www.spiritoconlascure.it

[SpiritosoConLaScura]

LEI chi?
_________________
Caro Moreno, ho appena letto la tua nuova avventura zagoriana e posso commentarla con una sola parola: bellissima!
Guido Nolitta non avrebbe potuto fare di meglio e con questa storia così bella hai dimostrato una volta di più di essere il suo degno successore.

[One Eyed Jack]

Qualcuno che disse un silenzioso addio.

[Thunderman]

Gurcione istighi a delinquere ? Portali nel tuo topic
_________________
Lo faceva anche Nolitta

[simon]

la notte del diluvio LE è sicuramente superiore

[Esploratore Scomparso]

Ottimo esordio di Capone, una storia inquietante e misteriosa che prende fin dall'inizio.
C'è il prologo nel campo indiano con la visione e la predizione di un pericolo nel futuro di Zagor e Cico : un uomo in nero in un luogo lontano, il male in agguato... poi arriva la lettera del colonnello Maddenbrook per spingerli alla ricerca del figlio scomparso.
E finalmente si entra nel vivo della vicenda con l'arrivo nella valle nascosta...e qui le atmosfere si fanno ancora più paurose e malsane...si respira un'aria pesante e malvagia.
Anche la foresta sembra molto opprimente e c'è quello strano incontro con lo sconosciuto e con la mamma e figlio che scappano subito via.
La situazione viene resa molto bene nel villaggio rimasto nel '600, con gli abitanti tutti intabarrati sotto il diluvio, i cappelloni e i mantelli, la locanda...
Poi arriva Stephen, e ben sapendo cosa si nasconde dietro la facciata gentile e accogliente, è sempre spaventoso e molto inquietante... anche la cena drogata contribuisce a spaesare sia noi che i nostri eroi.
Più tardi è ancora più da incubo la visita di Zagor nel cimitero, "stranamente senza croci"...
Poi con la battaglia nella chiesa con Stephan pronto a sacrificare Cico e Walter, tutto si fa più lineare e "scontato", anche mai noioso.
Rimane invece un po' troppo lunga l'ultima sequenza parlata con Abraham Stowe, anche se mi piace che qualcosa rimanga avvolto nel mistero , senza troppe spiegazioni sul medaglione e il libro.
Un po' inutile la presenza di Walter, se paragonata alla prima storia dove compare, ma forse ci voleva un personaggio a cui Zagor tenesse in modo particolare, che avesse già conosciuto, per spingerlo a partire alla sua ricerca.
Splendide copertine e splendidi i disegni di Ferri, tutto contribuisce a rendere questa storia una delle migliori di sempre, credo proprio la più bella di Capone.

[Doc Lester 1975]

Io sarò all'antica, ma quando penso al genere horror sicuramente non faccio riferimento a mostri, a zombi a cui si spara in testa, a contaminazioni con la pseudoscienza, a scene splatter, a conigli rosa, a clown malefici o a maniaci con la motosega.
L'horror per me è prima di tutto e soprattutto inquietudine soprannaturale ma credibile. In questo senso, per me non c'è film più spaventoso de Il presagio di (incredibile, per la tipologia di pellicole realizzate successivamente) Richard Donner.
Tutta questa introduzione per dire che ritengo alcune sequenze de La notte del diluvio le più orrorifiche dell'intera saga di Zagor. Già questo fa dell'esordio di Capone un vero e proprio cult. Solo in Angoscia! e ne Il regno delle tenebre si raggiungono le stesse vette. La differenza, sostanziale, con i due capolavori appena citati è che qui, in realtà, a queste sequenze non corrispondono anche altri aspetti a rendere eccezionale la storia.
Tutto è giocato sull'atmosfera: dal titolo iconico al diluvio stesso, dal cimitero all'arrivo a New Salem, dalla spaventosa bonarietà di Stephan alle candele nere ed al ghigno della raffigurazione di Haggoth nel tempio. Satanisti in una storia di Zagor, di questo si tratta, anche se non si è voluto esplicitarlo (lo ipotizza uno sconvolto Zagor in un balloon) e si è preferito parlare più genericamente di stregoneria.
Detto della straordinaria ed inquietante ambientazione, il resto in fin dei conti è un canovaccio classico, direi ordinario (forse scontato come giustamente fa notare Esploratore Scomparso), che però scorre bene.
Stephan, questo primo Stephan, mi è sempre piaciuto moltissimo: in fondo è un uomo normale, la sua forza fisica potrebbe anche essere dovuta ad una suggestione, il suo culto potrebbe anche essere una pagliacciata e il suo demone non esistere, è questo che rende la storia credibile pur essendo del versante fantastico. Poi, certo, quanto accade quando vengono a contatto medaglione e libro fa pendere la bilancia dalla parte del soprannaturale, ma questo non viene spiegato punto per punto: Abraham Stoke, un altro bel personaggio, narra di quanto accadde a Salem, accenna alla stregoneria, ma neanche lui può spiegare tutto e un certo mistero rimane. Perfetto così
Il maggior difetto di questa storia si riscontra, secondo me, in una gestione eccessivamente caricaturale di Cico, che stona un po'.
I disegni di Ferri una meraviglia assoluta, spettacolare l'arrivo a New Salem, con la citazione di Bergville
Voto: 8,5
Non sembri un punteggio troppo basso (per i miei canoni, poi). È che al di là dell'atmosfera unica, a rileggere questa storia oggi ho percepito che qualcosa le manca. Il capolavoro Tenebre le è certamente superiore, ma direi anche i due Maxi Marines! e Le Aquile del Nord che Capone scriverà molti anni dopo.
_________________
Supercoppa, Milan-Inter 0-3
Campionato, Inter-Milan 1-0
Champions, Milan-Inter 0-2
Champions, Inter-Milan 1-0
Campionato, Inter-Milan 5-1

[Akkron96]

L'ho riletta in vista del seguito e, devo essere sincero, non capisco l'adorazione per questo esordio di Capone.
Il soggetto è suggestivo e pone le basi per una storia di atmosfera che si presta bene al Ferri più cupo, ma la sceneggiatura al netto di alcune sequenze ben riuscite mi è parsa del tutto piatta, elaborata in maniera semplicistica e poco organica.
La prima parte, fino all'arrivo alla locanda, è un lungo preludio in cui si susseguono scene tipiche di preparazione e costruzione della suspense, con il motivo alquanto pretestuoso della ricerca di Walter (che infatti poi si rivela piuttosto anonimo e inutile).
[Lo Zagor che scivola nella pozzanghera è uno dei momenti più bassi e ridicoli dell'intera serie, altro che Toninelli]
La seconda parte invece vede un susseguirsi eccessivamente veloce degli avvenimenti, tanto sbrigativo da ricorrere a soluzioni banali o irrealistiche (per esempio Zagor che in poco tempo riesce da solo a bruciare tutti gli edifici del villaggio). Anche la componente horror soprannaturale di Haggoth è piuttosto infantile, ben lontana da storie nolittiane come Kandrax o il Vampiro che ho visto citare da altri utenti come paragone.
_________________
LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti