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https://torino.corriere.it/cronaca/20_marzo_28/sceneggiatore-dylan-dog-ha-battuto-coronavirus-sembrava-stare-uno-miei-fumetti-6c28f28c-7116-11ea-a7a6-80954b735fc3.shtml?fbclid=IwAR2RLn9-CIIJuAMsXEuGFRQqc-JjKCr3GZ1E22vAu4ybMqjD3_wUb41oUWA
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Il milite ignaro dichiara guerra agli Illuminati

Pensa come se non dovessi morire mai, vivi come se dovessi morire oggi.

[Kramer76]

[Kramer76]

il male
numero 51, dicembre 1990, testi sclavi, disegni brindisi, copertina stano
delirio splatter animalista, un'altra versione degli "uccisori" o di "killer", sempre più cattiva e spettacolare (muore anche un bimbo)
esordio molto convincente di brindisi, l'inizio è agghiacciante e memorabile, si prosegue bene con la "zombizzazione" della nuova fiamma
ma il finale delude un pò, troppo sempliciotto o troppo delirante...
del resto è la storia ad essere molto semplice, trattasi di sclavi minore, "chiaverottiano", comunque un albo storico
copertina bella

voto 9

[Kramer76]

il marchio rosso
numero 52, gennaio 1991, testi sclavi, disegni coppola, copertina stano
rifugio di diseredati ma rifugio soprattutto per chi non si risconosce più nel dylan odierno e cerca qualcosa di autenticamente nostalgico
non si va oltre questo slogan pubblicitario, uno slogan politico urlato in faccia al (malcapitato?) lettore
è una storia dannatamente imperfetta, "sporca" nei contenuti e nella realizzazione, uno sclavi minore
alla fine tutto si risolve in uno scherzo (i flashback sono falsi) e in un finale che accumula assurdità su assurdità fino alla solita ragazzina assassina
da rivalutare i disegni di coppola, qui forse alla sua migliore prova dilaniana, simpatico in particolare il mostro con il volto di karloff
bella copertina

voto 7

[Kramer76]

la regina delle tenebre
numero 53, febbraio 1991, testi chiaverotti, disegni montanari grassani, copertina stano
tra quelle di chiaverotti è una delle meno peggio, ma forse sono di parte...
una storia semplice semplice e innocua meno assurda di quelle partorite solitamente dall'autore
simpatico il personaggio del prete, i pazienti di harlech vengono trasformati in demoni assassini nella scena più splatter dell'albo, il sacrificio umano di una povera crocerossina
puntuale e inevitabile come la morte il classico finale alla chiaverotti
chissà se ci sarà un finale alla chiaverotti anche nel ritorno di kandrax...
copertina simpatica

voto 7

[Kramer76]

delirium
numero 54, marzo 1991, testi chiaverotti, disegni freghieri, copertina stano
anche questa una delle chiaverottate più innocue, senza infamia e senza lode, noiosa ma c'è di peggio
azzeccato il mostro disegnato da freghieri, sprazzi di fantasia omicida con un arricciacapelli e l'omicidio sulla spiaggia finta durante delle riprese televisive
la storia parla di bullismo con un'atmosfera malinconica, toccante la visita al ragazzo-ragno
troppo contorto e poco comprensibile il tradizione finale chiaverottiano
copertina stupenda

voto 6

[Kramer76]

la mummia
numero 55, aprile 1991, testi chiaverotti, disegni dall'agnol, copertina stano
da salvare per i disegni di dall'agnol e la stupenda copertina
me la ricordavo meglio, addirittura come una delle migliori di chiaverotti
mi ricordavo soprattutto la dylanianizzazione della povera mummia, risvegliata suo malgrado
forse dovevo fare altrettanto... non risvegliare gli anti-chiaverottismi sopiti....
c'è sicuramente di peggio, ma l'ho (ri)trovata noiosissima, con la solita picchiatella assassina
simpatica la locandina del film con la mummia e anna never

voto 6

[Kramer76]

ombre
numero 56, maggio 1991, testi sclavi, disegni cossu, copertina stano
la sorpresa per me è stata riscoprire cossu, un disegnatore per cui non sono mai andato pazzo (eufemismo), ma che in questo suo primo albo è encomiabile
e se l'albo si può considerare quasi un classico lo si deve soprattutto a lui
la storia svetta in un periodo dylaniano un pò sottotono, alla faccia di chi dice che i primi 100 numeri sono tutti capolavori
è una storia tutto sommato molto semplice, un pò banale, con i soliti luoghi comuni dilianiani e una chiusa finale bambinesca... ma è giusto che sia così, perchè l'argomento è proprio quello... ma la storia si ricorda soprattutto perchè il cazzeggio, che fino a quel momento regna sovrano sulla serie, viene smorzato dal dolore vero per una perdita, peraltro causata dallo stesso dylan
copertina simpatica dal grande impatto

