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MessaggioInviato: Mar Ago 04, 2020 5:26 pm    Oggetto: Rispondi citando

5 fumetti horror per l'estate

L'unica cura per il caldo estivo è un brivido gelato lungo la schiena, con le migliori e più recenti opere dell'orrore illustrato

Una valida cura per il caldo estivo? Semplice: una storia a fumetti così spaventosa da far scendere un brivido lungo la schiena. Per fortuna l’horror è sempre stato e continua ad essere un genere popolare che ben si sposa con la narrativa illustrata. Gli ultimi mesi non sono stati l’eccezione e hanno offerto ai lettori valide serie e graphic novel dalle tinte macabre se non espressamente splatter. Ecco allora 5 recenti fumetti horror che vi faranno venire la pelle d’oca anche in estate. Chi non dovesse reggere alla tensione, può sempre rilassarsi subito dopo con un classico western o una moderna opera di scifi illustrata.


1. Gideon Falls, di Jeff Lemire, Andrea Sorrentino

L’estate inizia con un ritorno della serie cult Gideon Falls: è uscito a luglio, infatti, il terzo volume italiano del fumetto horror edito da Bao Publishing (3 vol., 136 pp, 18 euro cad.) e vincitore nel 2019 di un Eisner Award come miglior nuova serie.
Norton Sinclaire è un giovane ossessionato dalla presenza di frammenti di legno e chiodi, all’apparenza insignificanti, rinvenuti in mezzo alla spazzatura di una città; padre Fred è un prete anziano e travagliato, inviato per motivi misteriosi a sostituire il defunto parroco del paesino di campagna di Gideon Falls. Cosa hanno in comune due figure all’apparenza così distanti? A entrambi si è rivelata una misteriosa stalla nera, un edificio che appare e svanisce nel nulla, accompagnato da presenze inquietanti e da eventi nefasti. Norton, padre Fred e tutti coloro che li circondano verranno trascinati in un viaggio nella follia la cui destinazione è, solo all’apparenza, un oscuro edificio di legno.
Una storia che unisce sapientemente orrore rurale e psicologico, illustrata con tratto sporco e graffiante e una composizione delle tavole che simboleggia non solo il disagio mentale dei protagonisti, ma anche le sempre più disorientanti coordinate spazio-temporali della storia.


2. Discesa all’inferno, di Garth Ennis, Goran Suduka

Due agenti dell’Fbi entrano in un magazzino… Sembra l’inizio di una barzelletta, ma Garth Ennis è in grado di trasformare un incipit apparentemente banale in una vera e propria discesa all’inferno. Sin dalle primissime tavole del primo volume, l’autore irlandese di Preacher, Hellblazer e The Boys conferma la propria volontà di scioccare i lettori; e prima della fine del secondo e ultimo volume, ci sarà riuscito.
Shaw è un’agente di quasi 40 anni, disillusa e amareggiata, disturbata dalle immagini violente cui ha assistito durante la propria carriera e nel suo ultimo caso in particolare. McGregor è il ritratto del giovane aitante, brillante e pronto a cambiare il mondo. Questa coppia canonica precipiterà senza preavviso in una missione infernale durante un sopralluogo in un magazzino. Tra flashback, indagini su crimini agghiaccianti e visioni da incubo, l’orrore inspiegabile e subitaneo si mescola con l’atrocità del crimine di tutti i giorni (Saldapress, 2 volumi, 128-160 pp, 19,90 euro cad.).


3. Da altrove e altri racconti, H.P. Lovecraft, Erik Kriek

Quando si parla di horror, immancabilmente salta fuori HP Lovecraft. C’è forse chi è stufo di vedere spuntare l’innominabile Cthulhu dietro ogni angolo, neanche fosse un tentacoluto prezzemolino, ma c’è una ragione per cui i classici, dopo tutto, sono classici. E questa raccolta di racconti trasposti in fumetto e illustrati con toni  underground dall’olandese Erik Kriek ci ricorda, ancora una volta, perché Lovecraft sia uno dei maestri insuperati dell’orrore, anche a distanza di oltre 80 anni dalla sua morte.
Eris Edizioni ha da poco pubblicato l’edizione definitiva dell’adattamento di Kriek, in un volume deluxe dal grande formato, ricco di contenuti extra (120 pp, 19 euro). Ritroveremo così classici come Il colore venuto dallo spazio (giusto in tempo per l’arrivo del film omonimo con Nicholas Cage), Dagon, Da altrove, e La maschera di Innsmouth. Molti autori hanno provato a reinterpretare o reinventare i miti di Lovecraft, ma quella di Kriek è una delle trasposizioni più fedeli nello spirito, che presenta una interessante soluzione visiva all’eterno enigma di un errore indescrivibile.

