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AAHHYAAAAK
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MessaggioInviato: Sab Apr 03, 2021 9:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

DC Comics: John Ridley presenta Second Son, l’Anno uno del Batman nero

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Dopo aver salutato la variante distopica di Gotham City presentataci nel crossover Future State, ambientato cinque anni nel futuro, è tempo di seguire le vicende di colui che diverrà il prossimo Batman nel presente dell’Universo DC. La miniserie in quattro parti Next Batman: Second Son riporta sotto i riflettori non solo Timothy “Jace” Fox, il protagonista, ma tutta la sua famiglia per raccontarne l’epopea presente e futura, temi più importanti che mai per il team creativo che vede John Ridley ai testi e Tony Akins e Travel Foreman ai disegni.

Lo sceneggiatore racconta la genesi della struggente storia di una famiglia moderna che deve affrontare le sfide della crescita, della separazione e delle difficoltà della vita comune e di quella supereroistica in parallelo:

Ridley – "Second Son è stata un’occasione fantastica: facendo un balzo in avanti nel futuro, pur non arrivando al punto in cui arriviamo in Future State, è stata l’opportunità di fissare certi elementi dei personaggi, delle emozioni e della narrazione a cui prima o poi vogliamo arrivare. Come arrivarci? Qual è la velocità emotiva della narrazione?

Per me è stato davvero fantastico poter dire che questo è il punto d’arrivo dove vogliamo portare Jace e poi discutere di come ci arriviamo e come ci riusciamo. È indubbiamente un po’ strano perché passiamo da un futuro che può o non può esistere, o esistere in parte, a un passato che esisteva e che molte persone non conoscevano. Quindi si può arrivare a un punto che, nelle nostre speranze, dipende interamente da come vadano le cose per Jace Fox qui e ora.

È stato un po’ spiazzante, ma mettiamola così: se tu avessi l’opportunità di vedere qual è il tuo futuro? Se ti facesse visita il fantasma del Natale futuro? Hai una vaga idea di come sarà il tuo futuro, sei stato visitato dal fantasma del Natale passato e ora inizi a capire da dove provieni e perché le cose stanno come stanno. Tutto questo ti aiuta a stabilire meglio chi sei nel presente. capisci un po’ dove sei stato e perché sei come sei. Penso che aiuti a determinare chi sei qui e ora.

Quindi possiamo dire che la versione di Tim in Future State sia un po’ più speculativa per svariate ragioni, prima fra tutte il fatto che è un futuro che potrebbe non avversarsi, mentre il Tim di Second Son è decisamente il Tim/Jace che voglio che i lettori conoscano la storia e di cui leggano le imprese. Che i lettori decidano di seguire la storia o meno, per qualsiasi motivo, Second Son è una tappa molto importante per Tim/Jace come personaggio. E non solo per Tim: per Tanya, per Lucius, per Tam, per Tiff, per Luke… per tutti questi personaggi.

Credo che questa sia la prima volta che stabiliamo l’identità e i ruoli della famiglia Fox nella sua totalità. Parliamo di di Tanya e di ciò che fa, di Tiff e delle sue prospettive, di cosa stia succedendo a Tam, di Luke come figura lontana da Batman e come Batwing. Che tipo di fratello è? Che tipo di figlio è? Penso che tutti questi tratti caratteriali ormai non siano più solo dei tratti. Sono elementi veri e propri di quei personaggi. E credo che siano molto importanti, che siano fondamentali. Dovremo tenerne conto se vorremo approfondire ulteriormente la famiglia Fox in questo senso in futuro.

Ci saranno apparizioni di molti altri personaggi. Dirò che c’è un personaggio che spero sia molto amato, uno dei più interessanti nell’Universo DC. Un grande personaggio, forse non utilizzato quanto dovrebbe. Non potrei essere più entusiasta di averlo nella storia, e avrà un ruolo fondamentale nello spiegare il passato di Jace e perché potrebbe essere in grado di portare il manto. Credo che che quando questo personaggio si rivelerà, sarà di grande aiuto per indicare quale dovrebbe essere il posto di Jace nell’Universo DC.

https://www.badtaste.it/fumetti/articoli/dc-comics-john-ridley-presenta-second-son-lanno-uno-del-batman-nero/?smclient=06dd192a-c61d-4869-9dc3-2e34ed8ad7f5&utm_source=salesmanago&utm_medium=email&utm_campaign=default
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AAHHYAAAAK
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2021 4:17 pm    Oggetto: Rispondi citando

