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ZAGOR PIÙ n° 2 - LA PALUDE DEI MISTERI
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Autore Messaggio
Doc Lester 1975
Iper Zagoriano
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MessaggioInviato: Mer Set 01, 2021 11:22 am    Oggetto: Rispondi citando

ElEmperador ha scritto:
Its about trappers…

Yes, stories told during a rendez-vous... but still fantastic stories, they seem... Brick wall
And in the cover Zagor plays on the trunk with Rochas rather than Doc Brick wall
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.
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ElEmperador
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Registrato: 21/12/03 01:26
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MessaggioInviato: Mer Set 01, 2021 1:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

We had already that cover with Doc. Laughing
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simon
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MessaggioInviato: Gio Set 02, 2021 8:23 am    Oggetto: Rispondi citando

difficile aggiungere altro a quanto detto in precedenza

dico solo che da Zagor PIU' voglio di PIU'!

storia in salsa zagorian-bosellian-texiana, infarcita di comprimari ma piuttosto confusonaria

6 di stima al professionista
7 ai disegni che (se pur non nelle mie corde zagoriane) ricordiamo eseguiti da un ottuagenario Shocked
il GOAT dei disegnatori per longevità
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In Italia funziona così. Se sei un vincente, dai fastidio ai perdenti che con il loro sporchi giochi politici, ti fanno fuori.
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Sab Set 04, 2021 1:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

A me è piaciuto parecchio. Non so se continua l'effetto confronto con la media restante, ma di certo la considero decisamente la miglior storia di Zamberletti dopo Isabel.
Perché è riuscito ad asciugare certi suoi difetti atavici e contemporaneamente a esaltare i suoi pregi, che normalmente offre col contagocce.

Secondo me è infatti un autore capace di scrivere con una buona prosa e di scavare anche nei personaggi, ma quasi sempre questi momenti rimangono come piccole perle sommerse da tonnellate di baloon spiegazionistici, e da uno sproposito di personaggi e sottotrame.
Qua invece evita questi ultimi difetti e il risultato è che i dialoghi volano leggeri, hanno il tempo di essere approfonditi e di approfondire le personalità, si fa interessante seguirli anche se non sempre funzionali alla trama.

Ce ne sono moltissimi, in particolare riguardanti Poe, qua trattato splendidamente, come personaggio malinconico e profondo. Il primo tra lui e Bennet è simbolico: le stesse informazioni funzionali potevano essere date anche in modo più asettico, ma sarebbe risultata una sequenza arida e noiosa. In questo modo invece si conferisce lo spessore di “grasso” che porta il gusto al cervello, e ne fa sprigionare le psicologie.
Oppure come viene tratteggiato Quattro dita sia pure nelle poche pagine in cui compare. Il suo scambio di battute col cattivo sulla superstizione pellerossa, la faccenda del tabacco ecc. Tutte cose che non servono a capire i fatti ma arricchiscono l'esperienza di lettura.
Tra questi, particolare rilevanza assumono le interazioni tra Zagor e Cico, che appaiono vere e naturali, e col pancione riportato co-protagonista negli eventi, non usato solo per lamentarsi della fame. Anzi, ricordo che già altre volte mi sono stupito della bravura di Zamberletti nel trattare questo character difficile (e lo dimostrano i fallimenti in serie di altri autori), e questo glielo devo riconoscere pur non essendo di certo tra i miei preferiti.
Altra nota di merito è l’horror è trattato nel modo giusto, cioè zagoriano: serve a portare il contraltare fantastico in una vicenda di base realistica. Non è mai invadente, rimane sullo sfondo, e “l’essere” non è un mostro da prendere banalmente a mazzate (yahwn), ma un’entità tenebrosa dietro le spalle, sfumata, che aggiunge il pepe dell’inquietudine.
Con questo non voglio dire che sia strepitosamente riuscita, si può fare certo di meglio, cioè renderla più intensa, ma la modalità utilizzata è quella corretta e va evidenziato.