4. The Damned, di Cullen Bunn e Brian Hurtt

A volte l’orrore decide di abbandonare la propria gabbia, uscire dai confini di genere e mescolarsi, divertito, ad altre tipologie di storie che normalmente se ne terrebbero ben alla larga. Non c’è altro modo di spiegare quanto succeda in The Damned, che potrebbe essere descritta come una storia di gangster e demoni, con toni che oscillano tra l’horror autentico, la crime story e il fantasy.
Siamo – ovviamente – negli anni del proibizionismo. Eddie Tamblyn è maledetto da un dono unico: non c’è verso che resti morto. Quando viene ucciso, chiunque ne tocchi il cadavere si ritrova a condividerne la sorte, colpito dalle stesse ferite che hanno causato la morte di Eddie. Quest’ultimo, invece, ritorna in vita più arzillo di prima. Eddie diviene così un sicario molto ambito, uno strumento nelle mani delle famiglie di demoni mafiosi (letteralmente) che si fanno la guerra per assumere il controllo della città.
La serie che ha lanciato la carriera di Cullen Bunn, tra le penne più in voga nel mondo dei comics Usa, è edita in Italia da ReNoir (2 volumi, 152-138 pp, 14,90 euro cad.).

5) V Wars, di Jonathan Maberry, Alan Robinson

L’omonima serie tv di casa Netflix è priva di mordente, ma questo non dovrebbe scoraggiare i lettori appassionati di horror.
In V Wars (Magic Press, 2 volumi, 120 pp, 14 euro cad.), lo scioglimento delle calotte polari libera un virus che, a sua volta, risveglia un gene dormiente negli umani: quello del vampirismo. Il problema è che non serve essere morsi sul collo per trasformarsi in mostri assassini e assetati di sangue. Ogni individuo può essere colpito dal virus, e ciascuno ne è influenzato in modo diverso in base al proprio patrimonio genetico. L’arrivo del virus spinge il mondo oltre il baratro del caos, scatenando la prima guerra mondiale tra le varie tipologie di vampiri e umani.
Questa serie dai toni splatter, che sostituisce i soliti zombie con i vampiri in tutte le loro accezioni (intelligenti o bestiali, pipistrellosi o indistinguibili dagli umani), è il rimedio perfetto per chi si sente orfano degli scenari post-apocalittici e delle morti efferate e sconvolgenti di Walking Dead.
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MessaggioInviato: Dom Ago 16, 2020 12:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

5 fumetti sulle vacanze al mare

La spiaggia è spesso il luogo dove portare i fumetti e immergersi in tutta calma in tanto agognate letture (e noi ve ne abbiamo consigliate un bel po’), ma anche il luogo dove a volte le storie sono ambientate e nelle quali le vacanze e il tempo passato sono protagonisti.

Che si tratti di racconti nostalgici incentrati su ricordi di estati passate, di storie commoventi o di divertenti avventure dal gusto scanzonato, il mare sa infatti offrire uno sfondo per situazioni appassionanti e talvolta anche cariche di sentimento. Abbiamo selezionato cinque fumetti, tra quelli pubblicati in Italia negli ultimi anni, che raccontano il mare e le vacanze in spiaggia da vari punti di vista e con sensibilità diverse.


Una sorella, di Bastien Vivès (Bao Publishing)

Spesso le estati passate al mare sono tempo di scoperta per i più giovani: anche e soprattutto la scoperta del corpo e a volte anche dell’amore, con relazioni spesso fugaci ma non per questo meno sofferte. Talvolta queste scoperte si consumano anche in piccole cerchie familiari, tra malizie e sguardi nascosti.

In Una sorella, Bastien Vivès racconta le vacanze al mare dal punto di vista di un ragazzino che vede svegliarsi la propria sessualità grazie alla figlia sedicenne di amici di famiglia. Il contesto sociale è quello di una borghesia cittadina che vive il rituale estivo della vacanza al mare, con tutti gli elementi affascinanti e i luoghi comuni che portano con sé questi momenti. Ma gli adulti e il loro mondo noioso e stereotipato non sono in alcun modo protagonisti di questa storia di formazione di un adolescente che, nell’arco di un’estate, conosce i turbamenti dell’amore. La spiaggia, il costume e le prime nudità al mare sono la normalità, ma per lui sono una rivelazione.

