, in particolare gli indiani non sembrano indiani...
ci sono cose però buone, tipo nayana, il naga (che compare anche in un dylan dog color fest "la banda maculata")
l'incubo marino di zagor, peccato non venga mostrato il momento in cui cico succhia il veleno dalla gamba di zagor....
da segnalare la definitiva retrocessione di kubal singh, che peraltro non viene mai nominato
"dharma fu uccisa da uno dei suoi uomini" si limita a riferire rauch



8. I NAUFRAGATORI
dopo aver preso le misure nell'esordio, rauch inizia a fare grande cose, con uno stile apparentemente minimalista, va dritto al sodo
ottima questa famiglia di naufragatori da film horror, parto degenere della classica "le jene del mare" e di "il terrore dal mare"
ottimi tutti gli altri personaggi, dall'abbozzato ma comunque carismatico stormy jack a wasekah, la squaw affettuosa nonostante i maltrattamenti
passando per norah che è poco più di una ragazzina, infatti dice sempre "capperi" (come felix) e si fa raccontare da cico di capitan serpente
disegni perfetti per il tipo di storia, vedi l'inizio con il naufragio, i dowlers in paese, un cico espressivo, la ghost street tipicamente western
come al solito c'è qualche parte disegnata meno bene, magari più in fretta, ma alla fine ne vale sempre la pena...



7. IL VILLAGGIO DELLA FOLLIA
questa storia è un gioiello, se avesse sviluppato un pochino meglio la parte finale sarebbe stato un capolavoro
ci sono un sacco di perle, a partire dall'incubo del bambino, con l'apparizione di zagor, i volti oscurati...
poi la violenza dei parrocchiani contro i banditi, l'arrivo dello sceriffo jim white durante la messa, l'uscita dalla chiesa
la quadrupla con lo sceriffo martirizzato e il bambino che lo guarda è un piccolo capolavoro, da incorniciare
i personaggi sono ottimi e non si dimenticano, il bandito buono sharp, josh un piccolo elias, la madre shana
zachary bloom è un preacher apparentemente minore, fondamentalista dell'antico testamento (in particolare elia)
come definire questa storia? un western, c'è anche l'assalto alla diligenza e il finale che sembra una parodia
con zagor e cico che si allontanano a cavallo come tex e carson: "le vie del signore sono infinite"
però è più di un semplice western... appartiene con pieno titolo al filone "dark" di rauch e della monica...
due storie di rauch una di seguito all'altra, un evento più unico che raro, purtroppo....
della monica maestro, però mi auguro che non sia stato costretto a fare lo zagor alla ferri...
preferivo il suo zagor precedente, quello più personale, un artista deve essere libero di fare ciò che vuole



6. IL PRESAGIO
il godimento nel leggere da una storia di rauch e della monica è ormai direttamente proporzionale alla noia del doverla commentare.....
si possono fare solo complimenti, non delude affatto le attese questa versione zagoriana del dracula di bram stoker (e di jack lo squartatore)
con partecipazione straordinaria di dickens, complimenti anche a boselli che, alla fine del secolo scorso, ha avuto questa duplice intuizione
ylenia varga e l'idea di mettere assieme, nella stessa storia, rakosi e frida.. rauch porta il discorso alle sue estreme, inevitabili, conseguenze
ogni trasferta di zagor ha avuto un proprio motivo scatenante, ma quello architettato da rauch è il migliore dai tempi di britannia... anzi...
oserei dire che è il migliore in assoluto... alzi la mano chi non vorrebbe avere già in mano i prossimi tre albi per vedere come va a finire
speriamo bene... anzi, alzi la mano chi non vorrebbe essere lì, accanto a zagor, per fargliela pagare... devono morire, sia bela che manfred...
rauch prosegue sulla scia delle sue ultime storie che hanno tutte in comune sogni e incubi, vedi "i 7 vikinghi" e "il tempio delle 1000 morti"
un rauch e un rakosi più cattivi che mai: le prostitute, l'orso indemoniato, la ragazza uccisa sotto gli occhi di zagor, il duello col sergente
il finale da urlo e la chiosa: "in un tetro castello tra i monti del lontano regno d'ungheria, una lugubre e beffarda risata si perde nella notte"
e m'ha fatto piacere rivedere maida (ora cresciuta), per l'appunto uno degli personaggi più politicamente scorretti nella saga di zagor
c'è il cico che mi piace di più, con belle battute:"se volesse urtare anche me..", "...e intanto sembra sia calata la nebbia, tanto per gradire"
magistrale il don raffaè londinese, meticoloso come sempre, suggestivo: il "demetra", la "carcassa" (la nave prigione), l'iniziazione, la rosa...



