www.spiritoconlascure.it

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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

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L'albo di maggio

CACCIA AI DIAMANTI
Un misterioso “raccoglitore” sta facendo incetta di diamanti, e ne sta accumulando una quantità tale da interessare Diabolik. Ma il Re del Terrore vuole anche sapere a cosa gli servano, e scoprirlo sarà difficile... e molto pericoloso.
Soggetto: Mario Gomboli e Tito Faraci
Sceneggiatura: Roberto Altariva
Disegni: Angelo Maria Ricci e Marco Ricci
Lettering: Marco Ricci
Copertina: Matteo Buffagni


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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

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A Milano nasce il distretto del fumetto: dopo Valentina di Crepax, un muro per Diabolik- Corriere.it

Progetto del Municipio 6 per riqualificare via Pesto e dintorni: un murales di 500 mq celebrerà l’antieroe ideato dalle milanesi Angela e Luciana GiussaniPrima, il caschetto moro più celebre di sempre. Ora, il mitico ladro in calzamaglia. Milano celebra il fumetto italiano. E lo fa con un distretto della città dedicata dal Municipio 6 alla nona arte. Dalle matite, alle bombolette spray: gli eroi dei comics lasciano le strisce di carta per conquistarsi i muri di un pezzo di città. Zona via Savona, a due passi dai 400 metri quadrati dedicati a Valentina di Guido Crepax, un altro personaggio cult strappa un omaggio nelle strade milanesi. La vicina via Pesto, tra via Tolstoi e via San Cristoforo, sarà dominata dallo sguardo magnetico di Diabolik, l’antieroe ideato nel 1962 dalle milanesi Angela e Luciana Giussani. Saranno 500 mq realizzati dai giovani artisti di «We Run the Street».Ancora oggi, dopo quasi sessant’anni e circa novecento episodi, le avventure di Diabolik in coppia con Eva Kant vengono mensilmente pubblicate dalla casa editrice Astorina. «È apparso sul grande e piccolo schermo, su poster e magliette e gadget di ogni genere — ricorda il direttore Mario Gomboli — gli mancavano solo i muri della città in cui è nato». Il progetto ha avuto una lunga incubazione: un anno di lavori preparatori che hanno coinvolto il Municipio 6, la casa editrice Astorina, il condominio di Via Savona 97 (proprietario dei muri), il Museo delle Culture di Milano e alcuni sponsor. «Quest’opera celebra l’arte del fumetto attraverso l’arte pubblica», spiega il presidente dio zona Santo Minniti: «Il fumetto ha rappresentato e rappresenta ancora un pezzo importante della nostra cultura popolare. I personaggi dei fumetti sono stati capaci di uscire dalla carta stampata ed entrare nell’immaginario collettivo ed oggi, con la realizzazione di un distretto del fumetto, ci offrono l’occasione di rendere attrattivo un quartiere fino a pochi mesi fa degradato e inospitale»
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Tizzone d'inferno]

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Comunicato Astorina:

Roberto Altariva tornerà ai testi dell'albo di giugno, mentre i disegni saranno di Elia Bonetti. Un albo che guarderà al passato della serie visto che, grazie alla sua lettura, avrete modo di scoprire che fine a fatto il Diadema delle Spade. Oggetto preziosissimo rubato da Diabolik nella storia “La lunga notte” del 1968, poi tornato nelle mani dei proprietari dopo che lui ed Eva persero tutti i loro rifugi ai tempi de “La vittoria di Ginko” nel 1972. Da allora Diabolik non ha mai smesso di cercarlo (come abbiamo scoperto, abbastanza di recente, ne “L'ora della verità” del 2017) e chi lo ha posseduto fino a oggi è stato molto abile nel tenersi fuori dal radar del Re del Terrore. Ma, forse, qualcosa sta per cambiare...
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Spiritello senza scure]

Bene...Ho notato che, contrariamente ad altre testate, gli agganci col passato su DK funzionano bene e sono sempre curate e ben inserite nella continuity.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

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Perché all'Astorina manca Airoldi
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

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Milano:










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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Spiritello senza scure]

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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Spiritello senza scure]