Recensione di Batman: L'oscuro principe azzurro

https://youtu.be/iY7lxD9rAs4
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MessaggioInviato: Lun Apr 05, 2021 9:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

Batman/Superman: Gene Luen Yang presenta il nuovo corso targato Infinite Frontier

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È dai numeri d’annata di World’s Finest che le storie in cui Batman e Superman agiscono insieme vengono considerate un evento speciale. Esiste tutta una tradizione di questo filone che risale agli albori dei due personaggi, alle storie degli anni 40, e che travalica perfino la dimensione del Fumetto, andando ad attingere agli spettacoli radiofonici e ai serial a loro dedicati. È a questa longeva tradizione che la serie Batman/Superman strizza l’occhio e si ispira.

Ma al di là del fattore nostalgia, il nuovo team creativo composto da Gene Luen Yang e Ivan Reis coglie anche l’occasione per intavolare una storia metafumettistica, una commistione con il genere cinematografico e una riflessione sulla natura dei due personaggi.

Così Yang illustra ai lettori il lavoro svolto per la fase nota come Infinite Frontier:

Yang – Abbiamo introdotto questa idea secondo cui Batman e Superman vivono in due mondi diversi. Alla fine del numero riveliamo che Batman e Superman si trovano in realtà in un universo alternativo. Quindi Auteur.io, il nuovo supercriminale, è in realtà il motivo per cui si trovano in questi universi alternativi, uno per Batman e uno per Superman. In definitiva, senza rivelare troppo, è un po’ come se fosse una fusione di vecchie idee mitologiche e nuova tecnologia.
Con questo arco narrativo abbiamo in mente anche di giocare un po’ con il mezzo fumettistico. Volevamo davvero raccontare una storia che potesse essere raccontata al meglio soprattutto attraverso il Fumetto. Usiamo il mezzo cinematografico come espediente e con un po’ di ironia, ma alla fine si parla di fumetti. La gamma di poteri Auteur.io è strutturata in modo da consentirci di farlo e di giocare con il nostro medium.
Tutto è nato con una conversazione tra me, Ivan, Paul [Kaminski] e Ben [Abernathy], i due editor della serie. Parlavamo di tutto quello che ci entusiasmava dei fumetti, di Superman e di Batman. Ivan era d’accordo con l’idea di giocare con la forma e di costruire questi due mondi. Allo stesso modo in cui Auteur.io è una combinazione di vecchio e nuovo, di idee mitologiche e nuova tecnologia, volevamo che questi due mondi fossero una fusione della tecnologia odierna e dell’estetica di fine anni 30 e inizio anni 40, quando Batman e Superman esordirono. Abbiamo esaminato i vecchi serial di Superman e Batman per ispirarci visivamente, e ho la sensazione che Ivan abbia davvero fatto centro. Per alcune pagine, ho fatto dei bozzetti molto rudimentali perché semplicemente non riuscivo a spiegare a parole cosa stavo pensando. Poi, quando Ivan ha consegnato le tavole, ho visto che ha preso quello che avevo pensato e ha alzato il livello di dodici tacche.
Inizialmente, volevo raccontare una storia in cui Superman fosse nella parte alta e Batman nella parte bassa del numero #16. All’inizio volevo anche usare una cornice cinematografica, ma poi avevo pensato che per Ivan sarebbe stato troppo laborioso mantenere quel registro per ventun pagine. Ho cercato di trovare una soluzione in cui a un certo punto saremmo passati dal film al fumetto vero e proprio, ma alla fine lui non l’ha fatto! Ha mantenuto la modalità cinematografica fino in fondo e ne è uscito un numero straordinariamente intenso.
Lo stesso vale anche per le prime pagine del numero #17, lui e Danny [Miki] devono aver avuto dei crampi alle mani. Nella mia descrizione dovevano esserci delle semplici sagome di pellicola appese al soffitto, ma loro hanno disegnato anche l’interno di ogni singolo fotogramma. È un lavoro sconvolgente, il livello di dettaglio e passione che mettono in ogni pagina è incredibile anche per me che sono l’autore del progetto.
Non credo che Batman e Superman si siano mai incontrati nei serial. Si incontrarono negli spettacoli radiofonici, ma non credo che l’abbiano mai fatto nei primi film. E puntavamo soprattutto a quello. Sono cresciuto negli anni 80, e quando ero piccolo Batman e Superman facevano squadra per tutto il tempo. Ho lavorato a Superman Smashes the Klan, basato su una serie radiofonica degli anni 40. Ho letto molto dell’epoca e di come fossero fatti i fumetti DC e quelli dei supereroi in generale. Allora, quando Superman e Batman si incontravano, era un evento davvero speciale. Quello che io e Ivan, Danny volevamo fare era ricreare quella sensazione: Batman e Superman che si incontrano per la prima volta, in una situazione davvero speciale.
