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Cactus Pete · Inviato: Mer Dic 02, 2020 6:44 pm Oggetto:

Ma sì, dai... Fosse stato il vero Kandrax sarebbe morto e finita lì, invece di tornare tra le fiamme della casa, no?

Walter Maddenbrook · Inviato: Gio Dic 03, 2020 10:36 am Oggetto:

Ma certo, che era uno stock era chiarissimo, dato che lo dice espressamente avendo il triskelion (che peraltro il fuoco brucia il cordoncino ma non la veste ecc.... vabbè, soprassediamo Rolling Eyes

).
Ma ovviamente non è questo il problema che condanna questa storia(?) ma tutto il resto.
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"Ahh, mò te ne pidjh' più sol' che Paperino, ma anc'.... Sagòr!"

Doc Lester 1975 · Inviato: Ven Gen 08, 2021 7:52 am Oggetto:

Spiritello senza scure · Inviato: Ven Gen 08, 2021 8:46 am Oggetto:

Come non essere d'accordo. In questo caso, con la lunghezza , si sarebbe forse ovviato ad alcune soluzioni semplicistiche ancorchè ridicole, fornendo qualche flashback, qualche didascalia che avrebbe permesso di digerire un Kandrax che comunque è un altro personaggio rispetto all'originale. La parte iniziale è buona e sviluppandola con maggiore suspence avrebbe fornito un incipit inquietante al punto giusto.
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«La maggior parte degli uomini trascorre la propria esistenza immersa nel fango. Alcuni lo fanno guardando le stelle»

« Se Karl Kraus avesse scritto Il Capitale, lo avrebbe fatto in tre righe »

« Nulla di veramente grande è mai stato fatto senza passione. »

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“Il sesso è una delle nove ragioni della reincarnazione. Le altre otto sono prive di importanza.”

Walter Maddenbrook · Inviato: Ven Gen 08, 2021 1:14 pm Oggetto:

Concordo anche io col Doc (nonostante l'idea di dover leggere un ULTERIORE albo di questa ciofeca mi procura la pellagra).
Quello che affossa il tutto è l'approccio semplicistico, perché il soggetto in sé non è affato male, ma è la sceneggiatura scontata e minimale a devastare tutto, a rendere ridicola la percezione di lettura.
Pensate ad esempio ad alcuni momenti che si cerca di far diventare intensi (qualche morte, l'addio dell'attore...) e che non lo riescono ad essere per niente, perché non c'è stato spazio per sviluppare la relativa empatia col personaggio.

Però poi leggo i tre albi di Chiaverotti su Mana Cerace usciti di recente Brick wall

e penso che è meglio così, ci siamo risparmiati un'altra mezz'ora di tortura a cui non sono scampati i poveri dylandoghiani, che Dio li abbia in gloria.
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