Beh, un cofanetto- raccoglitore non si nega a nessuno...
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

« A chi vede sempre il bicchiere mezzo vuoto consiglio di travasare tutto in uno più piccolo e di non rompere i coglioni »

“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

[Puro Veleno]

IL GRANDE DIABOLIK: 2/2021
SEPOLTO VIVO: IL REMAKE
Dal soggetto originale di A. e L. Giussani
Soggetto di M. Gomboli e T. Faraci
Sceneggiatura di T. Faraci
Disegni di G. Palumbo
Disegni di collegamento di S. Santoro
Copertina di G. Palumbo

Esplicitato (correttamente) fin dal titolo, il lettore ha tra le mani il rifacimento non di una, ma ben due storie del passato remoto di Diabolik.
Si tratta delle avventure numero 8 (Sepolto Vivo) e 9 (Il treno della morte) pubblicate la prima volta nel 1963.
Due avventure legate strettamente da continuity, come ben sanno gli appassionati della materia (Eva in gattabuia che rischia il collo mentre Diabolik se l’è appena cavata ritornando dalla morte, apparente).
Non sono un fan dei remake anche se non mi dispiacciono le operazioni che scavano nel passato.
Apprezzo invece molto il tratto di Palumbo, ragion per cui questa collana diabolika tendo ad arraffarla quando esce.
Qui può risultare interessante andare a vedere COME lo sceneggiatore Tito Faraci interviene e dove.
Inoltre vi è una postfazione dove l’autore giustifica il tutto. Cosa adduce il nostro? Quello che un po' si sa, ma è sempre bello e giusto ricordare. Intanto onori strameritati per le creatrici del personaggio e della testata. Saranno dovuti, ma è bello vederli resi. Poi, si entra nel merito. I lettori dell’epoca non erano smaliziati come al giorno d’oggi, erano in genere molto poco conoscitori della materia (processuale, medico-legale) e propensi a bersi senza porsi troppi problemi gli sviluppi delle vicende. Perciò passavano in carrozza elementi assai poco plausibili e credibili. Oggi, dice Faraci, non solo gli sceneggiatori sono tenuti a conoscere meglio le cose, ma anche i lettori, nutriti a serie tv e letteratura criminologica, legale-procedurale sono molto più attenti e preparati. Ergo, riscrivere una storia dei primordi può essere l’occasione buona per correggere quelle “stonature” e inadeguatezze che oggi un lettore non perdona.
Si fa notare che, giustamente, un lettore può essere benevolo e indulgente rileggendo pubblicazioni di epoche lontane e contestualizzarle con una realtà dove i fumetti occupavano uno spazio a cui si chiedeva solo svago ed evasione. Ora, magari, chi legge fatica ad accettare situazioni improbabili o proprio irreali.
Ecco dunque che viene corretto il fatto che Diabolik se la cavasse di prigione fingendo una morte apparente (avvelenamento) e il suo “cadavere” fosse spedito al cimitero senza troppi problemi. Una autopsia era quello che aspettava di norma i cadaveri e per Diabolik, quindi, non era così facile cavarsela. Bisognava anche pensare a superare quell’inghippo. Altre “integrazioni” sono il chiarimento di alcuni punti oscuri della trama precedente. Quando Diabolik, per esempio, rapisce Esmeralda (chiedendo la liberazione di Eva con uno scambio) e la rinchiude in una torre usa violenza psicologica nei suoi confronti molto forte che solitamente non fa con altri. Perché questo atteggiamento? L’autore prova a darne una spiegazione logica.
C’è anche il ritorno sulla scena presente di un personaggio, Lory Dei, che aveva avuto un ruolo importante nella vecchia trama.
Insomma, l’operazione in sé non è malvagia.
Se poi uno, il lettore “vacanziero”, non conosce gli originali e si compra ignaro questo remake potrebbe gustarsi una bella storia con atmosfere del primo Diabolik, quello cattivissimo.
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[Puro Veleno]

Ieri è scomparso Enzo Facciolo

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/facciolo-disegnatore-diabolik-c89b1509-133e-4cf0-af29-f831faca4976.html
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[wakopa]

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R.I.P.
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.