I difetti: il principale è che non riesce ad evitare fino in fondo la sua malevola tendenza alle sottotrame, inserendo ad esempio quella degli evasi, totalmente inutile. Oddio, potrebbe anche averla messa per arrivare alle 192 pagine ridicolmente prefissate (Zagorsky, perdonali... anzi, no) però per me non è certo un'attenuante, anzi semmai un'aggravante, quindi matita rossa.
Gli altri sono tutti quei più o meno piccoli errori di trama che avete già evidenziato. Che però per quanto mi riguarda sono sì degli errori e lo dico, però altrettanto posso dire che non me ne frega poi molto: se la sceneggiatura è buona, ci passo sopra senza problemi. Faccio un esempio, quello delle liane. Vera l'incongruenza, però non va a inficiare la trama. Avrebbe potuto far vedere una vignetta in cui Zagor si ferma a legare i banditi e fine lì. Non l'ha fatta vedere? Errore, ma quisquilia.
L'alternativa avrebbe per esempio potuto essere uno di quei dialoghi innaturali tipo: "Mi fermerei a legare questi ceffi, ma non posso perché devo correre ad aiutare gli altri. Quindi dovrai da solo cercare delle liane, sempre stando ben attento a tenerli sotto tiro, senza dimenticare di saggiarne la robustezza. Poi sotto minaccia del fucile dovrai obbligare uno di loro a legare gli altri e infine legare tu stesso lui, magari stordendolo col calcio onde evitare tentativi di ribellarsi".
Però poi ci saremmo lamentati dello spiegazionismo, giusto? Quindi OK, per preservare la scorrevolezza di lettura meglio una vignetta poco risolta anziché tutto un cinema. Per questi motivi, ritengo questo tipo di errore poco importante. Diventa un aggravante solo se pure la sceneggiatura mi ha annoiato.

Disegni: Non c’è niente da fare, Chiarolla da’ il meglio di sé in certi contesti e se lo limiti a scene di azione e simili, la sua resa crolla (infatti anche qua queste sono le scene peggiori).
Ma se lo metti in una vicenda ambientata in una oscura palude, in mezzo ai mille intrecci della vegetazione, con una atmosfera di fondo in cui tutto sembra minaccioso e putrescente… allora lo metti a casa sua. Aggiungiamo anche la resa di tutte le scene horror in cui entra in azione Wa-Nake e completiamo il cerchio.
Pag. 104, in cui da’ vita al perfetto habitat grafico della citazione di Poe, è semplicemente STUPENDA.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"
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Walter Maddenbrook
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MessaggioInviato: Sab Set 04, 2021 1:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

Gunny Bill ha scritto:
Applause Applause ancora complimenti per la tua bella recensione PV.

Mi accodo ai ringraziamenti. Già anche nell'ultimo Maxi di Zamb, si produsse in una utilissima anzi vitale guida al racconto, senza il quale in quella occasione non avrei capito niente.
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Doc Lester 1975
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MessaggioInviato: Mar Set 07, 2021 10:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Walter Maddenbrook ha scritto:
Non voglio dire che questa storia sia strepitosamente riuscita, si può fare certo di meglio, cioè renderla più intensa, ma la modalità utilizzata è quella corretta e va evidenziato.

La sottolineatura è mia. Questo è il succo del senso della nascita dell'Antonio Zamberletti Fans Club Wink
Scherzi a parte, ho sempre riconosciuto questo aspetto nelle storie di Zamb, una certa giusta modalità, un certo corretto approccio, e di questi tempi ne faccio tesoro. Se stai morendo di fame e gli chef stellati ti propongono piatti assurdi in cui mescolano gli ingredienti senza alcun senso, oppure gourmet e nouvelle cuisine, allora mi faccio andare benissimo un bel panino col salame. È più onesto. Ecco, si può dire che quelle di Zamberletti siano storie oneste.
Concordo sostanzialmente con la recensione di WM ma con meno entusiasmo. Per dire, non è che io abbia trovato tutta questa introspezione in Poe, o nel sergente Bennett oppure in Quattro Dita... per non parlare della totale non caratterizzazione dei tanti, troppi anonimi brutti ceffi che invadono la palude. Ho appena riletto Acqua di fuoco (che sfiga per questo Zagor+, in effetti) e ho scritto che una grande storia ha bisogno di un grande cast. Qui non c'è un cast. C'è un unico protagonista circondato da una marea di comparse.
Proprio la caratterizzazione del protagonista, Zagor, è l'aspetto che mi ha deluso di più Sad Musone, scostante, sbrigativo, non abbozza un mezzo sorriso in 190 pagine, ha sempre la risposta pronta, decide tutto da solo, mena a destra e manca, sbaraglia gruppi di avversari senza colpo ferire, con la facilità di un videogame, è cinico e freddo di fronte alla morte dei suoi avversari. Non fa trasparire emozioni. Una macchina Sad
La fata, la creatura della palude, Wa-Nake, rappresenta al contrario l'aspetto migliore della storia, quello che la salva. Una figura non ben precisata, la cui origine non viene spiegata, che resta sullo sfondo di una trama sostanzialmente realistica con sfumatura fantastica, nel puro stile zagoriano Applause
Una storia che, suvvia, si lascia leggere, seppur a fatica per una sceneggiatura a tratti pesante con qualche momento di noia. Le piccole imprecisioni fatte notare da altri utenti sono evidenti ma più di tanto non mi hanno disturbato; io poi condivido l'idea che sia meglio il non detto dell'eccessivo spiegazionismo che rende irreali i dialoghi.
I disegni di Chiarolla, per me, non sono un bonus per il giudizio finale, anzi. Ottime illustrazioni, per carità, ma le scene d'azione non mi hanno convinto, e soprattutto i volti dei personaggi (particolarmente quello di Zagor) mi sono risultati indigesti come sempre. Troppo spesso mi sembrano proprio mancare di espressività. Faccio davvero fatica a leggere una storia disegnata da Chiarolla, mi passa la voglia, mi dispiace dirlo ma questo è l'effetto che mi fa.
Insomma, storia sicuramente passabile, positiva, ma siamo lontani dall'intensità de Il ritorno di Blondie e anche dalla maggior vivacità de Il segreto dei druidi e ai sentimenti di Sezione Omega.
Voto: 6, forse 6,5... facciamo 6+ dato che è uno Zagor+
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Luca Barbieri ha scritto:
Sergio Bonelli ha sempre prestato estrema attenzione alla plausibilità degli avvenimenti, base fondante di una convincente "sospensione dell'incredulità". Nolitta ha ben chiaro in testa che le storie di Zagor devono essere sempre verosimili e solide, con i piedi radicati per terra, nonostante l'ambientazione sia aperta alla più sfrenata fantasia.


