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[Kramer76]

la paura corre sul fiume
numeri 370 e 371, testi colombo, disegni della monica
grande storia, piccolo gioiello, anche qua evitiamo confronti con il passato, è una storia moderna, con il ritmo di "vendetta vudu"
però la metterei a metà tra i due filoni, "humour" e "pulp", soprattutto il primo, per via dei caratteristi, delle battute, delle gag
tipo quella con cico che ripensa alle sue conquiste amorose (tutte racchie), zagor che sbircia le carte del milord e viene insultato
soprattutto quella con cico che canta, insieme a fats domino e altri, "whiskey leave me alone" come kirk douglas in "il grande cielo"
memorabile il personaggio di "tris di sette", bello anche il personaggio del "colonnello", con le sue carte d'acciaio
la storia è un sorprendente incrocio tra zagor, dylan dog e mister no, un peccato che colombo si sia visto così poco
disegni ottimi, ricchi di particolari, con un cico espressivo, una gambit che non sfigura al confronto con quella laurentiana
allusiva la scena in cui gambit afferra la scure di zagor, simpatico il finale con i protagonisti che immaginano il futuro assieme
i giocatori hanno tutti un aspetto particolare, famoso il cameo di bonelli e canzio, massivo l'uso dei retini
splendida la prima copertina

voto 9

[Andrea67]

Unica prova di Colombo per la trasferta, e ben riuscita.
Sfiziosissima storia fluviale con una Gambit in gran spolvero e l’introduzione di interessanti personaggi.
Uno Zagor tostissimo senza sbavature e sempre all’altezza della situazione.
Disegni altalenanti ma comunque positivi.

Voto alla storia: 7,4
Voto ai disegni: 7,5

[Akkron96]

La trasferta boselliana cambia ancora una volta location e genere narrativo, con un mystery scritto da Colombo che si dimostra semplice e facilmente risolvibile; ciononostante la storia rimane godibile grazie alla caratterizzazione essenziale ed efficace di ambiente e personaggi, con un Della Monica che supera la sua prova precedente giocando di più con prospettive e ombre.
Colombo si trova a suo agio con Cico, che regala delle gag originali e inaspettate oltre a momenti più "riflessivi" (penso alle due vignette in cui prima ricorda le sue conquiste amorose e poi i mostri/villain del passato) e umani (il rapporto con Zagor è ben equilibrato, in quanto il messicano riesce ad avere i propri spazio e al contempo interagisce con l'eroe portando avanti la trama).
Anche i personaggi secondari, nonostante alcuni siano abbastanza stereotipici, emergono efficacemente nei momenti giusti e aggiungono varietà all'intreccio.
Forse un po' sprecato il ritorno di Gambit, che risulta coerente ma impoverita rispetto al capolavoro Vendetta Vudu, anche se i siparietti e il commiato alla fine dell'episodio tra lei e Zagor sono abbastanza divertenti.
Storia discreta, scorrevole anche se debole dal punto di vista della detection, si tiene in piedi grazie alla bravura di Della Monica. A questo proposito vorrei soffermarmi su una vignetta che reputo magistrale: poche volte su Zagor ho visto una "title page" così suggestiva e carica di significato, capace di sintetizzare e anticipare graficamente il titolo e il contenuto della storia; la prospettiva dall'alto riflette il punto di vista del lettore e circoscrive spazialmente l'azione dell'intero racconto, il villaggio in fiamme prefigura e suggerisce il trauma che origina la violenza che sta per scoppiare, la luna antropomorfizzata rappresenta un presagio di morte. Come se non bastasse, poche tavole dopo Colombo ci rivela che questo prologo era un sogno, aumentando la valenza simbolica e figurativa della prima vignetta.
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LETTURA IN CORSO

- Serie regolare fino a 524 (Zagor contro Mortimer) da 654 a 670 (I sette vikinghi)
- Speciali fino al 23 (La danza degli spiriti)
- Maxi fino al 10 + 31, 35, 37, 38, 39, 40 e 41
- Almanacchi fino al 10 (Uomini nella tempesta)
- Color fino al 2 + 11, 12

COMPLETATI

- Le Origini
- Darkwood Novels
- Strisce (collane Darkwood e Scure)
- Giganti

[Wolfenstein1976]

Riletta recentemente,questa storia e' davvero ottima, bei personaggi, ottimi dialoghi,un Della Monica ancora un po acerbo, ma che presto sarebbe salito nell'olimpo dei disegnatori di Zagor, come dice Kramer.Poi io,adoro le storie fluviali.Mi era piaciuta anche quella scritta da Mignacco, di cui ora non ricordo il nome.
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Mirko

[ElEmperador]

[Esploratore Scomparso]

A me questa storia non è dispiaciuta. Ci sono situazioni già viste, come le tzantzas, e qualche classico personaggio (il Colonello Monco, il cattivo ossessionato dal passato, l'indio in cerca di vendetta) ma la storia scorre bene ed è divertente.
Non ci sono lungaggini nè spiegoni, ma molta azione e scene azzeccate, anche alcune simpatiche gag di Cico e Fats.

Se si poteva intuire il colpevole degli omicidi rituali, comunque il giallo regge fino alla fine, merito di una buona sceneggiatura, si vede che Colombo conosceva il mestiere.

Poi ha inserito tanti personaggi ben caratterizzati, come Tris, Riago, Andros oltre ai già citati Fats, il Colonnello e Raphael.
E soprattutto c'è già il ritorno di Gambit, che con Zagor si rende protagonista di alcune belle sequenze...dal primo bacio appassionato ad altri litigi per gelosia
Mi era piaciuta di più comunque la Gambit di Boselli.

Buoni anche i disegni di Della Monica, mi spiace ripetermi, ma il suo volto di Zagor non mi è mai piaciuto; benissimo invece tutti gli altri.

[Mauro Tozzi]

Se non sbaglio, questa è la prima storia di Zagor in cui fa capolino il mondo di Mister No.
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!

[ElEmperador]

If you mean tzansas, no.
The first is done by Sclavi with Hakaram.
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E M P

https://share.icloud.com/photos/05pGIztDv008xiXfWKbzW4wFw

[Mauro Tozzi]

Ah, già, è vero!
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Occhi di gatto, un altro colpo è stato fatto!