Vivès è abile nel raccontare una storia che tutti abbiamo già ascoltato o vissuto e lo fa in una maniera tale da rendere il lettore empatico, riportandolo a un momento in cui il mare non era solo una fuga dal quotidiano e dalla scuola, ma una vera avventura.


Estate, di Alessandro Tota (Oblomov Edizioni)

Come Fratelli e Charles, anche Estate ha per protagonisti luoghi ed esperienze vicine alle esperienze passate del suo autore, Alessandro Tota, nato e cresciuto a Bari, che evidentemente le spiagge della sua terra deve averle vissute parecchio.

Il libro racconta infatti un’estate sulle spiagge pugliesi, vissuta da un gruppetto di amici, attori di una commedia in cui una comitiva di giovani disinibiti si confronta con un gruppo di ragazzi bigotti e apertamente borghesi: da una parte i rave estivi in masserie perdute, dall’altra i lidi e le case al mare dei genitori. Al centro di tutto però c’è l’esperienza di Claudio, il protagonista, che vivrà il classico flirt estivo, un must delle estati consumate in spiaggia.

Sebbene la storia sia intrisa di una forte coscienza di classe, le pagine di questo libro – che a volte sembrano uscite da uno sketchbook, da quanto il segno è fresco e diretto – vogliono soprattutto riflettere, con grande spontaneità, la spensieratezza, trasgressione e leggerezza di un’estate tardoadolescenziale.


Un’estate fa, di Zidrou e Jordi Lafebre (Bao Publishing)

Il fumetto scritto dal belga Zidrou e disegnato dallo spagnolo Jordi Lafebre racconta con grande abilità narrativa e con un segno espressivo e dettagliato come erano un tempo le vacanze per una famiglia, stipata in una piccola utilitaria e diretta verso una località di mare.

Lo scenario familiare fa rivivere esperienze in cui molti si possono riconoscere e che risuonano in ricordi un po’ lontani, di quelle vacanze tanto agognate, magari ai tempi in cui si partiva verso mete non troppo lontane, ma che agli occhi di un bambino sembravano lontanissime, e in cui il tempo trascorreva in auto chiacchierando di qualunque cosa passasse per la testa, meravigliandosi dei paesaggi, cantando e dormendo sui sedili posteriori.

Il titolo italiano è diverso da quello originale e – come già per l’edizione Bao Publishing di E la chiamano estate delle cugine Tamaki – riprende quello di una celebre canzone italiana del passato (che a sua volta era la versione italiana di una canzone francese, Une belle histoire). Curioso che sia E la chiamano estate che Un’estate fa fossero scritte da Franco Califano.


Un’estate senza mamma, di Grégory Panaccione (ReNoir Comics)

Per le vacanze, la mamma di Lucie ha deciso di portarla dalla Francia in Liguria da una coppia di amici, senza badare al fatto che lei non parli italiano e loro non spiccichino una parola di francese. I giochi in spiaggia con il cane e un bambino del luogo, i pranzi sotto la veranda, i tentativi di far volare un aquilone sono raccontati senza un balloon o un’onomatopea, grazie alla capacità di far recitare i personaggi che Panaccione ha mostrato anche nei suoi altri libri, altrettanto “silenziosi”, come Il mio amico Toby, Match e Un oceano d’amore, quest’ultimo realizzato con Wilfrid Lupano ai testi.

In questa quotidianità serena si insinua un po’ alla volta l’ignoto sotto forma di una tribù di pesci con i piedi che sta cercando compagno perduto, uno gnomo che si nasconde nella casa e si rifiuta di ricongiungersi con loro nell’isola al largo della costa. La vacanza di Lucie sfuma così sempre più nel sogno, tra metamorfosi e viaggi onirici a occhi aperti, che la porteranno a scoprire la tragica storia che vi sta dietro.

Panaccione si è ispirato alle sue vacanze ad Albenga e alla vicenda reale del naufragio dell’Annamaria per il libro più maturo tra quelli da lui realizzati come autore unico. Il suo stile – chiaramente influenzato dal suo passato nell’animazione – mostra echi delle opere di Hayao Miyazaki e Moebius, soprattutto nelle doppie tavole oniriche in cui Lucie esplora il mondo fantastico dei pesci con i piedi. Inoltre, mentre in Toby e Match la scelta di raccontare senza testi era un puro esercizio di stile, qui è funzionale alla narrazione e mette su carta l’incapacità dei personaggi di comunicare tra loro a parole.


Il tramonto del Sea Breeze, di Vittoria Moretta (Coconino Press)

Quando si è adolescenti e si fanno le vacanze al mare può capitare di trovare rifugio in locali ameni vicini alla costa, baretti dei bagni o locali notturni, nella speranza di risolvere la serata, anche se le grandi attese non sempre vengono rispettate. Questi luoghi si riempiono per esempio di gente convinta di poter rimorchiare facilmente, ma che spesso finisce solo per rimediare brutte figure, ed è un po’ quel che succede ai protagonisti de Il tramonto del Sea Breeze di Vittoria Moretta.

Il Sea Breeze è un locale in una zona di mare. Una manciata di ragazzini è lì per incontrare una star del cinema e dal bancone del bar vede sfilare tutta una serie di personaggi che si possono incontrare comunemente in spiaggia, una variegata galleria di stereotipi umani che va dal boyscout a, appunto, un’ambita celebrità. Dopo qualche bicchiere poi, gli impacciati ragazzini riescono a superare la boscaglia che separa il Sea Breeze dal mare e fare un bagno proprio con la ragazza dei sogni, e la loro avventura si sposta così sulla spiaggia. Da lì, la serata inizia a degenerare e ad andare irrimediabilmente a rotoli.

La storia di Moretta diventa così un concentrato di tutto ciò che può andare storto a un gruppetto di giovani qualunque quando le serate al mare non riescono a decollare, le aspettative sono troppo alte e tutto degenera in memorabili disavventure.


https://www.fumettologica.it/2020/08/fumetti-vacanze-mare/?amp&__twitter_impression=true
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MessaggioInviato: Mar Ago 18, 2020 9:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

5 opere da gustare in vacanza

https://www.artribune.com/editoria/fumetti/2020/08/comics-estate-vacanza/5/
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MessaggioInviato: Sab Ago 22, 2020 8:33 am    Oggetto: Rispondi citando

5 crime stories a fumetti da leggere durante l'estate

Per chi è ancora sotto l'ombrellone e per chi è già tornato in città, ecco le migliori graphic novel a tinte gialle per allietare la fine dell'estate

Pronti per un’estate nel segno del giallo? Chi adora immergersi nei panni di un detective o di un efferato criminale avrà pane per i propri denti anche sotto l’ombrellone, grazie a un’infornata di fumetti, manga e graphic novel da leggere nel corso dell’estate (e oltre). Il genere spazia dai thriller ai gialli alle storie dai toni più hard boiled; tutte reinventate per adattarsi alle peculiarità delle tavole disegnate. Ecco allora 5 crime stories a fumetti, pronte ad avvincere e catturare con vicende di furti e delitti.


1. Rose, di Valérie Vernay, Émilie Alibert e Denis Lapière

Rose è una ragazza particolare, silenziosa, isolata: la ragione è il dono che consente alla sua coscienza di abbandonare il corpo e vagabondare in giro, intangibile e invisibile, passando attraverso porte e muri, per ascoltare qualsiasi conversazione e osservare non vista ciò che la circonda. Una facoltà che le sarà utile per risolvere un mistero che la riguarda direttamente: suo padre, un detective privato, è stato ritrovato morto in una piccola baia scogliosa, ucciso da una mano sconosciuta.

Tra delitti sepolti nel tempo e segreti inconfessati, Rose si imbarcherà nella pericolosa ricerca dell’assassino di suo padre. Scoprendo che forse il perdono è l’unica soluzione per scontare le colpe del passato. Rose (Tunué, 144 pp, 17,50 euro) è un vero e proprio giallo a fumetti con una sfumatura sovrannaturale, raccontato con un tratto tanto lieve da essere sorprendente, visto il genere cui appartiene.

L’illustratrice è Valérie Vernay, già autrice insieme a Mathieu Reynès della graphic novel La memoria dell’acqua, vincitrice del Gran Guinigi per la miglior storia lunga a Lucca Comics & Games 2013.


2. Diabolik. Io sono Eva, di Giuseppe Palumbo, Matteo Buffagni, Mario Gomboli, Tito Faraci

Per gli appassionati di fumetti e storie criminali, non c’è volume migliore da portare sotto l’ombrellone (e non solo) che un Diabolik gigante. La maxi-edizione estiva è dedicata alla geniale Eva Kant, e si prospetta come un numero speciale imperdibile per tutti gli amanti della storia del Re del Terrore. Scopriremo infatti cosa è successo alla geniale ladra durante gli anni della sua giovinezza, nel periodo intercorso tra la fuga dall’orribile collegio di Morben e l’incontro con Diabolik.