È stato anche uno dei motivi per cui ho voluto creare questi due mondi. Volevamo che fossero molto speciali e che ognuno di loro riflettesse una parte del rispettivo personaggio principale. Il mondo di Superman è futuristico e pieno di speranza, quello di Batman è più oscuro. Di conseguenza, quando si incontrano, sembra davvero una collisione tra due mondi. Questa è proprio il genere di storia che mi attira di più, credo. Quando ho iniziato a lavorare per la DC Comics, qualcuno mi disse: “Oh, dovresti provare a scrivere come Frank Miller e Alan Moore”. E io pensavo: “Non posso scrivere come Frank Miller e Alan Moore”. [Ride] Mi piacciono le loro storie, ma non sarei io!
Gli autori che ammiravo di più della scuderia DC da ragazzino erano DeMatteis e Giffen, adoravo il loro ciclo sulla Justice League. Era quasi una specie di sit-com. Hanno lavorato anche su un ciclo di storie dedicato al Dottor Fate, che secondo me era un perfetto mix di umorismo, speranza ed esplorazioni approfondite della paura umana. Quando si parla i fumetti di supereroi, questo è sempre stato il mio modello di riferimento. Non so se potrei raccontare storie super dark. Amo Batman come personaggio, come tutti penso, ma sento una maggiore affinità per Robin. Robin mi piace un po’ di più.
Abbiamo ovviamente anche Lois Lane. Penso a lei come l’incarnazione della verità. È costantemente alla ricerca della verità e in tutto il suo arco narrativo, dagli anni 40 ai giorni nostri, non smette mai di cercare la verità e alla fine scopre quella sull’uomo che ama. Questa è la sua forza trainante. Quindi, dato che la nostra storia parla del mistero che avviluppa questi due mondi, Lois deve necessariamente svolgere un ruolo chiave.
Tra i criminali principali abbiamo Spider Lady, che abbiamo recuperato direttamente da uno dei vecchi serial di Superman. Ivan ha aggiornato un po’ il suo aspetto e le ha fornito  delle nuove armi. Nei vecchi serial aveva queste ragnatele quasi invisibili sulle pareti della sua tana e aveva bisogno di scagnozzi che ci spingessero le persone dentro. [Ride] Stavolta l’abbiamo dotata di lanciaragnatele elettrici. Dottor Atom è una specie di omaggio ad Atom Man, un altro cattivo dei serial di Superman, e poi abbiamo Unknown Wizard, che è un omaggio a Invisible Wizard, un cattivo di Batman dei tempi che furono.
Nell’era de I Nuovi 52 ho lavorato su Superman #41/50. Facevano parte dell’era DC You, e penso che molti grandi fumetti siano usciti da quell’epoca. Mark Russell ha fatto delle cose davvero interessanti, così come altri autori. Ma non sono sicuro di essere lo scrittore giusto per il mandato di allora. Volevano dare uno scossone alle storie: Jim Gordon diventa Batman, Superman è sottoposto a un sacco di cambiamenti, perde i suoi poteri e persino il suo mantello.
La versione dei personaggi più iconici della DC da cui sono attratto è quella radicata nel loro passato. Le versioni di Superman e Batman da cui sono maggiormente attratto sono quelle della Golden Age. Le versioni di Flash e Lanterna Verde da cui sono attratto sono quelle della Silver Age. Nell’era attuale, Infinite Frontier, il Multiverso è talmente libero che posso lavorare sulle versioni dei personaggi che amo di più, quelle radicate nella Golden Age, negli anni 40.
Infinite Frontier è un’iniziativa così entusiasmante e mi sento davvero fortunato a farne parte. Una delle cose che io e Ivan volevamo fare con questo titolo era sfruttare la forza dei fumetti mensili. I negozi di fumetti hanno avuto un anno davvero difficile. Lo è stato per tutti, ma particolarmente per i fumetti. Molte fumetterie sono grandi sostenitrici dei fumetti a cadenza mensile.
Leggo fumetti in formato digitale, e ovviamente amo le graphic novel, è così che ho dato il via alla mia carriera, ma adoro i fumetti mensili. Quindi volevamo raccontare una storia che andasse letta in quel formato. Nella mia testa era un modo per offrire sostegno alla mia fumetteria locale.
Il primo arco narrativo è tutto incentrato su questo mistero a cui abbiamo dato origine. Da dove vengono questi mondi basati sui vecchi serial degli anni 40? A un livello più profondo, cerchiamo di esplorare qual è il significato delle storie in generale e perché noi come specie sentiamo il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Ma a livello superficiale vogliamo solo che sia una storia d’avventura super divertente e leggermente destabilizzante.
Partendo da questa base ho discusso con gli editor di come Batman/Superman sia l’occasione di esplorare il medium fumettistico. Diciamo che è come giocare un po’ con il mezzo usando questi celebri personaggi. È una parte portante del primo arco narrativo. Ed è l’equilibrio che stiamo cercando di trovare con il team creativo: vogliamo che sia divertente, vogliamo che sia strabiliante, vogliamo giocare con la forma, ma alla fine vogliamo che il tutto ruoti attorno all’amicizia tra Batman e Superman, tra due personaggi che hanno gli stessi obiettivi ma usano metodologie completamente diverse.