5. SOLE ROSSO
fossero tutti così i western su zagor, ci sono persino i trafficanti di whisky, i mercanti d'armi, i "tizzoni di inferno"
chiaramente ispirata al famoso film con bronson, delon e mifune, è la migliore storia di zagor alle prese con i giapponesi
meglio sicuramente della goffa "arrivano i samurai", forse anche del palmo vibrante... rauch nel solco tracciato da burattini
in "l'uomo venuto dall'oriente", con le didascalie filosofiche, il passato di minamoto, gli approfondimenti storici e culturali
pesce contribuisce con i suoi dinamismi, i combattimenti sono spettacolari, i personaggi sono pittoreschi come sempre
vedi shaft il bandito "chicchettoso", con benda, anello e corpetto, shimada vale un minamoto, forse anche più d'uno...
takeda, per larghi tratti in mutande, passa definitivamente dalla parte dei buoni, con uno spiegazionismo cavalleresco
lasciando aperte le porte a una trasferta di zagor nel sol levante, che mi pare sia già stata messa in cantiere...
cosa manca in questa storia? essendo una storia di pesce, mancano delle donne protagoniste, a parte un cameo di jeng
ma sono disseminate nella folla, vedi la curiosa vignetta con cico che si volta a guardare una bella donna....



4. IL CASTELLO DEL VAMPIRO
bello anche l'albo finale, stupenda la quadrupla con il castello, l'incubo, le concubine, in linea con quanto si era visto negli altri due albi
da ricordare nel primo albo il bellissimo attacco dei lupi mannari al treno: venturi disegna i mostri meglio di della monica ("vampyr")
nel secondo albo da ricordare la splendida sequenza con una delle rare scapezzolate viste su zagor e frida che tenta di mordere zagor
nonché tutti gli aneddoti sul passato di rakosi, i riferimenti a bram stoker e a vlad l'impalatore... però, nel complesso, non è un capolavoro
abbastanza goffo il modo in cui i buoni ribaltano a loro favore una situazione che sembrava disperata: rakosi sembrava invincibile...
discutibile anche il finale aperto per la contessa, in linea con i tanti finali aperti che si sono visti negli ultimi anni di gestione burattini...
il solito siparietto finale tra frida e zagor è troppo veloce, troppo algido: dopo un'esperienza del genere, due persone non si lasciano così
dopo aver elencato tutti questi "difetti" sembra quasi che questa saga non mi sia piaciuta... in realtà la trovo ottima, anzi eccellente



3. IN CERCA DI RAKOSI
ennesima perla dell'ormai rodatissima coppia, la saga di ylenia varga prosegue sui suoi consueti livelli ottimi/eccellenti
come era prevedibile, la contessa passa definitivamente dalla parte dei buoni: succhia il sangue solo ai "farabutti"
ma più che di "politicamente corretto" parlerei di malinconia, caratteristica che l'ha accompagnata fin dagli inizi
con ylenia il finale è sempre malinconico: qui salvata in extremis da zagor, in precedenza lascia morire wallace
rauch le mette di fronte, seppur per poche ma folgoranti vignette, il truce kurt svatek, con i suoi ussari "testa di morto"
e con i suoi zingari di nolittiana memoria, mentre lo squallido mister wilcox sembra uscito da un film di ciprì e maresco
si incontrano i due van helsing zagoriani, metrevelic e ferguson, quest'ultimo ormai scatenato ammazzavampiri
con croci di fuoco, balestre e medagliette fosforescenti di san brandano, divertente anche la scure benedetta...
tra i personaggi secondari da ricordare le due vittime sacrificali di rauch, padre o'hara e il guardaspalle di ylenia, ahmed
ultimo ma non ultimo, il barone riabilitato da quel tartaro boselliano in cui ancora brancolano kandrax ed hellingen
ci sono analogie con "vampyr", con i personaggi che arrivano dall'europa per farlo fuori e raccoglierne l'eredità
ma mentre boselli lo ridicolizzava, rauch lo rigenera, aleggiante, strisciante fino al beffardo "finale di partita"
non voglio mettere pressione a nessuno, ma dalla trasferta europea mi aspetto come minimo un capolavoro....
disegni eccellenti, ambientazione stupenda, vedi il castello di borgo nero, la vedova del mugnaio, eccetera
da segnalare anche la simpatica gag "a tema" con drunky duck, con zagor in mutande



2. LE NERE ALI DELLA NOTTE
rauch erede di boselli, storia corale, disseminata di grandi e piccole figure, tra queste ultime mary cat, juanita, il guardiamarina, il gallese
zagor è quasi un comprimario, alla fine c'è anche il "colpo di striscio" che sembra metterlo fuori gioco, salvo rifarsi subito dopo
in un fulmineo duello, solo quattro vignette, con un'assurda capriola volante... non per fare confronti, ma quello del guardiamarina dura di più...
è lo zagor rinascimentale, "diversamente nolittiano"... una volta accettato questo, non si può che provare entusiasmo di fronte a un tale gioiello
la cosa migliore della storia sono i cattivi, uno meglio dell'altro, ma non solo loro, perché colpisce anche la tragica sorte assegnata a wallace
ylenia è l'erede che non fa rimpiangere rakosi, personaggio tridimensionale, anche se ormai sempre più attratta nell'orbita dei buoni
finale e controfinale, nella loro esemplare sinteticità, lasciano aperti entrambi i "filoni": zagor la assolve, ferguson giura vendetta...
le loup, al secolo roland devere, è un altro grande nemico, con tanto di tormentone:"sei pronto a guardare le fauci del grande squalo?"
bene anche la componente indiana, con tribù inedite (natchez, tonkawa, attakapas) e scudo nero che si crede thunderman con la sciabola
non gli servirà a niente, perché rauch, come al solito, li fa fuori tutti, aumentando indiscutibilmente l'epicità della storia...
i dialoghi sono come li vorrei sempre, vedi il battibecco tra cico e zagor ("passami il fazzoletto melodramma ambulante mi hai commosso")
oppure cico che marcia spedito in testa ai soldati, in preda a un presunto "furore bellico", più in generale le dinamiche tra i personaggi...
vedi soprattutto i faccia a faccia tra le loup e ylenia, con lei incatenata e bendata, scena anche maliziosa, se vogliamo, bondage...
storia in bilico tra avventura e horror... anche se c'era già un pò di "dark" nelle storie precedenti di rauch, è qui che si inaugura un nuovo "filone"
quello delle storie di rauch e della monica che ormai sono diventate un evento attesissimo, da cui ci si aspetta sempre il massimo...
della monica, in questa storia, opera una svolta stilistica senza perdere nulla, bellissimi gli scenari, la pioggia, il castillo, la missione di san jacinto
lavoro minuzioso sotto certi aspetti, vedi il pudding, nella cuccetta c'è persino il gancio dove appendere la scure....
ecco, forse ylenia è meno bella rispetto alla volta precedente, ma come storia nel suo complesso è un peletto avanti a "la nave nera"
ha un albo in più che fa la differenza, una preparazione più lunga, anche se poi il livello è lo stesso...
il titolo, "le nere ali della notte", richiama quelli iconici degli anni ottanta "incubi", "tenebre", ecc.



