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[Zarkoff]

io concordo su bisi
ma lo faccio sottovoce, che se apprezziamo troppo un disegnatore ce lo portano via
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[Wolfenstein1976]

Riletta con la CSAC


Storia 7
Disegni 9
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Mirko

[Akkron96]

Cajelli torna a un soggetto più modesto dopo la barocca e dark I guerrieri della notte, ma la storia di per sé semplice è valorizzata al massimo dalla sceneggiatura che ci regala un personaggio memorabile e in controtendenza come il capitano Ford e dagli adrenalici e iper-realistici disegni di Bisi.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Thunderman]

Inferiore rispetto all’altra prova di Cajelli sulla regolare, ma comunque oltre la sufficienza. Sembra una storia di Toninelli con elementi postmoderni, il soggetto è semplice e ricco di azione ma ci sono alcuni elementi che si lasciano ricordare. Su tutti il capitano Ford e la sua pistola, un comprimario che potrebbe anche valere un ritorno. Molto cajelliano anche il servitore nero che combatte a suon di mosse di wrestling. Cico stavolta è molto defilato, invece Zagor è più centrale negli eventi rispetto alla storia precedente dell’autore. Rispetto alle storie medie ti Toninelli almeno qua Zagor non le prende come una zampogna ma si rivela sempre molto combattivo.
I cattivi sono però piuttosto anonimi e ci sono diverse scene forzate che si risolvono solo grazie a botte di tulo non indifferenti. Spicca su tutte quella di Zagor che si salva da una baracca che esplode coprendosi con una coperta . Molto sbrigativo il finale, poteva starci una sequenza d’azione in più al posto della risoluzione burocratica.

Bisi già a buoni livelli, mi è piaciuta particolarmente la parte sotto il temporale.
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Lo faceva anche Nolitta

[Esploratore Scomparso]

Piccola delusione da parte di Cajelli, che avevo apprezzato molto nella storia precedente dei "Guerrieri della Notte".
In questo caso invece la storia è più classica con qualcosa di già visto, mi aspettavo più un'impronta personale da parte dell'autore, anche se la sua sceneggiatura è tecnicamente perfetta con qualche scena cinematografica e personaggi con dettagli originali (il capitano Ford con la super pistola costruita dal padre, o il muscoloso servitore nero...).

Comunque la storia si legge con piacere , non la rileggerei ancora una terza volta, essendo comunque un bel riempitivo ma niente di speciale.

Ottimi i disegni di Bisi.