Ultima modifica di Doc Lester 1975 il Mer Set 08, 2021 8:57 am, modificato 1 volta in totale
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Andrea67
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MessaggioInviato: Mar Set 07, 2021 11:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con WM (anch’io con molto meno entusiasmo) e con Doc. Storia sufficiente, ma si vede che è Zagor.
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cama69
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MessaggioInviato: Mar Set 07, 2021 2:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi rendo conto solo ora di non aver commentato questa storia si Zamberletti-Chiarolla. va bene vorrà dire che stavolta sarò breve.
La storia mi è piaciuta, in fondo da un color estivo non chiedo tanto tanto di più. Zamberletti stà andando sempre meglio e se fa un ulteriore passo avanti può diventare un autore strategicamente importantissimo.
Tutto sommato sono d'accordo con WM, la storia forse non mi ha entusiasmato cosi tanto come a lui, però alla fine è stata lettura piacevole.
Devo dire che da fissato ho notato quasi tutti i passaggi un pò discutibili ottimamente evidenziati da PV, Zamberletti deve fare un pò di attenzione e limare quelle eccessiva sotto-trame come ribadito da WM.
Sui disegni non voglio proprio spendere parole superflue, uno spettacolo, un vero spettacolo, nonostante Chiarolla abbia raggiunto l'età di ottant'anni (il prossimo anno) tantissime vignette per me hanno un fascino che altri disegnatori se le sognano
_________________
Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Ven Set 10, 2021 3:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

cama69 ha scritto:
Mi rendo conto solo ora di non aver commentato questa storia si Zamberletti-Chiarolla. va bene vorrà dire che stavolta sarò breve.
La storia mi è piaciuta, in fondo da un color estivo non chiedo tanto tanto di più.


Ma questo non è un "color estivo"...
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MessaggioInviato: Ven Set 10, 2021 4:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

MarioCX ha scritto:
cama69 ha scritto:
Mi rendo conto solo ora di non aver commentato questa storia si Zamberletti-Chiarolla. va bene vorrà dire che stavolta sarò breve.
La storia mi è piaciuta, in fondo da un color estivo non chiedo tanto tanto di più.


Ma questo non è un "color estivo"...

ecco...
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MessaggioInviato: Ven Set 10, 2021 4:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Si ho sbagliato, era mia intenzione scrivere un albo estivo, ma ho inavvertitamente aggiunto il termine color.
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Burattini ha scritto:
Zagor è una persona intelligente e curiosa, quindi impara da tutti, continua ad apprendere continuamente, tutto lo arricchisce. Così come prendiamo esempio da lui per il coraggio o l’umanità, mi parrebbe giusto farlo anche per l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento di cose nuove.
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MessaggioInviato: Dom Nov 21, 2021 12:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Difficult to finish it… A boring story with plenty of useless people … They only speak …
This story reminded me Il Cervo Sacro. Instead of Mayer-Kruger in the swamp, we have EAP in the swamp.
We have the same idiot bandits here also.
They called the place mysterious but everybody can enter inside easily… They even let a little boy wandering in the dark to looking for some… stone…
The creature itself is a beautiful one thanks to maestro Chiarolla, unique positive aspect of that unsuccessful Zamberletti story, another one …( imho).
Zagor piu in difficulty…
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