1. I SETTE VIKINGHI
ogni volta che esce una grande storia su zagor, puntuale il mantra dei tradizionalisti: "è una storia alla nolitta"... ma io qui di nolitta vedo poco...
vedo molto di più il boselli pugnace, è il capolavoro fantasy che boselli non ha mai scritto, rauch ha da sempre uno stile più asciutto e spietato
e vedo burattini che smacchietta i caratteristi nolittiani, guthrum si lascia persino andare a riflessioni esistenziali, finale sublime come l'ultimo mortimer
in pratica in questi tre albi c'è la risposta più imbarazzante al dilemma zagoriano: fantasy e smacchiettizzazioni? dipende sempre da chi li scrive....
ultimo albo che, per quanto mi riguarda, raggiunge la perfezione, preceduto da due albi di altissimo livello, è probabilmente la migliore storia di rauch
insieme a "le nere ali della notte", perfetto connubio tra epicità, magia e dark, indiani ostili, l'inquietante scia di sangue rituale, due ottimi personaggi
come alrek e starkad, quest'ultimo ennesimo grande nemico inventato da rauch che sicuramente tornerà in futuro, evidente che non è morto....
simpatico aggancio all'albo "ramath il fakiro", ma ripeto, questa storia è molto più della minestra riscaldata che piacerebbe a qualcheduno, si va oltre nolitta
dopo aver affrontato l'horror (i mannari in "viaggio senza ritorno", gli zombi nel secondo color), i vikinghi approdano inevitabilmente nel fantasy
l'inizio della storia mi ha ricordato le bisbocce dei nani tolkeniani... e ho gradito moltissimo la gag cichiana nell'ultimo albo, antifantozziana...
verni e sedioli all'altezza della situazione, fanno sempre un buon lavoro pressoché privo di sbavature, nell'ultimo albo poi c'è un salto di qualità
mi sono piaciute moltissimo le varie quadruple, l'apparizione di starkad ai salteaux wendigo, l'imboscata, il palo della tortura, infine la splash page
con i sette vikinghi più zagor e cico che sbaragliano una torma di assatanati, situazione più epica di così... si muore... che volere di più??


Ultima modifica di Kramer76 il Ven Apr 01, 2022 3:04 pm, modificato 4 volte in totale
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Kerzhakov91
Il russofilo ristampatutto
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MessaggioInviato: Ven Set 24, 2021 10:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Capolavoro: "Le nere ali della notte", voto 9

Ottime: "I naufragatori", "Il villaggio della follia", "Il presagio", "In cerca di Rakosi", voto 8

Più che buone: "I fantasmi del capitano Fishleg" (per me il miglior color), "L'oro dei fratelli Ward", voto 7,5

Buone: "Rotta verso Panama", "Sangue Kiowa", "L'orrore sepolto", "Il vagone blindato", "Il giorno dell'invasione", "L'antica maledizione", "Tamburi nella notte", voto 7

Discrete (o più che discrete), ma non mi hanno fatto impazzire: "Gli uomini serpente", "Il ritorno di Guthrum", "I sette vikinghi", "Sole rosso", voto che oscilla tra il 6,5 e il 7

Piccola delusione personale: "La vendetta di Gambit", voto 6-


Le altre mi mancano, conto di recuperare almeno "Terre fredde".
_________________


"A Zagor sento di aver dato il mio entusiasmo e una buona dose di incoscienza, a Mister No la mia maturità di uomo, a Tex la mia professionalità e la mia gratitudine"
Sergio Bonelli/Guido Nolitta
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