https://www.badtaste.it/fumetti/articoli/batman-superman-gene-luen-yang-presenta-il-nuovo-corso-targato-infinite-frontier/?smclient=06dd192a-c61d-4869-9dc3-2e34ed8ad7f5&utm_source=salesmanago&utm_medium=email&utm_campaign=default
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MessaggioInviato: Mer Apr 07, 2021 1:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Locke & Key/Sandman Universe – Joe Hill e Gabriel Rodriguez presentano il crossover

Joe Hill e Gabriel Rodriguez presentano il crossover Locke & Key/The Sandman Universe: Hell & Gone e spiegano quanto Neil Gaiman e la Vertigo siano stati d’ispirazione per la loro carriera

Il mondo fantasy di Locke & Key sta per incontrare l’universo onirico di The Sandman nella miniserie crossover con il primo numero in uscita ad aprile negli USA Locke & Key/The Sandman Universe: Hell & Gone.

I due universi narrativi sono molto simili tra loro: The Sandman è l’opera massima di Neil Gaiman, uno dei gotha del fumetto, acclamata da pubblico e critica ancora oggi a distanza di più di trent’anni dall’uscita. Ritenuta una delle migliori saghe a fumetti di sempre e vincitrice di numerosi riconoscimenti, la serie DC Comics/Vertigo con protagonista Morfeo (Dream), il signore dei Sogni, ha una serie televisiva ispirata in produzione per Netflix, supervisionata dallo stesso Gaiman. Locke & Key è, invece, l’opera fanta – horror a fumetti di Joe Hill (pseudonimo di Joseph Hillström King e figlio del ‘re’ dell’horror Stephen King) e Gabriel Rodriguez, tutt’ora in corso e da cui è già stata tratta una serie TV omonima, di cui è disponibile la prima stagione su Netflix.

Nata dalla collaborazione tra IDW Publishing e DC Entertainment, la miniserie Locke & Key / The Sandman Universe: Hell & Gone è una parte fondamentale dell’ultima travolgente storia di Locke & Key “The Golden Age”, in cui Mary Locke si avventura all’Inferno solo per scoprire che è popolato dai fantastici personaggi del Sandman Universe.

In una recente intervista per CBR.com gli autori Hill e Rodriguez hanno condiviso come The Sandman abbia influenzato il loro stile di narrazione dei fumetti molto prima dell’arrivo di Locke & Key e di quanto sia stato fluido e naturale integrare i due universi fantasy-horror, grazie anche alla gentile concessione di Neil Gaiman di ‘giocare’ con il ‘suo’ universo e i suoi personaggi.

Su come sia nata l’idea di fondere i due universi per questa miniserie, Hill scherzosamente ha affermato che è “iniziato tutto come un sogno ad occhi aperti“. Lo scrittore sulla nascita del progetto ha aggiunto:
"Ad un certo punto intorno al 2012, avevamo realizzato una storia chiamata “Open the Moon” in cui i nostri eroi di Locke e Key visitano l’aldilà. Ci siamo detti visto che abbiamo visitato il paradiso, perché non fare tappa all’inferno? E uno di noi ha detto “E se quella chiave che Lucifero dà a Morfeo ne ‘La Stagione delle Nebbie‘, fosse fatta del metallo sussurrante di Locke & Key ?” E questo è diventato il concept del racconto da sviluppare."