voto 8/9

[Kramer76]

ritorno al crepuscolo
numero 57, giugno 1991, testi sclavi, disegni montanari grassani, copertina stano
discreta, però è una delle peggiori storie di sclavi, perchè in pratica manca la storia in quanto tale
in pratica è una ristampa spacciata per albo originale, mancano idee nuove, se non forse l'immortalità di dylan e un ulteriore livello "zombesco": la decomposizione, la desertificazione autodistruttiva... anche il seguito della testimonianza sul caso valdemar, che poteva servire a risollevare il tutto, sfocia invece in un banalissimo viaggio nel tempo
perchè tutto questo mi ricorda il numero 100?
l'unica cosa che salva l'albo dal disastro è il personaggio di opal
copertina simpatica

voto 6+

[Kramer76]

la clessidra di pietra
numero 58, luglio 1991, testi chiaverotti, disegni roi, copertina stano
anche questo me lo ricordavo meglio, addirittura lo citavo tra i migliori chiaverotti
oggi non mi pare tutto questo granchè, una pallida imitazione dei sogni e delle distopie di sclavi
dylan non pervenuto almeno fino alla reazione ironica e scocciata allo spiegone finale, più assurdo, contorto e allucinante del solito (con il solito professore alla burattini...)
da ricordare anche wells con i suoi pupazzi e il padre che distrugge i dischi metal del figlio
copertina boh, non mi piace molto

voto 6

[Kramer76]

gente che scompare
numero 59, agosto 1991, testi sclavi, disegni coppola, copertina stano
sclavi minore, storia imperfetta, non l'ho mai amata particolarmente, argomento poco interessante
oggi, tralaltro, risultano alquanto anacronistiche tutte quelle battute sulla thatcher
e i disegni di coppola non mi sono mai piaciuti, qui è già un pò peggio del marchio rosso
però c'è molto del dylan autentico, e l'hamlin originale, quello di coppola, è meglio di quello di roi
copertina simpatica

voto 8

[Kramer76]

frankenstein!
numero 60, settembre 1991, testi chiaverotti, disegni freghieri, copertina stano
ed ecco arrivare la versione pucciettosa puccettina di frankenstein firmata da freghieri e chiaverotti
lui, intendo il mostro, è antipatico, rompiballe, retorico da far schifo
TRASH a livelli medio alti già con la scena in cui viene avvicinato da un pappone di minorenni, fino all'apoteosi in cui riesce a far fuori mentalmente un astronauta a passeggio nello spazio... non manca una comparsata di saddam hussein, ma potrebbe essere anche stalin visto che è equiparato a hitler e mussolini nella categoria degli "sterminatori dell'umanità", e un finale "chiaverottiano" cretino come pochi altri
ci sono storie peggiori, qui almeno qualcosa di divertente c'è, come l'avvenente nipote della trelkovski e la scena sul big ben
copertina simpatica

voto 6

[Jurassico]

[Kramer76]

terrore dall'infinito
numero 61, ottobre 1991, testi sclavi, disegni brindisi, copertina stano
storia che a un primo impatto può sembrare banale, ma più va avanti e più coinvolge, con un bronsky sugli scudi...
la solita storia di incontri ravvicinati è in realtà un doloroso trauma infantile manifesto della fantascienza "interiore" che è uno dei cavalli di battaglia sclaviani
in fondo è la stessa cosa che voleva fare sclavi con INCUBI... la colpa è degli altri che hanno trasformato una storia onirica in una mitologia fantasy
scena preferita: è proprio quella in cui viene svelata l'identità dell'alieno, toccante
belli i disegni di brindisi, occhio all'uso cagliostrano degli animali
copertina buona
CLASSICO

voto 10

[Kramer76]

i vampiri
numero 62, novembre 1991, testi sclavi, disegni ambrosini, copertina stano
ispirata a "essi vivono", ma è curioso come, in realtà, sclavi e ambrosini abbiano costruito un'intera storia partendo da una scena di "zombi"
che evidentemente li aveva colpiti molto, ideologicamente prima ancora che dal punto vista cinematografico: quella in cui i vigilantes assaltano il palazzo dei portoricani che non vogliono consegnare i cadaveri infetti alle autorità... con il bestione fascisteggiante che perde la testa e inizia a sparare a destra e a manca...
da questi pochi minuti del capolavoro romeriano, sclavi ha tratto uno dei migliori dilan alle prese con complotti, vampiri ed emarginazione
albo famoso anche per l'equivocabile metafora del siero narcotico e la chiusa sessantottina
estrella è un bel personaggio, in tutti i sensi
copertina iconica
CAPOLAVORO

voto 10