La prospettiva di un colpo in Sudafrica immerge Eva Kant nei ricordi di quegli anni perduti. Proprio in Africa, infatti, una giovane e fuggiasca Eva era arrivata senza soldi, senza documenti, senza prospettive per un futuro che non fosse quello di giovane ladruncola di strada. Gli incontri e le vicende nel continente selvaggio l’avrebbero segnata per sempre, rendendola l’Eva Kant che Diabolik e tutti i lettori conoscono e amano (edizioni Astorina, 196 pp, 5,40 euro).


3. Wet Moon, di Atsushi Kaneko

Giappone, anni 60. Tatsumi è una piccola città sul mare, meta di turisti e bagnanti. Dietro la facciata solare della marina si nasconde però un lato oscuro dei vicoli e stradine popolate da poliziotti corrotti e assassine in fuga. Assassine come Kowako Komiyama, che apparentemente ha ucciso e squartato un collega, e che ora è inseguita senza tregua dal detective Sada.

Durante un incontro ravvicinato con la fuggitiva, Sada subisce un incidente che gli lascia una cicatrice e una memoria che gioca brutti scherzi. La ferita è il fattore scatenante per un viaggio nell’ossessione e nel delirio, in cui i rumori e gli spazi della città si fanno via via più angusti e soffocanti, o viceversa più diradati e vuoti, a seconda degli stati mentali di Sada.

Intorno al detective si muovono personaggi malvagi, nevrotici, folli, in un manga che ricorda da vicino le atmosfere inquietanti di Twin Peaks e dei film di David Lynch. Un fumetto cupo, in bianco e nero, ove l’unica traccia di colore è il rosso impermeabile di Kowako, irraggiungibile eppure irrinunciabile come nel più ossessivo degli incubi (Star Comics, 3 volumi, 272 pp, 6,50 euro cad.).


4. Ruby Falls, di Ann Nocenti, Flavia Biondi

La leggendaria Ann Nocenti, sceneggiatrice che ha segnato gli anni ’90 con la sua interpretazione di DareDevil, firma uno dei thriller dell’estate 2020, insieme alla sempre più brava disegnatrice italiana Flavia Biondi. Le protagoniste sono le donne di tre generazioni differenti, tutte appartenenti alla stessa famiglia, la cui storia si intreccia con quella del sonnolento paesino di Ruby Falls.

Clara è ormai anziana, vive in una casa di riposo, sta perdendo lucidità e memoria. Ma ricorda benissimo, o almeno sostiene di ricordare, un omicidio cui ha assistito da bambina. L’unica a prestarle attenzione è la nipote Lana, una ragazza che non ha ancora trovato la propria strada nella vita, spesso in contrasto con la madre Greta, e il cui unico punto di riferimento è la relazione con l’acrobata Blair.

Le strade di Ruby Falls si tingono così di rosso; non solo quello delle foglie d’autunno, ma il rosso del sangue e dei delitti del passato, di un pericolo che torna per minacciare Lana e, forse, anche tutti coloro a cui vuole bene (Bao Publishing, 112 pp, 18 euro).


5. Thief of Thieves, di Robert Kirkman, Nick Spencer, Shawn Martinbrough, Felix Serrano

Chi cerca una serie più lunga (ma che giunga a un finale soddisfacente) può lasciarsi catturare dal ladro dei ladri ideato da Robert Kirkman, il prolifico autore di Walking Dead e Invincible, qui alle prese con la più classica delle saghe criminali.

Conrad Paulson è un ladro di altissimo livello, noto con il nome d’arte di Redmond. Non c’è nessun colpo al di fuori della sua portata, niente che non possa permettersi. Ma la vita di Conrad non è tutta rose e fiori. Il suo matrimonio è fallito e l’amata ex-moglie è persa per sempre al suo cuore. Il figlio Augustus è un estraneo, pur avendo in comune con il padre i tratti più oscuri della personalità. E come se non bastasse, l’Fbi è ormai sulle sue tracce. Proprio quando Conrad deciderà di mollare tutto e cercare di mettere ordine nella propria vita, il gorgo del crimine tornerà a risucchiarlo implacabilmente.

Come già fatto con gli zombie di Walking Dead e i supereroi di Invincible, Kirkman afferra un tema classico (le storie di ladri inafferrabili e astuti criminali), lo strizza come una spugna, riesce a trarne fuori qualcosa di classico e avvincente al tempo stesso, e lo serve in 7 volumi pieni di azione e colpi di scena (Saldapress, 7 volumi, 132-160 pp,  14,90-16,90 euro cad.).


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MessaggioInviato: Mar Ott 06, 2020 10:45 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il Trono del Re: i migliori fumetti horror in vista di Halloween

https://leganerd.com/2020/10/06/il-trono-del-re-i-migliori-fumetti-horror-in-vista-di-halloween/
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