I due autori hanno anche parlato della facilità con cui i due universi si sono amalgamati sia nella storia ma anche graficamente, nonostante inizialmente pensassero di avere più difficoltà e soprattutto più pressioni nella realizzazione della miniserie. Lo stesso Hill ha affermato:
"Avrebbe dovuto essere difficile. Sapevamo che poteva esserci una grande pressione addosso, ma non c’è stata; sembrava tutto molto organico e naturale. Sembrava che i due universi si fossero sempre aspettati l’un l’altro e penso che parte di ciò sia dato dal fatto che, quando Gabe [Rodriguez] e io abbiamo fondato Locke & Key nel 2007 e abbiamo iniziato a presentare i concetti attorno a quella che è diventata poi la serie, i nostri punto di riferimento erano Sandman di Neil Gaiman, la run di Alan Moore su Swamp Thing, Hellblazer, House of Mistery. In realtà, il nostro contesto creativo per Locke & Key era influenzato enormemente dall’invasione dei fumetti britannici degli anni ’90 che hanno creato la linea Vertigo. Quindi, in quel senso, la storia aveva già un po ‘di quel sapore."

Entusiasta del progetto anche l’artista Gabriel Rodriguez che da sempre sperava di poter realizzare un fumetto indipendente che avrebbe avuto lo stesso impatto di The Sandman, Swamp Thing o la stessa ‘spina dorsale’ di un fumetto della linea Vertigo, e con Locke & Key è riuscito nell’intento. Inoltre ha definito Locke & Key / The Sandman Universe: Hell & Gone come un progetto complesso, ma che da sempre sperava di poter disegnare:
"La portata della storia e il modo in cui mostriamo questi universi in questo crossover è follemente estenuante. Penso che sia la cosa più difficile che abbia mai disegnato. E sono rimasto sorpreso di come i due mondi si siano facilmente amalgamati in un unico universo. Pensavo che ci sarebbero state difficoltà ad abbinare certi aspetti di questo mondo o che i personaggi sarebbero stati forzati a partecipare alla trama, ma non è così; è incredibilmente naturale."

I due autori hanno ancora ribadito l’importanza e l’influenza di Gaiman e di tutti gli autori britannici degli anni ’90 che li hanno temprati e formati quali autori ed è grazie alle loro opere che oggi esiste Locke & Key.
"Una delle cose che abbiamo menzionato più volte è che il lavoro di Neil è ciò che ci ha riportato ai fumetti quando eravamo giovani e come potresti non innamorarti di un universo come quello di Sandman? […] – ha detto Rodriguez – Per me, la responsabilità più grande qui è dire grazie nel modo corretto a Neil Gaiman ea tutti quegli artisti ed editori guidati da Karen Berger che hanno dato vita a Vertigo Comics tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 e che hanno scoperto grandi scrittori e artisti straordinari ma anche un modo di raccontare storie a fumetti che è la ragione per cui Locke & Key esiste."

Hill ha ancora detto:
:Neil poteva raccontare una storia dell’orrore, poteva raccontare un fantasy leggero, poteva fare una commedia o una storia; l’idea dei sogni divenne una sorta di strumento che poteva usare per saltare a qualsiasi genere o forma. E all’inizio di Locke & Key , ho capito che le chiavi potevano funzionare allo stesso modo: potevi usarle per raccontare una storia di formazione, una storia dell’orrore, una strana fantasia, tutte quelle possibilità erano aperte. Pensavo che le chiavi fossero per noi ciò che i sogni sono per Sandman. Il pensiero di Neil sui fumetti è stato fondamentale per noi, ed è stato molto gentile da parte sua lasciarci fare questo e farci immergere nel suo universo."

Locke & Key / The Sandman Universe: Hell & Gone # 1 è scritto da Joe Hill e illustrato da Gabriel Rodríguez con i colori di Jay Fotos, uscirà il 14 aprile negli USA edito da IDW Publishing e DC Comics. L’edizione italiana sarà curata da Magic Press, ma ad oggi non c’è ancora una data d’uscita per il mercato nostrano

https://www.meganerd.it/locke-key-sandman-universe-joe-hill-e-gabriel-rodriguez-presentano-il-crossover/
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